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https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati%20del%20mondo%20di%20atletica%20leggera%202023%20-%20Salto%20in%20alto%20maschile
Campionati del mondo di atletica leggera 2023 - Salto in alto maschile
Le gare del salto in alto maschile dei Campionati del mondo di atletica leggera 2023 si sono svolte tra il 21 e il 23 agosto. Podio Situazione pre-gara Record Prima di questa competizione, il record del mondo (RM) e il record dei campionati (RC) erano i seguenti. Campioni in carica I campioni in carica a livello mondiale e olimpico erano: La stagione Prima di questa gara, gli atleti con le migliori tre prestazioni dell'anno erano: Risultati Qualificazioni Qualificazione: gli atleti che raggiungono i 2,30 m () o le migliori 12 misure () avanzano alla finale. Finale La finale si è svolta il 22 agosto alle 19:58. Note Altri progetti Campionati del mondo di atletica leggera 2023 Salto in alto ai campionati del mondo di atletica leggera
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https://it.wikipedia.org/wiki/Oleksandr%20Kukurba
Oleksandr Kukurba
Maggiore dell'Aeronautica militare delle ZSU con al suo attivo 100 sortite effettuate durante l'invasione dell'Ucraina, fu insignito delle massime onorificenze del suo Paese. Biografia Durante la guerra per respingere l'invasione russa dell'Ucraina, Kukurba compì 100 missioni di combattimento, distinguendosi nella distruzione di circa 20 carri armati, 50 tra veicoli corazzati e mezzi vari e circa 300 membri delle forze russe. Per tali azioni il presidente Volodymyr Zelens'kyj lo insignì del titolo di Eroe dell'Ucraina e del titolo di cavaliere dell'Ordine della Stella d'Oro consegnandogli personalmente le decorazioni. Colpito sul cielo di Andronivka (distretto di Mežova, regione di Dnipropetrovs'k) il 26 luglio 2022, durante l'esecuzione di una missione di combattimento, tentò di eiettarsi ma rimase ucciso a causa della mancata apertura del paracadute per la quota troppo bassa. Onorificenze Note Bibliografia Voci correlate Hennadij Matuljak Danylo Muraško Rostyslav Lazarenko Vladyslav Rykov Altri progetti Eroi dell'Ucraina Insigniti dell'Ordine della stella d'oro (Ucraina) Militari ucraini caduti durante l'invasione russa dell'Ucraina
9868092
https://it.wikipedia.org/wiki/Hamid%20Reza%20Chitgar
Hamid Reza Chitgar
Biografia Nacque a Babol (provincia di Mazandaran) nel 1949 ed ebbe una figlia. Ingegnere, lavorava per la Esfehan Steel Company e altre società private. Circa un anno prima della Rivoluzione, andò a Strasburgo, con una borsa di studio per ottenere un master universitario. Un mese prima della rivoluzione, tornò in Iran e aprì una casa editrice. Membro del Partito del Lavoro dell'Iran (Toufan), di impronta hoxhaista, durante il suo soggiorno in Francia prese le distanze dall'idea della resistenza armata. Tornato in patria, viene arrestato dalle Guardie Rivoluzionarie nel marzo 1981 per le pubblicazioni della sua casa editrice. Fu incarcerato nella prigione di Evin, per poi riuscire a fuggire e trasferirsi nuovamente in Francia nel 1983 dove ottenne asilo politico. Era il rappresentante del Partito del Lavoro nel Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana. Il 19 maggio 1987 si recò a Vienna per incontrare un presunto membro del Partito del Lavoro, che voleva stabilire un contatto diretto con lui. La moglie di Chitgar non ricevette notizie per qualche giorno e allarmata, iniziò a cercarlo e allertò la polizia austriaca. Gli sforzi di sua moglie e della sua famiglia si dimostrarono infruttuosi fino a quando i vicini dell'appartamento, dove Chitgar fu ucciso, si lamentarono dell'odore e la polizia scoprì il suo corpo il 17 luglio, due mesi dopo l'omicidio. Gli avevano sparato due volte alla nuca. Secondo la polizia austriaca, l'appartamento era stato affittato da un individuo con un passaporto turco per tre mesi. L'affitto è stato pagato per intero. Gli sforzi dell'avvocato della famiglia per approfondire le indagini e ottenere maggiori informazioni non ebbero successo. Le autorità austriache affermarono che l'indagine nel caso dell'assassinio di Chitgar era complessa perché l'agente della Repubblica islamica aveva un passaporto turco e non aveva bisogno di visto per entrare in Austria. Nessun'altra informazione venne fornita alla famiglia. La notizia dell'assassinio venne ampiamente riportata dalla stampa locale e causò un'ondata di proteste da parte dei gruppi politici iraniani ed europei. Il corpo di Chitgar venne sepolto nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi l'8 agosto 1987. Note Altri progetti
9868097
https://it.wikipedia.org/wiki/Sebastian%20Stasiak
Sebastian Stasiak
Biografia Ai mondiali di Berlino 2015 ha ottenuto il bronzo nella classifica a squadre, con Michal Gralewski e Jaroslaw Swiderski. Agli europei di Sofia 2016 è salito sul terzo gradino del podio della staffetta, con Jaroslaw Swiderski. Ai Giochi mondiali militari di Wuhan 2019 ha vinto il bronzo nella classifica a squadre, con Łukasz Gutkowski e Szymon Staśkiewicz. Ha rappresentato la ai Giochi olimpici estivi di e , classificandosi 13º nella gara individuale. Palmarès Mondiali Berlino 2015: bronzo nella a squadre; Europei Sofia 2016: bronzo nella staffetta; Giochi mondiali militari Wuhan 2019: bronzo a squadre; Note Altri progetti Collegamenti esterni
9868105
https://it.wikipedia.org/wiki/Dariush%20Forouhar
Dariush Forouhar
Biografia Tra i fondatori del Partito Nazionale dell'Iran nel 1951, venne arrestato e imprigionato per la prima volta nel 1950, dopo il suo discorso come rappresentante degli studenti dell'Università di Teheran, a favore della nazionalizzazione dell'industria petrolifera. Ferito negli scontri durante il colpo di Stato nell'agosto 1953, Foruhar venne esiliato sull'isola di Qeshm. Il suo attivismo lo portò a diversi arresti e trascorse un totale di 14 anni in carcere sotto il regime dello scià. Nel 1977 firmò una lettera di lamentele indirizzata a Mohammad Reza Pahlavi. Dopo la rivoluzione del 1979, Foruhar venne nominato Ministro del lavoro nel governo ad interim. Dimessosi dal ministero del Lavoro, venne arrestato nel 1982. Affermò che i pochi mesi trascorsi nella prigione di Evin furono molto più duri dei 14 anni di reclusione durante il precedente regime. Foruhar e sua moglie erano sostenitori di un Iran democratico e indipendente, separato dalla religione. Essi credevano, e affermavano pubblicamente, che l'allora struttura delle istituzioni statali nella Repubblica islamica avesse portato alla concentrazione del potere e reso le riforme, in particolare le riforme costituzionali, molto difficili. Con la relativa apertura dello spazio pubblico alla fine degli anni '90, il loro persistente sforzo per promuovere le loro idee attrasse gruppi di studenti che a favore della democrazia. Il 22 novembre 1998 vengono trovati i corpi senza vita dei coniugi Forouhar, nella loro casa a Teheran. Entrambi brutalmente uccisi con diverse pugnalate, vennero seppelliti al cimitero Behesht-e Zahra di Teheran. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Partito%20Nazionale%20dell%27Iran
Partito Nazionale dell'Iran
Il Partito Nazionale dell'Iran è un piccolo partito politico iraniano, illegale. Fondato nel 1951 da Dariush Forouhar, ucciso dopo la rivoluzione islamica. Popolare tra gli studenti delle scuole superiori a Teheran negli anni '50, l'adesione al partito non ha mai superato le poche centinaia di persone. Note Voci correlate Rivoluzione iraniana Dariush Forouhar Altri progetti Collegamenti esterni Partiti politici iraniani
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https://it.wikipedia.org/wiki/Abdolhossein%20Hazhir
Abdolhossein Hazhir
Note Altri progetti
9868145
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa%20di%20San%20Biagio%20%28Corniglio%29
Chiesa di San Biagio (Corniglio)
La chiesa di San Biagio è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato in via Sauna 11 a Sauna, frazione di Corniglio, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Langhirano-Lesignano Bagni-Tizzano-Corniglio-Monchio-Palanzano. Storia Il luogo di culto originario fu edificato in località I Laghi in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la capelle de Savana, dipendente dalla pieve di Beduzzo, fu menzionata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma, mentre nel 1493 fu citata per la prima volta la sua intitolazione a san Biagio. Entro il 1564 la chiesa fu eretta a sede parrocchiale autonoma. In seguito l'edificio, a causa del terreno acquitrinoso su cui sorgeva, cadde in rovina e fu abbandonato; nel 1633 furono avviati i lavori di ricostruzione del luogo di culto, in posizione più sicura leggermente a monte dell'abitato di Sauna; il nuovo tempio barocco fu completato nel 1714. Il 7 settembre 1920 un devastante terremoto causò alcuni danni all'adiacente canonica, che fu successivamente ristrutturata. Descrizione La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella per lato, con ingresso a nord e presbiterio absidato a sud. La facciata, interamente intonacata come gran parte dell'edificio, è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso centrale, delimitato da una cornice settecentesca in arenaria, riccamente scolpita in sommità con un altorilievo e coronata da un doppio frontone semicircolare spezzato, contenente una formella raffigurante San Biagio; più in alto si apre un'apertura a lunetta, delimitata da una cornice modanata; in sommità si allunga orizzontalmente un sottile cornicione. Sulla sinistra si erge su un alto basamento in pietra a scarpa il massiccio campanile, con cella campanaria affacciata sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto. Dai fianchi aggettano i volumi delle cappelle e, sulla sinistra, della canonica; sul retro si allunga il presbiterio absidato, illuminato da quattro aperture profondamente strombate. All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata, è scandita in quattro campate da un doppio ordine di lesene doriche, a sostegno del cornicione perimetrale in sommità; le cappelle si affacciano sull'aula attraverso ampie arcate ribassate. Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, retto da paraste doriche; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata, ospita nel mezzo l'altare maggiore ligneo a mensa, aggiunto intorno al 1980; sul fondo l'abside, coperta dal catino con spicchi a vela lunettati, è scandita lateralmente da lesene doriche. La chiesa conserva alcune opere di pregio, tra cui un trono portatile settecentesco in legno scolpito e dipinto in azzurro e oro, il suo tavolo di sostegno dalle forme analoghe, un calice quattrocentesco in rame e l'antico altare maggiore, con ancona in legno scolpito e dorato. Note Bibliografia Voci correlate Diocesi di Parma Parrocchie della diocesi di Parma Altri progetti Biagio Architetture barocche della provincia di Parma Corniglio Biagio
9868150
https://it.wikipedia.org/wiki/Corte%20marziale%20per%20l%27ammutinamento%20del%20Caine
Corte marziale per l'ammutinamento del Caine
Corte marziale per l'ammutinamento del Caine (The Caine Mutiny Court-Martial) è un dramma in due atti di Herman Wouk rappresentato per la prima volta nel 1953. Tratto dal suo stesso romanzo premio Pulitzer L'ammutinamento del Caine del 1951, è un adattamento focalizzato solo sulla parte giudiziaria della trama. Trama Rappresentazioni e adattamenti Lo spettacolo fu messo in scena per la prima volta al Granada Theatre di Santa Barbara, California, il 13 ottobre 1953. Esordì a Broadway al Plymouth Theatre il 20 gennaio 1954, rimanendo in tabellone per un anno e 415 rappresentazioni: Charles Laughton diresse Henry Fonda nel ruolo di Barney Greenwald, John Hodiak in quello di Stephen Maryk, Ainslie Pryor in quello di Jack Challee e Lloyd Nolan in quello di Phillip Francis Queeg. È stato rappresentato nuovamente a Broadway due volte: nel 1983 al Circle in the Square Theatre con John Rubinstein (Greenwald), Jay O. Sanders (Maryk), William Atherton (Challee) e Michael Moriarty (Queeg), venendo candidato ad un Tony Award come miglior revival, e nel 2006 ancora al Plymouth (ora Gerald Schoenfeld Theatre), per la regia di Jerry Zaks, con David Schwimmer (Greenwald), Joe Sikora (Maryk), Timothy Daly (Challee) e Željko Ivanek (Queeg), stavolta con scarso successo. Nel 1985 lo spettacolo è stato messo in scena da Charlton Heston al Queen's Theatre di Londra, interpretando lui stesso Queeg, portandolo in tournée l'anno seguente col Kennedy Center a Los Angeles e Washington. Nel 1988 l'attore ne ha diretto al Teatro d'Arte Popolare di Pechino una versione in cinese tradotta da Ying Ruocheng, che l'aveva voluto alla regia, diventando il secondo cittadino americano, dopo Arthur Miller, ad aver mai diretto un'opera di Broadway in Cina. La prima rappresentazione italiana ebbe luogo al Teatro Valle di Roma il 1º ottobre 1954 per la regia di Luigi Squarzina, con Ivo Garrani (Greenwald), Alberto Lupo (Maryk), Ottorino Guerrini (Challee) e Vittorio Sanipoli (Queeg), con scene di Giulio Coltellacci, su traduzione di Giorgio Brunacci. Lo spettacolo è stato soggetto di svariate riduzioni teleteatrali nel corso degli anni cinquanta e sessanta: L'11 luglio 1955, la CBS lo trasmise come parte del programma Ford Star Jubilee. Pryor e Nolan ripresero i loro ruoli originari dello spettacolo di Broadway, mentre Barry Sullivan interpretò Greenwald e Frank Lovejoy interpretò Maryk: diretta da Franklin J. Schaffner, questa riduzione vinse tre premi Emmy, tra cui quello per il miglior attore, Nolan. Il 1º giugno 1958, la BBC lo trasmise come parte del suo Sunday Night Theatre, con William Sylvester (Greenwald), Nigel Stock (Maryk), Richard Leech (Challee), Paul Douglas (Queeg) e regia di Alvin Rakoff. L'11 gennaio 1959, l'australiana Channel 7 ne trasmise una versione intitolata semplicemente The Caine Mutiny. Il 18 settembre 1961, la Rai lo trasmise sul suo secondo canale, interpretato da Arnoldo Foà (Greenwald), Gastone Moschin (Maryk), Ennio Balbo (Challee) e Vittorio Sanipoli (Queeg), e diretto da Giacomo Vaccari. Il primo adattamento "vero e proprio" arrivò nel 1988 ad opera di Robert Altman, che diresse un film televisivo omonimo per la CBS scritto dallo stesso Wouk. Più recentemente, William Friedkin ne ha diretto un adattamento in chiave contemporanea per Showtime e Paramount+. Note Collegamenti esterni Opere teatrali basate su opere letterarie Opere teatrali ambientate in California Opere teatrali del 1953
9868152
https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Caine%20Mutiny%20Court-Martial
The Caine Mutiny Court-Martial
Corte marziale per l'ammutinamento del Caine (The Caine Mutiny Court-Martial) – opera teatrale di Herman Wouk del 1953 The Caine Mutiny Court-Martial – film TV del 1988 diretto da Robert Altman L'ammutinamento del Caine - Corte marziale (The Caine Mutiny Court-Martial) – film TV del 2023 diretto da William Friedkin
9868155
https://it.wikipedia.org/wiki/Kazem%20Rajavi
Kazem Rajavi
Appartenente al Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana e fratello di Masoud Rajavi, si trovava in Svizzera al momento dell'omicidio. L’assassinio di Rajavi fu eseguito da un commando di 13 agenti iraniani inviati su ordine diretto dell’allora ministro dell’Intelligence Ali Fallahian, contro il quale un tribunale svizzero ha emesso un mandato di arresto internazionale nel 2006. L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha condannato l'assassinio. Nel 2021 le indagini sono state riaperte: il fratello di Rajavi ha infatti ottenuto dalla Tribunale penale federale un'estensione delle indagini per genocidio e Crimine contro l'umanità (collegando il suo caso alle esecuzioni dell'88. Kazem Rajavi, laureato in diritto in Francia, fu docente presso l'Istituto Superiore di Diritto Internazionale e professore all'Università di Ginevra. Durante il periodo dal 1957 al 1968, Rajavi visse in Francia, stabilendosi successivamente in Svizzera dove ottenne asilo politico. Fu un fervente difensore dei diritti umani. Inoltre, quando Masoud Rajavi fu arrestato e condannato a morte nel 1972, Kazem Rajavi riuscì a evitare l'esecuzione organizzando una campagna internazionale e cambiando la sentenza in ergastolo. Nel contesto degli sforzi internazionali per tutelare i diritti umani in Iran, egli è stato riconosciuto come la "voce preminente dell'opposizione al governo fondamentalista iraniano". Attività Quando Masoud Rajavi fu arrestato e condannato a morte nel 1972, Kazem Rajavi guidò una campagna internazionale per ottenere la commutazione della sua pena in ergastolo, evitando così la sua esecuzione. Rajavi, il primo rappresentante dell'Iran presso l'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra dopo la rivoluzione del 1979, si dimise presto in segno di protesta contro le politiche repressive e le attività terroristiche del governo clericale iraniano. Successivamente, intensificò il suo impegno contro le esecuzioni di massa, gli arresti arbitrari e la tortura. Divenne il rappresentante del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) in Svizzera, guidando ogni anno la delegazione dei mojaheddin del Popolo Iraniano presso la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Con fermezza, si distinse per la sua voce vibrante nella lotta contro la repressione in Iran. Rajavi fu anche docente presso la Facoltà di Diritto dell'Università di Ginevra, dove insegnò per quasi 10 anni. Assassinio Nonostante le continue minacce da parte degli agenti della Repubblica Islamica, il Dr. Rajavi ha persistito nel suo impegno, che ha condotto alla condanna dell'Iran per violazioni da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e del Comitato dei Diritti Umani. Il 24 aprile 1990, a mezzogiorno, Kazem Rajavi fu assassinato con colpi d'arma da fuoco nei pressi della sua residenza a Coupé, vicino a Ginevra. Gli spararono alla testa da vicino, e i sicari fuggirono immediatamente dalla scena del crimine. Secondo quanto riportato dal Washington Post nel 1993, l'omicidio di Kazem Rajavi rappresenta forse il caso più evidente di connessione con Teheran. Le indagini hanno svelato il coinvolgimento di autorità governative iraniane nella pianificazione di questo attentato. Come evidenziato da una sentenza internazionale, è emerso che l'esecuzione di Kazem Rajavi fu attentamente pianificata. Squadre di commando arrivarono in Svizzera nell'ottobre 1989, successivamente a fine gennaio e inizio febbraio 1990, e infine dal 10 al 24 aprile 1990. Nella fase conclusiva, gli esecutori del crimine sorvegliarono attentamente la vittima prima di agire, noleggiando auto a Ginevra e Losanna in diversi orari. Gli autori riuscirono a fuggire dalla Svizzera poche ore dopo l'omicidio. Da allora, le indagini sono in corso, e sono stati emessi mandati di arresto internazionali. Perseguimento degli autori del reato Nel contesto delle indagini su questo caso, la Svizzera ha indicato la possibile implicazione di vari funzionari governativi iraniani nell'omicidio, pubblicando i nomi di 14 sospettati. Ciò ha successivamente portato all'emissione di un mandato d'arresto internazionale nei confronti di Ali Fallahian, l'ex Ministro dell'Informazione iraniano, accusato di omicidio nel 2006. Tuttavia, la Procura del Canton Vaud, situato nella Svizzera occidentale, ha annunciato il 29 maggio 2020 che il caso è prescritto e che le indagini si concluderanno presto, a meno che gli avvocati non presentino formalmente obiezioni entro il 17 giugno 2020. Questa decisione della Procura svizzera ha suscitato forti proteste da parte del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, il quale l'ha condannata attraverso un comunicato ufficiale e ha sottolineato la necessità di mantenere aperto il caso. In relazione a questo episodio, il Consiglio ha altresì sollecitato l'emissione di un mandato di arresto internazionale per Seied Ali Khamenei, Hassan Rouhani (all'epoca segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza iraniano) e Ali Akbar Velayati (all'epoca Ministro degli Esteri). Nell'agosto 2020, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha vietato il rilascio di visti a 14 cittadini iraniani e ai loro familiari, accusati di omicidio e violazioni dei diritti umani. Tredici di queste persone erano collegate all'assassinio di Kazem Rajavi, sebbene i loro nomi non siano stati resi noti. Riapertura del caso Il 9 settembre 2020, la procura della provincia di Vaud ha annunciato la sua decisione di riaprire l'inchiesta sull'omicidio di Kazem Rajavi e di sottoporla alla procura generale svizzera, tramite una lettera indirizzata al vice procuratore generale della Confederazione svizzera. Secondo il contenuto di tale lettera, la revisione di questo caso sarà condotta nell'ambito dei reati di genocidio e crimine contro l'umanità. Lettera al Sostituto Procuratore Generale della Confederazione Svizzera Il Procuratore del Canton Vaud, in una lettera indirizzata al Sostituto Procuratore Generale della Confederazione Svizzera, ha proposto che l'omicidio di Kazem Rajavi sia indagato come un caso di crimini contro l'umanità e non solo come un omicidio comune. Pertanto, ha suggerito il trasferimento del caso al procuratore generale, poiché il genocidio e i crimini contro l'umanità rientrano esclusivamente nella giurisdizione della Confederazione Svizzera. Nel mese di aprile, dieci figure politiche e personalità di Ginevra hanno firmato un articolo sulla Tribune de Genève criticando l'impunità nel caso Rajavi. Jean Ziegler ha dichiarato che la chiusura del caso equivaleva a "impunità per gli assassini sul suolo svizzero". query dipendenti • Catena di omicidi in Iran Note Altri progetti Collegamenti esterni
