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Questo fine settimana i film da vedere sono almeno due. Il primo è Drive, di Nicolas Winding Refn con Ryan Gosling e Carey Mulligan, che ha ricevuto una lunga standing ovation al Festival di Cannes ed è effettivamente molto bello (lo abbiamo già visto, qui al Post). Il secondo è Blood Story – il titolo originale sarebbe Let me in – che è il remake di un horror svedese e ha per protagonista Chloë Moretz, la Hit-Girl di Kick-Ass. C’è anche un film di David Cronenberg con Michael Fassbender e Keira Knightley, che è stato presentato al Festival di Venezia. Drive Regia: Nicolas Winding Refn Attori: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, Christina Hendricks, Ron Perlman
I film del weekend. Almeno due film da vedere, Drive e Blood Story, e poi c'è pur sempre l'ultimo Cronenberg.
Il governo dell’Argentina ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di anticipare l’erogazione del prestito da 50 miliardi di dollari che era stato concordato lo scorso maggio, in seguito al peggioramento delle condizioni economiche del paese. Il presidente argentino, Mauricio Macri, ha detto che il prestito aiuterà a ripristinare la fiducia nei confronti dell’economia del suo paese, ma molti analisti sono scettici su questa possibilità. Da inizio anno il peso, la valuta argentina, ha perso circa il 40 per cento del proprio valore rispetto al dollaro statunitense, e l’inflazione nel paese continua a crescere. La direttrice dell’FMI, Christine Lagarde, ha detto che il Fondo sta valutando la richiesta del governo argentino per rafforzare l’accordo e metterlo in pratica in tempi più rapidi di quanto era stato inizialmente pattuito. Il timore di molti investitori è che l’Argentina non sia in grado di ripagare il prestito e più in generale i titoli che ha venduto per fare cassa, cosa che porterebbe il paese verso la bancarotta. Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, Macri non è ancora riuscito a rilanciare l’economia argentina, con riforme tese anche a ridurre la spesa pubblica. I prezzi dei beni di consumo continuano ad aumentare e gli stipendi non sono più sufficienti per coprire l’alto costo della vita.
L’Argentina ha chiesto al FMI di anticipare il prestito da 50 miliardi di dollari. L'economia continua a peggiorare con una crescente inflazione, e gli investitori internazionali temono non possa ripagare i suoi debiti.
Wikimedia Foundation, la fondazione non a scopo di lucro di San Francisco (California), che gestisce molti progetti collaborativi online tra i quali Wikipedia, ha diffuso il rapporto annuale sulla propria enciclopedia, uno dei siti più letti al mondo. Wikipedia è l’unica iniziativa non profit a fare parte della classifica dei 40 siti web più utilizzati al mondo e, grazie al modo in cui è organizzata, riesce a raggiungere questo risultato costando relativamente poco, specialmente se si pensa alle dimensioni che ha ormai assunto il progetto. Abbiamo estratto alcuni numeri dal rapporto annuale diffuso in questi giorni, e riferito all’anno fiscale compreso tra il 1 luglio 2011 e il 30 giugno 2012:
I numeri di Wikipedia. È il quinto sito, e l'unico non profit, nella classifica dei siti più letti al mondo e costa relativamente poco.
Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati è una mostra che raccoglie circa trecento tavole originali di fumetti italiani dal 1967 a oggi, per raccontare cosa è stato il fumetto italiano nel tempo. Sarà ospitata nel Museo di Roma in Trastevere, verrà inaugurata il 27 febbraio e rimarrà aperta fino al 24 aprile. Le tavole esposte provengono da quaranta graphic novel realizzati dagli autori italiani più conosciuti e apprezzati dagli anni Settanta in poi. Le più vecchie sono di Una Ballata del Mare Salato di Hugo Pratt, dove compare per la prima volta il personaggio di Corto Maltese. Tra le altre, disposte in ordine cronologico, ci sono Le Straordinarie avventure di Pentothal di Andrea Pazienza, Fuochi di Lorenzo Mattotti, Cinquemila chilometri al secondo di Manuele Fior e Dimentica il mio nome di Zerocalcare. Sono presenti anche opere di Magnus (pseudonimo di Roberto Raviola), Leo Ortolani, Milo Manara e Vanna Vinci.
