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Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
Vince Cota, il Consiglio di Stato blocca il riconteggio. «Abbiamo vinto, ora chiamo subito Bossi», dice il governatore.
Martedì scorso Tim Cook, insieme con altri dirigenti di Apple, ha mostrato le ultime novità con una presentazione ritenuta deludente e sotto tono da molti osservatori e appassionati. I responsabili della società, si è saputo dopo, erano a conoscenza del fatto che Steve Jobs avesse ancora poche ore da vivere. La notizia della sua morte ha spento le discussioni che si erano accese in rete sul profilo “deludente” della presentazione: le grandi aspettative per un iPhone completamente nuovo erano state disattese dal nuovo CEO, che ha presentato un’evoluzione dell’attuale iPhone 4 con un processore più potente e una fotocamera più definita. Il resto del telefono è rimasto sostanzialmente invariato, a partire dal design sul quale si erano focalizzate le attenzioni di chi aveva ipotizzato l’arrivo di un iPhone 5 davvero “nuovo”. Tra le voci che erano circolate c’era anche quella su una possibile variazione nelle dimensioni dello schermo del dispositivo, che sono rimaste le stesse dall’introduzione del primo iPhone nell’estate di quattro anni fa.
Un iPhone con lo schermo più grande? c'è un problema di pollici, e di pollici.
A Torino è previsto per mercoledì 11 aprile uno sciopero di quattro ore dei mezzi pubblici gestiti da Gruppo Torinese Trasporti (GTT), che è la principale azienda di trasporti della città. Lo sciopero è stato proclamato dalla sigla USB – Lavoro Privato, e riguarda la linea della metropolitana, gli autobus, i tram e le linee ferroviarie metropolitane, oltre che i centri di servizi al cliente di GTT. Potrebbero esserci problemi soprattutto nel tardo pomeriggio e in serata. GTT ha pubblicato sul proprio sito gli orari in cui non viene garantita la circolazione dei mezzi pubblici:
Mercoledì 11 aprile a Torino ci sarà uno sciopero dei mezzi pubblici GTT. Durerà quattro ore e seguirà orari diversi a seconda dei mezzi di trasporto coinvolti.
Inizia oggi la Buchmesse, la Fiera del Libro di Francoforte, la più importante e antica fiera editoriale al mondo, che continuerà fino al 15 ottobre. A Francoforte si radunano ogni anno i principali personaggi dell’editoria: scrittori, agenti letterari, traduttori e ovviamente case editrici. Quest’anno parteciperanno più di 7.000 editori provenienti da oltre cento paesi e sono attesi 270mila visitatori; la fiera è riservata agli addetti del settore e ai giornalisti, mentre è aperta al pubblico solo durante gli ultimi due giorni: il biglietto per un giorno costa 19 euro, 30 euro per l’intero weekend. Francoforte è quindi anche un importante evento culturale, con decine di incontri ed eventi: mai come in questa occasione emerge l’aspetto più innovativo, variegato e internazionale del mondo legato ai libri. L’anno scorso la fiera si era concentrata soprattutto sull’applicazione delle nuove tecnologie, dalla realtà virtuale alla stampa in 3D, mentre quest’anno ruota attorno alla presenza di autori importanti. Ci saranno infatti la canadese Margaret Atwood – che riceverà un “premio per la pace” per il suo romanzo Il racconto dell’ancella da cui è stata tratta la serie tv di grande successo The Handmaid’s Tale – e gli statunitensi Dan Brown, Ken Follet, Nicholas Sparks e Paula Hawkins. Sabato Dan Brown presenterà il suo nuovo thriller Origin davanti a una platea di 1.800 persone: rendere i libri e il mondo dell’editoria affascinanti è l’unico modo per attirare così tanta gente, ed è su questo che ha lavorato la Buchmesse negli ultimi tempi, ha spiegato il direttore Juergen Boos.
È iniziata la Fiera del Libro di Francoforte. È il più importante appuntamento mondiale nel mondo dell'editoria, che richiama 7.000 case editrici e poi stampatori, traduttori, scrittori e agenti letterari.
Instagram ha aggiunto alla sua applicazione due nuovi strumenti per modificare le fotografie, che aumentano la serie di opzioni utilizzabili dal 2014 per regolare le foto per quanto riguarda la brillantezza, il contrasto, l’esposizione, la saturazione e altri parametri. Colore Il nuovo strumento “Colore” serve per virare le fotografie in modo da rendere predominante una tonalità rispetto a un’altra. Tra i colori disponibili ci sono giallo, arancione, rosso, rosa, viola, blu, azzurro e verde. L’effetto può essere applicato o alle ombre o alle alte luci.
I nuovi strumenti di Instagram, “Colore” e “Sfumatura”. Servono per virare i colori delle foto e per aggiungere un effetto di pellicola invecchiata.
È passata una settimana da quando Netflix ha messo online i sei episodi della terza stagione di Black Mirror, la serie che racconta storie di futuri distopici e incentrate sul rapporto tra l’uomo e la tecnologia, tra le più riuscite e originali degli ultimi anni. A differenza delle prime due stagioni, che erano composte da tre episodi, la terza ne ha sei e la cosa è stata molto apprezzata dai critici. Il giudizio generale è che ci siano un paio di episodi tra i migliori di sempre, un altro paio nella media, e un paio piuttosto brutti (ogni puntata racconta una storia autonoma, e quindi ha senso valutarle indipendentemente). Brevissima storia di Black Mirror Black Mirror fu trasmessa a partire dal 2011 sul canale britannico Channel 4: la prima e la seconda stagione, di tre episodi ciascuna, andarono in onda a poco più di un anno di distanza. Fin dalla prima stagione, ogni episodio di Black Mirror racconta una storia autoconclusiva, totalmente diversa e scollegata da quella precedente e da quella successiva. Già dal primo episodio, la serie ricevette critiche entusiaste, che ne apprezzavano la solidità narrativa e la capacità di parlare di un tema così discusso e già affrontato come le possibili degenerazioni del rapporto tra uomo e tecnologia in modo non scontato. Il veloce successo di Black Mirror dipende anche dal fatto che il primo episodio, che racconta di un primo ministro britannico costretto da un ricattatore a fare sesso con un maiale in diretta televisiva, per evitare che una ragazza della Famiglia Reale venga uccisa, è uno dei più efficaci e sconvolgenti di tutta la serie. Il creatore di Black Mirror, e lo sceneggiatore di tutti gli episodi tranne uno (il terzo episodio della prima stagione, sul chip che registra tutto quello che fanno le persone), è Charlie Brooker, che nella vita è anche un famoso conduttore televisivo e comico britannico. Nel 2015, il popolare servizio di streaming online Netflix annunciò che avrebbe prodotto due nuove stagioni della serie, di sei episodi ciascuna, tutti scritti da Brooker.
Parliamo di “Black Mirror”. È passata una settimana dall'uscita della terza stagione: ora possiamo discutere di quell'episodio molto bello, di quelli lì un po' così, e di quelli bruttini.
Feltrinelli ha pubblicato il libro Disaccordi imperfetti di Jonathan Coe, lo scrittore inglese autore fra l’altro dei romanzi La famiglia Winshaw, La casa del sonno e La banda dei brocchi. Il libro raccoglie i racconti scritti da Coe negli ultimi dieci anni e un saggio scritto per la rivista francese Cahiers du Cinéma sul film di Billy Wilder La vita privata di Sherlock Holmes, e sono tradotti in italiano da Delfina Vezzoli. Quello che segue è il breve racconto intitolato Ai ferri corti. ***
Ai ferri corti. Un racconto di Jonathan Coe, tratto dalla nuova raccolta Disaccordi imperfetti: sul "prendere o lasciare".
Nella vecchia Unione Sovietica gli economisti non erano molto popolari. La dottrina politica ufficiale del partito, il marxismo-leninismo, aveva già fornito tutte le risposte ritenute necessarie per creare prosperità e giustizia sociale: non c’era bisogno di scienziati che offrissero altre spiegazioni. «I politici davano gli ordini e agli economisti era concesso di trovare ragioni per cui quegli ordini erano da considerarsi molto intelligenti», ha scritto Francis Spufford, nel suo romanzo sull’economia sovietica L’ultima fiaba russa. Curiosamente anche al di qua della Cortina di ferro, nel cosiddetto “mondo libero”, la situazione era abbastanza simile. Per tutto il primo quarto di secolo dopo la fine della guerra gli economisti erano considerati una categoria da tenere a distanza di sicurezza dalle leve del potere. Negli anni Cinquanta, il capo della FED, la banca centrale americana, diceva di tenere gli economisti «nello scantinato», mentre accanto a lui nel potente consiglio direttivo sedevano banchieri, avvocati e persino un allevatore di maiali dell’Iowa. Però nemmeno un economista.
«Tutta colpa degli economisti». Secondo un libro che ha fatto discutere, se la nostra economia ristagna e le democrazie sono in crisi la colpa è di un gruppo di studiosi sempre più influente negli ultimi decenni.
La casa editrice francese Éditions des Saints Pères ha da poco pubblicato la riproduzione di tre manoscritti di Marcel Proust, che rappresentano tre stesure temporalmente diverse del celebre episodio delle madeleine, uno dei passaggi più conosciuti di Alla ricerca del tempo perduto. Quando nel 1907 Proust iniziò a scrivere il primo volume, Dalla parte di Swann, le madeleine – un dolcetto molto comune in Francia, simile a un plumcake ma più burroso – erano invece un pain grillé, del semplice pane tostato, spalmato di miele e da inzuppare nel tè. Nella seconda stesura il pane tostato è diventato un biscotto, che in francese indica sia le fette biscottate che i biscotti di frolla, e soltanto nella terza, piena di note e correzioni, compaiono le piccole madeleine (se volete prepararle anche voi, trovate la ricetta qui).
Le madeleine di Proust, che non erano madeleine. Manoscritti appena pubblicati di "Alla ricerca del tempo perduto" mostrano che inizialmente erano semplice pane tostato.
Instagram è stato “down”, ovvero non funzionante, per una decina di minuti, nel tardo pomeriggio di mercoledì. Il social network usato da oltre 700 milioni di utenti in tutto il mondo non ha dato finora comunicazioni sull’interruzione del servizio, che è stata segnalata su altri social network da tantissimi utenti in molti paesi (alcuni hanno ipotizzato una improbabile relazione con un recente eccitato tweet di Donald Trump). Instagram DOWN – Photo sharing service NOT WORKING for hundreds of users https://t.co/sZpEw9VsDn #Instagram @instagram pic.twitter.com/QgtIVQeObI
Instagram non ha funzionato per alcuni minuti. Il servizio è "down" in molti paesi del mondo, non si sa finora perché.
Dalla notte tra giovedì 28 febbraio e venerdì 1 marzo è in corso un grosso sciopero nel più grande magazzino di libri in Italia, la cosiddetta “Città dei libri” di Stradella, in provincia di Pavia, e per questa ragione alcuni dei nuovi libri pubblicati questa settimana non sono ancora arrivati nelle librerie. A scioperare sono 700 lavoratori di CEVA Logistics, l’azienda internazionale che dal 2013 gestisce il magazzino, e delle cooperative logistiche a cui è subappaltata parte del lavoro. Lo sciopero è stato indetto per chiedere il rispetto dei contratti di lavoro, il riconoscimento dei livelli di inquadramento (bloccati da tempo, come gli scatti di anzianità), la riconferma di circa 200 posti di lavoro e la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato. Nel magazzino di Stradella, che ha una superficie di 80mila metri quadrati e può contenere più di 100 milioni di libri, si trova lo stock di molte case editrici che lavorano con Messaggerie Libri, il più grande distributore italiano di libri. Dal magazzino partono le spedizioni – dirette alle librerie – dei nuovi libri in uscita e dei rifornimenti di quelli in catalogo e si gestiscono anche le rese, cioè la parte più complicata del funzionamento del mercato dei libri: sono le copie che i librai non hanno venduto e che restituiscono alle case editrici per farsi ridare dei soldi sotto forma di sconti sugli acquisti successivi. CEVA, la società che gestisce il magazzino di Stradella, esiste dal 2006 ed è quotata alla borsa svizzera dallo scorso anno. Si occupa di logistica e trasporti e ha mille sedi in 160 paesi.
La distribuzione di libri è bloccata da sei giorni. A causa di uno sciopero nel più grande magazzino di libri italiano, in provincia di Pavia: le nuove uscite della settimana potrebbero non essere arrivate nelle librerie.
Aggiornamento delle 17:00 Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità l’abolizione delle tre commissioni speciali “Federalismo fiscale e Roma Capitale”, “Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalità” e “Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro”. Anche le commissioni permanenti sono state ridotte: passano da 16 a 8. L’approvazione di questi provvedimenti era stata posta come condizione minima da Renata Polverini per evitare le sue dimissioni da presidente di regione. Polverini è intervenuta in aula dopo le votazioni annunciando nuovi tagli previsti nei prossimi due mesi. Tra i provvedimenti annunciati ci sono la riduzione delle Aziende sanitarie locali, con l’accorpamento di alcune, modifiche alle comunità montane e l’accorpamento di alcune società regionali. Polverini ha anche spiegato che ci sarà una modifica ai vitalizi.
Polverini non si dimette. Il Consiglio regionale ha approvato i tagli richiesti dal presidente del Lazio: "Se ve la sentite di andare avanti, io me la sento".
Shirley Temple è morta lunedì nella sua casa in California a 85 anni: ma un po’ per tutti ne aveva sempre avuti otto suppergiù, la sua immagine e il suo nome eternamente legati alla sua fama di attrice bambina, ballerina e cantante, negli anni Trenta e ai suoi boccoli biondi (“Riccioli d’oro”, come il titolo di un suo famoso film). Per molti decenni successivi rimase parte dell’estetica pop di un paio di generazioni, poi passò a essere un nome mitico per le successive, e quelle di oggi non hanno praticamente mai visto un film di Shirley Temple, a conferma del suo essere stata più un pezzo di immaginario culturale che della storia del cinema: per tutto il Novecento Shirley Temple fu “scirlitémpol”, prototipo dell’attrice bambina, brillante e angelicamente graziosa. Lei nel frattempo aveva già avuto – dopo enormi successi e guadagni: fece oltre 25 film tra il 1932 e il 1934 e fu in quel periodo l’attrice più pagata di Hollywood – una crisi professionale intorno ai vent’anni, quando i suoi film avevano cominciato a declinare e il suo personaggio a passare di moda: e a 22 anni si era ritirata. Poi fece molte cose, si impegnò anche in politica e divenne ambasciatrice delle Nazioni Unite, fu spesso alla tv americana. Nei film di Natale alla tv, i suoi vennero progressivamente soppiantati da “Mamma ho perso l’aereo”, ma al parco ci sono ancora alcuni nonni che citano il suo nome quando vedono una bella bambina bionda: “scirlitémpol”.
È morta Shirley Temple. Che mentre ce la immaginavamo ancora bambina e coi riccioli d'oro aveva compiuto 85 anni e aveva fatto l'ambasciatrice dell'ONU.