9868158
https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati%20canadesi%20di%20sci%20alpino%201973
Campionati canadesi di sci alpino 1973
I Campionati canadesi di sci alpino 1973 si disputarono a Thunder Bay; furono assegnati i titoli di slalom gigante e slalom speciale, sia maschili sia femminili, e di combinata femminile. Risultati Note Collegamenti esterni Canadesi 1973 Sport a Thunder Bay
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https://it.wikipedia.org/wiki/Justin%20Robinson%20%28atleta%29
Justin Robinson (atleta)
Carriera Nel 2023 ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nella staffetta 4×400 metri mista, stabilendo anche il nuovo record del mondo in 3'08"80, e nella 4x400 metri maschile. Record nazionali Staffetta 4×400 metri mista: 3'08"80 ( Budapest, 19 agosto 2023) (con Rosey Effiong, Matthew Boling e Alexis Holmes) Palmarès Note Altri progetti Collegamenti esterni
9868162
https://it.wikipedia.org/wiki/Clube%20Atl%C3%A9tico%20Patrocinense
Clube Atlético Patrocinense
Il Clube Atlético Patrocinense, noto anche come CAP o semplicemente Patrocinense, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Patrocínio. Storia Fondato il 19 marzo 1954, del 1963 al 1965 ha disputato il suoi primi campionati professionistici competendo nella seconda divisione statale. Nei successivi 20 anni è rimasto inattivo, riapparendo solamente nel 1986 in terza divisione. Promosso subito al secondo livello, nel 1990 ha ottenuto la prima promozione nel Módulo I grazie al secondo posto in classifica al termine della stagione. Nella massima divisione statale ha disputato 4 campionati consecutivi, retrocedendo nel 1994. Nei successivi 11 anni il club si è alternato fra Módulo II e Segunda Divisão rimanendo inattivo nel 1997, 1998 e 2003. Nel 2000 ha conquistato il suo primo titolo vincendo la finale di Segunda Divisão contro l'América de Alfenas. Incapace di saldare i propri debiti, il club chiuse il suo centro di allenamento ed è rimasto inattivo dal 2006 al 2015. Nel 2016 il CAP è tornato a gareggiare in una competizione ufficiale ripartendo dalla terza divisione. Ottenuta subito la promozione, nel 2017 ha conquistato il titolo del Módulo II, vincendo così il secondo trofeo della sua storia e tornando in massima divisione a 24 anni di distanza dall'ultima volta. Nel 2018 ha raggiunto la seconda fase del Mineirão dove è stato eliminato agli ottavi di finale del , risultato che ne ha consentito l'accesso alla Série D 2019. Alla prima partecipazione ad un campionato di livello nazionale ha superato la prima fase, fermandosi però al turno successivo contro il ai rigori. L'anno successivo ha dovuto rinunciare al proprio posto in Série D 2020 a causa di problemi finanziari, ritornando a competervi nel 2021. Nel 2023, qualificato grazie alla rinuncia di e , ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finale in Série D, dove è uscito contro il . Palmarès Competizioni statali 2000 2017 Statistiche e record Partecipazione ai campionati Campionati nazionali Campionati statali Note Collegamenti esterni CA Patrocinense
9868164
https://it.wikipedia.org/wiki/Abdul%20Hamid%20Zangeneh
Abdul Hamid Zangeneh
Biografia Conseguì una laurea in giurisprudenza e scienze politiche a Teheran, per poi finalizzare un dottorato di ricerca in diritto ed economia a Parigi nel 1929; la sua tesi riguardava l'economia petrolifera. Ministro dell'istruzione per un paio d'anni, rappresentò la sua città natale Kermanshah in parlamento. Zanganeh venne assalito da uno studente armato davanti all'Università di Teheran il 19 marzo 1951. Morì il 25 marzo. L'assassino era Nosratollah Ghumi, un membro del gruppo radicale Fada'iyan-e Islam. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni%20parlamentari%20in%20Iran%20del%202020
Elezioni parlamentari in Iran del 2020
Le elezioni parlamentari in Iran del 2020 si tennero il 21 febbraio e l'11 settembre per il rinnovo dell'Assemblea consultiva islamica. I conservatori del Consiglio di coalizione delle forze della rivoluzione islamica hanno raggiunto oltre il 61% dei consensi. L'affluenza alle urne crollò ufficialmente al 42,57% (19 punti in meno della tornata precedente). Risultati Primo turno Secondo turno Note Voci correlate Assemblea consultiva islamica Altri progetti Iran 2020
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rovine%20%28romanzo%29
Rovine (romanzo)
Rovine (The Ruins) è un romanzo survival horror del 2006 dell'autore americano Scott Smith. È stato pubblicato il 18 luglio 2006 e nel 2008 ne è stato tratto un film. Trama Quattro turisti americani (Eric, la sua ragazza Stacy, la migliore amica di quest'ultima, Amy, e Jeff, fidanzato di Amy) vanno in vacanza in Messico. Fanno amicizia con Mathias, un turista tedesco che parla inglese, e tre greci che non parlano la loro lingua, soprannominati Pablo, Juan e Don Chisciotte. Mathias intende andare a cercare suo fratello Henrich, scomparso nella zona dopo aver seguito una ragazza appena incontrata in uno scavo archeologico, e Jeff convince i tre amici a seguirlo. A loro si aggrega Pablo, che lascia a Juan e Don Chisciotte un biglietto e una mappa per informarli dei loro intenti. I sei si dirigono nello Yucatan rurale, sulle tracce di Henrich. L'autista che li trasporta alla periferia di Coba cerca di avvertire Amy che il luogo in cui si stanno andando è pericoloso, ma lei non lo capisce bene a causa della barriera linguistica e lo ignora. Vicino a un villaggio Maya, il gruppo scopre un sentiero nascosto che conduce a una grande collina coperta da viti e circondata da terra deserta; lì si imbattono in alcuni uomini armati del villaggio che non rispondono ai loro tentativi di comunicazione, Amy sale sulla collina per scattare una foto agli amici e gli uomini, minacciandoli, obbligano i sei a salire sulla collina e a rimanerci. Il gruppo realizza ben presto di essere bloccato, in quanto i guerrieri Maya hanno circondato la collina con archi e fucili, dimostrandosi pronti a sparare loro se cercano di andarsene. Sulla collina trova un accampamento abbandonato, un pozzo e il cadavere di Henrich, ucciso dai Maya e coperto dalle viti. Mentre libera il cadavere dalle viti, si accorge che le viti producono una linfa acida. Ingannati dallo squillo di un cellulare che sembra provenire dal pozzo, Pablo cerca di calarsi con una corda ma cade, rimanendo paralizzato alle gambe; anche Eric si ferisce alla gamba scendendo a sua volta nel pozzo per aiutare l'amico. Il gruppo spera che Juan e Don Chisciotte verranno a cercarli, mentre Jeff fa le razioni del cibo e dell'acqua che hanno con loro e organizza dei turni per dormire e vegliare su Pablo. La mattina dopo, gli amici scoprono che la vite sulla collina è carnivora, in quanto si è infilata nella ferita sulla gamba di Eric e ha consumato le gambe di Pablo fino all'osso; quando Amy rigetta per la nausea, la vite si anima e assorbe il vomito. Jeff decide di mettere dei cartelli intorno alla base della collina per avvertire Juan e Don Chisciotte del pericolo nel caso dovessero arrivare; girando per la collina, scopre che lì sono morte diverse persone che poi sono state divorate dalla vite, lasciando solo effetti personali. I Maya sono terrorizzati dalla vite e vogliono impedire al gruppo di andarsene affinché non possano spargere le spore della vite, che impregna i loro vestiti. Jeff nota che i segnali da lui piazzati sono rimossi, quindi decide con gli altri che qualcuno deve aspettare ai piedi della collina per chiedere aiuto se si dovessero presentare Juan e Don Chisciotte. Le condizioni di Pablo si aggravano; Jeff teme che possa morire di infezione, quindi il gruppo decide, con riluttanza, di amputargli le gambe. Con il diminuire delle loro risorse, Amy e Jeff decidono di tornare al pozzo in cerca del cellulare, addentrandosi in una miniera, ma scoprono che le viti possono riprodurre i suoni che sentono e hanno cercato di trarre in inganno i due per farli precipitare in un altro pozzo e ucciderli. Eric diventa sempre più turbato, sostenendo che la vite sta crescendo "dentro di lui", arrivando a mettere in atto autolesionismo per "rimuoverla". Successivamente, Eric, Amy e Stacy si ubriacano con della tequila e si mettono a litigare, apprendendo inorriditi che le viti possono anche replicare le voci umane. Jeff e Amy hanno un'accesa discussione e lei si allontana. Jeff la sente chiamarlo e vomitare, ma la ignora ritenendola ubriaca. Il giorno seguente, il gruppo scopre che Amy è morta soffocata nel suo vomito in quanto le viti le sono cresciute in gola. Inoltre, le viti si sono infilate nuovamente nelle ferite aperte di Eric. Jeff suggerisce la possibilità di nutrirsi del corpo di Amy nel caso i soccorsi tardassero ulteriormente ad arrivare, ma gli altri sono in disaccordo e decidono di seppellire il cadavere. Successivamente, le viti iniziano a imitare la voce di Amy e divorano il suo cadavere. Quella notte, una forte pioggia costringe i Maya a mettersi al riparo. Jeff cerca di approfittarne per scappare e cercare aiuto, ma viene ucciso dai Maya e il suo corpo viene trascinato nuovamente sulla collina dalle viti. Durante il temporale, Stacy approfitta della pioggia per lavarsi mentre Mathias veglia su Pablo ed Eric riposa nella tenda. Le viti imitano i suoni di Stacy e Mathias come se stessero avendo un rapporto sessuale e ciò scatena l'ira di Eric, in quanto Stacy ha già avuto numerose relazioni in passato. Nonostante Stacy neghi fermamente, Mathis rifiuta di rispondere. Si scopre che le viti hanno strangolato Pablo, lasciandogli in testa il cappello di Jeff. Poi usano la voce di Henrich per parlare in tedesco e schernire Mathias. Al mattino, Mathias e Stacy vanno a cercare Jeff, mentre Eric usa un coltello per cercare di rimuovere le viti dal proprio corpo. Le viti dicono a Stacy e Mathias che Eric è morto e, quando tornano al campo, lo trovano gravemente ferito, in quanto si è tagliato un orecchio e spellato nel tentativo di eliminare la vite. Mathias cerca di sottrargli il coltello, ma viene pugnalato al cuore per errore e muore, venendo consumato dalle piante. I due superstiti realizzano che le viti non hanno ancora ucciso Eric per torturarlo sadicamente, quindi Eric convince Stacy a ucciderlo per risparmiargli ulteriori sofferenze. Stacy, rimasta sola, va ai piedi della collina per aspettare Juan e Don Chisciotte, mentre i Maya iniziano a rimuovere i loro accampamenti. Al calar della notte, Stacy si suicida tagliandosi i polsi nella speranza che il suo corpo faccia da avvertimento ai due greci quando arriveranno, ma le viti la trascinano altrove. Tre giorni dopo, Juan e Don Chisciotte arrivano al sito con alcuni turisti brasiliani e salgono sulla collina in cerca di Pablo, subito prima dell'arrivo dei Maya. Pubblicazione Secondo un'intervista al Pittsburgh Tribune-Review , il libro è iniziato come una prova dopo un periodo in cui l'autore si era concentrato sulla scrittura della sceneggiatura di Soldi sporchi. "È stato altalenante [...] Ci rinuncerei, pensando che non avrebbe funzionato... Con Rovine ho semplicemente iniziato a scrivere. Conoscevo la storia a grandi linee, sapevo come sarebbe finita, ma tutto quello che è successo nel mezzo... ho semplicemente scritto. Non l'ho pianificato e questo ha avuto ripercussioni sullo svolgimento della storia. Smith ha aggiunto di non aver mai viaggiato in Messico, dove è ambientato il libro; ha semplicemente letto alcuni libri di viaggio e ha fatto qualche ricerca su Internet. Accoglienza Gillian Flynn di Entertainment Weekly ha dato al libro una A-, dicendo " Thomas Harris incontra Poe in una storia decisamente attuale", continuando, "Smith ha attinto alle nostre ansie riguardo al riscaldamento globale, al cambiamento climatico, ai super germi - alla nostra paura collettiva che la natura stia finalmente reagendo e ci regala un incubo decisamente organico." Michiko Kakutani, scrivendo per il New York Times, ha detto: "Come nel suo romanzo d'esordio, Un piano semplice, Mr. Smith si preoccupa di ciò che accade a un gruppo di persone comuni quando vengono improvvisamente messi in una situazione decisamente straordinaria. Nel libro precedente, il male risulta essere qualcosa che si nasconde nel profondo dei cuori avidi dei suoi eroi. In Rovine, il male è qualcosa in cui ci si imbatte casualmente nella giungla". Kakutani, non impressionato, paragonò sfavorevolmente il romanzo con La piccola bottega degli orrori dicendo: "Rovine, tuttavia, non è una commedia o un musical. Sembra pensato per essere un thriller diretto, con alcune scene sanguinose prese dal genere horror introdotte per brividi extra: sai, macabre riprese ravvicinate di persone con le gambe masticate o che vengono soffocate a morte da forze demoniache. forze. Qualunque sia l'umorismo prodotto dalle crudeli piante parlanti della storia sembra essere del tutto involontario." Su Salon , Laura Miller avverte: "Non iniziate questo libro se siete particolarmente deboli di stomaco o di nervi, e soprattutto non riprendetelo se non siete disposti a tollerare qualche deviazione dalle consuete convenzioni dei thriller e storie dell'orrore. Non tutto ti verrà spiegato, e non tutto si svolgerà nel modo ordinato e rassicurante a cui siamo tutti abituati. Rovine è come tutta la grande narrativa di genere nel suo irresistibile slancio narrativo, ma nella sua mancanza di pietà, è più simile alla vita reale." Il revisore Tony Buchsbaum si è trovato "sbalordito dal modo nitido e chiaramente concentrato dell'autore con le singole scene, affermando che rappresenta ognunauna come un grande artista, ma si trattiene anche, condividendo solo i frammenti di dettaglio necessari per realizzare la scena". Stephen King si è espresso positivamente riguardo al romanzo, che ha definito "il libro dell'estate": "Nessuna costruzione silenziosa, suspense in stile Ruth Rendell qui; Smith intende spaventarti a morte, e ci riesce. Non ci sono capitoli né spaccati: Rovine è un lungo grido di terrore. Per le vacanze messicane fa quello che Lo Squalo ha fatto per le spiagge del New England nel 1975." Il Pittsburgh Tribune-Review ha affermato che il romanzo "è, superficialmente, la perfetta lettura estiva da spiaggia. Tra le righe di Rovine, tuttavia, c'è un commento sociale oscuro, a volte aspro". Il recensore ha aggiunto che "ha una strana dualità in quanto rende direttamente omaggio a Twilight Zone di Rod Serling, e indirettamente a Le correzioni di Jonathan Franzen. La storia di quattro giovani americani colti in una situazione mortale durante un viaggio alle rovine Maya in Messico, crea una tensione in cui Serling eccelleva, creata dal sapere che una situazione sta andando fuori controllo in modi al di là della comprensione dei personaggi". Note Collegamenti esterni
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Michele Manganelli
Maestro di Cappella della Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze Biografia Formazione Nato a Siena nel Marzo 1969, trascorre tutta l'infanzia e giovinezza nel suo paese d'origine, Radda in Chianti. Frequenta il liceo scientifico "Galileo Galilei" di Siena e contemporaneamente intraprende gli studi musicali presso l'istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci nella stessa città, diplomandosi in pianoforte sotto la guida della professoressa Annamaria Mari nell'anno 1992. In questi stessi anni approfondisce lo studio dell'armonia con il maestro Fabio Pacciani. A partire dall'anno accademico 1989/90 diviene studente ordinario presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra studiando Canto Gregoriano con il M° Giacomo Baroffio, Armonia contrappunto e fuga con il M° don Italo Bianchi, Direzione corale con il Card. M° Domenico Bartolucci e con il M° Walter Marzilli, Organo con il M° Giancarlo Parodi e composizione con il Card M° Domenico Bartolucci e con il M° Valentino Miserachs Grau. Nel 1993 ha conseguito la Licenza in Canto Gregoriano presso il P.I.M.S nei mesi di Giugno e Luglio 1997 ha conseguito il grado accademico finale di Magistero sia in Direzione Corale sia in Organo sia in Composizione Sacra. Nel mese di Settembre dell'anno 2000 ha conseguito il Diploma in Composizione presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze sotto la guida del M° Riccardo Riccardi. Nel medesimo conservatorio ha frequentato come allievo effettivo la classe di Direzione d'Orchestra del maestro Alessandro Pinzauti, diplomandosi nel Giugno 2004 e successivamente conseguendo per primo in quel conservatorio il biennio specialistico in direzione d'orchestra nell'anno 2007. Attività Musicali Attività di Docenza A partire dall'Ottobre 1992 fino al 2015 è stato docente nel Seminario Vescovile di Fiesole. Sempre per la Diocesi di Fiesole nel 1997 fonda l'istituto diocesano di Musica Sacra dove insegna direzione corale ed Organo fino al 2016. Dal Settembre 2008, a seguito del pensionamento del suo maestro don Italo Bianchi, è stato chiamato a ricoprire la Cattedra di Composizione (Armonia - Contrappunto e Fuga) presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. È stato docente presso istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci e il conservatorio "Francesco Venezze" di Rovigo. Dall' a.a 2022/2023 è titolare della cattedra di Esercitazioni Corali presso il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze. Carriera Musicale Nel 1986 ha fondato la Corale S. Niccolò di Radda in Chianti seguendola fino al 2012. Nel 1996 è nominato Organista titolare della Cattedrale di Fiesole. Nel 1997 è stato nominato direttore del segretariato "Giovani" dell'Associazione Italiana Santa Cecilia, diventato poi direttore del Segretariato "Compositori" ed infine attualmente è Direttore del segretariato "Sholae Cantorum". Nel Febbraio 1998 è diventato direttore della Corale S. Cecilia di Loro Ciuffenna con la quale nel Marzo 2000 ha partecipato al Concorso Nazionale di Roccasecca (FR), vincendo il Premio speciale per la Migliore interpretazione di Canto Gregoriano. Dal 1999 ha inoltre intrapreso