Una grande mostra sul fumetto italiano, a Roma. Inizia il 27 febbraio ed espone oltre trecento tavole degli autori più importanti dagli anni Settanta a oggi, come Hugo Pratt, Andrea Pazienza e Zerocalcare.
C’è un posto in cui da quasi 46 anni non mette piede nessun essere umano, neanche per sbaglio, nemmeno per un istante: la Luna. L’ultima missione spaziale verso il nostro unico satellite naturale avvenne nel dicembre del 1972 con l’Apollo 17, segnando tre anni di grandi successi iniziati con l’impresa dell’Apollo 11 e dei suoi astronauti, raccontata in questi giorni al cinema nel film First Man – Il primo uomo con Ryan Gosling che interpreta Neil Armstrong. Nella storia millenaria dell’umanità, la Luna non era mai stata visitata prima da un essere umano: il programma spaziale Apollo aveva reso accessibile un posto remotissimo e, in quegli anni, sembrava che dal 1972 non avremmo fatto altro che viaggiare di continuo dalla Terra alla Luna, stabilendo la prima colonia fuori dai confini terrestri. Dopo la passeggiata lunare di Eugene Cernan, l’ultimo uomo sulla Luna, le cose sono andate però molto diversamente. Il costoso programma Apollo è stato chiuso e gli Stati Uniti hanno ridotto i loro investimenti, per quanto cospicui, nelle iniziative di esplorazione sulla Luna. Da allora abbiamo costruito il più grande avamposto in orbita, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ma gli astronauti non si sono più spinti oltre i 400 chilometri circa di distanza dal nostro pianeta.
Quando torniamo sulla Luna? i piani per tornare a passeggiare sul suolo lunare non mancano e la NASA ci sta lavorando, ma servirà un po' di pazienza.
Nella notte tra domenica e lunedì, verso le 2 del mattino, un’auto su cui viaggiavano tre migranti è stata inseguita e attaccata nella zona agricola nei pressi di San Severo, in Puglia, vicino all’insediamento di migranti che i suoi abitanti hanno soprannominato “Gran Ghetto”. Durante l’inseguimento, da un’altra vettura è stato sparato almeno un colpo di fucile, che ha infranto il lunotto posteriore dell’auto su cui viaggiavano i migranti e ferito due delle tre persone a bordo. I migranti sono fuggiti a piedi attraversando i campi; uno di loro è stato soccorso in ospedale per le ferite e le escoriazioni riportate. Il noto attivista e sindacalista Aboubakar Soumahoro, che da anni lavora per cambiare le condizioni delle persone migranti e dei lavoratori, ha segnalato che si tratta del «secondo attentato nel giro di 48 ore». Due sere fa, infatti, una banda di quattro persone aveva tentato di rubare del gasolio da una cisterna del centro di accoglienza che sorge vicino al Gran Ghetto, minacciando un altro gruppo di migranti. Non è chiaro se i due episodi siano collegati.
Un’auto su cui viaggiavano tre migranti è stata inseguita e attaccata nei pressi di San Severo, in Puglia: due di loro sono rimasti feriti.
Ha generato molte attenzioni e curiosità la battuta del Presidente del Consiglio Enrico Letta che ieri ha parlato del governo citando una pubblicità Kinder degli anni Settanta: «Io non ci ho scritto Jo Condor in testa». Malgrado il riferimento generazionale non sia familiare ormai a molti italiani (abbiamo fatto un test al Post: hanno capito la citazione in quattro su dieci), non è la prima volta che Letta – che è nato nel 1966 – allude a elementi di cultura pop legati agli anni Settanta e Ottanta. Ecco quindi una lista parziale di citazioni che Letta potrebbe utilizzare nelle prossime conferenze stampa del Governo. 1. «Capitano, lo posso torturare?»
Le prossime 10 citazioni di Enrico Letta. Ipotesi dal suo repertorio culturale e ideologico, dopo la scelta di Jo Condor.
A circa 12 anni dalla sua fondazione, Twitter ha chiuso per la prima volta un trimestre fiscale in attivo, anche se di poco. Secondo i dati comunicati giovedì 8 febbraio dall’azienda, nel quarto trimestre del 2017 Twitter ha prodotto utili per 91 milioni di dollari. La notizia è piaciuta molto agli investitori e ha portato il titolo in borsa a guadagnare fino al 16 per cento, per poi attestarsi nella giornata di oggi intorno al 3,4 per cento. Il risultato è stato ottenuto riducendo i costi, più che aumentando le opportunità di affari. I ricavi di Twitter sono infatti cresciuti del 2 per cento su base annua, con una crescita di utenti nello stesso periodo intorno al 4 per cento, ancora bassa. Gli utenti che accedono almeno una volta al mese a Twitter con il loro account sono numericamente invariati: 330 milioni.
