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https://it.wikipedia.org/wiki/Storia%20della%20Repubblica%20Italiana%20%281963-1981%29
Storia della Repubblica Italiana (1963-1981)
La storia della Repubblica Italiana dal 1963 al 1981 è quel periodo della storia repubblicana successivo al miracolo economico caratterizzato dal punto di vista politico dai governi del centro-sinistra "organico", poi succeduti dai governi di solidarietà nazionale, e terminato con la nascita della coalizione del pentapartito. I numerosi attentati terroristici di matrice politica avvenuti a partire dal 1969 hanno fatto in modo che questo periodo venisse denominato nel lessico giornalistico come gli anni di piombo, locuzione ispirata dal titolo dell'omonimo film tedesco. Il centro-sinistra organico (1963-1968) La formazione del primo governo Moro Alle elezioni del 1963 la Democrazia Cristiana (DC) si presentò profondamente rinnovata dalla figura di Aldo Moro. Esponente quarantenne della corrente dei dorotei, Moro ascese nel 1959 alla segreteria della DC con l'intenzione di terminare l'esperienza centrista e di coinvolgere nella compagine governativa gli esponenti del Partito Socialista Italiano (PSI) dando così vita a un centro-sinistra "organico", ovvero una coalizione che esprimesse nel governo anche ministri socialisti. Questa operazione venne facilitata a livello internazionale in seguito all'elezione del 1960 alla Presidenza degli Stati Uniti d'America del democratico John Fitzgerald Kennedy, che su consiglio di Arthur M. Schlesinger Jr. sostenne la nascita di un governo di centro-sinistra con la partecipazione dei socialisti essendo questo ideologicamente affine alla propria presidenza e utile a marginalizzare dalla scena politica il Partito Comunista Italiano (PCI). Nello stesso periodo anche la posizione del neoeletto papa Giovanni XXIII mutò in favore del centro-sinistra, il quale nel frattempo ridusse gli interventi diretti nella politica italiana attuati tramite i Comitati Civici e l'Azione Cattolica nell'ottica di un rinnovamento della Chiesa da attuare tramite il Concilio Vaticano II. Le prime giunte di centro-sinistra furono varate a Milano, Genova e Firenze in seguito alle elezioni amministrative del 1960, nel 1961 fu poi la volta del terzo governo Fanfani, che retto dall'astensione del PSI inaugurò la formula del centro-sinistra anche a livello nazionale. Nell'ottica di perseguire l'unità del partito Aldo Moro nel 1962 favorì l'elezione alla Presidenza della Repubblica Antonio Segni, uno dei dorotei meno convinti dell'alleanza con il PSI. Alle elezioni del 28 aprile 1963 però la formula del centro-sinistra si riflesse in un allontanamento degli elettori più conservatori dalla DC, che scese per la prima volta sotto la soglia del 40%, mentre il PSI di Pietro Nenni subì una live flessione raccogliendo comunque quasi il 14% dei consensi. A beneficiare della svolta a sinistra della DC e della sostanziale scomparsa dei monarchici fu principalmente il Partito Liberale Italiano (PLI) di Giovanni Malagodi che col suo 7% raddoppiò i consensi rispetto alle elezioni precedenti; il Movimento Sociale Italiano (MSI) di Arturo Michelini tornò a superare il 5%. Il PCI di Palmiro Togliatti, intercettando il voto degli immigrati meridionali delle città del triangolo industriale, riuscì a risalire superando la soglia del 25%. L'unica alleanza perseguibile per la formazione del nuovo governo rimase nei fatti solamente quella tra la DC e il PSI, ma in seguito al magro risultato elettorale la DC per recuperare il suo elettorato più conservatore si apprestò a moderare il programma di governo. Nonostante il raggiungimento di un accordo tra Pietro Nenni e Aldo Moro per la formazione di un nuovo governo guidato da quest'ultimo, nella notte del 16 giugno 1963, la cosiddetta notte di san Gregorio, l'ala sinistra del PSI guidata da Riccardo Lombardi e Antonio Giolitti unì i propri voti a quelli dei dissidenti di sinistra mancando così l'approvazione del programma di governo, che nonostante prevedesse l'istituzione delle regioni mancava della riforma urbanistica ideate dal democristiano Fiorentino Sullo e di altre riforme di carattere strutturale. In attesa di nuovi sviluppi politici il 22 giugno 1963 venne formato un nuovo governo monocolore democristiano guidato da Giovanni Leone che per la sua durata limitata all'estate del 1963 fu soprannominato il governo balneare. L'esecutivo dovette però affrontare il 9 ottobre 1963 il disastro del Vajont, una frana che precipitando nelle acque del bacino alpino realizzato dall'omonima diga causò la tracimazione dell'acqua contenuta nell'invaso provocando l'inondazione e la distruzione degli abitati dell'alta valle del Piave, tra cui Longarone, e la morte di quasi duemila persone. Le cause della tragedia furono ricondotte ai progettisti e dirigenti della SADE, l'ente gestore dell'opera, i quali con la collaborazione degli ispettori e dei tecnici del ministero dei lavori pubblici occultarono l'eccessivo rischio idrogeologico che caratterizzava i versanti del bacino. Nel frattempo all'interno del PSI la corrente facente capo a Riccardo Lombardi si ricompose con la dirigenza del partito, mentre l'opposizione di sinistra di Lelio Basso accusò la dirigenza socialista di portare il partito sulle posizioni dei socialdemocratici del Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI). Anche nella DC il progetto del centro-sinistra "organico" fu osteggiato dall'ala destra del partito facente capo a Mario Scelba, che minacciò di non votare un governo partecipato dai socialisti salvo poi ritirare le proprie intenzioni essendo queste in contrasto con la posizione delle gerarchie vaticane. Finalmente il 4 dicembre 1963 nacque il primo governo Moro con la partecipazione di DC, PSI, PSDI e del Partito Repubblicano Italiano (PRI): il segretario del PSI Pietro Nenni fu nominato vicepresidente del Consiglio e quello del PSDI Giuseppe Saragat ministro degli esteri. Il programma di governo presentato fu così vasto e di conseguenza poco attuabile che il presidente del Senato Cesare Merzagora lo ribattezzò ironicamente brevi cenni sull'universo, esso includeva tra le sue priorità l'istituzione delle regioni e riforme strutturale come quelle della scuola, dell'agricoltura, dell'edilizia, del fisco, delle pensioni e dei monopoli. In seguito alla nascita del governo alla segreteria del PSI Nenni fu sostituito Francesco De Martino, mentre nella DC Moro fu sostituito dal doroteo Mariano Rumor. All'interno del PSI l'opposizione di sinistra di Lelio Basso optò infine per scissione, dando vita il 12 gennaio 1964 al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) nel quale confluirono anche diversi dirigenti della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) tra cui Vittorio Foa, membro di spicco della segreteria del sindacato. La crisi valutaria e politica Lo spirito riformista del primo governo Moro si affievolì completamente già nei primi mesi del suo insediamento trovandosi invece costretto ad affrontare alla crisi della lira. Durante gli anni del miracolo economico si ebbe il raggiungimento della piena occupazione e un netto miglioramento delle condizioni dei lavoratori, che nel 1962 videro per la prima volta una crescita dei propri salari maggiore rispetto alla produttività. Questo fenomeno fece aumentare i consumi interni, che correlato alle inefficienze del settore agricolo e commerciale, provocò un considerevole aumento delle importazioni dall'estero e quindi a un netto aumento tra il 1962 e il 1963 del disavanzo della bilancia commerciale italiana. Per porre un freno alla svalutazione della lira, il governatore della Banca d'Italia Guido Carli attuò una decisa stretta creditizia riducendo la possibilità delle imprese di accedere al credito e provocando in questo un crollo degli investimenti oltre che a una riduzione dell'occupazione e della produzione industriale. Questa linea fu sostenuta anche dal ministro del tesoro democristiano Emilio Colombo, che nel febbraio del 1964 per fronteggiare le problematiche economiche aumentò le accise sui carburanti, tasso l'acquisto delle automobili, furono introdotte nuove norme per contrastare le vendite a rate e per scoraggiare la fuga dei capitali verso l'estero fu introdotta un'imposta cedolare sui titoli azionari. Per riequilibrare le perdite ed evitare un'eccessiva svalutazione della moneta il 10 marzo 1964 il governatore della banca centrale Guido Carli si recò negli Stati Uniti riuscendo a ottenere un considerevole prestito di un miliardo e duecento settantacinque milioni di dollari dal Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America, intenzionato a mantenere stabili i cambi degli accordi di Bretton Woods. Col pretesto della crisi valutaria il governo rinviò tutte le riforme previste, provocando la protesta dei socialisti e in particolare del ministro del bilancio Antonio Giolitti. Fu rinviata l'istituzione delle regioni e la revisione dei patti agrari; venne mancata anche la riforma di Federconsorzi, che fu particolarmente osteggiata dal fondatore della Coldiretti Paolo Bonomi così come anche rimase lettera morta la riforma urbanistica, nel frattempo moderata dagli emendamenti del socialista Giovanni Pieraccini. Questa situazione ormai insostenibile per la delegazione socialista, si risolse il 25 giugno 1964 con una crisi di governo scaturita dalla bocciatura dell'assegnazione di un finanziamento alle scuole private voluto dal ministro dell'istruzione democristiano Luigi Gui. Nel corso delle consultazione successivi alla crisi di governo, il 15 luglio 1964 il presidente della Repubblica Antonio Segni convocò il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni de Lorenzo, probabilmente nell'ottica di ottenere il sostegno per la creazione di un governo tecnico. Nominato al vertice del servizio segreto militare (SIFAR) nel 1955, portò avanti un'intensa attività di dossieraggio fino al 1962, quando assunto il comando Arma dei Carabinieri riammodernò la Divisione corazzata "Centauro" dotandola di nuovi autoblindo e carri armati. All'inizio del 1964 de Lorenzo elaborò il "Piano Solo", un progetto che si proponeva in caso di insurrezione di assicurare all'Arma dei Carabinieri il controllo militare dello Stato per mezzo dell'occupazione delle prefetture e dei centri di comunicazione, oltre che all'enucleazione delle principali personalità politiche e del sindacato di parte comunista e socialista. In seguito alla convocazione di de Lorenzo e alla paventata ipotesi di un governo tecnico, i socialisti ricomposero la crisi consentendo il 23 luglio 1964 la nascita del secondo governo Moro. Il 7 agosto 1964 Segni fu colpito da una trombosi cerebrale, impossibilitato a proseguire il suo mandato fu sostituito dal presidente del Senato Cesare Merzagora fino alle dimissioni formali avvenute il 6 dicembre 1964. Alle elezioni del Presidente della Repubblica venne eletto il 28 dicembre 1964 il socialdemocratico Giuseppe Saragat. Anche l'opposizione visse in questo periodo una crisi interna, quando il 21 agosto 1964 lo storico segretario del PCI Palmiro Togliatti morì a Yalta (celebre località balneare del Mar Nero in Unione Sovietica) a causa di un'emorragia cerebrale. Durante la sua visita Togliatti avrebbe dovuto incontrare le maggiori personalità della nomenklatura sovietica, tra cui il segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Nikita Sergeevič Chruščëv, per discutere della crisi sino-sovietica e proporre un'apertura verso le libertà civili, queste sue posizioni furono espresse in un articolo conosciuto come Il memoriale di Yalta. A Togliatti successe Luigi Longo, figura di transizione in attesa che emergesse un nuovo leader. Nel corso dell'XI Congresso tenutosi a Roma nel gennaio del 1966 si sfidarono l'ala destra del partito di Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano, che prospettava la nascita di un governo in intesa col PSI e l'abbandono dell'ipotesi di trasformazione dell'Italia in uno stato socialista, e la sinistra di Pietro Ingrao, che invece puntava alla costruzione di uno stato socialista dal basso tramite una maggiore apertura del PCI verso le forze sociali anticapitaliste. Al congresso prevalse l'ala destra del partito, più affine alla politica perseguita da Togliatti fino a quel momento, provocando così l'estromissione degli esponenti dell'ala sinistra dalla segreteria del PCI. La ripresa economica e le riforme Il secondo governo Moro, a differenza del primo, rinunciò fin dal principio alle riforme dandosi invece come obiettivo la risoluzione della crisi economica. Nel 1965 l'aumento della produzione industriale e delle esportazioni pose un freno alla recessione e riportò la bilancia commerciale italiana in attivo. Nonostante ciò gli sia gli investimenti che l'occupazione continuarono a diminuire fino al 1966 per poi tornare lievemente crescere, ma comunque a livelli decisamente inferiori rispetto a quelli degli anni del miracolo economico. In questo periodo si ebbe inoltre un netto aumento della produttività, ma i salari non aumentarono in modo altrettanto deciso, tanto che la quota di reddito distribuita ai lavoratori scese dal 65% del 1963 al 55% del 1966. Nel frattempo il governo proseguì il suo corso fino alla crisi del 21 gennaio 1966 nuovamente scaturita dalla riforma della scuola. La crisi fu presto risolta e il 24 febbraio 1966 nacque il terzo governo Moro, questa volta più incentrato sull'approvazione delle riforme già presentate nel programma del primo governo. Poco dopo il suo insediamento il terzo governo Moro fu costretto ad affrontare la riforma urbanistica, quando 19 luglio 1966 una frana ad Agrigento distrusse numerosi edifici costruiti in deroga al piano regolatore durante il boom edilizio. La necessità di una riforma fu ulteriormente evidenziata dalle alluvioni del 4 novembre 1966, che colpirono in modo particolarmente devastante Venezia e soprattutto Firenze, dove nei giorni successivi accorsero giovani da tutta Italia per prestare soccorso, i cosiddetti "angeli del fango". Il primo provvedimento dal ministro dei lavori pubblici del PSI Giacomo Mancini fu la "legge ponte" del 6 agosto 1967 che aveva lo scopo di porre un freno alla speculazione edilizia incontrollata e ottenere il contributo dei privati alle spese di urbanizzazione. La materia fu ulteriormente regolata dal decreto ministeriale del 2 aprile 1968 che stabilì nuovi standard urbanistici, ma fu applicato solamente a partire dall'anno successivo causando in questo modo l'emissione di numerose licenze edilizie relative alla norma precedente. Nel 1967 fu istituito il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) allo scopo di predisporre gli indirizzi della politica economica nazionale e nel 1968 fu finalmente varata la legge per l'elezione dei consigli delle regioni a statuto ordinario, consentendo due anni più tardi l'effettiva entrata i funzione delle amministrazioni regionali. La riforma sanitaria fu attuata solo in piccola parte con la riforma del sistema ospedaliero da parte del ministro della sanità socialista Luigi Mariotti, mentre fu mantenuto il sistema corporativo delle mutue a discapito del servizio sanitario nazionale. Sul piano politico l'esperienza dei governi del centro-sinistra e l'elezione di Saragat alla Presidenza alla contribuirono ad avvicinare sul piano ideologico il PSI e il PSDI, i quali il 30 ottobre 1966 decretarono la fusione dando vita al Partito Socialista Unificato (PSU). La fusione si rivelò fin da subito un'operazione fallimentare, il nuovo partito conservò la distinzione dei gruppi dirigenti e anziché nominare un segretario unitario il PSU fu retto dalla diarchia dei segretari precedenti dei due partiti: Francesco de Martino per il PSI e Mario Tanassi per il PSDI. Alle elezioni del 20 maggio 1968 il PSU si dimostrò un disastro completo perdendo oltre il 5% dei consensi rispetto alla somma raccolta dal PSI e dal PSDI alle elezioni precedenti. Con poco più del 14% il PSU fu scavalcato dal PCI che salì al 27%, e dalla DC che migliorò al 39%, il PSIUP raccolse ben il 4,5%, mentre a destra il PLI calò sotto il 6% e l'MSI sotto il 5%. Il risultato delle elezioni mise in crisi la dirigenza del PSU, che decise di convocare un congresso nazionale prima di dare inizio a una nuova collaborazione con la DC. Anche dopo queste elezioni l'indecisione dei socialisti portò alla nascita il 25 giugno 1968 di un nuovo governo balneare, anche questa volta guidato da Giovanni Leone e costituito esclusivamente da ministri democristiani. Nel frattempo al congresso socialista il partito unificato tornò ufficialmente a chiamarsi Partito Socialista Italiano - Sezione dell'Internazionale Socialista (PSU) e fu nuovamente accolta l'opzione del centro-sinistra, criticata esclusivamente dall'ala sinistra di Riccardo Lombardi. Dopo le trattative estive il 13 dicembre 1968 nacque il primo governo guidato dal segretario della DC Mariano Rumor e sostenuto oltre che dalla DC anche dal PSU e dal PRI. I movimenti sociali (1968-1969) La contestazione giovanile Il miglioramento delle condizioni di vita e lo sviluppo dei mass-media, in particolare della televisione, avvenuto durante gli anni del miracolo economico, modificò profondamente lo stile di vita dei giovani italiani rendendoli più indipendenti dalle proprie famiglie sia dal punto di vista economico che culturale. Il mutamento del costume e dei gusti musicali dei giovani consentì lo sviluppo di nuovi mercati già affermati nei paesi anglosassoni: tra le donne si affermarono nuove mode quali gli shorts, le minigonne e il topless, mentre nella musica iniziarono ad essere prodotte le canzoni della Beat Generation e le vendite discografiche aumentarono vertiginosamente passando da 18 milioni di dischi nel 1958 a 30 milioni nel 1964. Ai mutamenti dei gusti si affiancò un rinnovata percezione della sessualità, la rivoluzione sessuale in atto consentì nel 1966 a Franca Viola di rifiutare pubblicamente per la prima volta in Italia un matrimonio riparatore, mentre nello stesso anno il giornale studentesco La zanzara pubblicò un'inchiesta sulla sessualità che portò a uno scandalo di rilievo nazionale. Con la riforma della scuola media unica e l'estensione dell'obbligo scolastico del 1962 si avviò inoltre un processo di scolarizzazione di massa che favorì l'accesso alle università a molti giovani della neonata classe media e ai figli degli operai. Il numero degli universitari sostanzialmente raddoppiò (da studenti nel 1961 a nel 1968) mettendo in crisi un sistema calibrato su quantità più ridotte. Oltre al sovraffollamento delle aule, l'incremento delle iscrizioni universitarie provocò la diluizione del corpo docente, che nel 1967 raggiunse l'anomala cifra di un professore ogni 633 iscritti, professori che oltretutto sottostavano a un obbligo lavorativo di sole 52 ore annuali. L'incremento delle iscrizioni anche alla scuola dell'obbligo mise in maggior evidenza le differenze di classe tra gli studenti in relazione a un sistema scolastico concepito per le classi più agiate, disparità messe in luce dall'ideatore della scuola di Barbiana don Lorenzo Milani, nel libro Lettera ad una professoressa. All'università si sviluppò il fenomeno degli studenti lavoratori, che a causa della doppia mansione avevano minor possibilità di concludere gli studi rispetto ai loro colleghi più benestanti, possibilità precluse anche dall'incertezza del posto di lavoro una volta conseguita la laurea. Con queste premesse il 24 gennaio 1966 avvenne la prima occupazione della facoltà di sociologia di Trento dando così il via alla contestazione giovanile in Italia. Con l'Università degli Studi di Trento nuovamente occupata l'anno successivo, il 15 novembre 1967 in seguito a un aumento delle tasse universitarie anche gli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano fecero l'occupazione, venendo però sgomberati dalla polizia. Il 27 novembre 1967 fu la volta della facoltà di lettere dell'Università degli Studi di Torino dove per la prima volta fu messo in discussione il contenuto dei corsi e lo svolgimento di esami e lezioni. La svolta per il movimento studentesco avvenne durante l'occupazione nel febbraio 1968 dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", quando i violenti scontri con la polizia culminarono nella cosiddetta "battaglia di Valle Giulia". A causa della violenza degli scontri l'avvenimento venne fortemente criticato da Pier Paolo Pasolini nella poesia II PCI ai giovani!!, nella quale contestava la provenienza borgese degli studenti solidarizzando con i poliziotti, figli invece di operai e contadini. Sulla scia del maggio francese, il movimento del Sessantotto raggiunse il suo apice con occupazioni estese a tutte le università italiane e in alcuni casi anche agli istituti di scuola superiore. La contestazione giovanile uscì ben presto dalle aule scolastiche unendosi alle proteste operaie in corso e diventando fortemente critica verso le classi sociali più agiate. Il 7 dicembre 1968 fu contestata l'inaugurazione della stagione al Teatro alla Scala di Milano, mentre il 31 dicembre gli studenti contestarono lo sfarzo della festa di capodanno in corso nel locale notturno La Bussola in Versilia, ne seguirono violenti scontri con la forze di polizia. La sinistra extraparlamentare Sul piano ideologico il Sessantotto assunse posizioni antirevisioniste e terzomondiste con particolare attenzione alla rivoluzione culturale della Cina maoista e in contrasto col centralismo democratico dell'Unione Sovietica. Da questa rinnovata visione del mondo scaturì anche un forte critica verso gli Stati Uniti d'America, condannando la guerra del Vietnam contro i Viet Cong di Ho Chi Minh ed esaltando figure rivoluzionarie Che Guevara, artefice con Fidel Castro della rivoluzione cubana, e Malcom X, leader delle Pantere Nere nella lotta del movimento per i diritti civili degli afroamericani. A livello nazionale il Sessantotto si trovò quindi spesso in disaccordo con le prese di posizione del PCI, venendo quindi fortemente criticato sia dall'anima più moderata del partito guidata da Giorgio Amendola, sia dalla frangia più ortodossa di Giancarlo Pajetta, ma ricevendo comunque un parziale appoggio dal segretario Luigi Longo e dall'ala sinistra di Pietro Ingrao. L'avversione del movimento al PCI raggiunse il suo culmine nell'agosto del 1968, quando le liberalizzazioni democratiche introdotte da Alexander Dubček durante la primavera di Parga furono duramente represse dall'invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia. Al congresso del 1969 Enrico Berlinguer fu eletto vicesegretario del partito in modo da affiancare il malato Luigi Longo; nuova figura di mediazione tra le due anime del partito, criticò e condannò l'invasione, senza però giungere a un'effettiva rottura con l'Unione Sovietica. Questo atteggiamento suscitò le critiche di un folto gruppo di intellettuali comunisti tra cui Luigi Pintor, Aldo Natoli, Lucio Magri, Rossana Rossanda, che si riunirono fondando la rivista Il manifesto venendo quindi espulsi dal PCI. Il manifesto si aggiunse quindi alle riviste di orientamento operaista fondate qualche anno prima quali i Quaderni Rossi, Quaderni piacentini e Classe operaia. I principali gruppi di ispirazione maoista fondati alla sinistra del PCI furono il Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) e l'Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), tra i gruppi di orientamento operaista si distinsero Potere Operaio e Avanguardia operaia, mentre dalla contestazione giovanile nacquero il Movimento Studentesco e Lotta Continua. Il mondo cattolico Il Concilio Vaticano II e il Sessantotto portarono anche a un rinnovamento delle associazioni cattoliche collaterali alla DC, prima su tutte l'Azione Cattolica, che col nuovo statuto del 1969 decretò la fine di ogni collateralismo con la DC. Pur continuando a mantenere uno stretto rapporto con la DC, le ACLI e la CISL avviarono un progressivo allontanamento dall'ideologia democristiana, avvicinandosi alle posizioni del cristianesimo sociale e quindi anche al PSI. Nacquero poi nuove associazioni cattoliche dedite all'aiuto dei più bisognosi come Mani Tese, il Gruppo Abele e la Comunità di Sant'Egidio, oltre alle comunità cristiane di base in dissenso con la dottrina cattolica; L'ala più tradizionalista e giovane ancora impegnata nella politica democristiana si costituì invece in Comunione e Liberazione. Le lotte operaie Il Sessantotto conferì nuovo vigore anche alle lotte dei lavoratori, nel marzo del 1968 gli operai della FIAT scesero in sciopero per richiede una nuova disciplina dei cottimi e degli orari di lavoro. La vertenza si concluse il 20 maggio 1968 con concessioni limitate e quindi contestate da molti operai, ma raggiunte tramite l'intesa dei tre maggiori sindacati confederali: CGIL, CISL e UIL. Negli stessi giorni della vertenza FIAT, nella fabbrica tessile vicentina della Marzotto di Valdagno, gli operai manifestarono contro il piano di ristrutturazione aziendale. Il 19 aprile 1968 la protesta sfociò in violenti scontri con la polizia e col simbolico abbattimento della statua del conte Gaetano Marzotto, storico fondatore della ditta. In estate ad insorgere fu lo stabilimento petrolchimico Montedison di Porto Marghera, la richiesta di aumenti salariali uguali per tutti fu solo in parte risolta dall'azione dei sindacati, alcuni lavoratori decisero quindi di organizzarsi nel Comitato Unitario di Base (CUB), un organo di coordinamento e rappresentanza autonomo rispetto ai sindacati. Nello stesso periodo anche negli stabilimenti Pirelli della Bicocca di Milano i lavoratori, insoddisfatti delle condizioni ottenute dalla vertenza di febbraio, costituirono il CUB, riuscendo così a conseguire nell'autunno del 1968 molti degli obiettivi prefissati. La conflittualità ancora presente tra i sindacati confederali fece in modo che alle lotte dei lavoratori parteciparono i nuovi movimenti del Sessantotto, tra i quali specialmente Potere Operaio, Avanguardia operaia e Lotta Continua. Il culmine di questi scioperi autonomi fu raggiunto nell'estate del 1969 negli stabilimenti FIAT, quando il 3 luglio 1969 gli operai in corteo si scontrarono con la polizia nella rivolta di corso Traiano. Di fronte a questi movimenti sociali i sindacati confederali (CGIL, CISL e UIL) proclamarono per il 14 novembre 1968 il primo sciopero unitario a sostegno della riforma pensionistica, nuovi scioperi furono poi indetti per l'abolizione della "gabbie salariali". Nel febbraio del 1969 il governo acconsentì alle richieste dei sindacati riuscendo a ottenere l'abolizione delle "gabbie salariali" e l'istituzione della pensione sociale oltre a un generale adeguamento delle pensioni all'inflazione. In alternativa ai CUB i sindacati confederali elaborarono il consiglio di fabbrica, un nuovo organismo di rappresentanza operaia direttamente collegato ai sindacati. Forti del sostegno del movimento operaio CGIL, CISL e UIL presentarono per la prima volta un programma condiviso: quaranta ore di lavoro settimanale, pari aumenti dei salari, parificazione tra operai e impiegati della normativa sugli infortuni e nuovi limiti al lavoro straordinario. Nell'autunno del 1969 una nuova ondata di scioperi coinvolse circa lavoratori in tutti i settori: operai metalmeccanici (capeggiati dalla FIM), chimici, edili e cementieri dando così il via all'autunno caldo. Nel dicembre del 1969 fu firmato dal ministro del lavoro democristiano Carlo Donat-Cattin un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro in cui furono accolte la maggior parte le richieste sindacali. La risposta al Sessantotto (1969-1974) Il governo e le riforme sociali Di fronte a questi mutamenti della società la DC e gli alleati del centro-sinistra risposero al Sessantotto optando per una politica riformatrice. Con la legge del 16 maggio 1970 furono istituite le Regioni come enti autonomi con capacità legislativa, consentendo quindi all'alleanza tra PCI e PSI di governare e legiferare in maggioranza nelle "regioni rosse" quali Emilia-Romagna, Toscana e Umbria. Il 20 maggio 1970 grazie al percorso avviato dal ministro del lavoro socialista Giacomo Brodolini fu approvato lo statuto dei lavoratori, il 25 maggio 1970 furono introdotte le norme sui referendum e sulle leggi di iniziativa popolare, mentre nel corso dell'anno furono promulgate varie norme relative alla diminuzione dell'età pensionabile e all'aumento delle stesse. Il 1 dicembre 1970 una maggioranza trasversale, con l'esclusione della DC e dell'MSI, approvò anche la legge sul divorzio, proposta dal liberale Antonio Baslini e dal socialista Loris Fortuna. I governi di questo periodo di riforme furono però particolarmente instabili: il primo governo Rumor rimase in carica sette mesi, cadendo in seguito allo scioglimento del PSU e al ritorno della separazione tra PSI e PSDI, di simile durata fu anche il secondo governo Rumor, un monocolore DC che cadde in seguito alla richiesta di PSI e PSDI di rientrare nella compagine di un terzo governo Rumor, caduto dopo soli quattro mesi a causa dei dissidi tra i partiti di governo. Il 6 agosto 1970 si formò così un nuovo esecutivo guidato dal democristiano Emilio Colombo, governo che dovette affrontare già nel marzo del 1971 l'uscita del PRI dalla maggioranza, oltre che la richiesta del PSI di intavolare una discussione per il coinvolgimento del PCI, ipotesi completamente rigettata dal PSDI. La maggioranza si spaccò nuovamente il 24 dicembre 1971 per l'elezione del Presidente della Repubblica, durante la quale il PSI sostenne a oltranza la candidatura di Pietro Nenni con il PCI, mentre l'MSI si rivelò determinante per l'elezione Giovanni Leone. Un'ulteriore divisione dovuta alla raccolta firme di un referendum sull'abrogazione del divorzio fece cadere il 15 gennaio 1972 il governo Colombo, per salvare la legislatura il presidente nominò il primo governo Andreotti che non ottenne però la fiducia, vista allora l'impossibilità di costituire un nuovo governo furono convocate per la prima volta nella storia della Repubblica le elezioni anticipate. Alla campagna elettorale per le elezioni del 1972 la DC si presentò rinnovata dalla figura di Arnaldo Forlani, segretario eletto a maggioranza nel novembre del 1969 in seguito al "patto di San Ginesio", un accordo stretto con l'ala sinistra di Ciriaco De Mita volto a ridurre l'influenza della corrente dei dorotei. Forlani ripropose la formula centrista nell'ottica di arginare gli "opposti estremismi", ma la strategia non produsse effetti rilevanti, mentendo il consenso stabile al 38,7%. Il MSI raggiunse l'8,7%, il suo massimo storico fino ad allora grazie anche alla fusione con i monarchici, mentre il PSI scese al 9,6%; il PCI rimase stabile al 27,1% mentre ottennero risultati marginali le formazioni di sinistra nate dopo il Sessantotto. Il nuovo parlamento portò quindi il 26 giugno 1972 alla nascita di un secondo governo Andreotti costituito dal PSDI e dal PLI di Giovanni Malagodi, e appoggiato esternamente dal PRI, segnando così un momentaneo ritorno al centrismo. Il governo ebbe però breve durata, dimettendosi il 12 giugno 1973 a causa della critica del PRI al "testo unico in materia di comunicazioni" del ministro Giovanni Gioia che rendeva illegali le neonate trasmissioni televisive private via cavo, e disponendo di conseguenza la disattivazione dell'emittente locale Telebiella. L'esperienza centrista fu quindi accantonata da una riproposizione del centro-sinistra, e col "patto di Palazzo Giustiniani" Aldo Moro e Amintore Fanfani si accordarono per far nascere il 7 luglio 1973 il quarto governo Rumor. L'economia e la crisi petrolifera Dopo un periodo di sostanziale crescita, seppur a ritmi meno sostenuti rispetto a quelli del "miracolo", l'economia italiana fu travolta il 15 agosto 1971 dalla scelta unilaterale del presidente statunitense Richard Nixon di sospendere l'obbligo per la Federal Reserve di convertire dollari in oro, decisione poi condivisa dal G10 nel dicembre del 1971 con la ratifica dello Smithsonian Agreement. Al contempo fu svalutato il dollaro e fu introdotta una tassa del 10% sulle importazioni negli Stati Uniti. In pochi mesi la lira italiana perse il 15% del proprio valore, aumentò il costo delle materie prime scambiate in dollari e diminuirono investimenti, consumi e produzione industriale. Alla difficile situazione economica si aggiunse la crisi petrolifera del 1973 dovuta alla guerra del Kippur tra Israele e mondo arabo, a causa della quale l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) decise di ridurre il flusso di petrolio diretto verso le nazioni importatrici. Diretta conseguenza del conflitto arabo-israeliano fu l'attentato terroristico palestinese all'aeroporto di Fiumicino del 17 dicembre 1973, in seguito al quale il ministro degli esteri Aldo Moro mediò con l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) la salvaguardia del territorio nazionale dagli attentati attraverso il cosiddetto "lodo Moro". Di fronte a queste difficoltà il governo rispose con politiche di "austerity" riuscendo nel breve periodo a ridurre l'inflazione galoppante e a rafforzare la lira, pur trovandosi contrasto con le scelte auspicate dalla Comunità economica europea (CEE). Sul piano valutario furono approntate misure per il riequilibrio della bilancia dei pagamenti attraverso tagli sulla domanda, deposito obbligatorio sulle importazioni e politica fiscale restrittiva, oltre al controllo del credito totale interno; dal punto di vista energetico invece fu ridotta l'illuminazione notturna, fu introdotto il divieto di circolazione degli autoveicoli durante i giorni festivi e venne stabilito un programma per il rilancio dell'energia nucleare. Queste difficoltà economiche accesero la polemica degli imprenditori contro i sindacati, che additarono l'aumento dell'inflazione alla scala mobile. All'aumento dei salari corrispose quindi un aumento dei prezzi, mentre l'aumento dell'inflazione fu ulteriormente aggravato dalla successiva svalutazione della lira nell'ottica di consentire un incremento delle esportazioni. Le politiche di austerity portarono l'economia italiana alla stagflazione, diminuirono gli investimenti e l'occupazione, aumentò inoltre la spesa pubblica e le imprese statali come l'IRI andarono in deficit. Di fronte a questi problemi il segretario del PRI Ugo La Malfa spinse per una riduzione della spesa pubblica, mentre il socialista Antonio Giolitti spinse per l'attuazione delle riforme. Alle tensioni nella maggioranza si aggiunse lo "scandalo dei petroli", ovvero una serie di finanziamenti illeciti da parte dell'Unione petrolifera a esponenti e partiti politici per bloccare lo sviluppo dell'energia nucleare in Italia. Il governo si dimise il 2 marzo 1974, portando alla nascita di un quinto governo Rumor, rimasto in carica solo otto mesi a causa dei dissidi interni alla maggioranza. L'estrema destra e la strategia della tensione La risposta delle forze più reazionarie della società italiana al movimento del Sessantotto fu invece dettata dalla "strategia della tensione": una strategia eversiva basata sull'esecuzione da parte di gruppi neofascisti di numerosi attentati in modo da indurre nella popolazione uno stato di tensione paura tale da giustificare una svolta autoritaria, così come avvenuto in Grecia nel 1967 con la dittatura dei colonnelli. La formazione di gruppi estremisti di destra in Italia avvenne principalmente nel corso degli anni Sessanta, quando il MSI di Arturo Michelini adottò una politica più moderata nell'ottica di avvicinamento alla DC. In questo periodo nacquero gruppi come il Centro Studi Ordine Nuovo di Pino Rauti, Avanguardia Nazionale di Stefano Delle Chiaie, Rosa dei Venti e il Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese. Nel 1969 la segreteria del MSI fu assunta da Giorgio Almirante, esponente dell'ala più movimentista del partito divenne una figura di riferimento della "maggioranza silenziosa" intimorita dal movimento del Sessantotto. Almirante rilanciò anche le organizzazioni giovanili missine del Fronte della Gioventù (FdG) e del Fronte universitario d'azione nazionale (FUAN), che si distinsero per la loro impostazione squadristica. Si venne quindi a creare un clima di rivalità tra la gioventù missina e i gruppi di estrema sinistra, provocando in questo numerosi scontri che nel corso degli anni Settanta portarono alla morte di diversi giovani di entrambi gli schieramenti. I prodromi della "strategia della tensione" si manifestarono con le bombe del 25 aprile 1969: un ordigno esplose nello stand della FIAT alla Fiera Campionaria di Milano provocando cinque feriti, mentre un secondo posizionato alla stazione di Milano Centrale non deflagrò; a questa prima dimostrazione seguirono gli attentati ai treni dell'estate 1969. A queste azioni non rivendicate, si sommarono il 21 novembre 1969 alle volenze dei gruppi neofascisti contro i militanti di sinistra presenti ai funerali del carabiniere Antonio Annarumma, ucciso il 19 novembre 1969 durante gli scontri alla manifestazione per il diritto alla casa indetta dai sindacati confederali. L'attentato più efferato che diede di fatto inizio alla "strategia della tensione" avvenne il 12 dicembre 1969, quando un ordigno posizionato nella Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano esplose provocando diciassette morti e ottantotto feriti. Alla strage di piazza Fontana seguì nella stessa giornata l'esplosione a Roma di due ordigni, uno alla Banca Nazionale del Lavoro e uno all'Altare della Patria, mentre a Milano ne fu rinvenuto un quarto inesploso nella sede della Banca Commerciale Italiana. Dapprima le indagini seguirono la pista della sinistra anarchica fermando tre giorni dopo la strage Giuseppe Pinelli, che morì precipitando da una finestra della questura dov'era interrogato dal commissario Luigi Calabresi. Seguendo la pista anarchica fu poi arrestato Pietro Valpreda e altri membri del circolo anarchico 22 marzo; i processi successivi decretarono invece la matrice neofascista dell'attentato e la responsabilità dell'organizzazione eversiva di destra Ordine Nuovo. La vicenda portò il 17 maggio 1972 all'omicidio Calabresi da parte di alcuni esponenti di Lotta Continua che lo ritenevano l'assassino di Pinelli, mentre il 17 maggio 1973 quattro persone persero la vita nella strage della Questura di Milano, diretta verso ministro dell'interno Mariano Rumor, accusato di non aver indetto lo stato d'assedio dopo le bombe del 12 dicembre 1969 quando era presidente del consiglio. A quasi un anno dalla strage di piazza Fontana, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970, alcuni militanti neofascisti di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale capitanati dal fondatore del Fronte Nazionale Junio Valerio Borghese si infiltrarono nella sede del ministero dell'interno con l'intenzione di attuare un colpo di Stato organizzato la complicità di alcuni elementi dell'esercito, del servizio segreto militare (SID) di Vito Miceli e dalla loggia massonica P2 di Licio Gelli. Il "golpe Borghese" fu però bloccato da Borghese stesso, che nel corso della notte decise di annullare operazione sancendo il fallimento del golpe. In questo clima di tensione i gruppi neofascisti perpetrarono diversi attentati: Il 31 maggio 1972 tre carabinieri rimasero uccisi nella strage di Peteano da un'autobomba posizionata da militanti di Ordine Nuovo, mentre il 12 aprile 1973 durante una manifestazione del MSI un poliziotto venne ucciso da una bomba a mano, episodio passato alle cronache come il "giovedì nero di Milano". La strategia stragista ebbe il suo culmine il 28 maggio 1974, quando durante una manifestazione sindacale tenuta a Brescia una bomba provocò la strage di piazza della Loggia causando la morte di otto persone e il ferimento di un centinaio di manifestanti. Alla strage di Brescia seguì nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 la strage dell'Italicus, un attentato dinamitardo in cui persero la vita dodici passeggeri del treno espresso Italicus. Il 23 agosto 1974 fu inoltre scoperto il "golpe bianco", un piano eversivo di stampo liberale organizzato dal piduista Edgardo Sogno con l'appoggio della loggia massonica P2 di Licio Gelli, organizzazione occulta già coinvolta nei principali eventi della strategia della tensione costituita da esponenti di spicco della classe dirigente italiana provenienti principalmente dai servizi segreti e dall'esercito, ma anche dal mondo della politica, dell'imprenditoria e dell'informazione. La questione meridionale In Italia meridionale a causa dell'arretratezza economica, della scarsa sindacalizzazione e dello spopolamento dovuto all'emigrazione interna, la protesta sociale scaturì in modo radicalmente diverso rispetto al resto del paese. La persistenza nelle aree rurale di un sistema economico basato ancora sul latifondo, emerse il 2 dicembre 1968, quando durante uno sciopero bracciantile ad Avola le forze dell'odine spararono sulla folla uccidendo due manifestanti. Nelle città invece uno sviluppo economico caotico e diseguale non migliorò la condizione di precarietà economica e disoccupazione, rafforzando invece le organizzazioni criminali quali la camorra e della mafia siciliana. In questo periodo si ebbe inoltre un aggravamento dell'infiltrazione mafiosa e del clientelismo politico, basato sulla distribuzione dei fondi della Cassa del Mezzogiorno e sulla speculazione edilizia. Aumentarono anche rivalità campanilistiche, manifestate per la prima volta l'8 settembre 1969 dalla "rivolta del pallone", ma manifestazione scoppiata a Caserta in seguito a un fatto calcistico locale. In questo contesto maturarono le condizioni che diedero luogo nel 1969 ai fatti di Battipaglia e ai disordini di Castel Volturno e nel 1974 alla rivolta di Eboli. Il 14 luglio 1970 la decisione di rendere Catanzaro capoluogo di regione, diede il via ai moti di Reggio caratterizzati da violenti scontri con la polizia e l'occupazione dei binari ferroviari. Nell'ambito di queste proteste il 22 luglio 1970 avvenne la strage di Gioia Tauro, un deragliamento ferroviario attuato dalla destra eversiva. La sommossa fu capeggiata dal missino Ciccio Franco, sindacalista della CISNAL, e dopo tre mesi di scontri violenti, che videro la città di Reggio assediata dall'esercito, e concessioni politiche, i moti furono sedati solo nel febbraio 1971. Analogamente a questo successo a Reggio, tra il 26 e il 28 febbraio 1971 avvennero i moti dell'Aquila. Nell'agosto del 1973 le precarie condizioni igieniche della città di Napoli provocarono un'epidemia di colera che perdurò fino a ottobre, nel frattempo il disagio