lo studio approfondito del Canto Fratto. Nell'anno 2000 ha creato la Corale "Cantica Nova" che trae origine dall'esperienza di quattro gruppi fondamentali: La Corale S. Niccolò di Radda in Chianti, la Corale S. Cecilia di Loro Ciuffenna, il Coro dell'Istituto Diocesano di Musica Sacra della Diocesi di Fiesole, il Coro dell'istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci e la Corale "Beato Angelico" della Cattedrale di Fiesole. Nel Gennaio 2006, per conto di un'agenzia giapponese ha tenuto due Concerti nella Cattedrale di Saint Mary a Tokyo sul grandioso organo meccanico Mascioni appena costruito; l'invito gli è poi stato rinnovato anche per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010. Dall'anno 2000 al 2012 ha seguito per la diocesi di Fiesole la progettazione di venti restauri di organi storici, di cui 13 si sono concretizzati e compiuti. Nell'Ottobre 2006 ha composto molte delle musiche eseguite nella messa di Beatificazione di suor Maria Teresa Scrilli (seconda beatificazione celebrata fuori Roma). Nella stessa Celebrazione, che si tenne al Teatro romano di Fiesole alla presenza di 3500 persone, diresse la corale "Cantica Nova" insieme ad altri cori e ad un'orchestra formata dai musicisti del Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2007 è stato nominato Maestro di Cappella della Cattedrale di Fiesole, rifondando la Cappella Musicale della medesima Cattedrale. Dal 2007 al 2012 ha avuto un'intensa attività concertistica con la corale "Cantica Nova" e l'orchestra dell'istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci; si ricorda la tournée tenutasi nell'estate 2007 che ha visto l'esecuzione dell'Ascensione di Domenico Bartolucci in 8 città e località della Toscana. Dal 1 Luglio 2012 è il Maestro di Cappella della Cattedrale di Santa Maria del Fiore in Firenze, nominato dall'Opera di Santa Maria del Fiore su proposta del Capitolo Metropolitano Fiorentino e dell'Arcivescovo di Firenze; l'incarico prevede la ricostituzione della Cappella Musicale, al momento non più esistente, e la costituzione di un coro di Voci Bianche. Nell'Ottobre 2012 nel Duomo di Firenze ha diretto un concerto con il coro del maggio musicale Fiorentino, accompagnando il tenore Andrea Bocelli. Il 10 Novembre 2012, in occasione del Convegno Nazionale Scholae Cantorum dell'associazione Santa Cecilia, ha diretto 7.000 cantori provenienti da tutta Italia nell'Aula Nervi, alla presenza di Sua Santità Papa Benedetto XVI. Nell'Ottobre 2014 ha diretto l'oratorio la Natività del Card. Maestro Domenico Bartolucci nel Duomo di Firenze per la rassegna musicale "O Flos Calende", in onore dello stesso Maestro ad un anno dalla morte. Il 16 Novembre successivo ha diretto lo stesso concerto a Roma all'Auditorium della Conciliazione con il patrocinio della Fondazione Domenico Bartolucci. Nel Novembre 2015, in occasione del 5º Convegno Nazionale della Chiesa Italiana (9-13 Novembre 2015) ha diretto la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore in tutte le liturgie tenutesi nella Cattedrale di Firenze; in modo particolare si ricorda l'incontro di sua Santità Papa Francesco con i rappresentanti del convegno la mattina del 10 Novembre. Nel pomeriggio dello stesso giorno, allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, in occasione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco, ha diretto un coro di 1200 persone formato da molti cori della Diocesi di Firenze, unito all'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2015, coadiuvato dagli altri organisti del Duomo, ha progettato il restauro - ampliamento del monumentale organo della Cattedrale di Firenze. Ha costantemente seguito i lavori dello strumento affidati alla ditta Mascioni, curandone ogni dettaglio e rendendo lo strumento uno dei più maestosi d'Italia, nonché il più grande organo Mascioni al mondo. Al termine del restauro, l'8 Dicembre 2017, per l'inaugurazione dell'organo ha diretto il concerto di Poulenc con l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e il M°Olivier Latry, primo organista della Cattedrale di Notre Dame, da lui stesso invitato e il M° Daniele Dori, primo organista della Cattedrale di Firenze. Nel Settembre 2016 ha rifondato il coro dei Pueri Cantores della Cattedrale di Firenze, assente dalla Cattedrale da più di 50 anni. Tra il 27 e il 30 Ottobre 2018 ha diretto dei concerti con i "Solisti Aquilani" e l'organista Roberto Marini nella cattedrale di Bergamo e nel Battistero di Firenze. Il 28 Settembre 2019, in occasione del Convegno Nazionale Scholae Cantorum dell'associazione Santa Cecilia, ha diretto 3.500 coristi provenienti da tutta Italia nell'Aula Nervi, alla presenza di Sua Santità Papa Francesco. Il 13 Dicembre 2019, a conclusione della serata delle premiazioni indetta dal QN La Nazione in ricordo dei 160 anni dalla fondazione del giornale, ha diretto un concerto con i Pueri Cantores della Cattedrale di Firenze nel Cenacolo di Santa Croce. Durante i difficili mesi del lockdown dovuto alla pandemia di COVID-19, ha personalmente curato il servizio musicale nella Cattedrale di Firenze, cantando da solo con il'unico ausilio dell'organista della Cappella Musicale, Daniele Dori. Dal mese di Febbraio 2021 il Capitolo Metropolitano Fiorentino gli ha affidato il coordinamento del servizio musicale di tutte le liturgie Capitolari. Da Settembre 2022 ha ricostituito per il Capitolo una piccola Schola Gregoriana. Nel mese di Settembre 2021 ha diretto due concerti a Trento e Bolzano per il Festival di Musica Sacra di Trento in collaborazione con la Società Filarmonica di Trento. Nel Luglio 2022, in occasione del XLIII Congresso Internazionale dei Pueri Cantores ha diretto i 3.000 cantori bambini in varie occasioni tra le quali la più significativa è la Liturgia nella Cattedrale di Firenze, durante la quale è stata eseguita la missa Brevis et Solemnis da lui composta per l'occasione. Il 21 Giugno 2023 ha diretto per la rassegna "Musica al Phanteon" la Messa per la Pace per soli, coro ed orchestra del compositore Maltese Joseph Vella. Composizioni Mottetti Mottetti: O Salutaris Hostia a 4 voci; Improperium a 3/4 voci; Dormi non piangere a 5 voci; Cantabo Domino a 4 voci; Attende Domine a 4 voci pari; Ave Regina Caelorum a 4 voci; O Redemptor a 4 voci; Jubilate Deo a 2/4/ voci; Jubilate Deo a 5 voci + Ottoni; Ave Verum Corpus a 4 voci; Ecce Sacerdos Magnus a 4 voci; Adoro Te Devote a 4 voci; Veni de Libano a 5 voci; Tu scendi dalle Stelle a 6 voci; Astro del ciel a 4 voci; Dormi non piangere a 5/6 voci; Gloria laus a 2 voci; O bella mia Speranza a 3 voci; Et Incarnatus est a 3/4 voci; Velum templi scissum est a 5 voci; Constitues eos principes a 6 voci; Nigra sum a 4 voci; Cantate Domino a 2/3 voci; Parce Domine a 4 voci; O Sacrum Convivium a 4 voci; Anima Christi a 4 voci; Domine Exaudi a 4 voci; Salve Festa Dies a 6 voci; Stetit Angelus a 4 voci; Sub tuum Praesidium a 4 voci; Un bambino è nato per noi a 3 voci; Confirma Hoc Deus a 4 voci; Viri Galilei a 2 voci; Improperium a 3 voci; O Quam soavis est per soprano ed organo; Alleluia O fili et Filie per soli, coro a 4/5/9 voci, organo ed ottoni. Inni Inni: Audi Benigne Conditor; Deus qui claro Lumine; Iam Christe Sol Iustitiae; Iesu Quadragenaria; Romule Sanctae; Jesu Redentor Omnium; Vergine in Tatto Giglio, su testo di Domenico Giuliotti; Padre Maestro e Guida, inno per Sant'Andrea Corsini; Da ogni Popolo e Guida, inno per il congresso eucaristico del 2006 della Diocesi di Fiesole; Venite, Impariamo La Sapienza, inno dell'Università Salesiana; A Giustina Pia Vergine, inno a Santa Giustina; Vergine, Santa Maria del Fiore, Inno per la Cattedrale di Firenze. Tutti i Responsori in italiano per l’ufficio del Triduo Santo. Messe Missa Brevis et Solemnis per due cori, 3 voci bianche e coro misto a 4 voci + ottoni. Missa Minima a 4 voci miste. Missa Pro Defunctis da alternare a canto Gregoriano Missa Sancti Cassiani (Kyrie, Gloria e Credo) per soli e coro a 4 voci. Messa per l'avvento e la quaresima ad 1 voce e organo - Versioni in Italiano ed in Latino. Oratorio Oratorio: Historia dei Pellegrini di Emmaus, per soli, coro ed orchestra. Altre Composizioni Circa 200 Salmi responsoriali, ad una, due, tre o quattro voci. 4 Magnificat a 3 voci pari. 8 Magnificat a 4 voci dispari, Magnificat per soli, coro a 4 voci, organo ed ottoni 3 Bendictus, in Falsobordone, due a 4 voci dispari e uno a 3 voci pari da alternare al Canto Gregoriano. 5 differenti Alleluia a 4 voci e tutte le differenti acclamazioni quaresimali in italiano a 4, 5 e 6 voci. Circa 50 versetti polifonici su testo proprio dell’alleluia del giorno, a 4, 5 6 e 8 voci. Compieta a 2/3 Voci pari (Inno, Antifona, Salmi, Responsorio e recitativi). Ore Minori a 3 voci Pari - Terza, Sesta e Nona (Inno, Antifone, Salmi, Versetto e recitativi). 4 Variazioni per organo sull'inno Ave Maris Stella. Meditazione per Grand' Organo. Preludio e Fuga in Mi minore. Quasi una Fantasia per organo e pianoforte. Toccata per Organo. Suite di Modi per Pianoforte. Discografia e Pubblicazioni Registrazioni scelte CD - Musica Sacra nella Cattedrale di Fiesole - 2009 CD - De Passione et Cruce Donini Responsoria - CD - Musica in San Pietro - CD - Veni Sponsaa Christi -'' 2023 - 0734598257873 Pubblicazioni Onorificenze Note Voci correlate Conservatorio Luigi Cherubini Organi della cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze Pontificio Istituto di Musica Sacra Orchestra Regionale Toscana Maggio Musicale Fiorentino Altri progetti Collegamenti esterni Organisti italiani Musicisti italiani del XX secolo Musicisti italiani del XXI secolo
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Paul Carson
Biografia Sciatore polivalente originario di Don Mills, Carson entrò nella nazionale canadese a 17 anni; in Coppa del Mondo esordì il 15 marzo 1969 a Mont-Sainte-Anne in slalom gigante (59º), conquistò il miglior risultato il 13 febbraio 1971 nelle medesime località e specialità (25º), ottenne l'ultimo piazzamento il 26 febbraio 1972 a Crystal Mountain in discesa libera (50º) e prese per l'ultima volta il via il 4 marzo 1973 a Mont-Sainte-Anne in slalom speciale, senza completare la gara. Non prese parte a rassegne olimpiche o iridate e si ritirò in quello stesso 1973 per dedicarsi al circuito professionistico nordamericano (Pro Tour), nel quale gareggiò fino al 1981 per divenirne in seguito uno tra i principali promotori; operò in campo imprenditoriale nel campo delle mostre cinofile e, nello sport professionistico, nel tennis, nel beach volley e nel frisbee. Palmarès Campionati canadesi 1 oro (slalom speciale nel 1973) Note
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Nicole Calfan
Biografia Figlia di un avvocato fiscalista e di una casalinga, si iscrive al Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi e frequenta i corsi sotto la guida di Fernand Ledoux e Robert Manuel. Nel 1968 entra a far parte della Comédie-Française e l'anno successivo debutta nel cinema con No, no, no, con tua madre non ci sto (Le grand amour), diretto da Pierre Etaix. I ruoli che interpreta all'inizio della sua carriera sono quelli di ragazze leggere, talvolta partner di malavitosi. In Italia viene notata nel ruolo di Ginette in Borsalino e nei due film tratti dalle avventure de I tre moschettieri di Alexandre Dumas padre, realizzati da Richard Lester. Durante le riprese del film Sono un marito infedele (1971), incontra Jean Yanne con il quale convive per molti anni e recita in due suoi film, Dacci oggi i nostri soldi quotidiani e I cinesi a Parigi. Nel 1975 gira per una produzione internazionale C.I.A. Criminal International Agency sezione sterminio, film di spionaggio nel quale interpreta il ruolo di una terrorista. Durante la lavorazione conosce Dirk Bogarde, di cui rimane grande amica fino alla morte di lui, avvenuta nel 1999. Nel 1982 posa nuda per Mireille Darc in un servizio fotografico che viene pubblicato sulla rivista Lui. Nel 1983 esce il suo primo romanzo, La Folle Enfant, al quale faranno seguito altri testi, scritti negli anni, in cui l'attrice si allontana dalle luci dei riflettori. Tra questi, una Lettre entrouverte à Alain Delon (2012), più che una biografia una lettera aperta a Delon, che ebbe modo di conoscere durante le riprese del film Borsalino. Dopo una lunga pausa durante quasi tutti gli anni novanta, in cui si allontana da teatro, cinema e televisione, riprende la sua carriera di attrice ricomparendo sugli schermi nel 2001 nel film La vérité si je mens! 2. Vita privata Dal 1986 al 1993 è stata sposata con François Valéry, da cui ha avuto due figli, Jérémy e Michael. Filmografia Les poneyttes, regia di Joël Le Moigné (1968) No, no, no, con tua madre non ci sto (Le grand amour), regia di Pierre Etaix (1969) Borsalino, regia di Jacques Deray (1970) Sono un marito infedele (Êtes-vous fiancée à un marin grec ou à un pilote de ligne?), regia di Jean Aurel (1971) Gli scassinatori (Le Casse), regia di Henri Verneuil (1971) Dacci oggi i nostri soldi quotidiani (Moi y'en a vouloir des sous), regia di Jean Yanne (1972) Regolamento di conti (Les Hommes), regia di Daniel Vigne (1973) I tre moschettieri (The Three Musketeers), regia di Richard Lester (1973) I cinesi a Parigi (Les Chinois à Paris), regia di Jean Yanne (1974) Milady (The Four Musketeers: Milady's Revenge) regia di Richard Lester (1974) C.I.A. Criminal International Agency sezione sterminio (La Trahison), regia di Cyril Frankel (1975) Codice 215: Valparaiso non risponde (Il pleut sur Santiago), regia di Helvio Soto (1975) La gang del parigino - Pierrot le Fou (Le Gang), regia di Jacques Deray (1976) Quanto rompe mia moglie (Vas-y maman!), regia di Nicole de Buron (1977) One, Two, Two: 122, rue de Provence, regia di Christian Gion (1978) Les Chiens, regia di Alain Jessua (1979) Les P'tites Têtes, regia di Bernard Ménez (1982) Le Sang des tropiques, regia di Christian Bricout (1982) Un jour ou l'autre (Flash Back), regia di Olivier Nolin (1985) Max amore mio (Max mon amour), regia di Nagisa Ōshima (1986) Due figli di... (Dirty Rotten Scoundrels), regia di Frank Oz (1988) La Vérité si je mens ! 2, regia di Thomas Gilou (2001) Une employée modèle, regia di Jacques Otmezguine (2002) Nuit noire, regia di Daniel Colas (2004) Un uomo e il suo cane (Un homme et son chien), regia di Francis Huster (2008) La Vérité si je mens ! 3, regia di Thomas Gilou (2012) Nos plus belles vacances, regia di Philippe Lellouche (2012) Un principe (quasi) azzurro (Un prince (presque) charmant), regia di Philippe Lellouche (2013) Je compte sur vous, regia di Pascal Elbé (2015) Separati ma non troppo (Sous le même toit), regia di Dominique Farrugia (2017) Guy, regia di Alex Lutz (2018) Boutchou, regia di Adrien Piquet-Gauthier (2020) Irréductible, regia di Jérôme Commandeur (2022) L'Homme parfait, regia di Xavier Durringer (2022) Une nuit, regia di Alex Lutz (2023) Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi%20di%20Archer%20%28quattordicesima%20stagione%29
Episodi di Archer (quattordicesima stagione)
La quattordicesima e ultima stagione della serie animata Archer, composta da 11 episodi, è andata in onda sul canale televisivo FXX, dal 30 agosto al 17 dicembre 2023. In Italia la stagione è stata resa disponibile dal 15 dicembre 2023 al 20 marzo 2024, dal servizio di video on demand Netflix. Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Marc%20van%20Oostendorp
Marc van Oostendorp
Dal 2022 è membro dell'Akademio de Esperanto. Gli studi Van Oostendorp apprese l'esperanto durante l'adolescenza, nel 1982; in un'intervista rilasciata a Libera Folio ha dichiarato che dell'esperanto «lo attraggono in particolar modo gli ideali». Studia all'Università di Leida, dove consegue la laurea di primo livello in letteratura olandese e linguistica (1987); prosegue gli studi presso l'Università di Tilburg, dove consegue la laurea di secondo livello in linguistica computazionale e generale (1991) e, in seguito, il dottorato in linguistica (1995), entrambi con lode. Nel 1995 fonda il Project Laurens Janszoon Coster, una biblioteca elettronica ad accesso gratuito per la letteratura classica olandese. Insegnamento ed esperanto Grazie al sostegno finanziario dell'UEA, diviene professore associato con incarico speciale presso l'Università di Amsterdam, dove si occupa d'interlinguistica ed esperanto (1997-2001). Con decorrenza dal 1999 è ricercatore senior presso l'Istituto Meertens dove, peraltro, ricopre il ruolo di direttore del dipartimento di linguistica. Da docente visita diversi atenei, tra cui l'Università dell'Essex, di Toronto, di Amherst (Massachusetts), di Tromsø, di Trondheim, di Verona, di Barcellona e di Tubinga. È stato corrispondente settimanale di linguistica per Radio Noord-Holland (dal 2004). Presso l'Università di Leida si occupa, dal 2007, di microvariazioni fonologiche e tiene, nel 2015, un ciclo di seminari di natura divulgativa sulla pronuncia delle lingue. Diviene poi professore di linguistica e comunicazione all'Università Radboud di Nimega (2017) e ricopre il ruolo di ricercatore presso l'Istituto Meertens dell'Accademia Reale Olandese delle Arti e delle Scienze, ad Amsterdam. Il 21 maggio 2022, nel corso di un incontro annuale tenutosi a Lunteren, è eletto presidente di Esperanto Nederland, l'associazione nazionale esperantofona olandese affiliata all'UEA. Van Oostendorp collabora con Genootschap Onze Taal (), col quotidiano NRC, e con la rivista Neerlandistiek. È anche redattore per Taalpost, un bollettino trasmesso tre volte alla settimana per posta elettronica che tratta di linguistica, in generale, e della lingua olandese, in particolare; a questa iniziativa lavora insieme con l'editore belga Erik Dams e col giornalista fiammingo Ludo Permentier. Nel 2022 è eletto membro dell'Akademio de Esperanto, con mandato fino al 2028; In qualità d'accademico ha guidato il gruppo di lavoro degli esami del QCER (). Il gruppo, in collaborazione con l'UEA, ha stabilito il materiale d'esame (testi, video, interviste radiofoniche, ecc.) da somministrare ai candidati alle prove di livello C2 degli esami di padronanza linguistica d'esperanto. Opere Note Annotazioni Fonti Voci correlate Akademio de Esperanto Altri progetti Collegamenti esterni Dialettologi Fonologi Membri della Akademio de Esperanto
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https://it.wikipedia.org/wiki/Torben%20Rhein
Torben Rhein
Caratteristiche tecniche Ricopre il ruolo di centrocampista con compiti di impostazione. Nel 2020 è stato inserito nella lista dei migliori sessanta calciatori nati dopo il 2003 stilata da The Guardian. Carriera Club Ha iniziato a giocare a calcio nello Stern Marienfelde, da cui poi si è trasferito all' nel 2009 ed al nel 2017. Il 20 giugno 2020 ha debuttato con la squadra riserve del club bavarese disputando l'incontro di 3. Liga contro il . Pochi mesi dopo è stato insignito della Fritz-Walter-Medaille d'argento nella categoria Under-17. Il 28 gennaio 2021 ha prolungato il proprio contratto ed il 3 aprile 2021 ha realizzato la sua prima rete professionistica contro il . Il 1º luglio 2022 ha prolungato fino al 2025 ed è stato prestato all' per la stagione successiva. Ha debuttato con il club austriaco il 16 luglio contro il in ÖFB-Cup ed otto giorni più tardi ha esordito anche in Bundesliga contro il . Al termine della stagione in cui ha collezionato 26 presenze totali il prestito è stato esteso anche per la stagione seguente. Nazionale Ha giocato nelle nazionali giovanili tedesche Under-15, Under-16 ed Under-17. Statistiche Presenze e reti nei club Statistiche aggiornate al 23 agosto 2023. Palmares Individuale Medaglia d'Argento Fritz Walter (Under-17): 1 2020 Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/La%20voce%20che%20hai%20dentro
La voce che hai dentro