Twitter ha prodotto utili per la prima volta, nel suo ultimo trimestre.
Con l’ultimo volo italiano decollato dall’aeroporto di Kabul, venerdì scorso, si è conclusa l’operazione Aquila Omnia, che ha consentito di evacuare in Italia 4.890 cittadini afghani che negli anni scorsi avevano collaborato con le autorità italiane e perciò erano a rischio di ritorsione da parte del nuovo regime dei talebani. Il ministero della Difesa l’ha definita una operazione «molto delicata e complessa fin dalle fasi iniziali». Per dodici giorni otto aerei cargo C-130J dell’Aeronautica militare hanno creato un ponte aereo tra Kabul e Kuwait City, duemila chilometri a ovest, nella penisola arabica. Dalla capitale del Kuwait, i quasi cinquemila afghani sono stati trasferiti all’aeroporto di Fiumicino. In totale sono stati organizzati 87 voli in condizioni di emergenza, soprattutto dopo gli attentati che hanno causato la morte di 170 persone tra le migliaia che stavano cercando di entrare nell’aeroporto per lasciare il paese.
Cosa succede ora agli afghani arrivati in Italia. Dopo la fine della quarantena saranno presi in consegna dal circuito dell'accoglienza diffusa, ma per ora non ci sono abbastanza posti.
Domenica pomeriggio la commissione Bilancio della Camera ha cominciato a votare la legge di stabilità per il 2017, il più importante documento finanziario prodotto dal governo nel corso dell’anno. Diversi parlamentari all’opposizione di Sinistra Italiana e di Possibile, ma anche alcuni deputati del Partito Democratico, avevano presentato un emendamento per creare un monopolio statale sulla cannabis (come avviene per i prodotti del tabacco) e destinare le entrate aggiuntive alla ricostruzione delle zone italiane coinvolte dagli ultimi terremoti. L’emendamento è stato bocciato dal Partito Democratico insieme alla Lega. L’emendamento si chiamava “Monopolio della cannabis e dei suoi prodotti derivati, nonché destinazione delle maggiori entrate all’emergenza sismica” e aggiungeva un articolo alla legge di bilancio. Era formato da tre articoli che sostanzialmente equiparavano la cannabis al tabacco. Il primo chiedeva che la coltivazione, la lavorazione e la commercializzazione della cannabis e dei suoi prodotti derivati fossero «soggette a Monopolio di Stato in tutto il territorio della Repubblica». Il secondo stabiliva che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli seguisse «direttamente tutte le fasi di lavorazione della cannabis» e le concessioni delle licenze per la coltivazione della cannabis e che il ministro dell’Economia stabilisse «il livello delle accise, il livello dell’aggio per la vendita al dettaglio, e le relative modalità di riscossione e versamento, nonché il prezzo di vendita al pubblico del prodotto». Il terzo proponeva che «le maggiori entrate (…) fino al limite massimo di 5 miliardi di euro annui» venissero versate in un apposito fondo istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri «finalizzato ad assicurare la garanzia pubblica per la concessione dei contributi diretti finalizzati all’assistenza della popolazione e alla ripresa economica nei territori interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e del 26 ottobre 2016». L’emendamento è stato bocciato dai deputati del PD e da quelli della Lega Nord: il Movimento 5 Stelle, oltre ai proponenti, ha votato invece a favore.
Una proposta sulla legalizzazione della cannabis è stata bocciata. Era un emendamento alla legge di bilancio, hanno votato contro PD e Lega: ma c'è ancora un disegno di legge in ballo alla Camera.