Gli Stati Uniti hanno annunciato di essere a favore della sospensione dei brevetti per i vaccini contro il coronavirus, in modo da consentirne la produzione anche ad altre aziende oltre a quelle che li hanno sviluppati e detengono quindi la proprietà intellettuale. Il sostegno all’iniziativa è stato comunicato dalla rappresentante al commercio per gli Stati Uniti, Katherine Tai, all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), il più importante organo per regolamentare e armonizzare le attività e gli scambi commerciali a livello globale. L’opportunità di sospendere i brevetti sui vaccini contro il coronavirus è discussa ormai da mesi e vede contrapposti alcuni paesi e le aziende farmaceutiche. I sostenitori ritengono che con la sospensione si potrebbe accelerare la produzione dei vaccini, mentre i contrari dicono che i processi produttivi sono molto più complicati e che i ritardi nella produzione e nelle consegne non derivano da problemi legati alle limitazioni per la proprietà intellettuale.
Gli Stati Uniti sosterranno la sospensione dei brevetti per i vaccini. La nuova posizione presa da Joe Biden è stata definita «storica», ma per avere effetti dovrà esserci consenso dentro al WTO.
Almeno 745mila pacemaker, applicati su altrettanti pazienti, contengono una falla di sicurezza nel loro software che potrebbe essere sfruttata per causarne un malfunzionamento. I dispositivi – che vengono impiantati nel petto di persone con problemi cardiaci e si attivano per regolarizzare il battito del cuore – dovranno essere aggiornati per risolvere il problema, ma non è ancora chiaro se tutti potranno ricevere la modifica. La Food and Drug Administration – l’ente statunitense che si occupa della sicurezza di alimenti, farmaci e dispositivi clinici – aveva diffuso nei giorni scorsi un avviso stimando che gli interessati fossero circa 465mila negli Stati Uniti. Abbott, l’azienda produttrice dei pacemaker, ha riferito però a BBC News che ci sono almeno altri 280mila pacemaker con lo stesso difetto in altri paesi del mondo, senza fornire molti dettagli in più. In linea teorica la falla di sicurezza potrebbe essere utilizzata da qualche malintenzionato per modificare il funzionamento del pacemaker, facendo aumentare il battito cardiaco del paziente o accelerando lo scaricamento della sua batteria. I pacemaker coinvolti hanno un sistema di trasmissione e ricezione radio, che viene utilizzato per scaricare i dati sanitari che hanno raccolto e, se necessario, per inviare loro un aggiornamento al software. Un hacker potrebbe quindi inviare codice malevolo via radio, a patto di essere sufficientemente vicino per effettuare la trasmissione dei dati a corto raggio. Sono comunque richieste capacità tecniche notevoli: Abbott dice di non avere ricevuto notizia di nessun attacco tentato o andato a buon fine.
Ci sono 745mila pacemaker fallati nel mondo. Impiantati in altrettante persone, naturalmente: hanno un problema al software che potrebbe essere sfruttato per causare pericolosi malfunzionamenti.
Un ricercatore cinese ha annunciato di avere realizzato i primi bambini modificati geneticamente, due bambine gemelle nate a novembre e il cui DNA sarebbe stato modificato per riprogrammarlo. He Jiankui di Shenzen sostiene di avere cambiato gli embrioni di sette coppie nel corso di un trattamento per la fertilità, con una coppia che è poi arrivata a terminare la gravidanza. Lo scopo del lavoro non era creare nuovi nati per prevenire particolari malattie ereditarie, ma per provare a fare esprimere alcuni tratti, posseduti naturalmente da un numero molto basso di persone, che rendono l’organismo resistente alle infezioni da HIV, il virus che causa l’AIDS. La notizia è stata diffusa da Associated Press, ma la stessa agenzia spiega che ci sono dubbi e scetticismo sul lavoro svolto in Cina, i cui risultati non sono stati ancora pubblicati su una rivista scientifica.
Un ricercatore cinese sostiene di avere creato una coppia di gemelle modificate geneticamente.
Secondo lo staff dell’Highland Wildlife Park di Kingussie, in Scozia, i due orsi polari Walter e Arktos sono stati messi nello stesso recinto nella speranza che stabilissero un “rapporto di competizione amichevole” e per il momento “si trovano bene insieme”. I fenicotteri di Los Angeles, invece, si voltano ostinatamente le spalle. I leopardi di quattro settimane non temono le telecamere, le meduse di Omaha sono belle da vedere, ma solo in fotografia, mentre la razza sorride. E a guardar bene, anche la coccinella sembra avere una faccia. Infine, nella settimana di Pasqua, tra fiere e processioni, cavalli australiani e tedeschi vengono lavati e pettinati in modo molto elaborato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Guardare e non toccare. Squali giganti, criniere molto pettinate, coccinelle con la faccia e meduse, nelle migliori foto di animali di questa settimana.
Giovedì 4 agosto il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato le nomine dei nuovi direttori di Tg2, Tg3, Rai Parlamento e di Giornale Radio proposti dal Direttore generale Antonio Campo dall’Orto. La nuova direttrice del Tg2 sarà Ida Colucci, che sostituirà Marcello Masi. Al Tg3 Luca Mazzà prenderà il posto di Bianca Berlinguer. Andrea Montanari sarà il nuovo direttore dei Giornali Radio e Nicoletta Manzione di Rai Parlamento. Sono stati confermati, invece, Mario Orfeo alla direzione del Tg1 e Vincenzo Morgante al TGR. Le nomine sono passate con una maggioranza di sei consiglieri contro tre: secondo alcuni giornali i voti contrari sono stati quelli di Carlo Freccero, Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca. Subito dopo le votazioni due dei tre consiglieri del PD nella commissione di vigilanza, Miguel Gotor e Federico Fornaro, vicini a Pierluigi Bersani, si sono dimessi per protesta dicendo che le nomine dei Tg sono state fatte con uno scopo politico, dicendo, come riporta Repubblica, che si è trattato di “una decisione che risponde unicamente a logiche di normalizzazione di occupazione governativa del servizio pubblico”
I nuovi direttori dei TG Rai. Le nomine sono state approvate a maggioranza dal consiglio di amministrazione della Rai: Luca Mazzà dirigerà il Tg3 e Ida Colucci il Tg2.
Questa settimana i bitcoin, la criptovaluta che si utilizza online, hanno oltrepassato per la prima volta i 5.000 dollari di valore. Per la precisione, a ottobre, il loro valore è cresciuto dell’8 per cento, raggiungendo i 5.243 dollari (circa 4.400 euro): significa che comprare un singolo bitcoin costa più di 5.200 dollari. All’inizio dell’anno un bitcoin veniva cambiato con 966 dollari. La crescita nel corso degli ultimi dodici mesi è stata di circa il 750 per cento. I prezzi dei bitcoin, però, sono ancora molto instabili. Lo scorso settembre, per esempio, dopo aver superato i 4 mila dollari di valore, i bitcoin sono crollati in pochi giorni sotto i 3 mila dollari, in seguito all’annuncio di una stretta sul loro utilizzo da parte delle autorità cinesi. Dopo il crollo però, i bitcoin sono rapidamente tornati a crescere. Ma come funzionano i bitcoin? Semplificando molto: il bitcoin è una moneta che funziona sulla base di un protocollo peer-to-peer – simile quindi a quello usato per scaricare e condividere i file online – in cui la creazione della moneta e le transazioni avvengono e sono garantite da una rete formata dai computer delle persone che usano la moneta. In pratica su ogni computer è installato un software che gestisce la moneta e non esiste un’autorità centrale che abbia maggiore controllo sul suo valore o sulla sua emissione, come invece succede con le valute normali. I bitcoin vengono creati attraverso un processo informatico molto lungo e complicato chiamato mining, cioè “estrazione”. La rete genera e distribuisce monete in modo casuale a intervalli regolari a chi ha attivo sul proprio computer il software.
I bitcoin valgono sempre di più. La criptovaluta ha toccato un nuovo record – in un anno il suo valore è cresciuto del 750 per cento – facendo parlare di nuovo del rischio bolla.
Lunedì sera, una tromba d’aria ha interessato diversi comuni nelle vicinanze di Caserta, provocando diversi danni e il ferimento di 8 persone, una in modo grave. Ansa dice che le situazioni peggiori sono state nei comuni di San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Marcianise e San Tammaro, dove sono crollate insegne e pali della luce, sono stati sradicati alberi e dove un autocarro parcheggiato in un’area di sosta si è ribaltato per il forte vento. Sei roulotte parcheggiate in un rimessaggio, dice sempre Ansa, sono state spostate dal vento fino a farle ricadere sull’autostrada A1, poco distante: i pezzi di lamiera hanno colpito alcune auto di passaggio e ci sono volute alcune ore di lavoro per riaprire la circolazione.
La tromba d’aria vicino a Caserta. Ha provocato diversi danni e rallentamenti sulla A1, 8 persone sono rimaste ferite.
La NASA, l’ente spaziale statunitense, ha annunciato che i suoi scienziati hanno osservato direttamente le «prove definitive» della presenza di acqua congelata sulla Luna, il satellite della Terra. Il ghiaccio si trova nelle zone più fredde e oscure delle regioni polari della Luna, è distribuito a macchia di leopardo e potrebbe essere molto antico. Al polo sud il ghiaccio è presente soprattutto in corrispondenza dei crateri, mentre al nord si trova distribuito su una superficie più ampia ma anche in modo più sparpagliato. La temperatura massima nei poli della Luna è di -156 gradi centigradi; sono zone che non vengono mai illuminate dai raggi del Sole. Le precedenti osservazioni avevano solo suggerito indirettamente la presenza dell’acqua, come possibile causa o conseguenza di altri fenomeni. Bisognerà ora indagare il più possibile su questo ghiaccio, su come si sia formato e su come interagisca con il resto dell’ambiente lunare; la scoperta è considerata molto importante perché l’acqua potrebbe essere una risorsa per le future spedizioni umane sulla Luna. Verso l'infinito e oltre.
C’è ghiaccio sulla Luna, dice la NASA. Gli scienziati hanno osservato direttamente le «prove definitive» della presenza di acqua congelata ai poli.
A Torino qualcuno ha disegnato una stella di David e ha scritto la parola «Jude» sulla porta di casa di Marcello Segre, presidente di una ong piemontese che si occupa di corsi sull’uso dei defibrillatori, e membro del movimento delle Sardine. È l’ultimo di una serie di episodi di vandalismo a sfondo antisemita dell’ultimo periodo, in Piemonte ma non solo. Sempre ieri invece a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, qualcuno ha disegnato una svastica sul muro della casa dove visse Arianna Szörényi, deportata al campo di concentramento di Auschwitz nel 1944. Tra il 23 e il 24 gennaio a Mondovì, in provincia di Cuneo, qualcuno aveva disegnato una stella di David e scritto «Juden hier» sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi. Il 27 gennaio invece sui muri del cortile di un palazzo di Torino, dove vive una donna di origini ebraiche, figlia di una staffetta partigiana, era comparsa la scritta «crepa sporca ebrea». Nella notte del 27, a Rezzato, in provincia di Brescia, qualcuno aveva sfondato la vetrina di un bar gestito da una donna italiana di origini marocchine per disegnare sul pavimento una svastica, con una scritta razzista. Il 29 gennaio, di nuovo a Torino, la figlia di un partigiano che vive nel quartiere Vanchiglia aveva trovato sul campanello due bigliettini con frasi ingiuriose in tedesco e una svastica.
A Torino è stata fatta una scritta antisemita sulla porta di casa del presidente di una ong locale.
Con la festa della Liberazione si celebra la fine del regime fascista, dell’occupazione nazista in Italia e della Seconda guerra mondiale, simbolicamente indicata al 25 aprile 1945. È ufficialmente una delle festività civili della Repubblica italiana, e la data del 25 aprile venne stabilita nel 1949: fu scelta convenzionalmente perché fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino, ma la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai primi giorni di maggio. La fine della guerra Nei primi mesi del 1945 i partigiani che combattevano contro l’occupazione tedesca e la repubblica di Salò nell’Italia settentrionale erano diverse decine di migliaia di persone, abbastanza bene organizzate dal punto di vista militare. Molti soldati occupanti, nel marzo del 1945, si trovavano a sud della pianura padana per cercare di resistere all’offensiva finale degli americani e degli inglesi, che iniziò il 9 aprile (in una zona a est di Bologna) lungo un fronte più o meno parallelo alla via Emilia. L’offensiva fu subito un successo, sia per la superiorità di uomini e mezzi degli attaccanti che per il generale sentimento di sfiducia e inevitabilità della sconfitta che si era diffuso tra i soldati tedeschi e i repubblichini, nonostante la volontà delle massime autorità tedesche e fasciste di continuare la guerra fino all’ultimo.
Perché la Liberazione si festeggia il 25 aprile? i combattimenti in realtà continuarono anche nei giorni successivi, ma nel 1949 fu scelta questa data per festeggiare la fine della guerra.
Dario Franceschini, dirigente del PD e ministro dei Beni Culturali, ha detto oggi in un’intervista al giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo che bisogna fare un governo che includa tutte le forze parlamentari e che questo governo dovrebbe rimanere in carica il tempo sufficiente per fare due cose: riformare la Costituzione e scrivere una nuova legge elettorale. Secondo Franceschini: La soluzione naturale è fermarsi e scrivere insieme le nuove regole di cui l’Italia ha bisogno. La debolezza per cui nessuno ha la maggioranza può diventare un punto di forza per fare riforme condivise. Approvate riforma costituzionale e nuova legge elettorale, si può tornare a votare. Chiunque vinca troverà un sistema che funziona.
Dario Franceschini dice che bisogna fare un governo con dentro tutti. E poi fare una nuova legge elettorale e una riforma della Costituzione: vi ricorda niente?.
Attenzione, che dalla settimana prossima prendiamo due piccioni con una fava. Un piccione è che io stacco un po’ dalla newsletter fino alla fine di agosto, mese in cui anche molti di voi leggono meno le mail. Il secondo piccione è che gli iscritti alle Canzoni sono diventati molti di più e per esempio più di tre quarti di voi non c’erano nelle prime settimane (e quelle Canzoni erano molto belle, tra l’altro). Quindi fino alla fine di agosto la newsletter arriverà regolarmente ogni sera con le canzoni di quelle prime cinque settimane, che ve le meritate tutti. Invece la pubblicazione della newsletter qui sul Post la sospendiamo. Poi da settembre ci rivediamo in diretta. Chiude la rivista inglese Q, di cui ho due pile di copie degli anni Novanta parcheggiate su uno scaffale in un ripostiglio in redazione al Post. Henry Rollins dei Black Flag spiega come avere cura dei propri vinili. C'è una nuova vecchia canzone dei Rolling Stones. Niente male, tra l'altro. Così, per associazione di vento con la canzone sotto, mi è venuta in mente una delle - non tantissime, diciamo - gran canzoni dei Pooh. Incollo da Playlist. Quando i nostri figli ascolteranno dove dice “il piatto che gira” si chiederanno che modo bizzarro avessimo di cenare. Bisognerà spiegare loro cosa fosse un giradischi, e cosa facessero una volta i deejay alla radio. Vi starete chiedendo perché i nostri figli dovrebbero ascoltare i Pooh, soprattutto una canzone che dice “e addosso cos’hai, voglio saperti tutta” (brivido, terrore, raccapriccio). Facile: per sentire il pezzo dove dice “e ogni notte così…”. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Lucio Battisti. Può un batter d'ali di farfalla in Brasile farvi incontrare l'amore della vostra vita?.