La voce che hai dentro è una serie televisiva italiana diretta da Eros Puglielli, trasmessa in prima visione su Canale 5 dal 14 settembre al 6 ottobre 2023, con protagonisti Massimo Ranieri e Maria Pia Calzone. Trama Michele Ferrara è un produttore discografico di Napoli a cui è stata imposta ingiustamente la pena di dieci anni nel carcere di Poggioreale per aver ucciso il padre Mimmo. Una volta libero da ogni accusa, Michele inizia a lavorare sodo per salvare la casa discografica di famiglia, la Parthenope, e per riconquistare la fiducia dei suoi cari grazie alla sua passione per la musica. Episodi Personaggi e interpreti Personaggi principali Michele Ferrara, interpretato da Massimo Ranieri. È un produttore discografico, marito di Maria e padre di Raffaele, Antonio e Anna, accusato ingiustamente di aver ucciso il padre Mimmo. Maria, interpretata da Maria Pia Calzone. È la moglie di Michele, madre di Raffaele, Antonio e Anna, che lavora come avvocato. Raffaele Ferrara, interpretato da Michele Rosiello. È il primogenito di Maria e Michele. Regina, interpretata da La Niña. È una giovane e talentuosa trapper. Inoltre, Michele si affida al suo talento per salvare la casa discografica di famiglia. Antonio Ferrara, interpretato da Erasmo Genzini. È il secondogenito di Maria e Michele. Anna Ferrara, interpretata da Giulia D'Aloia. È la terzogenita di Maria e Michele, ed è una virtuosa del pianoforte decisa a tutto per dimostrare l'innocenza di quest'ultimo. Gaetano Russo, interpretato da Gianfranco Gallo. È il nemico principale di Michele, che ha intenzione di comprare la casa discografica di quest'ultimo. Giulio, interpretato da Ruben Rigillo. È il nuovo compagno di Maria. Luigi, interpretato da Nando Paone. È il migliore amico di Michele. Letizia, interpretata da Sara Cardinaletti. È una stilista e moglie di Raffaele. Vincenzo, interpretato da Roberto Olivieri. È un cantante di talento, attirato dai guai. Vittoria, interpretata da Lucianna De Falco. È la segretaria della casa discografica di Michele. Personaggi secondari Dario Eros Tacconelli. Laura, interpretata da Chiara Stella Sorrentino. Tecnico suono, interpretato da Tommaso Sacco. Direttore carcerario, interpretato da Vincent Papa. È il direttore del carcere in cui Michele ha scontato la pena di dieci anni. Perla, interpretata da Alessia Pellegrino. Domenico, interpretato da Ciro Capano. Rosario, interpretato da Biagio Musella. Giornalista, interpretato da Fabrizio Nevola. Ivan, interpretato da Loris De Luna. Colonna sonora La sigla della serie è Viento, edita da RTI Music, cantata e composta dallo stesso Massimo Ranieri e La Niña. Produzione La serie è creata da Massimo Ranieri con Jean Ludwigg e Leonardo Valenti, questi ultimi due hanno anche firmato la sceneggiatura con Iole Masucci e Laura Sabatino, diretta da Eros Puglielli e prodotta da Lucky Red in collaborazione con Film Commission Regione Campania e RTI. Riprese Le riprese sono state effettuate dal 29 agosto a fine novembre 2022, in seguito all'annuncio sui social dello Massimo Ranieri. Tra le località utilizzate per le riprese vi è Napoli, Roma e Orvieto, in provincia di Terni (in particolare presso il teatro Mancinelli, il Duomo e il centro storico). Promozione La serie è stata annunciata dallo stesso Massimo Ranieri a fine agosto 2022, dopo aver pubblicato un post sui social in cui ha comunicato la sua intenzione di tornare a recitare in una serie con lui protagonista. In seguito, è stata presentata il 10 settembre 2023 a Verissimo dallo stesso Ranieri. Note Collegamenti esterni Serie televisive ambientate in Campania Serie televisive ambientate nel Lazio Serie televisive ambientate in Umbria
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https://it.wikipedia.org/wiki/Martha%20Kelly
Martha Kelly
Carriera Ha iniziato la sua carriera come cabarettista e comica presso alcuni show televisivi statunitensi tra cui al Late Night with Conan O'Brien, The Half Hour e Premium Blend del canale TV Comedy Central, Last Comic Standing della NBC e The Late Late Show with Craig Ferguson. Dopo molti anni di cabaret, nel gennaio 2016 ha esordito come attrice televisiva recitando insieme a Zach Galifianakis nella serie Baskets in onda su FX. Nel 2022 ha ricevuto una candidatura agli Emmy per il suo ruolo nella serie Euphoria in onda su HBO. Filmografia parziale Cinema Storia di un matrimonio (2019) Animali da ufficio (2019) Una torta per l'uomo giusto (Sitting in Bars with Cake), regia di Trish Sie (2023) Televisione Baskets (2016-2018) Euphoria (2022) Hacks (2022) Gaslit (2022) Carol e la fine del mondo (2023) – voce Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Alta%20pressione%20%28disambigua%29
Alta pressione (disambigua)
Meteorologia Anticiclone – fenomeno meteorologico di alta pressione Promontorio di alta pressione – figura barica a scala sinottica raffigurata nelle carte metereologiche Sindrome nervosa da alta pressione – sindrome da respirazione del subacqueo Televisione Alta pressione – programma televisivo italiano del 1962
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https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta%20del%20Boquete
Grotta del Boquete
La Grotta del Boquete è una sito archeologico nel territorio di Zafarraya in Andalusia, dove nel 1983 è stata ritrovata una mandibola di Homo neanderthalensis. La mandibola è stata datata a anni, uno dei ritrovamenti più recenti riferiti alla specie. Vicino alla mandibola sono stati trovati strumenti del periodo musteriano datati a anni fa. La scoperta è stata una delle prime prove certe della contemporanea presenza in Europa, per un periodo significativo di anni, di neandertaliani e homo sapiens. Note Voci correlate Paleolitico Altri progetti Siti archeologici della Spagna Siti archeologici preistorici
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https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta%20di%20Mezmajskaja
Grotta di Mezmajskaja
La Grotta di Mezmajskaja () è un sito archeologico nel Caucaso settentrionale della repubblica di Adighezia, dove gli scavi, iniziati nel 1993, hanno permesso di individuare tre scheletri di Neandeerthaliani. Note Voci correlate Paleolitico Siti archeologici della Russia Siti archeologici preistorici Adighezia
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https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta%20di%20Teshik-Tash
Grotta di Teshik-Tash
La Grotta di Teshik-Tash è un sito archeologico nei pressi di Boysun nella regione di Surxondaryo, dove nel 1938 sono stati ritrovati i resti di un ominide, denominato Teshik-Tash 1, che, grazie all'analisi dei denti, è stato attribuito ad un bambino tra gli 8 e 11 anni appartenente alla specie dei Neandertal. Note Voci correlate Paleolitico Altri progetti Siti archeologici dell'Uzbekistan Siti archeologici preistorici Scoperte archeologiche nel 1938
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https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia%20di%20Gengenbach
Abbazia di Gengenbach
LAbbazia di Gengenbach è un'abbazia benedettina a Gengenbach, in Germania, fondata da San Pirmino dopo il 748 nella valle del Kinzig. Storia Fu fondata da San Pirmino poco dopo il 748 e vi si stabilirono i monaci dell'Abbazia di Gorze. Ebbe buoni rapporti con la dinastia carolingia. Odilone, duca di Baviera, fu sepolto a Gengenbach. Crodegango, vescovo di Metz, incoraggiò i monaci ad adottare la Regola di San Benedetto. Venne istituita una scuola di latino e diversi abati si distinsero per la loro cultura. Divenne un'abbazia imperiale, con indipendenza territoriale. Nel 1007, tuttavia, l'imperatore Enrico II la consegnò al suo principe vescovile di Bamberga, appena fondato. Pur essendo situata all'interno della Reichslandvogtei di Ortenau, sotto la protezione di Rodolfo d'Asburgo (1273-91), i protettori del territorio furono una serie di signori locali: agli Zähringen seguirono nel 1218 gli Staufen, duchi di Svevia, e nel 1245 i vescovi di Strasburgo fino agli anni Cinquanta del Novecento. Questi signori e le conferme dei loro diritti - sia papali (1139, 1235, 1252, 1287) che imperiali (1309, 1331, 1516) - assicurarono all'abbazia una continua indipendenza. Gengenbach fu profondamente coinvolta nella Lotta per le Investiture e due dei suoi abati furono cacciati per aver sostenuto la causa imperiale anziché quella papale. Poco dopo, l'abbazia fu coinvolta dall'abate Theoger (1080-1139) dell'abbazia di San Giorgio nella Foresta Nera e dal vescovo Ottone di Bamberga nella Riforma di Hirsauer, durante la quale la chiesa abbaziale fu demolita e ricostruita sul modello dell'abbazia di Hirsau. Successivamente è stata ristrutturata in stile gotico, barocco e neoromanico. Un organo a canne con una cassa storica del XVIII secolo proveniente dall'ex chiesa abbaziale si trova oggi nel Museo Augustiner di Friburgo in Brisgovia. Zell am Harmersbach fu fondata su un territorio di proprietà dell'Abbazia di Gengenbach. Durante il XIII e il XIV secolo, l'abbazia fu determinante per lo sviluppo economico della città di Gengenbach. L'abbazia evitò ulteriori riforme monastiche e, sebbene rischiasse di essere soppressa durante la Riforma, sopravvisse anche a questa. Nel 1525, Wilhelm von Fürstenberg e alcuni consiglieri comunali cercarono di far sciogliere l'abbazia. Anche l'abate e alcuni monaci furono messi sotto custodia, ma non se ne fece nulla. Nel 1575 e nel 1580, l'abbazia chiese di entrare a far parte del Collegio Imperiale dei Prelati, ma fu rifiutata a causa delle preoccupazioni sulla sua immediatezza imperiale; l'adesione fu infine approvata nel 1645, ma l'approvazione non fu attuata fino al 1751. L'abbazia fu mediatizzata in seguito alla mediatizzazione tedesca del 1803 e poco dopo i suoi territori furono assorbiti dallo stato di Baden. Tuttavia, l'abbazia rimase in funzione sotto l'ultimo abate fino al 1807, quando il Granduca ne ordinò la secolarizzazione. Nel 1904, nei suoi locali era in funzione una scuola normale. Note Bibliografia Buhlmann, M., 2004. Benediktinisches Mönchtum im mittelalterlichen Schwarzwald. Ein Lexikon. Vortrag beim Schwarzwaldverein St. Georgen e.V., beim Verein für Heimatgeschichte St. Georgen und bei den St. Georgener Klosterspuren 2004. St. Georgen im Schwarzwald, 10. November 2004 (= Vertex Alemanniae, H.10) Kähni, O., and John, H., (eds) 1980. Gengenbach in Handbuch der historischen Stätten Deutschlands, Bd.6: Baden-Württemberg, ed. Max Miller and Gerhard Taddey, 2nd ed., pp. 247f. Stuttgart: Kröner Tb 276. Hitzfeld, K., (ed.), 1976. Gengenbach, in Die Benediktinerklöster in Baden-Württemberg, ed. F. Quarthal (= Germania Benedictina, vol.5), pp. 228–242. Ottobeuren. Altri progetti Collegamenti esterni Gengenbach Abbey in the Abbeys of Baden-Württemberg Archivio di stato del Baden-Württemberg Gengenbach Abbey su Landeskunde online Gengenbach Gengenbach
9868304
https://it.wikipedia.org/wiki/Ottato%20%28disambigua%29
Ottato (disambigua)
Ottato – martire a Saragozza, santo, celebrato il 16 aprile Ottato – vescovo di Milevi, santo, celebrato il 4 giugno Ottato – vescovo di Auxerre, santo, celebrato il 31 agosto
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https://it.wikipedia.org/wiki/Castel%20Porcia
Castel Porcia
Castel Porcia () si trova nel comune austriaco di Spittal an der Drau nell'omonimo distretto appartenente al Land della Carinzia e la sua storia inizia nel XVI secolo. Storia L'imperatore Carlo V cedette la Carinzia insieme alle altre province austriache al fratello arciduca Ferdinando I d'Asburgo. Ferdinando, che aveva trascorso gran parte della sua giovinezza in Spagna, portò con sé in Austria il suo segretario Gabriel von Salamanca-Ortenburg, lo nominò tesoriere generale e gli assegnò la contea di Ortenburg nel 1524. Salamanca attirò la benevolenza del suo signore imponendo sempre nuove tasse ma ancora di più l'odio della popolazione, tanto che Ferdinando finì per sollevarlo dalla carica di capo esattore delle imposte. In seguito, poiché il castello dove risiedeva era già in uno stato di decadenza, Salamanca fece costruire sullo stesso sito, nel 1533, un palazzo rinascimentale all'estremità occidentale della città mercato di Spittal, adeguato alla sua dignità. I lavori si protrassero per circa 70 anni, probabilmente divisi in più fasi: nel 1542 fu ultimato il piano terra, nel 1551 la sala nobiliare e nel 1597 il cantiere venne chiuso. La fine definitiva tuttavia vi fu soltanto quando anche il parco e i suoi edifici furono sistemati con Johann, figlio di Gabriel. Fu probabilmente un architetto italiano a progettare il castello e solo un monogramma su una colonna fa risalire al veneziano Vincenzo Scamozzi. Neu-Ortenburg, come all'epoca veniva chiamato Castel Porcia, era la sede amministrativa centrale dei possedimenti del conte che comprendevano 26 castelli in Carinzia, ma anche in Carniola e Gottschee. Con la morte nel 1639 del conte Georg von Ortenburg, nipote del costruttore, la famiglia Salamanca si estinse e la contea tornò all'imperatore Ferdinando III d'Asburgo che, un anno dopo, ne vendette il dominio a Martin Widmann, ricco mercante veneziano che venne contemporaneamente elevato al rango di conte. Nel 1662 Johann-Ferdinand von Porcia, originario di Pordenone in Friuli e principe dell'imperatore Leopoldo I, acquistò la contea. Nel 1797 le truppe d'invasione francesi in ritirata incendiarono Spittal e anche il castello, che all'epoca fungeva da ospedale militare, fu in gran parte distrutto. Nei successivi trent'anni venne restaurato e nel 1918 il maniero con la sua tenuta vennero acquistati dal Freiherr Robert Klinger von Klingerstorff. Quando Klagenfurt venne occupata dalle truppe dell'allora Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, nel 1919, il governo regionale della Carinzia affittò per un breve periodo il castello. Nel 1930 il barone Klinger vendette l'edificio alla città di Spittal ma prima fece mettere all'asta tutto quanto conteneva, mobili, opere d'arte e ogni oggetto di valore. In tal modo il castello fu consegnato al comune praticamente vuoto. Dal 1945 al 1955, dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu sede dell'amministrazione militare di occupazione britannica. Tra il 1974 e il 1978 l'edificio venne completamente restaurato e dagli anni ottanta del XX secolo anche il cortile interno è stato rimesso a nuovo e reso completamente agibile. Nel palazzo sono ospitati diversi uffici del comune e, al secondo piano, vi è la sede del museo di storia locale. Le ex sale di rappresentanza del castello sono diventate preziose per la possibilità che offrono di ospitare spesso mostre d'arte, concerti e balli. Nei mesi estivi il cortile rinascimentale ospita spettacoli teatrali. Descrizione Castel Porcia si trova al centro dell'abitato del comune austriaco di Spittal an der Drau nell'omonimo distretto appartenente al Land della Carinzia. Rappresenta, dal punto di vista artistico, uno dei castelli più rappresentativi della Carinzia e uno degli edifici del primo Rinascimento più importanti fuori dall'Italia e il più italiano tra tutti i palazzi rinascimentali austriaci. Il castello ha pianta quasi quadrata e agli angoli sud-est e nord-ovest vi sono torri circolari. L'ingresso principale sulla facciata nord è un portale monumentale rinascimentale in marmo ricco di decorazioni posto tra due colonne con capitelli d'acanto e concluso da una struttura scultorea in stucco barocco. Sotto il copricapo principesco è conservato lo stemma dei principi di Porcia con sei gigli dorati, affiancati da due figure maschili sedute. Sotto questo stemma c'è quello della contea di Ortenburg. Sulle due colonne del portale si trovano due figure allegoriche femminili. Gli stucchi del cartiglio dello stemma furono eseguiti da Kilian Pittner nel 1703. Su entrambi i lati del portale si trovano balconi in pietra al primo e al secondo piano davanti a una finestra ad arco triplo binato, la cui parte centrale è disegnata come una porta. La facciata nord è divisa orizzontalmente da ampie fasce di cornicione. La struttura verticale è arricchita da due lesene continue. La facciata sud è più semplice e il portale decorato con colonne toscane e rilievi immette nel giardino del castello. La facciata ovest fu dipinta per il principe Ferdinando da Martin Ladinig con la tecnica dello sgraffito alla fine del XIX secolo. Per ripristinare lo stato originario, durante il restauro esterno degli anni sessanta del XX secolo, l'intera parete è stata intonacata di bianco. Il cortile interno rettangolare è la struttura maggiormente interessante e con i suoi portici ad arco ampio ricorda il tipico palazzo rinascimentale italiano. Quattro lati del cortile al piano terra e solo tre lati del cortile al secondo e terzo piano sono circondati da portici mentre una scala a doppia salita al piano terra forma un originale disegno ad angolo nella parete nord. Questa scala è chiusa al primo piano da un bellissimo cancello a traliccio del XVI secolo. Le colonne toscane dei portici del piano terra sono mantenute semplici, così come i loro capitelli. Le colonne dei piani superiori hanno capitelli corinzi più elaborati e sono decorati con divinità, teste di imperatori romani e figure allegoriche. Le basi dei pilastri e le cornici delle porte sono ricoperte di trofei, allegorie musicali e medaglioni. Alcuni rilievi furono probabilmente acquistati da botteghe lombardo-fiorentine alla fine del XVI secolo e poi installati nell'edificio senza un progetto particolare. I portici dei piani superiori sono delimitati da balaustre con colonne dall'aspetto molto delicato. Le porte che conducono dai corridoi alle stanze sono decorate con piante e trofei e sono particolarmente elaborate. Sulle cornici delle porte e sulle finestre della parete esterna sono impressi gli stemmi del costruttore e delle sue due mogli. Sulla parete sud del cortile è presente un grande stemma della famiglia Porcia. Gli interni del castello sono molto più semplici del magnifico cortile. Nella parte anteriore si trova un ampio salone in ciascuno dei due piani superiori sopra l'ampio androne del piano terra. Prima dell'incendio del 1797, la Sala degli Antenati al primo piano aveva un soffitto in stucco, sostituito nel 1866 da un soffitto a cassettoni della sala capitolare dell'abbazia di Millstatt. Sotto il soffitto corre un fregio con ritratti, rappresentazioni allegoriche e stemmi. La Sala Ortenburg e la Wappensaal furono ristrutturate da Martin Ladinig nel 1897 e nel 1901. Al primo piano della torre angolare nord-ovest si trova un soffitto in marmo stuccato della fine del XVI secolo che raffigura scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio. Il cortile interno è liberamente accessibile. Il Museo della Cultura Popolare è visitabile negli orari di apertura. Bene architettonico tutelato Castel Porcia è stato posto sotto tutela dei monumenti da parte della Repubblica austriaca col numero 34880. Note Bibliografia Voci correlate Castello di Rothenthurn Spittal an der Drau Distretto di Spittal an der Drau Carinzia Altri progetti Collegamenti esterni Porcia Architetture dell'Austria Spittal an der Drau
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https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Winchesters
The Winchesters