Il giornale online Marsala.it ha informato mercoledì della settimana scorsa i suoi lettori della citazione con richiesta di danni ricevuta per conto del Comune di Marsala. Il sindaco Giulia Adamo aveva infatti ottenuto che la Giunta la autorizzasse a citare a nome del Comune il direttore di Marsala.it Giacomo Di Girolamo per una serie di articoli che la accusavano di diversi comportamenti scorretti o illeciti. Le maggiori anomalie dell’iniziativa sono due e piuttosto preoccupanti. La prima è che un sindaco denunci e chieda i danni a un giornalista per quello che ha scritto contro di lei, a nome della città tutta (con oneri e spese legali a carico del Comune). La seconda è la sommarietà delle contestazioni contenute nell’atto, che non indica nessun caso specifico delle diffamazioni a cui allude ma una generale insistenza critica del giornale online, e lascia quindi sospettare un’evidente intenzione intimidatoria nei confronti del direttore e del giornale, a cui il sindaco chiede almeno 50 mila euro di danni.
Il sindaco di Marsala e il sito Marsala.it. Giulia Adamo ha ottenuto che il Comune chiedesse 50 mila euro a un giornale online per le critiche pubblicate contro di lei.
Michele Smargiassi, bravo giornalista di Repubblica, esperto e appassionato di fotografia, ha scritto sul suo blog una riflessione sulla “esasperazione virale” dei fotografi per chi chiede loro foto da pubblicare gratuitamente. Smargiassi fa notare che si tratta di una situazione che accomuna tutte le professioni intellettuali, e che può avere molti aspetti, “non tutti deplorevoli”. “Per favore non chiedete foto gratis”. Nei siti-vetrina di tanti fotografi professionisti è diventato ormai un avviso frequente.
Il lavoro deve SEMPRE essere pagato? lo chiede Michele Smargiassi ai fotografi, ma è un tema che riguarda molte categorie.
Oltre a produrre buona parte degli oggetti che utilizziamo tutti i giorni, la Cina è anche uno dei più grandi produttori al mondo di bitcoin, la “moneta virtuale” alternativa alle normali valute della quale si è tornati a parlare molto nelle ultime settimane, in seguito al suo primo utilizzo in borsa e al suo valore in sensibile crescita rispetto alle altre monete. Il “mining” dei bitcoin, cioè la loro produzione grazie al mantenimento del sistema informatico che li fa funzionare, avviene in grandi capannoni dove sono raccolte migliaia di computer, che eseguono i calcoli necessari per creare nuova valuta e gestirne gli scambi. I principali stabilimenti si trovano nelle province del Sichuan e dello Shenzhen, di solito nei pressi di grandi centrali elettriche, dalle quali attingono l’energia per alimentare i loro computer. Molti posti dove si fa il mining dei bitcoin in Cina sono in località segrete, per motivi di sicurezza e in alcuni casi per evitare problemi con i governi locali, che non sempre vedono di buon occhio attività di questo tipo. Altre fabbriche sono invece facilmente identificabili come quelle nelle fotografie, a pochi metri di distanza da centrali elettriche per avere la corrente necessaria per far funzionare centinaia di computer collegati tra loro, e per avere connessioni più veloci a Internet.
Dove si fanno i bitcoin. Le foto delle fabbriche in Cina dove si fa il "mining" della valuta virtuale, tra migliaia di computer collegati tra loro e una miriade di ventole sempre accese.
Negli anni Ottanta la compagnia aerea American Airlines se la passava piuttosto male. In gran parte a causa dell’Airline Deregulation Act, una legge federale statunitense che nel 1978 aveva introdotto significative liberalizzazioni nel mercato del trasporto aereo di passeggeri, aumentando la concorrenza e riducendo il prezzo medio dei biglietti. Per distinguersi dalla concorrenza e raccogliere liquidità, American Airlines decise di mettere in vendita a 250mila dollari l’uno una serie di biglietti illimitati che permettevano a chi li possedeva di andare quando e dove voleva, per sempre, e sempre viaggiando in prima classe. Per chi acquistò i biglietti fu l’offerta «più vantaggiosa nella storia dei viaggi». Per American Airlines fu un’azione piuttosto sconsiderata, e infatti la società prima alzò i prezzi e poi eliminò l’offerta. E c’è anche chi questi biglietti li acquistò ma non può più usarli, perché qualche anno fa American Airlines decise che avevano violato il contratto.
Un solo biglietto per volare per sempre in prima classe. Negli anni Ottanta American Airlines fece questa proposta e qualcuno accettò: seguirono enormi complicazioni.