È morto a Los Angeles il cantante e compositore statunitense R&B James Ingram: aveva 66 anni. Il sito di notizie TMZ ha scritto che Ingram aveva un cancro al cervello. There are no words to convey how much my ❤️ aches with the news of the passing of my baby brother, James Ingram. With that soulful, whisky sounding voice, James was simply magical. He was, & always will be, beyond compare. Rest In Peace my baby bro…You’ll be in my ❤️ forever pic.twitter.com/oZtA9h8uZR
È morto il cantante e compositore statunitense R&B James Ingram.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono diversi musicisti che nonostante l’età continuano a divertirsi molto, soprattutto dal vivo: il migliore è senza dubbio Dave Grohl, che nonostante una gamba ingessata non si risparmia, ma ci sono anche gli AC/DC e Tony Bennett, che ha cantato con Lady Gaga a Perugia in occasione di Umbria Jazz. Tra gli eventi più fotografati questa settimana, poi, c’è stata la cerimonia degli ESPY Awards, i premi organizzati dal canale tv americano ESPN per gli atleti che si sono particolarmente distinti nell’ultima stagione sportiva statunitense, con Ben Affleck, Rachel McAdams, Britney Spears e soprattutto Caitlyn Jenner, precedentemente conosciuta come Bruce Jenner. A Jenner è stato assegnato l’Arthur Ashe Award, il premio che viene assegnato ad atleti che hanno compiuto scelte particolarmente coraggiose. Alla cerimonia dei “Nickelodeon Kids’ Choice Sports Awards”, infine, si sono visti i tre figli di Victoria e David Beckam, Romeo, Brooklyn e Cruz (senza genitori) e il sempre sorridente cestista statunitense Stephen Curry. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Dave Grohl su un trono di chitarre, Hayao Miyazaki sorridente, Angela Merkel ancora più sorridente, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
I membri della famiglia di George Michael hanno fatto sapere di essere «profondamente sconvolti» dal fatto che la registrazione di una chiamata d’emergenza fatta dal compagno di Michael dopo la sua morte sia diventata pubblica. La famiglia ha detto di voler chiedere un’indagine alla polizia. La chiamata fu fatta da Fadi Fawaz, partner di Michael dal 2001, ed è stata pubblicata il 10 febbraio dal Sun, un tabloid britannico, e poi ripresa da molti altri siti. Nella telefonata, Fawaz dice di aver provato a svegliare Michael per un’ora, senza riuscirci. George Michael – tra le popstar più famose degli anni Ottanta e Novanta – morì il 25 dicembre a 53 anni. Sembra che morì per un’insufficienza cardiaca: il suo corpo fu trovato da Fawaz, che era passato a prenderlo nella sua casa a Goring-on-Thames, nella contea dello Oxfordshire, a nord ovest di Londra, per andare insieme a un pranzo di Natale. Fawaz, che è un parrucchiere di celebrità, disse al Telegraph: «Dovevamo andare insieme al pranzo di Natale. Sono passato di lì per svegliarlo ed era morto, disteso serenamente nel letto. Non sappiamo cosa sia successo. L’ultimo periodo è stato molto complicato, ma George e io non vedevamo l’ora arrivasse Natale. Ora è tutto rovinato. Voglio che le persone lo ricordino com’era: era una bella persona». Al momento le cause della morte non sono ancora state chiarite, e per questo motivo non si è ancora tenuto un funerale.
Il “Sun” ha pubblicato la chiamata d’emergenza fatta dopo la morte di George Michael. Quella fatta dal suo compagno Fadi Fawaz dopo che lo trovò morto il 25 dicembre: la famiglia di Michael se l'è presa molto.
È stata pubblicata oggi – mercoledì 27 gennaio – “Work”, la nuova canzone tratta dal prossimo album di Rihanna, Anti. Rihanna ha pubblicato la notizia con un post su Facebook, sostenendo che “Work” (cantata insieme a Drake) sia il primo singolo di Anti: negli ultimi mesi erano usciti Bitch Better Have Money, American Oxygen e ForuFiveSeconds che vengono inserite nella liste delle canzoni dell’album, che circolano sui siti musicali. Anti sarà l’ottavo album di Rihanna, che nei giorni scorsi lo aveva promosso pubblicando un selfie mentre ascoltava le nuove canzoni con delle cuffie Dolce e Gabbana che costano 8.895 euro. Il precedente album di Rihanna Anapologetic è uscito nel 2012.
“Work”: la nuova canzone di Rihanna, in streaming. È uscita oggi, ed è stata promossa come il primo singolo dal nuovo album "Anti".
9.42 – Al termine del riconteggio dei voti delle primarie di Palermo, Fabrizio Ferrandelli è stato confermato vincitore per 151 voti su Rita Borsellino. Ferrandelli ha ottenuto 9943 voti (33,76 per cento), Borsellino 9792 (33,25 per cento), Faraone 7972 (27,07 per cento), Monastra 1.741 (5,91 per cento). – Chi è Fabrizio Ferrandelli
A Palermo ha vinto Ferrandelli. Ora lo dice anche il riconteggio: 151 voti di vantaggio su Rita Borsellino.
Ilaria Capua è una scienziata e una delle principali esperte di virologia in Italia: nel 2011 ricevette il “Penn Vet World Leadership in Animal Health Award”, il principale riconoscimento della medicina veterinaria. Nel 2013 era stata eletta alla Camera con Scelta Civica e lo scorso maggio si era dimessa da deputata per fare la direttrice di un centro di ricerca a Orlando, in Florida. Capua è stata prosciolta l’estate scorsa da una serie di accuse, tra cui quella di associazione a delinquere finalizzata alla diffusione di epidemie: era stata sotto indagine per quasi un decennio ma la notizia dell’inchiesta le era giunta solo nel 2014, quando il giornalista Lirio Abbate ottenne parte delle carte dei magistrati e il settimanale l’Espresso dedicò al caso l’intera copertina. Sul Foglio di martedì – nell’ambito di una campagna del quotidiano contro la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche sottratte agli atti giudiziari – Capua ha spiegato come mai la questione le sia nota, come persona, e quali possano essere i suoi danni, come scienziata.
Ilaria Capua racconta le sue, di intercettazioni. La scienziata accusata ingiustamente e assolta l'anno scorso ha scritto al Foglio sui danni della pubblicazione di telefonate private.
Il 12 dicembre 1967, mezzo secolo fa, uscì nei cinema americani Indovina chi viene a cena?. Un buon film, di un ottimo regista e con attori grandissimi e che, a differenza di tanti altri film, è parte della storia, non solo del cinema. Perché parlò – cinquant’anni fa, in America – di una donna bianca che presenta ai genitori il suo futuro marito, nero. Per capire perché fu così importante bastano due date: il 4 aprile 1968 – quando il film era ancora nei cinema, e il giorno dopo la sua uscita in Italia – fu ucciso Martin Luther King; e fino al 12 giugno 1967 – quando il film era già stato girato ma non ancora nelle sale – i matrimoni misti (tra bianchi e neri) erano vietati per legge in 17 stati americani. Indovina chi viene a cena? parlò di un tema importante in un momento decisivo, e lo fece, stranamente, in modo classico. È il primo grande film di Hollywood in cui un uomo nero e una donna bianca si baciano, ma è anche un film che – nei modi e nei tempi – è tradizionale. Molto tradizionale: già nel 1968 il critico Roger Ebert ne parlò come di un film “old-fashioned“, all’antica.
“Indovina chi viene a cena?” uscì 50 anni fa. Una commedia romantica come tante altre, ma con una cosa che non aveva mai mostrato nessuno: l'amore tra un uomo nero e una donna bianca.
L’azienda giapponese Nikon ha annunciato i vincitori dell’edizione 2015 del suo concorso fotografico Small World dedicato alla microfotografia, cioè alle tecniche fotografiche che prevedono l’utilizzo del microscopio per realizzare immagini di cose piccolissime, dalle zampe di un insetto alle spore di una felce. Il Nikon Small World viene organizzato dal 1974: le fotografie sono valutate in base alla loro bellezza, alla tecnica con cui sono state realizzate e in alcuni casi anche in base alla loro rilevanza scientifica. Quest’anno il primo premio è stato vinto da una fotografia di un occhio di ape, ricoperto da pollini e con un ingrandimento di 120 volte, realizzata dall’australiano Ralph Claus Grimm. Tra le immagini premiate ci sono quelle di vasi sanguigni e nervi, dettagli di alcune piante carnivore e una più tranquillizzante stella marina. Sul Post potete trovare le foto vincitrici del Nikon Small World anche delle edizioni 2010, 2012, 2013 e 2014. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cose piccolissimissime fotografate. Le 20 immagini che hanno vinto il premio di microfotografia organizzato ogni anno da Nikon.
In occasione della New York Fashion Week, il sito di moda Fashionista ha raccolto la settimana scorsa ventiquattro tra giornalisti, fashion editor, caporedattori moda e buyer (quelli che scelgono i capi da acquistare per boutique, grandi magazzini e portali di e-commerce), che abitualmente siedono nelle prime file delle sfilate newyorchesi tra celebrities e ospiti più famosi, ma che sono per lo più sconosciuti ai non addetti ai lavori. C’è una sostanziale differenza, infatti, tra questi e i vari personaggi famosi, blogger e le così dette “street style star”, che sono presenti a ogni sfilata per farsi fotografare spesso con look bizzarri o estremi. Per Fashionista, infatti, questi ultimi «non hanno nulla a che vedere con la gerarchia dell’industria della moda, che durante la fashion week è stabilita dalla fila in cui sei seduto alla sfilata». Anche durante Milano Moda Donna, in programma dal 23 al 28 settembre a Milano, ci saranno molti addetti ai lavori – italiani e stranieri – che siederanno in prima fila alle sfilate, ma che non tutti conoscono, e questa è una guida per sapere chi sono e perché sono importanti. Anna Dello Russo, fashion editor di Vogue Japan, è forse la più famosa. Altri sono riconoscibili dagli appassionati di moda per il loro stile e perché vengono spesso fotografati fuori dalle sfilate. Altri ancora, come i giornalisti Simone Marchetti e Angelo Flaccavento, sono magari firme conosciute dei giornali, ma non molti sanno che volto abbiano o perché hanno diritto a un posto in prima fila alle sfilate. Poi c’è Franca Sozzani, direttrice di Vogue, che ha una sua notorietà assai più estesa.
Quelli seduti in prima fila. Guida con figurine alle facce più importanti delle sfilate milanesi che in pochi sanno riconoscere.
Disney e Comcast hanno annunciato di aver raggiunto un accordo che permetterà alla prima di avere il controllo totale di Hulu, servizio di streaming di film e serie televisive molto popolare negli Stati Uniti. L’accordo prevede che Disney, che possiede già il 66 per cento di Hulu, ne ottenga da subito il controllo completo di Hulu ma che abbia tempo per finalizzare l’acquisto fino al 2024: Disney potrà decidere quando acquistare il restante 33 per cento controllato da Comcast tramite la sussidiaria NBC Universal, e Comcast a sua volta potrà richiedere a Disney di acquistare le quote di sua proprietà. Il prezzo di Hulu sarà deciso in base al valore di mercato del servizio al momento dell’acquisto, ma dovrà partire da un minimo di 27,5 miliardi di dollari (circa 24 miliardi di euro). L’acquisto di Hulu rientra nel più ampio piano di Disney di fare concorrenza a Netflix nel settore dello streaming, e si aggiunge a un nuovo servizio che arriverà negli Stati Uniti il prossimo novembre e che si chiamerà Disney +.
Disney acquisirà tutta Hulu da Comcast.
Voina in russo significa “guerra” ed è il nome di un collettivo artistico, attivo tra Mosca e San Pietroburgo, formato (tra gli altri) dai due street artist Leonid Nikolayev e Oleg Vorotnikov. Famosi in patria per performace artistiche forti, hanno attirato l’interesse internazionale dopo il loro arresto, soprattutto da quando Banksy – il misterioso artista inglese che ha ricevuto una nomination all’Oscar per il suo documentario – ha preso parte alle iniziative per la loro scarcerazione, arrivando a pagare per loro la cauzione di oltre 15mila euro (600.000 rubli, 300.000 per ognuno). I due street artist erano stati arrestati per aver ribaltato un’auto della polizia con la scusa di recuperare il pallone del piccolo Casper, il figlio di Oleg: in realtà si trattava di un atto di protesta per chiedere una completa riorganizzazione del Ministero dell’Interno. L’arresto ha avuto luogo il 15 novembre scorso a Mosca, come ricorda Natalia Sokol, artista del collettivo, in un’intervista pubblicata su Terror People e ripresa da molti giornali:
Banksy difende gli street artist russi. Due street artist del collettivo Voina sono stati rilasciati grazie alla cauzione versata dall'artista inglese.
Su YouTube ci sono canali da centinaia di migliaia di iscritti che trasmettono musica 24 ore su 24, come se fossero delle radio. Per via di alcune strategie non proprio regolari che utilizzano, in un recente articolo il New York Times le ha paragonate alle radio pirata degli anni Sessanta. Il Times si è soffermato in particolare sul canale College Music, che ha più di 352mila iscritti ed è gestito da due ventenni inglesi che lo hanno aperto quando avevano 16 anni. Inizialmente Luke Pritchard e Jonny Laxton, i due gestori di College Music, cercavano semplicemente di promuovere i musicisti che gli piacevano e postavano video normali. Poi nel 2016 Pritchard scoprì la funzione di YouTube che permette di trasmettere live un unico video 24 ore su 24, sette giorni su sette: gli iscritti di College Music passarono così da 794 a 18.440 in un mese.
Il ritorno delle radio pirata. Non sono vere radio, ma video di YouTube che trasmettono musica 24 ore su 24 e che negli ultimi anni sono diventati molto popolari.
Ieri sono andato a letto tardi, ho girato per Milano mi sono fermato in una libreria e ho trovato un libro di Emmanuel Kant, il filosofo che Umberto Eco legge senza capirlo. Nel libro “Scritti politici” Kant scrive: “Il capo supremo deve essere giusto per se stesso e tuttavia essere un uomo. Da un legno storto come’è quello di cui l’uomo è fatto non può uscire nulla di interamente diritto”. Questa è l’essenza del liberalismo che i puritani e i moraleggianti robespierristi giacobini non hanno mai capito, per questo hanno tagliato tante teste e realizzato un mondo di terrore. Lo Stato che vuole attuare con mezzi coattivi la felicità individuale o la morale collettiva – scrive il filosofo tedesco – non raggiunge lo scopo e diventa oppressore. E’ chiaro professor Eco, è chiaro che lei Kant lo legge fino a tarda notte ma non lo capisce. Giuliano Ferrara ha aperto con queste parole il suo intervento alla manifestazione «In mutande ma vivi». Non è la prima volta in questi giorni che cita Kant. Anzi, è ormai parte integrante della sua argomentazione illustrata dettagliatamente al Tg1, a Matrix, su Il Foglio e Panorama, e sabato al Teatro Dal Verme.
Cosa intendeva Kant. Vogliamo parlare di un filosofo tedesco del Settecento? Sarà sempre meglio degli sms di Sara Tommasi.