The Winchesters è una serie televisiva drammatica dark fantasy statunitense, spin-off prequel di Supernatural, ideata da Robbie Thomson. Andata in onda su The CW dall'11 ottobre 2022 al 7 marzo 2023. Nel maggio 2023 la serie è stata cancellata dopo una stagione. In Italia la serie è inedita. Trama Negli anni '70, Dean Winchester racconta la storia d'amore dei suoi genitori, John Winchester e Mary Campbell. Il tutto inizia con il ritorno di John dalla guerra in Vietnam quando un incontro misterioso lo spinge alla ricerca del padre Henry. Durante il viaggio incontra Mary, una giovane cacciatrice, anch'essa alla ricerca del proprio padre. I due uniscono le forze con Latika e Carlos, due giovani cacciatori incontrati lungo il cammino, e Ada Monroe, proprietaria di una libreria dell'occulto. Episodi Personaggi e interpreti Personaggi principali Mary Campbell, interpretata da Meg Donnelly. John Winchester, interpretato da Drake Rodger. Latika "Lata" Desai, interpretata da Nida Khurshid. Giovane cacciatrice. Carlos Cervantez, interpretato da Jojo Fleites. Cacciatore di demoni. Ada Monroe, interpretata da Demetria McKinney. Proprietaria di una libreria interessata all'occulto. Millie Winchester, interpretata da Bianca Kajlich. Madre di John. Personaggi secondari Dean Winchester, interpretato da Jensen Ackles. Figlio di John e Mary. Henry Winchester, interpretato da Gil McKinney. Padre di John. Samuel Campbell, interpretato da Tom Welling. Padre di Mary. Rockin' Roxy, interpretata da Bridget Regan. Betty Donelan, interpretata da Andrea Londo. Kyle Reed, interpretato da Ryan McCartan. Produzione Sviluppo Il 24 giugno 2021 è stata annunciato che The CW stava sviluppando la produzione di una serie prequel di Supernatural intitolata The Winchesters e incentrata sui genitori di Sam e Dean, John e Mary. Produttori della serie erano Jensen Ackles, sua moglie Danneel Ackles (che ha interpretato Anael nella serie) e lo scrittore di Supernatural Robbie Thompson. Jensen Ackles riprende anche il suo ruolo di Dean Winchester come narratore. The CW ha ordinato l'episodio pilota il 3 febbraio 2022 ed è stato diretto da Glen Winter. Il 21 marzo 2022 è stato annunciato che Meg Donnelly e Drake Rodger erano stati scelti rispettivamente per interpretare Mary e John. Il 12 maggio The CW ha ordinato la serie, la quale ha debuttato l'11 ottobre 2022. Nell'agosto 2022 è stato confermato che Jensen Ackles avrebbe ripreso il ruolo di Dean nel primo episodio. L'11 maggio 2023 The CW ha cancellato la serie dopo una sola stagione. I produttori della Warner Bros. Television avevano intenzione di vendere i diritti della serie ad altri emittenti ma il 2 giugno 2023 Deadline Hollywood riportò che la serie non era riuscita a trovare nessuno che la riprendesse e che tutti gli sforzi in questa direzione erano stati interrotti. Il giorno successivo, Jensen Ackles ha confermato la notizia attribuendo i motivi al cambiamento di rete e allo sciopero degli sceneggiatori del 2023. Riprese Le riprese dell'episodio pilota sono iniziate nell'aprile 2022 nella città di New Orleans. Le riprese principali del resto della serie sono iniziate a New Orleans il 25 luglio e si sono concluse 15 dicembre. Accoglienza Critica Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la serie riceve il 100% delle recensioni positive, mentre su Metacritic ha un punteggio di 49 su 100 basato su 6 recensioni professionali. Note Voci correlate Supernatural (serie televisiva) Collegamenti esterni Serie televisive familiari Supernatural Programmi televisivi della CW Serie televisive di CBS Studios Serie televisive di Warner Bros. Television
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https://it.wikipedia.org/wiki/Serie%20A2%202023-2024%20%28pallavolo%20femminile%29
Serie A2 2023-2024 (pallavolo femminile)
La Serie A2 2023-2024, 47ª edizione della seconda serie del campionato di pallavolo femminile, si è svolta dall'8 ottobre 2023 al 25 aprile 2024: al torneo hanno partecipato venti squadre di club italiane. Regolamento Formula Le venti squadre, suddivise in due gironi, hanno disputato un girone all'italiana, con gare di andata e ritorno, per un totale di diciotto giornate; al termine della regular season: Le prime cinque classificate di ogni girone hanno disputato la pool promozione, strutturata con un girone all'italiana con gare di andata e ritorno, dove le squadre hanno incontrato le formazioni non incontrate nella regular season, per un totale di ulteriori dieci giornate, mantenendo tutti i punti conseguiti nella regular season: la prima classificata è stata promossa in Serie A1. Le squadre classificate dal secondo al quinto posto della pool promozione hanno disputato i play-off promozione, con semifinali e finale giocati al meglio di due vittorie su tre gare, con gara-1 ed eventuale spareggio in casa della migliore classificata: la vincitrice è promossa in Serie A1. Le squadre classificate dal sesto al decimo posto di ciascun girone hanno acceduto alla pool salvezza, strutturata con un girone all'italiana con gare di andata e ritorno, dove le squadre hanno sfidato solamente le formazioni non incontrate nella regular season per un totale di ulteriori dieci giornate, mantenendo tutti i punti in classifica ottenuti negli incontri già disputati nella prima fase. Le ultime cinque classificate sono retrocesse in Serie B1. Criteri di classifica Se il risultato finale è stato di 3-0 o 3-1 sono stati assegnati 3 punti alla squadra vincente e 0 a quella sconfitta, se il risultato finale è stato di 3-2 sono stati assegnati 2 punti alla squadra vincente e 1 a quella sconfitta. L'ordine del posizionamento in classifica è stato definito in base a: Punti; Numero di partite vinte; Ratio dei set vinti/persi; Ratio dei punti realizzati/subiti. Squadre partecipanti Le squadre retrocesse dalla Serie A1 sono state l' e la , mentre quelle promosse dalla Serie B1 sono state , , , e . Tra le squadre aventi diritto: l' ha rinunciato all'iscrizione; la ha rinunciato all'iscrizione; il ha ceduto il titolo alla , la quale è stata ammessa, dopo ricorso alla Corte Federale di Appello, in Serie A2. Girone A Girone B Torneo Regular season Girone A Risultati Classifica Legenda:       Qualificata alla pool promozione.       Qualificata alla pool salvezza. Girone B Risultati Classifica Legenda:       Qualificata alla pool promozione.       Qualificata alla pool salvezza. Pool promozione Risultati Classifica Legenda:       Promossa in Serie A1.       Qualificata ai play-off promozione. Play-off promozione Tabellone Risultati Semifinali Finale Pool salvezza Risultati Classifica Legenda:       Retrocessa in Serie B1. Statistiche Note Collegamenti esterni 2023-2024 Pallavolo nel 2023 Pallavolo nel 2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati%20del%20mondo%20di%20atletica%20leggera%202023%20-%2010000%20metri%20piani%20maschili
Campionati del mondo di atletica leggera 2023 - 10000 metri piani maschili
La specialità dei 10000 metri piani maschili dei campionati del mondo di atletica leggera 2023 si è svolta il 20 agosto al Centro nazionale di atletica leggera di Budapest, in Ungheria. Podio Situazione pre-gara Record Prima di questa competizione, il record del mondo (RM) e il record dei campionati (RC) erano i seguenti. Campioni in carica I campioni in carica a livello mondiale e olimpico erano: La stagione Prima di questa gara, gli atleti con le migliori tre prestazioni dell'anno erano: Risultati Finale La finale è stata disputata alle 18:25 del 20 agosto. Note Altri progetti Campionati del mondo di atletica leggera 2023 10000 metri piani ai campionati del mondo di atletica leggera
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https://it.wikipedia.org/wiki/Laulauga%20Tausaga
Laulauga Tausaga
Biografia Nel 2023 ha vinto la medaglia d'oro ai campionati mondiali nel lancio del disco. Progressione Lancio del disco Palmarès Campionati nazionali 2017 In finale ai campionati statunitensi (Sacramento), lancio del disco - 2018 15ª ai campionati statunitensi (Des Moines), getto del peso - 15,55 m ai campionati statunitensi (Des Moines), lancio del disco - 60,65 m 2019 ai campionati statunitensi (Des Moines), lancio del disco - 62,08 m 2021 In finale ai trials olimpici statunitensi (Eugene), lancio del disco - 2022 ai campionati statunitensi (Eugene), lancio del disco - 64,49 m 2023 ai campionati statunitensi (Eugene), lancio del disco - 65,46 m Altre competizioni internazionali 2019 al The Match Europe v USA, ( Minsk), lancio del disco - 63,71 m 2022 al Müller Birmingham Diamond League, ( Birmingham), lancio del disco - 60,80 m 5ª al Prefontaine Classic, ( Eugene), lancio del disco - 61,45 m 5ª al Meeting de Paris, ( Parigi), lancio del disco - 62,79 m 6ª al Weltklasse Zürich, ( Zurigo), lancio del disco - 58,90 m 2023 9ª al Golden Gala, ( Firenze), lancio del disco - 55,34 m 4ª al Meeting de Paris, ( Parigi), lancio del disco - 62,62 m alla Xiamen Diamond League ( Xiamen), lancio del disco - 64,31 m al Prefontaine Classic ( Eugene), lancio del disco - 68,36 m Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Affricata%20epiglottale%20sonora
Affricata epiglottale sonora
L'affricata epiglottale sonora ([ʡ͡ʢ] in IPA) è una rara consonante affricata che è iniziata come una Occlusiva epiglottale[ʡ] e rilasciata come una fricativa epiglottale sonora[ʢ]. Non è stato segnalato che si verifichi fonemicamente in nessuna lingua. Caratteristiche Il suo modo di articolazione è affricato, il che significa che viene prodotto prima interrompendo completamente il flusso d'aria, quindi consentendo il flusso d'aria attraverso un canale ristretto nel punto di articolazione, provocando turbolenza. Il suo luogo di articolazione è epiglottale, il che significa che è articolato con le pieghe ariepiglottiche contro l'epiglottide. La sua fonazione è sonora, il che significa che le corde vocali vibrano durante l'articolazione. È una consonante orale, il che significa che l'aria può fuoriuscire solo attraverso la bocca. È una consonante centrale, il che significa che è prodotta dirigendo il flusso d'aria lungo il centro della lingua, piuttosto che ai lati. Il meccanismo del flusso d'aria è polmonare, il che significa che è articolato spingendo l'aria esclusivamente con i muscoli intercostali e il diaframma, come nella maggior parte dei suoni. Occurrenza Note Consonanti epiglottali Consonanti affricate
9868333
https://it.wikipedia.org/wiki/Pavel%20Nov%C3%A1k%20%28ciclista%29
Pavel Novák (ciclista)
Palmarès Strada 2022 (Juniores) Coppa Dondeo Piccola San Geo Eroica Juniores Campionati cechi, Prova a cronometro Junior 2023 (Team Colpack Ballan CSB, una vittoria) Trofeo Castello di Albola 2024 (Team Colpack Ballan CSB, una vittoria) Trofeo Piva Piazzamenti Competizioni mondiali Campionati mondiali su strada Wollongong 2022 - Cronometro Junior: 15º Wollongong 2022 - In linea Junior: 10º Glasgow 2023 - In linea Under-23: 38º Competizioni europee Campionati europei su strada Trento 2021 - In linea Junior: ritirato Anadia 2022 - Cronometro Junior: 8º Anadia 2022 - In linea Junior: 14º Campionati europei su pista Apeldoorn 2021 - Inseguimento a squadre Junior: 9º Apeldoorn 2021 - Inseguimento individuale Junior: 21º Anadia 2022 - Inseguimento individuale Junior: 10º Altri progetti Collegamenti esterni
9868353
https://it.wikipedia.org/wiki/Rosey%20Effiong
Rosey Effiong
Carriera Nel 2023 ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nella staffetta 4×400 metri mista, stabilendo anche il nuovo record del mondo in 3'08"80. Record nazionali Staffetta 4×400 metri mista: 3'08"80 ( Budapest, 19 agosto 2023) (con Justin Robinson, Matthew Boling e Alexis Holmes) Palmarès Note Altri progetti Collegamenti esterni
9868359
https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel%20Noboa
Daniel Noboa
È stato precedentemente membro dell'Assemblea nazionale dal 14 maggio 2021 fino allo scioglimento avvenuto il 17 maggio 2023. Prima d'intraprendere la carriera politica, ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali presso la Noboa Corporation, un'azienda dedita all'esportazione fondata da suo padre Álvaro Noboa. Noboa è il più giovane leader di stato in carica democraticamente eletto al mondo, e il terzo leader di stato più giovane dopo Gabriel Attal della Francia e Ibrahim Traoré del Burkina Faso. Biografia Daniel Roy-Gilchrist Noboa Azín è nato il 30 novembre 1987 nella città statunitense di Miami. È il figlio di Álvaro Noboa, l'uomo più ricco dell'Ecuador e cinque volte candidato alla presidenza e della dottoressa Annabella Azín. Grazie al patrimonio della sua famiglia, all'età di diciotto anni, fonda la propria azienda, la DNA Entertainment Group, dedicata all'organizzazione di eventi. Dopo aver studiato alla Stern School of Business della New York University, ha conseguito la laurea in Business Administration nel 2010. Successivamente è entrato a far parte dell'azienda di famiglia, la Noboa Corporation, dove è diventato direttore delle spedizioni e si è occupato anche di commerciale e logistica dal 2010 al giugno 2018. Nel 2019 ha conseguito un master in Business Administration presso la Kellogg School of Management. Un anno dopo, ha conseguito un master in Pubblica Amministrazione presso l'Università di Harvard. Più tardi, nel 2022, ha conseguito un master in Comunicazione politica e governance strategica presso l'Università George Washington. È stato eletto deputato alle elezioni legislative del 2021, in rappresentanza di Santa Elena, dal movimento politico Ecuadoriano Unito. Nel maggio dello stesso anno divenne presidente della Commissione per lo sviluppo economico, produttivo e della microimpresa. Nel marzo 2023 si è espresso a favore della “Muerte Cruzada”, vista la bocciatura e l'archiviazione della legge sugli investimenti, presentata dal governo di Guillermo Lasso. Si è candidato alle elezioni presidenziali 2023 per la coalizione liberale Acción Democrática Nacional (ADN), al primo turno ha raccolto il 23,66% dei voti, riuscendo ad accedere al ballottaggio in cui è stato eletto presidente con il 51,83% dei voti, battendo la candidata di sinistra Luisa González. Nell'aprile 2024 Noboa ordina alla polizia di fare irruzione nell'ambasciata messicana a Quito per arrestare l'ex vicepresidente Jorge Glas, in un'evidente e grave violazione del territorio di uno stato sovrano. Vita privata Il 23 dicembre 2017 ha sposato Gabriela Goldbaum. Insieme hanno avuto una figlia. Tuttavia, in seguito hanno divorziato dopo un lungo processo legale. Nel 2019 ha conosciuto la social influencer Lavinia Valbonesi, che ha sposato il 28 agosto 2021, dopo un anno e otto mesi di relazione. Hanno due figli. Note Altri progetti Politici figli d'arte Studenti della George Washington University Studenti dell'Università di Harvard
9868363
https://it.wikipedia.org/wiki/Matthew%20Boling
Matthew Boling
Carriera Nel 2023 ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nella staffetta 4×400 metri mista, stabilendo anche il nuovo record del mondo in 3'08"80. Record nazionali Staffetta 4×400 metri mista: 3'08"80 ( Budapest, 19 agosto 2023) (con Rosey Effiong, Justin Robinson e Alexis Holmes) Palmarès Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Alexis%20Holmes
Alexis Holmes
Carriera Nel 2023 ha vinto la medaglia d'oro ai mondiali di Budapest nella staffetta 4×400 metri mista, stabilendo anche il nuovo record del mondo in 3'08"80. Nel 2024 sale sul gradino più alto del podio nella medesima specialità anche alle Olimpiadi di Parigi. Record nazionali Staffetta 4×400 metri mista: 3'08"80 ( Budapest, 19 agosto 2023) (con Rosey Effiong, Justin Robinson e Matthew Boling) Palmarès Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Liga%203%202023-2024
Liga 3 2023-2024
La Liga 3 2023-2024 è la terza edizione del campionato di calcio portoghese di terza divisione, che torna a 20 partecipanti dopo le 24 squadre dell'edizione precedente. Iniziata il 18 agosto 2023, terminerà nel maggio 2024 con il playoff di ritorno per determinare chi sfiderà la 16ª classificata di Segunda Liga 2023-2024, e con la finalissima per determinare il campione di categoria. Le 20 squadre saranno divise in due gruppi da 10 secondo una ripartizione geografica. Per questa edizione sono previste 4 retrocessioni. Formato La competizione si svolge con una prima fase con gironi all'italiana, per poi proseguire, in base al posizionamento di ciascuna squadra, con le fasi di promozione e retrocessione. Alla terza fase accedono i 2 vincitori dei gironi di Promozione (comunque già promossi in Segunda Liga 2024-2025) per determinare il campione di categoria, e i 2 secondi classificati dei gironi di promozione, che si sfidano in un playoff e la squadra vincente affronterà la 16ª classificata di Segunda Liga 2023-2024. La vincente di questo incontro acquisirà il titolo per iscriversi alla Segunda Liga 2024-2025, dando luogo ad una terza promozione, in caso a vincere sia la squadra proveniente dalla terza fase di Terceira Liga, o ad una salvezza, in caso a vincere sia la 16ª classificata di Segunda Liga. Prima fase Si disputano con girone all'italiana di andata e ritorno i due gironi, al termine del quale le squadre classificate ai primi quattro posti accedono alla fase successiva di Promozione e gli ultimi 6 accedono alla fase Retrocessione. Seconda Fase Gruppo Promozione Le otto squadre accedono ad un girone finale da 8 squadre, che si sfidano in gare di andata e ritorno. Le prime due squadre classificate sono automaticamente promosse in Segunda Liga, mentre la terza sfida la squadra classificata al 16º posto della Segunda Liga per aggiudicarsi l'ultimo posto disponibile. Gruppo retrocessione Le squadre classificate dal 5º al 10º posto durante la prima fase vengono suddivise in 2 gironi da sei squadre, che si sfidano in gare di andata e ritorno. In base al loro posizionamento nella prima fase, vengono assegnati dei punti di partenza, a partire dai 5° classificati a cui ne spettano 6 fino ad arrivare ai 10° classificati a cui ne spetta 1. Le 4 squadre che si classificano agli ultimi due posti dei due gironi vengono retrocesse nel Campeonato de Portugal. In questa fase, le squadre vengono divise nei due gironi, chiamati Serie 1 e Serie 2, secondo una ripartizione geografica. Squadre A sostituire Uniao Leiria e Belenenses, promosse in Segunda Liga al termine dell'edizione precedente, e Vilaverdense, promosso dopo lo spareggio contro il Belenenses SAD, 16º classificato dello stesso campionato, vi sono le retrocesse Trofense e Covilhã, mentre le retrocesse dalla Terceira Liga 2022-2023 São João de Ver, Montalegre, Paredes, Vitória Guimarães B, Vitória Setúbal, Real, Fontinhas e Moncarapachense vengono sostituite dalle neo-promosse Atlético CP, Vianense, Lusitânia Lourosa e 1º Dezembro. Il titolo sportivo del Belenenses SAD è stato trasferito al Cova da Piedade per effetto di fusione societaria ma, il 13 luglio, la Federazione portoghese rende noto che il Cova da Piedade non ha ottenuto la licenza necessaria per disputare il campionato, venendo rimpiazzato dal Pêro Pinheiro, riportando il totale a 20 squadre. Partite Prima Fase Nella prima fase, le 20 squadre sono divise in due raggruppamenti da 10, in base a criteri geografici. Raggruppamento Nord Legenda:       Ammesso al Gruppo Promozione.       Ammesso al Gruppo Retrocessione. Note: La Trofense sconta 3 punti di penalizzazione Regolamento: Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta. In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri: Punti negli scontri diretti; Differenza reti negli scontri diretti; Differenza reti generale; Reti realizzate in generale; Numero di vittorie; Gol fatti. Raggruppamento Sud Legenda:       Ammesso al Gruppo Promozione.       Ammesso al Gruppo Retrocessione. Note: Regolamento: Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta. In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri: Punti negli scontri diretti; Differenza reti negli scontri diretti; Differenza reti generale; Reti realizzate in generale; Numero di vittorie; Gol fatti. Seconda Fase Nella seconda fase, le 20 squadre verranno divise in un gruppo unico di Promozione da 8 squadre, e due serie Retrocessione, Serie 1, e Serie 2 ognuna da 6 squadre. Gruppo Promozione Le prime 4 squadre dei due raggruppamenti Nord e Sud vanno a formare un girone unico dove disputano gare di andata e ritorno, al termine delle quali le prime due classificate vengono promosse in Segunda Liga 2024-2025, mentre la terza accede allo spareggio promozione/retrocessione contro la 16ª classificata della Segunda Liga. Classifica Aggiornata al 3 giugno 2024. Legenda:       Promosso in Segunda Liga 2024-2025.       Ammesso ai Playoff. </div> Gruppo Retrocessione Le squadre classificate dal 5º al 10º posto nella prima fase vengono divise in due gruppi da 6, con punti bonus in base al piazzamento, dai 6 alle due 5° classificate fino ad arrivare ad 1 punto per le 10° classificate. Al termine di un girone con gare di andata e ritorno, le ultime due squadre di ciascun raggruppamento retrocedono nel Campeonato de Portugal. Serie 1 Aggiornata al 3 giugno 2024. Legenda:       Retrocesso in Campeonato de Portugal. </div> Serie 2 Aggiornata al 3 giugno 2024. Legenda:       Retrocesso in Campeonato de Portugal. </div> Note Voci correlate Primeira Liga 2023-2024 Segunda Liga 2023-2024 Collegamenti esterni Campionato portoghese di calcio Calcio nel 2023 Calcio nel 2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/Urheiluseura%20Makkabi