sociale cittadino si manifestò nelle proteste dei "disoccupati organizzati". L'estrema sinistra e la lotta armata Nei primi anni Settanta la maggior parte di coloro che avevano preso parte alla protesta del Sessantotto abbandonarono la prospettiva rivoluzionaria in favore della militanza politica nelle nuove formazioni della sinistra extraparlamentare, tra le quali Manifesto, Lotta Continua e Avanguardia operaia. Alcuni sessantottini invece, constatato il fallimento della protesta come principio di un percorso rivoluzionario, decisero di organizzare la lotta armata contro le istituzioni con l'intenzione di mobilitare le masse in un secondo momento. La violenza politica attuata dagli esponenti di Potere Operaio e la teorizzazione della lotta armata da parte del Collettivo Politico Metropolitano e dei Gruppi Armati Proletari (GAP) dell'editore Giangiacomo Feltrinelli, trovò nei militanti di queste organizzazioni una sempre maggiore affermazione, specialmente in seguito alle prime stragi di matrice neofascista. Nel 1970 i militanti del Collettivo Politico Metropolitano, poi Sinistra Proletaria, perseguirono la teoria della lotta armata, dando origine alle Brigate Rosse (BR). Dopo le prime azioni di volantinaggio, sabotaggio e vandalismo contro i quadri e i dirigenti delle maggiori aziende nazionali, il 3 marzo 1972 le BR sequestrarono per qualche ora di dirigente della SIT-Siemens Idalgo Macchiarini, seguirono poi azioni analoghe che consentirono alle BR di ricevere le simpatie delle frange più estremiste del movimento operaio. Il 18 aprile 1974 le BR colpirono per la prima volta le istituzioni col rapimento di Mario Sossi, pubblico ministero nel processo contro gli anarchici del Gruppo XXII Ottobre. Durante il rapimento Sossi, le BR comunicarono l'intenzione di rilasciarlo nel caso fosse stata garantita la libertà ai militanti anarchici imputati al processo, originando così nell'opinione pubblica un dibattito tra i favorevoli e i contrari alla trattativa con le BR; Sossi fu poi liberato dalle unilateralmente BR il 23 maggio 1974. Il 17 giugno 1974 le BR assaltarono la sede del MSI di Padova commettendo per la prima volta due omicidi, nel frattempo in Italia meridionale la popolarità delle BR ispirò la fondazione dei Nuclei Armati Proletari (NAP) più sensibili alle problematiche carcerarie e dei disoccupati. Il 24 maggio 1974, all'indomani del rilascio di Mario Sossi da parte delle BR, il generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa fu messo a capo del Nucleo speciale di polizia giudiziaria, un reparto creato con lo scopo di contrastare l'estremismo di sinistra. L'8 settembre del 1974 furono arrestati fondatori storici delle BR, Renato Curcio e Alberto Franceschini, e le inchieste sull'organizzazione poterono proseguire grazie al rinvenimento di numerosi documenti in un covo brigatista. Il 18 febbraio 1975 Curcio evase dal carcere con l'aiuto della moglie Mara Cagol, uccisa pochi mesi dopo in uno scontro a fuoco avvenuto durante il sequestro Gancia; Curcio fu definitivamente arrestato il 18 gennaio 1976. Il compromesso storico (1974-1978) L'avvicinamento tra Berlinguer e Moro Gli attentati dei primi anni Settanta maturati nell'ambito della "strategia della tensione" minarono concretamente alla tenuta democratica della Repubblica, creando notevole preoccupazione nell'opinione pubblica italiana. L'11 settembre 1973 il generale cileno Augusto Pinochet, col pieno appoggio degli USA, rovesciò con un colpo di Stato il governo democraticamente eletto del presidente socialista Salvador Allende. L'evento provocò la mobilitazione delle piazze italiane a sostegno alla ripresa dei processi democratici in Cile, e destò profonda preoccupazione nella dirigenza dei partiti della sinistra. Il 5 ottobre 1973 il segretario del PCI Enrico Berlinguer in un'intervista rilasciata a Rinascita illustrò una nuova strategia politica che prevedeva di accantonare l'idea di formare un governo costituito esclusivamente dalla forze progressiste, l'"alternativa di sinistra", in favore di un'"alternativa democratica" basata su un "compromesso storico" tra i tre grandi partiti di massa: DC, PCI e PSI. La nuova strategia del PCI fu respinta dal segretario della DC Amintore Fanfani, mentre fu accolta con particolare interesse da Aldo Moro. A dare definitivo slancio all'ipotesi del "compromesso storico" fu però la vittoria del "no" al referendum per l'abrogazione del divorzio del 12 maggio 1974; il risultato fu una pesante sconfitta politica per Amintore Fanfani, impegnato personalmente nella campagna referendaria, mentre sul fronte laico conferì una certa visibilità al Partito Radicale e al suo leader Marco Pannella. Il 23 novembre 1974 Aldo Moro si insediò alla guida del suo quarto governo dovendo affrontare la crisi della FIAT dovuta alla crisi energetica, ma soprattutto l'incremento della violenza politica e degli scontri di piazza tra neofascisti e militanti di estrema sinistra, e tra questi e le forze dell'ordine. Il 28 febbraio 1975, nel corso degli scontri avvenuti durante una manifestazione indetta in occasione del processo sul rogo di Primavalle, il militante del Fronte universitario d'azione nazionale (FUAN) di nazionalità greca Miki Mantakas venne ucciso da parte di alcuni esponenti di Potere Operaio. Il 16 aprile 1975 invece a perdere la vita fu Claudio Varalli, esponente del Movimento Studentesco, freddato con un colpo di pistola da un militante neofascista in seguito a un'aggressione verbale; a causa dell'evento, nei giorni successivi furono indette diverse manifestazioni nelle quali a causa degli scontri con le forze dell'ordine persero la vita i militanti comunisti Giannino Zibecchi e Rodolfo Boschi. Nel corso dell'anno lo scontro tra i militanti dell'estrema destra e dell'estrema sinistra fu la causa di numerosi altri omicidi, tra questi: Alberto Brasili, Alceste Campanile, Sergio Ramelli, Mario Zicchieri. Un ulteriore senso di insicurezza fu poi causato dall'aumento dei sequestri di persona a scopo di estorsione da parte della criminalità comune sarda e calabrese. Di fronte a questa situazione di emergenza, il 22 maggio 1975 il governo approvò la "legge Reale" che estendeva la custodia preventiva e l'uso legittimo delle armi da parte della polizia. Il mutamento dell'opinione pubblica italiana anticipato dal risultato referendario, divenne particolarmente evidente alle elezioni amministrative e regionali del 1975 che videro il PCI raccogliere il 33,4% dei consensi, a soli due punti percentuali dalla DC stabile al 35,3%. In diverse regioni e comuni la maggioranza fu assunta dal PCI, spesso in coalizione col PSI, ma anche col PSDI e il PRI; alla segreteria della DC invece Amintore Fanfani fu sostituito nella da Benigno Zaccagnini grazie alla mediazione politica perseguita da Aldo Moro. Con l'uscita del PSI dalla maggioranza il 12 febbraio 1976 si formò il quinto governo Moro, un monocolore democristiano retto per pochi mesi dall'astensione del PSI e seguito dalla fine anticipata della legislatura. In quegli stessi mesi i partiti di governo furono travolti dallo scandalo Lockheed, un caso di corruzione internazionale relativo al pagamento di tangenti a politici e militari da parte della Lockheed Corporation per vendere i propri velivoli. Nello scandalo Lockheed in Italia furono coinvolti esponenti politici di primo piano, tra cui gli ex ministri della difesa Luigi Gui e Mario Tanassi, segretario del PSDI, e due ex presidenti del Consiglio: Mariano Rumor e Giovanni Leone, quest'ultimo in carica come Presidente della Repubblica. Il governo della non sfiducia Alle elezioni politiche del 20 giugno 1976 il PCI crebbe di ben sette punti percentuali rispetto alla precedenti elezioni raggiungendo il 34,4%, la DC invece nonostante gli scandali mantenne il consenso stabile al 38,7% grazie anche alla figura del nuovo segretario Benigno Zaccagnini. La crescita del PCI avvenne a spese del PSI che scese al 9,6%, per risollevare le sorti del partito Francesco De Martino si dimise dalla segreteria e al suo posto fu eletto Bettino Craxi, esponente quarantenne della corrente minoritaria degli autonomisti e allievo di Pietro Nenni. Il risultato elettorale rese impossibile per il centrosinistra dare vita a un nuovo governo, nacque così il 30 luglio 1976 il terzo governo Andreotti, un monocolore democristiano sostenuto dall'astensione di PCI, PSI, PSDI, PRI e PLI e per questa ragione denominato il "governo della non sfiducia". La gravità della situazione economica e dell'ordine pubblico aprì la fase della "solidarietà nazionale" caratterizzata dalla collaborazione tra la DC e il PCI, che nonostante non esprimesse ministri era necessario al raggiungimento della maggioranza parlamentare. Per fronteggiare la crisi economica il governo Andreotti ottenne un primo aiuto finanziario dagli USA e poi un prestito dal Fondo Monetario Internazionale, incrementò il prelievo fiscale e grazie alla collaborazione dei sindacati riuscì a contenere l'inflazione. Sul piano delle riforme il 24 luglio 1977 fu attuata la legge sul decentramento amministrativo fortemente voluta da PCI e PSI; nello stesso anno la Camera approvò la legge sull'aborto, tema salito alle cronache il 10 luglio 1976 in seguito al disastro di Seveso in cui la dispersione di una nube di diossina fece ricorrere diverse donne residenti nelle zone colpite all'aborto terapeutico. Per rimuovere la pregiudiziale che impediva al PCI di partecipare al governo del paese, a partire dal 1976 il segretario Enrico Berlinguer promosse la linea eurocomunista, cioè un'alleanza col Partito Comunista Francese e il Partito Comunista di Spagna rinnovando l'autonomia dall'URSS. Per contrastare la diffidenza degli USA al progetto eurocomunista, in una storica intervista rilasciata il 15 giugno 1976 al Corriere della Sera Enrico Berlinguer affermò di sentirsi più al sicuro nella NATO, confermando la volontà del PCI di non voler compromettere la stabilità dell'alleanza atlantica. L'autonomia del PCI dall'URSS fu rimarcata in occasione delle celebrazioni per il 60º anniversario della rivoluzione d'ottobre, tutte queste prese di posizione resero sempre più concreta la possibilità dell'ingresso del PCI nel governo, possibilità auspicata anche dal segretario del PRI Ugo La Malfa e avallata anche da importanti personalità della classe imprenditoriale come Gianni Agnelli e Guido Carli. Questa nuova prospettiva decretò il 16 gennaio 1978 le dimissioni del terzo governo Andreotti, dando inizio a una lunga trattativa per la formazione di un nuovo governo che potesse includere anche ministri del PCI. Il movimento del Settantasette e il caso Moro All'interno delle BR, ormai private del loro nucleo storico, prese il sopravvento l'ala militarista facente capo a Mario Moretti, l'organizzazione mutò inoltre anche la sua base ideologica rivolgendosi principalmente ai giovani e agli studenti. Seguì un incremento della violenza diretta principalmente contro forze dell'ordine, imprenditori, giornalisti e politici del MSI, caratterizzata da un sempre più frequente ricorso all'omicidio e alla gambizzazione. L'8 giugno 1976 fu assassinato il magistrato coinvolto nel processo sulla vicenda Sossi Francesco Coco insieme alla sua scorta, il 28 aprile 1977 fu invece ucciso l'avvocato nel processo contro le BR Fulvio Croce mentre il 16 novembre 1977 fu assassinato il giornalista de La Stampa Carlo Casalegno. Parallelamente ebbe inizio la proliferazione delle organizzazioni armate di sinistra, tra queste la più attiva fu Prima Linea (PL) che il 29 aprile 1976 portò a termine l'omicidio del dirigente del MSI Enrico Pedenovi, mentre il 12 marzo 1977 assassinò il poliziotto Giuseppe Ciotta. La diffusione della lotta armata fu facilitata da un nuovo movimento contestativo, il movimento del Settantasette, che a differenza del Sessantotto era caratterizzato da un uso più disinvolto della violenza e dalla partecipazione dei giovani appartenenti alle classi più disagiate della società. In questo contesto nacque l'Autonomia Operaia, un movimento ispirato dall'ideologo Toni Negri e principalmente rivolto ai giovani lavoratori irregolari e non sindacalizzati da cui si svilupparono sigle terroristiche quali i Proletari Armati per il Comunismo (PAC). In questo contesto si costituirono anche nuovi gruppi di ispirazione libertaria come gli Indiani metropolitani e più in generale i fricchettoni, autori delle trasmissioni di Radio Alice e Radio Popolare e di riviste come L'erba voglio e Re Nudo, principale promotrice del festival del proletariato giovanile. Il sostanziale disinteresse del movimento del Settantasette verso lo studio del marxismo-leninismo e la vicinanza alle idee rivoluzionarie si manifestarono con una netta avversione al PCI, ritenuto un partito di sistema in seguito al compromesso storico con la DC. Questa contrapposizione fu messa in evidenza il 17 febbraio 1977 con la cacciata di Luciano Lama dall'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" mentre teneva con comizio deciso dai vertici del PCI e della CGIL, questa azione provocò la preoccupazione della classe dirigente del PCI, specialmente di Giorgio Amendola che sostenne convintamente l'azione repressiva da parte delle istituzioni. L'episodio segnò l'inizio di violente manifestazioni e gravi scontri a Bologna, Milano e Roma, nei quali persero la vita i manifestanti Walter Rossi, Giorgiana Masi e Francesco Lorusso e gli agenti Antonio Custra e Settimio Passamonti. L'anno successivo si aprì con un ulteriore incremento della violenza, il 7 gennaio 1978, avvenne la strage di Acca Larentia in cui furono uccisi a colpi di pistola tre giovani missini.Il 16 marzo 1978, giorno della discussione della fiducia del quarto governo Andreotti, l'auto che trasportava Aldo Moro alla Camera dei deputati fu intercettata all'incrocio di via Fani da un commando delle BR, che uccise i cinque uomini della scorta e sequestrò il presidente della DC. Alla diffusione della notizia le camere votarono in giornata la fiducia al quarto governo Andreotti ad amplissima maggioranza consentendo al governo di gestire la situazione con pieni poteri nello spirito della solidarietà nazionale. Il ministro degli interni Francesco Cossiga mobilitò tutte le forze di polizia e i servizi di sicurezza, le quali a causa della scarsa organizzazione e della presenza di elementi deviati nei servizi segreti non riuscirono a identificare il luogo dei cinquantacinque giorni di prigionia di Aldo Moro. Il caso Moro divise il fronte politico tra i fautori della trattativa con le BR, soprattutto il PSI, e i sostenitori della fermezza, DC, PCI e PRI, convinti che lo Stato non si dovesse piegare ai loro ricatti; alla fine prevalsero questi ultimi. Durante la detenzione Aldo Moro pubblicò diverse lettere e un memoriale in cui criticò duramente la linea della fermezza adottata dal governo e dalle gerarchie vaticane. Il 9 maggio 1978 le BR giustiziarono Aldo Moro, il cui cadavere fu fatto ritrovare in via Caetani, a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI. La fine degli anni di piombo (1978-1981) La fine della solidarietà nazionale In seguito all'omicidio di Aldo Moro il ministro dell'Interno Francesco Cossiga, sostenitore della linea della fermezza, rassegnò le sue dimissioni. Anche il presidente della Repubblica Giovanni Leone fu accusato di non essere intervenuto per salvare Aldo Moro; travolto dallo scandalo Lockheed e sottoposto a una campagna mediatica da parte de L'Espresso e del Partito Radicale, si dimise dalla carica il 15 giugno 1978. All'elezione del Presidente della Repubblica, l'8 luglio 1978 fu eletto a larga maggioranza il socialista Sandro Pertini, che inaugurò la presidenza con una serie di interventi pubblici volti ad avvicinare le istituzioni all'opinione pubblica. Nel frattempo il quarto governo Andreotti riuscì a far approvare l'introduzione dell'equo canone, mentre sul piano sanitario istituì il Servizio sanitario nazionale, emanò la legge Basaglia, con la quale venivano chiusi i manicomi, e approvò la legge sull'aborto. Nell'estate del 1978 la DC elesse alla presidenza del partito Flaminio Piccoli, esponente doroteo sostenitore della linea della fermezza, che abbandonò la strada del compromesso storico per riprendere invece il dialogo col PSI di Bettino Craxi, ideologicamente sempre più lontano dal PCI di Enrico Berlinguer. La frattura con il PCI provocò il 31 gennaio 1979 la caduta del governo; il presidente della Repubblica conferì per la prima volta in oltre trent'anni l'incarico di formare un nuovo governo a un politico non democristiano, il repubblicano Ugo La Malfa, ma le volontà politiche portarono alla nascita del quinto governo Andreotti, allo scopo di traghettare il paese alle urne. Alle elezioni politiche del 4 giugno 1979 il PCI ebbe un calo di consensi, passando al 30,4%, la DC e il PSI rimasero stabili rispettivamente al 38,3% e 9,8% mentre ebbe una decisa crescita il Partito Radicale, che raggiunse il 3,5%. A una settimana dal voto nazionale si tennero per la prima volta le elezioni europee, parte di un processo di integrazione della Comunità economica europea rafforzato il 13 marzo 1979 dall'introduzione del Sistema monetario europeo (SME). Dopo un lungo periodo di consultazioni il 5 agosto 1979 nacque il primo governo Cossiga, sostenuto da DC, PSDI e PLI e dall'astensione di PSI e PRI. Posto di fronte all'emergenza del terrorismo politico, il governo varò il 6 febbraio 1980 la legge Cossiga, prevedendo condanne sostanziali per i terroristi e un'ulteriore estensione dei poteri della polizia. Le ultime stragi e il riflusso nel privato Sul fronte del terrorismo politico di estrema sinistra, il 1979 segnò l'inizio del declino del fenomeno. L'opinione pubblica si schierò sempre più nettamente contro le organizzazioni terroristiche: al referendum del 12 giugno 1978 una netta maggioranza sostenne la legge Reale, così come al referendum del 17 maggio 1981 fu evitata l'abrogazione della legge Cossiga per l'ordine pubblico. Nel frattempo all'interno delle BR l'assassinio di Aldo Moro e l'omicidio del militante comunista Guido Rossa avvenuto il 24 gennaio 1979 creò alcune spaccature all'interno dell'organizzazione, un ulteriore divisione di ebbe tra l'Autonomia Operaia e Prima linea, accusata dell'omicidio di Emilio Alessandrini, giudice nel processo sulla strage di piazza Fontana. Autonomia Operaia e Potere Operaio furono inoltre interessate dalle inchieste del giudice Pietro Calogero che in seguito agli arresti del 7 aprile 1979 aprì una serie di processi che provocarono il sostanziale scioglimento delle organizzazioni. Questa situazione di instabilità provocò tra il 1978 e il 1980 un'impennata degli attentati contro i magistrati, a perdere la vita furono: Vittorio Bachelt, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli; il 28 maggio 1980 fu assassinato il giornalista Walter Tobagi. A segnare però la fine dell'organizzazione è il sequestro del generale della NATO James Lee Dozier il 17 dicembre 1981, liberato dopo quarantadue giorni di prigionia dall'irruzione di un commando del Nucleo operativo centrale di sicurezza (NOCS). Parallelamente al terrorismo rosso, nella seconda metà degli anni Settanta la loggia massonica P2 acquisì una sempre maggiore influenza arrivando a interconnettere organizzazioni eversive di estrema destra e criminalità comune, specialmente la banda della Magliana. Nel contesto di questo complesso scenario, il 10 luglio 1976 fu assassinato da un esponente di Ordine Nuovo il magistrato Vittorio Occorsio, attivo nelle inchieste sul terrorismo nero; il 20 marzo 1979 per ragioni analoghe fu invece assassinato il giornalista d'inchiesta Mino Pecorelli, direttore dell'Osservatore Politico e rivelatore dello "scandalo petroli". I legami tra l'eversione nera e la mafia siciliana portarono invece il 6 gennaio 1980 all'omicidio di Piersanti Mattarella, esponente della DC e presidente della Regione Sicilia, mentre il 23 giugno 1980 i Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR) di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro assassinarono il magistrato Mario Amato. Il 2 agosto 1980 i NAR attuarono strage di Bologna, il più grave attentato terroristico della storia europea, che provocò la morte di ottantacinque persone e il ferimento di altre duecento. Il mese precedente avvenne invece la strage di Ustica, l'abbattimento di un volo di linea dovuto a ragioni di natura internazionale. attentato a Giovanni Paolo II Il pesante clima ideologico degli anni settanta, che aveva portato a un vertiginoso accrescimento della tensione sociale e politica, cominciò a dissolversi all'inizio degli anni ottanta, durante i quali avvenne la cosiddetta svolta del «riflusso», inaugurata nell'autunno del 1980 dalla marcia dei quarantamila a Torino, quando tornò alla ribalta l'esistenza di una «maggioranza silenziosa» che si contrapponeva al clamore degli scontri sociali del decennio precedente: il 14 ottobre numerosi quadri intermedi della Fiat, stanchi delle continue proteste dei sindacati che si opponevano alla cassa integrazione di diversi operai proposta dall'azienda per rilanciarsi, e che impedivano loro di entrare in fabbrica a lavorare, diedero vita a un corteo "silenzioso" per la città che mise a tacere gli scioperi e le occupazioni. L'indebolimento della DC A livello internazionale il periodo di distensione nelle relazioni tra USA e URSS terminò il 24 dicembre 1979 con l'intervento sovietico in Afghanistan e la dislocazione di nuove testate nucleari a medio raggio SS-20 nei paesi del Patto di Varsavia. In seguito a questi eventi la NATO decise il dispiegamento dei nuovi missili statunitensi a medio raggio Pershing II e Cruise nei paesi europei, in particolare il governo Cossiga dopo un lungo dibattito interno mostrò la propria disponibilità ad ospitare le nuove installazioni missilistiche sul proprio territorio. Questa decisione fu sostenuta da DC, PRI, PSDI, PLI e la maggioranza del PSI di Bettino Craxi, preannunciando la formazione di una nuova coalizione di governo: il pentapartito. All'interno della DC si rafforzò la linea politica del "preambolo" di Carlo Donat-Cattin, che auspicava l'esclusione del PCI da ogni incarico politico statale e il conseguente avvicinamento al PSI; il 20 febbraio 1980 Flaminio Piccoli fu eletto segretario della DC. Questa nuova strategia politica portò quindi il 4 aprile 1980 alla nascita del secondo governo Cossiga, sostenuto da DC, PSI e PRI, che cadde però a causa dei franchi tiratori il 28 settembre 1980. Il 18 ottobre 1980 Arnaldo Forlani, il maggior sostenitore dell'alleanza tra democristiani e socialisti, inaugurò la formula di governo del quadripartito tra DC, PSI, PSDI, PRI. Il governo Forlani si rivelò inadeguato a gestire le conseguenze del terremoto dell'Irpinia del 1980 e della strage di Bologna, per poi essere sconfitto il 17 maggio 1981 al referendum sul divieto all'aborto. Il 17 marzo 1981 una perquisizione nella villa di Licio Gelli da parte della Guardia di Finanza portò al ritrovamento delle liste degli appartenenti alla loggia massonica P2. La P2 era un'organizzazione clandestina eversiva di stampo anticomunista che nel suo "piano di rinascita democratica" prevedeva di ridurre la separazione dei poteri in favore di un generale rafforzamento del governo da realizzarsi tramite il posizionamento dei suoi appartenenti nei maggiori organi di potere del Paese: tra cui la stampa, l'imprenditoria, l'esercito e i servizi segreti. Tra i suoi iscritti figurava anche Roberto Calvi, responsabile del fallimento del Banco Ambrosiano e il banchiere Michele Sindona, mandante dell'omicidio del giudice Giorgio Ambrosoli che stava indagando su irregolarità nelle sue operazioni finanziarie. La divulgazione delle liste degli appartenenti alla P2 avvenne solo il 21 maggio 1981 e lo scandalo che ne seguì provocò la caduta del governo Forlani, accusato di avere ritardato la conferma del ritrovamento e la pubblicazione delle liste. Il progressivo indebolimento della DC scaturito dal caso Moro portò il giugno 1981 alla nascita del governo Spadolini, primo governo della storia repubblicana non guidato da un democristiano e sorretto dal pentapartito, la coalizione tra DC, PSI, PSDI, PRI e PLI. Note Bibliografia Voci correlate Storia della Repubblica Italiana Anni di piombo Collegamenti esterni L'Italia tra libertà e unità, saggio storico di Alberto Servidio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Josh%20Hawkinson
Josh Hawkinson
Caratteristiche tecniche Hawkinson è un esempio di forward-center fa uso della propria fisicità e della sua altezza sia nel gioco offensivo che in quello difensivo, infatti eccelle nella conquista del rimbalzo mentre in attacco, anche grazie alla sua capacità di coordinarsi con i compagni, usa la meglio le sue buone capacità di tiro, sia dalla media distanza che dall'outside, oltre a saper usare la schiacciata è capace di sfruttare pure il floater. Biografia Figlio di Nels e Nancy Hawkinson, entrambi i genitori sono stati cestisti a livello collegiale: il padre nella Trinity Western University e la madre nell'Università del Washington. Carriera Università Inizialmente ai margini delle rotazioni nell'Università statale del Washington come riserva di cestisti di esperienza come D.J. Shelton e Jordan Railey. Il cambio di allenatore a fine stagione ha fatto cambiare i ranghi all'interno della squadra: infatti Hawkinson passa da 6 a 33 minuti di media diventando il secondo scorer più cresciuto e il primo rimbalzista per margini di miglioramento di tutta la nazione. Il terzo anno Hawkinson si attesta più o meno sulle medie dell'anno precedente aggiungendo 20 doppie-doppie e risultando finalista per il Kareem Abdul-Jabbar Award. Mantenendo una media di 15.5 punti e 10.2 rimbalzi (simili al secondo e terzo anno), viene nuovamente nominato come finalista al Kareem Abdul-Jabbar Award e risultando a fine carriera universitaria il migliore per rimbalzi e numero di doppie-doppie nella storia dell'ateneo, diventando il primo ad accumulare 1.000 punti e 1.000 rimbalzi. Giappone Nell'estate 2017 viene ingaggiato dai Toyotsu F.E. Nagoya dove rimane per 3 anni, ma resta in Giappone dove si accasa agli Shinshu Brave Warriors, dove gioca attualmente. Nel 2023 decide di ottenere la cittadinanza giapponese, con il ha disputato i Campionati mondiali del 2023, esordendo nello stesso anno nelle qualificazioni alla stessa competizione. Al mondiale Hawkinson è stato determinante nelle vittorie per 98-88 contro la Finlandia e per 80-71 contro Capo Verde, nei due match ha segnato 28 punti nella prima partita e 29 nella seconda. Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Pepijn%20Reinderink
Pepijn Reinderink
Palmarès Strada 2019 (Acrog-Balen BC, una vittoria) 1ª tappa Ain Bugey Valromey Tour (Serrières-de-Briord > Blyes) 2023 (Soudal-Quick-Step Devo Team, due vittorie) 1ª tappa Tryptique Ardennais (Malmedy > Hellenthal) Campionati olandesi, Prova in linea Under-23 Altri successi 2023 (Soudal-Quick-Step Devo Team) Classifica scalatori Tryptique Ardennais Classifica giovani Tryptique Ardennais 2024 (Soudal-Quick-Step Devo Team/Soudal Quick-Step) 1ª tappa Tour du Rwanda (Kigali > Kigali, cronosquadre) Classifica scalatori Giro del Lussemburgo Piazzamenti Competizioni mondiali Campionati del mondo Glasgow 2023 - In linea Under-23: 47º Competizioni europee Campionati europei Drenthe 2023 - In linea Under-23: 16º Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rodrigo%20Moreira%20%28imprenditore%29
Rodrigo Moreira (imprenditore)
Rappresentazione Internazionale Nel 2009, Rodrigo ottiene il titolo di Mister America Latina Internacional a Lima, Perù. Filmografia (parziale) Cinema Sin Otoño sin primavera (2012) Televisione Emergencia - serie tv, 2 episodi (2000) Yo quiero ser Supermodelo - serie tv, 2 episodi (2010) Miss Teen International (2019, 2021) - Presentatore Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Laila%20Morse
Laila Morse
Biografia Laila Morse ha esordito di fronte alla macchina da presa nel 1997, a 51 anni, recitando nel film d'esordio come regista e sceneggiatore di suo fratello Gary Oldman, Niente per bocca. Oldman scelse la sorella, nonostante lei non avesse alcuna esperienza di recitazione (fino a quel momento aveva lavorato come cameriera e commessa), perché cercava "qualcosa di grezzo". La sua interpretazione del personaggio di Janet le valse il British Independent Film Award alla miglior performance esordiente nel 1998. Sempre nel 1997 ha partecipato anche alla sua prima serie TV, apparendo in un episodio di Metropolitan Police. Nel 2000 è entrata a far parte del cast della soap opera EastEnders. Il suo personaggio, Mo Harris, è apparso in oltre 1200 episodi tra il 2000 e il 2016 e poi tra il 2018 e il 2022, ed in alcuni spin-off, tra cui la webserie EastEnders: E20. Pseudonimo Il suo nome d'arte le fu suggerito da Isabella Rossellini, che all'epoca delle riprese di Niente per bocca era la compagna di Gary Oldman: Laila Morse è l'anagramma di mia sorella (in italiano). Filmografia parziale Cinema Niente per bocca (Nil by mouth), regia di Gary Oldman (1997) Ama, onora & obbedisci (Love, Honour and Obey), regia di Dominic Anciano e Ray Burdis (2000) Big Fat Gypsy Gangster, regia di Ricky Grover (2011) The Ninth Cloud, regia di Jane Spencer (2014) Hellboy, regia di Neil Marshall (2019) Televisione Metropolitan Police (The Bill) - serie TV, episodio 13x82 (1997) Great Expectations, regia di Julian Jarrold - film per la TV (1999) EastEnders - serie TV, 1237 episodi (2000-2022) EastEnders: Pat and Mo, regia di Michael Owen Morris - film per la TV (2004) EastEnders: E20 - webserie, episodi 1x1-1x12 Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Aris%20Konstantinidis
Aris Konstantinidis
Biografia Aris Konstantinidis nacque ad Atene e studiò architettura all'Università tecnica di Monaco dal 1931 al 1936, entrando così in contatto con il movimento modernista. Nel 1936 fece ritorno in Grecia e lavorò per l'ufficio di programmazione urbanistica della città di Atene e per il ministero dei lavori pubblici. Fu a capo dell'ente per le case popolari dal 1955 al 1975 e dal 1957 al 1967 anche dell'ufficio tecnico dell'ente nazionale del turismo. Supervisionò la costruzione di una serie di case popolari e di alberghi della catena Xenia, gestiti dall'ente nazionale del turismo. Parallelamente, Konstantinidis progettò e realizzò parecchi progetti come libero professionista, fra i quali l'emblematica Seconda casa di Anavyssos (1962). Approfondì lo studio dell'architettura tradizionale greca e fra il 1947 e il 1953 pubblicò tre libri, in cui analizzò edifici particolari. Nel 1975 pubblicò uno studio organico completo dell'architettura tradizionale greca, che intitolò Elementi di autoconoscenza: verso una vera architettura, in cui mostra di essere profondamente legato all'architettura tradizionale della sua terra e di come facesse tesoro dell'esperienza del passato per sviluppare un'architettura contemporanea. Nel suo ultimo saggio, intitolato Theoktista ("Costruito da Dio"), l'architetto rimarcò ancora come l'architettura tradizionale e il paesaggio della Grecia fossero i fondamenti su cui basare una moderna pratica architettonica. Insegnò al Politecnico di Zurigo come visiting professor dal 1967 al 1970. Nel 1978 ricevette una laurea honoris causa dall'Università di Salonicco. Fu nominato membro corrispondente dell'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera. Con la sua opera, Aris Konstantinidis realizzò soluzioni architettoniche uniche in Grecia, che diedero origine al modernismo greco. Negli anni 1980, la sua opera fu assimilata alla teoria del regionalismo critico da parte degli storici e teorici dell'architettura Alexander Tzonis, Liane Lefaivre e Kenneth Frampton. Vita privata Nel 1951 Konstantinidis sposò la famosa scultrice greca Natalia Mela. I due figli Dimitris Konstantinidis e Alexandra Tsoukala sono rispettivamente un architetto e un tecnico dell'illuminazione. Opere principali Seconda casa di Anavyssos Museo archeologico di Giannina Albergo Xenia a Kalambaka Albergo Xenia a Micono Museo archeologico di Komotini Albergo Xenia a Olimpia Case popolari ad Atene Case popolari a Candia Case popolari a Serres Case popolari a Pirgo Saggi 1947- Due villaggi di Micono (Δυο "Χωριά" από τη Μύκονο) 1950 - Vecchie case ateniesi (Τα παλιά Αθηναϊκά σπίτια) 1953 - Chiese di campagna a Micono (Ξωκλήσια της Μυκόνου) 1972 - Vascelli per la vita o il problema di un'architettura autentica (Δοχεία Ζωής ή το πρόβλημα για μια αληθινή αρχιτεκτονική) 1975- Elementi di autoconoscenza. Verso una vera architettura (Στοιχεία αυτογνωσίας - Για μιαν αληθινή αρχιτεκτονική) 1978 - La vera architettura contemporanea (Σύγχρονη Αληθινή Αρχιτεκτονική) 1987 - Sull'architettura (Για την Αρχιτεκτονική) 1987 - Peccatori e ladri o il decollo dell'architettura (Αμαρτωλοί και κλέφτες ή Η απογείωση της αρχιτεκτονικής) 1989 - Prefazione ai libri futuri Foreword (Τα προλεγόμενα / από τα βιβλία που βρίσκονται στα σκαριά) 1991 - Tempismo miserevole - Le Olimpiadi d'oro - Il Museo dell'Acropoli (Η άθλια επικαιρότητα - Η χρυσή ολυμπιάδα - Το μουσείο της ακρόπολης) 1992 - Esperienze e fatti - un racconto autobiografico (Εμπειρίες και περιστατικά - μια αυτοβιογραφική διήγηση) 1992 - L'architettura dell'architettura - Note da una rivista (Η Αρχιτεκτονική της Αρχιτεκτονικής- Ημερολογιακά σημειώματα) 1992 - Aris Konstandinidis - Progetti ed edifici (Αρης Κωνσταντινίδης: Μελέτες και κατασκευές') 1992 - "Costruito da Dio" ("Θεόκτιστα") Note Bibliografia M. Kiourti, K. Tsiambaos, "The architect, the resident, and a murder: the case of a house by Aris Konstantinidis", in arq: Architectural Research Quarterly, Volume 24, Issue 1, March 2020, pp. 83-94. DOI: S1359135520000093 Aris Konstandinidis - Buildings & Projects'', Athens, Agra, 1991 Collegamenti esterni Biografia dell'architetto Albergo Xenia a Paliouri Vincitori del Premio Herder
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https://it.wikipedia.org/wiki/National%20Soccer%20League%202023%20%28Papua%20Nuova%20Guinea%29
National Soccer League 2023 (Papua Nuova Guinea)
La National Soccer League 2023, nota anche come Kumul Petroleum Soccer League 2023 per ragioni di sponsorizzazione, è stata la 17ª edizione della massima serie del campionato di calcio della Papua Nuova Guinea. Il campionato è iniziato il 1º luglio 2023 e si è concluso il 16 dicembre 2023. La squadra campione in carica è il . Il titolo è stato vinto dall', che ha conquistato il suo nono titolo nazionale. Stagione Novità Il campionato della Nuova Guinea non prevede un sistema di promozioni o retrocessioni, ma è stato riformato successivamente alla stagione 2022, abbandonando la formula dei gironi regionali per passare al girone unico, con soltanto 8 squadre partecipanti. Formula Le 8 squadre partecipanti giocano un girone all'italiana con partite di andata e ritorno, per un totale di 14 giornate. Al termine di esse, le prime 4 classificate si qualificano per gli spareggi, che con semifinali e finale decretano la squadra campione, che ottiene anche la qualificazione per la OFC Champions League. Squadre partecipanti Classifica Legenda:       Ammessa all'OFC Champions League 2024.   Ammessa allo spareggio. Spareggi Note Collegamenti esterni Papua Nuova Guinea Calcio nel 2023
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chicago%20Women%27s%20Open%202023%20-%20Doppio
Chicago Women's Open 2023 - Doppio
Il doppio femminile del torneo di tennis professionistico Chicago Women's Open 2023, facente parte della ategoria WTA 125 nell'ambito del WTA 125 2023, si è giocato dal 21 al 28 agosto 2023 a Chicago, negli Stati Uniti. Eri Hozumi e Peangtarn Plipuech erano le campionesse in carica dell'ultima edizione disputata nel 2021, ma Plipuech ha scelto di non partecipare a questa edizione del torneo. Hozumi ha fatto coppia con Sophie Chang, ma sono state sconfitte nei quarti di finale da Jana Sizikova e Kimberley Zimmermann. In finale Ulrikke Eikeri e Ingrid Neel hanno sconfitto Cristina Bucșa e Aleksandra Panova per ritiro. Teste di serie Ulrikke Eikeri / Ingrid Neel (Campionesse) Jana Sizikova / Kimberley Zimmermann (semifinale) Wildcard Kolie Allen / Ashley Matz (quarti di finale) Tabellone Collegamenti esterni Chicago Women's Open 2023
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https://it.wikipedia.org/wiki/Pithocarpa
Pithocarpa
Pithocarpa Lindl., 1839 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae). Etimologia Il nome del genere deriva da due parole greche "pithos" (= vaso di vino) e "carpos" (= frutto) e fa riferimento alla forma degli acheni. Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico John Lindley (1799-1865) nella pubblicazione " Appendix to the first Twenty Three Volumes of Edward's Botanical Register ... A Sketch of the Vegetation of the Swan River Colony... London" ( Sketch Veg. Swan R. 23) del 1839. Descrizione Portamento. Le specie di questo gruppo hanno un habitus di tipo erbaceo perenne o sub-arbustivo. Le parti vegetative sono ricoperte da un indumento biancastro e ragnateloso.I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice). Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. Foglie. Le foglie in sono disposte in modo alternato e sono quasi sempre sessili. La lamina è intera e piatta con forme generalmente strette; i margini sono continui a volte revoluti. La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici. Le foglie all'antesi sono appassite. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini solitari (raramente sono a gruppi e raccolti in formazioni corimbose aperte). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale di tipo disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme coniche simili ad una coppa, oppure campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea e colorate di bianco, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta. Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in: fiori del disco esterni: sono assenti; fiori del disco centrali: sono ermafroditi e tubulosi (cilindrico alla base e svasato all'apice). In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio. Formula fiorale: */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame. Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma triangolare arrotondata. I colori della corolla sono giallo e varietà (giallo-verdastro). Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme concave; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”). Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncato-arrotondata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate. Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile obovoidale (o più o meno cilindrica); la superficie può essere ricoperta di tricomi doppi, piccoli e clavati; il pericarpo è percorso longitudinalmente da due fasci vascolari opposti. Biologia Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora). Distribuzione e habitat Le specie di questo genere sono distribuite in Australia occidentale. Tassonomia La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi). La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia. Filogenesi Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae. La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto. Il genere Pithocarpa appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). In particolare il genere di questa voce è posizionato nel subclade "Cassinia 2" che insieme ai cladi Cassinia 1 e Euchiton formano un "gruppo fratello".. I caratteri distintivi del genere Pithocarpa sono: le brattee interne dell'involucro sono più lunghe (e colorate di bianco) di quelle esterne; il pappo è assente. Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 26. Elenco delle specie Questo genere ha 5 specie: Pithocarpa achilleoides P.Lewis & Summerh. Pithocarpa cordata (DC.) Schmidt-Leb. & R.L.Barrett Pithocarpa corymbulosa Lindl. Pithocarpa pulchella Lindl. Pithocarpa ramosa (DC.) Schmidt-Leb. & R.L.Barrett Note Bibliografia Voci correlate Generi di Asteraceae Altri progetti Collegamenti esterni Pithocarpa Royal Botanic Gardens KEW - Database Asteroideae
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https://it.wikipedia.org/wiki/Luke%20Robinson%20%28calciatore%29
Luke Robinson (calciatore)
Carriera Club Dopo aver giocato nelle giovanili del , ha giocato nelle serie minori inglesi (prevalentemente tra la sesta e la settima divisione). Ha inoltre giocato con il nella prima divisione di Gibilterra. Nazionale Ha esordito in nazionale con Bermuda nel 2021. Palmarès Club Competizioni nazionali Worthing: 2021-2022 Altri progetti Collegamenti esterni Calciatori della Nazionale bermudiana
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https://it.wikipedia.org/wiki/Srettha%20Thavisin
Srettha Thavisin