Oggi l’attore statunitense Alec Baldwin ha aggredito un fotografo del Daily News all’esterno dell’ufficio che emette le licenze di matrimonio a New York. Il fotografo, che si chiama Marcus Santos, ha detto di essere stato preso a spintoni da Baldwin e di aver ricevuto un colpo sul mento. Baldwin si trovava in zona probabilmente per ottenere i documenti per sposarsi con la sua compagna, Hilaria Thomas.
Alec Baldwin e l’aggressione del fotografo del Daily News. È successo a New York, davanti all'ufficio che rilascia i documenti per sposarsi.
Nel tardo pomeriggio di oggi, la NASA ha confermato l’esistenza di 1.284 nuovi pianeti che si trovano all’esterno del nostro sistema solare e che fanno parte della Via Lattea, la galassia in cui si trova la Terra. La scoperta dei nuovi esopianeti è stata resa possibile dalle osservazioni del telescopio spaziale Kepler, che dal 2009 è alla ricerca di altri mondi a miliardi di chilometri di distanza da noi. L’annuncio di oggi è il più grande mai fatto su nuovi pianeti e arriva a meno di un anno di distanza da quello sull’esistenza di un pianeta apparentemente con molte cose in comune con il nostro. I ricercatori della NASA hanno analizzato i dati catalogati da Kepler fino a luglio del 2015, nel quale erano inseriti 4.302 potenziali pianeti: per 1.284 di questi la probabilità di essere effettivamente un pianeta supera il 99 per cento, il minimo necessario per attribuire a un corpo celeste non ancora identificato quello stato. Per altri 1.327 è probabile che si tratti di pianeti, ma non ci sono certezze sufficienti, i restanti 707 sono corpi celesti di altro tipo. Il nuovo set di analisi ha anche permesso di confermare 984 altri pianeti, identificati con tecniche diverse da quelle seguite da Kepler.
La NASA ha scoperto 1.284 nuovi pianeti. Grazie ai dati del telescopio spaziale Kepler: nove di questi sono in una "zona abitabile", dove è più probabile che si formi la vita.
Al Salone dell’Auto di Ginevra 2015 dello scorso marzo la casa automobilistica americana Ford ha presentato la nuova Focus RS, una versione molto sportiva della sua berlina compatta Focus dotata di un motore turbo da 2,3 litri di cilindrata in grado di erogare oltre 320 CV. La Ford Focus RS sarà venduta dall’inizio del prossimo anno per la prima volta anche negli Stati Uniti e costerà l’equivalente di circa 40.000 euro; le sue concorrenti principali saranno la Volkswagen Golf R, la Audi RS3 e la Mercedes-Benz A 45 AMG. Questi modelli vengono definiti in gergo automobilistico hot hatchback o mega-hatch, termini inglesi che descrivono auto con carrozzeria berlina (in inglese hatchback, abbreviato hatch) dotate di un motore molto potente. L’espressione hot hatch divenne di uso comune nel giornalismo britannico durante i primi anni Ottanta e il modello che rese popolare questo tipo di auto apparentemente “normali” ma dotate di una grande potenza rispetto al peso fu la prima Volkswagen Golf GTI del 1975.
Che cos’è una “mega-hatch”. Una macchina con carrozzeria berlina, un po' tamarra e molto potente: come la nuova Ford Focus RS, che arriverà sul mercato l'anno prossimo.
La casa d’aste online Paddle8 ha messo all’asta il foglio della raccolta firme di una petizione del febbraio 1968 in cui una ventina di persone chiedevano che Mick Jagger – il cantante e frontman dei Rolling Stones – fosse scelto per il ruolo di attore principale in Arancia Meccanica, uno dei film più importanti e meglio recensiti nella storia del cinema. Tra i firmatari della petizione c’erano anche John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison: i Beatles. L’asta terminerà il 29 ottobre; il prezzo di partenza è di poco superiore ai 12mila euro ma ci si aspetta un prezzo finale di vendita superiore ai 20mila euro. Arancia Meccanica – A Clockwork Orange in inglese – fu girato nel 1971, tre anni dopo quella petizione. Fu prodotto e diretto da Stanley Kubrick, che ne scrisse anche la sceneggiatura, tratta dall’omonimo libro scritto da Anthony Burgess nel 1962. Quello di Burgess era un romanzo distopico in cui il protagonista, Alex, compie numerose violenze insieme alla sua banda di amici, i “drughi”. Jagger lesse e apprezzò molto il libro tanto che nella metà degli anni Sessanta ne comprò i diritti cinematografici: lì pagò poco – 500 dollari – pare perché all’epoca Burgess si trovava in grosse difficoltà economiche. Jagger rivendette poi quei diritti – a un prezzo molto più alto – al produttore cinematografico inglese Si Litvinoff.
La petizione per far recitare Mick Jagger in “Arancia Meccanica”. Avrebbe dovuto interpretare il protagonista Alex: fu firmata anche dai Beatles e sarà venduta all'asta a un prezzo di partenza di 12mila euro.
Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA, si trova su Marte da poco più di due settimane e alcune ore fa si è mosso per la prima volta sul suolo del pianeta. Terminate le verifiche sullo stato delle sue strumentazioni, i responsabili della missione hanno dato il via libera per far spostare lentamente il rover grande quanto un’automobile e con massa di circa 900 chilogrammi. Curiosity ha effettuato una serie di manovre percorrendo complessivamente una distanza di sei metri dal punto in cui era atterrato il 6 agosto. La piccola marcia del rover su Marte è stata accolta con grande entusiasmo dai tecnici della NASA, che attendevano di verificare le condizioni dei sistemi che faranno muovere le ruote del robot per la missione marziana, che durerà almeno due anni.
I primi passi di Curiosity su Marte. Il rover si è spostato di sei metri e presto partirà per un viaggio più lungo, lasciando il luogo del suo atterraggio (che ora si chiama Bradbury Landing).
Per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), il governo ha approvato nella notte tra sabato e domenica nuove misure restrittive per isolare il più possibile i territori della Lombardia e di altre 14 province. Nel decreto, inoltre, vengono introdotte nuove misure valide in tutto il territorio nazionale per «il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus». Sono misure che rimarranno in vigore almeno fino al 3 aprile, con un’eccezione: al di fuori della Lombardia e delle 14 province indicate, le scuole resteranno chiuse solo fino al 15 marzo. In particolare il governo ha raccomandato a tutti, anche alle persone che vivono fuori dalle aree più interessate dal coronavirus, di limitare gli spostamenti ai «casi strettamente necessari», rivolgendosi in particolare alle persone anziane o affette da patologie croniche, che possono uscire di casa solo se in caso di «stretta necessità». Vale per tutti la regola di evitare i luoghi affollati e mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone.
Le nuove misure per contenere il coronavirus valide in tutta Italia, in ordine. Includono la sospensione di manifestazioni ed eventi sportivi, ad eccezione di quelli a porte chiuse.
Il 20 ottobre 1977, quarant’anni fa, un aereo bimotore Convair di 30 anni si schiantò nello stato americano del Mississippi: quando il suo volo dal South Carolina alla Louisiana era quasi concluso, il carburante finì inaspettatamente, e i piloti non riuscirono a fare un atterraggio d’emergenza. L’aereo cadde in un bosco causando la morte di sei delle 26 persone a bordo. Una di loro era Ronnie Van Zant, cantante e leader della band southern rock dei Lynyrd Skynyrd, che era all’apice della sua popolarità e la cui canzone “Sweet Home Alabama” sarebbe diventata una delle più famose della storia del rock. Un’altra delle vittime fu Steve Gaines, che dei Lynyrd Skynyrd era il chitarrista e il secondo cantante. Un’altra ancora era Cassie Gaines, sorella di Steve, e corista dei Lynyrd Skynyrd. E morì anche Dean Kilpatrick, uno dei manager del gruppo. La band, che sembrava destinata a un grande successo e che aveva pubblicato da tre giorni il suo quinto disco, fu quasi dimezzata e si sciolse poco dopo. Si riunì nel 1987 per fare nuovi dischi e concerti, ma con membri in parte nuovi, e senza scrollarsi di dosso l’immagine della band sfortunata che aveva perso il suo leader in un incidente aereo nel momento di massima popolarità.
L’aereo dei Lynyrd Skynyrd cadde 40 anni fa. Si schiantò in Mississippi perché i piloti non controllarono il carburante, portandosi dietro una band di cui tutti hanno cantato almeno una canzone.
Nell’inserto domenicale del Corriere della Sera, Luigi Ferrarella – che si occupa abitualmente di cronaca giudiziaria e questioni di diritto – ha scritto del “ne bis in idem”, il principio che negli ordinamenti giuridici europei garantisce che non possa esserci per uno stesso fatto un nuovo procedimento penale nei confronti di un imputato – prosciolto o condannato – già giudicato in via definitiva. Insomma: che non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. Ferrarella ha scritto di quanto questo principio sia stato recentemente messo in crisi dai notevoli progressi in ambito scientifico e nelle tecniche investigative, e ha citato il numero crescente di casi giudiziari – presenti non soltanto nel cinema e nella letteratura – in cui nuove “verità storiche” rendono ancora più precaria, oggi, l’accettabilità sociale delle “verità processuali” di allora, e di quanto questa tendenza sia stata favorita dai “processi mediatici”.
La crisi del “Ne bis in idem”. Il principio giuridico per cui non si può essere processati due volte per la stessa cosa è messo in discussione dai progressi scientifici e dai processi mediatici, scrive Luigi Ferrarella.
Una tavola originale del fumetto Tintin, tratta dal libro Uomini sulla Luna, è stata venduta dalla casa d’aste Artcurial di Parigi per un milione e cinquecentocinquantamila euro, in un’asta che si è tenuta lo scorso sabato: è la cifra più alta mai pagata per un disegno a fumetti di queste dimensioni, 50 centimetri per 35. Tintin è un popolarissimo personaggio di una serie a fumetti creata nel 1929 dall’autore belga George Prosper Remi, che si firmava Hergé. Il personaggio Tintin fu pubblicato per la prima volta sulla rivista belga a fumetti Le Petit Vingtième. Le avventure di Tintin sono una serie di storie lunghe che hanno come protagonista Tintin, un giovane giornalista con ciuffo e capelli tra il biondo e il rosso, accompagnato nelle sue missioni da altri personaggi della striscia come il cane Milù, il Capitano Haddock, il Professor Trifone Girasole e i due poliziotti identici e imbranati Dupond e Dupont. Uomini sulla luna (il cui titolo originale è On a marché sur la Lune) è il diciassettesimo episodio della serie a fumetti. Vi si vede tra l’altro disegnata la Terra vista dalla Luna, dove sbarcano Tintin, Milou e Haddock. In uno dei fumetti, Tintin dice: “Per la prima volta nella storia dell’umanità c’è un esploratore sulla Luna!”. Il fumetto fu pubblicato nel 1954, quattordici anni prima dello sbarco del primo uomo sulla luna e del “grande balzo per l’umanità“.
La tavola di Tintin venduta per un milione e mezzo di euro. È la cifra più alta mai pagata per un disegno a fumetti di queste dimensioni, in un'asta a Parigi.
A partire da martedì è circolata online una notizia secondo cui Amazon starebbe per aprire tra le 300 e 400 librerie – librerie fisiche – dopo l’inaugurazione a novembre di Amazon Books, la prima e unica libreria del gruppo, a Seattle. La notizia è stata data inizialmente dal Wall Street Journal, che ha riportato quanto detto da Sandy Mathrani, amministratrice delegata di General Growth Properties (GGP), una società che gestisce centri commerciali in tutti gli Stati Uniti. Mathrani stava presentando i nuovi piani di sviluppo della sua azienda durante una conference call interna quando ha detto che «il loro [di Amazon, n.d.r.] obiettivo è aprire, per quel che ho capito, dalle 300 alle 400 librerie». Mercoledì un portavoce di GGP ha detto che quanto detto da Mathrani non «rappresenta i progetti di Amazon»; Amazon, contattata più volte dalla stampa, non ha mai confermato la notizia e ha anzi detto di non voler commentare «pettegolezzi e congetture». Della faccenda si è occupato anche il New York Times: secondo una sua fonte che ha chiesto di restare anonima, il progetto di Amazon di aprire nuove librerie esiste ma molto più contenuto. La notizia era stata rapidamente ripresa e commentata dai giornali di tutto il mondo, soprattutto perché molti considerano contraddittoria la strategia di Amazon di puntare su librerie fisiche dopo aver abituato le persone a comprare online quello che gli serve, dai libri alla spesa. Molti hanno comunque fatto notare che martedì Amazon aveva pubblicato su Linkedin alcuni annunci di lavoro per librari relativi alla zona di San Diego/La Jolla, in California. Si tratta in particolare di cinque figure: responsabile di negozio e relativi assistenti, librario, commesso, e venditore del reparto di elettronica. Ai commessi viene richiesto, tra le altre cose, di avere una laurea in letteratura o in amministrazione, di essere appassionati di libri, in grado di sollevare 20 chili e di restare in piedi otto ore di seguito. L’annuncio fa quindi pensare che Amazon stia progettando di aprire una o più librerie nella zona, ma un suo portavoce ha ribadito che l’unica libreria fisica ufficiale è quella di Seattle.
Amazon dice che non intende aprire 300 librerie fisiche. La notizia del Wall Street Journal non ha trovato conferme, anzi, ma intanto Amazon ha pubblicato alcune offerte di lavoro per commessi e librai.
Aggiornamento del 22 giugno 2015 Eddy Cue, responsabile dei servizi Internet di Apple, ha annunciato che gli artisti saranno pagati anche per le canzoni ascoltate nei tre mesi di prova gratuita di Apple Music, il nuovo sistema di Apple per ascoltare musica in streaming che sarà lanciato entro la fine di giugno. Inizialmente la società non aveva intenzione di pagare gli artisti per la fase di prova gratuita, decisione che aveva portato a diverse proteste. #AppleMusic will pay artist for streaming, even during customer’s free trial period
La lettera di Taylor Swift contro Apple, che ha risposto. La società ha accettato le richieste della celebre cantante statunitense e pagherà gli artisti anche per il periodo di prova gratuita di Apple Music.
I grandi magazzini britannici Debenhams chiuderanno dopo 242 anni di storia. L’azienda ha dato la notizia martedì, 24 ore dopo l’annuncio che il gruppo di abbigliamento Arcadia, che controlla tra gli altri Topshop, era andato in amministrazione straordinaria: Arcadia è il principale concessionario di Debenhams e la notizia del suo possibile fallimento ha allontanato l’azienda britannica JD Sports, l’unico compratore interessato al momento. Debenhams inizierà quindi a smantellare gradualmente le operazioni: chiuderà i suoi 124 negozi rimasti in Regno Unito, mentre 12mila dipendenti rischiano di restare senza lavoro. Debenhams è soltanto l’ultimo in ordine temporale dei grandi magazzini e delle grandi catene di abbigliamento che sono stati stroncati dalla crisi portata dal coronavirus, ma le perdite causate dalle prolungata chiusura dei negozi e dal crollo delle vendite sono state solo l’ultimo grave problema di una situazione difficile da tempo. Molte catene, infatti, non sono riuscite a reggere la concorrenza delle più agguerrite catene di fast fashion, che offrono abbigliamento alla moda a prezzi contenuti e con un ricambio continuo, come Primark, e alla rivalità dei rivenditori online, come Asos e Boohoo, forniti, comodi e svelti nel consegnare gli ordini.