Urheiluseura Makkabi
L'Urheiluseura Makkabi, conosciuta anche come Makkabi Helsinki o Makkabi Finland, è società polisportiva finlandese, con sede a Helsinki. È l'unica società ebraica esistente ad aver operato continuamente dalla fondazione. La società conta circa 250 membri. Storia La società venne fondata nel 1906 dalla locale comunità ebraica a Helsinki, città dell'allora Granducato di Finlandia, parte dell'Impero russo, con il nome di Stjärnan, stella in svedese. La società venne fondata seguendo il concetto sionista, sviluppato da Max Nordau, del Muskeljudentum, traducibile in italiano giudaismo muscolare o ebraismo muscolare, nel quale, facendo riferimento a figure storiche come Simon Bar Kokheba, gli Asmonei ed i Maccabei, si evidenziava l'esigenza di ribaltare questo pregiudizio spingendo le genti ebraiche a dedicarsi attivamente all'attività sportiva, rifacendosi in qualche modo alla locuzione latina Mens sana in corpore sano di Giovenale. Nel 1924 Elias Katz, tesserato dello Stjärnan, vinse l'oro nei 3000 metri piani a squadre ai Giochi della VIII Olimpiade di Parigi. Nel 1930 la sezione calcio partecipò al massimo campionato finlandese. Nel 1932 la società assunse il nome corrente. Nel 1938 il socio del Makkabi Abraham Tokazier si vide togliere la vittoria nei 100 metri piani durante i Campionati finlandesi assoluti di atletica leggera a causa del vigente antisemitismo e della presenza di alcuni delegati della Germania nazista. Sezione calcio La sezione calcio dello Stjärnan partecipò nel 1930 alla prima edizione del campionato finlandese di calcio a girone unico, la Mestaruussarja 1930. Lo Stjärnan nell'intero campionato ottenne solo due pareggi, chiudendo il campionato al settimo e penultimo posto, retrocedendo così nelle serie inferiori, non riuscendo più a competere ad alti livelli. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Actinobole
Actinobole
Actinobole Endl., 1843 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae). Etimologia Il nome del genere deriva deriva dal greco "aktinos" (= raggio) e "bole" (= gettare, lanciare). Probabilmente perché i fiori di Actinobole sono disposti in modo radiale, come raggi di sole. Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Stephan Friedrich Ladislaus Endlicher (1804-1849) nella pubblicazione "Genera plantarum secundum ordines naturales disposita (supplementums)" ( Gen. Pl. Suppl. [Endlicher] 3: 70 ) del 1843. Descrizione Portamento. Le specie di questo gruppo hanno un habitus di tipo erbaceo annuale nano peloso. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice). Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. Foglie. Le foglie, soprattutto basali, sono disposte in modo variabile da alternato a subopposto e sono quasi sempre sessili. La lamina è intera e piatta con forme lanceolate strette; i margini sono continui a volte revoluti. La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini affollati insieme tra le foglie basali. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino sessile di tipo disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); il margine è ialino. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è conica. Fiori. I fiori (da 10 a 60 per capolino) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in: fiori del disco esterni: sono femminili e filiformi (se presenti); fiori del disco centrali: sono ermafroditi e tubulosi. In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio. Formula fiorale: */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame. Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono giallo, violaceo, bianco o rosso. Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme concave; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”). Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate. Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile obovoidale; la superficie può essere ricoperta di tricomi globosi senza cellule basali; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da 4 - 5 setole capillari (piumose all'apice) connate in un anello. Biologia Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora). Distribuzione e habitat Le specie di questo genere sono distribuite in Australia. Tassonomia La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi). La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia. Filogenesi Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae. La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto. Il genere Actinobole appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). Il genere di questa voce è posizionato nel subclade "Angianthus" che, da un punto di vista filogenetico, rappresenta il "core " del gruppo (l'ultimo che si è evoluto). In particolare Actinobole nel clade ha una posizione abbastanza centrale e con il genere Calocephalus R.Br. forma un gruppo fratello.. I caratteri distintivi del genere Actinobole sono: le foglie non sono ghiandolose; il ricettacolo è conico; il pappo è piumoso nella parte apicale. Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 20. Elenco delle specie Questo genere ha 4 specie: Actinobole condensatum (A.Gray) P.S.Short Actinobole drummondiana P.S.Short Actinobole oldfieldiana P.S.Short Actinobole uliginosum (A.Gray) H.Eichler Note Bibliografia Voci correlate Generi di Asteraceae Altri progetti Collegamenti esterni Actinobole Royal Botanic Gardens KEW - Database Asteroideae
9868422
https://it.wikipedia.org/wiki/Indy%20grab
Indy grab
Lindy grab, noto anche come indy air, è un aerial eseguito nelle discipline dello skateboard, snowboard e del kitesurf. Caratteristiche Questo trick consiste in un grab effettuato sulla parte centrale della tavola con la mano posteriore, ossia utilizzando quest'ultima per afferrare la zona del deck situata tra i piedi. Il lato della tavola su cui viene applicato il grab è quello frontale, nella direzione in cui puntano i piedi. Allo stesso tempo, lindy prevede una rotazione in backside, nel quale vengono quindi rivolte le spalle verso la direzione di marcia. Lo stesso trick, se eseguito in frontside, è noto con il nome di frontside air. Variazioni Vi sono numerose variazioni dellindy poiché, nei limiti delle capacità tecniche e delle possibilità fisiche, sono stati abbinati diversi trick a questo grab. Quelli più eseguiti sono il kickflip indy e lindy nosebone, nel quale viene distesa la gamba anteriore. Storia Lindy grab trae le sue origini dagli albori della disciplina dello skateboard, nella quale veniva già praticata verso la fine degli anni settanta. Concepito inizialmente come una manovra dello skateboard vert, lindy grab veniva eseguito quasi esclusivamente su strutture verticali come gli half-pipe, venendo spesso combinato con kickflip, heelflip e spin intorno all'asse verticale della tavola. In seguito alla graduale diffusione dello stile street, gli skater portarono gli aerial sulle superfici piatte (il cosiddetto flatground); l'introduzione dellollie, però, rese superfluo l'ausilio dei grab. Nonostante ciò, è possibile eseguire lindy anche in flatground. Lindy era inizialmente noto come "Gunnair", poiché fu inventato dallo skater Gunnar Haugo nel 1977. Negli anni ottanta, grazie al contributo di Duane Peters, che popolarizzò il trick, il Gunnair venne ribattezzato "Indy grab", poiché lo skater, all'epoca, era sponsorizzato dalla compagnia Independent Trucks. "Frontside indy" Con il passare del tempo venne introdotta la dicitura non del tutto corretta di "frontside indy": lindy air è, difatti, un trick eseguito esclusivamente in backside; tuttavia, al giorno d'oggi, è comune riferirsi ai frontside air come "frontside indy". Soprattutto nello snowboard, il termine "indy" si può usare per riferirsi a qualsiasi tipo di grab applicato con la mano posteriore sul lato della tavola in cui puntano i piedi. Persino nel videogioco Tony Hawk's Skateboarding il termine indy viene utilizzato in maniera erronea, il che ha contribuito all'ulteriore diffusione di questo significato alternativo. Note Collegamenti esterni Trick (skateboard) Trick (snowboard)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gomer
Gomer
Gomer – personaggio biblico, figlio di Jafet Gomer – comune francese nel dipartimento dei Pirenei Atlantici Gomer – villaggio abbandonato nella Provincia di Tavowš, Armenia Gomer – area non incorporata nella Contea di Allen (Ohio), Stati Uniti d'America
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https://it.wikipedia.org/wiki/Walker%3A%20Independence
Walker: Independence
Walker: Independence è una serie televisiva statunitense western ideata da Anna Fricke e andata in onda su The CW dal 6 ottobre 2022 al 2 marzo 2023. È un prequel della serie televisiva Walker , sempre di The CW. Nel maggio 2023 la serie è stata cancellata dopo una stagione. In Italia la serie è andata in onda su Rai Movie dal 19 giugno al 24 giugno del 2023. Trama Sul finire del 1800 Abby Walker, una donna ricca, intraprende il suo viaggio verso l'ovest dopo che il marito è stato ucciso davanti ai suoi occhi. Nel mentre incontra Hoyt Rawlins, un ladro in cerca di uno scopo della vita; la coppia arriva nella città di Independence in Texas una piccola cittadina dal futuro tutto da definire. Personaggi Principale Katherine McNamara Interpreta Abby Walker Matt Barr Interpreta Hoyt Rawlins Katie Findlay Interpreta Kate Carver Greg Hovanessian Interpreta lo sceriffo Tom Davidson Philemon Chambers Interpreta vice Augustus Justin Johnson Cortez Interpreta Calian Lawrence Kao Interpreta Kai Gabriela Quezada Interpreta Lucia Reyes Ricorrente Mark Sheppard Interpreta Nathaniel Hagan Néstor Serrano Interpreta Francis Reyes Santiago Interpreta Luis Reyes Norman Patrick Brown Interpreta capo Taza Rachel Michaela Interpreta Ruby Timothy Granaderos Interpreta Shane Davidson Ospiti Brandon Sklenar Interpreta Liam Collins Valerie Cruz Interpreta Teresa Davidson Cate Jones Interpreta Molly Sullivan Sarah Minnich Interpreta Martha Sullivan Jonathan Medina Interpreta Otis Clay Stella Baker Interpreta Charlotte McKenzie Julie Zhan Interpreta Lily Produzione Sviluppo Nel dicembre 2021, è stato riferito la produzione di una serie prequel intitolata Walker: Independence , la quale era in fase di sviluppo con Jared Padalecki come produttore esecutivo e Anna Fricke come showrunner. The CW è stata soddisfatta dell'episodio pilota è ha dato un ordine per la serie completa nel maggio 2022 per una première autunnale, abbinando la serie il giovedì con la serie madre. Fricke ha sviluppato la storia con Seamus Fahey, il quale ha scritto la sceneggiatura del episodio pilota .Il 9 maggio 2023, The CW ha cancellato la serie dopo una stagione. Subito dopo la cancellazione Jared Padalecki: ha dichiarato che la serie sarebbe stata venduta ad altri punti vendita. Il 9 giugno 2023, non è stato possibile trovare qualcuno che l'avrebbe salvata dalla cancellazione. Casting Nel 2022,Katherine McNamara è stata scelta per il ruolo principale di Abby Walker, l'antenata di Cordell Walker di Padalecki. Nel febbraio 2022, Justin Johnson Cortez è stato scelto come personaggio regolare della serie, Matt Barr si è unito al cast come Hoyt Rawlins. Nel 2022, Gabriela Quezada è stata scelta come personaggio regolare della serie. Riprese L'episodio pilota della serie è stato girato a Santa Fe, Nuovo Messico all'inizio del 2022. Le riprese per il resto della stagione sono iniziate a Santa Fe e nei dintorni il 18 luglio 2022. Episodi Accoglienza Su Rotten Tomatoes, la serie detiene un indice di gradimento del 71% sulla base di 7 recensioni critiche, con una valutazione media di 7/10. Metacritic, che utilizza una media ponderata, ha assegnato un punteggio di 63 su 100 sulla base di 7 critici, indicando "recensioni generalmente favorevoli". Collegamenti esterni Serie televisive di CBS Studios Serie televisive ambientate nel Texas
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https://it.wikipedia.org/wiki/Without%20Limits%20%28album%29
Without Limits (album)
Without Limits è un album del cantante italiano Gianni Celeste con testi in lingua napoletana, pubblicato nel 2006. Tracce
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https://it.wikipedia.org/wiki/Serie%20A2%202023-2024
Serie A2 2023-2024
Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di calcio a 5 italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di hockey su pista italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallacanestro maschile italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallamano femminile italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallanuoto femminile italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallanuoto maschile italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallavolo femminile italiana Serie A2 2023-2024 – edizione della competizione di pallavolo maschile italiana
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https://it.wikipedia.org/wiki/Brandon%20Coutu
Brandon Coutu
Carriera Seattle Seahawks Al college Coutu giocò a football a Georgia. Fu scelto nel corso del settimo giro (235º assoluto) del Draft NFL 2008 dai Seattle Seahawks. Fu uno dei soli due kicker scelti nel draft di quell'anno. Fu svincolato il 5 settembre 2009. IL 30 luglio rifermò per sostituire Olindo Mare. Fu svincolato il 20 agosto. Las Vegas Locomotives Il 25 agosto 2011 Coutu firmò con i Las Vegas Locomotives della UFL. Jacksonville Jaguars Il 12 dicembre 2011 Coutu firmò con la squadra di allenamento dei Jacksonville Jaguars. Buffalo Bills Coutu firmò con i Buffalo Bills il 28 dicembre 2011 per sostituire gli infortunati Rian Lindell e Dave Rayner. Fu il terzo kicker utilizzato da Buffalo nella stagione. Tentò il primo field goal nella NFL il 1º gennaio contro i New England Patriots ma lo sbagliò. Fu svincolato a fine stagione. Ritorno ai Jacksonville Jaguars Coutu firmò nuovamente con i Jaguars nel maggio 2012. Fu svincolato il 17 luglio per fare spazio al nuovo acquisto Josh Scobee. Omaha Nighthawks Nel 2012 Coutu giocò con gli Omaha Nighthawks della UFL segnando 7 field goal su 8 tentativi. Dopo il fallimento della lega si ritirò. Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Riesener
Riesener
Henri-François Riesener – pittore francese, figlio di Jean-Henri Jean-Henri Riesener, nato Johann Heinrich Riesener – ebanista francese, d'origine tedesca Léon Riesener – pittore francese, figlio di Henri-François e nipote di Jean-Henri
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https://it.wikipedia.org/wiki/Emblema%20%28album%29
Emblema (album)
Emblema è un album del cantante siciliano Gianni Celeste, cantato in lingua napoletana, pubblicato nel 2007. Tracce Note
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno%20Segre%20%28storico%29
Bruno Segre (storico)
Biografia Figlio di Emanuele Segre (1889-1941), uno dei primi laureati della neo fondata Università Bocconi di Milano, e Kathleen Keegan (1895-1960), pianista e cantante angloirlandese, è stato allievo all'Università Statale di Milano della scuola filosofica di Antonio Banfi; si è occupato in gioventù di sociologia della cooperazione e formazione degli adulti nell'ambito del Movimento Comunità, collaborando a Ivrea con Adriano Olivetti. Dal 1964 al 1969 ha insegnato Storia della Filosofia e Storia della Pedagogia in Svizzera, alla scuola magistrale di Locarno. Dal 1980 al 1993 ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano. Dal 1991 al 2007 ha presieduto l’Associazione Amici di Neve Shalom - Wāħat as-Salām, villaggio in terra di Israele, nel quale si sperimenta e si promuove la cultura della pace e della tolleranza reciproca fra abitanti ebrei, musulmani e cristiani. L'impegno a favore del dialogo interreligioso e interculturale, nonché a favore della pace, è stata preponderante nella sua intensa attività di pubblicista e conferenziere. In questo ambito ha lungamente collaborato con Il Segretariato attività ecumeniche (SAE) e regolarmente partecipato ai Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Dal 2001 al 2011 ha diretto il periodico di vita e cultura ebraica Keshet. Suoi contributi su vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei sono apparsi in periodici quali Comunità, Confronti, Contemplate: The International Journal of Cultural Jewish Thought, Diario, Il Gallo, qdR – qualcosa di Riformista, QOL, Il Regno. Opere Ebrei italiani Studenti dell'Università degli Studi di Milano Pacifisti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Come%20lei%20non%20c%27%C3%A8%20nessuno
Come lei non c'è nessuno
Come lei non c'è nessuno è una compilation della cantante italiana Rita Pavone, pubblicata nel 1976 dalla RCA - serie Linea Tre (catalogo TNL1 3 3019). Tracce Lato A Lato B Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati%20del%20mondo%20di%20atletica%20leggera%202023%20-%20Lancio%20del%20disco%20femminile
Campionati del mondo di atletica leggera 2023 - Lancio del disco femminile
La specialità del lancio del disco femminile dei campionati del mondo di atletica leggera 2023 si è svolta tra il 20 e il 22 agosto al Centro nazionale di atletica leggera di Budapest, in Ungheria. Podio Situazione pre-gara Record Prima di questa competizione, il record del mondo (RM) e il record dei campionati (RC) erano i seguenti. Campionesse in carica Le campionesse in carica a livello mondiale e olimpico erano: La stagione Prima di questa gara, le atlete con le migliori tre prestazioni dell'anno erano: Risultati Qualificazioni Le qualificazioni si sono disputate a partire dalle 9:06 del 20 agosto. Accedono alla finale le atlete di ogni Gruppo che raggiungono la misura di 64,00 m () o almeno le 12 migliori performance (). Gruppo A Gruppo B Finale La finale si è disputata alle 20:22 (ora locale di Budapest) del 22 agosto. Note Altri progetti Campionati del mondo di atletica leggera 2023 Lancio del disco ai campionati del mondo di atletica leggera
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https://it.wikipedia.org/wiki/DBUs%20Landspokalturnering%202023-2024
DBUs Landspokalturnering 2023-2024