Dopo 3 mesi di incertezza e di stallo politico, il 22 agosto la maggioranza del nuovo Parlamento lo ha designato primo ministro affidandogli l'incarico di formare un nuovo governo. Il giorno stesso il re Vajiralongkorn ha emanato il decreto ufficiale di nomina, pubblicato l’indomani sulla Gazzetta ufficiale thailandese. Biografia Primi anni e studi Srettha Thavisin nacque a Bangkok il 15 febbraio 1962 dal capitano Amnuay Thavisin e da Chodchoi Jutrakull. Nel 1986 si laureò in economia all’Università del Massachusetts e in seguito conseguì il Master of Business Administration (MBA) alla Claremont Graduate University in California. Carriera imprenditoriale Dopo la laurea, fu assunto come assistant product manager alla Procter & Gamble mantenendo questa posizione per quattro anni. Nel 1988 co-fondò il gruppo immobiliare Sansiri, divenuto nel corso degli anni uno dei più grandi in Thailandia. Nel 2020 acquistò a Bangkok un terreno situato su Sarasin Road, nei pressi del parco Lumphini, dal costo di 3,9 milioni di baht per wah quadrato (4 m²). Nello stesso anno, acquisì una partecipazione del 15% in Xspring Capital Public Company limited. Come candidato alle elezioni del 2023, fu costretto l’8 marzo dello stesso anno a trasferire per legge tutte le proprie azioni alla figlia Chanada. Carriera politica Durante la crisi politica che investi la Thailandia fra il 2013 e il 2014, si oppose pubblicamente al Comitato Popolare per la Riforma Democratica (CPRD), creato con lo scopo di eliminare l’influenza dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra sul sistema politico nazionale e di far cadere il governo di Pheu Thai guidato dalla sorella di Thaksin Yingluck Shinawatra. Le imponenti dimostrazioni del CPRD e gli scontri che ne seguirono portarono al colpo di stato militare del 2014, dopo il quale Srettha fu costretto a riferire dinnanzi al Consiglio nazionale per la pace e per l'ordine – la giunta militare insediatasi con il colpo di Stato – presso l'auditorium dell'Esercito Reale Thailandese. Srettha era da tempo in buoni rapporti con Thaksin e la sorella Yingluck e nel 2021 contribuì a stilare le politiche economiche del partito in vista delle elezioni; nel 2022 annunciò la propria formale adesione a Pheu Thai Candidatura a primo ministro Nel 2023, in vista delle elezioni del 14 maggio, è stato scelto dal proprio partito come uno dei tre potenziali candidati a ricoprire la carica di primo ministro. Ha iniziato la campagna elettorale nel distretto di Khlong Toei a Bangkok, mentre ha tenuto il suo primo comizio nella provincia di Phichit. In un comizio tenutosi ad aprile nella provincia di Loei, ha affermato che Pheu Thai non avrebbe formato una coalizione con il partito Palang Pracharath e il partito Ruam Thai Sang Chart a causa del loro coinvolgimento nel colpo di stato di nove anni addietro. Alle elezioni Pheu Thai si è classificato secondo, poco dietro al progressista partito Kao Klai guidato da Pita Limjaroenrat. Nel tentativo di formare un governo guidato dal leader di Kao Klai Pita, Pheu Thai è entrato a far parte di una coalizione composta da sei forze politiche, che ha sottoposto al Parlamento congiunto la candidatura di Pita. Nonostante il largo appoggio conseguito tra i membri della Camera dei Rappresentanti, il 13 luglio Pita Limjaroenrat non è riuscito a ottenere l'appoggio dei senatori, nominati dai militari. Nella seduta del 19 luglio non si è tenuta la programmata seconda votazione per la candidatura di Pita dopo che i suoi oppositori hanno fatto passare una mozione con la quale è stato stabilito che non era possibile presentarsi due volte come candidato primo ministro. Gli ostacoli posti dai senatori e dagli altri parlamentari conservatori nella votazione di Pita, hanno indotto Pheu Thai ad annunciare in quei giorni che avrebbe formato una nuova alleanza senza Kao Klai, adducendo come motivo l'impossibilità di raggiungere una maggioranza vista l'intransigenza di Kao Klai nel voler mantenere il proprio progetto di modifica della legge sulla lesa maestà, considerata intoccabile dalla maggior parte dei parlamentari. Il 7 agosto Pheu Thai e Bhumjaithai hanno annunciato un'alleanza per cercare di formare il nuovo governo. Due giorni dopo si sono uniti a questa alleanza i sei partiti Prachachart, Pheu Thai Ruam Palang, Chart Pattana Kla, il Partito Liberale, Nuovo Potere Sociale e il Partito delle Contee Thailandesi, ai quali si è aggiunto il giorno successivo Chart Thai Pattana portando a 238 il totale dei deputati, meno della coalizione precedente ma con il vantaggio di avere più senatori pronti ad appoggiarli. Una coalizione di undici partiti è stata annunciata il 21 agosto con l'aggiunta di Palang Pracharath e Ruam Thai Sang Chart, i partiti associati ai militari, che hanno portato il totale dei deputati a 314. Quest'ultima svolta ha sollevato le aspre critiche di molti sostenitori di Pheu Thai – i cui dirigenti avevano promesso prima delle elezioni che non avrebbero stretto alleanza con i partiti dei militari – nonché quelle dei sostenitori di Kao Klai. In un sondaggio tenuto in quei giorni, il 64% degli intervistati era contrario all'alleanza tra Pheu Thai e i partiti che facevano capo ai militari, Pheu Thai si è scusato con l'elettorato per la promessa non mantenuta sostenendo che il cambiamento era necessario per porre fine alla crisi politica. Dopo che la Corte costituzionale aveva respinto il reclamo contro il veto alla candidatura di Pita – ritenuto incostituzionale da Kao Klai – è stato fissato un altro scrutinio per il 22 agosto, in vista del quale Pheu Thai ha ufficialmente indicato Srettha Thavisin come candidato primo ministro con l’appoggio di Thaksin Shinawatra. Alla terza seduta per votare le candidature a primo ministro, Thavisin è stato eletto da entrambi i rami del Parlamento con 482 voti favorevoli su 728 votanti presenti in aula. Ha prestato giuramento come 30º primo ministro della Thailandia nelle mani di re Vajiralongkorn, subentrando a Prayut Chan-o-cha (salito al potere dopo il colpo di stato del 2014) il 22 agosto 2023. Destituzione Il 14 agosto 2024, con l'accusa di violazione del codice di condotta e delle leggi istituzionali del paese, viene destituito con un voto 5-4 dalla Corte Costituzionale. La violazione che gli viene imputata è quella di aver nominato come segretario dell'ufficio del primo ministro Pichit Chuenban, un legale che nel 2008 era stato accusato di aver tentato di corrompere dei giudici ed era stato poi per un breve periodo incarcerato per oltraggio alla Corte. L'incarico viene prima affidato ad interim al suo vice Phumtham Wechayachai e il 28 agosto in via definitiva alla compagna di partito Paetongtarn Shinawatra, figlia di Thaksin Shinawatra. Posizioni e idee politiche Srettha Thavisin ha spesso sostenuto l'ex primo ministro Thaksin Shinawatra, destituito dopo il colpo di stato del 2006: ad esempio nel 2010 salì agli onori delle cronache per aver indossato una maglietta rossa con il volto del succitato politico dopo essere stato nominato presidente della squadra di calcio del Royal Bangkok Sports Club. Nel corso degli anni ha avuto modo di criticare il capo della giunta golpista Prayut Chan-o-cha, contestando in particolare la repressione alle proteste pro-democrazia del 2020-2021. Si dichiara contrario alla coscrizione obbligatoria e allo stravolgimento delle leggi sulla lesa maestà; sostiene invece leggi a favore della sostenibilità ambientale, dei diritti LGBTQ e della digitalizzazione. Come primo ministro, intendeva adottare un programma volto a stimolare l'economia e combattere la povertà. Vita privata È sposato con la dottoressa Pakpilai Thavisin, specialista in medicina antietà, dalla quale ha due figli di nome Napat e Warat e una figlia di nome Chananda. È un collezionista di bauli da viaggio classici ed è tifoso della squadra inglese del Liverpool Football Club; inoltre contribuisce alla Sansiri Academy, la quale forma giovani calciatori thailandesi. Note Altri progetti Primi ministri della Thailandia Fondatori di impresa
9867498
https://it.wikipedia.org/wiki/Il%20signore%20delle%2021
Il signore delle 21
Il signore delle 21 è stato un programma televisivo di genere varietà musicale andato in onda in una edizione e otto puntate dal 5 maggio al 23 giugno 1962 sul Programma Nazionale della Rai. Produzione Prodotto da Sergio Bernardini e diretto da Enzo Trapani, il varietà musicale, condotto da Ernesto Calindri – che con questa trasmissione guadagnò consensi presso il grande pubblico – era a carattere monografico. Ciascuna puntata era incentrata su una tematica musicale: ad esempio nella prima era il divismo rivisto in chiave ironica, nella seconda il jazz, nella terza gli oriundi. Calindri presentava la trasmissione seduto su una poltrona, coadiuvato da Diego Michelotti nelle vesti del maggiordomo. Nella trasmissione furono molti gli ospiti, anche prestigiosi, che si alternarono, tra i quali citiamo Frank Sinatra, Sammy Davis jr., Maurice Chevalier, Pat Boone, e poi Sergio Endrigo, Claudio Villa, il Quartetto Cetra, Tony Dallara, Miranda Martino, Mina, Nilla Pizzi, Milva, Sergio Bruni, Adriano Celentano, Lonnie Sattin, Piero Ciampi (col nome Piero Litaliano) e, tra gli attori, Raymond Burr, Claudia Cardinale, Carlo Dapporto, Rossano Brazzi, Nando Gazzolo, Franca Tamantini, Gloria Paul, Lando Buzzanca, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Franco Angelini e numerosi altri. Note
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kole%20Hall
Kole Hall
Carriera Club Dopo aver giocato nelle giovanili del , ha giocato nelle serie minori inglesi (prevalentemente tra la quinta e la sesta divisione). Nazionale Ha esordito in nazionale con Bermuda nel 2021. Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hun%20Manet
Hun Manet
Dal 22 agosto 2023, è il Primo ministro della Cambogia. Il suo titolo onorifico completo è Ek Oudom Kitti Tesaphibal Pundit Hun Manet. Biografia Manet è nato il 20 ottobre 1977 nel villaggio di Koh Thmar, distretto di Memot, provincia di Kampong Cham, nella Kampuchea democratica governata dai Khmer rossi come secondo figlio di Hun Sen e Bun Rany. È di origine cinese Teochew attraverso suo nonno Hun Neang. Secondo Sen, la notte della nascita di Manet, una luce brillante volò sul tetto della casa, cosa che portò Sen a credere che suo figlio fosse nato da un essere soprannaturale venerato nel villaggio di Koh Thmar. Manet è cresciuto e ha ricevuto la sua istruzione generale a Phnom Penh e successivamente si è arruolato nelle forze armate nel 1995, lo stesso anno in cui è entrato all'Accademia militare degli Stati Uniti a West Point. Dopo la laurea a West Point, ha conseguito la laurea in economia e un incarico come tenente nell'esercito reale cambogiano. Ha inoltre conseguito la magistrale in economia presso la New York Universitynel 2002 e un dottorato di ricerca in economia presso l'Università di Bristol nel 2009, con una tesi dal titolo Che cosa determina la distribuzione dimensionale dell'impresa e l'integrazione strutturale? Uno studio trasversale. Hun Manet è sposato con Pich Chanmony, figlia di Pich Sophoan, ex segretario di Stato presso il Ministero del Lavoro. Nel giugno 2020, Manet è stato promosso a capo dell'ala giovanile del CPP. Era stato menzionato dai media e dallo stesso Hun Sen come candidato alla carica di primo ministro. Ciò è stato formalmente ufficializzato il 4 dicembre 2021 quando Manet è stato eletto all'unanimità dal Comitato Centrale del Partito popolare cambogiano come futuro candidato primo ministro del partito dopo Hun Sen. In seguito alle dimissioni di suo padre Hun Sen dalla carica di Primo ministro, è stato nominato dal Re di Cambogia il 7 agosto , venendo confermato dal parlamento il 22 agosto. Note Voci correlate Primi ministri della Cambogia Hun Sen Elezioni parlamentari in Cambogia del 2023 Altri progetti Primi ministri della Cambogia Generali cambogiani Politici figli d'arte
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https://it.wikipedia.org/wiki/US%20Open%202023%20-%20Qualificazioni%20singolare%20femminile
US Open 2023 - Qualificazioni singolare femminile
Le qualificazioni del singolare femminile dell'US Open 2023 sono un torneo di tennis preliminare, svolto dal 22 al 25 agosto 2023, per accedere alla fase finale della manifestazione. Le 16 vincitrici dell'ultimo turno entreranno di diritto nel tabellone principale. In caso di ritiro di una o più giocatrici qualificate, a queste subentreranno le lucky loser, ossia le giocatrici con la classifica più altra tra quelle sconfitte all'ultimo turno. Teste di serie Nao Hibino (primo turno) Diana Šnaider (secondo turno) Yanina Wickmayer (ultimo turno, ritirata, lucky loser) Jule Niemeier (primo turno) Greet Minnen (qualificata) Jaqueline Cristian (primo turno) Yuan Yue (primo turno) Lucrezia Stefanini (secondo turno) Viktória Hrunčáková (ultimo turno, lucky loser) Laura Siegemund (qualificata) Olga Danilović (primo turno) Dajana Jastrems'ka (ultimo turno) Kimberly Birrell (ultimo turno, lucky loser) Aliona Bolsova (secondo turno) Wang Yafan (qualificata) Sara Errani (primo turno) <ol start="17"> Dalma Gálfi (secondo turno) Océane Dodin (ultimo turno) Tamara Zidanšek (ultimo turno) Tereza Martincová (primo turno) Brenda Fruhvirtová (primo turno) Nuria Párrizas Díaz (secondo turno) Darija Snihur (primo turno) Anna Bondár (secondo turno) Katie Volynets (qualificata) Emina Bektas (ultimo turno) Marija Timofeeva (primo turno) Bai Zhuoxuan (primo turno) Laura Pigossi (primo turno) Jéssica Bouzas Maneiro (primo turno) Viktorija Golubic (secondo turno) Marina Bassols Ribera (ultimo turno) Qualificate Olivia Gadecki Elsa Jacquemot Sachia Vickery Vera Zvonarëva Greet Minnen Tat'jana Prozorova Eva Lys Han Na-lae Yuriko Miyazaki Laura Siegemund Kaja Juvan Elena-Gabriela Ruse Fiona Crawley Mirjam Björklund Wang Yafan Katie Volynets Lucky loser Yanina Wickmayer Kimberly Birrell <ol start="3"> Viktória Hrunčáková Tabellone Sezione 1 Sezione 2 Sezione 3 Sezione 4 Sezione 5 Sezione 6 Sezione 7 Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 Sezione 16 Collegamenti esterni US Open 2023
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https://it.wikipedia.org/wiki/David%20Kirtman
David Kirtman
Carriera Al college Kirtman giocò a football a USC. Fu scelto nel corso del quinto giro (163º assoluto) del Draft NFL 2006 dai Seattle Seahawks. Dopo non essere sceso in campo nella sua stagione da rookie, disputò 6 partite l'anno seguente. Fu svincolato il 30 agosto 2008 e in seguito fece parte dei roster di San Diego Chargers, San Francisco 49ers, New Orleans Saints e di nuovo dei Seahawks, giocando una sola partita con i 49ers. Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tyler%20Forbes
Tyler Forbes
Carriera Club Ha giocato nelle serie minori inglesi, arrivando fino alla sesta divisione (con il ). Nazionale Ha esordito in nazionale con le Isole Vergini Britanniche nel 2018, all'età di 16 anni. Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Abu%20Hafs%20al-Hashimi%20al-Quraishi
Abu Hafs al-Hashimi al-Quraishi
Biografia Il 3 agosto 2023, Abu Hafs ha assunto la guida dopo la morte del suo predecessore, Abu al-Hussein al-Husseini al-Qurashi. È stato annunciato come califfo dal portavoce ufficiale dello Stato islamico Abu Hudhaifah al-Ansari, in un messaggio audio trasmesso dalla fondazione Al-Furqan Media (il principale media dello Stato islamico). Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum%20costituzionale%20in%20Australia%20del%202023
Referendum costituzionale in Australia del 2023
Il Referendum costituzionale in Australia del 2023 è stato indetto per il 14 ottobre per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale, dal titolo "Constitution Alteration (Aboriginal and Torres Strait Islander Voice) 2023", avente in oggetto una modifica della Costituzione australiana al fine di istituire, riconoscendo costituzionalmente come tali i primi popoli che hanno abitato (e continuato ad abitare) il paese prima e dopo la colonizzazione britannica, l'Aboriginal and Torres Strait Islander Voice, un organo rappresentativo di tipo consultivo al fine di tutelare i loro interessi a livello nazionale. In base alla proposta di legge, il nuovo organo avrebbe potuto "presentare osservazioni al Parlamento ed al Governo su questioni relative alle popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres". In seguito allo scrutinio dei voti, la proposta è stata dichiarata fallita, avendo prevalso in larga misura il “No” (60,59%) in tutti gli Stati e Territori, salvo che nel Territorio della Capitale Australiana. Iter legislativo La questione del referendum e la proposta di modifica sono state annunciate il 23 marzo 2023 dal Primo ministro Anthony Albanese. Il conseguente disegno di legge è stato presentato al Parlamento federale il 30 marzo 2023 dal procuratore generale Mark Dreyfus. Il 31 maggio 2023, il disegno è stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti (121-25), mentre il 19 giugno è stato approvato dal Senato (52-19). La data del referendum è dunque stata conseguentemente annunciata da Albanese il 30 agosto, ai sensi dell’Art. 128 § (1) della Costituzione. Proposta in dettaglio Modifica costituzionale Nello specifico, qualora la proposta fosse stata approvata sulla scheda referendaria, la costituzione sarebbe stata emendata come segue: (Testo del Disegno di legge approvato) Princìpi istitutivi Poco dopo aver reso pubblico il testo della modifica, il Governo australiano ha altresì pubblicato una serie di princìpi istituitivi dell’organo, al fine di guidare la legislazione per lo stesso e determinarne una sua struttura solida, imparziale, autorevole e duratura. I princìpi erano: La funzione consultiva ed ausiliaria al Parlamento e al Governo tramite l’emanazioni di osservazioni ed esposizioni, anche su richiesta dei due organi; Un proprio sistema di risorse per consentirle di ricercare, sviluppare e fare esposizioni; La rappresentanza dell’organo rispecchiante le volontà delle comunità locali, ai fini di garantire legittimità culturale e sociale, e per un periodo di tempo determinato, ai fini di mantenere il principio di responsabilità; L’obbligatoria parità di genere e la rappresentanza della gioventù; L’obbligatorietà di far parte dell’organo solo se aborigeni australiani, secondo il “test standard in tre parti”; Lo scòpo di raggiungere un potenziamento delle comunità, nonché di raggiungere e diffondere l’inclusività il rispetto ed una cultura appropriata ed informata sulle popolazioni originarie; La continua consultazione con le comunità locali, nonché una solida responsabilità e trasparenza, secondo il controllo e la giurisdizione della “Commissione nazionale anti-corruzione”; La possibilità di sanzione o rimozione per colpa grave; La collaborazione con gli organi istituzionali già esistenti, ad ogni livello; L’impossibilità di gestire denaro, beni o servizi e di influenzarne o attuarne il movimento; L’assenza di un potere di veto; L’eventuale presenza di 24 membri, sebbene il numero fosse da definire con legislazione propria. Sistema di voto Disposizioni generali Come nel caso di un’elezione, anche nel caso dei referendum si applicano le medesime disposizioni previste per le prime, a livello del cittadino, dell’organizzazione e delle modalità. Quorum e maggioranze richieste A differenza di una normale votazione, tuttavia, per via della natura rigida della legge fondamentale australiana, ai sensi dell’Art. 128 della stessa, al fine di attuare una revisione costituzionale è necessaria, in un referendum, una doppia maggioranza: è obbligatorio, dunque, che si verifichino due precise condizioni, pena il fallimento della stessa consultazione. Esse sono: Il voto favorevole del il 50%+1 degli elettori a livello nazionale (maggioranza assoluta); Il voto favorevole della maggioranza degli elettori in almeno quattro dei sei Stati australiani (affinché quest’ultimi ratifichino il loro voto come favorevole). I voti espressi nei Territori sono conteggiati a livello nazionale (dunque per la prima maggioranza), ma non per la seconda. Sondaggi e posizioni politiche Il Primo ministro Anthony Albanese (Partito Laburista) essendo stato promotore della modifica, affermò che avrebbe votato “Sì”, mentre il Leader dell'opposizione, Peter Dutton (Partito Liberale), ha dichiarato che il suo schieramento avrebbe votato “No”. Il Partito Nazionale, alleato dei Liberali, voto anch'esso “No”, mentre i Verdi Australiani furono a favore del “Sì”. Secondo i sondaggi aggiornati ad agosto 2023, il numero di favorevoli alla modifica costituzionale fu dichiarato in netto declino rispetto allo stesso mese del 2022 (46% contro 65%), mettendo a rischio la buona riuscita del referendum. Risultati Risultati per stato e territorio Note Altri progetti Collegamenti esterni Referendum in Australia
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carta%20d%27identit%C3%A0%20cipriota
Carta d'identità cipriota
La carta d'identità cipriota viene rilasciata ai cittadini di Cipro. Può essere utilizzato come documento di viaggio quando si visitano paesi in Europa (tranne Bielorussia, Moldavia (vecchia versione), Russia, Ucraina e Regno Unito), nonché territori francesi d'oltremare, Montserrat e Georgia. Questo documento non è valido per viaggiare in Turchia. Nel febbraio 2015 la Repubblica di Cipro ha iniziato a rilasciare carte d'identità biometriche. Ad agosto 2020 è iniziata l'emissione di nuove carte d'identità conformi ai nuovi standard UE previsti dal Regolamento 2019/1157. Aspetto fisico Fronte Pagina di informazioni sull'identità Le carte d'identità cipriote includono i seguenti dati: Il colore dell'attuale carta d'identità cipriota è una leggera sfumatura di ciano. Lo stemma di Cipro si trova al centro su entrambi i lati della carta. In alto a sinistra del lato anteriore, il nome della Repubblica di Cipro è stampato in inglese, greco (Κυπριακή Δημοκρατία [cipɾiaˈci ðimokɾaˈti.a]), e turco (Kıbrıs Cumhuriyeti [ˈkɯbɾɯs d͡ʒumhuɾijeˈti]), ed è situato a destra di uno stemma in scala di grigi più piccolo. Le carte emesse ai sensi del regolamento 2019/1157 presentano la bandiera dell'Europa con il codice paese di due lettere di Cipro, CY, stampato in negativo sotto il numero della carta. La tessera ha una validità di 10 anni (5 anni per i minori di 18 anni) dal momento del rilascio. Foto del titolare della carta Numero carta Nome Cognome (fabbro) Retro Sesso Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità Nome del padre Nome della madre Cognome da nubile della madre Data di Emissione Data di scadenza L'acquisizione e il possesso di una carta d'identità è obbligatoria per tutti gli aventi diritto di età pari o superiore a 12 anni. Carta d'identità nazionale per stranieri di Cipro La carta d'identità per stranieri cipriota veniva rilasciata a cittadini di altri Stati membri dell'UE o cittadini di paesi terzi, che al momento della domanda erano residenti legali nella Repubblica. È ancora praticamente utilizzato a Cipro per l'identificazione personale; tuttavia non può essere utilizzato come documento di viaggio. L'ultima è la ragione principale per cui il governo di Cipro ha smesso di rilasciare tali carte d'identità agli stranieri nell'aprile 2011 poiché i titolari di tali documenti d'identità avevano l'impressione che, in quanto residenti legali di un paese membro europeo, avrebbero potuto utilizzare i loro documenti d'identità per viaggiare all'interno dell'UE. Il dipartimento del registro civile e della migrazione ha annunciato nel 2011 che il ministero dell'Interno stava cercando di introdurre un nuovo tipo di carta per sostituire la fastidiosa carta d'identità cipriota non nazionale. Si chiamerà carta di soggiorno e sarà simile a una carta d'identità. Carte d'identità dei cittadini di Cipro del Nord Le carte d'identità di Cipro del Nord sono rilasciate ai cittadini dell'omonima Repubblica Turca di Cipro del Nord, riconosciuta solo dalla Repubblica di Turchia. I cittadini di Cipro del Nord sono persone a cui è stata concessa la cittadinanza dal governo di Cipro del Nord, istituito a seguito dell'occupazione di Cipro da parte della Turchia nel 1974, la cui causa aveva diviso le comunità greca e turca dell'isola a partire dall'anno 1963. A causa del suo status non riconosciuto dalla maggior parte dei governi nazionali, i titolari di carte d'identità o passaporti nord-ciprioti non hanno il diritto alla libera circolazione. Questi documenti d'identità possono essere utilizzati come documenti di viaggio quando si entra in Turchia o nella Repubblica di Cipro attraverso i punti di controllo ufficiali. È importante notare che ogni turco-cipriota ha diritto alla cittadinanza della Repubblica di Turchia, tuttavia molti turco-ciprioti che sono nati a Cipro e possono rintracciare la loro residenza cipriota e legale prima della partizione possono richiedere e ricevere un passaporto cipriota dalla Repubblica riconosciuta di Cipro. Note Cipro Diritto cipriota
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https://it.wikipedia.org/wiki/Onofrio%20della%20Cava
Onofrio della Cava
Biografia Originario di Cava de' Tirreni presso Salerno, venne chiamato dal Senato della Repubblica di Ragusa per costruire un acquedotto che approvigionasse d'acqua potabile la città. Egli eresse quindi un acquedotto che, lungo dodici chilometri, portava acqua dolce dalla sorgente del fiume Ombla nella città, dove costruì due fontane monumentali, la maggiore delle quali, la Fontana di Onofrio, porta il suo nome. La data della morte è incerta, ma secondo alcuni documenti essa sarebbe avvenuta il 5 gennaio 1479. Note Altri progetti
9867581
https://it.wikipedia.org/wiki/EAFF%20Amputee%20Football%20Champions%20League
EAFF Amputee Football Champions League
La EAFF Amputee Football Champions League è una competizione calcistica per squadre di club organizzata dalla EAFF. Albo d'oro 2019: Ortotek Gaziler (1) 2021: Şahinbey Belediye (1) 2022: Etimesgut Amputee Sport Club (1) Vittorie per squadra Vittorie per federazione Calcio per amputati
9867590
https://it.wikipedia.org/wiki/Cancelliere%20della%20Repubblica%20Dominicana
Cancelliere della Repubblica Dominicana
Il Cancelliere della Repubblica Dominicana () è il ministro degli esteri del paese caribico, membro del Gabinetto della Repubblica (governo). Dal 16 agosto 2020 la carica è occupata da Roberto Álvarez Gil. Al cancelliere il capo dello Stato delega l'attuazione della politica estera. L'organo ha duplice funzione. Come carica dello Stato fa parte del governo, la sua nomina e il suo status sono disciplinati dalla legge nazionale ed è il vertice di tutta l'amministrazione degli affari esteri. Come responsabile delle relazioni internazionali del paese è intermediario tra la Repubblica Dominicana e gli Stati esteri, e per suo tramite si intrattengono le relazioni diplomatiche, rientranti nell'ambito del diritto internazionale. Tanto la nomina quanto la cessazione del cancelliere sono oggetto di notifica ai responsabili diplomatici esteri accreditati nel paese. Storia La carica deriva da quella di Ministro (segretario di Stato) per le relazioni estere istituita il 4 aprile 1874. In precedenza potevano svolgere funzioni diplomatiche solo il Presidente della Repubblica o, in suo nome, uno dei ministri indicati dalla Costituzione del 1844: di giustizia e della pubblica istruzione; di polizia e degli interni; di commercio e della finanza; della guerra e della marina. Note Politica della Repubblica Dominicana
9867591
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa%20della%20Nativit%C3%A0%20di%20Maria%20Vergine%20%28Corniglio%29
Chiesa della Natività di Maria Vergine (Corniglio)
La chiesa della Natività di Maria Vergine è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato in via Monsignor Guido Maria Conforti 16 a Vestana, frazione di Corniglio, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Langhirano-Lesignano Bagni-Tizzano-Corniglio-Monchio-Palanzano. Storia L'oratorio originario, dipendente dalla pieve di Corniglio, fu edificato verso la fine del XV secolo. La chiesa fu eretta a sede parrocchiale autonoma il 15 ottobre 1662. Tra il 1739 e il 1746 il piccolo tempio fu profondamente trasformato per volere del parroco Paolo Zanspalla, che l'anno seguente fece infine costruire il campanile. Nel 1954 la chiesa fu sottoposta a lavori di ristrutturazione, che comportarono anche il rifacimento delle pavimentazioni interne. Descrizione La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da due cappelle per lato, con ingresso a sud-ovest e presbiterio a nord-est. La simmetrica facciata, interamente intonacata come il resto dell'edificio, è scandita verticalmente in cinque parti da quattro lesene; nel mezzo è collocato l'ampio portale d'ingresso, sormontato da un architrave in rilievo e da una bifora ad arco a tutto sesto; a coronamento dei tre corpi centrali si staglia un frontone triangolare, mentre le due estremità più basse, corrispondenti alle cappelle, presentano un andamento planimetrico convesso. I fianchi presentano piccole aperture; al termine del lato sinistro si erge in continuità con la sagrestia il campanile, con cella campanaria affacciata sulle quattro fronti attraverso ampie monofore a tutto sesto; in sommità, oltre il cornicione si eleva nel mezzo una guglia piramidale. All'interno la navata, coperta da due volte a vela, è scandita in due campate da paraste doriche, a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto; le cappelle si affacciano sull'aula attraverso ampie arcate ribassate. Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, retto da paraste doriche; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata, ospita nel mezzo l'altare maggiore metallico a mensa, aggiunto intorno al 1970. La chiesa conserva alcune opere di pregio, tra cui due cornici in legno dorato, acquistate poco dopo la metà del XVIII secolo da due oratori di Parma, e un olio raffigurante la Trinità. Note Bibliografia Voci correlate Diocesi di Parma Parrocchie della diocesi di Parma Natività di Maria Vergine Architetture neoclassiche della provincia di Parma Corniglio Natività di Maria Vergine
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carta%20europea%20della%20disabilit%C3%A0
Carta europea della disabilità
La Carta europea della disabilità, o Disability Card, è uno strumento che consente a persone con disabilità disabilità l'accesso a servizi e benefici nei Paesi dell'Unione Europea. La Carta è una delle misure adottate dagli stati membri dell'UE per il raggiungimento di obiettivi strategici in materia di disabilità ed è stata introdotta nell'aprile 2022 come parte del progetto del "EU Disability Card". La Disability Card permette l'accesso a qualsiasi servizio gratuito o ad un costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sia sul territorio nazionale che in altri paesi dell'Unione europea. Il documento dunque permette al titolare un accesso facilitato a beni e servizi offerti da strutture pubbliche e private convenzionate in Italia aderenti al progetto, riducendo la burocrazia ed eliminando la necessità di dover presentare ogni volta il certificato di invalidità. Note Voci correlate Tessera sanitaria Disabilità Invalidità (diritto amministrativo) Invalidità (diritto civile) Collegamenti esterni Servizi sanitari Diritti per disabili
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https://it.wikipedia.org/wiki/Jesse%20L.%20Brown
Jesse L. Brown
Fu il primo aviatore afroamericano a completare il programma di addestramento al volo di base della Marina degli Stati Uniti (anche se non il primo aviatore afroamericano della Marina), il primo ufficiale navale afroamericano ucciso nella guerra di Corea e insignito della Distinguished Flying Cross. Nato a Hattiesburg, nel Mississippi, da una famiglia povera, Brown è stato profondamente interessato agli aerei fin dalla giovane età. Si diplomò come salutatorian della sua scuola superiore, nonostante la segregazione razziale, e in seguito si laureò alla Ohio State University. Brown si arruolò nella Marina degli Stati Uniti nel 1946, diventando guardiamarina e guadagnò le sue ali da pilota il 21 ottobre 1948, evento che ebbe un'ampia copertura mediatica. Nel gennaio 1949 fu assegnato al Fighter Squadron 32 (VF-32) a bordo della portaerei USS Leyte di base alla Stazione della Guardia Nazionale di Quonset Point All'inizio della guerra di Corea, la Leyte fu inviata nella penisola coreana, giungendovi nell'ottobre 1950. Brown, un guardiamarina, aveva già volato in venti missioni di combattimento quando il suo Corsair finì sotto il fuoco nemico e si schiantò su una remota cima di montagna il 4 dicembre 1950, mentre supportava le truppe di terra nella battaglia del bacino di Chosin. Brown morì per le ferite riportate nonostante gli sforzi del suo gregario, Thomas J. Hudner Jr, che si schiantò intenzionalmente con il suo aereo nelle vicinanze in un tentativo di salvataggio, per il quale fu insignito della Medal of Honor. La vita di Brown nell'esercito americano è stata commemorata in libri e film, incluso il film del 2022 Sulle ali dell'onore. La fregata USS Jesse L. Brown (FF-1089) è stata chiamata così in suo onore. Primi anni di vita e istruzione Brown è nato il 13 ottobre 1926 a Hattiesburg, nel Mississippi. ed era uno dei sei figli di Julia Lindsey Brown, un'insegnante, e John Brown, un magazziniere di generi alimentari Aveva quattro fratelli, Marvin, William, Fletcher e Lura, e una sorella maggiore conosciuta come Johnny. Gli antenati di Brown erano afroamericani Chickasaw e Choctaw. La famiglia viveva in una casa senza riscaldamento centralizzato e impianto idraulico interno, quindi si affidavano a un camino per scaldarsi. Da bambino, il fratello di Jesse, William, cadde in questo camino e rimase gravemente ustionato. All'inizio della Grande depressione, John Brown perse il lavoro e trasferì la famiglia a Palmer's Crossing a 16 km da Hattiesburg, dove lavorò in una fabbrica di trementina fino a quando non fu licenziato nel 1938. John Brown trasferì la famiglia a Lux, nel Mississippi, dove lavorò come mezzadro in una fattoria. Durante questo periodo, Jesse Brown condivise un letto con i suoi fratelli (come era uso comune tra molte famiglie) e frequentò una scuola che si trovava a quasi 5 km di distanza. I suoi genitori erano molto severi riguardo alla frequenza scolastica e ai compiti, e Jesse Brown andava a scuola a piedi ogni giorno I Brown erano battisti impegnati e Jesse, William e Julia Brown cantavano nel coro della chiesa. Nel suo tempo libero, Brown lavorava anche nei campi della fattoria raccogliendo mais e cotone. Quando Brown aveva sei anni, suo padre lo portò a uno spettacolo aereo. Brown sviluppò un grande interesse per il volo da questa esperienza e, in seguito, fu attratto da un aeroporto sterrato vicino a casa sua, che visitò spesso nonostante fosse stato cacciato via da un meccanico locale. All'età di tredici anni, Brown trovò lavoro come paperboy, i ragazzi che distribuivano i giornali, per il Pittsburgh Courier, un giornale afroamericano e sviluppò il desiderio di pilotare mentre leggeva sul giornale degli aviatori di colore dell'epoca tra cui C. Alfred Anderson, Eugene Bullard e Bessie Coleman Divenne anche un avido lettore di Popular Aviation e del Chicago Defender, che in seguito disse che influenzò pesantemente il suo desiderio di pilotare aerei della marina militare. Nella sua infanzia fu descritto come "serio, spiritoso, modesto e molto intelligente". Nel 1937, scrisse una lettera al presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt in cui si lamentava dell'ingiustizia subita dai piloti afroamericani tenuti fuori dall'US Army Air Corps, a cui la Casa Bianca rispose con una lettera dicendo che apprezzava il punto di vista. Poiché le scuole più vicine alla sua famiglia erano di qualità inferiore, nel 1939, Brown visse con sua zia e frequentò la segregata Eureka High School di Hattiesburg. Era un membro delle squadre di basket, football e atletica leggera ed era uno studente eccellente, laureandosi come salutatorian nel 1944. Durante questo periodo, Brown incontrò la sua futura moglie, Daisy Pearl Nix. Dopo la laurea, Brown cercò di iscriversi a un college al di fuori del Sud. Il suo preside, Nathaniel Burger, gli consigliò di frequentare un college tutto nero, come aveva fatto suo fratello Marvin Brown, ma si iscrisse alla Ohio State University come aveva fatto il suo modello d'infanzia, Jesse Owens. Burger disse a Brown che solo sette afroamericani si erano laureati all'università quell'anno, ma Brown era determinato a iscriversi, credendo di poter competere con successo con gli studenti bianchi. Brown accettò diversi lavori secondari per risparmiare denaro per il college; lavorò per esempio all'Holmes Club, un saloon per soldati bianchi dell'esercito americano dove fu spesso bersaglio di comportamenti razzisti e abusi. Nonostante questo, perseverò guadagnando $600 per pagare il college. Nell'autunno del 1944 Brown lasciò il Mississippi su un treno segregato per Columbus, nell'Ohio, dove partì per la Ohio State University. Brown si trasferì in una pensione del campus al 61 East Eleventh Avenue nel quartiere prevalentemente nero del distretto universitario di Columbus e si laureò in ingegneria architettonica. Brown tentò più volte di iscriversi al programma di aviazione della scuola, ma gli fu negato a causa del colore della sua pelle. Brown si unì alla squadra di atletica leggera e alla squadra di wrestling, ma presto abbandonò entrambe per motivi finanziari. Prese lavoro come custode in un grande magazzino locale e fu assunto dalla Pennsylvania Railroad per caricare vagoni dalle 15:30 a mezzanotte ogni giorno. Nonostante ciò, mantenne i voti migliori nelle sue classi. Pur affrontando difficoltà con gli accademici e la segregazione istituzionale vigente in città, Brown scoprì che la maggior parte dei suoi compagni di studio erano amichevoli nei suoi confronti. Brown tornò raramente in Mississippi durante l'anno scolastico, ma nelle estati lavorò alla Barnes Cleaners, una tintoria, di proprietà di Milton L. Barnes Sr. a Hattiesburg per aiutarlo a pagare le sue lezioni. Durante il suo secondo anno al college, Brown apprese del V-5 Aviation Cadet Training Program condotto dalla Marina degli Stati Uniti per commissionare piloti dell'aviazione navale. Questo programma operava in 52 college, nessuno dei quali era un college storicamente nero, quindi solo gli studenti come Brown, che frequentavano college integrati, erano idonei. Nonostante la resistenza dei reclutatori, Brown superò gli esami di ammissione. Brown si arruolò nella riserva navale degli Stati Uniti l'8 luglio 1946 e fu ammesso al programma di aviazione, diventando un apprendista marinaio nella Marina degli Stati Uniti e membro del programma Naval Reserve Officer Training Corps (NROTC) della scuola. Uno stipendio mensile di $50 gli permise di lasciare il lavoro e concentrarsi sui suoi studi; conseguì la laurea in ingegneria architettonica nel 1947. A quel tempo, il NROTC era la classica via per una regolare carriera navale, ma solo 14 degli oltre studenti NROTC nel 1947 erano neri. Carriera Il 15 marzo 1947 Brown si presentò alla Glenview Naval Air Station di Glenview, in Illinois, per l'addestramento degli ufficiali di volo della marina. Lì il suo arruolamento terminò il 15 aprile e Brown fu nominato guardiamarina, diventando l'unico afroamericano nel programma. Sebbene ci fosse antagonismo, trovò che gli altri cadetti erano generalmente amichevoli e accoglienti. Trovò invece ostilità tra alcuni dei cuochi e custodi neri, probabilmente a causa della gelosia. Brown fece il suo primo volo a bordo di un aereo da addestramento Stearman N2S. Nonostante i rigori dell'addestramento iniziale, Brown fu incoraggiato dagli istruttori e completò la prima fase dell'addestramento, trasferendosi alla Ottumwa Naval Air Station di Ottumwa, nell'Iowa, per la fase successiva. L'addestramento di Ottumwa prevedeva un intenso sforzo fisico e un allenamento tecnico, che Brown completò. Successivamente fu trasferito alla Naval Air Station Pensacola di Pensacola, in Florida, per addestrarsi al volo aereo. A Pensacola, Brown e Nix si sposarono in segreto, poiché ai cadetti navali non era permesso convolare a nozze fino al completamento del loro addestramento, pena l'espulsione immediata. Nix prese una stanza a Pensacola, e i due si incontravano nei fine settimana Nonostante il razzismo palese da parte di almeno un istruttore e di diversi compagni di classe, Brown completò il rigoroso addestramento il 5 agosto 1947. Nel giugno 1948, Brown iniziò l'addestramento per aerei destinati alle portaerei e sperava di pilotare l'F4U Corsair o l'F6F Hellcat, entrambi caccia. Si addestrò ai decolli e agli appontaggi sulle portaerei a bordo della portaerei leggera USS Wright dopo di che fu inviato a Jacksonville per le qualifiche finali di volo. Il 21 ottobre 1948 completò il suo addestramento e ricevette il distintivo di aviatore navale. Questo risultato fu ampiamente pubblicizzato e Brown divenne noto a livello nazionale. L'Associated Press lo intervistò e la sua fotografia apparve sulla rivista Life. L'autore Theodore Taylor scrisse in seguito che attraverso gli sforzi di Brown per diventare un pilota, egli aveva sfondato la "barriera del colore" che era esistita a lungo nel prevenire i neri nell'aviazione navale. Brown divenne guardiamarina della Marina degli Stati Uniti il 26 aprile 1949. Fu assegnato alla Naval Air Station Quonset Point a Quonset Point, nel Rhode Island come parte della flotta atlantica degli Stati Uniti. Brown riferì che gli episodi di razzismo e discriminazione, che erano stati palesi nella fase avanzata del suo addestramento, divennero sostanzialmente più trascurabili una volta diventato ufficiale. Dopo la sua presa di servizio, Brown fu assegnato al servizio temporaneo presso la Norfolk Naval Air Station di Norfolk, in Virginia. Sua figlia, Pamela Elise Brown, nacque nel dicembre del '48 e nel gennaio 1949, Brown fu assegnato al Fighter Squadron 32 a bordo della USS Leyte. Nei successivi 18 mesi l'unità condusse numerosi esercizi di addestramento lungo la costa orientale, molti dei quali si svolsero a Quonset Point; Brown riferì che i suoi superiori lo trattavano in modo equo e che l'unità si addestrava rigorosamente nelle manovre aeree. Allo scoppio della guerra di Corea, si era guadagnato tra gli altri membri dello squadrone la reputazione di pilota esperto e capo sezione capace. Era ben voluto dagli altri piloti, dagli steward neri e dal personale di supporto della portaerei. Brown non socializzava molto con gli altri piloti, tuttavia, ed era noto per trascorrere più tempo possibile con sua moglie, anche perché a questo punto gli fu possibile rendere pubblico il suo matrimonio. Guerra di Corea La notte del 25 giugno 1950, dieci divisioni di fanteria nordcoreane e coreane lanciarono un'invasione su vasta scala della vicina nazione a sud, la Repubblica di Corea. Una forza di uomini si mosse in sei colonne, cogliendo di sorpresa l'esercito della Repubblica di Corea, provocando una disfatta, anche perché il più piccolo esercito sudcoreano soffriva di una diffusa mancanza di organizzazione e di equipaggiamento, ed era impreparato alla guerra. Le forze nordcoreane, numericamente superiori, distrussero la resistenza isolata dei soldati sudcoreani sul fronte prima che iniziasse a muoversi costantemente verso sud e la maggior parte delle forze della Corea del Sud si ritirò di fronte all'invasione. I nordcoreani erano sulla buona strada per raggiungere Seoul in poche ore, costringendo il governo e il suo esercito a ritirarsi ancora più a sud. Per evitare il collasso della Corea del Sud, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite votò per inviare forze militari. La Settima Flotta degli Stati Uniti inviò la Task Force 77, guidata dalla portaerei USS Valley Forge; la flotta britannica dell'Estremo Oriente inviò diverse navi, tra cui la HMS Triumph, per fornire supporto aereo e navale. Sebbene le marine abbiano bloccato la Corea del Nord e lanciato aerei per ritardare le forze nordcoreane, questi sforzi da soli non fermarono il colosso dell'esercito nordcoreano nella sua avanzata verso sud. Il presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman ordinò alle truppe di terra di entrare nel Paese per integrare il supporto aereo. e tutte le unità della Marina degli Stati Uniti, inclusa la USS