La fine dei grandi magazzini Debenhams, dopo 242 anni. Sono un pezzo di storia britannica, stroncato dal coronavirus e dalla rivalità della moda economica e online.
La Warner Bros. ha pubblicato un nuovo trailer di Godzilla, il prossimo film sul famoso mostro giapponese protagonista di moltissimi remake e rivisitazioni a partire dal primo nel 1954. Il film, che uscirà in Italia il 15 maggio 2014, è stato diretto dal regista britannico Gareth Edwards, ha come protagonisti Elizabeth Olsen, Bryan Cranston, Aaron Taylor-Johnson, Juliette Binoche e Ken Watanabe, e viene descritto come una specie di remake “di qualità” rispetto al Godzilla del 1998. Il nuovo trailer è il primo in cui si vede bene il mostro.
Il nuovo trailer di Godzilla (con Godzilla). Uscirà il 15 maggio e ha un gran cast, da Bryan Cranston a Elizabeth Olsen e Juliette Binoche.
L’aeroporto di Roma-Ciampino è stato in parte riaperto dopo che, la mattina di martedì, era stato evacuato per la presenza di fumo a seguito di un principio di incendio. Ha riaperto per ora l’Aviazione Generale e l’area degli arrivi, mentre è ancora chiusa l’area delle partenze. I voli erano stati temporaneamente sospesi, e i passeggeri e i dipendenti erano stati evacuati all’esterno dell’edificio, dopo l’avvistamento di fumo in un’area interrata usata come magazzino e in gestione a una ditta esterna. L’incendio è stato spento dai vigili del fuoco in poco tempo. Sono riprese le attività all’aeroporto di Ciampino. Al momento funziona regolarmente l’Aviazione Generale e tutta l’area degli arrivi.
L’aeroporto di Roma-Ciampino è stato in parte riaperto dopo l’evacuazione per un principio di incendio.
Il ballottaggio a Belluno è stato vinto da Jacopo Massaro, candidato “dissidente” del centrosinistra candidato col sostegno di una lista civica, che ha sconfitto Claudia Bettiol, candidata “ufficiale” del centrosinistra sostenuta da Partito Democratico, Sinistra e Libertà e Italia dei Valori. Il sindaco uscente del centrodestra, Antonio Prade, era uscito al primo turno. La storia del voto a Belluno è interessante. Claudia Bettiol ha cinquant’anni, fa l’avvocato, è stata consigliere comunale a Belluno e vicepresidente della provincia tra il 2004 e il 2009. È stata candidata direttamente dai partiti che la sostengono, nonostante l’allora capogruppo del PD in consiglio comunale, Jacopo Massaro, avesse più volte chiesto di fare le primarie per scegliere il candidato della coalizione. Massaro ha 38 anni, è nato a Firenze ma vive a Belluno da quando era bambino, è stato eletto consigliere provinciale nel 1994 a soli 19 anni e dal 2007 era capogruppo del PD in consiglio comunale. Dopo il rifiuto ricevuto sulle primarie è uscito polemicamente dal PD lo scorso gennaio e si è candidato da solo, col sostegno di una lista civica. Al primo turno Massaro aveva perso di poco, arrivando staccato di un punto da Claudia Bettiol. Dopo il primo turno aveva annunciato la composizione della giunta in caso di elezione. Al ballottaggio di domenica e lunedì Massaro ha vinto con il 62,69 per cento dei voti ed è il nuovo sindaco di Belluno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il PD che ha vinto a Belluno. Quello dell'ex capogruppo, che voleva le primarie, non le ha ottenute, si è candidato con una sua lista e ha battuto il candidato del PD che ha perso.
American Sniper è il titolo del nuovo film di Clint Eastwood che è uscito il 1° gennaio nei cinema di molti paesi del mondo, tra cui l’Italia (negli Stati Uniti era uscito una settimana prima). Il film è tratto dalla storia vera di Chris Kyle – un ex militare statunitense – ed è basato sulla sua autobiografia intitolata già “American Sniper” (cecchino americano).
American Sniper, la storia vera di Chris Kyle. È uscito nei cinema italiani il film di Clint Eastwood su una drammatica storia statunitense "da film" che i vecchi lettori del Post conoscono (e gli altri spettatori vorranno conoscere meglio).
Nessun esperto di tendenze alimentari avrebbe potuto prevedere, un anno fa, che nel 2020 avremmo esaurito il lievito nei supermercati, che le vendite di camomilla sarebbero aumentate del 76 per cento e che i turni per la consegna della spesa online sarebbero andati esauriti per settimane (gli ordini online all’Esselunga passarono dal 4 al 20 per cento del totale nella prima settimana di marzo). È vero che si parlava già di un anno sobrio e senza fronzoli, di attenzione sempre maggiore per i cibi sani e rispettosi del pianeta e di “ghost kitchen” (ristoranti composti da sola cucina i cui piatti si possono solo ordinare online da casa) ma si trattava di alcune tendenze all’interno di una panorama vasto e disarticolato, non di conseguenze necessarie a un anno inimmaginabile. – Leggi anche: Che cibo abbiamo comprato durante il lockdown
Come mangeremo nel 2021. Alcune nuove abitudini resteranno, e del resto l'intera industria della ristorazione sta cambiando parecchio.
Il nuovo libro di Roberto Saviano si intitola Bacio feroce ed esce oggi per Feltrinelli. È il seguito del precedente e terzo romanzo di Saviano, La paranza dei bambini, e prosegue la storia di Nicolas Fiorillo, detto ‘o Marajà, il capo di una gang armata di ragazzini – cioè una paranza – che si fa strada nel mondo criminale di Forcella e nel controllo del narcotraffico rimpiazzando le vecchie famiglie. La storia è inventata ma si ispira a quella di Emanuele Sibillo, il capo ventenne di un clan che venne ucciso nel luglio del 2015 a Forcella da una banda rivale: sotto Sibillo un gruppo di ragazzini tra i 15 e i 21 anni si era impadronito del controllo del narcotraffico della città e gestiva una piazza di spaccio. Il titolo del libro, spiega Saviano, deriva dal modo in cui, si dice, vengono scelti i cani da combattimento: il cucciolo appena nato viene avvicinato alla guancia, se la mordicchia anziché leccarla sarà impiegato nella lotta. Saviano parla anche dell’usanza dei camorristi di baciare un compagno sulle labbra al momento dell’arresto: se parleranno e tradiranno, quella sarà la persona che dovrà essere uccisa per rappresaglia.
Come inizia il nuovo libro di Roberto Saviano, “Bacio feroce”. Continua il racconto di "La paranza dei bambini" con la storia di un clan di adolescenti che prende il controllo del narcotraffico di Forcella.
Da qualche giorno diverse strade di Roma sono tornate a essere piene di rifiuti, come già accaduto altre volte negli ultimi anni. La situazione sembra particolarmente grave nei quartieri di Tor Sapienza, a est, e di Nuovo Salario, a nord, ma sono stati registrati disagi anche in altre zone. La sindaca Virginia Raggi ha riconosciuto la “criticità” di questi giorni e ieri la sua amministrazione ha studiato un piano straordinario per gestire la situazione: Raggi però al contempo ha anche attaccato il Partito Democratico, l’amministrazione precedente e la regione, che a suo dire hanno fatto e stanno facendo poco per risolvere il problema. Il Partito Democratico ha indetto una manifestazione per domenica 14 in diversi luoghi della città, per pulire strade e parchi (anche se non è chiaro dove andranno a finire i rifiuti raccolti). (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Perché a Roma ci sono di nuovo rifiuti per strada. C'entrano i due ponti consecutivi, la difficoltà degli impianti a gestire i rifiuti indifferenziati e la raccolta differenziata ancora insufficiente.
A partire dalle 8 di questa mattina sono aperti i seggi elettorali nelle 11 province e nei 1.315 comuni i cui elettori sono chiamati a rinnovare sindaci, presidenti e consigli. Se la vostra città è nell’elenco, noi vi consigliamo di andare a votare. Una volta adempiuto al vostro diritto-dovere di buoni cittadini, magari avrete voglia di leggere qualcosa sul divano o in spiaggia, per chi può: di seguito, allora, trovate la consueta selezione delle cose più lette sul Post di questa settimana. Si parla molto di elezioni, ovviamente, ma c’è anche molto altro. Ciao, buona domenica. – Morattiquotes (le venti migliori), una selezione dal gioco che ha travolto Twitter dopo il dibattito televisivo tra Moratti e Pisapia – Sono loro i veri estremisti, editoriale del Post su quanto le attitudini del PdL si discostino dal suo preteso moderatismo – Il guaio di Dorina Bianchi, cosa ha combinato la senatrice dell’UdC candidata a sindaco di Crotone e scaricata da Casini a pochi giorni dal voto – «Si è sparata sui piedi», raccolta di reazioni alle accuse di Letizia Moratti a Giuliano Pisapia – Se vince di nuovo, editoriale del Post su chi sia veramente in gioco a queste elezioni
Sunday Post. Le tredici cose più lette sul Post di questa settimana: prima però andate a votare.
Il 28 maggio Louis Vuitton ha presentato la collezione cruise per la primavera-estate del 2017. La sfilata è stata organizzata vicino a Rio de Janeiro – che si sta preparando a ospitare le Olimpiadi – all’esterno del Museo di arte comtemporanea di Niterói (MAC): disegnato dal famoso architetto modernista Oscar Niemeyer, si affaccia su un promontorio a picco sul mare della baia di Guanabara e ha una forma che ricorda un disco volante. Una lunga rampa curvilinea, di colore rosso, porta all’ingresso del MAC, ed è stato su questa passerella che le modelle hanno sfilato per presentare i nuovi abiti di Louis Vuitton, disegnati da Nicolas Ghesquière. Il MAC è stato costruito dal 1991 e quest’anno si celebrano i vent’anni dall’inaugurazione. Live now on louisvuitton.com: the #LVCruise 2017 Collection by @NicolasGhesquiere straight from #RiodeJaneiro
La sfilata di Louis Vuitton a Niteroi. Da guardare anche solo per lo sfondo: le montagne intorno a Rio de Janeiro e il Museo d'arte contemporanea di Oscar Niemeyer.
È in ballo nei prossimi giorni la nomina dei nuovi commissari e del presidente dell’AgCom. Messa così, per la maggior parte di noi – persino noi – l’eccitazione tenderebbe a zero: ci sono la parola “nomina” e la parola “AgCom”. Invece. Invece è una delle occasioni in cui le ambizioni e le opportunità di cambiamento in meglio e modernizzazione di cose importanti, in Italia, hanno più possibilità. Quindi rivedetela così: che le cose migliorino, che l’innovazione e la competenza guadagnino spazi a scapito della politica politicante e inadeguata, passa da qui. Dalle nomine all’AgCom. Che è – Wikipedia – questa cosa qui: L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è un’autorità italiana di garanzia, alla quale è affidato il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle comunicazioni e radiotelevisivo
I partiti alla prova dell’AgCom. La candidatura di Stefano Quintarelli all'Agenzia che indirizza il futuro delle comunicazioni e della rete è l'occasione per capire chi bluffa e chi no sul rinnovamento dei metodi della politica.
Jacqueline Kennedy nel dicembre del 1960, poche settimane dopo che suo marito John F. Kennedy è stato eletto presidente degli Stati Uniti. (STAFF/AFP/Getty Images) Jacqueline Kennedy nel dicembre del 1960, poche settimane dopo che suo marito John F. Kennedy è stato eletto presidente degli Stati Uniti. (STAFF/AFP/Getty Images)
Che cosa diceva Jacqueline Kennedy. Sono usciti in un libro i colloqui inediti con lo storico Arthur Schlesinger, ricchi di storie interessanti per gli appassionati del genere.
In prima pagina su Repubblica di giovedì, il giornalista e commentatore del quotidiano Giovanni Valentini interviene con una posizione poco espressa in questi giorni – e in generale – sul tema dei pari diritti per chi ha scontato una pena in carcere, e in particolare sul nuovo lavoro di insegnante di Giovanni Scattone, condannato a suo tempo per l’omicidio della studentessa Marta Russo (anche questa stessa questione si era già posta): lavoro che Scattone ha oggi deciso di rifiutare. A vent’anni dall’uccisione di Marta Russo, il rispetto per la sua memoria e per il dolore inconsolabile della famiglia non impedisce oggi di avere rispetto anche per il dramma umano di Giovanni Scattone, condannato come autore di quel delitto. Possiamo capire e giustificare la reazione della madre della vittima e di quanti ritengono “inopportuno” che ora l’ex assistente di Filosofia del Diritto torni a insegnare in un liceo romano. Ma non si può condividere l’ondata d’indignazione suscitata da questa notizia: né tantomeno le ambiguità o le ipocrisie di chi non se la sente di prendere posizione o comunque trova più conveniente pilatescamente non assumerla. Mettiamo da parte – allora – i sentimenti e le emozioni, per cercare di ragionare in termini civili, Cioè da cittadini consapevoli e responsabili. Al termine di un lungo e controverso processo, Scattone è stato condannato per omicidio colposo. Non volontario. Equiparabile a un incidente automobilistico, Un delitto per caso, accidentale, commesso per sbaglio o per errore. Se per la Giustizia è stato lui a uccidere, per quella stessa Giustizia non aveva l’intenzione di uccidere; se ha sparato, l’ha fatto maneggiando incautamente una pistola (mai ritrovata) e sporgendo il braccio da una finestra.
In difesa di Giovanni Scattone. E del suo diritto ad avere ormai scontato la sua pena per l'omicidio di Marta Russo, e a non doversi scusare, secondo Giovanni Valentini su Repubblica.
Da alcuni giorni su molti siti che si occupano di UFO ed extraterrestri si discute di una serie di fotografie scattate su Marte da Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA. Le foto mostrano uno strano fascio di luce su una collina in lontananza. Gli ufologi hanno dato diverse interpretazioni al fenomeno, alcune particolarmente fantasiose. Secondo Scott C. Waring di UFO Sightings Daily, per esempio, il bagliore “potrebbe indicare che c’è vita intelligente che vive nel sottosuolo e che utilizza la luce come facciamo noi”. Il breve articolo prosegue dicendo che “sicuramente la NASA potrebbe indagare il fenomeno, ma ehi, loro non sono mica su Marte per scoprire la vita, ma solo per ritardare la sua scoperta”.
Il fascio di luce su Marte. È stato fotografato dal rover Curiosity della NASA e sta facendo discutere molto gli ufologi, ma ha una spiegazione molto razionale.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Chelsea Peretti. Una canzone che vuole fare la spiritosa, ma le escono anche dolcezza e caffè.