La DBUs Landspokalturnering 2023-2024, anche nota come Oddset Pokalen 2023-2024 per motivi di sponsorizzazione, è la 70ª edizione della coppa danese di calcio, iniziata l'8 agosto 2023 e terminata il 9 maggio 2024. Il è la squadra campione in carica. Calendario Il calendario della competizione è strutturato come segue: Primo turno Al primo turno partecipano 92 squadre: 56 squadre provenienti dai livelli dal sesto al nono del campionato danese le 12 squadre della 3. Division 2022-2023 le 12 squadre della 2. Division 2022-2023 le squadre dal terzo al dodicesimo posto della 1. Division 2022-2023 le ultime due classificate della Superligaen 2022-2023 Le squadre sono divise in tre regioni: Sjælland/Bornholm/Falster/Lolland Fionia/Jutland meridionale Jutland settentrionale Sjælland/Bornholm/Falster/Lolland |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|5 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|8 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|9 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|10 agosto 2023 Fionia/Jutland meridionale |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|8 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|9 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|10 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|15 agosto 2023 Jutland settentrionale |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|8 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|9 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|10 agosto 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|15 agosto 2023 Secondo turno Al secondo turno partecipano 52 squadre: Le 46 vincenti del primo turno le prime 2 classificate della 1. Division 2022-2023 le 4 squadre dal settimo al decimo posto della Superligaen 2022-2023 Est |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|5 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|6 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|7 settembre 2023 Ovest |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|5 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|6 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|7 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|12 settembre 2023 Terzo turno Al terzo turno partecipano 32 squadre: Le 26 vincenti del secondo turno Le prime 6 classificate della Superligaen 2022-2023 |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|26 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|27 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|28 settembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|4 ottobre 2023 Ottavi di finale |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|31 ottobre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|1 novembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|2 novembre 2023 Quarti di finale |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|6 dicembre 2023 / 9 dicembre 2023 |- |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|7 dicembre 2023 / 10 dicembre 2023 Semifinali |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|29 marzo 2024 / 10 aprile 2024 |- |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|29 marzo 2024 / 10 aprile 2024 Finale Note Collegamenti esterni Edizioni della Coppa di Danimarca Calcio nel 2023 Calcio nel 2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/10%20Stories%20Down
10 Stories Down
10 Stories Down è un album in studio del gruppo musicale britannico The Pineapple Thief, pubblicato nel 2003. Storia Tracce Formazione Bruce Soord – voce, chitarra, tastiera, percussioni Steve Kitch – pianoforte, Rhodes, tastiera, mellotron Jon Sykes – basso, cori Nik Lang - batteria Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Puerta%20del%20Conde
Puerta del Conde
La Puerta del Conde è una porta cittadina di Santo Domingo, che accede al quartiere (barrio) della Città coloniale di Santo Domingo, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1990. Fu qui che, il 27 febbraio 1844, uno dei padri della patria dominicana, Francisco del Rosario Sánchez, proclamò l'indipendenza della repubblica da Haiti, issando la prima bandiera nazionale. La porta formava parte del Baluarte del Conde (), che a sua volta era parte di un più ampio sistema di fortificazioni progettate per proteggere la Città coloniale. La prima porta aperta nella fortezza fu la Puerta de Santiago, poi detta anche Puerta Cerrada e Puerta de la Misericordia. Storia La costruzione della fortezza, all'epoca Baluarte San Genaro, principiò nel 1543; progetto e costruzione furono affidati all'architetto Rodrigo de Liendo. Fino alla fine dell'Ottocento, essa costituiva la via d'accesso principale all'entroterra e il confine più settentrionale della città, costituendo un avamposto strategico per la difesa della città dagli attacchi degli eserciti invasori e dalle incursioni dei pirati e corsari. Le mura difensive furono ristrutturate nel 1655, allorché gli inglesi guidati da William Penn e Robert Venables assediarono Santo Domingo. L'invasione fu sventata dalle forze spagnole agli ordini del capitano generale della colonia Bernardino de Meneses, conte di Peñalva. Alla fortezza fu aggiunta così la muraglia a formare il bastione e la cittadella, e la struttura fu intitolata al conte. Il baluardo era una tipica fortezza bastionata del XVII secolo con influenze architettoniche italiane. Forti di questo tipo sono conservati nei Caraibi come importante retaggio delle fortificazioni dell'epoca. La cinta muraria difensiva della città fu completata nel XVIII secolo. Con i vari ampliamenti, la Santo Domingo coloniale si ritrovò racchiusa all'interno di mura a pianta pentagonale. Delle mura difensive che circondavano la città non rimane molto, ad eccezione di alcuni tratti recintati e fortificati, tra cui appunto Puerta del Conde, Puerta de la Misericordia, Fuerte San Gil, Fuerte San José e Fuerte Santa Barbara. Scavi archeologici e restauri hanno svelato che la costruzione corrisponde a preesistenti fortificazioni medioevali: le fondamenta restaurate di mura e fossati presso la porta dà un quadro chiaro di come la fortificazione doveva apparire un tempo. Epoca contemporanea La Puerta del Conde funge da ingresso principale al Parque Nacional () o Parque Independencia (). A coronamento dell'arco sta l'iscrizione latina Dulce et decorum est pro patria mori ("È dolce e onorevole morire per la patria"). Il Baluarte del Conde è un simbolo d'indipendenza e racchiude monumenti e strutture che testimoniano la lotta per la libertà dei dominicani. Il forte è chiamato comunemente La Puerta del Conde/Parque Nacional, essendo questi i due simboli più evidenti e rilevanti della storia della Repubblica. Parque Independencia Il Parque Independencia ("Parco Indipendenza") è un parco storico edificato entro il perimetro del Baluarte del Conde, così chiamato poiché al suo interno fu proclamata l'indipendenza dominicana nel 1844, e ospita l'Altar de la Patria (). L'unica sezione del muro difensivo originario rimasta a delimitarlo è La Puerta del Conde. Il Parco è stato ridisegnato nel 1912 dell'architetto Antonin Nechodoma e non esiste più il percorso che lo attraversava. Questa ristrutturazione facilitò in seguito l'edificazione dell'Altar de la Patria. Altar de la Patria L'Altar de la Patria è un mausoleo in marmo bianco costruito nel 1976. La struttura contiene i resti dei padri fondatori della Repubblica Dominicana: Juan Pablo Duarte, Francisco del Rosario Sánchez e Matías Ramón Mella. Oltre alle statue dei padri fondatori, opera dello scultore italiano Nicola Arrighini, ospita una "fiamma eterna" che arde in memoria dei patrioti dominicani. Note Altri progetti Architetture di Santo Domingo
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https://it.wikipedia.org/wiki/Aeromere
Aeromere
Aeromere è stata un'azienda aeronautica italiana fondata a Trento nel 1957 che costruiva l'aereo Aviamilano F.8 Falco per il mercato statunitense e l'aliante Aeromere Pegaso M-100 per i club di volo a vela italiani, oltre alle motociclette Capriolo. Storia L'azienda nasce da uno stabilimento della Caproni, l'Aero Caproni S.p.a d'Arco che, alla morte di Gianni Caproni nel 1957, passò alla Provincia Autonoma di Trento e che produceva dal 1950 la gamma di motociclette Capriolo. Per garantire il mantenimento di questa attività, nel 1957 lo stabilimento fu riorganizzato come Aero Meccanica Regionale (Aeromere), marchio depositato nel 1960. Sfruttando il patrimonio aeronautico della Caproni, Aeromere cercò di diversificarsi producendo una serie di 60 aerei biposto, gli Aeromere Super Falco. Nel 1958 l'azienda diventa Aero Mere e passa alla produzione di alianti, costruendo l'Aeromere Pegaso M 100. Nel 1960, con il mercato italiano delle moto in forte declino, l'azienda iniziò a costruire anche piccoli motoscafi in legno. Nel 1962 lo stabilimento chiude e la proprietà passa alla Hurth Italiana S.p.A. La produzione del Super Falco verrà presa in carico dal gruppo Laverda. Note Bibliografia Altri progetti Collegamenti esterni Caproni Aziende aeronautiche del passato italiane
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https://it.wikipedia.org/wiki/I%20Inside%20the%20Old%20Year%20Dying
I Inside the Old Year Dying
I Inside the Old Year Dying è il decimo album in studio della cantautrice e musicista inglese PJ Harvey, pubblicato il 7 luglio 2023 su Partisan Records. È il suo primo album di materiale inedito dall'uscita di The Hope Six Demolition Project (2016). Pubblicazione L'album è stato prodotto da Flood e John Parish, con una produzione aggiuntiva realizzata da Rob Kirwan. Il singolo principale, A Child's Question, August, è stato pubblicato il 26 aprile 2023. Nel singolo e in August presta la voce l'attore britannico Ben Whishaw, mentre nel pezzo eponimo presta la voce Colin Morgan. Al momento della pubblicazione, l'album è stato accolto con ampi consensi dalla critica e ha debuttato al numero 5 della classifica degli album del Regno Unito. Come per l'album precedente, la produzione è stata fatta in studio con un metodo improvvisativo e di continua evoluzione ancora in sede di registrazione. Temi e stile musicale I testi, in un inglese ricercato e antico, sono ispirati dall'ultimo libro della stessa PJ Harvey, Orlam, a sua volta ispirato dalla letteratura alta inglese di William Shakespeare, John Keats e Samuel Taylor Coleridge. Tracce Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi%20di%20Droids%20Adventures
Episodi di Droids Adventures
La prima ed unica stagione della serie animata Droids Adventures, composta da 13 episodi, è andata in onda negli Stati Uniti sulla ABC dal 7 settembre al 30 novembre 1985. L'anno successivo, il 7 giugno 1986, fu trasmesso lo speciale Il Grande Heep, ambientato tra gli episodi 9 e 10. L'edizione italiana è andata in onda su Italia 1 nel 1987, mentre Il Grande Heep è stato pubblicato su Disney+ in inglese sottotitolato il 18 giugno 2021. Tutti gli episodi della serie sono stati diretti da Ken Stephenson, mentre Il Grande Heep è diretto da Clive A. Smith. La Strega Bianca Titolo originale: The White Witch Scritto da: Peter Sauder Trama Dopo essere stati lanciati nei deserti di Ingo dal contrabbandiere loro padrone insieme a della merce rubata, C-3PO e R2-D2 vengono trovati dai corridori di speeder bike Thall Joben e Jord Dusat che li portano con loro. Mentre tornano all'officina di Jord (in cui hanno messo a punto la velocissima landspeeder Strega Bianca), i due attraversano il territorio della base segreta del gangster Tig Fromm e vengono attaccati dai suoi droidi, ma riescono a evitarli anche grazie all'intervento della giovane Kea Moll che salva 3PO. Fromm vuole evitare che qualcuno venga a conoscenza della sua base in cui sta costruendo il Trigon One, un satellite armato per sottomettere le bande rivali. Così, quella notte, il suo amico Vlix attacca l'officina di Jord e lo rapisce. Thall sale sulla Strega Bianca e, con l'aiuto di Kea, 3PO e R2, si introduce nella base di Fromm e salva Jord, distruggendo nel contempo gran parte del suo esercito di droidi. Dopodiché, il gruppo abbandona il pianeta sull'astronave di Kea. L'arma segreta Titolo originale: Escape Into Terror Titolo alternativo proposto da Disney+: Fuga nel terrore Scritto da: Peter Sauder Trama Durante una riparazione nello spazio, C-3PO sgancia accidentalmente l'iperguida dall'astronave di Kea e lascia che galleggi via. Il gruppo si reca quindi ad Annoo in cerca di una nuova iperguida, venendo ospitati da Demma Moll, la madre di Kea. Qui i droidi scoprono che Kea e sua madre sono membri dell'Alleanza Ribelle. Sul pianeta si trova però anche la base di Sise Fromm, padre di Tig, che manda un droide a casa di Demma perché uccida Thall e Jord. Sventato l'attacco, il gruppo viene informato dell'esistenza del Trigon One da Demma (che aveva inviato la figlia su Ingo perché ne scoprisse l'ubicazione) e decide di distruggerlo. Mentre Jord rimane con Demma, Thall, Kea e i droidi si intrufolano nella nave della banda di Fromm e arrivano su Ingo, dove riescono a infiltrarsi nella base segreta e a rubare il Trigon One. Il rapimento Titolo originale: The Trigon Unleashed Titolo alternativo proposto da Disney+: Alla ricerca del Trigon One Scritto da: Richard Beban e Peter Sauder Trama Dopo che la sua banda ha fatto irruzione nell'officina su Ingo e catturato Thall, Kea e i droidi, Tig mostra loro di aver fatto rapire Jord e Demma, affermando che li libererà solo quando Thall gli rivelerà la posizione del Trigon One. Thall gli dice che parlerà solo con Sise, così Tig porta tutti alla base del padre su Annoo. Qui Thall rivela che l'arma si trova in una foresta su Ingo. Tig torna sul pianeta personalmente seguito da Vlix, mentre Sise fa imprigionare Thall, Kea e i droidi nella stessa cella in cui si trova Jord. Tuttavia, grazie ai droidi, i ragazzi si liberano e salvano anche Demma. Nel frattempo Tig, mentre torna su Annoo, si accorge che il sistema di guida del Trigon One è stato sabotato in modo che si schianti contro la base di Sise Fromm, così fugge sulla navicella di Vlix e dice al padre di far evacuare la base. Jord riesce a rubare una nave a ad andarsene con gli altri prima che avvenga la collisione, che distrugge sia il Trigon One che la base. Una gara esplosiva Titolo originale: A Race to the Finish Titolo alternativo proposto da Disney+: Corsa verso il traguardo Scritto da: Peter Sauder e Steve Wright Trama 3PO, R2, i loro padroni e Kea vanno a Boonta per prendere parte a una gara di speeder, ma vengono inseguiti dai Fromm (che vogliono vendicarsi per averli rovinati) e finiscono per schiantarsi sul pianeta. Durante l'attacco Jord rimane ferito e la Strega Bianca viene danneggiata, così il gruppo si reca in città per ripararla e curare Jord. Nel frattempo Sise chiede a Boba Fett di portargli i ragazzi; Jabba the Hutt ha messo una taglia sul gangster, ma Fett accetta perché gli deve un favore. Tig però decide di batterlo sul tempo con l'aiuto di Vlix. 3PO viene avvicinato dal droide BL-17, che fa amicizia con lui; esso è però di proprietà di Fett e finisce per attirare i droidi, Thall e Kea in una trappola del suo padrone. 3PO riesce a distruggere BL-17 e Thall fugge sulla Strega Bianca inseguito da Fett, ma non sa che durante lo scontro con il cacciatore di taglie Tig ha messo sullo speeder un detonatore termico che esploderà dopo il decimo giro della corsa. Thall partecipa alla corsa, sempre inseguito da Fett i cui sabotaggi vengono sventati da R2; proprio al decimo giro il droide fa espellere il detonatore contro lo speeder di Fett, che è costretto ad abbandonarlo prima che esploda, e Thall vince la corsa. Fett porta i Fromm e Vlix da Jabba, mentre a Thall, Jord e Kea viene offerto un lavoro in una società di speeder. Quando sentono che i tre intendono rifiutare perché 3PO e R2 verrebbero riprogrammati, i droidi abbandonano i loro padroni in modo che possano accettare il lavoro. Il principe perduto Titolo originale: The Lost Prince Scritto da: Peter Sauder Trama Su un pianeta minerario, 3PO e R2 vengono comprati dal giovane Jann Tosh insieme a un androide. Quest'ultimo si rivela però essere Mon Julpa, che il signore del crimine Kleb Zellock è stato incaricato di trovare per conto di Sollag Den in cambio di una grossa somma. Egli ha però perso la memoria, e dopo aver fatto amicizia con Jann lavora presso la miniera di suo zio. Una sera però viene rapito da Kleb e imprigionato nella sua miniera in cui sta estraendo per l'Impero Galattico il Nergon-14, un minerale esplosivo. Jann si reca sul posto coi droidi per liberarlo, ma vengono costretti a lavorare nella miniera insieme a Mon Julpa. Quando viene portato lì anche Sollag (che si era rifiutato di pagare ancora di più), questi dà a Mon Julpa uno scettro che gli fa tornare la memoria: egli è l'erede al trono del Tammuz-an, e l'amnesia gli era stata provocata da un visir usurpatore. Insieme a Kleb e al suo servitore, il gruppo riesce a fuggire dalle miniere prima che vengano distrutte da un'esplosione del Nergon-14. Il nuovo re Titolo originale: The New King Scritto da: Peter Sauder Trama I droidi, Jann, Mon Julpa e Sollag, insieme alla pilota Jessica Meade, si recano a Tammuz-an per contrastare Ko Zatec-Cha, il visir che vuole impadronirsi del trono. Con l'aiuto del cacciatore di taglie IG-88, Zatec-Cha cattura Mon Julpa, Sollag e Jessica e ruba lo scettro reale, che servirà durante una cerimonia per proclamare il legittimo re. Jann e i droidi riescono però a liberarli e a interrompere la cerimonia in tempo, così Mon Julpa viene nominato re di Tammuz-an. I pirati di Tarnoonga Titolo originale: The Pirates of Tarnoonga Scritto da: Peter Sauder Trama Mentre stanno trasportando del carburante a Tammuz-an, Jann, Jessica e i droidi vengono catturati dal pirata Kybo Ren, che vuole indebolire Tammuz-an in vista di un imminente attacco da parte sua. Egli porta il carico e i prigionieri sul suo pianeta acquatico Tarnoonga. Qui Jann viene dato in pasto a un mostro marino, ma viene salvato dai droidi e con loro fugge dal pianeta, mentre Jessica si libera e riparte con la cisterna. Ren è quindi costretto ad anticipare il suo attacco e si dirige verso Tammuz-an con uno Star Destroyer rubato. Nel corso dell'attacco riesce a catturare nuovamente Jann e i droidi e a distruggere la cisterna, ma si accorge che è vuota: si trattava di un'esca, e Jessica si è già diretta nella vera cisterna in cui si trovano Mon Julpa e Sollag. 3PO e R2 sabotano il Destroyer e fuggono con Jann su Tammuz-an, mentre i pirati vengono catturati. La vendetta di Kybo Ren Titolo originale: The Revenge of Kybo Ren Scritto da: Peter Sauder Trama Kybo Ren viene liberato e rapisce Gerin, la figlia di Lord Toda, rivale politico di Mon Julpa. Ren la porta sul pianeta Bogden e chiede come riscatto la liberazione dei suoi uomini. I droidi, Jann e Jessica vanno a salvarla ma il loro intervento viene scoperto da Ren, che aumenta il riscatto; vuole anche la sua nave e Julpa. Gli uomini di Ren arrivano sul pianeta con Julpa, ma quando Ren rivela di non voler liberare i prigionieri, Julpa mostra di aver portato con sé di nascosto Lord Toda e una squadra di soldati di Tammuz-an. Dopo un breve scontro, Ren e i suoi uomini vengono rimandati in prigione e viene forgiata un'alleanza tra Julpa e Toda. Jessica decide di tornare alla sua attività di trasporto merci e dice addio ai suoi amici. Coby e gli Starhunters Titolo originale: Coby and the Starhunters Scritto da: Joe Johnston e Peter Sauder Trama Coby, il giovane figlio di Lord Toda, è stato accettato all'Accademia Imperiale, e 3PO, R2 e Jann vengono incaricati di accompagnarlo. Durante una fermata allo spazioporto di Chuzalla l'animale da compagnia di Coby, Ingey, viene rapito dai cacciatori di uno zoo intergalattico. Coby e i droidi seguono la loro nave fino a un pianeta selvaggio, in cui liberano Ingey e l'umanoide Greej. Quindi, grazie all'intervento degli autoctoni e di Jann, catturano i cacciatori. Coby decide di unirsi a Greej nel riportare gli animali ai loro habitat naturali, mentre Jann annuncia di essere stato accettato all'Accademia. 