Lady Gaga è nata con un altro nome il 28 marzo 1986, oggi compie 30 anni, e a 30 anni ha già fatto quasi tutto quello che poteva fare. Ha venduto milioni di dischi, ha vinto 6 Grammy, si scrive le sue canzoni, ha recitato in una famosa serie tv in un ruolo per cui ha vinto un Golden Globe, è amata dagli stilisti che creano per lei gli eccentrici vestiti e costumi che la rendono riconoscibile e che solo lei potrebbe indossare. Ha creato un suo team di produzione, è stata candidata all’Oscar per una canzone sullo stupro che ha subito a 19 anni, si è sempre esposta per i diritti delle persone LGBT anche se non si considera un'”icona gay”, le affidano l’inno del Super Bowl e il tributo a David Bowie, pare che quest’anno uscirà un suo nuovo disco, ma intanto è due anni che si parla del suo declino. E tutto questo è successo in meno di otto anni: il suo primo disco, The Fame, è uscito nel 2008. Era il disco di Poker Face, Paparazzi, Beautiful, Dirty, Rich.
Che cosa può fare ancora Lady Gaga. Che non abbia già fatto: oggi compie 30 anni, e il suo personaggio è così eccentrico e riconoscibile che tutti sanno chi è, anche quelli che non conoscono la sua musica.
Il catalogo di Netflix cambia ogni giorno: anche se magari non ce ne accorgiamo c’è sempre qualcosa di nuovo che arriva e qualcos’altro che viene tolto. Ogni mese Netflix comunica alcune delle nuove cose che arriveranno nei giorni seguenti: salvo sorprese, le più importanti. Come ogni mese, abbiamo scelto le migliori novità. Per iniziare, c’è una discreta scorpacciata di film Marvel. Poi, sempre dalla Marvel, arriverà la terza stagione di Daredevil. Tra le cose di cui più si parla già ora ci saranno la seconda parte di Making a Murderer, il film 22 luglio e la serie Le terrificanti avventure di Sabrina.
Netflix: le novità di ottobre sul catalogo italiano. "Le terrificanti avventure di Sabrina", il film sulla strage di Utøya e la seconda parte di "Making a Murderer", tra le altre cose.
Il TAR del Lazio ha sospeso il decreto con cui era stata nominata dal ministero della Salute la commissione che si era occupata del trattamento Stamina, il controverso “metodo” basato sulle staminali somministrato a decine di pazienti con malattie gravi, per lo più non curabili. Il ricorso era stato presentato dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni. Avendo accolto il ricorso, di fatto il TAR ha anche sospeso il giudizio della Commissione, che aveva bocciato il trattamento Stamina stabilendo che non fosse proseguita la sua sperimentazione. Stamina Foundation aveva contestato la composizione della Commissione, accusando gli esperti che ne facevano parte di non essere imparziali e di essersi espressi già in passato sul trattamento prima di essere nominati.
Che cosa ha deciso il TAR su Stamina. Ha accolto il ricorso di Davide Vannoni e di conseguenza è sospesa la bocciatura del trattamento con staminali da parte dei commissari del ministero della Salute.
Buone Feste è il messaggio di auguri del “doodle” di Google, dedicato per il terzo giorno consecutivo al periodo natalizio. Cliccandoci sopra si viene rimandati alla pagina dei risultati della ricerca per “buone feste”, la formula usata anche nelle occasioni precedenti e che si tiene alla larga da auguri connotati da una specifica tradizione culturale o religiosa. Google aveva già scelto di sostituire il consueto logo con un disegno dedicato alle feste nei due giorni prima di oggi, Santo Stefano; ed è una tradizione che mantiene ormai da quattordici anni. La serie di disegni del 2013 ha un tratto più naif e infantile di quella del 2012, che sembrava più ispirata da una grafica di animazione contemporanea.
Buone Feste, dice Google. Il doodle torna con la neve e un certo romanticismo, dopo la versione più urbana e meno tradizionale del giorno di Natale.
Loro, l’ultimo film di Paolo Sorrentino, è un racconto di un momento della vita di Silvio Berlusconi, quello compreso tra il 2006 e il 2010 e che fu caratterizzato dallo scandalo delle feste in Sardegna. Il film è pieno di riferimenti piuttosto espliciti a fatti e persone reali, ma gran parte dei nomi dei personaggi sono stati cambiati, probabilmente per evitare problemi legali. Racconta e ricostruisce in modo molto acceso diverse storie e momenti di cui in certi casi si ha solo una conoscenza giornalistica e che avrebbero potuto portare a cause e azioni legali di altra natura. Si parla di prostituzione, consumo di droga, favori, appalti truccati, loschi giochi politici e questioni molto private legate sia a Berlusconi – interpretato da Toni Servillo – che ad altri personaggi. Nella seconda parte del film, Loro 2, che uscirà il 10 maggio, si scopriranno probabilmente ulteriori dettagli e ulteriori personaggi. Intanto abbiamo messo insieme una guida che sarà molto utile a chi è andato al cinema in questi giorni.