Sabato 17 marzo aprirà allo Yorkshire Sculpture Park, a West Bretton, la più grande mostra di sculture del Regno Unito dedicata all’artista catalano Joan Miró. Saranno esposte, soprattutto nei giardini del museo, 79 sculture dell’artista realizzate tra il 1946 e il 1982, l’anno prima della morte. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio del 2013. Miró è considerato uno dei principali esponenti del surrealismo e del dadaismo. Nacque a Barcellona, in Spagna, nel 1893, si trasferì a Parigi negli anni Venti e nel 1924 si unì al gruppo dei Surrealisti. La sua fama iniziò negli anni Trenta, soprattutto come pittore: i suoi quadri erano caratterizzati da forme vaste e piatte colorate con colori molto vivaci e dalla rottura delle convezioni artistiche dell’epoca, che giudicava borghesi e uno strumento di propaganda e di affermazione culturale dei più ricchi. Nel 1954 vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia, nel 1958 il premio internazionale Guggenheim e nel 1972 aprì a Barcellona la Fundació Joan Miró, che raccoglie molte sue opere. Nel 1979 ricevette un dottorato honoris causa dall’università di Barcellona. Iniziò a occuparsi di scultura negli anni Quaranta e soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta, realizzando circa 400 sculture e 400 lavori in ceramica. Morì il giorno di Natale del 1983 nella sua casa a Palma di Majorca. Il poeta francese e teorico del surrealismo André Breton lo definì «il più surrealista di tutti noi».
Le sculture di Miró allo Yorkshire Sculpture Park. Le foto della più grande mostra di sculture dell'artista catalano in Regno Unito, che apre sabato.
I dipendenti di Alitalia hanno respinto con un referendum il pre-accordo che era stato raggiunto tra la compagnia aerea e i sindacati, con la mediazione dei rappresentanti dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, per definire i tagli e i licenziamenti da attuare per rilanciare la società: l’affluenza è stata molto alta (circa il 90 per cento degli aventi diritto è andato a votare) e i “no” sono stati il 67 per cento del totale dei voti. La bozza di accordo era stata concordata tra azienda e sindacati dopo settimane di trattative e scioperi, indetti quando a metà marzo Alitalia aveva annunciato un piano di rilancio aziendale per gli anni 2017-2021 che prevedeva un aumento dei ricavi e un taglio dei costi compresi quelli per il personale e per i salari. I sindacati avevano deciso di sottoporre la bozza di accordo all’approvazione dei 12.500 dipendenti di Alitalia, che hanno votato da giovedì scorso alle 16 di lunedì, in nove seggi tra Milano e Roma. Avevano fatto campagna a favore del sì i sindacati CISL, UIL e UGL, e anche la segretaria della CGIL Susanna Camusso aveva riconosciuto l’importanza della trattativa. Con il respingimento del pre-accordo, la grave situazione di Alitalia è ulteriormente complicata. Il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda domenica aveva detto che con questo risultato «si va verso il rischio concretissimo di una liquidazione della compagnia», e che il governo «non è intenzionato a mettere ancora soldi pubblici dentro Alitalia». Lo scenario che è stato previsto è quello di un’amministrazione straordinaria, ipotizzata dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio: è una procedura istituita nel 2003 dopo la crisi di Parmalat. Prevede che il governo nomini da uno a tre commissari, che nel giro di qualche mese preparino un piano industriale per cessare le attività, riportare la società in attivo oppure venderla a una terza parte (la procedura prevede che l’acquirente mantenga tutti gli attuali posti di lavoro per almeno due anni). Come ha spiegato al Corriere Cesare Cavallini, docente di Diritto fallimentare alla Bocconi, la soluzione dell’amministrazione straordinaria è più complicata per Alitalia, rispetto per esempio a Parmalat o Ilva, perché la società dovrebbe continuare a erogare i propri servizi, con i creditori che vorranno essere pagati subito e il conseguente accumulo di debiti. Questo significa che l’ipotesi di mandare avanti la società nella sua forma attuale, cercando di riportarla in attivo, è molto difficile. Anche trovare un acquirente per una società così grande molto vicina al fallimento è assai arduo, e perciò secondo Cavallini l’ipotesi più probabile è quella che gli eventuali commissari facciano richiesta di fallimento. È anche quello che pensa il presidente di Alitalia Luigi Gubitosi, che nei giorni scorsi ha detto che l’unica possibilità in caso di vittoria del no è «un accompagnamento verso la liquidazione dell’azienda, il fallimento».
Su Alitalia ha vinto il No all’accordo. Nel referendum i dipendenti hanno rifiutato il piano industriale e i progetti di tagli, e adesso l'ipotesi del fallimento è molto realistica.
Alla Carta Olimpica, il documento che contiene le regole per organizzare le Olimpiadi estive e invernali, Google ha dedicato il suo doodle di venerdì 7 febbraio, giorno in cui iniziano ufficialmente i Giochi invernali di Sochi 2014, in Russia. Il doodle non fa diretto riferimento a Sochi e non nomina nemmeno la città e l’evento, sottolineando invece i valori di uguaglianza espressi dalla Carta Olimpica. Nella pagina principale di Google c’è anche una citazione dal documento: La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play.
Carta olimpica, il doodle di Google sui gay e Sochi. Il rimando alle "discriminazioni" e i colori alludono esplicitamente alle discussioni sull'omosessualità in Russia.
Il nuovo libro di Enrico Deaglio – “Il vile agguato“ (Feltrinelli) – è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una “succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di cui non era a conoscenza”. Il Post pubblicherà in sequenza, assieme al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza. Sabato 27 giugno A Palermo sfilano contro la mafia centomila persone, organizzate dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Da un mese la città espone le lenzuola bianche ai balconi; lenzuola “multiple” sono state cucite per farle pendere dai palazzi più alti. Non esiste al mondo un’altra città dominata dal crimine, dove la resistenza sia così visibile e coraggiosa. Lo scrittore Corrado Stajano scrive per il Corriere una cronaca della giornata: “…Non c’è città in Europa, neppure nel mondo, forse in Colombia, dove in pochi anni sono stati assassinati tutti, proprio tutti gli uomini dello stato, il presidente della Regione, il capo dell’opposizione, il consigliere istruttore, il procuratore della Repubblica, il prefetto, il capo della Mobile, i magistrati, i commissari, i medici legali, i poliziotti, i carabinieri. Ecco, l’elicottero che lascia la sua ombra proprio sulla via Carini dove dieci anni fa furono uccisi il generale Dalla Chiesa, sua moglie, l’agente di scorta. Ecco l’elicottero che lascia la sua ombra sulla via Cavour dove davanti alla bancarella di libri fu assassinato il procuratore della Repubblica Costa. Una geografia di lapidi, Palermo”.
Gli ultimi 56 giorni di Borsellino: 27 giugno 1992. Dal libro di Enrico Deaglio, la cronologia degli avvenimenti tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio.
Nel pomeriggio e nella serata di martedì 15 ottobre ci sono stati diversi scontri tra gruppi di manifestanti e agenti di polizia ad Albano, in provincia di Roma, dove era stato organizzato il funerale dell’ex ufficiale nazista Erich Priebke – morto a 100 anni venerdì scorso – dopo giorni di polemiche sul luogo più opportuno per celebrarlo. Alla notizia che il funerale si sarebbe tenuto ad Albano, presso l’Istituto San Pio X dei padri scismatici Lefebvriani, il sindaco della città ha reagito emettendo un’ordinanza che vietava il passaggio del carro funebre sul suolo comunale. Il prefetto di Roma ha annullato l’ordinanza, consentendo l’arrivo del corpo di Priebke, conservato per motivi di sicurezza fino a ieri nelle camere mortuarie del Policlinico Gemelli di Roma. All’arrivo del carro funebre ad Albano, decine di persone hanno urlato slogan e mostrato striscioni contro l’ex componente delle SS, condannato per la strage delle Fosse Ardeatine nella Seconda guerra mondiale, e hanno dato calci e pugni al mezzo che trasportava la bara. A fatica il carro ha raggiunto la cappella all’interno dell’Istituto San Pio X, ma da quanto hanno appreso le agenzie di stampa, la cerimonia non sarebbe stata completata in seguito alla decisione del prete officiante di sospenderla, pare perché era stato vietato l’ingresso in chiesa ad alcuni appartenenti a gruppi di estrema destra.
Gli scontri al funerale di Priebke. Le immagini delle contestazioni che hanno impedito si completasse la cerimonia ad Albano Laziale.
Il 28 maggio uscirà il nuovo disco dei Sigur Rós. Si chiama Valtari (che in islandese significa “rullo compressore”) e si può ascoltare in anteprima grazie al Guardian, che riporta anche qualche commento dei membri della band. Il bassista Georg Hólm ha detto che il nuovo disco contiene «più roba elettronica dei precedenti», mentre secondo il cantante Jónsi Birgisson gli ultimi due dischi erano «troppo allegri» ed era il momento di fare qualcosa di nuovo.
Il nuovo disco dei Sigur Rós, in streaming. Si chiama "Valtari" ed esce il 28 maggio.
Negli ultimi giorni nel Regno Unito sono tornati ad aumentare i contagi da coronavirus dopo che per mesi c’era stato un calo evidente per effetto delle restrizioni prima e della campagna vaccinale poi: gli esperti inglesi dicono che questa crescita è dovuta principalmente alla variante B.1.617.2 del coronavirus, derivata dalla variante delta (o indiana, secondo la vecchia nomenclatura) che ha provocato la grave ondata di COVID-19 che ha interessato l’India tra aprile e maggio. Le autorità sanitarie la considerano una variante “preoccupante” perché dagli studi è emersa la sua capacità di diffondersi più velocemente rispetto alla versione iniziale del coronavirus. È stato possibile notare questa caratteristica grazie al sequenziamento genomico, un’analisi approfondita sul materiale genetico del virus: nel Regno Unito l’attività di sequenziamento è massiccia e costante, ma in Italia vengono sequenziati ancora pochi campioni derivati dai prelievi con tampone, quasi quindici volte in meno.
In Italia si continua a cercare poco le varianti del coronavirus. Sequenziamo molti meno tamponi di quanti dovremmo, perciò abbiamo un'idea più vaga di quanto sia diffusa la variante “delta”.
Il 13 settembre al Museo Civico di Modena aprirà la mostra All you need is Love, un’esposizione che raccoglie stampe, fotografie, video, materiali su John Lennon. Noto soprattutto per essere stato musicista, cantante e autore dei Beatles, Lennon era anche un grande appassionato d’arte – a 17 anni si iscrisse al Liverpool College of Art – e l’incontro con Yoko Ono, artista e performer, alimentò ancora di più questo suo interesse. Dopo il loro matrimonio, nel 1969, Lennon realizzò la “Bag One”, una valigetta contenente 14 litografie che illustrano la loro vita coniugale: mostrano alcune scene intime, altre erotiche, la cerimonia del matrimonio e il famoso “bed in” contro la guerra. L’opera fu esposta nel 1970 alla London Arts Gallery ma fu poi sequestrata da Scotland Yard perché considerata scabrosa.
10 disegni di John Lennon. Erano contenuti nella "Bag One", l'opera che realizzò con Yoko Ono nel 1969, e sono esposti a Modena dal 13 settembre.
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e deputato del Movimento 5 Stelle, ha ufficializzato la sua candidatura a leader del partito con un post dal suo profilo Facebook. La candidatura di Di Maio era da tutti data per scontata, e per ora è anche l’unica presentata ufficialmente. Sarà possibile presentare una candidatura fino a lunedì 18 settembre.
Di Maio ha ufficializzato la sua candidatura a leader del Movimento 5 Stelle.
Sette persone sono state condannate in Cassazione per le violenze alla caserma di Bolzaneto nel luglio del 2001 durante il G8 di Genova. Altre quattro sono state assolte. La sentenza di fatto conferma quanto deciso in appello nel marzo del 2010 riguardo le persone condannate penalmente (per molte altre persone era arrivata la prescrizione). Tutti i condannati dovranno anche risarcire le vittime di violenze e percosse per un totale di 10 milioni di euro. Dopo 8 ore di camera di consiglio i giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato le 7 condanne per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001. I sette condannati sono sia agenti sia medici. I giudici hanno però assolto quattro persone, tutti facenti parte delle forze dell’ordine, i cui reati erano stati prescritti. La Cassazione ha poi confermato tutte le altre prescrizioni.
Confermate le condanne per Bolzaneto. Cosa ha stabilito la sentenza definitiva della Cassazione sui pestaggi in caserma durante il G8 del 2001 a Genova.
Il primo attacco è Sandro Gilioli, giornalista dell’Espresso spesso critico nei confronti del Partito Democratico, ma di certo competente sulle cose della rete. La giornata dedicata dal Pd alla rete e alla banda larga, intitolata “PD digitale” è stata apprezzata da molti dei partecipanti, e anche dallo stesso Gilioli, che l’ha definita “un bel convegno”. Il problema, però, è stato l’intervento di Pierluigi Bersani. che è riuscito a parlare per oltre un’ora senza mai nominare Internet, il che – in un incontro sul web – è davvero notevole. Ha parlato di piccole imprese, Alitalia, Fiat, elettricita’, giacenze di magazzino e così’ via, ma sul Web manco una parola. Va beh. A un certo punto Giovanni Floris – che lo intervistava genuflesso – per fortuna ha dato la parola al pubblico e così il segretario e’ stato costretto a pronunciare la parola Internet per dire che:
Bersani su internet delude. Il convegno del PD sulla banda larga sarebbe stato apprezzato dai presenti, non fosse stato per l'intervento del segretario.
Da quest’anno la Scuola Holden di Torino avrà due nuovi tipi di corsi aperti a tutti, senza limiti d’età, e rivolti a chi voglia dedicarsi a un particolare ambito di narrazione, come ad esempio i libri per bambini, i romanzi e le sceneggiature di genere o la cronaca sportiva. Si chiamano “Training Camp” e durano sei mesi: ogni corso avrà posti limitati, quindici al massimo, e come docenti principali (nel gergo della Holden: “trainer”) alcuni professionisti del settore. Le lezioni si svolgeranno in parte online, in parte a Torino, dove ha sede la Scuola Holden, durante tre fine settimana. Alla fine dei corsi gli studenti potranno presentare i loro progetti a un gruppo di editori e provare a convincerli a pubblicarli con un pitch, come succede anche per gli studenti del biennio della scuola (per cui sono aperte le iscrizioni fino al 30 settembre). Fino al 20 marzo sono aperte le selezioni per i primi due “Training Camp”: uno è rivolto a chi vuole scrivere la sceneggiatura di un fumetto horror e si chiama “The Writing Dead“, l’altro è “Kids” ed è pensato per chi vuole provare a scrivere un libro per ragazzi o per bambini. Le lezioni inizieranno a metà aprile e finiranno a settembre. Per iscriversi è necessario inviare il proprio curriculum e una presentazione del progetto che si vorrebbe realizzare.
I “Training Camp”, i nuovi corsi della Holden. Fino al 20 marzo ci si può iscrivere a due nuovi progetti: per creare un fumetto horror o per scrivere un libro per bambini.
Lonely Planet, la famosa casa editrice che pubblica guide di viaggio, ha messo insieme quattro liste di consigli per le vacanze valide per il prossimo anno, il 2017. Ogni lista raccoglie rispettivamente dieci paesi, città, regioni e posti “a basso costo”. Ci sono diversi luoghi non scontati, sia perché sono notevoli ma ancora poco frequentati – come l’isola di Dominica, il sud dell’Australia o Pistoia – oppure perché nel 2017 vi avverrà qualcosa di speciale, come gli eventi di celebrazione per i 100 anni di indipendenza della Finlandia o la costruzione di una nuova funivia per visitare il sito archeologico di Choquequirao, in Perù. Trovate le quattro liste qui sotto: non serve tornare indietro alla fine di ogni lista: la gallery prosegue con le liste successive. Dentro ogni foto ci sono le ragioni della scelta.