Leyte, furono messe in allerta. A quel tempo la nave si trovava nel Mar Mediterraneo e Brown non si aspettava di essere schierato in Corea, ma l'8 agosto una nave di soccorso arrivò nell'area e alla Leyte fu ordinato di recarsi in Corea. I comandanti ritenevano che i piloti sulla portaerei fossero i meglio addestrati, e quindi necessari nel teatro di guerra. La nave salpò dallo stretto di Gibilterra, attraversò l'Oceano Atlantico, poi il canale di Panama, per passare dalle Hawaii e dal Giappone prima di arrivare in Corea intorno all'8 ottobre. La nave si unì alla Task Force 77 al largo della costa nord-orientale della penisola coreana, come parte di una flotta di 17 navi della Settima Flotta, tra cui la portaerei USS Philippine Sea, la corazzata USS Missouri e l'incrociatore USS Juneau. Brown partecipò nel Paese a 20 missioni; queste missioni includevano attacchi alle linee di comunicazione, alle concentrazioni di truppe e alle installazioni militari intorno a Wonsan, Chŏngju, Songjim e Senanju. Dopo l'entrata in guerra della Repubblica Popolare Cinese nell'ottobre 1950, Brown e il suo squadrone furono inviati al bacino di Chosin, dove si stava combattendo un'intensa campagna tra il X° Corpo (Stati Uniti) e la 9ª Armata dell'Esercito Popolare dei Volontari. Circa soldati cinesi avevano circondato soldati statunitensi, e Brown e altri piloti dalla USS Leyte volarono per dozzine di missioni di supporto aereo ravvicinato ogni giorno per impedire ai cinesi di sopraffare le truppe statunitensi. Morte Il 4 dicembre 1950, Brown fece parte di una formazione di sei aerei a supporto delle truppe di terra del Corpo dei Marines degli Stati Uniti intrappolate dalle forze cinesi.. Alle 13:38 ora locale, Brown decollò dalla USS Leyte con l'ufficiale esecutivo dello squadrone, il tenente comandante Dick Cevoli, il tenente George Hudson, il tenente di grado inferiore Bill Koenig, il guardiamarina Ralph E. McQueen e il tenente di grado inferiore Thomas J. Hudner Jr., che era il gregario di Brown. Durante questo volo, Brown aveva il nominativo "Iroquois 13". Il volo percorse circa 160 km fino al bacino di Chosin, volando da 35 a 40 minuti in condizioni invernali molto rigide nelle vicinanze dei villaggi di Yudam-ni e Hagaru-ri. Il volo iniziò a cercare obiettivi lungo il lato ovest del bacino, diminuendo la loro altitudine a circa 210 m. La missione consisteva in un volo di ricerca e distruzione di tre ore, nonché un tentativo di sondare la forza delle truppe cinesi nell'area. Sebbene la missione non avvistò alcun soldato cinese, alle 14:40 il tenente Koenig comunicò via radio che Brown sembrava essere a corto di carburante. Il danno fu probabilmente provocato dal fuoco di armi leggere della fanteria cinese, che era nota per nascondersi nella neve e per tendere imboscate agli aerei di passaggio sparando all'unisono Almeno un proiettile ruppe un tubo del carburante e Brown, perdendo la pressione del carburante e sempre più incapace di controllare l'aereo, lasciò cadere i suoi serbatoi di carburante esterni e i razzi, e tentò di far atterrare il velivolo in una radura coperta di neve sul fianco di una montagna. Brown si schiantò in una valle a forma di ciotola a circa .. L'aereo si spezzò violentemente al momento dell'impatto e ne fu quasi distrutto. Nello schianto, la gamba di Brown si ritrovò bloccata sotto la fusoliera dell'aereo; si tolse il casco e i guanti nel tentativo di liberarsi, prima di salutare gli altri piloti, che stavano girando vicino sopra di lui. Gli altri piloti pensarono che fosse morto nello schianto Brown era atterrato vicino a Somong-ni, 24 km dietro le linee cinesi in condizioni meteorologiche di -9 °C, e gli altri piloti lanciarono un Mayday a qualsiasi aereo da trasporto pesante nella zona mentre scansionavano la montagna alla ricerca di qualsiasi segno di forze di terra cinesi che avrebbero potuto minacciare Brown. Ricevettero un segnale che un elicottero di soccorso sarebbe arrivato il prima possibile, ma l'aereo di Brown stava fumando e un incendio era iniziato vicino ai suoi serbatoi di carburante interni. Prima che fosse chiaro che Brown era gravemente ferito, Hudner tentò invano di salvarlo inviandogli via radio istruzioni per fuggire dal suo aereo danneggiato. Hudner quindi fece atterrare intenzionalmente il suo aereo, corse al fianco di Brown e tentò di liberarlo dal relitto. Mentre le condizioni di Brown peggioravano di minuto in minuto, Hudner tentò invano di spegnere l'incendio dell'aereo usando la neve e di tirare fuori Brown dall'aereo. Soffrendo molto, Brown iniziò a scivolare dentro e fuori dallo stato di coscienza. Un elicottero di soccorso arrivò intorno alle 15:00; il suo pilota, il tenente Charles Ward, e Hudner non furono in grado di spegnere l'incendio del motore con un estintore, e cercarono senza successo di liberare Brown con un'ascia per 45 minuti. Pensarono anche, su richiesta di Brown, di amputargli la gamba intrappolata. Brown perse conoscenza poco dopo. Le sue ultime parole comunicate a Hudner da Brown furono: "Di' a Daisy che la amo". L'elicottero, che non era in grado di operare nell'oscurità, fu costretto a tornare alla base al calar della notte con Hudner, lasciando indietro Brown. Si ritiene che Brown sia morto poco dopo per le ferite riportate e per l'esposizione al freddo estremo. Nessuna forza cinese minacciò il sito, probabilmente a causa della pesante presenza aerea dell'unità di Brown e Hudner. Hudner pregò i superiori di permettergli di tornare al relitto per aiutare a estrarre Brown, ma non gli fu permesso, poiché altri ufficiali temevano un'imboscata. Per evitare che il corpo e l'aereo cadessero in mani cinesi o nordcoreane, la Marina degli Stati Uniti bombardò l'aereo con il napalm due giorni dopo, con i piloti che recitavano il Padre nostro alla radio mentre guardavano il corpo di Brown consumato dalle fiamme. I piloti osservarono che il corpo di Brown era ancora bloccato nell'aereo, ma il suo equipaggiamento era sparito. I resti sia di Brown che dell'aereo non furono mai recuperati. Brown fu il primo ufficiale afroamericano della Marina degli Stati Uniti ucciso in guerra. Lascito Per le sue azioni in Corea e che portarono alla sua morte, Brown fu insignito della Distinguished Flying Cross, della Purple Heart e della Air Medal. [3] Per il fallito tentativo di salvataggio, Hudner ricevette la Medal of Honor, la più alta onorificenza al valore presentata dall'esercito statunitense. I compagni di nave di Brown lo commemorarono in un giornale navale come "un soldato cristiano, un gentiluomo, un compagno di nave e un amico ... Il suo coraggio e la sua fede... brillano come un faro sotto gli occhi di tutti". Quando si diffuse la notizia della sua morte, Brown ispirò numerosi altri afroamericani a diventare piloti, in particolare l'apprendista marinaio Frank E. Petersen. Petersen sarebbe diventato il primo aviatore afroamericano del Corpo dei Marines e il primo generale afroamericano del Corpo dei Marines, laureandosi al Naval Aviation Training Program nel 1952 e ritirandosi dall'esercito dopo 38 anni nel 1988 con il grado di tenente generale. Il 17 febbraio 1973, la Marina commissionò la fregata classe Knox USS Jesse L. Brown (FF-1089), la terza nave statunitense chiamata in onore di un afroamericano. Alla cerimonia di messa in servizio a Boston, nel Massachusetts, erano presenti Daisy Brown Thorne (che si era risposata), Pamela Brown e Hudner, che fece una dedica. La nave fu dismessa il 27 luglio 1994 e ribattezzata Damiyat dopo essere stata commissionata dalla Marina egiziana. Nel luglio 2013, Hudner ha visitato Pyongyang nel tentativo di recuperare i resti di Brown dal luogo dell'incidente. Le autorità nordcoreane gli hanno detto di tornare a settembre, quando il tempo sarebbe stato più prevedibile. Mentre Brown è spesso citato come il primo aviatore navale afroamericano, il tenente Oscar W. Holmes lo precedette, guadagnandosi la designazione di aviatore navale nel 1943, perché la Marina inizialmente non si rese conto che era un afroamericano. Nei media Nel 1998, Theodore Taylor ha scritto una biografia intitolata Flight of Jesse Leroy Brown, intervistando i conoscenti di Brown e con riferimento alle sue lettere personali. Nel 2011 una mostra itinerante, A Pilot Lights the Way è stata presentata nella mostra del 100º anniversario dell'aviazione navale presso il Museo Nazionale dell'Aviazione Navale; il curatore era l'autore e poeta Valada Flewellyn. La mostra A Pilot Light the Way è stata aperta presso l'Università della Florida centrale (UCF) e ha viaggiato a Hattiesburg, nel Mississippi e in altre località. Nel 2015, Brown è stato il soggetto della biografia Devotion: An Epic Story of Heroism, Friendship, and Sacrifice, di Adam Makos. La storia di Jesse Brown è narrata anche dal film del 2022 Sulle ali dell'onore di J. D. Dillard in cui Jonathan Majors interpreta il protagonista. Premi e onorificenze Le decorazioni e i premi militari di Brown includevano quanto segue: La motivazione del conferimento della Distinguished Flying Cross recita: Note Bibliografia Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Freie%20Strasse
Freie Strasse
La Freie Strasse () è la via commerciale più antica ed importante della città di Basilea in Svizzera. La strada è stata utilizzata fin dai tempi dell'insediamento romano ad Augusta Raurica (oggi canton Basilea Campagna) nel I secolo a.C. come via di trasporto e commercio verso ovest, e oggi è una delle vie commerciali più importanti dell'intera città di Basilea. Posizione e accesso La strada si trova nel centro della città di Basilea. Si estende direttamente dal punto nodale del tram chiamato «Bankverein» (oggi UBS ) al mercato («Marktplatz») e il Municipio di Basilea. La strada segue il corso del Birsig così come la Piazza della Cattedrale di Basilea ed è collegata ad essa a nord dal «Münsterberg», mentre a sud è collegata alla «Barfüsserplatz» attraverso le strade «Streitgasse» e la «Kaufhausgasse». Origine del nome Il nome della via è attestato per la prima volta in documenti nel 1241 sotto il nome di «libera strata», mentre la designazione ufficiale non fu stabilita fino al 1861. Inoltre, la Freie Strasse è la prima corsia designata come «strada» nel centro storico di Basilea, mentre in questa parte della città i termini «Gasse » (vicolo) o «Berg» (monte) erano tradizionalmente predominanti. Questo nome potrebbe forse essere spiegato dal fatto che su questa strada il Vescovo di Basilea non poteva riscuotere pedaggi stradali, il che a sua volta sottolinea il carattere commerciale che fu predominante fin dall'inizio e continuò a favorire lo sviluppo economico della strada. Storia La strada è stata utilizzata fin dai tempi della colonia romana Augusta Raurica (una decina di chilometri ad est dell'attuale centro di Basilea) come rotta commerciale in direzione ovest (verso Besançon nella Francia odierna). Divenne la via commerciale e di trasporto più importante della regione e mantenne questo status anche dopo il declino della colonia romana. Quando Basilea divenne il principale agglomerato urbano della regione nel VII secolo, l'importanza della strada aumentò nuovamente. Con la successiva costruzione della «Mittlere Brücke» (1225) e l'apertura del Passo del San Gottardo (1200), il volume commerciale della strada aumentò notevolmente. Successivamente la via divenne il centro delle corporazioni cittadine, che vi eressero spesso edifici rappresentativi (l'esempio superstite più famoso è la sede della corporazione Schlüssel nella parte bassa della strada). Tra il 1376 e il 1378, il cosiddetto «Kaufhaus» fu aperto sulla strada, diventando rapidamente il principale luogo di scambio e trasbordo di merci provenienti da tutto il mondo in città, segnando il paesaggio urbano fino alla costruzione del «Hauptpost» (edificio principale dell'ufficio postale svizzero) nel 1853. Nei secoli successivi la via divenne anche il luogo di residenza popolare di molte famiglie emergenti della borghesia basilese. Dalla metà del XIX secolo, nell'ambito dello sviluppo urbano generale di Basilea secondo le idee della moderna urbanistica europea dell'epoca, la strada fu ristrutturata, ampliata e subì notevoli modifiche architettoniche in più fasi di costruzione. Ad esempio, all'ingresso della strada superiore, il «Schilthof» neoclassico (1840) fu eretto sotto la direzione di Johann Jakob Stehlin il Vecchio, sontuoso edificio ispirato al Tempio di Vesta sul Foro Romano, con colonne corinzie su più piani, espressione delle accresciute pretese rappresentative del ceto borghese. Nel 1851 l'architetto basilese Johann Jakob Stehlin il Giovane fu incaricato di costruire un edificio di rappresentanza per la Posta Svizzera, fondata solo due anni prima, al posto del vecchio «Kaufhaus». Là «Hauptpost» di Basilea divenne così uno dei primi prestigiosi edifici del nuovo consorzio nazionale svizzero e nel 1881 l'architetto viennese Friedrich von Schmidt lo ampliò al «Rüdengasse». Nei decenni successivi la via fu ampliata più volte, come nel 1895, quando fu inaugurata la cosiddetta «correzione» è stato realizzato nella parte alta della via, incorniciato da un'elegante architettura di piccoli palazzi secondo i canoni ei concetti della Belle Époque . La disposizione architettonica dei vari palazzi cittadini con le loro vetrine spesso grandi è stata influenzata da una varietà di stili. Questi andavano dal neobarocco al neogotico e poi agli edifici Art Nouveau, e venivano solitamente realizzati dai principali studi di architettura della città. Nel XX secolo l'aspetto della strada è cambiato nuovamente, principalmente a causa di un gran numero di nuovi edifici che a volte hanno causato grandi controversie nella seconda metà del XX secolo. Tra gli esempi più noti di trasformazione architettonica della strada vi è la costruzione dell'edificio «Sodeck» di Marcus Diener nel 1978, che ha sostituito un edificio rappresentativo in stile storicista del 1898 progettato da Rudolf Linder e Vischer van Gaasbeck. Il carattere della via cambiò nuovamente a causa del traffico motorizzato, che segnò fortemente lo sviluppo della città in generale. A partire dal 2020, la strada è stata chiusa al traffico motorizzato in generale, secondo la decisione del Gran Consiglio di Basilea Città, ed è stata completamente pavimentata con pietre di quarzo di Alpnach (canton Obvaldo) per eliminare la precedente distinzione tra marciapiedi e pavimentazione. Note Altri progetti Basilea
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https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta%20Kleine%20Feldhofer
Grotta Kleine Feldhofer
La Grotta Kleine Feldhofer è un sito archeologico nella valle di Neander, nel territorio di Mettmann in Renania Settentrionale-Vestfalia; in questa grotta nel 1856 furono trovati i resti, che consistevano nella parte superiore del cranio, alcune ossa, parte dell'osso pelvico, alcune costole e ossa del braccio e della spalla, di quello che fu identificato come il primo rinvenimento relativo all'Homo neanderthalensis. Note Voci correlate Paleolitico Siti archeologici della Germania Siti archeologici preistorici
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https://it.wikipedia.org/wiki/Jack%20Raymond
Jack Raymond
Biografia Esordì come attore poco prima della prima guerra mondiale nel film A Detective for a Day.  Nel 1921 diresse il suo primo film e gradualmente abbandonò la recitazione per concentrarsi completamente sulla regia, realizzando più di quaranta film prima di morire nel 1953. Era associato agli Hepworth Studios di Walton-on-Thames poiché il suo ritratto appare su una cartolina pubblicitaria dello studio quando probabilmente aveva poco più di vent'anni. Ebbe successo nel 1930 con The Great Game, uno dei primi film dedicati al calcio, seguito un anno dopo da Up for the Cup che venne rifatto nel 1950. Filmografia Regista The Curse of Westacott (1921, codiretto da Fred Paul) A Woman Misunderstood (1921, codiretto da Fred Paul) Barbara Elopes (1921, codiretto da Fred Paul) Second to None (1926) The Greater War (1926) Somehow Good (1927) Zero (1928) A Peep Behind the Scenes (1929) Splinters (1929) French Leave (1930) The Great Game (1930) Tilly of Bloomsbury (1931) The Speckled Band (1931) Almost a Divorce (1931, codiretto da Arthur Varney) Up for the Cup (1931) Mischief (1931) Life Goes On (1932) Say It with Music (1932) It's a King (1933) Just My Luck (1933) Night of the Garter (1933) Padre (1933) Girls Please! (1934) Up to the Neck (1934) The King of Paris (1934) The Hope of His Side (1935) Come Out of the Pantry (1935) When Knights Were Bold (1936) Lo scafandro infernale (1937) Via della taverna 23 (1937) No Parking (1938) Napoleone e Giuseppina Beauharnais (1938) Blondes for Danger (1938) The Mind of Mr. Reeder (1939) The Missing People (1939) You Will Remember (1941) Berries (1943) Bicycle Made for Two (1943) Censorship of Prisoners' Mail (1943) Paper Chase (1943) Spey Salmon (1943) Up for the Cup (1950) Worm's Eye View (1951) Take Me to Paris (1951) Reluctant Heroes (1952) Little Big Shot (1952) Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Axel%20K%C3%A4llberg
Axel Källberg
Palmarès Strada 2020 (Juniores, una vittoria) Campionati finlandesi, Prova in linea Junior Piazzamenti Competizioni mondiali Campionati mondiali su strada Fiandre 2021 - Cronometro Junior: 48º Fiandre 2021 - In linea Junior: ritirato Glasgow 2023 - Cronometro Under-23: non partito Glasgow 2023 - In linea Under-23: 62º Competizioni europee Campionati europei su strada Trento 2021 - Cronometro Junior: 43º Trento 2021 - In linea Junior: ritirato Drenthe 2023 - Cronometro Under-23: 25° Drenthe 2023 - In linea Under-23: 39° Campionati europei su pista Apeldoorn 2021 - Scratch Junior: 10º Apeldoorn 2021 - Corsa a eliminazione Junior: 14º Apeldoorn 2021 - Inseguimento individuale Junior: 18º Apeldoorn 2021 - Omnium Junior: 19º Apeldoorn 2021 - Corsa a punti Junior: 11º Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sito%20archeologico%20di%20Salzgitter-Lebenstedt
Sito archeologico di Salzgitter-Lebenstedt
Il Sito archeologico di Salzgitter-Lebenstedt, scoperto nel 1953 nella città della Bassa Sassonia di Salzgitter rappresenta (al 2023) il sito più settentrionale che testimonia la presenza di Neadertaliani. Il sito ha dato alla luce anche numerosi resti di animali, offrendo rilevanti informazioni sulle abitudini di caccia dei nehadertaliani. Alfred Tode, il primo scavatore, ha datato il sito al periodo glaciale della Vistola nel 1953. In seguito, sulla base di confronti, è stato datato anche molto prima, cioè al periodo glaciale della Saale. Le indagini degli anni '90 hanno utilizzato la datazione al radiocarbonio per arrivare a un'età minima di 50.000 anni; oggi il sito è solitamente datato a 58.000-54.000 anni fa. Descrizione del sito Il sito all'aperto è considerato una delle presenze più settentrionali del Micochiano in Germania. Si trova all'estremità meridionale delle pianure dell'Europa settentrionale, a un'altitudine di poco meno di 82 m sul livello del mare, ed è stato scoperto nei sedimenti di terrazzamento del Fuhse, dove si apre la valle fluviale di un'ampia pianura alluvionale. Il gruppo cacciava probabilmente tra la fine dell'estate e l'autunno; il suo accampamento era situato in un meandro del Krähenriede, direttamente alla sua confluenza con la valle del Fuhse. 60.000 anni fa, qui si trovava la valle primordiale del Fuhse, profondamente incisa. Non si sa se i mammut siano stati uccisi dall'uomo di Neanderthal, ma non si ritiene che fossero animali regolarmente cacciati qui. Poiché la renna domina qui con almeno 86 individui, per lo più adulti, sui quali solo raramente sono state trovate tracce di alimentazione da parte di predatori, si tratta probabilmente di un gruppo di cacciatori di renne specializzati. Lebenstedt è il sito della Germania settentrionale in cui è stato possibile ricostruire al meglio la sistematica della caccia e della decomposizione delle prede. Questo ha dimostrato che, invece di cacciare pochi animali alla volta a seconda delle necessità, venivano catturati diversi grandi mammiferi durante un'unica battuta di caccia. Venivano inoltre privilegiati gli animali di circa otto-nove anni, che da soli rappresentavano più di un terzo degli animali che avevano un'età compresa tra uno e tredici anni al momento dell'uccisione. Circa nove renne avevano meno di due anni e mezzo e tre avevano tra i tre e i sei mesi. Poiché si pensa che le renne abbiano partorito in maggio o giugno, la caccia è avvenuta probabilmente tra agosto e ottobre. Le ossa venivano tagliate alla ricerca del midollo osseo. Venivano privilegiati gli animali adulti, mentre quelli giovani venivano evitati da questo punto di vista. I cacciatori rifiutavano anche le ossa meno ricche di midollo, come le dita dei piedi o le mandibole. D'altra parte, la maggior parte delle ossa metatarsali veniva aperta. La tecnica utilizzata per ottenere il midollo era chiaramente standardizzata. Lebenstedt è uno dei siti più importanti per i coltelli a cuneo e le punte d'osso. Si è scoperto che i circa 30 utensili in osso erano stati ricavati da ossa di mammut, principalmente da costole e perone. Tra questi c'era una lama d'osso (punta d'osso), un reperto estremamente raro per il Paleolitico medio. Ciò dimostra che l'intaglio era già una tecnica di lavoro comune a quell'epoca. Anche i depositi locali di selce baltica sono stati lavorati intensamente, con testimonianze di tutte le fasi della catena operativa della produzione di scaglie Levallois, nonché della rielaborazione degli stampi secondo il modello micoquien. La stragrande maggioranza dell'inventario di selce è stata prodotta sul posto, il che indica un periodo di occupazione più lungo, ossia un campo di caccia durante i mesi autunnali. Note Voci correlate Paleolitico Siti archeologici della Germania Siti archeologici della Bassa Sassonia Siti archeologici preistorici
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cenni%20biografici%20e%20ritratti%20d%27insigni%20donne%20bolognesi
Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi
Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi della scrittrice italiana Carolina Bonafede, pubblicato nel 1845, è un repertorio biografico di donne illustri bolognesi vissute tra il XIII e il XIX secolo, un esempio dei cataloghi biografici femminili di intento pedagogico prodotti in età risorgimentale e post-unitaria allo scopo di fornire alle ragazze modelli da imitare per diventare "degne italiane". Struttura e contenuto Dedicato alle "gentili giovinette bolognesi" "leggiadre ornamento della patria", il libro si compone di diciotto biografie di donne illustri bolognesi, corredate dai corrispettivi ritratti, vissute in diverse epoche e distintesi per particolari meriti, o in determinate attività, arti o discipline. L'intento dell'opera, principalmente di carattere pedagogico, era comune a molta pubblicistica risorgimentale e del primo periodo postunitario: presentare alle giovinette delle "antenate" illustri come esempio da imitare, esortandole a curare la propria istruzione e formazione al fine di diventare "degne italiane", capaci, all'interno della famiglia, di essere da sprone per fratelli, sposi e figli, "per correre al riscatto della patria, di stimolo a rispettare le leggi [...] e d'incitamento per onorare le virtù". Nel sostenere la necessità di accesso all'istruzione per le donne, la scrittrice si scusa anticipatamente con le proprie interlocutrici per lo stile e la forma della sua esposizione, dichiarando di non avere avuto, da giovinetta, la possibilità di completare la sua carriera scolastica: "il vero bello lo gustai troppo tardi". Per questo motivo, per ritrosia nel presentarsi come scrittrice a tutto tondo, o per meglio sostenere il suo avventurarsi in un territorio in cui la presenza femminile era inconsueta e spesso poco benevolmente accolta dagli storici di professione, aggiunge che le informazioni riportate non sono frutto di ricerche personali, ma ricavate da altri repertori: la precisazione è contenuta sia nel titolo completo dell'opera Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi raccolti dagli storici più accreditati dalla Signora Carolina Bonafede, che nella stessa introduzione, nella quale ripete che "da' vostri storici ho tratto le notizie di alcune illustre bolognesi". Le biografate comprendono donne "che per diverse guise si distinsero nella loro carriera": letterate (Marianne Santini Fabbri, Clotilde Tambroni, Bartolomea Mattugliani, Lucia Bertana), artiste (Properzia De Rossi, Maria Luigia Pizzoli, Elisabetta Sirani, Anna Morandi Manzolini), mediche e scienziate (Maria Dalle Donne, Laura Bassi), studiose di giurisprudenza (Bettisia Gozzadini, Novella e Bettina D'Andrea), donne che acquisirono rispetto e fama "in quelle severe discipline che sembrano esclusivo retaggio degli uomini", come nelle "armi" (Giovanna d'Arco) e nell'azione pubblica (Galeana Savioli Brancaleone), o che divennero famose per le loro virtù religiose (Santa Caterina da Bologna, Elena Duglioli), o l'abnegazione e la lealtà con cui svolsero i loro compiti (Vittoria Montecuccoli Davia). Solo una delle biografate, Maria delle Donne, amica di Clotilde Tambroni, anche lei citata, è contemporanea all'autrice. La maggior parte delle altre visse o raggiunse la notorietà tra il XV e il XVIII secolo, Bettisia Gozzadini e Galeana Savioli Brancaleone nel XIII, Novella e Bettina D'Andrea nel XIV secolo. La presentazione della galleria di "eccellenze" femminili è accompagnata da un tono di sostanziale cautela, volto a rassicurare i lettori sulla non pericolosità dell'accesso delle donne agli studi o ad attività tradizionalmente riservate agli uomini, essendo le vite di queste stesse donne una dimostrazione che, pur intraprendendo nuove strade, esse avevano continuato ad assolvere ai loro doveri, senza venir meno meno al loro "ministero di donna". Gli esempi di virtù femminili si ripercorrono per tutta l'opera: nella biografia di Marianne Santini Fabri, Bonafede ricorda come la poetessa bolognese unì doti di "singolare intelligenza e docilità filiale", e una volta sposata, seppe dare esempio di buona gestione dei beni del marito, e da fervente devota frequentò assiduamente la chiesa, fu madre solerte di cinque figli e compose le sue poesie di notte, dopo aver svolto i suoi compiti domestici; Elisabetta Sirani si prese cura deli genitori malati e dei fratelli, riservando alla famiglia i suoi guadagni, "(quasiché ella sola avesse voluto smentire l'opinione che la donna data alle lettere e alle arti è inatta alle domestiche cose)"; Novella Calderini, docente di diritto, di straordinaria bellezza, per non distrarre gli studenti "solea ascendere la cattedra ricoperto il volto di un denso velo". Nella parte iniziale della prima biografia dell'opera, dedicata a Bettisia Gozzadini (1209-1261), prima laureata al mondo e docente, l'autrice ricorda i ruoli che ciascun sesso è chiamato a svolgere: agli uomini sono assegnati "le sorti della patria, le gravi cure, lo investigare delle profonde scienze, e il commercio"; alle donne la missione familiare, "lo coltivarsi il cuore del consorte" e l'educazione della prole, affinché sia formata a onorare "la religione, la virtù, il sovrano, la patria". Bettisia, che rimase nubile, brillò negli studi e nell'insegnamento; dimostrò i suoi pregi di "Italiana Donna, svegliando sempre ne' concittadini suoi, e negli oltramontani bramosia d'apprendere"; frequentò le scuole pubbliche vestita da uomo per seguire con "maggiore facilità" le lezioni, pronunciò l'orazione funebre alle solenni esequie del vescovo Della Fratta vestita da vedova, amò "suo Padre perché le aveva dato la vita e Odofredo [...] perché ammaestrata." Di Galeana Savioli Brancaleone, esempio di "pietà coniugale", sono lodate l'oratoria e l'abilità di mediazione, la capacità d'azione in circostanze difficili, trascendendo "virilmente" il proprio sesso. Altrettanto importante risulta essere per Bonafede il diritto delle donne di ricevere un'istruzione pari a quella degli uomini, contro il "pregiudizio che condanna il gentil sesso a non trattare che la rocca e il fuso". Delle diciotto biografate, sette sono donne laureate o che esercitarono la docenza universitaria: Bettisia Gozzadini, Clotilde Tambroni, Maria Dalle Donne, Novella e Bettina D'Andrea, Anna Maria Manzolini, Laura Bassi. Un catalogo patriottico-morale Nel suo studio sulle pubblicazioni destinate alle donne nell'Italia dell'Ottocento, Anna Ascenzi ha rilevato la presenza di un grande numero e varietà di testi - di gran lunga superiore ai secoli precedenti - esempio della grande attenzione posta all'educazione e ad una più generale ridefinizione del ruolo sociale femminile, in vista dei nuovi compiti che le donne erano chiamate ad assolvere come "madri e spose di cittadini". Oltre che opuscoli, almanacchi, strenne, libri di lettura destinati alle alunne e libri devozionali, questa pubblicistica comprendeva anche "plutarchi femminili", gallerie di donne celebri proposte ad esempio alle giovinette. Del filone "patriottico morale" individuato dall'autrice fanno parte opere come il Florilegio femminile di Emanuele Rossi, un'antologia in tre volumi, che comprende biografie e scritti letterari e storici di autrici ed autori, fra cui quelli di Anna Pepoli, o di Isabella Rossi Gabardi Brocchi, che esalta in quattro saggi le virtù civiche e patriottiche femminili (Le donne pisane, Le donne fiorentine, Le donne sanesi, Le donne aretine), e il Plutarco femminile del filologo Pietro Fanfani, che riporta le biografie di cinquanta italiane illustri nella storia, nell’arte, nelle scienze e nella letteratura, raccontate a turno da venticinque studentesse di una scuola pistoiese, con l'avvertenza di non seguire letteralmente gli esempi delle vite delle biografate, in quanto "sarebbe danno gravissimo alla umana compagnia se tutte quante le donne volessero imitar quelle, perché il mondo andrebbe a poco a poco sossopra". La galleria di donne illustre di Carolina Bonafede si inserisce in questo filone, differenziandosi dai modelli femminili proposti nei cataloghi biografici femminili dei secoli precedenti per i sentimenti patriottici che dominano l'opera e per la rappresentazione del ruolo educativo svolto dalle donne all'interno della famiglia, strettamente collegato agli ideali risorgimentali e al progetto di costruzione della nazione dell’Italia post-unitaria. In Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi le vite delle biografate vengono rilette in chiave nazionalistica, a prescindere dal contesto storico di riferimento delle donne trattate, come nel caso di Bettisia Gozzadini, Galeana Savioli Andalò, Giovanna d'Arco, vissute tra il XIII e il XV secolo, di cui viene sottolineato l'amor di patria. L'appello emancipazionista della parità di accesso delle donne all'istruzione convive con la difesa del ruolo familiare e la "narrazione del materno", tratti comuni della scrittura femminile risorgimentale. Le biografie delle donne illustri si nutrono di riferimenti alla condotta irreprensibile e al dimostrato possesso delle virtù "femminili" di buone padrone di casa, buone spose, buone madri, figlie devote, che una più completa istruzione avrebbe il vantaggio di potenziare: "le dottrine onde hanno ornata la mente, meglio ad esse insegnano l'arte di reggere la famiglia [...] ed infine più atte ancora le rendono ad adempiere il sacro ufficio di madre". La nuova valenza assegnata alla funzione materna come valore pubblico viene legata alle virtù patriottiche - sacrificio, amor di patria, devozione filiale - di cui alcune biografate si fanno portatrici, additate ad esempio per le giovani generazioni di donne, impegnate nel compito di educare i nuovi cittadini. Note Bibliografia Voci correlate Cataloghi biografici femminili Storia di Bologna Risorgimento Bettisia Gozzadini Properzia de' Rossi Vittoria Montecuccoli Davia Elena Duglioli Clotilde Tambroni Elisabetta Sirani Maria Dalle Donne Laura Bassi Altri progetti ''' Storia di Bologna Opere ambientate a Bologna
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https://it.wikipedia.org/wiki/MarineTraffic
MarineTraffic
MarineTraffic è un sito web greco, fornitore di analisi marittime e informazioni in tempo reale sui movimenti delle navi e l'attuale posizione dei bastimenti nei porti. Una banca dati di informazioni sulle unità che comprende le dimensioni, la stazza lorda e il numero dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO). Gli utenti possono inviare fotografie delle navi che altri visitatori del sito possono valutare. Il servizio base MarineTraffic può essere utilizzato gratuitamente; funzioni più avanzate come il tracciamento satellitare sono disponibili solo a pagamento. Il sito ha sei milioni di visitatori unici su base mensile. Ad aprile 2015 il servizio contava utenti registrati. Descrizione I dati vengono raccolti da oltre collaboratori volontari dotati di AIS (sistema di identificazione automatica) in oltre 140 paesi in tutto il mondo. Le informazioni fornite dalle apparecchiature AIS, come l'identificazione univoca, la posizione, la rotta e la velocità, vengono quindi trasferite ai principali server di MarineTraffic per essere visualizzate tramite il sito web in tempo reale. Il sito utilizza i dati di OpenStreetMap sulla sua mappa di base e la versione a pagamento consente agli utenti di visualizzare le posizioni delle navi sulle carte nautiche. Comunità MarineTraffic dipende fortemente dalla sua comunità di radioamatori o operatori di stazioni AIS, dai suoi fotografi e traduttori. A sostegno della comunità, MarineTraffic ha recentemente reso disponibile uno strumento di elaborazione AIS gratuito, sotto licenza Creative Commons. Storia MarineTraffic è stato originariamente sviluppato come progetto accademico presso l'Università dell'Egeo a Ermopoli, in Grecia. Alla fine del 2007, il professor Dimitris Lekkas lo pubblicò come versione di prova. Acquisizione Nel febbraio 2023, la società di dati e analisi Kper ha annunciato l'acquisizione di MarineTraffic per una somma non rivelata. Note Voci correlate Flightradar24 Altri progetti Collegamenti esterni Siti web
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https://it.wikipedia.org/wiki/Teste%20calde
Teste calde
Teste calde (Le désir mène les hommes) è un film francese del 1958 diretto da Émile Roussel. Trama In un albergo della provincia francese arrivano da Parigi tre "teste calde": Olivier Jourdans, svogliato studente di medicina e figlio di un industriale tessile; Norbert, ribelle e disoccupato; Nathalie, studentessa passionale e desiderosa di avventure. Sono venuti a chiedere al ricco padre di Olivier un prestito in denaro, ma il signor Jourdans rifiuta. In un impulso di collera, Norbert va subito ad affrontare l'industriale e gli rivolge parole ingiuriose. Nella colluttazione che ne scaturisce, quest'ultimo precipita dall'alto di una terrazza e muore, ma il caso viene archiviato come incidente e i tre giovani possono continuare la loro vita indisturbati. Sia Norbert che Olivier corteggiano Nathalie, ma lei sembra più interessata a Philippe, ex caporeparto della fabbrica di Mr. Jourdan che, in seguito alla disorganizzazione e alla crisi che si è creata nell'azienda dopo la morte del titolare, ha preferito licenziarsi. Philippe vorrebbe mettersi in proprio, ma per far partire il suo laboratorio occorre acquistare un nuovo telaio: per recuperare il denaro necessario Nathalie gli consiglia di mettersi nel contrabbando attraverso la frontiera belga. Intanto nello stabilimento tessile, Olivier, che ha ereditato l'azienda e prova a dirigerla allontanando gli amici, discute animatamente con Norbert. Nel rievocare le circostanze dell'incidente, quest'ultimo non può fare a meno di rivelare la verità. Alcuni dipendenti della fabbrica, nell'udire la sconcertante confessione, avvertono la polizia. Norbert, nonostante tenti di fuggire, viene fermato e arrestato. Anche Philippe sta per essere fermato dai doganieri e, per evitare l'arresto, butta in mare la merce di contrabbando perdendo tutto quello che aveva guadagnato. Decide di tornare all'azienda che aveva lasciato e a unirsi definitivamente a Nathalie. Produzione Il film fu girato da maggio a luglio 1957. Le riprese furono effettuate a Calais e a Pas de Calais. Note Collegamenti esterni Film drammatici
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https://it.wikipedia.org/wiki/Byun%20Sang-il
Byun Sang-il
La sua posizione più alta è stata la numero due nella classifica ufficiale dei giocatori coreani della Korea Baduk Association, raggiunta nel 2022. A settembre 2023 è il numero tre tra i giocatori coreani. Biografia Ha studiato Go con il professionista 9-dan Moon Myeong-geun, prima di trasferirsi a Seul nel 2007 per approfondire il Go. Qui ha frequentato prima il baduk dojang di Lee Se-dol e poi il Golden Bell Baduk Dojang. Ha ottenuto il grado di professionista 1 dan nel gennaio 2012, quando aveva 15 anni. Dopo sei mesi, era già stato promosso 2 dan. Nel 2014 raggiunge la fase finale della trentatreesima edizione della KBS Cup, e viene promosso 3 dan. Nel 2015 accede al torneo preliminare per la diciassettesima edizione della Nongshim Cup ed è promosso 4 dan. Nel 2016 è promosso 5 dan. Nel 2017 ha perso la finale della quarta Globis Cup contro il connazionale Shin Jin-seo. È promosso 7 dan. Nel 2018 ha portato la sua squadra Posco Chemtech a vincere la Korean Baduk League ed è stato nominato miglior giocatore del campionato. Il suo record è stato di 10 vittorie e 4 sconfitte nelle partite del campionato regolare e 2 vittorie nella fase finale. Ottiene la promozione a 8 dan, e successivamente quella a 9 dan. Ha vinto il Kuksu Mountains International Baduk Championship nel 2021, sconfiggendo Shin Jinseo nel turno finale. Shin l'ha però sconfitto per 2-1 nella finale per il Myungin di quello stesso anno. Nel 2022 ha vinto anche la Crown Haitai Cup, un torneo per giocatori sotto i 25 anni. Nel luglio 2023 ha vinto un importante campionato internazionale, la Chunlan Cup, con una vittoria per 2-0 sul cinese Li Xuanhao in finale. Successivamente, quello stesso mese, ha vinto per la prima volta la GS Caltex Cup coreana, sconfiggendo Choi Jeong, dopo essersi classificato secondo nei due anni precedenti. Ha partecipato alla stagione 2022-23 della Korean Baduk League, classificandosi secondo con la squadra della Jeongkwanjang Cheonnok, ottenendo 17 vittorie e 9 sconfitte. È stato selezionato come membro della squadra sudcoreana di go ai XIX Giochi asiatici del 2023, dove ha partecipato alla competizione maschile a squadre insieme a Kim Myeong-hun, Park Jung-hwan, Shin Jin-seo, Shin Min-jun e Lee Ji-hyun. Nel torneo preliminare la squadra sudcoreana ha ottenuto sei vittorie in sei incontri; Byun ha vinto 5 incontri, tra cui quelli contro il taiwanese Xu Haohong (medaglia d'oro nell'individuale) e il giapponese Seki Kotaro, mentre è stato sconfitto dal cinese Zhao Chenyu. Nella semifinale, la Corea del Sud ha vinto 5-0 contro il Giappone: Byun ha sconfitto nuovamente Seki Kotaro. Nella finale per la medaglia d'oro tra Cina e Corea del Sud, Byun ha perso contro Li Qincheng; malgrado ciò, la Corea del Sud ha vinto 4-1 e ha conquistato la medaglia d'oro, che garantisce ai vincitori l'esenzione dal servizio militare nelle forze armate sudcoreane. Nel dicembre 2023 ha perso per 0-2 la finale della 46ª edizione del Myungin, sconfitto da Shin Jin-seo. Nel gennaio 2024 ha perso per 0-2 la finale della 28ª edizione della LG Cup, sconfitto dal connazionale Shin Jin-seo. Palmarès Note Collegamenti esterni Profilo presso la Korea Baduk Association (in coreano)
9867673
https://it.wikipedia.org/wiki/Spineto
Spineto
Geografia Spineto – frazione del comune di Lamezia Terme in provincia di Catanzaro Spineto – frazione del comune di San Giovanni a Piro in provincia di Salerno Spineto – frazione del comune di Atina in provincia di Frosinone Spineto – frazione del comune di Genga in provincia di Ancona Spineto – frazione del comune di Belmonte Calabro in provincia di Cosenza Spineto – frazione del comune di Paterno in provincia di Potenza Spineto Scrivia – comune italiano in provincia di Alessandria Spinete storicamente chiamato Spineto – comune italiano in provincia di Campobasso Spineto – frazione del comune di Castellamonte nella Città metropolitana di Torino Monte Spineto – monte italiano in provincia di Alessandria Spineta storicamente chiamato anche Spineto – frazione del comune italiano di Fratta Todina, in provincia di Perugia Architettura Abbazia della Santissima Trinità di Spineta comunemente detta abbazia di Spineto si trova in località "Spineto" nel comune di Sarteano in provincia di Siena
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cava%20di%20Forbes
Cava di Forbes
La Cava di Forbes è un sito archeologico dove nel 1848 fu scoperto un fossile noto come Gibraltar 1, che fu descritto scientificamente per la prima volta dsolo nel luglio 1864. Il teschio era così simile al teschio fossile Neanderthal 1, scoperto nel 1856 nella Grotta Kleine Feldhofer in Germania, che lo scopritore considerò il cranio di Gibilterra come la seconda prova indipendente dell'esistenza della specie dell'Homo neanderthalensis. Note Voci correlate Paleolitico Gibraltar 1 Altri progetti Collegamenti esterni Siti archeologici di Gibilterra Siti archeologici preistorici
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https://it.wikipedia.org/wiki/Harlem%20%28serie%20televisiva%29
Harlem (serie televisiva)
Harlem è una serie televisiva statunitense, ideata da Tracy Oliver e trasmessa su Prime Video a partire dal 3 dicembre 2021. Trama La serie segue le vicende di quattro amiche, Camille, Quinn, Angie e Tye alle prese con le loro carriere, i loro sogni e le loro vite sentimentali. Personaggi e interpreti Personaggi principali Camille Parks, interpretata da Meagan Good, doppiata da Eleonora Reti. Quinn Joseph, interpretata da Grace Gealey, doppiata da Valentina Mari. Angie Wilson, interpretata da Shoniqua Shandai, doppiata da Roberta De Roberto. Tye Reynolds, interpretata da Jerrie Johnson, doppiata da Gianna Gesualdo. Ian Walker, interpretato da Tyler Lepley, doppiato da Gianfranco Miranda. Personaggi ricorrenti Dr. Elise Pruitt, interpretata da Whoopi Goldberg, doppiata da Stefania Romagnoli. Jameson Royce, interpretato da Sullivan Jones, doppiato da Davide Albano. Mira, interpretata da Rana Roy, doppiata da Lavinia Paladino. Isabela Benitez-Santiago, interpretata da Juani Feliz, doppiata da Eva Padoan. Eric, interpretato da Jonathan Burke, doppiato da Davide Capone. Zia Tammy, interpretata da Bevy Smith, doppiata da Alessandra Chiari. Robin Goodman (stagione 1), interpretata da Andrea Martin. Shawn (stagione 1), interpretato da Robert Ri'chard, doppiato da Stefano Sperduti. Anna Sharp (stagione 1), interpretata da Kate Rockwell, doppiata da Emanuela Damasio. Deborah Parks (stagione 2), interpretata da Joie Lee. Aimee (stagione 2), interpretata da Rachel True, doppiata da Irene Di Valmo. Episodi Riconoscimenti NAACP Image Awards 2022 – Candidatura come miglior serie comica 2022 – Candidatura come miglior regia per una serie comica a Neema Barnett GLAAD Media Awards 2022 – Candidatura come miglior serie nuova Note Collegamenti esterni