3PO e R2 si ritrovano quindi nuovamente soli. La coda delle comete di Roon Titolo originale: Tail of the Roon Comets Scritto da: Ben Burtt (soggetto); Michael Reaves (sceneggiatura) Trama 3PO e R2 hanno un nuovo proprietario, Mungo Baobab, un mercante ricercato dall'Impero che sta cercando l'ubicazione del pianeta Roon; egli vuole inaugurare una rotta commerciale per vendere le preziose pietre di Roon. Mungo acquista una mappa del sistema di Roon e si dirige agli Archivi Baobab, dove scopre che il sistema si trova in una nuvola di polvere chiamata Mantello dei Sith che può essere attraversata seguendo la traiettoria delle comete arcobaleno. Nel frattempo, l'ammiraglio Screed riceve una comunicazione dal governatore Koong di Roon, che desidera formare un'alleanza redditizia con l'Impero. Mungo e i droidi seguono le comete, ma vengono catturati dal raggio traente dell'astronave di Koong. Quest'ultimo li identifica erroneamente come emissari dell'Impero e offre loro una visita guidata, tuttavia arriva Screed e vengono arrestati. Mungo deve essere consegnato a Screed e i droidi riprogrammati, ma R2 finge un sovraccarico e li aiuta a scappare grazie a una nuvola di fumo. La loro fuga causa delle esplosioni a bordo della nave, costringendo tutti a evacuarla mentre si schianta contro un asteroide. Mentre Koong e Screed rubano la navetta di Mungo, quest'ultimo ruba quella di Koong e ritrova la rotta per Roon con l'aiuto di un altro prigioniero che R2 aveva liberato. I giochi di Roon Titolo originale: The Roon Games Scritto da: Ben Burtt (soggetto); Gordon Kent e Peter Sauder (sceneggiatura) Trama Mungo, 3PO e R2 si stanno dirigendo verso Roon, ma quando entrano nell'atmosfera vengono attaccati dai caccia di Koon e si schiantano in una zona fangosa della provincia di Umboo. Il loro incidente viene notato da Nilz Yomm e sua figlia Auren che indagano e fanno amicizia con il trio. Tuttavia l'incidente è stato notato anche da Gaff, aiutante di Koong, che nota che si trovano sopra un'enorme creatura simile a un dinosauro chiamata Shamunaar. Il gruppo riesce a scappare dal mostro e si dirige ai giochi di Roon, dove Nilz e Auren si stavano dirigendo originariamente, e dove Mungo può acquistare parti per l'astronave danneggiata. Inoltre Auren ritiene che Mungo possa partecipare all'evento conclusivo, la Corsa dell'Imbuto (una sorta di staffetta ippica). Ai giochi si trovano anche l'ammiraglio Screed e Koong, che vuole vincere la corsa per conquistare Umboo essendo l'unica provincia non ancora sotto il suo controllo. Quando Koong vede arrivare la squadra dei Yomm con Mungo, ordina a Gaff di eliminarli. Gaff quindi mette fuori gioco due dei fantini, e 3PO e Mungo sono costretti a prendere il loro posto. Dopo una gara difficile, la squadra di Auren vince la corsa. Auren dice a Mungo che lo aiuterà a trovare le pietre di Roon. Oltre il mare di Roon Titolo originale: Across the Roon Sea Scritto da: Ben Burtt (soggetto), Sharman DiVono (sceneggiatura) Trama Mungo e i droidi sono pronti a partire nonostante non abbiano trovato le pietre e abbiano perso la loro nave. Tuttavia Auren e Nilz ritornano con una pietra datagli da un vecchio cercatore. Quando Mungo, Auren e i droidi vanno a trovarlo, si scopre essere lo zio di Mungo, Oggem Baobab, scomparso 60 anni prima cercando le pietre. Oggem fornisce loro alcune informazioni prima di morire, lasciando Mungo a completare la ricerca della fonte delle pietre con i suoi strumenti. Il gruppo si dirige verso un insediamento vicino per procurarsi rifornimenti, ma Koong e Screed li stanno monitorando e inviano Gaff e alcuni stormtrooper a catturarli. Mentre R2 riesce a scappare, Mungo, 3PO e Auren vengono catturati e costretti a remare su una nave insieme ad altri schiavi fino a Koong Island. R2 usa la sua modalità sommergibile per seguire la nave e si intrufola a bordo, liberando i suoi amici e fuggendo con loro a bordo di una scialuppa di salvataggio. La fortezza ghiacciata Titolo originale: The Frozen Citadel Scritto da: Ben Burtt (soggetto), Paul Dini (sceneggiatura) Trama Mentre Mungo, 3PO, R2, Auren e Nilz sono in montagna per osservare il percorso delle comete arcobaleno, Koong rilascia su Umboo il rooze, una potente arma biologica. Tuttavia, a causa di una perdita nei container, anche Koong viene contagiato. Quando Mungo e i suoi amici tornano a casa di Auren scoprono che sua madre è stata contagiata, e senza un antidoto finirà per svanire nel nulla. Koong sa che Nilz è l'unico sul pianeta a poter trovare una cura, quindi manda Gaff a catturarlo; anche Auren viene presa in ostaggio. Dopo aver messo un oggetto tracciabile addosso ad Auren, Mungo e i droidi lo seguono in un vulcano, ubicazione della fortezza di Koong, attraverso un'entrata secondaria. Qui scoprono uno specchio magico, che consente a 3PO di tradurre i segni su uno degli oggetti che Oggem aveva lasciato a Mungo; essi li informano che la fonte delle pietre è nelle pareti del vulcano. Il gruppo riesce a entrare nella fortezza di Koong e a liberare Auren e Nilz, che ha completato la cura. Mungo affronta Koong e Screed offrendo loro l'antidoto e la fonte delle pietre in cambio della libertà per lui e per gli abitanti di Umboo. 3PO e R2 sparano con un cannone a una parete del vulcano rivelando la fonte, e Screed ordina ai soldati di sequestrare la fortezza. Koong allora spara col cannone alle pareti gettando nel vulcano tutte le pietre, congelandolo. Mentre gli imperiali fuggono dalla fortezza, Koong soccombe alla malattia e svanisce. Mungo, Auren, Nilz e i droidi recuperano la nave originale di Mungo e si dirigono verso Umboo, scoprendo che R2 ha addosso un'ultima pietra di Roon. Dopo che la madre di Auren è guarita, Mungo si prepara per tornare da suo padre ma lascia i droidi su Roon, promettendo di tornare presto dato che lui e Auren si sono innamorati. Il Grande Heep Titolo originale: The Great Heep Diretto da: Clive A. Smith Scritto da: Ben Burtt Trama C-3PO e R2-D2 sono in viaggio verso il loro nuovo padrone, Mungo Baobob, che vive tra i coloni del pianeta Biitu in un idilliaco insediamento rurale. L'astronave viene però attaccata da droidi spazzini che li catturano e li scaricano in una struttura di Biitu in cui si trova il Grande Heep, un enorme droide minerario imperiale che è stato inviato per estrarre delle pietre preziose. Il Grande Heep ha eretto il divoratore di umidità, che protegge i droidi minerari dalla pioggia ma ha anche trasformato il pianeta in un deserto. R2-D2 viene portato in un serraglio paradisiaco in cui i droidi astromeccanici vengono sottoposti a bagni d'olio e dove incontra KT-10, una sua simile di cui si innamora. C-3PO viene messo al lavoro tra i droidi minerari, dove scopre che il Grande Heep si ricarica prosciugando tutta l'energia degli astromeccanici. C-3PO scopre anche che Mungo è prigioniero, e Fidge, un bambino autoctono amico di Mungo, gli porta una sega per liberarsi. I tre intendono rubare una nave, ma si rendono conto che avranno bisogno di un astromeccanico per farla volare, quindi 3PO irrompe nel serraglio per salvare R2, il quale si rende conto del pericolo quando anche KT-10 viene prosciugata dal Grande Heep. Mungo finge di essere un droide per distrarre l'ammiraglio Screed e gli stormtrooper a guardia della nave, mentre R2 la ruba. 3PO e Mungo rimangono a terra, ma vengono protetti da Fidge e dagli altri astromeccanici su tutte le furie. Il Grande Heep lancia un disco contro la nave, facendola schiantare contro il divoratore di umidità, che esplode. Ciò fa cadere sul pianeta una pioggia torrenziale, che fa arrugginire l'enorme droide e lo disattiva. 3PO piange R2-D2, ma scopre che ha usato un paracadute per fuggire dalla nave all'ultimo secondo, e lui e il resto degli astromeccanici condividono parte della loro energia per riattivare KT-10. Mentre il pianeta inizia a riprendersi dalla siccità, Mungo invita la sua nave ad atterrare. Droids Adventures
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https://it.wikipedia.org/wiki/Football%20Club%20de%20Metz%202019-2020%20%28femminile%29
Football Club de Metz 2019-2020 (femminile)
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club de Metz nelle competizioni ufficiali della stagione 2019-2020. Stagione Divise e sponsor La grafica era la stessa utilizzata dalla squadra maschile del . Main sponsor era il gruppo di concessionarie di automobili CAR Avenue, mentre quello tecnico, forniture delle tenute da gioco era Nike. Organigramma societario Area tecnica Allenatore: David Fanzel Vice allenatori: Eric Brusco, Michel Antoine Preparatore dei portieri: Preparatore atletico: Medico sociale: Rosa Rosa, ruoli e numeri di maglia tratti dal sito societario e Footofeminin.fr, aggiornati al 31 gennaio 2020. Calciomercato Sessione estiva Sessione invernale Risultati Division 1 Girone di andata Girone di ritorno Coppa di Francia Statistiche Statistiche di squadra Andamento in campionato Statistiche delle giocatrici Note Collegamenti esterni 2019-2020
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa%20di%20San%20Lorenzo%20%28Corniglio%2C%20Vestola%29
Chiesa di San Lorenzo (Corniglio, Vestola)
La chiesa di San Lorenzo è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato in via Vestola 11 a Vestola, frazione di Corniglio, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Langhirano-Lesignano Bagni-Tizzano-Corniglio-Monchio-Palanzano. Storia Il luogo di culto originario fu edificato in epoca altomedievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 9 ottobre 995, quando la capella qui est in onore S. Laurentii fu menzionata in una donazione. L'edificio fu successivamente citato nel 1354 e nel 1493 tra le dipendenze della pieve di Beduzzo. In seguito la chiesa cadde nel degrado, tanto che in un documento del 1520 risultava unita a quella di Petrignacola; nel 1579 il vescovo di Rimini Giovanni Battista Castelli, nel corso della sua visita pastorale, ne ordinò la completa ristrutturazione e conseguentemente negli anni seguenti l'edificio fu ricostruito in forme barocche. Tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo fu edificata la cappella sul lato destro, mentre il campanile fu innalzato solo dopo il 1829. Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, l'adiacente canonica fu devastata da un incendio e fu ricostruita pochi anni dopo. Descrizione La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella sulla destra e una nicchia sulla sinistra, con ingresso a ovest e presbiterio a est. La semplice e simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, è caratterizzata dalla presenza dell'ampio portale d'ingresso centrale, delimitato da una cornice in pietra e coronato da un frontone triangolare spezzato, al cui interno si apre una piccola finestra di forma rettangolare, priva di cornice; in sommità corre lungo gli spioventi del tetto un sottile cornicione. Sulla destra, a breve distanza dal tempio, si erge su un alto basamento a scarpa il massiccio campanile in pietra, accessibile attraverso una porta sul fondo; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto; in sommità, oltre il cornicione si innalza nel mezzo una guglia piramidale metallica. All'interno la navata, coperta da una volta a botte ornata con un motivo a finti cassettoni, è decorata lateralmente con lesene e cornicioni dipinti; sulla destra la cappella si affaccia sull'aula attraverso un'ampia arcata a tutto sesto, mentre di fronte si apre una grande nicchia, contenente il confessionale. Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, decorato con affreschi a tema religioso; l'ambiente, coronato da una volte a crociera affrescata, ospita nel mezzo l'altare maggiore ligneo a mensa, aggiunto intorno al 1980. Note Bibliografia Voci correlate Diocesi di Parma Parrocchie della diocesi di Parma Altri progetti Lorenzo Architetture barocche della provincia di Parma Corniglio Lorenzo
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Campionati mondiali di badminton 2019 - Singolare femminile
Il torneo singolare femminile dei Campionati mondiali di badminton 2019 si è svolto dal 19 al 25 agosto 2019. Tabellone Fase finale Parte alta Sezione 1 Sezione 2 Parte bassa Sezione 3 Sezione 4 Campionati mondiali di badminton 2019
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Rheingold (film)
Rheingold, è un film del 2022 diretto da Fatih Akin. Trama Ambientato nel 2010 in Iraq e racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un carico d'oro in Germania. Uno di loro, Giwar Hajabi noto come Xatar, ricorda come ha trascorso l'infanzia da curdo a confine con l'Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti. Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in particolare per il rap. La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d'oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena... Distribuzione Il film è uscito in Italia il 27 Luglio del 2023, distribuito da I Wonder Pictures. Riconoscimenti 2023 - German Film Awards Candidatura al miglior film per Fatih Akin, Nurhan Sekerci-Porst e Herman Weigel Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Partito%20Comunista%20Operaio%20dell%27Iran
Partito Comunista Operaio dell'Iran
Il Partito Comunista Operaio dell'Iran () è un piccolo partito politico iraniano operaista fondato da Mansoor Hekmat, con l'obiettivo di rovesciare il regime islamico. Note Altri progetti Collegamenti esterni Storia dell'Iran
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https://it.wikipedia.org/wiki/Anthony%20Higgins
Anthony Higgins
Biografia Dopo gli studi superiori, frequenta il Birmingham Repertory Theatre, una delle istituzioni più prestigiose del Regno Unito, da cui è partita la carriera di attori come John Gielgud, Peggy Ashcroft, Laurence Olivier, Albert Finney, Julie Christie. Dopo aver cominciato a lavorare in teatro e in televisione, debutta nel cinema nel 1967 in Di pari passo con l'amore e la morte sotto la regia di John Huston, come Anthony Corlan (Corlan è il cognome della madre). Negli anni '70 lavora principalmente in teatro per la Royal Shakespeare Company e il Royal National Theatre ma non mancano produzioni televisive per la BBC. All'inizio degli anni '80, il cinema si interessa nuovamente a lui: compare in I predatori dell'arca perduta, in Quartet (1981), I misteri del giardino di Compton House (1982). Da allora continua a dividersi fra televisione e cinema in ugual misura, comparendo in grandi produzioni internazionali e serie TV britanniche e australiane. Filmografia Di pari passo con l'amore e la morte (A Walk with Love and Death), regia di John Huston (1969) Una messa per Dracula (Taste the Blood of Dracula), regia di Peter Sasdy (1970) Something for Everyone, regia di Harold Prince (1970) La regina dei vampiri (Vampire Circus), regia di Robert Young (1972) Flavia la monaca musulmana, regia di Gianfranco Mingozzi (1974) La nave dei dannati (Voyage of the Damned), regia di Stuart Rosenberg (1976) Quartet, regia di James Ivory (1981) I predatori dell'arca perduta (Raiders of the Lost Ark), regia di Steven Spielberg (1981) I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman's Contract), regia di Peter Greenaway (1982) La sposa promessa (The Bride), regia di Franc Roddam (1985) She'll Be Wearing Pink Pyjamas, regia di John Goldschmidt (1985) Piramide di paura (Young Sherlock Holmes), regia di Barry Levinson (1985) Segreti (Lace), regia di William Hale (1984) Max amore mio (Max, Mon Amour), regia di Nagisa Ōshima (1986) The Bridge, regia di Syd Macartney (1992) Sweet Killing, regia di Eddy Matalon (1993) Amore con interessi (For Love or Money), regia di Barry Sonnenfeld (1993) Nostradamus, regia di Roger Christian (1994) Indian Summer, regia di Nancy Meckler (1996) The Fifth Province, regia di Frank Stapleton (1997) Bandyta, regia di Maciej Dejczer (1997) Deeply, regia di Sheri Elwood (2000) The Last Minute, regia di Stephen Norrington (2001) Chromophobia, regia di Martha Fiennes (2005) Malice in Wonderland, regia di Simon Fellows (2009) Bel Ami - Storia di un seduttore (Bel Ami), regia di Declan Donnellan e Nick Ormerod (2012) La grande passione (United Passions), regia di Frédéric Auburtin (2014) Doppiatori italiani Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Anthony Higgins è stato doppiato da: Sergio Di Stefano in Segreti, La sposa promessa, Amore con interessi Saverio Moriones ne I misteri del giardino di Compton House, Le inchieste dell'ispettore Zen Sandro Acerbo ne I predatori dell'arca perduta Carlo Cosolo in Quartet Gianni Williams in Piramide di paura Tonino Accolla in Max amore mio Stefano Benassi in Miss Marple Luciano Roffi in Chromophobia Ambrogio Colombo in Law & Order: UK Giovanni Petrucci in La grande passione Raffaele Farina in Rosamunde Pilcher - Quattro sfumature d'amore Gianfranco Miranda ne I predatori dell'arca perduta (ridoppiaggio) Note Altri progetti Collegamenti esterni
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Altan Debter
Altan Debter (cirillico mongolo : Алтан дэвтэр Altan devter, scrittura mongola : Altan debter, letteralmente "Il libro d'oro") è una storia antica, ora perduta, dei mongoli. Di autore ignoto, era la storia ufficiale di Gengis Khan, dei suoi antenati e discendenti. Lo storico persiano Rashid al-Din Hamadani (1247–1318) se ne servì come fonte per le sue cronache, Jami' al-tawarikh. Taluni storici credono che la celebre Storia segreta dei mongoli abbia attinto al Altan debter quale fonte mentre altri, come David Morgan, sostengono che le due opere, sebbene concordanti su fatti ed eventi generali, «sono chiaramente abbastanza indipendenti l'una dall'altra.» Unitamente alla Storia segreta, funse certamente da fonte per il testo storico cinese Shengwu qizheng lu (), redatto per volontà del Khagan Kublai Khan (r. 1260–1294). Descrizione Stando alle recenti ricostruzioni, l'Altan Debter, di autore ignoto, era un testo dal valore sacrale, proprio per questo disponibile unicamente in lingua mongola, gelosamente custodito dai vari rami del clan Borjigin che, alla dissoluzione dell'Impero mongolo costituito da Gengis Khan, crearono vasti potentati in Eurasia. Solo i nobili e i principi appartenenti alla dinastia mongola regnante avevano accesso al libro. Una copia era conservata dalla dinastia Yuan (1279–1368) fondata da Kublai Khan (r. 1260–1294), nipote di Gengis Khan e V Khagan (imperatore) dell'Impero mongolo, in Cina. Gli storici cinesi non vi ebbero però libero accesso salvo, come sostenuto dal sinologo francese Paul Pelliot (1878–1945), che per la realizzazione del Shengwu qizheng lu () che conterrebbe appunto traduzioni in lingua cinese del Debter. Ultimato al tempo di Buyantu Khan (r. 1311–1320), lo Shengwu sarebbe stato inizialmente redatto al tempo di Kublai e più volte rieditato, in cinese tanto quanto in mongolo, proprio perché ritenuto carente sino a che l'ultimo redattore, un mongolo di nome Chagan, non poté attingere al Debter oltre che alla Storia segreta dei mongoli. Un'altra copia era certamente custodita nell'archivio di stato del Ilkhanato di Persia (1256–1335), fondato da Hulagu Khan (1217–1265), fratello di Kublai. Non si trattava di un volume ma d'un insieme di fogli separati, alcuni dei quali mai messi in ordine. Incaricato di redigere una cronaca della storia del mondo culminante con le imprese di Gengis Khan e dei suoi successori da Ilkhan Ghazan Khan (r. 1295–1304), bisnipote di Hulagu, lo storico persiano Rashid al-Din Hamadani (1247–1318), già burocrate al servizio dello stesso Hulagu, ebbe esclusivo accesso al Debter del quale poté così tradurre alcune parti in lingua persiana e cui rimanda espressamente nel suo testo. Proprio per questo motivo, l'opera di Hamadani è ad oggi riconosciuta come la principale fonte d'informazioni circa l'Altan Debter. Mancano invece riferimenti alla presenza del Altan Debter presso la corte del Khanato dell'Orda d'Oro (1242–1502), fondato da Batu Khan (1205–1256), nipote di Gengis Khan, occupante le propaggini più occidentali del ex-Impero mongolo, ma, in generale, la presenza di cronisti e di opere storiche presso questo khanato non sono antecedenti al XIV secolo. Mancano parimenti riferimenti alla presenza del Altan Debter presso la corte del Khanato Chagatai (1225–1687), fondato da Chagatai (1183–1242), figlio di Gengis Khan, il più longevo degli stati successori dell'Impero gengiscanide. Note Esplicative Bibliografiche Bibliografia Voci correlate Storia segreta dei mongoli Opere letterarie di autori mongoli Storia della Mongolia