I posti da vedere nel 2017 secondo Lonely Planet. Divisi in quattro categorie, fra cui quella "a basso costo", e non scontati: c'è Pistoia, per esempio.
Tu vai da qualche parte, prendi il cellulare e registri dove ti trovi: così tieni traccia dei tuoi spostamenti e li segnali online ai tuoi amici. Foursquare funziona così. È una via di mezzo tra un social network, una guida turistica e un gioco dove vince chi crea e segnala il maggior numero di cose interessanti che vede in giro. Il servizio è stato lanciato nel marzo del 2009 e in pochi mesi ha attirato l’attenzione di un milione e trecentomila utenti e di alcuni investitori come il fondo Horowitz, che ha da poco finanziato il progetto con 20 milioni di dollari. Anche Yahoo è molto interessato all’iniziativa e ha offerto 125 milioni di dollari per acquistare Foursquare. Rispetto ad altri sistemi che consentono di comunicare online la propria posizione geografica, Foursquare offre alcune cose in più. Quando effettui un “check-in”, ovvero quando segnali la tua presenza da qualche parte, il sistema assegna un punteggio che consente poi di ottenere dei badge che indicano il proprio livello di attività sul sito, spiega la FAQ di Foursquare:
A che cosa serve Foursquare? tutti ne parlano, un milione e passa di utenti lo usa, gli investitori ci mettono dei soldi: il geosocial network.
Alnwick è una piccola città di quasi 7.800 abitanti nell’area settentrionale della regione di Northumberland, in Inghilterra, e tra le sue principali attrazioni conta la Barter Books, una delle più grandi librerie di libri usati in tutta Europa. Ogni anno il negozio, ricavato all’interno di una vecchia stazione ferroviaria in stile vittoriano, attira circa duecentomila visitatori alla ricerca di particolari volumi, o di una tazza di tè da sorbire tra gli scaffali attraversati di continuo dai trenini elettrici che ricordano la funzione originale del palazzo. La Barter Books è gestita da Stuart e Mary Manley, che la aprirono nel 1991 ottenendo in poco tempo un notevole successo, anche grazie a un particolare sistema per i clienti per scambiarsi i libri e usare crediti per futuri acquisti. Ma la libreria di Alnwick è anche conosciuta per essere il luogo da cui è partita la riscoperta del manifesto “Keep Calm and Carry On” (“Mantieni la calma e vai avanti”), da anni oggetto di imitazioni e parodie particolarmente divertenti online. Il manifesto fu ritrovato per caso dai Manley in una vecchia scatola nella Barter Books nel 2000. Mary rimase colpita dalla sua grafica molto essenziale, che mostra una corona stilizzata e la celebre scritta tutta in maiuscolo con caratteri senza grazie, e decise di farlo incorniciare e di appenderlo in uno dei locali della libreria. I clienti iniziarono a notarlo e a chiedere informazioni sulla sua origine, mentre altri ancora si informarono se fosse possibile ottenerne una copia da portarsi a casa.
La storia di “Keep Calm and Carry On”. Da dove arriva il popolare manifesto britannico protagonista da anni di parodie e imitazioni online, e perché ha così tanto successo.
Mercoledì 15 maggio a San Francisco, in California, Google ha presentato un sacco di nuove cose, piccole e grandi, nel corso dell’evento che ha aperto l’edizione di quest’anno di Google I/O, la serie di conferenze organizzata dalla società per incontrare gli sviluppatori e mostrare loro le ultime novità che riguardano i suoi servizi e i suoi dispositivi. Google sfrutta l’occasione per rivolgersi anche ai propri utenti e per aggiornarli sulle innovazioni che ha pensato per loro. A differenza del 2012 quest’anno non sono stati presentati nuovi dispositivi, ma una serie di importanti aggiornamenti ad alcuni servizi storici e molto popolari come Google Maps, altri più recenti come Google Music e il social network Google+. Abbiamo scelto e vi raccontiamo per immagini le principali novità, alcune anche piuttosto avveniristiche, presentate alla Google I/O 2013.
Il nuovo Google+, e non solo. Google ha presentato un sacco di cose: dalla sua alternativa a Spotify alle nuove Mappe, e un progetto avveniristico per parlare col motore di ricerca.
Negli ultimi giorni le ricerche del volo MH370 – scomparso sul Golfo di Thailandia l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo mentre era in viaggio da Kuala Lumpur (Malesia) a Pechino (Cina) – si sono concentrate in un’area dell’Oceano Indiano in cui sono stati captati alcuni segnali compatibili con quelli trasmessi dalle scatole nere degli aeroplani (la cui batteria ha una durata limitata). Venerdì 11 aprile il primo ministro australiano Tony Abbott ha detto di ritenere probabile che i segnali sottomarini raccolti nei giorni scorsi provengano dall’aereo disperso: la ricezione dei “ping” dai trasmettitori inseriti nelle scatole nere dell’aereo ha permesso di restringere l’area delle ricerche del relitto. Questi sono alcuni dei mezzi e strumenti utilizzati o pronti per essere utilizzati nelle ricerche.
Come stanno cercando il volo MH370. Una grafica mostra e spiega gli strumenti usati per individuare i segnali delle scatole nere e trovare il relitto dell'aereo malese disperso.
Mercoledì 5 marzo, a partire dalle 10.30, la Camera dei deputati discuterà la riforma della legge elettorale, che oggi è sulle prime pagine di tutti i giornali dopo il raggiungimento di un nuovo accordo tra il Partito Democratico, Forza Italia e il Nuovo Centrodestra per modificare la legge solo riguardo alla Camera. Un accordo tra PD, NCD e Forza Italia sulla legge elettorale era stato raggiunto in linea di massima già dopo un incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi nella sede romana del PD, a gennaio, ma negli ultimi giorni c’erano stati alcuni rinvii nel percorso parlamentare dovuti a discussioni su punti particolari della legge. Martedì 4 marzo Silvio Berlusconi ha pubblicato un comunicato in cui dice che Forza Italia è disponibile ad accettare una delle proposte di emendamento che erano in discussione: quella che introdurrebbe il nuovo sistema elettorale, il cosiddetto “Italicum”, solo alla Camera, lasciando per il Senato la legge attualmente in vigore (cioè il Porcellum pesantemente modificato dalla sentenza della Corte Costituzionale del dicembre scorso).
Cosa succede con la legge elettorale. Cosa è successo ieri, messo in ordine: oggi inizia la discussione alla Camera.
Tolo Tolo, il quinto film del comico italiano Checco Zalone, è nei cinema da Capodanno, dopo giorni in cui si era molto parlato di “Immigrato“, la canzone che ne faceva da trailer. Si parlerà molto anche di Tolo Tolo, innanzitutto perché in un solo giorno è stato visto da più di un milione di spettatori e ha incassato quasi 9 milioni di euro (è un record: sono dati persino migliori rispetto a Quo vado?, il suo film del 2016 che incassò alla fine circa 65 milioni di euro); e poi perché parla di migranti, e ha poco a che fare con i toni della canzone “Immigrato”. In generale, i critici hanno apprezzato il tentativo di Checco Zalone (nome d’arte di Luca Medici) di raccontare una storia più complessa del solito, senza però cambiare molto il suo registro umoristico. Ma ci sono anche diversi commenti secondo i quali Tolo Tolo è meno solido e divertente rispetto ai suoi precedenti film. Tolo Tolo (una storpiatura delle parole “solo solo”) è il quinto film da protagonista di Zalone (dopo Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?) ma il suo primo da regista, dopo che i precedenti erano stati tutti diretti da Gennaro Nunziante. È un film la cui idea iniziale è di Paolo Virzì, che contattò Zalone per lavorarci insieme. Entrambi hanno spiegato, senza nessun tipo di apparente rancore, che durante la scrittura della sceneggiatura è diventato evidente che stesse diventando un film di Zalone più che un film di Virzì e che quindi i due decisero che a dirigerlo sarebbe stato appunto Zalone, con Virzì che ne è rimasto co-sceneggiatore. Tolo Tolo è anche l’ultimo film che, da precedenti accordi contrattuali, Zalone doveva fare con il suo storico produttore Pietro Valsecchi, amministratore delegato della casa di produzione Taodue Film.
Cosa si dice di “Tolo Tolo”. Dopo il primo affollatissimo giorno al cinema, si è capito che il nuovo film di Checco Zalone è diverso dai precedenti (e non così rappresentato dalla canzone "Immigrato").
Negli ultimi giorni si è parlato molto della vicenda Aquarius, la nave di una ong che ha soccorso oltre 600 migranti e a cui è stato impedito l’accesso ai porti italiani. Questo ha contribuito a riportare di attualità un’altra questione: perché l’Italia è la destinazione di così tanti migranti che vengono salvati nel Mediterraneo centrale? Proprio negli ultimi giorni sono tornati a circolare sospetti e teorie secondo cui la spiegazione non sono solo le banali ragioni geografiche. Ieri, per esempio, l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino ha ripetuto un’accusa che circola da tempo: l’Italia avrebbe accettato di accogliere i migranti salvati nel Mediterraneo in cambio della concessione da parte dell’Europa di maggiore flessibilità nei suoi conti pubblici. Sono quasi le stesse accuse mosse da Luigi Di Maio in un video del luglio 2017 che è tornato a circolare molto in questi giorni. Nel video Di Maio fa accuse estremamente precise: secondo lui il governo Renzi avrebbe consentito di far sbarcare i migranti in Italia, e solo in Italia, in cambio del denaro necessario a finanziare il cosiddetto bonus IRPEF da 80 euro. Né all’epoca né successivamente Di Maio o Bonino hanno fornito prove o fonti per le loro accuse.
C’è un nesso tra gli sbarchi di migranti in Italia e gli 80 euro? lo sostengono certi complottisti e anche Emma Bonino, ma la tesi per cui Renzi accettò i migranti in Italia in cambio di "flessibilità" economica non ha grandi basi.
Un mese fa Carmen Balcells, grande agente letteraria catalana che ha curato per anni i rapporti tra editori e scrittori come Gabriel García Márquez e Isabel Allende, ha firmato una lettera d’intenti con la quale ha annunciato che la sua agenzia sarà gestita congiuntamente con la statunitense Wylie Agency di New York. L’accordo porterà alla formazione di una nuova agenzia che si chiamerà Balcells & Wylie, che non comporterà necessariamente la scomparsa delle altre due storiche agenzie. L’iniziativa è stata discussa molto nelle ultime settimane e in molti l’hanno considerata storica: in un momento in cui l’editoria soffre molto, in cui si uniscono le più grandi case editrici del mondo e in cui gli scrittori devono fare i conti con il mercato dei libri digitali e con chi lo controlla, due delle agenzie letterarie più importanti al mondo che si mettono a collaborare è già di per sé una notizia. La questione forse è un po’ da impallinati di letteratura ed esperti di editoria, ma vista l’importanza dei personaggi può raccontare qualcosa anche a chi i libri, di solito, li legge e basta. A capo delle due agenzie coinvolte ci sono due personaggi a loro modo “letterari”: Carmen Balcells è famosa, tra le altre cose, per aver basato il suo lavoro sulla relazione stretta, personale e quasi materna con i suoi scrittori; Andrew Wylie, spregiudicato agente di New York, nell’ambiente è noto come The Jackal, lo sciacallo.
Il sorprendente accordo tra Carmen Balcells e Andrew Wylie. Due tra i più famosi e importanti agenti letterari al mondo – gran personaggi, molto diversi e a lungo rivali – hanno deciso di allearsi.
Lunedì sera Tony Bennett sarà ospite del programma di Fiorello: e lo guarderanno generazioni e generazioni, dalla sua – è del 1926, ha 85 anni – via a scendere. Per tutti, un ripassone di chi sia quell’anziano signore che ancora se la cava benone, e del perché sia un vero ospite d’onore ancora nel 2011. Tony Bennett si chiama Anthony Dominick Benedetto, è nato nel Queens a New York da un padre calabrese e da una madre nata a New York da genitori calabresi. Cominciò a cantare da bambino e lo fecero cantare a dieci anni per l’inaugurazione del Triboro Bridge. Cantava già in un locale del New Jersey quando andò in guerra in Europa. Tornò negli Stati Uniti nel 1946, prese lezioni di canto e musica, e dopo qualche anno fu scoperto da Bob Hope e messo sotto contratto dalla Columbia. All’inizio degli anni Cinquanta infilò tre canzoni al numero uno, tra il pop e il crooning alla Sinatra e la sua fama e carriera divenne internazionale, con frequenti avvicinamenti al jazz vero e proprio (fece anche dei dischi col pianista Bill Evans).
Chi è Tony Bennett. Ripassone con video per chi stasera guarderà Fiorello e dirà: "e questo chi è?" (oppure "mamma, come mi sta invecchiato...").
L’11 luglio 2015 HBO trasmetterà “7 Day in Hell”, un mockumentary (cioè un film che racconta una storia inventata ma con la struttura di un documentario) su un’immaginaria “partita di tennis più lunga della storia” durata sette giorni. Nel finto documentario i due tennisti, Aaron Williams (interpretato da Andy Samberg) e Charles Poole (Kit Harington, più conosciuto come Jon Snow di Game of Thrones), raccontano i momenti salienti della partita, e quelli peggiori. Intanto HBO ha diffuso il primo teaser trailer.
Il teaser trailer di “7 Days in Hell”. Il finto documentario sulla "partita di tennis più lunga della storia", con Andy Samberg e Kit Harington.
Ieri la Luna è apparsa grande e luminosa come mai negli ultimi 18 anni. Intorno alla mezzanotte la Luna, che era piena, si è infatti trovata nel perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra: a 356.577 chilometri, quando la distanza media è di circa 382.900 chilometri. La combinazione di plenilunio e perigeo non si verificava da 18 anni e ha fatto sì che la Luna apparisse il 14 per cento più grande e il 18 per cento più luminosa del solito. L’orbita lunare è elittica, il che significa che nel compiere un giro completo attorno alla Terra il satellite non si trova sempre alla stessa distanza, ma raggiunge un punto massimo di vicinanza (perigeo) e uno massimo di lontananza (apogeo). Inoltre l’orbita varia periodicamente a causa delle perturbazioni causate da altre forze gravitazionali come per esempio quella del sole, e di conseguenza variano anche i punti in cui la luna raggiunge il perigeo e l’apogeo.
Le foto della luna gigante. Ieri la Luna era grande e luminosa come mai negli ultimi 18 anni: le foto e il perché.
La presidenza del Consiglio ha presentato il nuovo sito Internet dove sono raccolte tutte le informazioni riguardanti il monitoraggio delle vaccinazioni contro il coronavirus in Italia. Sulla piattaforma sono presenti i dati aggiornati divisi per regione, fasce d’età e genere delle persone che sono state vaccinate. Le vaccinazioni sono iniziate il 27 dicembre con le prime 9.750 dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech. Questa prima giornata è stata definita “simbolica”, mentre la campagna vera e propria è iniziata oggi, 31 dicembre, dopo che sono state consegnate altre 469.950 dosi del vaccino.
È online il sito del governo sul monitoraggio delle vaccinazioni in Italia.