Guida ai personaggi di “Loro”. Il nuovo film di Sorrentino su Silvio Berlusconi è pieno di riferimenti a fatti e persone reali, ma tutti i nomi sono stati cambiati e orientarsi non è semplicissimo.
In seguito alle dimissioni di Matteo Renzi dalla carica di presidente del Consiglio dei ministri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvierà oggi le consultazioni con tutte le forze politiche per capire se è possibile formare un nuovo governo. Come previsto dalla Costituzione, a Mattarella spetta il compito di verificare la disponibilità tra le forze politiche parlamentari di formare un nuovo governo, che consenta di proseguire la legislatura e di evitare le elezioni anticipate. A partire da oggi si terranno quindi al Quirinale le consultazioni, proprio per avere dichiarazioni più chiare e formali dai partiti, rispetto a quelle fornite fino a oggi alla stampa. Movimento 5 Stelle e Lega Nord hanno già anticipato – con varie dichiarazioni pubbliche – di voler andare a votare, anche se il Movimento 5 Stelle chiede prima di cambiare la legge elettorale (ma senza sostenere un nuovo governo, probabilmente). Forza Italia ha mantenuto una posizione più sfumata, con alcuni suoi esponenti che hanno detto di non essere così convinti che le elezioni anticipate siano la migliore soluzione. Le consultazioni inizieranno oggi alle 18 e termineranno sabato 10 dicembre. Qui di seguito c’è il calendario completo delle consultazioni:
Il calendario delle consultazioni di Mattarella. Si inizia oggi con i presidenti delle camere e Giorgio Napolitano, e si finirà sabato con M5S e PD.
Gabriele Centazzo, imprenditore friulano di Pordenone e presidente dell’azienda Valcucine, ha comprato una pagina su Corriere della Sera e Repubblica per pubblicare un lungo testo che segue una simile iniziativa che aveva preso tre mesi fa, generando una certa attenzione. Centazzo aveva intitolato il suo intervento di allora “Per un nuovo rinascimento italiano”, una serie di analisi e proposte sulla crisi politica italiana, che oggi rilancia annunciando la creazione di un blog per mobilitare il “partito del non voto” (il testo è anche qui).
La nuova pagina a pagamento del presidente di Valcucine. Che continua la sua campagna per "un nuovo Rinascimento italiano".
La Procura di Stoccarda ha archiviato l’inchiesta sulla strage di Sant’Anna di Stazzema: non ci sono documenti che provano la «responsabilità individuale» di 17 persone che erano state accusate dell’uccisione di 560 civili, il 12 agosto 1944. L’indagine era iniziata dieci anni fa: tra gli imputati c’erano dieci ex militari, otto dei quali ancora in vita, condannati all’ergastolo in contumacia dalla Procura Militare di La Spezia nel 2005, per aver partecipato al massacro. E anche Gerhard Sommer, condannato all’ergastolo in Italia, per cui era stata chiesta l’estradizione, negata però dalla Germania. I soldati tedeschi responsabili della strage appartenevano alla 16esima divisione corazzata Reichsfuehrer SS. Secondo la Procura di Stoccarda, per emettere una sentenza d’accusa nei confronti degli imputati era necessario provare, per ogni singolo imputato, la partecipazione alla strage. E questo non è stato possibile, per la mancanza di documenti. Per la Procura, il fatto che i militari appartenessero alle unità delle Waffen-SS, non basta, da solo, per dimostrare la colpa individuale nell’esecuzione della strage. Inoltre, nonostante i reati di omicidio e concorso in omicidio della strage di Sant’Anna di Stazzema non siano prescritti, per la Procura tedesca non è stato possibile accertare con sicurezza che la strage sia stata un’azione di rappresaglia nei confronti della popolazione civile.
La storia di Sant’Anna di Stazzema. Oggi la Procura di Stoccarda ha archiviato l'inchiesta sulla strage, perché non ci sono documenti che certificano l'accusa "individuale" dei 17 imputati, molti già condannati in Italia.