9867680
https://it.wikipedia.org/wiki/Nissan%20Sylphy
Nissan Sylphy
La Nissan Sylphy è un'autovettura di medio-grandi dimensioni prodotta dalla casa automobilistica giapponese Nissan Motor dal 2000 in quattro generazioni. È a trazione anteriore o integrale, e a motore anteriore. È disponibile solo in versione con carrozzeria berlina quattro porte. Fino al 2012, in Giappone il modello era venduto con il nome di Nissan Bluebird Sylphy, mentre su alcuni mercati esteri è venduto anche con i nomi di Nissan Pulsar e di Nissan Sentra. La prima serie (G10): 2000-2005 La prima generazione di Sylphy, offerta esclusivamente in Giappone, era in sostanza una Nissan Pulsar sesta serie con equipaggiamento di lusso e calandra modificata. Il cambio era manuale a cinque rapporti o automatico a quattro rapporti. La motorizzazione offerta era composta da un propulsore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,3 L di cilindrata e 87 CV di potenza, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,5 L e 90 CV, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,6 L e 118 CV, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,8 L e 115 CV, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 2 L e 148 CV (145 CV per versione venduta in Cina). La seconda serie (G11): 2005-2012 La seconda serie di Sylphy è stata presentata al salone dell'automobile di Tokyo alla fine del 2005. Questa seconda serie del modello era di una categoria superiore rispetto alla generazione precedente, e può essere considerata il successore della Nissan Bluebird, fuori produzione del 2001. La seconda generazione di Sylphy è uscita di produzione nel 2012, ma continua ad essere offerta in molti Paesi insieme alla terza e quarta generazione. Il cambio era manuale a cinque rapporti, automatico a quattro rapporti oppure continuo. La motorizzazione offerta era composta da un propulsore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,5 L di cilindrata e 90 CV di potenza, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,6 L e 103 CV e da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 2 L e 145 CV. La terza serie (B17): 2012-2019 La terza generazione di Sylphy è stata presentata al pubblico al salone dell'automobile di Pechino nel 2012. Sui mercati esteri era venduta anche con i nomi di Nissan Pulsar e di Nissan Sentra. Al salone dell'automobile di Los Angeles del 2016 la Nissan ha lanciato sui mercati una versione della Sylphy ad alte prestazioni. Al salone dell'automobile di Pechino del 2018 la, Nissan ha presentato la Sylphy ZE, una versione elettrica del veicolo, che si basa sulla prima generazione della Nissan Leaf. Questa versione elettrica è stata venduta solo in Cina. Il cambio era manuale a cinque o sei rapporti, automatico a cinque o sei rapporti oppure continuo. La motorizzazione offerta era composta da un propulsore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,6 L di cilindrata e 103 CV di potenza, (187 CV la sua versione sovralimentata), da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,8 L e 128 CV e da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 2 L e 145 CV (quest'ultimo motore, in Brasile, era disponibile anche con alimentazione a etanolo). Era anche disponibile un motore Diesel a quattro cilindri in linea sovralimentato da 2 L e 108 CV. La quarta serie (B18): 2019- La Nissan ha presentato la quarta generazione della Sylphy al salone dell'automobile di Shanghai nell'aprile 2019. Nel novembre 2019 al salone dell'automobile di Los Angeles è stata presentata la versione per il mercato nordamericano. Anche questa quarta generazione di Sylphy viene offerta con il nome di Nissan Sentra. La versione ibrida della Sylphy è stata presentata nel settembre 2021. Il cambio è manuale continuo a sei rapporti. La motorizzazione offerta è composta da un propulsore a benzina ibrido a tre cilindri in linea da 1,2 L di cilindrata e 79 CV di potenza, da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 1,6 L e 103 CV e da un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 2 L e 145 CV. Bibliografia Automobil Revue, numeri di catalogo 2001 e 2007 Altri progetti Collegamenti esterni Sylphy
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https://it.wikipedia.org/wiki/Majid%20Tavakoli
Majid Tavakoli
Biografia Leader studentesco, nel 2006 viene imprigionato per 15 mesi per aver insultato la religione e la leadership del paese in alcune pubblicazioni studentesche, accusa negata da Tavakoli. Nuovamente arrestato il 5 febbraio 2009, questa volta per aver partecipato a un memoriale per Mehdi Bazargan. Rilasciato su cauzione, ha trascorso 115 giorni in isolamento nella prigione di Evin. Arrestato per la terza volta nel dicembre dello stesso anno, Tavakoli finisce per la quarta volta in carcere a causa della partecipazione alle Proteste per la morte di Mahsa Amini. Suo fratello Mohsen Tavakoli ne annuncia la detenzione il 23 settembre su Twitter. La condanna questa volta è di sei anni per "spionaggio" e "propaganda contro lo stato". Le sue condizioni di prigionia sono state denunciate più riprese da Amnesty International e Human Rights Watch Note Altri progetti Rivoluzione iraniana
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https://it.wikipedia.org/wiki/Osservatorio%20astronomico%20Lazzarello
Osservatorio astronomico Lazzarello
L'Osservatorio astronomico Lazzarello è un osservatorio astronomico situato in località Lazzarello di Pecorara, nel comune italiano di Alta Val Tidone, in provincia di Piacenza. L'osservatorio astronomico è stato costruito e viene gestito dal Gruppo Astrofili di Piacenza con la collaborazione di alcuni enti pubblici e privati, tra i quali l'allora comune di Pecorara. É situato nei pressi del monte Lazzarello, lungo lo spartiacque che divide la val Tidoncello dalla val Tidone, ad un'altitudine di , in una posizione isolata che permette di risentire in maniera limitata dell'inquinamento luminoso. Strumentazione Telescopio principale Celestron OT C14, di tipo Schmidt-Cassegrain caratterizzato da un diametro di e da una lunghezza focale di . É dotato di montatura equatoriale che permette la compensazione della rotazione terrestre grazie ad un sistema computerizzato, che gestisce anche la ricerca automatica di oggetti celesti. Telescopio di guida e ripresa Takahashi TOA 130F, di tipo rifrattore apocromatico caratterizzato da un diametro di e da una lunghezza focale di , posto parallelamente al telescopio principale in modo da garantire alta precisione nell'inseguimento della volta celeste in caso di fotografie a lunga esposizione degli oggetti celesti, nonché per riprendere corpi ad alta estensione angolare. Oltre ai due telescopi sono presenti diversi accessori d'uso come oculari che permettono diversi gradi di ingrandimento, filtri solari, sia a luce visibile sia H-alfa, filtri nebulari, camere CCD che permettono la ripresa in digitale di oggetti astronomici situati all'interno del sistema solare, nonché nel profondo cielo e, infine, computer per il corretto puntamento dei telescopi e per la guida automatica della ricerca di oggetti celesti. Didattica Accanto all'osservatorio è stata costruita un'aula polifunzionale che permette di svolgere conferenze, corsi e un'attività di divulgazione rivolta soprattutto alle scuole. Note Voci correlate Astronomia osservativa Collegamenti esterni Alta Val Tidone Osservatori astronomici d'Italia
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zayn%20Hakeem
Zayn Hakeem
Carriera Club Dopo aver giocato nei settori giovanili di e ha giocato 2 partite nella quarta divisione con quest'ultimo club, proseguendo poi la carriera (inizialmente in prestito dal Mansfield Town e poi a titolo definitivo) nelle serie minori, prevalentemente in settima divisione. Nazionale Ha esordito in nazionale con Antigua e Barbuda nel 2017. Collegamenti esterni Calciatori antiguo-barbudani Calciatori della Nazionale antiguo-barbudana
9867695
https://it.wikipedia.org/wiki/Ashley%20Nathaniel-George
Ashley Nathaniel-George
Carriera Club Ha giocato nelle giovanili di , e ; in seguito ha giocato a livello semiprofessionistico nelle varie serie minori inglesi, riuscendo anche a giocare da professionista in quarta divisione con e , per poi ridiscendere nuovamente in quinta divisione (categoria in cui ha giocato con e ). Nazionale Ha esordito in nazionale con Antigua e Barbuda nel 2022. Palmarès Club Competizioni regionali Middlesex Senior Cup: 1 Hendon: 2017-2018 Note Collegamenti esterni Calciatori antiguo-barbudani Calciatori della Nazionale antiguo-barbudana
9867697
https://it.wikipedia.org/wiki/Baraka%20Atkins
Baraka Atkins
Carriera Al college Atkins giocò a football a Miami. Fu selezionato dai Seattle Seahawks nel corso del quarto giro (120º assoluto) del Draft NFL 2007. Nella sua stagione da rookie disputò 12 partite, mettendo a segno 5 tackle. L'anno seguente giocò 9 partite con gli unici due sack in carriera. Quelle furono le sue ultime presenze nella NFL. Fu membro anche dei San Francisco 49ers, dei Denver Broncos, dei Pittsburgh Steelers, dei Dallas Cowboys e dei New Orleans Saints ma senza scendere mai in campo in gare ufficiali. Note Collegamenti esterni
9867699
https://it.wikipedia.org/wiki/Nick%20Townsend
Nick Townsend
Carriera Club Ha giocato a livello professionistico con vari club tra la seconda e la quarta divisione inglese. Nazionale Ha esordito in nazionale con Antigua e Barbuda nel 2022. Collegamenti esterni
9867702
https://it.wikipedia.org/wiki/Corte%20suprema%20di%20giustizia%20della%20Repubblica%20Dominicana
Corte suprema di giustizia della Repubblica Dominicana
La Corte suprema di giustizia () è il più alto organo giurisdizionale della Repubblica Dominicana. La Corte suprema è composta da 16 giudici nominati dal Consiglio nazionale della magistratura previo esame da parte di quest'ultimo della loro preparazione professionale. La Corte è diretta da un presidente e da due presidenti supplenti. Competenze Primo grado La Corte esamina in primo grado ricorsi in materia penale contro il presidente e il vicepresidente della Repubblica, i senatori, i deputati, i ministri e i sottosegretari di Stato, i giudici della Corte suprema, il procuratore generale della Repubblica, i giudici e i pubblici ministeri di corte d'appello, i giudici del il tribunale superiore fondiario e gli avvocati presso il medesimo, i membri del corpo diplomatico, i membri della Corte dei conti, del Consiglio elettorale centrale e del Consiglio monetario. Appello In appello la Corte giudica sulle sentenze rese in primo grado dalle Corti d'appello. Cassazione La Corte suprema opera anche come Corte di cassazione ripartendo le competenze in tre sezioni: la prima sezione in materia civile e commerciale; la seconda in materia penale; la terza in materia di contenzioso agrario, del lavoro, amministrativo e fiscale. Ciascuna sezione è composta da cinque giudici e da un presidente. Composizione Riferimenti normativi Costituzione della Repubblica Dominicana dall'articolo 149 al 156. Legge 25–91, Legge organica della Corte suprema di giustizia Legge 156–97 che modifica la Legge organica della Corte suprema Note Politica della Repubblica Dominicana Corte suprema
9867703
https://it.wikipedia.org/wiki/Mansfield%20Wrotto
Mansfield Wrotto
Carriera Seattle Seahawks Al college Wrotto giocò a football a Georgia Tech. Fu selezionato dai Seattle Seahawks nel corso del quarto giro (124º assoluto) del Draft NFL 2007. Fu il primo giocatore scelto da Georgia Tech da Seattle nel draft da Charlie Rogers nel 1999. Anche se al college aveva giocato nel ruolo di offensive tackle in college, con i Seahawks passò a giocare come guardia. Fu svincolato il 28 settembre 2010. Buffalo Bills Wrotto firmò con la squadra di allenamento dei Buffalo Bills il 1 ottobre 2010 e fu promosso nel roster attivo tre giorni dopo. Chicago Bears Wrotto firmò con i Chicago Bears il 27 dicembre 2011. Fu svincolato il 14 giugno 2012. Note Collegamenti esterni
9867724
https://it.wikipedia.org/wiki/Shahram%20Amiri
Shahram Amiri
Biografia Scomparve misteriosamente nel 2009 mentre si trovava in Arabia Saudita, per poi ricomparire a Tucson (Stati Uniti) con un video rilanciato dalla iraniana Press TV il 6 giugno 2010, dove Amiri affermava di essere stato rapito dalla CIA. Il giorno dopo pubblica un secondo video dove dice di essere arrivato volontariamente negli USA, ma di sentire la mancanza del figlio. Amiri dovrebbe essere entrato in contatto con la CIA per rivelare informazioni da lui detenute riguardo il programma nucleare iraniano (al centro di difficili trattative). Avendo però lasciato la sua famiglia in Iran, temeva ripercussioni. Tornato in patria attraverso il sostegno dell'ambasciata pakistana (che si occupava anche di rappresentare il governo iraniano), inizialmente viene accolto e fotografato insieme alla moglie e al figlio, con i media iraniani che celebravano "il ritorno in patria dello scienziato nucleare rapito dalla CIA". Pochi giorni dopo viene arrestato e impiccato per tradimento. Dalle informazioni del New York Times, Amiri non era in realtà in possesso di informazioni veramente esclusive, in quanto non era così vicino al ben più conosciuto Mohsen Fakhrizadeh. Sempre il NYT descrive Amiri come "una spia improbabile, un po' imbranata e nervosa", e ipotizza che Amiri abbia collaborato con gli americani quando ancora era in Iran. Il padre di Shahram muore 3 anni dopo, ufficialmente per suicidio. Note Altri progetti
9867730
https://it.wikipedia.org/wiki/Jazzi%20Barnum-Bobb
Jazzi Barnum-Bobb
Carriera Club Dal 2012 al 2014 ha giocato nelle giovanili del ; successivamente ha giocato da professionista con (solamente 2 presenze in Coppa di Lega) e , rispettivamente nella seconda e nella quarta divisione inglese. Ha poi continuato a giocare a livello semiprofessionistico tra la quinta e la sesta divisione inglese. Nazionale Ha esordito in nazionale con Saint Vincent e Grenadine nel 2022. Note Collegamenti esterni Calciatori inglesi Calciatori sanvincentini Calciatori della Nazionale sanvincentina
9867735
https://it.wikipedia.org/wiki/English%20Football%20League%20Trophy%202023-2024
English Football League Trophy 2023-2024
LEnglish Football League Trophy 2023-2024, noto anche come Bristol Street Motors 2023-2024 per motivi di sponsorizzazione, è stata la 41ª edizione della English Football League Trophy, a cui prendono parte le squadre della Football League One, della Football League Two e alcune formazioni Under-21 delle squadre militanti in Premier League. Il ha conquistato il trofeo per la seconda volta. Squadre partecipanti Quarantotto club di EFL One e EFL Two. Sedici squadre della Category One Academy, ovvero le formazioni Under-21 aderenti al programma di sviluppo giovanile (EPPP) avviato dalla Premier League. I club esclusi verranno automaticamente eliminati dal torneo. Le squadre giovanili della Category One Academy retrocesse in EFL One perderanno la possibilità di essere rappresentate nel seguente torneo. Requisiti di idoneità per i giocatori Per i club EFL I giocatori dei club di EFL devono rispettare alcuni requisiti: Minimo quattro giocatori esterni qualificati nella formazione titolare. Un giocatore esterno qualificato è un giocatore che soddisfa uno dei seguenti requisiti: Qualsiasi giocatore che ha iniziato la partita precedente o successiva in Prima Squadra. Qualsiasi giocatore che sia tra i primi 10 giocatori del club che ha collezionato il maggior numero di presenze da titolare in campionato e coppe nazionali in questa stagione. Qualsiasi giocatore con quaranta o più presenze da titolare in Prima Squadra nella propria carriera, comprese le partite internazionali. Qualsiasi giocatore in prestito da un club della Premier League o da qualsiasi club dell'EFL Category One Academy. Un club può far giocare qualsiasi portiere idoneo alla competizione. Qualsiasi giocatore in prestito a lungo termine in una squadra della National League, National League North o National League South può giocare purché la squadra in cui si trova in prestito acconsenta al giocatore di tornare per la partita. Per le formazioni Under-21 Le formazioni Under-21 che sono state invitate a partecipare devono rispettare alcuni requisiti: Minimo sei giocatori della formazione titolare di età inferiore ai 21 anni al 30 giugno 2023. Massimo due giocatori sulla distinta della squadra che hanno più di 21 anni e hanno anche collezionato quaranta o più presenze in prima squadra. Regolamento Fase a gironi Sedici gironi da quattro squadre, organizzati su base regionale (Nord e Sud). Tutti i gruppi includono una formazione Under-21. Tutti i club si affrontano una volta, in casa o fuori casa (le formazioni Under-21 giocano tutte le partite del girone fuori casa). Ai club vengono assegnati tre punti per la vittoria e un punto per il pareggio. In caso di pareggio (al termine dei 90 minuti), si va ai calci di rigore con la squadra vincitrice che guadagna un punto aggiuntivo. I club esclusi dall'EFL vengono eliminati automaticamente dal torneo. Le prime due squadre di ogni girone si qualificano alla fase a eliminazione diretta. Fase a eliminazione diretta Il Secondo turno, il Terzo turno ed i Quarti di finale della competizione vengono sorteggiati su base regionale (Nord e Sud). Nel Secondo turno, le vincitrici dei gironi sono teste di serie. Nel Secondo turno, le squadre che hanno giocato nello stesso girone, non si possono incontrare. Fase a gironi Legenda: Pti=punti; G=partite giocate; V=partite vinte; NV=partite vinte ai rigori dopo un pareggio; NP=partite perse ai rigori dopo un pareggio; P=partite perse; GF=gol fatti; GS=gol subiti; DR=differenza reti Sezione Nord Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H Sezione Sud Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H Fase a eliminazione diretta Secondo turno Sezione nord |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|5 dicembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|6 dicembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|12 dicembre 2023 Sezione sud |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|5 dicembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|6 dicembre 2023 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|19 dicembre 2023 Terzo turno Sezione nord |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|9 gennaio 2024 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|10 gennaio 2024 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|16 gennaio 2024 Sezione sud |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|9 gennaio 2024 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|23 gennaio 2024 Quarti di finale Il sorteggio per i quarti di finale si è tenuto il 12 gennaio 2024. Le partite sono in programma per la settimana che inizia il 29 gennaio 2024. Contrariamente alle scorse edizioni, la separazione geografica tra nord e sud è stata mantenuta anche per i quarti di finale. Sezione nord |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|30 gennaio 2024 Sezione sud |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|30 gennaio 2024 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|31 gennaio 2024 Semifinali Il sorteggio per le semifinali si è tenuto il 2 febbraio 2024. |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|20 febbraio 2024 |- |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|21 febbraio 2024 Finale Note Collegamenti esterni Sito ufficiale Calcio nel 2023 Calcio nel 2024 2023-2024
9867743
https://it.wikipedia.org/wiki/Ehsan%20Fatahian
Ehsan Fatahian
Biografia Fattahian era stato arrestato il 20 luglio 2008 a Kamyaran e accusato di "lavorare con gruppi di opposizione armati." Sentenziato dal tribunale rivoluzionario di Sanandaj, l'intero processo si svolse a porte chiuse e senza una giuria indipendente. Negato della presenza di un avvocato, Fatahian ha respinto tutte le accuse contro di lui. Condannato a 10 anni di carcere ed esiliato a Ramhormoz, nel gennaio 2009 la Corte d'Appello ribalta il verdetto iniziale: condanna a morte Fattahian con l'accusa di Moharebeh (inimicizia verso Dio). Viene giustiziato alle prime ore del mattino di mercoledì 11 novembre 2009. Amnesty International espresse la sua condanna verso l'esecuzione. Queste le sue parole in una lettera scritta quando era imprigionato a Sanandaj: «Non voglio parlare della morte; vorrei porre domande sulle ragioni dietro essa. Oggi, quando la punizione è la risposta per coloro che cercano libertà e giustizia, come può uno temere la propria sorte? Quelli di “noi” che sono stati condannati a morte da “loro” sono colpevoli solamente di cercare una strada per un mondo più giusto e migliore. E “loro”, sono consapevoli dei propri gesti?». Note Altri progetti
9867749
https://it.wikipedia.org/wiki/Mohammad-Reza%20Ali-Zamani
Mohammad-Reza Ali-Zamani
Sceso in piazza durante le proteste post-elettorali, viene arrestato e nell'agosto 2009 (processato con un centinaio di altri manifestanti) condannato a morte dal Tribunale rivoluzionario di Teheran. Zamani è stato condannato con l'accusa di "mohareb" (in guerra contro Dio) e per le sue posizioni filo-monarchiche. Venne inoltre riconosciuto colpevole di aver insultato i valori religiosi e aver avallato propaganda contro il governo. Contro la condanna a morte si espresse Amnesty International. Note Altri progetti
9867750
https://it.wikipedia.org/wiki/Julija%20Starodubceva
Julija Starodubceva
Carriera Julija Starodubceva ha vinto 4 titoli in singolare e 3 titoli in doppio nel circuito ITF in carriera. Il 4 marzo 2024 ha raggiunto il best ranking in singolare raggiungendo la 129ª posizione mondiale, mentre il 6 maggio 2024 ha raggiunto in doppio il best ranking alla 144ª posizione mondiale. Agli US Open 2023, la Starodubceva ha preso parte nelle qualificazioni nel suo primo Grande Slam della carriera, oltre che al suo debutto nel circuito maggiore. Ha giocato tennis al college alla Old Dominion University. Statistiche ITF Singolare Vittorie (4) Sconfitte (2) Doppio Vittorie (3) Sconfitte (5) Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Will%20Herring
Will Herring
Carriera Seattle Seahawks Al college Herring giocò a football ad Auburn. Fu selezionato dai Seattle Seahawks nel corso del quinto giro (161º assoluto) del Draft NFL 2007. Vi giocò fino al 2010, con un ruolo importante negli special team e come linebacker di riserva. New Orleans Saints Dopo la stagione 2010, Herring firmò con i New Orleans Saints, giocando non solo negli special team come a Seattle, ma vedendo aumentare il minutaggio come linebacker. Fu svincolato il 12 marzo 2013 ma rifirmò nove giorni dopo. St. Louis Rams Il 13 marzo 2014 Herring firmò un contratto di un anno con i Dallas Cowboys ma l'accordo fu annullato il giorno dopo. Il 7 ottobre 2014 firmò con i St. Louis Rams con cui passò l'ultima stagione da professionista. Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eccellenza%20Lazio%202023-2024
Eccellenza Lazio 2023-2024
Il campionato italiano di calcio di Eccellenza regionale 2023-2024 è stato il 33º organizzato in Italia. Rappresenta il quinto livello del calcio italiano. La stagione regolare è iniziata il 3 settembre 2023 ed è terminata il 5 maggio 2024. I play-out e lo spareggio promozione del girone A si sono tenuti il 12 maggio. Il girone A è stato vinto dall', al suo primo titolo, mentre il girone B è stato vinto dal , al suo secondo titolo. Tutte le squadre iscritte al campionato di Eccellenza hanno diritto a partecipare alla fase regionale della Coppa Italia Dilettanti. Stagione Aggiornamenti Il campionato di Eccellenza Lazio è composto da 36 squadre divise in due gironi da 18. Ad inizio stagione il Comitato Regionale ha diramato il comunicato con il quale annuncia gli organici della stagione in corso. Scendono dalla serie superiore il , l' e il Montespaccato mentre la Boreale DonOrione è stata ripescata in Serie D. quindi a completamento di organico vengono ripescate tre squadre, individuate tramite apposita graduatoria: , e Roccasecca San Tommaso. A inizio stagione avvengono le seguenti fusioni e cambio di denominazioni sociali: Il IV Municipio cambia denominazione e diventa Citizen Academy La neo-promossa Amatrice Calcio si fonde con la Nuova Rieti e prende il nome di Amatrice Rieti, anche detta L'Insieme Formia delibera un scissione della società: nascono l'ASD Città di Formia, che rileva il titolo della vecchia società e gareggia in Eccellenza, e l'Inseme Ausonia L'Aprilia Racing, neo-retrocessa dalla Serie D, termina il suo sodalizio e non si iscrive al campionato. Dalle sue ceneri nasce il Racing Ardea, che ne rileva il titolo e si iscrive al campionato Formula Il campionato di Eccellenza Lazio è composto da 36 squadre divise in due gironi da 18. In materia di promozioni e retrocessioni fa fede il Comunicato Ufficiale del Comitato Regionale Lazio. Promozioni Come da comunicato ufficiale, le società classificatesi al 1º posto di ciascun girone verranno ammesse alla stagione successiva di Serie D, mentre le squadre classificatesi al 2º posto verranno ammesse alla disputa dei play-off nazionali. Retrocessioni Come da comunicato ufficiale al termine della stagione retrocederanno al Campionato di Promozione quattro squadre per ciascun girone, così distinte: Società classificate al 17º e 18º posto; Le ulteriori due squadre verranno individuate mediante la disputa di gare di play-out: le squadre classificate al 13º, 14º, 15º e 16º posto verranno abbinate tra loro (13ª classificata/16ª classificata; 14ª classificata/15ª classificata) e con gara unica ad eliminazione diretta, da disputarsi in casa della squadra con la migliore classifica. Non verrà disputata la gara di play-out se tra due società ci sarà un divario superiore a 8 punti in classifica. Questi i gironi organizzati dal Comitato Regionale della regione Lazio. Girone A Squadre partecipanti Classifica finale Fonte: Legenda:       Promossa in Serie D 2024-2025.       Ammessa ai play-off nazionali. Ai play-out.       Retrocesse in Promozione Lazio. Regolamento: Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta. In caso di arrivo a pari punti vale la classifica avulsa, tranne che per l'assegnazione del primo posto, per il quale è previsto uno spareggio. I play-out non verranno disputati se tra le squadre designate ci sarà un divario superiore agli 8 punti. Risultati Tabellone Spareggi Spareggio promozione Play-out Il play-out tra la 13ª e la 16ª non si è disputato in quanto il divario tra le due squadre è superiore agli 8 punti. Girone B Squadre partecipanti Classifica finale Fonte: Legenda:       Promossa in Serie D 2024-2025.       Ammessa ai play-off nazionali. Ai play-out.       Retrocesse in Promozione Lazio. Regolamento: Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta. In caso di arrivo a pari punti vale la classifica avulsa, tranne che per l'assegnazione del primo posto, per il quale è previsto uno spareggio. I play-out non verranno disputati se tra le squadre designate ci sarà un divario superiore agli 8 punti. Risultati Tabellone Spareggi Play-out Il play-out tra la 13ª e la 16ª non si è disputato in quanto il divario tra le due squadre è superiore agli 8 punti. Supercoppa Eccellenza Lazio In finale si incontrano l', vincitore del girone A, e il , vincitore del girone B, che, sul campo neutro del "Giorgio Castelli" di Roma (Tor Sapienza), si contendono il 1º trofeo regionale. A trionfare è la squadra reatina ai calci di rigore. Coppa Italia Dilettanti - Fase regionale In finale si incontrano l' e il che, sul neutro di Tivoli, si contendono il 32º trofeo regionale. Ad aggiudicarsi il match è il Terracina, che conquista il suo primo titolo superando per 2-1 i rivali dopo i tempi supplementari. Note Collegamenti esterni Lazio Calcio nel 2023 Calcio nel 2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/UEFA%20Champions%20League%202008-2009%20%28fase%20a%20gironi%29
UEFA Champions League 2008-2009 (fase a gironi)
La fase a gironi della UEFA Champions League 2008-2009 si è disputata tra il 16 settembre e il 10 dicembre 2008. Hanno partecipato a questa fase della competizione 32 club: 16 di essi si sono qualificati alla successiva fase a eliminazione diretta, che condurrà alla finale di Roma del 27 maggio 2009. Formato Se due o più squadre si trovano a pari punti alla fine degli incontri della fase a gironi, sono applicati i seguenti criteri per stabilire la classifica: il più alto numero di punti ottenuti contro le squadre in questione nella fase a gironi; la più alta differenza reti ottenuta contro le squadre in questione nella fase a gironi; il più alto numero di reti segnate fuori casa contro le squadre in questione nella fase a gironi; la più alta differenza reti in tutte le partite giocate nella fase a gironi; il più alto numero di reti segnate in tutte le partite nella fase a gironi; il più alto coefficiente UEFA accumulato dal club in questione e (in misura del 33%) dalla propria nazione nelle ultime 5 stagioni. Squadre Sorteggio Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D |Arbitro = Massimo Busacca |Nazarbitro = SUI |Marcatori 1 = Simão Rodriguez |Marcatori 2 = Koevermans |Sfondo = }} Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H Note Voci correlate UEFA Champions League Coppa UEFA 2008-2009 Collegamenti esterni Calcio nel 2008 Calcio nel 2009 UEFA Champions League 2008-2009
9867761
https://it.wikipedia.org/wiki/Courtney%20Taylor
Courtney Taylor
Carriera Seattle Seahawks Al college Taylor giocò a football ad Auburn. Fu selezionato dai Seattle Seahawks nel corso del sesto giro (197º assoluto) del Draft NFL 2007. IL 10 luglio 2007 firmò un contratto quadriennale. Debuttò nella NFL il 16 settembre ricevendo un passaggio da 6 yard. La stagione successiva fu nominato ricevitore titolare ma perse il posto nella settimana 4. Fu svincolato l'8 ottobre 2008 e rifermò con la squadra di allenamento. Fu svincolato definitivamente il 5 settembre 2009 prima dell'inizio della stagione regolare. BC Lions Il 12 ottobre 2011 Taylor firmò con la squadra di allenamento dei BC Lions. Nel suo primo anno nella CFL fece registrare 264 yard ricevute e 2 touchdown. IL 24 maggio 2013 firmò un nuovo contratto. Concluse la carriera dopo la stagione 2016 Vita privata Prima della stagione 2008, a Taylor fu diagnosticata la sclerosi multipla. Note Collegamenti esterni
9867790
https://it.wikipedia.org/wiki/Mohsen%20Amiraslani
Mohsen Amiraslani
Biografia Nel marzo 2007, Amiraslani era stato accusato tra di eresia, insulti al profeta Giona e atti immorali, venendo condannato dalla sezione 31 della Corte d’Appello di Teheran a una pena detentiva, alla fustigazione e a una sanzione pecuniaria. Intervenne a quel punto il conservatore Sadegh Larijani, capo della magistratura, che fece condannare a morte Amiraslani per attività sessuali illecite (accusa precedentemente non menzionata e senza prove a sostegno), "corruzione sulla terra", "aver fornito una diversa interpretazione del Corano". La moglie di AmirAslani, Leila, dichiarò al sito di opposizione Roozonline (oggi chiuso) che sperava che un'alta corte avrebbe annullato la sua condanna, invano. Disse che la sua condanna derivava dalle sue opinioni religiose e che non furono presentate prove a sostegno delle accuse relative alle sue presunte attività sessuali. Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, scrisse del caso su Il Fatto Quotidiano. Vita privata Sposato, aveva un figlio di due anni al momento dell'esecuzione. Conseguì una laurea in psicologia e dirigeva uno studio di psicologia (Soroush Parsian), dove forniva consulenze e conduceva lezioni di spiritualità, analisi dei sogni e del Corano. Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato%20Mineiro%202018
Campionato Mineiro 2018
Il Campionato Mineiro 2018 – Módulo I (ufficialmente Campeonato Mineiro Sicoob 2018 – Módulo I per ragioni di sponsorizzazione) è stata la 104ª edizione del Campionato Mineiro, disputata fra il 17 gennaio e l'8 aprile 2018 e conclusa con la vittoria del . Capocannonieri del torneo sono stati Aylon e Ricardo Oliveira con 6 reti a testa. Stagione Novità Al termine della stagione 2017 sono retrocesse in Módulo II e . Dalla seconda divisione, invece, sono salite e . A differenza delle precedenti edizioni, la seconda fase partirà dagli ottavi di finale che verranno disputati in gara unica. Formato Le dodici squadre si affrontano dapprima in una prima fase, consistente in un girone da dodici squadre di sola andata. Le prime otto classificate accederanno alla seconda fase, ad eliminazione diretta, che decreterà la vincitrice del campionato. Le ultime due classificate, retrocedono nel Módulo II. La prime tre classificate, potranno partecipare alla Série D 2019. I primi tre posti garantiscono anche un posto nella Coppa del Brasile. Il titolo di Campeao do Interior verrà assegnato al club meglio piazzato nel corso della competizione ad esclusione dei tre club di Belo Horizonte, ovvero , e . Nel caso in cui due club dovessero raggiungere lo stesso risultato, vi sarà uno spareggio per decretare il vincitore. Squadre partecipanti Prima fase Classifica finale Legenda: Ammessa alla seconda fase. Retrocessa nel Módulo II 2019 Regolamento: Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta. Tabellone Ogni riga indica i risultati casalinghi della squadra segnata a inizio della riga, contro le squadre segnate colonna per colonna (che invece avranno giocato l'incontro in trasferta). Al contrario, leggendo la colonna di una squadra si avranno i risultati ottenuti dalla stessa in trasferta, contro le squadre segnate in ogni riga, che invece avranno giocato l'incontro in casa. Legenda: Vittoria della squadra in casa. Vittoria della squadra in trasferta. Pareggio. Note: In grassetto i clássicos. Seconda fase Tabellone Quarti di finale Risultati Semifinali Risultati Andata Ritorno Finale Al termine del doppio pareggio il ha trionfato in virtù del miglior piazzamento nella prima fase della competizione. Andata Formazioni Ritorno Formazioni Troféu do Interior Il Troféu do Interior è stato assegnato al , unico club non di Belo Horizonte ad accedere alle semifinali della seconda fase. Statistiche Classifica marcatori Squadra della stagione La squadra della stagione è stata selezionata al termine del torneo. Allenatore Mano Menezes () Giocatore del torneo Thiago Neves () Note Collegamenti esterni 2018 Calcio nel 2018
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https://it.wikipedia.org/wiki/Coppa%20Italia%202023-2024%20%28calcio%20femminile%29
Coppa Italia 2023-2024 (calcio femminile)
L'edizione 2023-2024 è stata la cinquantaduesima della storia della Coppa Italia di calcio femminile. La competizione è iniziata il 3 settembre 2023 e si è conclusa il 24 maggio 2024. Il torneo è stato vinto dalla per la seconda volta nella sua storia, dopo aver sconfitto in finale la dopo i tiri di rigore. Squadre partecipanti Partecipano alla competizione 26 squadre: le 10 di Serie A e le 16 di Serie B. La graduatoria è composta indicando la vincitrice dell'edizione precedente al primo posto, quindi, a seconda della posizione nella classifica finale del campionato nella stagione precedente, prima le squadre di Serie A, poi quelle di serie B. Date Le date della manifestazione, eccetto quella della finale, sono state comunicate assieme al tabellone principale. Formula Alla competizione prendono parte le 10 squadre partecipanti alla Serie A e le 16 squadre partecipanti alla Serie B. Diversamente dalle due edizioni precedenti, la formula è stata modificata, prevedendo una fase a eliminazione diretta senza la disputa di gironi eliminatori. La prima fase è un turno preliminare che coinvolge le ultime quattro squadre della graduatoria, la seconda è caratterizzata da una fase a eliminazione diretta alla quale prendono parte le due vincitrici del turno preliminare e le 22 squadre rimanenti: le prime otto squadre in graduatoria entrano a partire dagli ottavi di finale, mentre tutte le altre dai sedicesimi di finale. Il turno preliminare, i sedicesimi e gli ottavi si giocano in gare di sola andata, mentre i quarti di finale si disputano su gare di andata e ritorno, come le semifinali, mentre la finale si disputa su gara unica in campo neutro. Turno preliminare Al turno preliminare prendono parte le ultime quattro squadre della graduatoria, ossia la e l', neopromosse in Serie B, e il e la , ripescate in Serie B. |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|3 settembre 2023 Fase a eliminazione diretta Sedicesimi di finale Ai sedicesimi di finale accedono le 2 vincitrici del turno preliminare e le squadre dal nono al ventiduesimo posto in graduatoria. Si svolgono ad eliminazione diretta in gare di sola andata. |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|10-11 settembre 2023 Ottavi di finale Agli ottavi di finale hanno avuto accesso le 8 vincitrici dei sedicesimi di finale e le squadre dal primo all'ottavo posto in graduatoria. Si svolgono ad eliminazione diretta in gare di sola andata. |colspan="3" style="background-color:#D0D0D0" align=center|11-12 ottobre 2023 Quarti di finale Ai quarti di finale hanno avuto accesso le 8 vincitrici degli ottavi di finale. Si sono svolti ad eliminazione diretta in gare di andata e ritorno. |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|16-17-18 gennaio, 6-7 febbraio 2024 Andata Ritorno Semifinali Alle semifinali hanno avuto accesso le 4 vincitrici dei quarti di finale. Si sono svolte ad eliminazione diretta in gare di andata e ritorno. |colspan="5" style="background-color:#D0D0D0" align=center|3, 9-10 marzo 2024 Andata Ritorno Finale Statistiche Classifica marcatrici Note Collegamenti esterni Calcio nel 2023 Calcio nel 2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Romele
Alessandro Romele
Palmarès Strada 2020 (Juniores, due vittorie) Memorial Mariano Medda Trofeo Ilario Roberti 2021 (Juniores, tre vittorie) Trofeo Ilario Roberti Gran Premio Città di Treviglio Campionati italiani, Prova in linea Junior 2023 (Team Colpack Ballan CSB, quattro vittorie) Coppa Zappi Gran Premio della Liberazione 6ª tappa Giro Next Gen (Pergine Valsugana > Povegliano) Costa Dei Trulli - Giro Di Puglia Challenge 2024 (Astana Qazaqstan Development Team, due vittorie) 2ª tappa International Tour of Rhodes (Rodi > Kalithies) 3ª tappa International Tour of Rhodes (Rodi > Kremasti) Altri successi 2024 (Astana Qazaqstan Development Team) Classifica giovani International Tour of Rhodes Piazzamenti Competizioni mondiali Campionati mondiali Glasgow 2023 - In linea Under-23: 50º Competizioni europee Campionati europei Trento 2021 - Cronometro Junior: 24º Trento 2021 - In linea Junior: 11º Drenthe 2023 - Cronometro Under-23: 32º Drenthe 2023 - In linea Under-23: 55º Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Jordan%20Kent
Jordan Kent
Carriera Seattle Seahawks Al college Kent giocò a football a Oregon dove tuttavia non iniziò a militare nella squadra dell'istituto prima del penultimo anno. In precedenza a Oregon aveva praticato pallacanestro e atletica leggera. Fu selezionato dai Seattle Seahawks nel corso del sesto giro (210º assoluto) del Draft NFL 2007. Rimase nella squadra di allenamento fino al 7 ottobre 2008, dopo di che fu promosso nel roster attivo. In seguito giocò negli special team e si allineò come ricevitore nella gara della settimana 10 contro i Miami Dolphins. Fu svincolato il 5 settembre 2009. St. Louis Rams Kent firmò con i St. Louis Rams il 17 novembre 2009 e con essi fece registrare la sua prima ricezione da 5 yard il 3 gennaio 2010, contro i San Francisco 49ers. Fu svincolato il 3 settembre 2010. Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adelante%20%28brano%20musicale%29
Adelante (brano musicale)
Adelante è un brano del duo musicale italiano Righeira, nona traccia del secondo album in studio Bambini Forever, pubblicato il 23 giugno 1986. Descrizione Il brano è stato scritto da Michael Righeira. Formazione Righeira Johnson Righeira – voce Michael Righeira – voce Produzione La Bionda – produzione
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https://it.wikipedia.org/wiki/Makin%20Football%20Club
Makin Football Club
Il Makin Football Club, o semplicemente Makin, è una squadra calcistica gilbertese con sede nell'atollo di Makin. Storia Ha vinto la Kiribati National championship (la massima serie del campionato di calcio del Kiribati) per ben tre volte, nella stagione 1987, 2010 e 2013, il che lo rende la seconda squadra più titolata della nazione. Palmarès Kiribati National Championship: 3 1987, 2010, 2013 Note Voci correlate Kiribati Kiribati National Championship Betio Town Council Arorae FC Nonouti FC Collegamenti esterni Makin su playmakerstats.com Makin Stadio su wikimapia.org Società calcistiche gilbertesi
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https://it.wikipedia.org/wiki/Riley%20Pickrell
Riley Pickrell
Velocista, attivo come Elite/Under-23 dal 2021, ha vinto una tappa al Giro d'Italia Giovani Under 23 2022 e una al Tour de l'Avenir 2023. Palmarès Strada 2018 (Juniores) 1ª tappa Tour de l'Abitibi (Rouyn-Noranda > Val-d'Or) 4ª tappa Tour de l'Abitibi (Amos > Val-d'Or) 6ª tappa Tour de l'Abitibi (Senneterre > Val-d'Or) 2019 (Juniores) 3ª tappa, 2ª semitappa Tour de l'Abitibi (Malartic > Malartic) 2022 (Israel Cycling Academy, una vittoria) 4ª tappa Giro d'Italia Giovani Under 23 (Chiuro > Chiavenna) 2023 (Israel Premier Tech Academy, una vittoria) 2ª tappa Tour de l'Avenir (Nozay > Chinon) 2024 (Israel Premier Tech, una vittoria) 2ª tappa, 1ª semitappa Sibiu Cycling Tour (Sibiu > Sibiu) Altri successi 2018 (Juniores) Classifica a punti Tour de l'Abitibi 2023 (Israel Premier Tech Academy) Gastown Grand Prix Pista 2018 (Juniores) Campionati canadesi, Chilometro Junior Campionati canadesi, Keirin Junior Campionati canadesi, Americana Junior (con Ethan Ogrodniczuk) Campionati canadesi, Velocità a squadre Junior (con Ethan Ogrodniczuk e Tyler Davies) Campionati canadesi, Velocità Junior 2022 Discover Lehigh Valley Grand Prix, Omnium (Trexlertown) Piazzamenti Grandi Giri Giro d'Italia 2024: non partito (6ª tappa) Competizioni mondiali Campionati del mondo su strada Yorkshire 2019 - In linea Junior: ritirato Glasgow 2023 - In linea Under-23: 48º Campionati del mondo su pista Aigle 2018 - Velocità a squadre Junior: 14º Aigle 2018 - Scratch Junior: 4º Aigle 2018 - Velocità Junior: 13º Aigle 2018 - Chilometro Junior: 22º Aigle 2018 - Americana Junior: 16º Francoforte sull'Oder 2019 - Velocità a squadre Junior: 8º Francoforte sull'Oder 2019 - Inseguimento a squadre Junior: 6º Francoforte sull'Oder 2019 - Americana Junior: 4º Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Leonida%20di%20Alessandria