Ieri il Tribunale dei minorenni di Firenze ha accolto la richiesta di riconoscimento dell’adozione di due bambini, tra loro fratelli, già decisa da un tribunale britannico a favore di una coppia di due uomini. I due uomini sono entrambi cittadini italiani residenti nel Regno Unito da diversi anni e non hanno legami biologici con i bambini adottati. Tempo fa si erano rivolti all’organizzazione “Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford” per ottenere in Italia la trascrizione dei provvedimenti emessi all’estero: in altre parole per permettere ai loro figli di ottenere la cittadinanza italiana e di vedersi riconosciuti gli stessi diritti garantiti loro nel Regno Unito. Il tribunale ha accolto le richieste di Susanna Lollini, avvocato di Rete Lenford che rappresentava nella causa i due uomini: è la prima volta che viene riconosciuta in Italia l’adozione di minori all’estero da parte di una coppia di uomini. La decisione del Tribunale dei minorenni di Firenze ha riguardato un tipo di situazioni diverso rispetto alla cosiddetta stepchild adoption – “l’adozione del figliastro”, la sua traduzione letterale dall’inglese – cioè la possibilità che il genitore non biologico della coppia adotti il figlio, naturale o adottivo, del partner. La stepchild adoption era stata oggetto di grandi discussioni durante il dibattito sulla legge sulle unioni civili (il ddl Cirinnà), anche se poi era stata esclusa dal testo definitivo approvato dal parlamento (ma di fatto è già possibile in Italia per le coppie gay, anche se con un percorso molto tortuoso). Il caso trattato dal tribunale di Firenze, inoltre, è diverso da quello di cui si è occupato il tribunale di Trento a fine febbraio. Con quella sentenza, per la prima volta in Italia era stato riconosciuto legalmente come genitore di due bambini nati con la gestazione per altri il partner che non ha alcun legame genetico con i bambini: era quindi un caso che riguardava la gestazione per altri, e non l’adozione di un bambino senza legami biologici con entrambi i genitori.
La prima adozione riconosciuta in Italia a una coppia di uomini gay. L'adozione era stata permessa nel Regno Unito a due cittadini italiani residenti lì, il Tribunale dei minorenni di Firenze l'ha resa valida anche in Italia.
Molti giornali di oggi sono usciti con titoli e articoli piuttosto allarmati sulla morte di un’insegnante di 52 anni a Roma per meningite, nonostante non ci fossero ancora conferme dalle autorità sanitarie sul tipo di meningite e modalità del decesso. Il Corriere della Sera, per esempio, ha titolato “Roma, maestra muore di meningite. Aveva fatto lezione fino a giovedì”, mentre Repubblica ha pubblicato un articolo con il titolo “Allarme meningite a Roma, muore una maestra”. La notizia è stata ripresa su molti siti d’informazione questa mattina, sottolineando soprattutto le preoccupazioni per gli allievi della maestra, sottoposti a controlli e profilassi nel timore di nuovi contagi e molti articoli hanno dato praticamente per certo che si trattasse di infezione da meningococco, batterio che causa una forma di meningite. Nonostante mancassero ancora molti dettagli, la vicenda è stata raccontata estesamente e senza risparmiare toni allarmistici per buona parte della mattina. Con un comunicato pubblicato poco prima delle 12 di oggi, la regione Lazio, che ha le competenze per la gestione della sanità, ha chiarito che l’insegnante non è morta per meningite da meningococco ma per una meningite da escherichia coli, che non comporta rischi di trasmissione diretta da persona a persona.
Non c’è un “allarme meningite”. La morte di un'insegnante a Roma ha portato nuove preoccupazioni, complice l'eccessivo e frettoloso allarmismo su alcuni giornali: non era meningococco.
In un’intervista pubblicata nel luglio del 2012 dalla rivista Left-Avvenimenti, Stefano Rodotà disse quanto segue su Beppe Grillo. Stefano Rodotà è stato scelto dal Movimento 5 Stelle come candidato alla presidenza della Repubblica. Grillo è figlio di tutto quello che non è stato fatto: la perdita di attenzione per le persone, la corruzione, la chiusura oligarchica. Gli ultimi due Parlamenti li avranno scelti al massimo 20 persone. In questo clima, ci dobbiamo aspettare fenomeni alla Grillo. Anzi, può darsi che ne vengano fuori altri, anche più pericolosi. Il fatto è che il populismo berlusconiano non è stato letto con la dovuta attenzione critica dalla sinistra. Ricordo bene cosa si diceva dopo la vittoria del 1994: Berlusconi ha fatto sognare, noi no. Altan, il più grande commentatore politico che ci sia in questo momento, ha disegnato uno dei suoi personaggi che diceva: «Non fatemi sognare, svegliatemi». La sinistra non è stata capace di andare alla radice culturale e politica del populismo berlusconiano. Quella deriva aveva un precedente negli anni del craxismo. Comincia allora la rottura, la corruzione giustificata, esibita, il disprezzo per la politica e per «gli intellettuali dei miei stivali». Anche oggi vedo grandi pericoli. Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia rappresentativa perché si farà tutto in Rete, rischia di dare ragione a coloro che dicono che la democrazia elettronica è la forma del populismo del terzo millennio. Queste tecnologie vanno utilizzate in altri modi: l’abbiamo visto con la campagna elettorale di Obama e nelle primavere arabe. Poi si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso. E rischia di congiungersi con quello che c’è in giro nell’Europa. A cominciare dal terribile populismo ungherese al quale la Ue non ha reagito adeguatamente.
Cosa pensa Rodotà di Beppe Grillo. Che è pericoloso: lo disse in un'intervista a luglio del 2012.
John Belushi era nato a Chicago nel 1949 da genitori di origini albanesi. Cominciò presto a fare l’attore comico e dopo un programma radiofonico trasmesso in tutti gli Stati Uniti, nel 1975 partecipò al lancio del poi celebre programma televisivo Saturday Night Live, di cui fu uno dei protagonisti in un periodo particolarmente epico: nelle prime cinque stagioni con lui ci furono Bill Murray, Dan Aykroyd. Chevy Chase e Gilda Radner. Dal 1978 recitò nei suoi cinque film più famosi: Animal House, 1941, The Blues Brothers, Chiamami aquila e I vicini di casa. E soprattutto con The Blues Brothers e Animal House divenne popolare in tutto il mondo e le sue battute entrarono nelle conversazioni quotidiane senza uscirne mai più, rilanciando anche i suoi sketch al saturday Night Live che finora avevano avuto notorietà solo americane (l’imitazione di Joe Cocker, Star Trek, don Vito Corleone, il “Samurai Deli”).
John Belushi, 1949-1982. Le fotografie e i film dell'uomo che andiamo citando da più di trent'anni, e che morì oggi molto giovane.
A partire dai prossimi giorni, le studentesse e gli studenti di tutta Italia potranno seguire le lezioni della didattica a distanza senza consumare i dati del piano previsto dall’offerta della loro compagnia telefonica. I gigabyte consumati per usufruire delle piattaforme di didattica a distanza non verranno calcolati come i normali consumi di dati degli abbonamenti per i cellulari. Per ora hanno aderito alla proposta le principali compagnie telefoniche che operano in Italia, ovvero Tim, Vodafone e Wind Tre. ANSA ha scritto che la promozione di Vodafone sarà attiva da domani, mentre l’offerta di Wind Tre partirà da lunedì 23 novembre.
Sarà possibile seguire la didattica a distanza senza consumare il traffico dati di molti abbonamenti telefonici.
Sono passati due giorni dalla pubblicazione da parte del sito americano BuzzFeed della registrazione di un collaboratore di Salvini, Gianluca Savoini, che chiede ad alcuni cittadini russi un finanziamento illegale per la Lega, e sono cominciati ad arrivare i primi approfondimenti e le prime reazioni elaborate. Salvini e la sua portavoce, ad esempio, hanno nuovamente negato tutto, hanno parlato di un complotto e hanno pubblicato un’ampia smentita in cui cercano di sminuire il ruolo di Savoini, venendo però smentiti a loro volta dagli autori delle inchieste. Nel frattempo, Repubblica e il Foglio hanno scoperto che per due volte negli ultimi mesi la Lega aveva tentato di modificare la legge che proibisce ai partiti di ricevere donazioni provenienti dall’estero. Il primo tentativo, fallito, venne fatto pochi giorni dopo l’incontro descritto da BuzzFeed; il secondo avvenne lo scorso aprile, quando la Lega riuscì a rendere legali le donazioni provenienti dall’estero verso fondazioni e associazioni (che spesso sono un canale utilizzato direttamente o indirettamente per far arrivare fondi ai partiti).
Due novità sul caso Lega-Russia. Salvini ha negato qualsiasi collegamento con Savoini, ma è stato smentito, e i giornali hanno scoperto che la Lega provò a legalizzare il finanziamento dall'estero dei partiti.
Nella notte tra giovedì e venerdì il numero di scosse di terremoto in Emilia è stato particolarmente basso, a conferma della ridotta attività sismica degli ultimi giorni. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato solamente sei scosse di lieve entità con magnitudo superiore a 2. Una delle scosse più forti è stata registrata dagli strumenti di INGV alle otto del mattino con magnitudo 2.4. Si è trattato di una scossa lieve, avvenuta a una maggiore profondità rispetto alla media degli eventi sismici nella zona, circa 15,6 chilometri. Si è verificata nei pressi di Finale Emilia, in provincia di Modena, uno dei comuni maggiormente colpiti dalle scosse di terremoto del 20 e 29 maggio. Nelle ore precedenti, INGV ha rilevato altri terremoti nella zona dell’Emilia sempre di magnitudo 2.4. Ieri pomeriggio presso la sede della regione Emilia Romagna, il presidente Vasco Errani ha incontrato i sindaci dei comuni maggiormente danneggiati a causa delle scosse di terremoto a maggio. Ha spiegato che tra le priorità c’è quella degli edifici scolastici e della sicurezza degli studenti, in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico. Nei giorni scorsi è stato effettuato un censimento degli edifici che ospitano le scuole e sono già stati identificati quelli che potranno essere utilizzati in sicurezza per ospitare gli studenti.
Terremoto in Emilia, le notizie di oggi. La Regione ha stretto un primo accordo con le banche per finanziamenti agevolati a famiglie e imprese, Errani dice che darà priorità alle scuole.
Il critico letterario statunitense Scott Esposito, che dal 2004 cura il blog Conversational Reading, ha raccolto cento titoli di libri che per diverse ragioni non si possono leggere: testi andati perduti, abbandonati a metà dagli autori, scritti in lingue sconosciute, immaginati nei romanzi o conservati in luoghi inaccessibili. Ne ha fatto un libro che si può scaricare a pochi euro in formato ebook o pdf sul sito: è un progetto in costante evoluzione e chi acquista questa prima versione potrà scaricare gratuitamente anche quelle successive e aggiornate. Di seguito abbiamo scelto alcuni libri che non esistono ma che dovrebbero, da quello inedito e incompiuto di Gabriel García Márquez – ma che verrà probabilmente pubblicato – a quelli della Biblioteca del futuro, che esistono già ma si potranno leggere soltanto tra cent’anni.
11 libri che non esistono, ma che dovrebbero. Manoscritti perduti o indecifrabili, testi abbandonati o pubblicati postumi, e due romanzi che potranno essere letti solo tra cent'anni.
Peloton, azienda statunitense fondata nel 2012 e quotata in borsa dal 2019, fa due cose insieme. La prima è produrre e vendere cyclette e tapis roulant che costano migliaia di dollari. La seconda è offrire via abbonamento corsi a distanza di fitness, da fare in streaming: con – ma anche senza – le sue cyclette e i suoi tapis roulant. Dopo aver avuto grande successo durante la pandemia, Peloton (che ancora non è presente in Italia) potrebbe continuare a crescere, e secondo qualcuno diventare una cosiddetta media company. Una società che produce e rende disponibili contenuti, e che nelle intenzioni del suo fondatore John Foley potrebbe diventare «simile a Netflix». Per certi versi, comunque, già lo è. Nato nel 1971, Foley fondò Peloton poco più che quarantenne, dopo aver studiato ingegneria e poi economia aziendale. Dopo essere stato CEO di Evite (nota per un sito attraverso cui mandare e gestire inviti di vario tipo) e dopo aver guidato la sezione dedicata alle vendite online di Barnes & Noble, grande catena statunitense di librerie. “Peloton” è una parola di origine francese, usata in gergo ciclistico, non solo quello francese, per indicare il gruppo più o meno compatto di corridori di una corsa su strada, che pedalano vicini per comodità aerodinamica.
La Tesla delle cyclette vuole fare anche la Netflix del fitness. Storia di Peloton, azienda che attorno ai suoi attrezzi da ginnastica sta costruendo tutto un immaginario di contenuti e personaggi.
Il ministero dell’Istruzione e i sindacati hanno trovato un accordo per un concorso straordinario che dovrebbe portare alla regolarizzazione di circa 24.000 insegnanti precari delle scuole medie. Si tratta di insegnanti con già almeno tre anni di esperienza di insegnamento nella scuola pubblica ma che non hanno i requisiti per partecipare ai concorsi ordinari che portano a incarichi di ruolo. Il concorso dovrebbe essere organizzato nei prossimi mesi: chi supererà la prima fase, composta dalla valutazione dei titoli e da un test, dovrà ottenere 24 crediti formativi universitari in materie legate all’insegnamento e dopo un anno di insegnamento di prova sarà sottoposto a una nuova valutazione e otterrà poi l’incarico. Gli insegnanti che supereranno la prima fase del concorso ma non risulteranno tra i primi 24.000 potranno comunque accedere al periodo di formazione universitaria per essere poi inseriti nella cosiddetta graduatoria “di seconda fascia”, per incarichi di supplenza. Accordo fatto sui nuovi concorsi e precari della scuola, dopo lo stallo del precedente governo. 50 mila nuovi posti per sostenere la scuola, garantire continuità didattica e insegnamento di qualità. Basta cattedre vuote. Formazione e ricerca prima di tutto. pic.twitter.com/o9QNZjA4vs
È stato trovato l’accordo per un concorso straordinario che dovrebbe regolarizzare circa 24.000 insegnanti precari.
Il 14 aprile è stata diffusa la prima immagine dell’attrice Scarlett Johansson sul set di Ghost in the Shell, un film piuttosto atteso che uscirà nel marzo 2017 ed è tratto da un omonimo manga cyberpunk, uscito per la prima volta nel 1989. Nel film Johansson interpreta Kusanagi, una poliziotta-cyborg che è sulle tracce di un pericoloso hacker. Per ora è uscita solo un’immagine, ma se ne è parlato molto e non solo per l’importanza del film: in molti hanno sostenuto che è sbagliato che Johansson – bianca e statunitense – interpreti un personaggio giapponese. Il film è quindi stato accusato di whitewashing. In generale whitewashing significa “imbiancatura” e, in senso figurato, “mascheramento”; nel contesto cinematografico il whitewashing è la pratica di far recitare attori bianchi in ruoli di personaggi non bianchi. Good to see ScarJo embracing her Japanese heritage as Motoko Kusanagi in Ghost In The Shell. pic.twitter.com/iAmTFJK8E4
Gli attori bianchi che interpretano personaggi non bianchi. L'immagine promozionale di un film in cui Scarlett Johansson interpreta una giapponese ha fatto riparlare del “whitewashing”, un vecchio problema di Hollywood.