Hedy Lamarr nacque il 9 novembre di 101 anni fa – nel 1914 – a Vienna, in Austria. Fin da molto giovane Lamarr intraprese la carriera di attrice e divenne molto famosa, ancora oggi è questa è nota principalmente grazie ai film in cui ha recitato. Ma ebbe anche una originalissima successiva carriera come scienziata e inventrice, studiosa di tecnologie legate alle crittografie e alle onde radio. Hedy Lamarr fu il nome che scelse all’inizio della sua carriera cinematografica, il vero nome alla nascita era Hedwig Eva Maria Kiesle. Il padre di Hedy Lamarr era un direttore di banca di origini ucraine, mentre la madre era una pianista originaria di Budapest. Verso la fine degli anni Venti Lamarr fu scoperta dal produttore Max Reinhardt, che la portò a Berlino per farla studiare da attrice: al suo ritorno a Vienna iniziò a lavorare ad alcune produzioni cinematografiche, facendosi conoscere come attrice. A 18 anni fu protagonista nel film Ekstase di Gustav Machaty, girato a Praga, in cui aveva il ruolo di una moglie sostanzialmente ignorata dal marito. Il film divenne molto conosciuto per una scena d’amore che mostrava ripetute espressioni d’orgasmo e che divenne un elemento discusso e rilevantissimo della storia professionale di Lamarr.
La storia di Hedy Lamarr, attrice e scienziata. Tutti sanno che fu un'attrice famosissima nei primi del Novecento, pochi che fu anche una straordinaria inventrice: era nata oggi nel 1914.
Negli ultimi giorni sui social network è circolata molto – e commentata con grande indignazione – la notizia della morte di un centinaio di animali di piccola taglia in un’oasi del Veneto, compiuta secondo i suoi gestori da un gruppo di persone “pericolose” e “da assicurare alla giustizia”. A distanza di qualche giorno si è però scoperto che gli animali non sono stati uccisi da un gruppo di vandali, ma più semplicemente da alcune volpi che si sono intrufolate nell’oasi naturale nella notte tra sabato e domenica. La notizia della morte dei cento animali – per lo più galline, conigli e porcellini d’india – nell’oasi dell’associazione SOS Natura di Spinea (Venezia) aveva iniziato a circolare domenica sui giornali locali e in seguito era stata ripresa da quelli nazionali. Il presidente dell’associazione, Enrico Piva, aveva spiegato alla Nuova Venezia che si era sicuramente trattato di “una strage, contro animali indifesi e contro di noi: queste persone sono pericolose e vanno assicurate alla giustizia”. Il giornale spiegava che tra le ipotesi per il “massacro” c’erano la vendetta personale nei confronti di alcuni responsabili dell’oasi e anche una tesi più creativa: “il rito satanico, in una notte di luna piena, come quella di sabato”.
Sono state le volpi a fare la strage di animali a Spinea. Un centinaio di animali erano stati uccisi in un'oasi vicino Venezia, tra grandi proteste per trovare i responsabili: li hanno trovati, e non sono quelli che pensavano.
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la diciottesima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Questa volta si cerca faticosamente un’idea per lo slogan per la campagna elettorale.
La diciottesima puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Questa volta si cerca faticosamente un'idea per lo slogan per la campagna elettorale.
Oggi è il “Cyber Monday” (letteralmente, “lunedì cibernetico”), il giorno in cui molti negozi online mettono in saldo i loro prodotti e organizzano vendite promozionali. La giornata segue la settimana del Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti e, come il Black Friday, è diventata una pratica diffusa anche in molti altri paesi del mondo compresa l’Italia. Le offerte del Cyber Monday interessano sia i prodotti tecnologici come smartphone, tablet e computer, ma anche molte altre categorie di merci compreso l’abbigliamento: l’unica regola è che le vendite avvengano online (non è una regola scritta e formalizzata, naturalmente, quindi spesso gli esercenti aderiscono facendo vendite promozionali nei loro negozi). Citare tutti i partecipanti online sarebbe impossibile, ma tra i tanti ci sono ePrice (di Banzai, che possiede una quota del Post), Amazon e numerosi rivenditori su eBay. Come è nato il Cyber Monday La locuzione “Cyber Monday” fu utilizzata per la prima volta nel 2005 dalla statunitense Ellen Davis, vicepresidente della National Retail Federation, la più grande organizzazione di categoria dei commercianti statunitensi. L’idea era di incentivare gli acquisti online all’inizio del periodo natalizio, che negli Stati Uniti si avvia poco dopo il Giorno del Ringraziamento, ispirandosi al Black Friday, già affermato da tempo e usato dai negozianti e dai grandi magazzini per fare vendite promozionali. Un’analisi condotta nel 2004 aveva messo in evidenza un aumento considerevole delle vendite online nel lunedì successivo al Black Friday, per questo l’anno successivo Davis aveva pensato di sfruttare l’occasione per formalizzare una giornata di acquisti online, chiamandolo appunto Cyber Monday.