Leonida di Alessandria
Biografia Leonida di Alessandria, nacque, come ci informa, sulle rive del Nilo, donde si recò a Roma, e lì insegnò grammatica per lungo tempo senza attirare alcuna attenzione, ma alla fine divenne molto popolare, ottenendo il patronato della famiglia imperiale. Afferma anche di essere stato originariamente un astrologo. Gli epigrammi di Leonida mostrano che fiorì sotto Nerone e probabilmente fino al regno di Vespasiano; ad esempio, uno è dedicato ad Agrippinaː Un altro epigramma di auguri è dedicato a Nerone, durante il cui regno Leonida dedicò un epigramma ecfrastico sull'Eros di Tespie portato a Roma da questo imperatore. Epigrammi Nell'Antologia Palatina gli vengono attribuiti quarantatré epigrammi (ma alcuni di questi appartengono a Leonida di Taranto), molti dei quali si distinguono perché hanno un numero uguale di lettere in ciascun distico; questi sono chiamati ἰσόψηφα ἐπιγράμματα (epigrammi isopsefici), sicché la somma dei numeri corrispondenti alle lettere sono uguali tra distico e distico o tra verso e verso. Note Bibliografia A. Rostagni, Leonida di Alessandria, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1933. R. L. Hunter, "Leonidas or Leonides, of Alexandria". The Oxford Classical Dictionary (online ed.), 4th ed., Oxford, Oxford University Press, 2012. Voci correlate Epigramma Isopsefia
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nikola%20Joji%C4%87
Nikola Jojić
Carriera Club Tra il 2021 ed il 2023 ha segnato 9 reti in 44 presenze nella prima divisione serba con la maglia del . Il 22 agosto 2023 firma un contratto quadriennale con lo , militante in Championship. Nazionale Ha giocato nelle nazionali giovanili serbe Under-19 ed Under-21. Statistiche Presenze e reti nei club Statistiche aggiornate al 27 settembre 2023. Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Washington%20%281796%29
Washington (1796)
Il Washington era un vascello di seconda classe da 74 cannoni in servizio nella marina olandese tra il 1796 e il 1799, e poi nella Royal Navy come HMS Princess of Orange tra il 1799 e il 1822. Storia Realizzato per contro della VOC di Amsterdam secondo i piani costruttivi redatti da R. Doorman, il vascello da 74 cannoni Washington fu impostato presso il cantiere navale di Amsterdam nel 1795, e venne varato il 19 agosto 1796. Trasferito alla marina batava, nel 1799 divenne nave di bandiera del contrammiraglio Samuel Story. Il 26 agosto 1799 una flotta d'invasione anglo-russa di undici navi di linea e sette fregate al comando dell'ammiraglio britannico Andrew Mitchell arrivò alla rada di Texel, battente bandiera del principe d'Orange Guglielmo V. Il 28 agosto l'ammiraglio Story, che aveva preso il mare per contrastare le forze anglo-russe, rientrò con la sua squadra navale nella rada di Vlieter. Fu costretto a gettare l'ancora a causa dei venti contrari che impedirono alla sua flotta di sferrare un attacco diretto alle forze alleate. Snervati dalla vista del Prinsenvlag che sventolava sui forti e sui campanili delle chiese di Den Helder, gli equipaggi di diverse navi iniziarono ad ammutinarsi. Tra le navi il cui equipaggio si ribellò vi era anche l'ammiraglia Washington. L'ammiraglio olandese aveva chiesto a quello britannico di concordare una tregua per poter ricevere ordini dal governo batavo, ma in realtà cercava di prendere tempo per riportare l'ordine tra gli equipaggi della flotta. Mitchell rifiutò e disse ai parlamentari di Story, che erano tra i capi dell'ammutinamento, che se le navi olandesi non si fossero arrese avrebbe impegnato combattimento. Story convocò una consiglio di guerra, ma prima dell'inizio di questo consiglio, l'equipaggio del Washington si era apertamente ammutinato, rifiutandosi di armare i cannoni e gettando le munizioni in mare. I tentativi di Van Braam e dello stesso Story di ridurre alla ragione gli ammutinati furono inutili. Una volta ammainata la bandiera le navi furono confiscate dagli inglesi, e al principe Guglielmo furono consegnate solo cinque fregate trovate abbandonate al largo di Den Helder. Il servizio nella Royal Navy Lo Washington fu rinominato HMS Princess of Orange e il vascello venne rimesso in servizio attivo a Chatham a partire dall'8 gennaio 1798 con un armamento composto da 28 cannoni da 32 libbre, 28 da 18 libbre, 8 carronate da 24 libbre e 4 cannoni da 9 libbre ed equipaggio composto da 491 uomini. Il captain G. Hope assunse il comando della Princess of Orange nell'agosto 1800. Nel novembre 1800 il capitano Charles Cobb si trasferì dal vascello Glatton al Princess of Orange. Il 30 novembre la nave salpò da Sheerness per Yarmouth dove entrò a far parte della flotta del Mare del Nord. Dal gennaio 1801 fu nave di bandiera dell'ammiraglio Archibald Dickson. Alla fine di aprile 1802, dopo l'attuazione del Trattato di Amiens, la Princess of Orange risalì il Tamigi fino a Chatham dove nel mese di giugno fu posta in posizione di riserva. Nel maggio 1803, in seguito alla ripresa della guerra con la Francia, il capitano Charles Cunningham assunse il comando della Princess of Orange, e subito dopo assunse di una squadra navale inviata a sorvegliare la flotta olandese di base a Texel. Nel settembre 1803 il capitano Thomas Rogers sostituì Cunningham al comando della Princess of Orange assegnata alla stazione del Mare del Nord. Ha poi prestato servizio nello squadra che bloccava Texel, anche se ha fatto alcuni viaggi di ritorno a Yarmouth per i rifornimenti. Princess of Orange, Eagle, Majestic, Glatton, Raisonable, Africiane, Inspector, Beaver, i cutter Swift e Agnes, hanno condiviso i proventi della cattura della Upstalsboom, capitano H.L. De Haase, l'11 novembre 1804. Nel settembre 1804 la Princess of Orange si trovava a Sheerness per le riparazioni del timone danneggiato; il 21 settembre era tornata al Texel. Il 27 novembre arrivò a Portsmouth dove imbarcò l'ammiraglio William O'Brien Drury, nominato secondo in comando della stazione navale dell'Irlanda. Salpata il 24 dicembre, il giorno 30 dicembre entrò nella baia di Bantry. All'inizio del 1805 la Princess of Orange fu trasferita alla Channel Fleet. Il 6 agosto era arrivata ai Downs da Plymouth, e quindi fu mandata a Yarmouth. Per un breve periodo prese nuovamente parte al blocco di Texel, prima di tornare a Sheerness il 2 settembre. Lì doveva essere messa fuori servizio, con il suo equipaggio trasferito a bordo del Powerful, che doveva andare nelle Indie Orientali. Invece, con la campagna di Trafalgar in pieno corso, si unì alla squadra del Mare del Nord sotto gli ordini del contrammiraglio Thomas Macnamara Russell. La Princess of Orange era tra i vascelli che parteciparono alla suddivisione dei proventi della cattura del 21 ottobre 1805 della Anna Wilhelmina. Il vascello ritornò a Sheerness alla fine di gennaio 1806 e fu messo fuori servizio nel mese di febbraio. Il capitano Joshua Sidney Horton assunse il comando della Princess of Orange nel giugno 1806, mentre si trovava ai Downs. Divenne quindi nave di bandiera del viceammiraglio John Holloway. Il 28 agosto 1807 la Princess of Orange, la Blazer e la Bustler catturarono le navi olandesi Eos e Amicitia, e di conseguenza tutte e tre le navi hanno condivisero i proventi della vendita del bottino. Nel 1807 la Princess on Orange divenne nave di bandiera dell'ammiraglio Bartholomew Rowley. Quindi, il 13 ottobre 1807, il comandante Francis Beauman ricevette la promozione a post captain e prese il comando della Princess of Orange. Dal febbraio 1808 al marzo 1811 la Principess of Orange fu nave di bandiera dell'ammiraglio Sir George Campbell, prima all'ancoraggio dei Downs (1808) e poi sulla stazione del Mar Baltico (1809-1810). La Princess of Orange fu radiata nel giugno 1811, e convertita in nave deposito munizioni prestò servizio in tale ruolo nel Medway fino al 1820. > Radiato dal servizio nel 1822, fu messo in vendita il 13 aprile 1822, e venduto cinque giorni dopo. Venne affondato come frangiflutti al largo di Harwich nel settembre di quell'anno. Note Annotazioni Fonti Bibliografia Collegamenti esterni Vascelli della Royal Navy Vascelli della Repubblica delle Sette Province Unite
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https://it.wikipedia.org/wiki/Habib%20Chaab
Habib Chaab
Biografia Esponente del Movimento di lotta araba per la liberazione di Ahwaz che aspirava l'indipendenza del Khuzestan. Chaab viveva da 14 anni in Svezia al momento della morte, ed era regolare cittadino svedese. Attirato in Turchia da un conoscente nell'ottobre 2020, qui viene rapito e portato in Iran. L'operosità di agenti iraniani in Turchia causò proteste internazionali, che spinsero Ankara ad arrestare 11 funzionari legati ai servizi segreti iraniani che operavano nel paese. Le autorità iraniani accusarono Chaab di aver commesso attentati finanziati da Mossad e Säkerhetspolisen, e lo condannarono esclusivamente sulla base di una sua confessione (estorta con la tortura secondo gli osservatori internazionali). Il processo si concluse nel gennaio 2022, la pena di morte annunciata il 6 dicembre. Vibranti le condanne internazionali, a partire dalla Svezia che tentò di offrire assistenza legale, invano: l'Iran non riconosce infatti la doppia cittadinanza dell'oppositore. Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, pubblicò in una nota: "L’Unione europea condanna con la massima fermezza l’esecuzione in Iran del cittadino svedese-iraniano Habib Chaab e ribadisce ancora una volta la sua ferma opposizione all’applicazione della pena capitale in qualsiasi circostanza [...] il numero crescente di cittadini dell’Ue e con doppia cittadinanza europea-iraniana detenuti arbitrariamente in Iran, le restrizioni imposte all’accesso consolare ai cittadini Ue e la negazione della protezione consolare e del diritto a un processo equo costituiscono una violazione diretta del diritto internazionale". Amnesty International condannò l'impiccagione di Chaab, così come Antony Blinken. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Coppa%20dei%20Balcani%201932%20%28nazionali%29
Coppa dei Balcani 1932 (nazionali)
La Coppa dei Balcani 1932 (1932 Balkan Cup ) fu la terza edizione della Coppa dei Balcani, competizione calcistica per nazioni. La competizione si svolse in Jugoslavia dal 26 giugno al 3 luglio 1932 e vide la partecipazione di quattro squadre: , , e . Formula Qualificazioni Nessuna fase di qualificazione. Le squadre sono qualificate direttamente alla fase finale. Fase finale Girone unico - 4 squadre, giocano partite di sola andata. La vincente si laurea campione dei Balcani. Squadre partecipanti Nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante. Fase finale Girone unico Statistiche Classifica marcatori 5 reti Aleksandar Živković 3 reti Dobrivoje Zečević 2 reti Lyubomir Angelov Asen Panchev Asen Peshev Đorđe Vujadinović 1 rete Mihail Lozanov Nikos Kitsos Aleksandar Tirnanić Svetislav Glišović Iuliu Bodola Gheorghe Ciolac Miklós Kovács Alexandru Schwartz Voci correlate Coppa dei Balcani (club) Collegamenti esterni Coppa dei Balcani (nazionali) Competizioni sportive a Belgrado
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monastero%20di%20Montevergine
Monastero di Montevergine
Monastero di Montevergine (Candida) Monastero di Montevergine (Salerno)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Geotrupes%20stercorarius
Geotrupes stercorarius
Lo scarabeo stercorario (Geotrupes stercorarius ) è un coleottero che fa parte della famiglia delle Geotrupidae. Abitudini Gli scarabei stercorari creano pallottole di sterco per facilitare il trasporto del cibo verso un nascondiglio. Le pallottole di sterco fungono da riserva di cibo o da protezione per le uova. Quando si spostano, gli scarabei stercorari tendono a muoversi in linea retta, orientandosi con la luce emessa dalla Via Lattea. Se incontrano un ostacolo, cercano di superarlo scavalcandolo, ma mantengono la stessa direzione. La natura delle interazioni sociali tra gli scarabei stercorari è oggetto di discussione. Inizialmente si riteneva che questi insetti cooperassero tra di loro nella costruzione, nel trasporto e nel consumo delle pallottole di sterco. Tuttavia, osservazioni più dettagliate hanno rivelato che gli scarabei stercorari mostrano un comportamento competitivo piuttosto che cooperativo. Durante la stagione di maggiore attività, prevalentemente in primavera, gli scarabei lavorano ininterrottamente per ore sulla pallottola di sterco e la trasportano nel luogo scelto per la consumazione. Tuttavia, il trasporto può essere difficoltoso e alcuni esemplari possono rinunciare. In questi casi, è comune osservare un altro scarabeo che interviene e sembra aiutare il primo a spostare la pallottola. Questo comportamento non è motivato da legami sociali, ma piuttosto dalla competizione per la risorsa. Infatti, questi incontri spesso si risolvono con una lotta per la pallottola di sterco, e il vincitore si allontana con il bottino per consumarlo altrove, mentre l'altro esemplare dovrà cercare o creare una nuova pallottola. Gli scarabei stercorari nella cultura Nell'antichità Nella favola di Esopo Lo scarabeo e l'aquila, l'aquila uccide una lepre nonostante le preghiere dello scarabeo di risparmiarla. Per vendetta, lo scarabeo distrugge due volte le uova dell'aquila. L'aquila, disperata, vola da Zeus e depone le sue ultime uova sul grembo del dio. Lo scarabeo, tuttavia, si ricopre di sterco e vola in faccia a Zeus; disturbato dalla spiacevole visione, il dio lascia inavvertitamente cadere le uova. Incapace di ricondurre i due litiganti alla pace, Zeus decide infine di cambiare la stagione dell'accoppiamento delle aquile, in modo che questa abbia luogo in un periodo dell'anno in cui non ci sono scarabei. Aristofane allude alla favola di Esopo nella sua commedia La Pace, in cui il protagonista vola sull'Olimpo a cavallo di uno scarabeo stercorario gigante. Nella cultura moderna Nel racconto La metamorfosi di Franz Kafka, il protagonista Gregor Samsa si trasforma in un qualche tipo di insetto (non precisato). Secondo Vladimir Nabokov, da diversi elementi si potrebbe dedurre che si tratti di uno scarabeo stercorario (nel testo, una cameriera chiama Samsa in questo modo). Alcuni scarabei stercorari, quasi antropomorfi, di colore rosso e dimensioni maggiori, appaiono nel videogioco "Conker's Bad Fur Day" e vivono in una terra fatta interamente di escrementi. Nel videogioco The Legend of Zelda: Skyward Sword è possibile catturare insetti. Tra di essi anche scarabei stercorari di colore viola, chiamati magmorari. Viene menzionato in uno sketch comico tratto dai "corti" di Aldo, Giovanni e Giacomo e viene usato molto spesso come esempio dal comico Natalino Balasso, che lo definisce "ruzzolamerde". Nel cartoneanimato Ape Maia, uno dei personaggi principali è proprio uno Scarabeo stercorario di nome Kurt. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Farzad%20Kamangar
Farzad Kamangar
Biografia Membro del comitato editoriale di "Ruyan", un mensile culturale-educativo poi chiuso dal governo, viene arrestato nel luglio 2006. In una lettera del 23 novembre 2007, Farzad Kamangar ha reso conto del suo arresto e della sua detenzione a Teheran: "[...] Nel luglio 2006, sono venuto a Teheran per seguire le cure mediche di mio fratello. Mio fratello è un attivista politico curdo. Sono stato arrestato e immediatamente trasferito in un luogo sconosciuto. Era un seminterrato buio e stretto senza ventilatori; le celle erano completamente vuote, senza letti, senza tappeti, senza coperte, niente. Il posto era estremamente buio. Poi mi hanno portato in un'altra stanza. Mentre scrivevano le mie informazioni, chiedevano della mia etnia, e quando dicevo che ero curdo, mi riempivano di frustate. Mi hanno anche sottoposto a offese e percosse a causa delle mie credenze religiose sunnite. [...] mi spogliavano e mi molestavano con un bastone, minacciandomi di violentarmi sessualmente". Dopo essere stato trasferito nella prigione di Evin, Kamangar ha continuato ad essere sottoposto a intensi interrogatori e torture. Di conseguenza, ha dato inizio a uno sciopero della fame di 33 giorni per protestare contro il comportamento dei funzionari della prigione. Inoltre, in segno di protesta per la pressione esercitata sui suoi familiari, in un'occasione ha tentato il suicidio. Alla fine di dicembre 2006, Kamangar è stato trasferito al centro di detenzione del dipartimento di intelligence di Kermanshah, dove è stato nuovamente sottoposto a torture estreme. Ha fornito dettagli sulla tortura in una lettera, datata 23 novembre 2007, dal titolo: "Torturare un prigioniero è torturare l'umanità." Il 18 marzo 2007, Kamangar è stato nuovamente riportato nel carcere di Evin, a Teheran. Interrogato a Evin fino al settembre 2007, viene nuovamente trasferito nella prigione di Sanandaj, dove subisce altre torture. Kamangar approfondisce a riguardo: "Il famigerato termine 'pollo kebab' viene usato dal direttore di Sanandaj per descrivere una delle sue tecniche di tortura, che ha somministrato nella maggior parte delle sere quando era in servizio. Si trattava di legare il prigioniero, con le braccia e le gambe legate saldamente, per poi frustarlo [...]" Dopo due mesi di isolamento a Sanandaj, Kamangar viene riportato a Teheran, dove viene messo in isolamento nella prigione di Evin. Poi si sposta nella prigione di Raja'i Shahr, il 18 novembre. I casi di Kamangar e di altri due imputati sono stati esaminati dal Tribunale della Rivoluzione di Teheran, il 30 gennaio 2008. Secondo le organizzazioni per i diritti umani in Iran, il processo e la condanna di Kamangar e degli altri due imputati, sono durati sette minuti. Tutti e 3 giustiziati nello stesso momento, erano accusati di "moharebeh" [guerra/inimicizia verso Dio], possesso e contrabbando di armi e munizioni" e legami col Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Del caso si è occupata anche Amnesty International. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Joshua%20Gudnitz
Joshua Gudnitz
Palmarès Strada 2019 (Juniores) Campionati danesi, Prova in linea Junior 2023 (Team ColoQuick, una vittoria) Eschborn-Francoforte Under-23 Altri successi 2022 (Team ColoQuick) 1ª tappa Kreiz Breizh Elites (Ploumagoar, cronosquadre) 2023 (Nazionale danese) 3ª tappa Tour de l'Avenir (Issoudun > Vatan, cronosquadre) Cross 2017-2018 Campionati danesi, Junior 2018-2019 Stockholm Cyclocross, Junior (Stoccolma) Campionati danesi, Junior 2019-2020 Campionati danesi, Under-23 Piazzamenti Competizioni mondiali Campionati mondiali su strada Yorkshire 2019 - Cronometro Junior: 21º Yorkshire 2019 - In linea Junior: 47º Glasgow 2023 - In linea Under-23: ritirato Campionati del mondo di ciclocross Valkenburg 2018 - Junior: 61º Bogense 2019 - Junior: 12º Competizioni europee Campionati europei di ciclocross Rosmalen 2018 - Junior: 19º Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nina%20Berton
Nina Berton
Palmarès Strada 2018 (Juniores, due vittorie) Campionati lussemburghesi, Prova a cronometro Junior Campionati lussemburghesi, Prova in linea Junior 2019 (Juniores, due vittorie) Campionati lussemburghesi, Prova a cronometro Junior Campionati lussemburghesi, Prova in linea Junior 2021 (Andy Schleck-CP NVST-Immo Losch, due vittorie) Campionati lussemburghesi, Prova a cronometro Under-23 Campionati lussemburghesi, Prova in linea Under-23 2022 (Andy Schleck-CP NVST-Immo Losch, due vittorie) Campionati lussemburghesi, Prova a cronometro Under-23 Campionati lussemburghesi, Prova in linea Under-23 2023 (Ceratizit-WNT Pro Cycling Team, una vittoria) Campionati lussemburghesi, Prova a cronometro Under-23 Altri successi 2023 (Ceratizit-WNT Pro Cycling Team) Classifica scalatori Tour de Normandie femminile Classifica scalatori Festival Elsy Jacobs Cross 2019-2020 Campionati lussemburghesi, Under-23 Mountain bike 2020 Campionati lussemburghesi, Cross country Under-23 2021 Campionati lussemburghesi, Cross country Under-23 Piazzamenti Grandi Giri Tour de France 2023: 83ª Competizioni mondiali Campionati del mondo su strada Innsbruck 2018 - In linea Junior: 90ª Yorkshire 2019 - Cronometro Junior: 38ª Yorkshire 2019 - In linea Junior: 30ª Imola 2020 - In linea Elite: ritirata Fiandre 2021 - In linea Elite: 116ª Wollongong 2022 - In linea Elite: 73ª Glasgow 2023 - Cronometro Elite: 49ª Glasgow 2023 - In linea Elite: ritirata Competizioni europee Campionati europei su strada Brno 2018 - Cronometro Junior: 37ª Zlín 2018 - In linea Junior: ritirata Alkmaar 2019 - Cronometro Junior: 35ª Alkmaar 2019 - In linea Junior: 63ª Plouay 2020 - In linea Under-23: 44ª Trento 2021 - In linea Under-23: ritirata Anadia 2022 - In linea Under-23: 26ª Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato%20europeo%20maschile%20di%20pallacanestro%20Under-18%202022
Campionato europeo maschile di pallacanestro Under-18 2022
Il 37º Campionato europeo di pallacanestro maschile Under-18 (noto anche come FIBA Europe Under-18 Championship 2022) si è svolto in Turchia, nella città di Smirne, dal 30 luglio al 7 agosto 2022. Squadre partecipanti (Promossi dalla Divisione-B 2019) (Promossi dalla Divisione-B 2019) (Promossi dalla Divisione-B 2019) Primo turno Le squadre sono divise in 4 gruppi da 4 squadre ciascuno, con gironi all'italiana. Tutte si qualificano per la fase successiva ad eliminazione diretta. Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Fase a eliminazione diretta Tabellone principale Tabellone per il 5º posto Tabellone dal 9º al 16º posto Classifica finale Collegamenti esterni Pallacanestro nel 2022 2022 Competizioni sportive a Smirne
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https://it.wikipedia.org/wiki/UFC%20273
UFC 273
UFC 273: Volkanovski vs. The Korean Zombie è stato un evento di arti marziali miste tenuto dalla Ultimate Fighting Championship il 9 aprile 2022 alla VyStar Veterans Memorial Arena di Jacksonville, negli Stati Uniti. Risultati Premi I lottatori premiati ricevettero un bonus di 50.000 dollari. Legenda: FOTN: Fight of the Night (vengono premiati entrambi gli atleti per il miglior incontro dell'evento) POTN: Performance of the Night (viene premiato il vincitore per la migliore performance dell'evento) Note Eventi UFC
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https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel%20Roberts%20%28ostacolista%29
Daniel Roberts (ostacolista)
Biografia Nel 2023 ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati mondiali nei 110 m hs. L'anno successivo è salito sul secondo gradino del podio nella medesima specialità ai Giochi olimpici di . Progressione 110 metri ostacoli 60 metri ostacoli indoor Palmarès Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Malecon%20Center
Malecon Center
Il Malecon Center è un complesso di grattacieli di Santo Domingo costruito nel 2003. Il design è ispirato al Mar dei Caraibi e alla storia tipica dell'area in cui si colloca. Edificato dalla società Rodríguez Sandoval, consta di aree commerciali, tre torri residenziali (due di 31 e una di 32 piani), e da un hotel di 22 piani con 288 camere. La Torre 3 è il quinto edificio più alto della Repubblica Dominicana. Posizione Il complesso si trova in Avenida George Washington quasi all'angolo di Avenida Máximo Gómez e si affaccia sul Mar dei Caraibi. Torres Martillo Sono due i grattacieli principali del complesso, di 31 piani ciascuno, alti 122,4 m. Torre Est La torre più alta (125,7 m) ha 32 piani e possiede 152 appartamenti. Note Architetture di Santo Domingo
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https://it.wikipedia.org/wiki/Mj%C3%B8ndalen%20Idrettsforening%202021
Mjøndalen Idrettsforening 2021
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Mjøndalen Idrettsforening nelle competizioni ufficiali della stagione 2021. Stagione Il Mjøndalen ha chiuso la stagione 2021 al 16º posto finale, retrocedendo pertanto in 1. divisjon. L'avventura nel Norgesmesterskapet è terminata al terzo turno, con l'eliminazione subita per mano dello Start. Lars Olden Larsen è stato il calciatore più utilizzato in stagione, con 32 presenze tra campionato e coppa nazionale. È stato anche il miglior marcatore della squadra, con 8 reti. Maglie e sponsor Lo sponsor tecnico per la stagione 2021 è stato Umbro, mentre lo sponsor ufficiale è stato Sparebanken Øst. La divisa casalinga era composta da un maglietta marrone con sottili strisce verticali di colore bianco, con pantaloncini e calzettoni bianchi. Quella da trasferta era invece costituita da una maglia bianca, con pantaloncini e calzettoni marroni. Rosa Calciomercato Sessione invernale (dal 15/01 al 24/03) Sessione primaverile (dal 29/04 al 12/05) Tra la sessione primaverile e la sessione estiva Sessione estiva (dal 01/08 al 31/08) Risultati Eliteserien Girone di andata Girone di ritorno Norgesmesterskapet Statistiche Statistiche di squadra Andamento in campionato Statistiche dei giocatori Note Collegamenti esterni 2021
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https://it.wikipedia.org/wiki/Partito%20Komala%20del%20Kurdistan%20iraniano
Partito Komala del Kurdistan iraniano
Il 'Partito Komala del Kurdistan iraniano anche noto come Komala (), è un partito politico iraniano, di ispirazione socialdemocratica. Storicamente vicino alle idee comuniste, la propria sede è in Iraq, nella città di Sulaymaniyah. Anti-imperialista, sostiene l'autodeterminazione dei curdi. I membri di Komala hanno preso parte alla guerriglia contro il governo iraniano, in particolare durante la ribellione curda del 1979 e nella guerra Iran-Iraq. Hanno inoltre combattuto il Partito Democratico del Kurdistan Iraniano durante gli anni '80 e primi anni '90. Dopo un lungo cessate il fuoco, nel 2017 l'organizzazione ha dichiarato di aver ripreso il conflitto armato contro l'Iran. Note Voci correlate Ehsan Fatahian Kurdistan Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Drago%C8%99%20Nicolae%20M%C4%83d%C4%83ra%C8%99
Dragoș Nicolae Mădăraș
Carriera 2015-2020: esordio nel professionismo e primi titoli Futures Debutta nel professionismo il 4 maggio 2015 con una sconfitta allo Sweden F2 Futures. Nel primo anno raggiunge una finale Futures in singolo e in doppio e raggiunge la top 1000 nel ranking ATP. Nel 2016, il primo anno in cui ha scelto di rappresentare la Svezia, ha chiuso al 679º posto nella classifica mondiale. L’anno successivo ha ottenuto i suoi primi successi in doppio al Tunisia F16 Futures e al Romania F8 Futures e nel 2018 trionfa in singolare all’Estonia F1 Futures. 2021-2023: esordio ATP e record di Titoli Futures in un anno Dopo due stagioni sottotono in cui vince solamente un titolo in doppio, Mădăraș riesce a vincere 5 titoli Futures in singolare nel 2021, raggiungendo così la 393ª posizione nella classifica ATP e disputando i suoi primi tornei nell’ATP Challenger Tour. Nella primavera 2022 fa il suo debutto nella Coppa Davis nella sfida contro il Giappone, vinta dalla nazionale svedese nonostante la sua sconfitta individuale. Chiude la stagione al 323º posto. Ha fatto il suo debutto nell’ATP Tour al Sofia Open 2022 perdendo al primo turno contro Oscar Otte. Nel luglio 2023, vincendo l’M25 di Brasov, diviene il primo tennista uomo a riuscire a vincere 10 titoli Futures in un anno. Nello stesso mese gioca per la prima volta un torneo del Grande Slam raggiungendo il secondo turno di qualificazione a Wimbledon. Note Altri progetti Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Admiraal%20Tjerk%20Hiddes%20De%20Vries
Admiraal Tjerk Hiddes De Vries
Lo Washington era un vascello di seconda classe da 74 cannoni in servizio nella marina olandese tra il 1796 e il 1799, e poi nella Royal Navy come HMS Princess of Orange tra il 1799 e il 1822. Storia Realizzato per contro dell'Ammiragliato di Frisia, il vascello da 68 cannoni Admiraal Tjerk Hiddes De Vries fu impostato presso il cantiere navale di Harlingen il 26 gennaio 1782, sotto la direzione di Sjoerd Jouwerts Stapert, e varato il 12 novembre dello stesso anno 1796. L'unità entrò in servizio attivo il 1 ottobre 1783. In quello stesso anno la nave salpò per il Mare Mediterraneo al comando del capitano Van der Beets. Quando ritornò nella Repubblica delle Sette Province Unite fu posta in riserva ordinaria fino al 1795. Trasferito alla marina batava nel 1795. Nel 1797 fu assegnato alla squadra navale dell'ammiraglio Jan Willem de Winter. Detta squadra navale salpò da Texel alle 10:00 dell'8 ottobre, e lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries era al comando del capitano J.B. Zeegers. Le navi olandesi vennero rapidamente avvistate dalla flottiglia al comando del captain Henry Trollope, che iniziò ad inseguirle. Da quando aveva lasciato la rada di Texel, de Winter non riuscì mai a sfuggire alle navi di Trollope: la sera del 10 ottobre, diverse navi olandesi furono distaccate dal grosso della squadra per cercare di allontanare le navi di Trollope mentre la flotta olandese si allontanava dalla Mosa, ma non riuscirono mai ad avvicinarsi alle più veloci navi britanniche. Non essendo riuscito a raggiungere l'appuntamento con un altro vascello al largo della Mosa, de Winter virò quindi a nord-ovest, navigando al largo di Lowestoft nel Suffolk e di nuovo tentando, senza successo, di allontanare le navi di Trollope. Lì lo raggiunsero i rapporti dei pescherecci olandesi sull'apparizione delle navi di linea del viceammiraglio Adam Duncan al largo di Texel, e richiamò immediatamente le sue navi ordinando nel contempo alla flotta di tornare indietro verso la costa olandese, puntando al villaggio di Scheveningen. Nel frattempo, ulteriori messaggi di Trollope che riportavano i movimenti olandesi avevano raggiunto Duncan e lui virò con la sua flotta verso ovest, seguendo la costa olandese. Alle 07:00 del mattino dell'11 ottobre la squadra di Trollope avvistò le vele a nord-est e, dopo aver confermato che si trattava della flotta di Duncan, segnalò che la flotta olandese si trovava a circa 3 miglia nautiche (5,6 km) più a sud-ovest, diventando visibile alla flotta entro le 08:30. Il primo chiaro avvistamento delle navi olandesi fu segnalato dal capitano Peter Halkett della Circe, che era salito sull'albero maestro per avere una visuale migliore. A questo punto le navi olandesi stavano navigando verso terra, a circa 9 miglia nautiche (17 km) dalla costa dell'Olanda Settentrionale, vicino al villaggio di Camperduin. Alle 12:05, Duncan alzò il segnale e ordinò alle sue navi di ingaggiare da vicino il nemico, iniziando la battaglia di Camperdown. Lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries, insieme alla ammiraglia Vrijheid, iniziò a sparare contro il vascello Ardent al comando di Richard Rundle Burges. Lo Ardent ebbe più di cento morti, compreso il capitano, e fu salvato dall'arrivo dall'ammiraglia di Duncan, il Venerable che impegnò il Vrijheid. A sostenere Duncan, il capitano William Essington della Triumph, e il capitano Sir Thomas Byard della Bedford, avanzarono nella battaglia, con il Triumph che si avvicinò a fianco del vascello Wassenaar e aprì un pesante fuoco mentre Bedford attaccava lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries e lo Hercules. L'arrivo della navi di Richard Onslow, che avevano avuto ragione della navi della retroguardia olandese al comando del viceammiraglio Hermanus Reijntjes cambiò le sorti della battaglia. I vascelli Admiraal Tjerk Hiddes De Vries e Gelijkheid, entrambi troppo gravemente danneggiati per fuggire, ammainarono la bandiera e si arresero rispettivamente alle 15:00 e alle 15:10. Portato in Gran Bretagna fu rinominato HMS Admiral DeVries, e tra il 7 gennaio e il luglio 1798 fu sottoposto a lavori di trasformazione presso l'arsenale di Chatham venendo convertito in nave trasporto truppe al costo di 7.364 sterline. La nave era al comando del captain Charles William Paterson. Nell'ottobre 1798 rientrò in servizio attivo, con armamento ridotto a 24 cannoni da 18 e 10 da 8 libbre, al comando del comandante John Wight. In seguito alla ribellione in Irlanda fu utilizzata per trasportare prigionieri e 400 uomini, donne e bambini furono imbarcati a Cork e Waterford con un distaccamento del 60º Reggimento per il trasporto in Martinica. La disattenzione di un artigliere e dei suoi assistenti durante la fumigazione della nave provocò due terribili esplosioni nel ponte dei cannoni, ma in entrambe le occasioni l'incendio fu tenuto sotto controllo. Nel luglio 1799 salpò per le Indie Occidentali e durante il viaggio verso la Giamaica si verificò una infiltrazione d'acqua nello scafo al largo di Santo Domingo, con una successiva indagine che stabilì che la nave non era idonea alla navigazione e fu quindi fu trattenuta a Port Royal come nave prigione. Radiato dal servizio nel febbraio 1806 fu venduto per demolizione a Port Royal al prezzo di 240 sterline. Note Annotazioni Fonti Bibliografia Altri progetti Collegamenti esterni Vascelli della Royal Navy Vascelli della Repubblica delle Sette Province Unite Navi prigione
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gran%20Premio%20d%27Olanda%202023
Gran Premio d'Olanda 2023
Il Gran Premio d'Olanda 2023 è stata la tredicesima prova della stagione del campionato mondiale di Formula 1. La gara si è corsa domenica 27 agosto sul circuito di Zandvoort della località omonima, nei Paesi Bassi, ed è stata vinta dall'olandese Max Verstappen su Red Bull Racing-Honda RBPT, al quarantaseiesimo successo in carriera; Verstappen ha preceduto all'arrivo lo spagnolo Fernando Alonso su Aston Martin Aramco-Mercedes e il francese Pierre Gasly su Alpine-Renault. Grazie al successo ottenuto, Max Verstappen eguaglia il primato di nove vittorie consecutive del tedesco Sebastian Vettel della stagione , con la striscia iniziata nel Gran Premio di Miami. Il messicano Sergio Pérez su Red Bull Racing-Honda RBPT, terzo all'arrivo, è penalizzato di cinque secondi sul tempo di gara per aver superato la velocità minima stabilita dentro la corsia dei box. Scala pertanto in quarta posizione. È stato il Gran Premio oggetto del più alto numero di pit stop nella storia della Formula 1, con 89, battendo il precedente primato di 88 soste del Gran Premio d'Ungheria 2011, nonché del maggior numero di sorpassi in una singola gara con 186, dopo il primato dei 161 del Gran Premio di Cina 2016, e in un singolo giro, con 63. All'intero weekend di gara hanno assistito spettatori, lo stesso numero record di presenze dell'edizione precedente del 2022. Vigilia Aspetti tecnici Per questo Gran Premio la Pirelli, fornitore unico degli pneumatici, offre, alla luce delle caratteristiche tecniche del circuito, la scelta tra gomme di mescola C1, C2 e C3, la tipologia di pneumatici che caratterizza la gamma centrale del genere di coperture messe a disposizione dall'azienda italiana. Fin dall'edizione 2021 del Gran Premio, stagione nel quale la corsa tornò a far parte del calendario del campionato mondiale di Formula 1, l'azienda ha sempre stabilito la stessa tipologia di pneumatici per quest'appuntamento. Essa viene stabilita per la quarta volta in stagione, la prima dal Gran Premio di Gran Bretagna. La Pirelli nomina anche gli pneumatici per il successivo Gran Premio d'Italia. La Federazione conferma le due zone stabilite nell'edizione del dove può essere attivato il Drag Reduction System, quando il circuito di Zandvoort tornò a far parte del calendario del campionato mondiale, su una diversa configurazione, per la prima volta dalla stagione . Nell'edizione del 2022 la prima zona stabilita sul rettilineo principale, con detection point spostato e fissato dopo la curva 12, fu oggetto di una modifica, venendo allungata di 300 metri rispetto all'edizione precedente. Grazie a questa variazione ai piloti fu consentito di attivare il dispositivo mobile mentre quest'ultimi percorrono l'ultima curva, famosa per il suo banking di 18 gradi. La modifica aiuta i piloti a immettersi sul rettilineo principale portando maggiore velocità nel tentativo di effettuare un sorpasso. La seconda zona è stabilita tra la curva 10 e la curva 11, con detection point fissato all'entrata della curva 10. Nell'edizione del 2021, invece, al termine della prima sessione di prove libere del venerdì, la Federazione non permise l'allungamento della prima zona DRS con l'uso sul banking della curva 14, tale da consentire l'apertura del dispositivo mobile in anticipo, dopo le richieste di alcuni piloti al fine di favorire i sorpassi. Nell'edizione del 2022, nel corso della prima sessione di prove libere del venerdì, la Federazione aveva concesso il via libera per condurre dei test a DRS aperto alla curva 14 caratterizzata dal banking, per poi approvare definitivamente la soluzione per il resto del weekend, dato l'esito positivo della sperimentazione. Nel tratto del circuito in questione, nel 2021, per questioni legate alla sicurezza, l'organo mondiale dell'automobilismo negò l'uso del dispositivo mobile anche in fase sperimentale. La Federazione ha anche analizzato le zone del DRS durante il , introducendo cambiamenti per il 2023 al fine di facilitare i sorpassi o renderli più difficili in alcuni circuiti in cui si riteneva che la zona in cui utilizzare il dispositivo mobile fosse troppo facile o difficile al fine di effettuare un sorpasso. Il circuito di Zandvoort non rientra tra i tracciati oggetto di queste modifiche. Rispetto all'edizione del 2022, il circuito è caratterizzato da alcune modifiche. Una nuova e aggiornata recinzione viene installata sul lato destro alla curva 7 e alla curva 8 e nella via di fuga della curva 12 per proteggere i commissari di percorso. È stato rimosso un dosso sul rettilineo principale di partenza, subito prima della curva 1, così come sono stati rimossi anche i dossi sul lato destro tra la curva 5 e la curva 6. Lo spazio tra le piazzole di sosta viene aumentato di 1,5 metri rispetto all'edizione precedente. Il circuito vede la rimozione del precedente pannello luminoso numero 9, che era posto sulla sinistra tra la curva 6 e la curva 7. Il pannello luminoso numero 2, posto sulla sinistra prima della curva 1, viene spostato più avanti. Il pannello luminoso numero 4, posto sulla sinistra prima della curva 2, viene leggermente spostato più avanti. Il pannello luminoso numero 5, posto in precedenza sulla destra prima della curva 3, viene spostato sulla sinistra. Il pannello luminoso numero 6, posto sulla destra dopo la curva 3, viene leggermente spostato più avanti. Il pannello luminoso numero 8, posto sulla sinistra dopo la curva 6, viene spostato più avanti. Il precedente pannello luminoso numero 12, posto sulla sinistra tra la curva 8 e la curva 9, viene spostato più avanti, diventando il numero 11. Il precedente pannello luminoso numero 13, posto sulla destra tra la curva 9 e la curva 10, viene spostato più avanti, diventando il numero 12. Il precedente pannello luminoso numero 14, posto sulla destra dopo la curva 10, viene spostato più avanti, diventando il numero 13. Il precedente pannello luminoso numero 15, posto sulla sinistra prima della curva 11, viene leggermente spostato più avanti, diventando il numero 14. Per questa gara, la Federazione fissa la velocità massima dentro la corsia dei box a 60 km/h. Essa stabilisce che se i piloti non percorrono correttamente le curve 1, 8 o 11 devono utilizzare la via di fuga esterna che riconduce alla pista rispettivamente all'uscita della curva 1, alla curva 9 e alla curva 12. L'organo mondiale dell'automobilismo rende noto inoltre che al termine della gara del precedente Gran Premio del Belgio, tra le prime dieci vetture classificate è stata sorteggiata la McLaren di Lando Norris per le verifiche tecniche. Le ispezioni hanno riguardato i montanti delle sospensioni secondo l'articolo 10.6 del regolamento tecnico. Tutti i componenti ispezionati sono risultati essere conformi al regolamento. Prima dell'inizio della terza sessione di prove libere del sabato, la direzione gara comunica che per l'eccezionale disposizione della pit lane e qualora le condizioni della pista cambiano in modo tale che gli pneumatici da bagnato non siano adatti, quest'ultima può richiedere a tutte le squadre di utilizzare la specifica di pneumatici da bagnato intermedi invece che quelli da bagnato. Prima delle qualifiche, la direzione gara comunica la disponibilità di un set aggiuntivo di pneumatici intermedi, alla luce delle previsioni meteo. Aspetti sportivi Il Gran Premio rappresenta il tredicesimo appuntamento stagionale a distanza di quattro settimane dalla disputa del Gran Premio del Belgio, dodicesima gara del campionato. Esso è il settimo appuntamento complessivo della stagione previsto in Europa, nonché il quinto consecutivo. Il Gran Premio d'Olanda è l'unica prova della stagione calendarizzata nel mese di agosto, il primo evento dopo la pausa estiva obbligatoria per squadre e piloti, nonché la seconda gara della seconda parte di stagione. A differenza delle ultime stagioni, il Gran Premio viene collocato come il primo appuntamento dopo la sosta, e per la prima volta dell'edizione del 1985, l'evento si tiene nel mese di agosto. Il mondiale disputa una gara sulla tipologia di tracciato permanente per il quinto weekend di gara consecutivo. Il contratto per l'inserimento della gara nel calendario mondiale, sempre sul circuito di Zandvoort, è stato rinnovato nel mese di dicembre 2022 fino alla stagione 2025. Sponsor del Gran Premio è, come avvenuto fin dall'edizione del 2021, l'azienda locale produttrice di birra Heineken. A questa edizione assistono spettatori nel corso del weekend di gara, lo stesso numero record di presenze dell'edizione precedente del 2022. Presente nel calendario del campionato mondiale di Formula 1 fin dalla stagione e valido quale prova della categoria dallo stesso anno, il Gran Premio d'Olanda vede la disputa della sua trentacinquesima edizione, la trentatreesima valida per il mondiale. Il circuito di Zandvoort è il tracciato ad aver ospitato tutte le edizioni della gara, su cinque diverse configurazioni, la cui la più recente in uso dalla categoria fin dall'edizione 2021 quando il circuito tornò a far parte del calendario del campionato mondiale di Formula 1, per la prima volta dalla stagione , dopo essere stato oggetto di una profonda rinnovazione. Il circuito è stato sede anche di due prove non valide per il mondiale, nell'edizione inaugurale del campionato mondiale di Formula 1, nel , e in quella successiva del . Altre due edizioni, sulla stessa pista, nel 1948 e nel 1949, furono corse sotto la denominazione di Gran Premio di Zandvoort. Il Gran Premio d'Olanda non è stato corso nella stagione , in quelle del e del , tutte e tre a causa della mancanza di fondi per la disputa della gara, in quella del , in cui originariamente la corsa fu presente in calendario, ma i piloti si rifiutarono di correre perché le strutture e le condizioni del circuito non erano delle stesse di quelle di altri Gran Premi, e tra il e il , poiché la società che gestiva il circuito fallì dopo l'edizione del . Già nel corso del 2020 era previsto il ritorno del Gran Premio nel calendario del campionato mondiale, collocato nel mese di maggio, a distanza di 35 anni, ma esso fu annullato, insieme a numerosi altri Gran Premi, a causa delle problematiche dettate della pandemia di COVID-19, posticipando quindi il suo ritorno alla stagione seguente. Il pilota locale e campione del mondo della Red Bull Racing, Max Verstappen, in caso di successo, eguagliarebbe il tedesco Sebastian Vettel per il record del maggior numero di vittorie consecutive ottenute nella storia della Formula 1, con nove, striscia iniziata nel Gran Premio di Miami. Verstappen è stato anche vittorioso nelle Sprint del Gran Premio d'Austria e del Gran Premio del Belgio. Vettel stabilì il primato, sempre con la stessa scuderia, durante la stagione , tra i Gran Premi del Belgio e del Brasile, annata in cui si laureò, per la quarta e ultima volta, campione del mondo piloti. Verstappen, anche in caso di ottenimento della pole position, eguaglierebbe il francese René Arnoux come il pilota con il maggior numero di partenza al palo sul circuito di Zandvoort, con tre. Per Verstappen le pole position sono arrivate nelle ultime due edizioni della corsa, dopo il ritorno in calendario nella stagione . Il pilota australiano della McLaren, Oscar Piastri, debuttante nella massima categoria, corre per la prima volta sul circuito di Zandvoort. L'altro pilota debuttante in questo campionato, lo statunitense della Williams Logan Sargeant, ha già corso sul tracciato olandese in Formula 2 e in Formula 3. Il suo miglior risultato è stato il secondo posto durante la prima gara di Formula 3 della stagione 2021. La scuderia britannica Aston Martin rende noto l'ingaggio, dalla Red Bull Racing, di Thijs Van Rees, aerodinamico senior in forza al team austriaco nelle ultime due stagioni e mezza, approdato nella scuderia di Milton Keynes dal costruttore tedesco Mercedes. La scuderia di Brackley annuncia l'impiego nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di Città del Messico in programma nel mese di ottobre del pilota danese di Formula 2 per la scuderia italiana Prema, Frederik Vesti, al debutto in una sessione ufficiale della massima categoria, in sostituzione del britannico George Russell. La scuderia svizzera Alfa Romeo annuncia che il francese Théo Pourchaire, pilota di Formula 2 per la scuderia transalpina ART Grand Prix e di riserva della scuderia, oltre a essere membro della Sauber Junior Team, correrà in due prime sessioni di prove libere nel corso della stagione, dopo la disputa del Gran Premio d'Italia. La Ferrari schiera il pilota di riserva e membro della Ferrari Driver Academy, Robert Švarcman, nella prima sessione di prove libere, al posto di Carlos Sainz Jr., con il numero 39. L'impiego di Švarcman è previsto anche durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi in programma a novembre, ultimo appuntamento della stagione, al posto di Charles Leclerc. Švarcman è un pilota russo, ma è costretto a correre da atleta neutrale potendo utilizzare la bandiera della FIA a causa del divieto degli emblemi nazionali russi a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. Successivamente, a partire dalla stagione , decide di utilizzare la licenza israeliana in virtù della doppia cittadinanza. Mercedes, Alfa Romeo e Ferrari rispecchiano quanto previsto nel regolamento sportivo valevole della stagione precedente, in cui tutte le dieci squadre iscritte al campionato hanno l'obbligo di schierare, durante le sessioni di prove libere, almeno due piloti giovani. La scuderia statunitense Haas conferma il pilota danese Kevin Magnussen e quello tedesco Nico Hülkenberg anche per la stagione successiva. L'ex pilota di Formula 1, il britannico Derek Warwick, è nominato commissario aggiunto per la gara. Ha svolto già in passato tale funzione, l'ultima nel precedente Gran Premio del Belgio. È la casa automobilistica inglese Aston Martin, come nella gara precedente, a fornire la safety car e la medical car. Prove Resoconto Prima dell'inizio della prima sessione di prove libere del venerdì, Valtteri Bottas viene convocato dai commissari sportivi per il ritardo con cui si è presentato alla conferenza stampa dei piloti nella giornata del giovedì. La scuderia del pilota, l'Alfa Romeo, riceve una reprimenda. Sulla vettura di Zhou Guanyu viene installata la quarta unità relativa al motore a combustione interna, al turbocompressore, all'MGU-H e all'MGU-K. Il pilota cinese dell'Alfa Romeo non è penalizzato sulla griglia di partenza in quanto i nuovi componenti installati rientrano tra quelli utilizzabili nel numero massimo stabilito dal regolamento tecnico. Verstappen è il migliore della prima sessione di prove libere del venerdì. Il padrone di casa ha colto la sua prestazione con l'uso di gomme soft, e sfruttando la scia di Yuki Tsunoda. Ha preceduto Fernando Alonso e Lewis Hamilton, che si è lamentato per una vettura un po' nervosa. Sono risultate meno competitive le Ferrari, che non hanno usato le gomme a mescola più morbida, e si sono concentrare nel raccogliere dati per la gara. La sessione è stata interrotta a diciotto minuti dal suo termine, per l'uscita di pista di Nico Hülkenberg. Il pilota tedesco ha perduto il controllo della sua vettura alla curva 13. Dopo essere andato in testacoda, la monoposto ha colpito le barriere. Non ha completato giri cronometrati Lance Stroll, per un guasto tecnico alla power unit. Lando Norris beffa Max Verstappen, per soli ventitré millesimi, nella sessione pomeridiana. La McLaren ha dimostrato anche una certa competitività sul passo di gara. Al terzo posto è salito Alexander Albon, che ha confermato la velocità già dimostrata nella prima sessione. Il pilota della Williams ha preceduto Hamilton. Sono stati protagonisti di due incidenti i due piloti australiani: Oscar Piastri è terminato contro le barriere alla curva 3; poco dopo il sopraggiungente Daniel Ricciardo, non avvisato della vettura incidentata del connazionale, affronta la sopraelevata dallo stesso lato e, per evitare il contatto, finisce a muro. La sessione è stata interrotta con bandiera rossa. Ricciardo è uscito dalla sua vettura dolorante al braccio sinistro, ed è stato portato al centro medico dell'autodromo. I tempi sono molto vicini, tanto che i primi sedici piloti sono nello spazio di poco più di sette decimi. Le Ferrari sono apparse ancora in difficoltà, con l'undicesimo e sedicesimo tempo. Carlos Sainz Jr. è stato autore di diversi errori di guida. Durante le prime due sessioni di prove libere del venerdì, Carlos Sainz Jr. e Fernando Alonso utilizzano l'assemblaggio di una trasmissione al di fuori dell'allocazione prevista secondo il regolamento tecnico. Entrambi i piloti non sono penalizzati sulla griglia di partenza in quanto tale operazione rientra tra quelle effettuabili nel numero massimo consentito dal regolamento tecnico. Al termine della seconda sessione di prove libere del venerdì, Nico Hülkenberg e Max Verstappen vengono convocati dai commissari sportivi in quanto il pilota tedesco ha ostacolato quello olandese alla curva 13. Hülkenberg non riceve sanzioni. A seguito dell'incidente avvenuto, Ricciardo si frattura il polso. Egli viene sostituito per il resto del weekend di gara dal pilota di riserva della Red Bull Racing e dell'AlphaTauri, il neozelandese Liam Lawson, al debutto nella categoria in gara, il quale sceglie il numero 40. Lawson è il decimo pilota neozelandese a correre in Formula 1, il primo da Brendon Hartley che gareggiò nel e nel con la scuderia all'epoca denominata Toro Rosso. Il 2017 è stata anche l'ultima stagione nella quale un singolo team, sempre la Toro Rosso, schierò durante il campionato quattro diversi piloti in gara. Lawson debuttò nella categoria in un weekend di gara durante la precedente stagione con l'AlphaTauri nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio e del Gran Premio di Città del Messico, e con la Red Bull Racing nella stessa sessione del Gran Premio di Abu Dhabi. Il neozelandese ha già gareggiato sul circuito di Zandvoort in Formula 2 nella precedente stagione, ottenendo il quarto posto nella sprint race e il dodicesimo nella feature race. Nella notte tra il venerdì e il sabato, la McLaren e l'AlphaTauri utilizzano uno dei due coprifuochi concessi durante la stagione per effettuare le operazioni sulle proprie vetture. Entrambe le scuderie non ricevono sanzioni. Prima dell'inizio della terza sessione di prove libere del sabato, sulla vettura di Charles Leclerc viene installata la quinta unità relativa all'impianto di scarico, la quarta scatola del cambio e la quarta trasmissione. Il pilota monegasco della Ferrari non è penalizzato sulla griglia di partenza in quanto i nuovi componenti installati rientrano tra quelli utilizzabili nel numero massimo stabilito dal regolamento tecnico. Verstappen coglie la migliore prestazione anche nella sessione del sabato. Questa è caratterizzata dall'arrivo della pioggia, che si abbatte sul tracciato a scrosci. Il pilota di casa è stato l'unico a scendere sotto il minuto e ventidue secondi, utilizzando gomme da bagnato intermedio. Alle sue spalle si è piazzato George Russell, mentre terzo è l'altro pilota della Red Bull Racing, Sergio Pérez, ma distante un secondo dal tempo del leader. Le McLaren hanno dimostrato un'ottima prestazione, con gomma da bagnato, ma sono risultate meno veloci con la pista che si asciugava. La sessione è stata interrotta per tre volte con bandiera rossa. Kevin Magnussen, senza tempi validi, ha perso il controllo della sua vettura all'uscita della curva 3, finendo contro le barriere, e provocando la prima interruzione. A venticinque minuti dalla fine della sessione la seconda interruzione è dovuta a un testacoda di Zhou Guanyu, alla curva 11. A circa dodici minuti dal termine c'è stata la terza interruzione: Liam Lawson è finito in testacoda alla curva 13, dopo aver toccato un cordolo. Risultati Nella prima sessione del venerdì si è avuta questa situazione: Nella seconda sessione del venerdì si è avuta questa situazione: Nella sessione del sabato mattina si è avuta questa situazione: Qualifiche Resoconto La pista umida consiglia la direzione di gara a disattivare l'uso del Drag Reduction System. Tutti i piloti, per anticipare il ritorno della pioggia, sono subito in pista. Albon marca il tempo di riferimento, battuto dal compagno di team Sargeant. Hamilton prende il comando, con un tempo subito migliorato da Valtteri Bottas. Hülkenberg e Verstappen sono autori di errori alla prima curva, senza conseguenze per le loro monoposto. Piastri batte il tempo del finlandese, poi si alternano in vetta ancora Sargeant e Norris. Nelle prime quattro posizioni si trovano i piloti di McLaren e Williams. Si interpone tra i primi due Pérez; grazie a una pista in miglioramento scala primo Carlos Sainz Jr., subito migliorato dall'altro ferrarista, Leclerc. Lance Stroll rimonta al quarto posto. La vetta della graduatoria vede un rapido avvicendarsi dei tempi: Alonso, poi Russell, poi Verstappen e poi ancora il duo della McLaren. Risale ancora secondo Pérez, prima che Russell segni 1'22"052, miglior tempo. Il primo sotto il muro del minuto e ventidue è Norris (1'21"434). Hamilton viene ostacolato da Lance Stroll, mentre Piastri è costretto sull'erba da Sainz Jr.. Alexander Albon s'installa al vertice (1'20"939). Sainz Jr. risale quinto, mentre Hamilton, anche lui in zona di pericolo, sale decimo. Poco prima che la pioggia ritorni a essere fastidiosa anche Charles Leclerc strappa un tempo sufficiente per il passaggio alla fase successiva. Sono eliminati Zhou, Ocon, Magnussen, Bottas e Lawson. Nella seconda fase è subito Max Verstappen a far segnare un tempo, seguito da Logan Sargeant: lo statunitense è preceduto anche da Russell, in seguito. Albon è terzo, Nico Hülkenberg quinto, mentre Tsunoda prende la sesta posizione, davanti a Norris. Sargeant è capace di battere il tempo del campione del mondo che, poco dopo, torna al comando con 1'20"690. Leclerc risale terzo, davanti a Stroll, prima che Piastri li batta entrambi, col secondo tempo. Stroll progredisce in terza posizione, mentre Sergio Pérez è quinto. Si piazza in seconda posizione Albon, prima che Norris lo riporti indietro, grazie al miglior tempo (1'20"629). Il primato è di breve durata, in quanto Verstappen riprende il comando. La pista è ancora in netto miglioramento, consentendo ai piloti di abbassare ancora i tempi. Verstappen porta il limite a 1'19"652; Pérez è secondo, ma staccato nettamente dal tempo del compagno di scuderia. Albon strappa la migliore prestazione, con 1'19"399 Tsunoda risale terzo, prima che Russell trovi il secondo tempo e Fernando Alonso il quarto. Oscar Piastri, con 1'19"392, si porta al comando. Leclerc si migliora, col terzo tempo, prima che sia ancora Verstappen a rimontare in vetta. Sono eliminati Stroll, Gasly, Hamilton, Tsunoda e Hülkenberg. Per la prima volta entra nella fase finale Sargeant. In Q3 George Russell azzarda un tentativo con gomme slick; l'esempio non è seguito da Verstappen, che prosegue in intermedie, ma da Piastri, che cambia le gomme dopo essere uscito montando gomme da bagnato. Albon, con gomme da asciutto, chiude in 1'15"743, un tempo di due secondi e mezzo in meno di quello di Russell. A un secondo dal thailandese si piazza Sargeant. Quest'ultimo, nel giro di rallentamento, perde il controllo della vettura alla seconda curva, sbattendo contro le barriere. La direzione di gara interrompe la sessione, con bandiera rossa. Dopo l'interruzione necessaria per risistemare le protezioni, la sessione viene ripresa, quando mancano otto minuti e tredici secondi al suo epilogo. Le condizioni di pista sono tali che tutti i piloti superstiti optano per gomme morbide. Russell strappa il miglior tempo, poi Leclerc è secondo, prima che Lando Norris si piazzi primo, con 1'12"049. Piastri non è capace di battere il britannico, ma è secondo. Poco dopo c'è una seconda interruzione, provocata da un'uscita di pista di Leclerc, quando mancano quattro minuti al termine della sessione. Ciò permette agli otto conduttori rimasti un unico giro veloce. Verstappen ha il miglior tempo, nel primo settore, battuto in seguito, da Norris. L'olandese si rifà sul resto del tracciato, ottenendo la pole position, davanti Norris e Piastri. Subito dopo Pérez batte l'australiano; il messicano è battuto, a sua volta, da Alonso; il tempo del pilota dell'Aston Martin è migliorato da Albon che, alla fine, deve cedere la terza posizione a Russell. Max Verstappen conquista la ventottesima pole position in carriera, l'ottava in stagione, la prima da quella ottenuta nel Gran Premio di Gran Bretagna. Per il campione del mondo è la terza partenza al palo consecutiva in tutti i Gran Premi di casa disputati fin da quando la corsa è tornata in calendario nella stagione , portandosi a una lunghezza dal numero complessivo delle pole position ottenute nella storia della categoria da Juan Manuel Fangio. Per la Red Bull Racing è la novantunesima partenza in prima posizione della storia e la decima del campionato, la prima dal Gran Premio britannico proprio con Verstappen, nonché la terza pole position consecutiva sempre grazie a Verstappen in tutti i Gran Premi d'Olanda fin qui disputati. Norris, secondo, non si era qualificato in precedenza nelle prime sei posizioni sul circuito di Zandvoort, mentre Russell è terzo, per il suo miglior piazzamento in qualifica dal Gran Premio d'Australia. Albon è quarto ed eguaglia la miglior posizione di partenza in carriera per la quinta volta, oltre a rappresentare per la Williams la miglior posizione in griglia in qualifica dal terzo posto di Russell nel Gran Premio di Russia 2021. Alonso, quinto, ottiene il miglior risultato in qualifica dalla partenza in prima fila nel Gran Premio del Canada, mentre Sainz Jr., sesto, sopravanza in qualifica il compagno di squadra Leclerc, nono, per la prima volta in cinque gare. Pérez, settimo, parte fuori dai primi sei per l'ottava volta in stagione in tredici gare. Piastri è ottavo in quel che è stato il suo peggior risultato in qualifica dal Gran Premio d'Austria. Gasly è dodicesimo, alla terza eliminazione in Q2 consecutiva, mentre Hamilton è tredicesimo in quel che è stata la seconda eliminazione in Q2 del campionato dopo il Gran Premio di Miami, dove partì dalla stessa posizione. Zhou, quindicesimo, è eliminato nella prima fase per la quinta volta nelle ultime sei gare, mentre Ocon, diciassettesimo, è eliminato in Q1 dopo quattro consecutive eliminazioni in Q2. Magnussen, diciottesimo, è eliminato in Q1 per la quarta volta nelle ultime cinque gare, mentre per Bottas la diciannovesima posizione rappresenta la terza eliminazione nella prima fase della stagione. Grazie alla terza pole position, tra l'altro consecutiva, conquistata nel Gran Premio di casa, Verstappen eguaglia René Arnoux per il maggior numero di partenza al palo sul circuito di Zandvoort. Per l'olandese è l'ottava partenza davanti a tutti del campionato, superando il totale delle partenze in prima posizione del campionato precedente. È la seconda volta nelle ultime quattro gare che Verstappen e Norris condividono la prima fila. Grazie al decimo posto, Sargeant è il primo statunitense a qualificarsi nei primi dieci da Michael Andretti nel Gran Premio d'Italia 1993. La Williams presenta due vetture in Q3 per la prima volta dal Gran Premio d'Italia 2017 con Stroll quarto e Felipe Massa nono. Le prime sei posizioni sono appannaggio di sei scuderie diverse, mentre il debuttante Lawson è qualificato ultimo. Sono stati cancellati tredici tempi dai commissari sportivi ai piloti per non aver rispettato i limiti della pista, durante le qualifiche. Si sono visti cancellare il tempo quattro volte Charles Leclerc (una volta alla curva 11 e tre volte alla curva 1), due volte Max Verstappen (una volta alla curva 1 e una volta alla curva 3) e Pierre Gasly (una volta alla curva 1 e una volta alla curva 3), una volta Alexander Albon (alla curva 11), Nico Hülkenberg (alla curva 1), Yuki Tsunoda (alla curva 11), Kevin Magnussen (alla curva 1) e Lance Stroll (alla curva 3). Al termine delle qualifiche, Lance Stroll e Lewis Hamilton vengono convocati dai commissari sportivi in quanto il pilota canadese ha ostacolato quello britannico alla curva 13, nel corso della Q1. Stroll non riceve sanzioni. Hamilton viene anche convocato insieme a Yuki Tsunoda in quanto il pilota giapponese ha ostacolato quello britannico alla curva 13, nel corso della Q2. Tsunoda viene penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza. Carlos Sainz Jr. e Oscar Piastri vengono convocati per via di una manovra pericolosa da parte del pilota spagnolo tra la curva 1 e la curva 2 durante la Q1 che ha visto coinvolto quello australiano. Sainz Jr. riceve una reprimenda, la prima della stagione, mentre la Ferrari viene multata di euro da parte della Federazione. La Ferrari viene anche multata di euro da parte della Federazione in quanto Carlos Sainz Jr. ha superato il limite di velocità stabilito dentro la corsia dei box. Risultati Nella sessione di qualifica si è avuta questa situazione: In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3. Gara Resoconto Prima della gara, sulla vettura di Kevin Magnussen, qualificatosi in diciottesima posizione, viene installata la quinta unità relativa al motore a combustione interna, al turbocompressore e all'MGU-H, la terza unità relativa al sistema di recupero dell'energia e all'unità di controllo elettrico, e la sesta unità relativa all'impianto di scarico. Il pilota danese della Haas è costretto a partire dal fondo dello schieramento in quanto i primi cinque nuovi componenti installati superano quelli utilizzabili nel numero massimo stabilito dal regolamento tecnico. Sulla vettura viene anche installata la quinta scatola del cambio e la quinta trasmissione. Magnussen è penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza in quanto i nuovi due componenti installati superano quelli utilizzabili nel numero massimo stabilito dal regolamento tecnico. Tutti i nuovi componenti installati vengono sostituiti senza l'approvazione del delegato tecnico della Federazione durante il regime di parco chiuso. Magnussen è costretto a partire dalla pit lane. Alla partenza il cielo è nuvoloso, ma non vi sono precipitazioni. Tutti i piloti, ad eccezione di Hamilton che parte con gomme medie, usano le soft. Verstappen tiene mantiene la testa del gruppo, resistendo a Norris, mentre Fernando Alonso, sfruttando la parte interna della curva 3, prende la posizione a Russell e Albon. Già nel corso del primo giro inizia a piovere, e molti piloti decidono subito di passare alla gomme da bagnato intermedio. Tra questi Leclerc, danneggiato da un contatto al primo giro con Piastri. Ai box, per il ritardo nella decisione di cambiare le gomme, non ancora pronte, il ferrarista perde diversi secondi. Nel giro seguente quasi tutti i piloti che non hanno montato le gomme da bagnato, al termine del primo giro, passano ai box. In testa si ritrova Sergio Pérez, seguito da Russell, Zhou Guanyu, Gasly e Verstappen. Al quarto giro anche Russell, Norris e Hamilton decidono di passare alle gomme da pioggia. Pérez allunga su Zhou, passato da Verstappen al settimo giro; il campione del mondo, nel giro precedente, aveva superato Gasly. Nel frattempo Alonso prende la quinta posizione a Leclerc. Il monegasco, con una monoposto danneggiata, fa passare Carlos Sainz Jr.. Al decimo giro Gasly supera Zhou. La pista è rapida ad asciugarsi, tanto che i piloti iniziano a fermarsi ai box, per passare alle gomme slick. Al dodicesimo giro si fermano Verstappen, Gasly e Leclerc, al quale viene anche cambiato il musetto. Pérez, leader della gara, viene fermato solo nel giro successivo: questa scelta della Red Bull Racing favorisce il ritorno al comando per Verstappen. Alle spalle del campione del mondo c'è Pérez, seguito da Alonso, Gasly, Sainz Jr., Zhou e Magnussen. Poco dopo Logan Sargeant perde la sua vettura alla curva 8. La direzione di gara, per recuperare la monoposto, invia in pista la safety car. Nel frattempo Gasly è penalizzato di cinque secondi, per eccesso di velocità in pit lane. Alla ripartenza della gara nella valenza agonistica Verstappen mantiene la vetta. Al ventitreesimo giro Albon prende a Magnussen la settima posizione. Il danese verrà, in seguito, superato anche da Esteban Ocon e Tsunoda. Continuano le difficoltà per Leclerc, che cede, di giro in giro, diverse posizioni, allontanandosi dalla zona dei punti. Al venticinquesimo giro Albon passa anche Zhou; il cinese dell'Alfa Romeo verrà poi passato anche da Ocon e Tsunoda. Dopo 40 giri Max Verstappen conduce con sei secondi di vantaggio su Pérez, 11 su Alonso, 13"6 su Gasly e 17"3 su Sainz Jr.. Nel giro successivo si ritira Leclerc per i danni riportati al fondo della vettura dopo il contatto al via con Piastri. Il compagno di squadra Sainz Jr. si ferma ai box il giro dopo, per montare gomme a mescola morbida. Nei giri successivi si fermano tutti i piloti nelle prime posizioni. Verstappen si ferma solo al cinquantesimo giro, e resta primo. Alonso, che subisce un rallentamento ai box durante il cambio gomme, viene passato da Sainz Jr., che aveva preso già la posizione a Gasly, che ha scontato, ai box, i cinque secondi di penalità. Il pilota dell'Aston Martin impiega un paio di giri per recuperare la terza posizione. Al sessantesimo giro Sainz Jr. deve cedere anche a Pierre Gasly. La previsione di pioggia forte si realizza attorno al sessantesimo giro; Pérez e Sainz Jr. vanno subito ai box, per montare le intermedie, assieme a Gasly e Hamilton. Il giro dopo fanno la stessa scelta anche Verstappen e Alonso. Pérez esce alla prima curva, per la forte pioggia, e viene passato da Alonso, ma rientra in pista. Nel giro seguente esce, nello stesso punto, Zhou. La direzione di gara decide per interrompere la gara con bandiera rossa, proprio mentre Pérez è ai box, per montare gomme da bagnato estremo. La classifica è quella del giro precedente all'interruzione, in cui Pérez è ancora davanti a Gasly. La gara riprende dopo circa tre quarti d'ora: ai piloti che sono stati fermati prima di completare il giro ne viene imposto uno supplementare, prima di riprendere la safety car. Alla ripartenza Verstappen resta primo, ma viene tallonato da Alonso, che distanzia Pérez, terzo. Il messicano è penalizzato di cinque secondi, per eccesso di velocità ai box. Hamilton pressa Sainz Jr., ma senza riuscire a passarlo. Verstappen vince davanti ad Alonso e Pérez. Quest'ultimo, vista la penalizzazione, retrocede al quarto posto. A podio va Pierre Gasly. Il campione del mondo vince il quarantaseiesimo Gran Premio in carriera, l'undicesima gara in stagione, la nona consecutiva, nonché il terzo successo consecutivo nel Gran Premio di casa in tutti quelli fin qui disputati fin da quando la corsa è tornata in calendario nella stagione , eguagliando le vittorie in questo appuntamento di Jackie Stewart e Niki Lauda. Per la Red Bull Racing è la tredicesima vittoria consecutiva in stagione su altrettante gare, la centocinquesima della propria storia e la terza complessiva in tutti i Gran Premi d'Olanda fin qui corsi, eguagliando i successi della McLaren. Alonso, secondo, ottiene il settimo podio in stagione, il primo da quello del Gran Premio del Canada, ed estende il margine su Hamilton per la lotta del terzo posto in classifica piloti a dodici punti, dopo che i due ne erano separati da uno solo dopo il precedente Gran Premio del Belgio. Gasly, terzo, e senza aver conquistato punti nei tre precedenti appuntamenti olandesi, termina a podio in gara per la prima volta dal Gran Premio d'Azerbaigian 2021, il primo con l'Alpine, dopo il podio conquistato nella Sprint nella precedente gara belga. Pérez termina quarto e perde il piazzamento sul podio in favore del francese per la velocità minima non rispettata in pit lane, durante una sosta. La quinta posizione di Sainz Jr., ora la stessa in classifica piloti, è il suo miglior piazzamento sul circuito di Zandvoort, mentre Hamilton termina sesto, avendo concluso solo una volta in stagione fuori dalle prime posizioni, nel Gran Premio d'Austria, ottavo. Norris termina settimo per la seconda gara consecutiva, così come nella precedente edizione della corsa. Con l'ottava posizione, Albon ottiene un piazzamento nei primi otto per la terza volta nelle ultime sei gare, mentre Piastri, nono, ottiene due punti nel giorno del quarantasettesimo compleanno del manager e connazionale Mark Webber. Ocon completa la zona punti, finendo per due volte nono e decimo in tre partecipazioni nella gara olandese. Per Max Verstappen, che ha concluso ogni Gran Premio della stagione in prima o seconda posizione, al novantesimo podio in carriera, è stata la nona vittoria consecutiva, eguagliando la striscia record di vittorie consecutive in stagione, iniziata nel Gran Premio di Miami, appannaggio di Sebastian Vettel della stagione , sempre con il costruttore austriaco. Per Verstappen, vittorioso dopo aver effettuato per sei volte una sosta ai box, è stato il quattordicesimo podio consecutivo dal Gran Premio di Abu Dhabi 2022, a una lunghezza dalla terza striscia più lunga nella storia del mondiale appannaggio di Alonso. Per la dodicesima volta consecutiva, il leader della classifica piloti vince la gara partendo dalla pole position, eguagliando il record di Michael Schumacher stabilito tra il Gran Premio di San Marino 2003 e il Gran Premio del Giappone 2004. L'undicesima vittoria stagionale di Verstappen supera il totale ottenuto nel suo primo anno in cui conquistò il titolo nella stagione , ed eguaglia il maggior numero di vittorie appannaggio di Hamilton in qualsiasi campionato. L'olandese ha condotto seicentoventotto giri in stagione, più di quelli condotti nel con seicentosedici, al settimo posto nella classifica di tutti i tempi e solamente centoundici in meno rispetto al record di Vettel con settecentotrentanove. Verstappen eguaglia il primato di Jenson Button, nel Gran Premio del Canada 2011, come il pilota vincitore di un Gran Premio con il più alto numero di pit stop, con sei. La Red Bull Racing vince tredici gare consecutive dall'inizio del campionato ed estende il proprio record con quattordici vittorie di fila, considerando il trionfo nel Gran Premio di Abu Dhabi 2022, ultima gara del campionato precedente. Alonso segna il giro più veloce in gara per la prima volta dal Gran Premio d'Ungheria 2017 con la McLaren, il ventiquattresimo in carriera, al pari di Niki Lauda, e al decimo posto nella classifica di tutti i tempi per il maggior numero di giri più veloci registrati. Lo spagnolo segna un nuovo record per il margine più ampio tra il primo giro veloce segnato in carriera, nel Gran Premio del Canada 2003, e l'ultimo in questa gara, con venti anni, due mesi e dodici giorni, con una differenza di trecentoottantasei Gran Premi tra i due appuntamenti. Con la seconda posizione, Alonso batte il record di Michael Schumacher per l'intervallo più lungo tra il primo e l'ultimo podio della carriera, con giorni, dopo il primo conquistato nel Gran Premio della Malesia 2003. Con la seconda posizione e il giro più veloce, Alonso ottiene più punti con l'Aston Martin nelle prime tredici gare dell'anno, 168, di quelli ottenuti con l'Alpine nelle due precedenti stagioni, con 162. La scuderia britannica sigla il primo giro più veloce in gara da costruttore, il quarantatreesimo team diverso nella storia del mondiale, il primo dall'AlphaTauri, la quale registrò il giro più veloce nel Gran Premio d'Ungheria 2021 con Gasly. L'Aston Martin termina a podio sul circuito di Zandvoort per la prima volta, sessantaquattro anni dopo aver fatto il suo debutto nella categoria su questa pista con Roy Salvadori e Carroll Shelby. Il bottino di 15 punti ottenuto da Gasly con il terzo posto è quasi la metà di quello che ha ottenuto complessivamente nei dodici Gran Premi precedenti, con l'Alpine che riduce il divario con la McLaren a 38 punti nella lotta per la quinta posizione nel campionato costruttori. Per Leclerc è stato il terzo ritiro stagionale, il primo da quello nel Gran Premio d'Australia. L'Alfa Romeo non ottiene punti da cinque gare, mentre la Haas da otto. Il debuttante Lawson termina tredicesimo. Il neozelandese, Stroll e Russell eguagliano il primato di Alain Prost del Gran Premio d'Europa 1993 per il maggior numero di pit stop effettuati in gara, con sette. È stato il secondo Gran Premio della stagione caratterizzato dall'esposizione della bandiera rossa in gara, dopo il Gran Premio d'Australia, nonché il primo Gran Premio d'Olanda della storia oggetto di un'interruzione. È stato il Gran Premio oggetto del più alto numero di pit stop nella storia della Formula 1, con 89, battendo il precedente primato di 88 soste del Gran Premio d'Ungheria 2011, nonché del maggior numero di sorpassi in una singola gara con 186, dopo il primato dei 161 del Gran Premio di Cina 2016 e dei 147 su gara bagnata del Gran Premio del Brasile 2012, oltre al maggior numero di sorpassi sul giro singolo, con 63. Tutti i piloti arrivati al traguardo sono classificati a pieni giri, senza che nessuno sia stato doppiato, per la seconda gara consecutiva. A Gasly viene cancellato un tempo dai commissari sportivi per non aver rispettato i limiti della pista, durante la gara (alla curva 3). Risultati I risultati del Gran Premio sono i seguenti: Fernando Alonso riceve un punto addizionale per aver segnato il giro più veloce della gara. Classifiche mondiali Piloti Costruttori Decisioni della FIA Al termine della gara, Kevin Magnussen viene convocato dai commissari sportivi per non essersi mantenuto entro la lunghezza di dieci vetture da quella che lo precedeva, durante il regime di safety car, prima della ripartenza della gara dopo l'interruzione con bandiera rossa. Il pilota danese della Haas è penalizzato di cinque secondi sul tempo di gara. Magnussen, quindicesimo all'arrivo, scala di una posizione. Note Altri progetti 13
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chor%C3%A9gies%20d%27Orange
Chorégies d'Orange
Il festival Chorégies d'Orange è una manifestazione artistica annuale organizzata a Orange, in Francia, che si tiene dal 1971, con radici risalenti al 1860. Solitamente ha luogo da luglio a agosto e prevede la messa in scena di opere liriche presso il teatro romano di Orange. Storia A distanza di qualche decennio dall'avvio dei restauri al teatro romano di Orange (iniziati nel 1825), a partire dal 1860 esso iniziò a essere usato come scenario per rappresentazioni teatrali, che nel 1869 vennero denominate Fêtes romaines ("feste romane") in occasione della messa in scena dell'opera Joseph di Étienne Nicolas Méhul. Volendo considerare queste iniziative come i prodromi di quanto realizzato nei secoli successivi, la manifestazione costituisce il più antico festival teatrale e musicale di Francia. L'adozione del nome Chorégies (derivante da χορός, coro in greco antico) risale al 1902 e voleva omaggiare l'eccezionale acustica del teatro romano. Fino al 1969 le Chorégies presentarono un cartellone di teatro, opera e concerti con i nomi più di grido della scena francese; memorabili furono le interpretazioni di Sarah Bernhardt nella Fedra di Racine nel 1903, o ancora l'allestimento dellEdipo re di Sofocle curato da Jules Lacroix, nonché le rappresentazioni di Andromaca di Racine e dellAntigone di Sofocle. Il 1º agosto 1904 il teatro di Orange accolse la prima del Dioniso, tragedia lirica in tre atti di Joachim Gasquet. I cast e gli allestimenti vennero monopolizzati dall'Opéra de Paris e dalla Comédie-Française fino alla seconda guerra mondiale, dopo la quale vi fu un'apertura alle compagini teatrali private, come quella di Renaud-Barrault, che nel 1965 portò in scena El cerco de Numancia di Miguel Cervantes. Nel 1969 la parte teatrale lasciò la Chorégies e si aggregò al Festival d'Avignone. Due anni dopo, nel 1971, il festival di Orange fu riorganizzato sotto la denominazione di Nouvelles Chorégies: per volontà del ministro della cultura Jacques Duhamel il calendario fu dedicato alla sola musica classica, con un cartellone di sei serate "spalmate" su un mese, con la messa in scena di due opere e due concerti. La scelta fu remunerativa e le Chorégies (grazie al coinvolgimento di cast internazionali) raggiunsero una nuova dimensione. Fino al 1995 il presidente del comitato organizzatore era il sindaco di Orange. Nel 1995 tuttavia l'elezione a primo cittadino di Jacques Bompard, ex militante del partito d'estrema destra Front National, causò malumori in seno al comitato, che non lo elesse alla presidenza e minacciò di lasciare la città e trasferire la manifestazione altrove. L'impasse si risolse solo nel 1999 con la stipula di un accordo di finanziamento pluriennale del municipio a beneficio del festival, con relativa garanzia d'indipendenza operativa. Il 17 giugno 2011, in occasione del 40º anniversario del rilancio delle Chorégies, la Comédie-Française realizzò una rappresentazione speciale dellAndromaca di Racine, per la regia di Muriel Mayette. Sotto la direzione artistica di Raymond Duffaut venne rafforzata la connotazione internazionale del festival, che nel giugno 2011 coprodusse una messa in scena di Aida di Giuseppe Verdi al festival lirico di Masada, oltre a realizzare ulteriori produzioni "fuori porta" ad Abu Dhabi e in Qatar. Dal 2016 la direzione artistica è affidata a Jean-Louis Grinda. Ambientazione Tutte le rappresentazioni e i concerti hanno luogo al teatro romano di Orange, costruito nel I secolo e capace di accogliere circa 8 600 spettatori. Esso dispone di un frons scaenae alto 37 metri, che oltre a offrire ampio spazio alla creatività degli scenografi, garantisce un'ottima acustica al teatro, che è completamente all'aperto. La natura outdoor del festival vincola fortemente le rappresentazioni alle condizioni meteorologiche: talvolta gli spettacoli hanno dovuto essere rinviati o annullati, anche all'ultimo minuto, a causa di improvvisi rovesci o perché il maltempo dei giorni antecedenti aveva reso impossibile eseguire le prove. Finanziamento Il festival riesce ad autofinanziare gran parte delle sue attività, con appena il 15% del budget garantito da sovvenzioni pubbliche (laddove invece, a titolo d'esempio, il Festival d'Aix-en-Provence e il Festival d'Avignone coprono il 45% dei costi con tali contributi). Nel 2011 il budget era di 4,7 milioni di euro, dei quali 3,5 milioni garantiti dalla sola vendita dei biglietti. La natura "popolare" del festival, che per essere economicamente sostenibile deve riempire il più possibile gli oltre 8 000 posti del teatro romano, obbliga gli organizzatori a trovare un attento bilanciamento tra grandi opere (passibili di registrare il tutto esaurito) e proposte nuove o d'essai (che invece possono non attirare una cornice di pubblico altrettanto vasta). Lo Stato francese e le autorità locali, per la loro parte, versano alle Chorégies circa 890 000 euro all'anno. Opere rappresentate dal 1968 in poi L'edizione 2020 delle Chorègies venne annullata a causa della pandemia di COVID-19, con la sola eccezione del concerto Musiques en fête, trasmesso in diretta televisiva e a porte chiuse. Dal 2021 il programma è ripreso nella sua integralità. Note Bibliografia Voci correlate Teatro romano di Orange Altri progetti Collegamenti esterni Musica in Francia Manifestazioni musicali
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https://it.wikipedia.org/wiki/Fabian%20Liebig
Fabian Liebig
Biografia Agli europei di Sofia 2016 ha guadagnato il bronzo nella classifica a squadre, con Stefan Köllner e Alexander Nobis. È stato campione iridato ai mondiali di Città del Messico 2018 nella staffetta mista, in coppia con Rebecca Langrehr. Ha vinto l'argento a squadre ai mondiali di Il Cairo 2021, con i fratelli Patrick e Marvin Dogue. Ha rappresentato la ai Giochi olimpici estivi di , dove si è piazzato al 19º posto nell'individuale. Palmarès Mondiali Città del Messico 2018: oro nella staffetta mista; Il Cairo 2021: argento a squadre; Europei Sofia 2016: bronzo a squadre; Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Apollo%20e%20Cupido
Apollo e Cupido
Apollo e Cupido è un'opera scultorea in bronzo raffigurante il dio Apollo con al suo fianco Cupido, realizzata negli anni trenta del XVII secolo dallo scultore fiammingo François Duquesnoy. Come nel Mercurio, il cui putto è andato perduto, la statua è stata concepita come rappresentazione di un dialogo tra una divinità greca (o romana) e un putto-Cupido. La scultura è connotata da una classicità maggiore rispetto al Mercurio, con i tratti somatici femminei di Apollo che ricordano quelli della Santa Susanna, e il Cupido, "vigorosamente plasmato", che rassomiglia ai putti adornanti il sepolcro di Ferdinand van den Eynde, altro capolavoro dell'artista. Insieme al Mercurio, Apollo e Cupido è conservata al Liechtenstein Museum di Vienna. Storia Stando a quanto afferma Giovanni Pietro Bellori, sebbene si tratti di un pendant del Mercurio, Apollo e Cupido sarebbe stata ideata dal Fiammingo soltanto diversi anni dopo la prima. Infatti, la scultura non fu realizzata per Vincenzo Giustiniani, l'importante mecenate e collezionista d'arte che aveva commissionato il Mercurio, ma per un altro committente. In aggiunta, la diversa datazione è suggerita anche dalle differenze stilistiche tra le due opere. L'Apollo e Cupido fu rilevata primariamente in un inventario di Carlo Eusebio del Liechtenstein a Valtice. Si è ipotizzato che proprio quest'ultimo sia stato il committente della statua. Insieme al Mercurio, il bronzo fu grandemente ammirato dallo scultore austriaco Georg Raphael Donner, che copiò il Fiammingo. L'attribuzione al Duquesnoy venne dimenticata nel XVIII secolo, quando l'opera si riteneva un pezzo antico. Descrizione Il soggetto dell'opera è stato identificato in Apollo che insegna a Cupido come scoccare una freccia (difatti viene imitato da Amore). La divinità è appoggiata ad un ceppo, "in un grazioso contrapposto che fa eco al Mercurio, ma senza la sua inclinazione all'indietro". Apollo originariamente teneva nella mano sinistra un arco. Con la destra, insegna a Cupido come estrarre la freccia dalla faretra e scoccarla con l'arco. Secondo la stampa del Liechtenstein Museum "Duquesnoy ha dato alle sue figure una superficie morbidamente cesellata e una delicata modulazione che crea un gentile gioco di luci e di ombre." Note Bibliografia Altri progetti Collegamenti esterni Apollo e Cupido nel sito ufficiale del Liechtenstein Museum Apollo e Cupido nella Web Gallery of Art Sculture su Apollo Sculture bronzee Sculture di François Duquesnoy Sculture in Austria
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rebel%20Moon%20-%20Parte%201%3A%20Figlia%20del%20fuoco
Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco
Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco (Rebel Moon - Part One: A Child of Fire), anche noto semplicemente come Rebel Moon, è un film del 2023 diretto da Zack Snyder. Il film è ambientato nello stesso universo della pellicola Army of the Dead (2021), diretta sempre da Snyder. Trama In una galassia distante, il Mondo Madre è un impero militare basato su millenni di guerre e devastazioni, la cui stirpe reale aveva regnato incontrastata per generazioni. Improvvisamente, tuttavia, il re e la regina in carica vengono uccisi da un misterioso assassino. Nel caos che ne segue nascono diversi movimenti di ribellione in alcuni dei pianeti soggiogati dal Mondo Madre. Questo ha permesso al senatore Balisarius di cogliere l'occasione per autoproclamarsi reggente e riprendere in maniera ancora più aggressiva la politica di distruzione portata avanti dai suoi predecessori. Sul pianeta indipendente di Veldt è situato un piccolo villaggio agricolo, nel quale vive una giovane donna dal passato misterioso di nome Kora. Un giorno la colonia viene raggiunta da una nave da guerra imperiale capitanata dallo spietato ammiraglio Atticus Noble, il quale è alla ricerca di una banda di ribelli guidata dai fratelli Devra e Darrian Bloodaxe. Noble offre a Sindri, il padre del villaggio, di comprare le provviste in avanzo per nutrire i suoi soldati. Quest'ultimo, tuttavia, temendo le possibili conseguenze di un accordo, tenta di convincerlo che l'insediamento produce a malapena il necessario per nutrire i suoi abitanti, ma viene contraddetto da Gunnar, un giovane contadino attratto dai possibili guadagni che ne potrebbero derivare. Noble, in tutta risposta, uccide Sindri e sua moglie e riduce in schiavitù gli abitanti del villaggio, lasciando una piccola guarnigione di soldati per assicurarsi che devolvano tutta la loro produzione agricola a loro. Kora, inizialmente intenzionata a fuggire, decide di sterminare gli uomini di Noble dopo averli visti tentare di violentare una giovane ragazza. Successivamente parte insieme a Gunnar alla ricerca di soldati che possano aiutarli a difendere il villaggio dal Mondo Madre. I due partono quindi alla volta della città spazioportuale di Providence. Durante il viaggio la giovane inizia a raccontare a Gunnar la sua storia. Essa era nata in uno dei tanti mondi devastati dall'impero. Alla guida delle forze armate c'era l'allora generale Balisarius, il quale aveva risparmiato Kora e la aveva presa come sua figlia adottiva. Essa aveva in seguito intrapreso la carriera militare, diventando ben presto ufficiale. Arrivati a Providence, i due fanno la conoscenza di Kai, un pilota che si offre di aiutarli nella loro ricerca. Il gruppo raggiunge quindi una tenuta di frontiera dove reclutano Tarak Decimus, un ex principe di un mondo distrutto dal Mondo Madre che, dopo essere stato liberato dalla schiavitù, accetta di unirsi a loro. La seconda tappa è il pianeta minerario di Cobalt, dove viene reclutata Nemesis, una spadaccina cyborg i cui figli erano stati massacrati dall'Impero. Durante il viaggio verso la successiva destinazione, Kora prosegue il racconto della sua storia a Gunnar. Grazie ai suoi successi in battaglia era stata promossa a guardia d'élite della famiglia reale, venendo incaricata di proteggere la giovane principessa Issa. Nel suo nuovo ruolo aveva scoperto che quest'ultima fosse nata con dei poteri soprannaturali che le permettevano di resuscitare gli esseri viventi. Questo aveva spinto il re a credere che la sua incoronazione avrebbe posto fine a millenni di guerre e devastazione per dare inizio a una nuova era di pace e prosperità. Il massacro della famiglia reale aveva però posto fine a questo piano. La terza tappa del viaggio è l'arena dei gladiatori di Castor, situata sulla luna di Pollux. Qui viene reclutato Titus, un ex generale imperiale caduto in disgrazia. Gli ultimi nella lista sono i già citati fratelli Bloodaxe. Nonostante l'incertezza iniziale Darrian accetta di aiutare il gruppo insieme a un manipolo di fedeli, mentre Devra e il resto della banda partono verso una destinazione sconosciuta. Sulla via del ritorno Kai, persuaso dalle gesta di Kora, si offre di aiutarla nella sua battaglia contro l'impero, ma le chiede di permettergli di fare un'ultima consegna per liberarsi definitivamente della sua vita precedente. Il gruppo raggiunge quindi un deposito commerciale non registrato, dove ad aspettarli ci sono però Noble e i suoi uomini. L'intero viaggio si rivela essere un piano ordito da Kai, in realtà un mercenario al soldo di Noble, per catturare alcuni dei ricercati di più alto livello dell'impero. Kora, Tarak, Nemesis, Titus e Darrian vengono immobilizzati e preparati per essere portati sul Mondo Madre, dove verranno giustiziati. Quando tutto sembra perduto, tuttavia, Gunnar uccide Kai e libera Kora. Nella confusione che ne segue la giovane riesce a liberare anche gli altri compagni di viaggio, che iniziano a combattere i soldati dell'impero. Darrian si sacrifica per distruggere la nave da guerra imperiale, che precipitando distrugge la piattaforma del deposito commerciale. Kora e Noble si affrontano quindi faccia a faccia. È l'ammiraglio ad avere la peggio e, dopo essere stato gravemente ferito, viene lasciato precipitare nel vuoto. Kora, Gunnar, Titus, Nemesis, Tarak e Millius, l'unica sopravvissuta tra gli uomini di Darrian, fanno quindi ritorno al villaggio, decisi a difenderlo dagli attacchi dell'impero. Poco dopo il combattimento, Noble, in fin di vita ma ancora vivo, viene raggiunto da una nave imperiale. Nonostante le gravi ferite, viene rivitalizzato e messo in contatto con Balisarius in persona, il quale gli ordina di catturare Kora e portarla al suo cospetto per essere giustiziata, altrimenti sarà lui a subire lo stesso destino. Produzione Il progetto prende vita come film della saga di Guerre stellari ispirato ai film di Akira Kurosawa, ma dopo l'acquisizione di Lucasfilm da parte di The Walt Disney Studios, il film viene modificato per diventare un progetto a sé stante. Le riprese del film, iniziate il 19 aprile 2022, si sono svolte per 152 giorni in California, dove ha beneficiato di 83 milioni di dollari di incentivi fiscali. Il budget del film, comprendente la seconda parte Rebel Moon - Parte 2: la sfregiatrice, è stato di 166 milioni di dollari. Promozione Il primo trailer del film è stato diffuso il 22 agosto 2023. Distribuzione La pellicola è stata distribuita su Netflix a partire dal 22 dicembre 2023, sarà seguita poi da una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi. Divieti Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da adulti. Accoglienza Il film è stato visto da 23,9 milioni di account nei primi giorni, debuttando direttamente al primo posto dei film più visti su Netflix. Critica Dopo le anteprime per la stampa, la critica si è divisa sui giudizi, molti dei quali hanno stroncato il film sotto molti aspetti. Versioni alternative Rebel Moon, così come il sequel, ha avuto una versione estesa vietata ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti, intitolata Rebel Moon Director's Cut - Capitolo 1: Calice di sangue. Altri media Nel marzo 2023 Snyder ha annunciato lo sviluppo di un videogioco di ruolo basato sul film, insieme a un cortometraggio animato e un romanzo a fumetti. Nell'ottobre dello stesso anno viene invece annunciata una serie prequel a fumetti, intitolata House of the Bloodaxe. Sequel Il sequel del film, girato consequenzialmente al primo capitolo, è intitolato Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice e distribuito dal 19 aprile 2024, sempre su Netflix. L'intenzione del regista è quella di fare diventare Rebel Moon una trilogia cinematografica. Note Collegamenti esterni Film diretti da Zack Snyder Film di Netflix Film d'azione fantascientifici Film d'avventura Film drammatici Film fantastici Film epici Film girati in California
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https://it.wikipedia.org/wiki/Avvelenamento%20delle%20studentesse%20iraniane
Avvelenamento delle studentesse iraniane
Con avvelenamento delle studentesse iraniane ci si riferisce a una serie di attacchi chimici durante i quali le studentesse di centinaia di scuole in Iran sarebbero state avvelenate da autori non identificati. Fenomeno diffusosi dal novembre 2022, presso l'Università di Tecnologia di Isfahan, e prolungatosi per i mesi successivi. Secondo Amnesty International il numero di scuole prese di mira è superiore a 100, mentre il numero di studentesse coinvolte sarebbe superiore a 13mila, secondo i dati ufficiali. Il Ministero della Salute iraniano ha dichiarato che "oltre il 90% dei problemi di salute è causato da stress o è stato inventato". Nel febbraio 2023, Alireza Monadi, capo della Commissione per l'Istruzione, la Ricerca e la Tecnologia dell'Assemblea Consultiva Islamica, ha reso noto il rilevamento di Azoto (N2) nel veleno utilizzato in alcune scuole. Mentre l'azoto (che costituisce la maggior parte dell'atmosfera) è stato originariamente indicato dal governo iraniano come causa degli avvelenamenti, Morteza Khatami, vicepresidente della Commissione parlamentare per la salute, nel marzo 2023 ha dichiarato che l'azoto non giustifica i sintomi e le manifestazioni cliniche. A marzo vengono arrestati dalle autorità iraniane un centinaio di individui considerati responsabili degli avvelenamenti. Alcuni di loro, secondo l'Agenzia di stampa della Repubblica Islamica, «hanno motivi ostili, cercano di creare paura e orrore fra la gente e gli studenti, far chiudere le scuole e creare pessimismo». Le confessioni da parte dei presunti responsabili, trasmesse sulla TV iraniana, sono state condannate dagli osservatori internazionali in quanto estorte con la tortura e spesso sono risultate false. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato la reazione del governo iraniano. Note Altri progetti Guerra chimica Storia dell'Iran
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https://it.wikipedia.org/wiki/Claude%20Boissol
Claude Boissol
Biografia Iniziò la sua carriera cinematografica come tirocinante alla regia all'epoca dell'occupazione tedesca in Francia. Dopo la seconda guerra mondiale si dedicò a scrivere sceneggiature e nel contempo lavorò come aiuto regista di Jacques Becker, Yves Allegret, Georges Lacombe, ma soprattutto di Maurice Labro, con il quale collaborò per molte pellicole. Sottoponeva ai registi le sue sceneggiature, sperando che venissero prese in considerazione, ma solo nel 1948 grazie a Labro riuscì a esordire come sceneggiatore, con Trois garçons, une fille. Nel 1956 Jean Marais lo fece esordire come regista per Toute la ville accuse, un film in cui recitava il ruolo di protagonista. In seguito Boissol continuò a collaborare con Marais in altri due suoi film: Chaque jour a son secret(t.l. Ogni giorno ha il suo segreto) (1958) e Napoléon II, l'aiglon (1961). Nel 1960 realizzò anche un film coprodotto in Italia, Le tre "eccetera" del colonnello, con Vittorio De Sica e Daniel Gélin ma dal 1961 in poi, con l'avvento della televisione, decise di rivolgere il suo interesse al nuovo mezzo di comunicazione e si dedicò alla creazione di serie televisive, tra cui Les Globe-trotters, per le cui riprese viaggiò per il mondo per tre anni. Ha continuato a lavorare per la TV fino al 1993. Ritiratosi a vita privata, è morto all'età di 95 anni. Filmografia Come aiuto regista Falbalas (Falbalas), regia di Jacques Becker (1944) Les gosses mènent l'enquête, regia di Maurice Labro (1947) Pas un mot à la reine mère, regia di Maurice Cloche (1948) Trois Garçons, une fille, regia di Maurice Labro (1948) Il grande eroe (L'Héroïque Monsieur Boniface), regia di Maurice Labro (1949) Prélude à la gloire, regia di Georges Lacombe (1949) Le Tampon du capiston, regia di Maurice Labro (1950) Le Roi du bla bla bla, regia di Maurice Labro (1950) Pas de vacances pour Monsieur le Maire, regia di Maurice Labro (1951) Raspoutine, regia di Georges Combret (1954) La contessa di Castiglione (La Castiglione), regia di Georges Combret (1954) Come sceneggiatore Trois Garçons, une fille, regia di Maurice Labro (1948) Le Roi du bla bla bla, regia di Maurice Labro (1950) Pas de vacances pour Monsieur le Maire, regia di Maurice Labro (1951) Monsieur Leguignon lampiste, regia di Maurice Labro (1952) (anche attore) La Pocharde, regia di Georges Combret (1953) Deux de l'escadrille, regia di de Maurice Labro (1953) Raspoutine, regia di Georges Combret (1954) (anche attore) La contessa di Castiglione (La Castiglione), regia di Georges Combret (1954) (anche attore) J'y suis, j'y reste, regia di Maurice Labro (1954) Come regista Toute la ville accuse (1956) (anche sceneggiatore) La Peau de l'ours (1957) (anche sceneggiatore) Chaque jour a son secret (1958) (anche sceneggiatore) Julie (Julie la rousse) (1959) (anche sceneggiatore) El cerco(1959) (anche sceneggiatore) Le tre "eccetera" del colonnello (Les Trois etc. du colonel) (1960) Napoléon II, l'aiglon (1961) (anche sceneggiatore) Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi%20de%20L%27ispettore%20Barnaby%20%28ventiquattresima%20stagione%29
Episodi de L'ispettore Barnaby (ventiquattresima stagione)
La ventiquattresima stagione del telefilm L'ispettore Barnaby è distribuita da Acorn TV nel Regno Unito. In Italia, la stagione è andata in onda dal 17 marzo 2024 al 7 aprile 2024 su Giallo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maxime%20Bouttier
Maxime Bouttier
È noto per aver interpretato il ruolo di Gede nel film Ticket to Paradise. Biografia Maxime Bouttier è nato a Poitiers il 22 aprile 1993. È il maggiore dei due figli di Patrice Bouttier, chef francese, e Siti Purwanti. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come modello per un'agenzia a Bali; poi ha esordito come attore nel 2013 nel film Refrain. Dopo aver a lungo recitato in film indonesiani, nel 2022 ha interpretato il ruolo di Gede nel film Ticket to Paradise di Ol Parker, accanto a George Clooney e Julia Roberts. Filmografia Attore Cinema Refrain, regia di Fajar Nugros (2013) After School Horror, regia di Nayato Fio Nuala (2014) Kamar 207, regia di Chiska Doppert (2014) Remember When, regia di Fajar Bustomi (2014) Tak Kemal Maka Tak Sayang, regia di Fajar Bustomi (2014) Bidadari Terakhir, regia di Awi Suryadi (2015) Ketika Mas Gagah Pergi the Movie, regia di Firman Syah (2016) Dilarang Masuk!, regia di Nayato Fio Nuala (2016) A: Aku, Benci & Cinta, regia di Rizki Balki (2017) Hantu Gunung Kawi, regia di Nayato Fio Nuala (2017) One Fine Day, regia di Asep Kusdinar (2017) Meet Me After Sunset, regia di Danial Rifki (2018) Get Lost: Urban Legend di Benteng Pendem, regia di Chiska Doppert (2018) The Perfect Husband, regia di Rudi Aryanto (2018) Serendipity, regia di Indra Gunawan (2018) Matt & Mou, regia di Monty Tiwa (2019) Kain Kafan Hitam, regia di Yudhistira Bayuadji e Maxime Bouttier (2019) Kuntilanak 2, regia di Rizal Mantovani (2019) Ticket to Paradise, regia di Ol Parker (2022) Dunia Tanpa Suara, regia di Hanung Bramantyo (2023) Televisione Rewrite, regia di Fajar Nugros – miniserie TV (2019) Unknown, regia di Azhar Kinoi Lubis – miniserie TV (2021) Roda-Roda Gila – serie TV (2022) Mr. Midnight: Beware the Monsters – serie TV (2022) Regista Kain Kafan Hitam, co-regia di Yudhistira Bayuadji (2019) Note Collegamenti esterni
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https://it.wikipedia.org/wiki/Pierre%20Koffmann
Pierre Koffmann
Biografia Koffmann nasce a Tarbes, nella regione dell'Occitania, il 21 agosto 1948. Suo padre, di origine tedesca, lavorava come meccanico alla Citroën. Imparò l'arte della cucina attraverso i suoi nonni materni quando andava a trovarli durante le vacanze, particolare che venne descritto nel suo libro Memories of Gascony, pubblicato nel 1990. Nel 1963 lasciò la scuola e fece domanda per diversi lavori, ma alla fine decise di frequentare una scuola di cucina per i successivi tre anni. Iniziò a lavorare come chef a Strasburgo e Tolone prima di trasferirsi nel Regno Unito, dove iniziò a lavorare con i fratelli Michel e Albert Roux all'interno del loro ristorante La Gavroche. Inizialmente Koffmann voleva trasferirsi nel Regno Unito solo per poter vedere l'Inghilterra affrontare la Francia a rugby allo stadio di Twickenham. Si trasferì al Waterside Inn dei fratelli Roux a Bray, nel Berkshire, nel 1972, diventando il primo capo chef del nuovo ristorante, dove incontrò la sua futura moglie Annie, che era la direttrice del ristorante. Ha aperto il suo primo ristorante, La Tante Claire, nel 1977 nel quartiere di Chelsea a Londra. Sei anni dopo l'apertura, il ristorante ha ottenuto la sua terza stella Michelin. Il ristorante venne poi trasferito all'hotel The Berkeley a Knightsbridge nel 1998, quando l'ex sito fu venduto per diventare il ristorante di punta di Gordon Ramsay. Durante la sua permanenza a La Tante Claire, Koffmann ha lavorato con diversi eminenti chef, tra cui lo stesso Ramsay, Marco Pierre White, Marcus Wareing e Tom Kitchin. Dopo la morte di sua moglie Annie nel 2003, decise di chiudere il ristorante La Tante Claire. Lo spazio è diventato il ristorante di punta di Marcus Wareing. Dopo essersi preso una pausa dalla ristorazione, è stato per breve tempo capo chef del pub Bleeding Heart a Clerkenwell. Nel 2009 ha aperto per dieci giorni un ristorante pop-up da Selfridges a Londra nell'ambito del London Food Festival, decidendo di servire i piatti classici del suo ristorante invece dei nuovi piatti come aveva inizialmente previsto. Nel giugno 2010 inaugurò il suo nuovo ristorante Koffmann's all'hotel The Berkeley, nell'ex sede del Boxwood Cafe di Gordon Ramsay; è stata la prima impresa di ristorazione completa di Koffmann dalla chiusura de La Tante Claire nel 2003 nello stesso hotel. Ha detto che non stava più inseguendo le stelle Michelin, e avrebbe invece cucinato il cibo in stile guascone che ricordava la sua infanzia. Il ristorante ha poi chiuso il 31 dicembre 2016, quando lo spazio che lo occupava venne sostituito da una palestra. Nel 2021 ha lanciato un sito web di recensioni di ristoranti koffmannandvines.com con Richard Vines, l'ex capo critico alimentare di Bloomberg. Note
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bj%C3%B6rg%C3%B3lfur%20Thor%20Bj%C3%B6rg%C3%B3lfsson
Björgólfur Thor Björgólfsson
Ha investito in una serie di aziende più grandi e startup più piccole, tra cui Actavis, un'azienda farmaceutica; WOM Play: marchi nel settore delle telecomunicazioni mobili in Cile, Colombia, Polonia; e Zwift, una piattaforma online per il ciclismo indoor. Altre società in cui Björgólfur Thor e Novator hanno investito includono Deliveroo, Monzo, Stripe, Cazoo, Xantis Pharma, Klang e Lockwood Publishing Björgólfur Thor è stato il primo islandese a entrare nell'elenco delle persone più ricche del mondo stilato dalla rivista Forbes nel 2005. È stato dichiarato "il primo miliardario islandese"; ed è stato classificato nel 2007 tra le prime 250 persone più ricche del mondo con un patrimonio netto di 3,5 miliardi di dollari. Tuttavia, a causa della crisi finanziaria del 2007-2010, Thor ha perso quasi tutta la sua fortuna finendo in bancarotta. Ha quindi elaborato un accordo complesso con i suoi creditori per ripagare i debiti mantenendo i suoi investimenti chiave. Björgólfur Thor ha pubblicato un'autobiografia nel 2014 sul suo calvario intitolata "Billions to Bust and Back". Nel 2015 è riapparso nella lista dei ricchi di Forbes con un patrimonio netto di 1,3 miliardi di dollari, aumentato nell'agosto 2023 a 2,5 miliardi di dollari. Biografia Björgólfur Thor appartiene ad una famiglia da sempre nel mondo degli affari e della politica islandese. Il suo bisnonno era l'imprenditore islandese di origine danese Thor Jensen, che contribuì a introdurre il capitalismo industriale nel paese nei primi anni del ventesimo secolo. Björgólfur Thor è cresciuto nel sobborgo di Vesturbær a Reykjavík. Uno schizzo dei primi anni di vita di Björgólfur Thor è stato scritto da Ármann Þorvaldsson: Diplomatosi al Commercial College of Island nel 1987, si è trasferito negli Stati Uniti, un modo per tentare di fuggire da un'Islanda dove si sentiva un outsider. Ha studiato presso l'Università della California, a San Diego, per poi trasferirsi alla Stern School of Business della New York University, laureandosi in marketing nel 1991. Carriera aziendale Anni '90: l'ex blocco orientale Nel 1991, Björgólfur Thor andò in Russia insieme a suo padre e un amico, Magnús Þorsteinsson. Insieme a partner russi, fondarono l'azienda di imbottigliamento Baltic Bottling Plant, che vendettero poi alla Pepsi. Successivamente fondarono una società di produzione di birra, originariamente chiamata ООО "Торговый дом" РОСА" e alla fine registrata come "Bravo International JSC" nel dicembre 1997. Sei società registrate a Limassol, a Cipro, furono responsabili della fondazione di Bravo e Björgólfur Thor ne fu il presidente. Il birrificio Bravo divenne all'epoca il birrificio in più rapida crescita in Russia, principalmente attraverso la produzione della birra premium Botčkarov. Heineken ha acquistato il birrificio per 325 milioni di dollari nel 2002. Nel 1999 Björgólfur Thor, insieme ad una società di gestione patrimoniale della Deutsche Bank, ha fondato Actavis e ha investito nella privatizzazione in Bulgaria. Nel 2000, la Russia ha aperto un consolato onorario dell'Islanda a San Pietroburgo: Magnús Þorsteinsson è stato nominato Vice-Console Onorario, mentre Björgólfur Thor Björgólfsson è stato nominato Console; si è dimesso dalla carica il 16 maggio 2006. Nel suo libro, Billions to Bust and Back, Björgólfur Thor racconta il suo periodo a San Pietroburgo, parlando anche di elementi criminali che avevano cercato di intimidirlo per concedergli l'accesso alla sua attività e spiegando su quali misure di sicurezza aveva fatto affidamento per impedire loro di farlo. Investimenti nelle banche in Islanda Dopo aver lasciato la Russia, Björgólfur Thor ha iniziato a investire in diverse aziende islandesi nel 2002, pur continuando i suoi investimenti internazionali. Nel 2006, era una celebrità per il suo successo commerciale, addirittura gli fu dedicato un profilo lungo otto pagine nel supplemento domenicale del quotidiano islandese Morgunblaðið. Verso la fine del 2002, la holding Samson ehf di Björgólfur Thor e Björgólfur Guðmundsson ha acquisito una quota di controllo del 45% di Landsbanki, la seconda banca più grande dell'Islanda, per circa 12 milioni di ISK in una controversa privatizzazione. Nel febbraio 2003 presidente della banca è nominato il padre di Björgólfur Thor il quale è poi anche diventato il principale proprietario e presidente della Straumur Investment Bank. Crisi finanziaria islandese Le due banche, Landsbanki e Straumur, fallirono in seguito alla crisi finanziaria islandese del 2008-2011 e il governo islandese se ne assunse la responsabilità. Il 6 ottobre Landsbanki venne posta in amministrazione controllata e in liquidazione e il 9 marzo Straumur fu nazionalizzata dall'Autorità di vigilanza finanziaria islandese (FME). Björgólfur Thor (con 650 milioni di euro di garanzie personali) impiegò due anni, invece di dichiarare bancarotta, per negoziare e ristrutturare il debito con i suoi creditori, in particolare Deutsche Bank. Björgólfur Thor è stato pesantemente criticato per le sue azioni che hanno portato alla crisi. Due giorni dopo la pubblicazione del rapporto del governo islandese sulla crisi finanziaria del 12 aprile 2010, Björgólfur Thor Björgólfsson ha rilasciato pubbliche scuse sul quotidiano islandese Fréttablaðið per il suo ruolo nella crisi. Anni 2010: dopo la crisi Prima della crisi finanziaria, Björgólfur Thor aveva fondato Novator Partners, che è stato il suo principale veicolo di investimento dopo la crisi. Novator è una società di private equity con sede a Londra e uffici in Lussemburgo. Preferendo occupare un posto nel consiglio di amministrazione delle società in portafoglio, l'azienda tende a investire in imprese nei settori delle telecomunicazioni, dei prodotti farmaceutici generici, dell'informatica, delle risorse naturali e dei servizi finanziari. Nel 2021 Novator ha investito 250 milioni di dollari in DNEG, una società di effetti visivi che ha lavorato a film come Inception, Ex Machina e No Time to Die. Sebbene le fortune di Björgólfur Thor siano state ridotte dalla crisi finanziaria, portandolo ad annullare la costruzione di uno yacht di lusso da 100 milioni di sterline, nel complesso ha continuato a prosperare. Nel dicembre 2013, il sito web "The Automatic Earth" riportava: "Bjorgolfsson è ancora a capo di Novator Partners, detiene azioni di società tra cui Actavis, un produttore di farmaci svizzero, e CCP, una società islandese di giochi per computer. Il suo rappresentante afferma che eventuali dividendi o futuri utili derivanti dalla loro vendita, andranno a saldare i debiti verso i creditori in seguito al declino di Landsbanki". Nell'ottobre 2012, Watson Pharmaceuticals ha acquistato Actavis per quasi 6 miliardi di dollari. I creditori di Björgólfur Thor hanno ottenuto la prima rata di 230 milioni di dollari. Nell'acquisto, Björgólfur Thor ha acquisito 4,3 milioni di azioni di Actavis. Alla fine quelle azioni valevano circa 700 milioni di dollari, permettendogli di saldare il resto del suo debito con i creditori islandesi nel 2014. Panama Papers e Paradise Papers Nel 2015, Björgólfur Thor e suo padre furono menzionati nei Panama Papers per collegamenti con almeno 50 società offshore in paradisi fiscali costituite attraverso Mossack Fonseca, mentre nel novembre 2017 fu nominato nei Paradise Papers insieme a Gísli Hjálmtýsson , Róbert Guðfinnsson e alcuni dipendenti della Compagnia elettrica nazionale islandese. Le società quotate collegate a Björgólfsson erano registrate alle Bermuda. Björgólfur Thor è stato uno dei principali investitori nei round di finanziamento del 2018 di Atai Life Sciences AG. Atai Life è una società di investimenti nel settore sanitario che sostiene gli studi sui funghi magici per curare la depressione. Secondo un rapporto di Bloomberg, il round a cui ha partecipato Björgólfur Thor ha raccolto 25 milioni di dollari. Nel 2020 Thor Björgólfsson e David de Rothschild hanno co-fondato The Lost Explorer Mezcal, creato in collaborazione con il Maestro Mezcalero Don Fortino Ramos e sua figlia. È un marchio mezcal prodotto in modo sostenibile e coltivato a Oaxaca. The Lost Explorer Mezcal ha ricevuto il riconoscimento Doppio Oro (Salmiana), Oro (Espadin) e Argento (Tobala) dalla San Francisco World Spirits Competition, la competizione di liquori più affermata e influente al mondo. Il marchio è stato anche nominato Taste Master, il prestigioso riconoscimento del meglio del meglio nella categoria tequila e mezcal, in un concorso ospitato da The Spirits Business. Vita privata Durante gli studi, Björgólfur Thor ha svolto una serie di lavori durante le vacanze, tra cui la gestione di eventi nei due club più grandi di Reykjavík: Tunglið e Skuggabarinn. Di conseguenza, nel 1991, ha incontrato Kristín Ólafsdóttir, ora regista; si sono sposati nel 2010. Hanno tre figli, Daniel (n. 2005), Lorenz (n. 2009) e Bentina (n. 2011). Attualmente vivono principalmente a Londra. Note Altri progetti Collegamenti esterni Sito ufficiale The Tennessean on Icelander tycoons Yahoo News su Actavis group Sito Actavis Sito Straumur
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https://it.wikipedia.org/wiki/Isola%20di%20Galveston
Isola di Galveston
Lisola di Galveston (AFI: , ) è un'isola barriera situata al largo della costa del golfo del Texas, negli Stati Uniti d'America, a circa 80,5 km a sud-est di Houston. L'intera isola, ad eccezione di Jamaica Beach, si trova entro i confini della city di Galveston, nella contea di Galveston. L'isola è lunga circa 43,5 km e larga non più di 4,8 km nel punto più ampio. L'isola è orientata da nord-est a sud-ovest, con il golfo del Messico a est e a sud, la baia di Galveston occidentale a ovest e la baia di Galveston a nord. Il principale punto di accesso dell'isola dalla terraferma è l'Interstate Highway 45 che attraversa la Galveston Causeway, che, a sua volta, attraversa la baia di Galveston occidentale sul lato nord-est dell'isola. L'estremo nord dell'isola è separato da Bolivar Peninsula, dal porto di Galveston, dall'ingresso della baia di Galveston e dallo Houston Ship Channel. Il servizio di traghetto è disponibile tra l'isola di Galveston e Bolivar Peninsula. L'estremità meridionale dell'isola è separata dalla terraferma dal San Luis Pass. Il ponte a pedaggio San Luis Pass-Vacek collega la San Luis Pass Road sull'isola di Galveston alla Bluewater Highway che conduce a sud nella city di Surfside Beach. I residenti dell'isola si classificano in due modi: nati sull'isola (BOI) e isolani per scelta (IBC). "BOI" è citato in stampa almeno dal 1956 e "IBC" è citato in stampa dal 1975. Istruzione Tutti i residenti sono suddivisi in zone alla Ball High School. I college e le università includono: Galveston College (GC) Texas A&M University a Galveston (TAMUG) University of Texas Medical Branch (UTMB) Storia Insediamenti Al momento della colonizzazione da parte degli Europei, gli indigeni americani Akokisa e Karankawa vivevano e si accampavano su quella che divenne nota come isola di Galveston. Le culture precedenti probabilmente la usavano anche per la pesca stagionale e la caccia. Gli storici ritengono che l'isola sia il luogo in cui Álvar Núñez Cabeza de Vaca e il suo piccolo gruppo fecero una breve sosta nel novembre 1528, durante la sua lunga e notevole odissea di sopravvivenza. Jao de la Porta, insieme a suo fratello Morin, finanziò il primo insediamento di gruppi di Europei sull'isola di Galveston nel 1816. Jao de la Porta nacque in Portogallo da genitori ebrei e diventò un commerciante in Texas. De la Porta fu nominato supercargo per il commercio indiano Karankawa e in seguito divenne un commerciante a tempo pieno. Il corsaro Jean Lafitte portò i suoi uomini e seguaci dalla Louisiana sull'isola, chiamando il suo insediamento Campeche, dal nome del più antico insediamento nella penisola dello Yucatan. Per alcuni anni, l'isola e la baia furono la loro base per la pirateria e il contrabbando di schiavi dopo che gli Stati Uniti avevano posto fine alla tratta internazionale degli schiavi nel 1808. Dopo aver attaccato una nave statunitense, Lafitte fu costretto nel 1821 ad andarsene dalla Marina statunitense. XXI secolo Con l'avvento dell'indipendenza messicana nel 1821 e la rivoluzione del Texas subito dopo nel 1836, la popolazione anglo-americana nella Repubblica del Texas iniziò a crescere rapidamente. L'isola divenne in poco tempo il porto principale del Texas e una destinazione per l'immigrazione. Dopo l'annessione del Texas da parte degli Stati Uniti nel 1845, la popolazione dell'isola superò presto la popolazione di San Antonio. Divenne il principale centro abitato dello stato, titolo che manterrà fino quasi alla fine del XIX secolo. Galveston per un periodo prima della guerra civile americana era il più grande porto di spedizione del cotone al mondo e il secondo porto per l'immigrazione negli Stati Uniti. A metà del XIX secolo era un importante porto di ingresso per i numerosi tedeschi che entrarono nello stato. Durante la guerra civile, l'esercito dell'Unione prese il controllo dell'isola da sud per alcuni mesi all'inizio del 1863. Le forze confederate comandate da John B. Magruder le espulsero dall'isola e i Confederati la controllarono per il resto della guerra. L'uragano L'8 settembre 1900, a Galveston si verificò il più grande disastro naturale che abbia mai colpito gli Stati Uniti d'America. Nelle prime ore della sera dell'8 settembre, un uragano arrivò a terra, portando con sé una grande tempesta che inondò la maggior parte dell'isola di Galveston e la città di Galveston. Di conseguenza, gran parte della città fu distrutta e in poche ore furono uccise almeno 6.000 persone. Isaac M. Cline, il meteorologo responsabile dell'ufficio meteorologico locale, viveva sull'isola di Galveston. Cline era a conoscenza di una tempesta nel Golfo sulla base di precedenti rapporti dalla Florida. Sebbene le condizioni meteorologiche fossero relativamente calme il 7 settembre, Cline osservò il mare agitato e le onde alte che sembravano diventare più minacciose di ora in ora. Inviò un telegramma a Washington DC, dicendo che pensava che gran parte della città sarebbe stata sott'acqua. Predisse, così, una perdita di vite molto pesante. Dopo il passaggio dell'uragano, lo stato e la città costruirono una diga intorno alla parte abitata dell'isola. Alcune case furono rase al suolo e le molte nuove da costruire furono costruite su palafitte. La sabbia dragata dai corsi d'acqua vicini fu pompata nell'area all'interno della diga. Col tempo, l'elevazione della parte orientale dell'isola è stata aumentata di ben 5,2 m. Note Voci correlate Texas nella guerra di secessione americana Battaglia di Galveston SS Selma Altri progetti Collegamenti esterni Isole degli Stati Uniti d'America Isole del Golfo del Messico
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https://it.wikipedia.org/wiki/Matteo%20Creatini
Matteo Creatini
Biografia Matteo Creatini è nato il 25 novembre 1995 a Firenze, ma è cresciuto a Rosignano Solvay. Ha incominciato a scrivere canzoni e a suonare la chitarra fin da quando era piccolo e nel 2006 ha debuttato al cinema a undici anni nel film N (Io e Napoleone) di Paolo Virzì. Nel 2014 ha interpretato il protagonista Edo in Short Skin - I dolori del giovane Edo, incentrato sul difficile rapporto con il sesso di un giovane affetto da fimosi. Nello stesso anno ha debuttato come cantante pubblicando l'EP Always C.R.E.A.M., in collaborazione con il gruppo milanese Always Fresh Motherfucker, e l'anno seguente ha pubblicato MxM con il nome di Crema. In seguito ha nuovamente cambiato nome al suo progetto musicale prima in CreMa dé Sodaboy, pubblicando gli EP Sodaboy (2016) e Ce l'ho fatta vol. 1 (2017), e poi in Sodaboi, con cui ha firmato l'EP Problemi nel 2018. Nel 2019 ha preso parte al cortometraggio di Emilia Mazzacurati Manica a vento. Nel 2022 ha interpretato Iacopo, uno dei tre protagonisti del film Margini, diretto da Niccolò Falsetti. Il film gli ha valso una candidatura al David di Donatello per la migliore canzone originale e al Nastro d'argento per la migliore canzone originale per la canzone La palude. Nello stesso anno si è esibito al Firenze Rocks, in apertura ai Green Day e pubblica, con il nome Matteo Crea, l'album Io non sono mai felice. Inoltre, il suo singolo A casa dei miei è stato inserito da Apple Music nel programma Up Next Italia, esibendosi in piazza del Liberty a Milano. Filmografia N (Io e Napoleone), regia di Paolo Virzì (2006) Short Skin - I dolori del giovane Edo, regia di Duccio Chiarini (2014) Manica a vento, regia di Emilia Mazzacurati – cortometraggio (2019) Margini, regia di Niccolò Falsetti (2022) Discografia Album in studio 2022 – Io non sono mai felice EP 2014 – Always C.R.E.A.M. (con Always Fresh Motherfuckers) 2015 – MXM (come Crema) 2016 – Sodaboy (come CreMa dé Sodaboy) 2017 – Ce l'ho fatta vol. 1 (come CreMa dé Sodaboy) 2018 – Problemi (come Sodaboi) Singoli 2022 – A casa dei miei 2022 – Non ci riesco 2022 – Chiamerei Riconoscimenti David di Donatello 2023 - Candidatura alla migliore canzone originale per La palude Nastro d'argento 2023 - Candidatura alla migliore canzone originale per La palude Note Collegamenti esterni Gruppi e musicisti della Toscana
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https://it.wikipedia.org/wiki/Mohsen%20Shekari
Mohsen Shekari
Biografia Il compagno di cella al carcere di Evin lo ha descritto in questo modo: «Mohsen lavorava in un bar. Mi parlava fino alle prime ore del mattino del suo amore per i videogiochi. Ma anche della sua solitudine. Quando gli avanzava del cibo, voleva sempre che io ne mangiassi almeno qualche boccone. Mi faceva tanti complimenti per il mio stile, e a volte mi sgridava. Vorrei che non mi avessi elogiato così tanto. Vorrei che avessi messo il tuo letto di fronte al mio l’ultima notte. Vorrei che non avessi portato una bottiglia di soda quando sei tornato dall’interrogatorio. Vorrei che non mi avessi raccontato di tutti i tipi di caffè e di come prepararli. Vorrei che fossi stato ancora vivo quando ho fatto il caffè stamattina. Vorrei non aver letto questa notizia. Vorrei non stare così male. Vorrei non odiarmi così tanto. Vorrei non odiarmi così tanto. Vorrei…» Il processo contro Shekari ha avuto luogo il 1º novembre 2022, presieduto dal giudice Abolqasem Salavati. Shekari viene giudicato colpevole per il ferimento di un poliziotto e soprattutto di moharebeh, ovvero di "inimicizia contro Dio", e dunque automaticamente condannato a morte. È stato il primo di una lunga serie di condannati a morte per le Proteste per la morte di Mahsa Amini. Reazioni internazionali La reazione internazionale è stata netta: il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Antony Blinken ha affermato che l'America è rimasta "sconvolta" dall'esecuzione di Shekari. "Il nostro messaggio alla leadership iraniana è chiaro: porre fine a questa brutale repressione", ha twittato Blinken. "Continueremo a ritenere il regime iraniano responsabile. Per il ministro degli affari esteri della Germania Annalena Baerbock Shekari "è stato processato e giustiziato per essere in disaccordo con il regime. Il disprezzo del regime iraniano per l'umanità è senza fine. Ma la minaccia della pena di morte non soffocherà la volontà popolare per la libertà". Condanne anche da James Cleverly (ministro degli esteri britannico), dal Ministero per l'Europa e gli affari esteri francese e dal ministero degli esteri della Repubblica Ceca. Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Giorgia Meloni ha rilasciato una nota ufficiale: "Il governo italiano è indignato di fronte alla condanna a morte di Moshen Shekari, giovane che si era unito alle manifestazioni per la libertà in Iran. Questa inaccettabile repressione da parte delle autorità iraniane non può lasciare indifferente la comunità internazionale, e non potrà fermare la richiesta di vita e libertà che viene dalle donne e dai giovani iraniani." Simile reazione anche da parte del ministro degli esteri italiano Antonio Tajani: "La prima condanna a morte di un manifestante in Iran dall'inizio delle proteste è un punto di non ritorno. L'Italia e il suo governo esprimono forte condanna. Continueremo in ogni sede, con le nostre pressioni diplomatiche, a difendere la libertà e i diritti umani violati da Teheran". Ferma condanna anche da parte di Amnesty International. Note Altri progetti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Selezioni%20giovanili%20della%20nazionale%20di%20pallavolo%20maschile%20del%20Per%C3%B9
Selezioni giovanili della nazionale di pallavolo maschile del Perù
Le selezioni giovanili della nazionale di pallavolo maschile del Perù sono gestite dalla federazione pallavolistica del Perù (FPV) e partecipano ai tornei pallavolistici internazionali per squadre nazionali maschili limitatamente a specifiche classi d'età. Under-23 La selezione nazionale Under-23 rappresenta il Perù nelle competizioni internazionali dove il limite di età è di 23 anni. Under-21 La selezione nazionale Under-21 rappresenta il Perù nelle competizioni internazionali dove il limite di età è di 21 anni. Under-19 La selezione nazionale Under-19 rappresenta il Perù nelle competizioni internazionali dove il limite di età è di 19 anni. Under-17 La selezione nazionale Under-17 rappresentava il Perù nelle competizioni internazionali dove il limite di età è di 17 anni. Note Collegamenti esterni Nazionali di pallavolo del Perù Perù
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https://it.wikipedia.org/wiki/Julie%20%28film%201959%29
Julie (film 1959)
Julie (Julie la rousse) è un film francese del 1959, diretto da Claude Boissol. Trama Édouard Lavigne, un pittore agli inizi della sua carriera, è innamorato di Julienne Lefevbre, detta Julie, e vorrebbe sposarla, ma suo padre, titolare di una fabbrica di chiodi, si oppone al matrimonio e lo induce a lasciare la ragazza. Per non perdere l'eredità, Édouard si dedica all'industria paterna, si sposa e ha un figlio che chiama Jean. Da grande, Jean decide di portare avanti il lavoro del padre e del nonno. Édouard, ormai divenuto anziano, morendo lascia Julie erede dei suoi beni. Jean si mette alla ricerca di Julie ma apprende che è morta; al suo posto conosce un'altra Julie, che lavora in un circo e sarebbe la figlia della donna amata da suo padre. Jean le propone una transazione, ma la ragazza rifiuta. Allora Jean si finge innamorato e le propone di sposarla, ma la sera delle nozze si crea una animata discussione tra i due: da una lettera che Jean ha inviato alla madre, Julie ha scoperto che il matrimonio è avvenuto solo per interesse. In realtà lei non è la figlia, ma la nipote della donna defunta, e ha acconsentito al matrimonio solo per dispetto. Julie vorrebbe divorziare, ma Jean non glielo concede, così si ingegna in tutti i modi per dare fastidio al marito intromettendosi nei suoi affari e rischiando di mandare a rotoli la fabbrica. Dopo aver rovinato una festa disturbando gli invitati di Jean con gli amici del suo circo, i due decidono di andarsene ognuno per conto proprio, ma un incidente costringe le due macchine a fermarsi contemporaneamente. Jean e Julie si incontrano di nuovo e, comprendendo di non poter fare a meno l'uno dell'altra, si riconciliano. Produzione Julie la rousse è una canzone che in Francia ebbe molto successo nel 1956. Autore era René-Louis Lafforgue, musicista che la esegue anche in questo film. La trama del film tuttavia non ha nulla a che fare con il testo della canzone, che servì solo da pretesto al regista Claude Boissol per scrivere un soggetto ed elaborare successivamente una sceneggiatura, in collaborazione con Paul Andréota. In una parte minore debutta in questo film Irina Demick. Note Collegamenti esterni Film commedia
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https://it.wikipedia.org/wiki/Polizia%20morale
Polizia morale
La Polizia morale (, gašt-e eršâd) è un organo di polizia religiosa inquadrato all'interno della Forza disciplinare della Repubblica Islamica dell'Iran. È principalmente attiva nell'imporre l'applicazione di codice d'abbigliamento ritenuto idoneo dalla Shari'a, come garantire che le donne nel paese indossino lo hijab. Ufficialmente smantellata nel dicembre 2022, è tornata attiva a luglio 2023. Generalmente gli agenti della Polizia morale portano delle divise verdi e si spostano in camionette blindate, dove vengono caricate, arrestate e torturate le donne che violano le regole imposte. Il suo ruolo e i metodi utilizzati sono al centro di polemiche, in particolare in seguito alla morte di Mahsa Amini e di Armita Geravand. Il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America nel settembre 2022 ha annunciato le sanzioni degli USA contro questa forza di polizia, in particolare dopo la repressione delle proteste per il caso Amini: "Condanniamo questo atto nei termini più duri e chiediamo al governo iraniano di mettere fine alla violenza contro le donne." Misura simile applicata anche dall'Unione europea. Note Altri progetti Collegamenti esterni Polizia religiosa Forze armate iraniane Unità paramilitari Storia dell'Iran Terrorismo di Stato Islam e politica