Oggi è il Cyber Monday. È il giorno delle offerte sui prodotti elettronici, e non solo, che esiste dal 2005 negli Stati Uniti e da qualche anno anche in Italia: le cose da sapere.
Negli ultimi quindici anni, come hanno spiegato molti esperti dell’azienda musicale, per un artista o un gruppo musicale fare concerti e tour è diventato molto più redditizio che vendere dischi. La maggiore importanza dei concerti dal vivo ha innescato un meccanismo per cui i tour sono diventati sempre più lunghi, spettacolari e quindi costosi per chi anticipa i soldi, cioè i musicisti o le loro case discografiche. E dato che i soldi in ballo sono diventati moltissimi – si parla di milioni di euro – è emersa la necessità di cautelarsi da eventuali guai o problemi che possono succedere durante il tour. Come ha spiegato un lungo articolo del Guardian, di conseguenza, si è diffusa sempre di più la pratica di stipulare un’assicurazione che renda meno rischioso l’investimento economico e gli eventuali guadagni. Come funziona Il Guardian spiega che i costi per sostenere un concerto sono molto alti, specialmente per chi suona in posti come stadi e palazzetti, o deve assumere decine di ballerini o tecnici per montare un palco particolarmente elaborato. I guadagni sono ovviamente molto alti, in caso di successo: Billboard ha stimato che nel suo ultimo tour la cantante Taylor Swift abbia guadagnato 2,9 milioni di dollari a ogni tappa. Parallelamente, nel caso un concerto non si svolga per qualsiasi motivo, le perdite sono ugualmente enormi. Di conseguenza moltissime band hanno preso l’abitudine di stipulare un’assicurazione all’inizio del tour che gli permetta di sostenere questi costi e di non esporsi eccessivamente.
Il business dell’assicurazione sui concerti. Il Guardian spiega cosa succede quando una band deve annullare un concerto, e cosa fa per evitare di perdere un sacco di soldi.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 37.255 nuovi casi positivi al coronavirus e 544 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 34.704 (560 in più rispetto a ieri), di cui 3.306 nei reparti di terapia intensiva (76 in più di ieri) e 31.398 ricoverate con sintomi (484 in più di ieri). Sono stati analizzati 227.695 tamponi e testate 135.117 persone. È risultato positivo il 16.4 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 40.896 e i decessi 550. Il maggior numero di nuovi casi positivi è stato rilevato in Lombardia (8.129). Seguono Piemonte (4.471), Veneto (3.578), Campania (3.351), Lazio (2.997), Emilia-Romagna (2.637) e Toscana (2.420).
I dati sul coronavirus di oggi, sabato 14 novembre.
Divenuta meno credibile l’ipotesi di elezioni a breve – almeno per i prossimi quindici minuti -, e allentatesi un po’ le tensioni e le possibilità di risse stradali in seno alla maggioranza, il nuovo evento nuovo da ricercare per l’informazione politica non è più bellicoso ma pacifista: ovvero il possibile rientro dei finiani di Futuro e Libertà dentro al PdL. Lo si abbozza da qualche giorno e oggi ne parlano apertamente la Stampa e il Corriere della Sera intervistando due esponenti finiani. Sulla Stampa l’onorevole Urso chiede di “resettare tutto” ed esclude la formazione di un nuovo partito.
Finiani, tira aria di rientrare nei ranghi? urso e Baldassarri parlano di percorso già avviato, ma altri non dimenticheranno facilmente le violenze di luglio.
Sabato nel Parco Sempione a Milano si è tenuta la manifestazione Ricetta Milano, la cosiddetta “tavolata multietnica” per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e, più in generale, contro il razzismo. È stata organizzata dal Comune di Milano per celebrare «il carattere aperto, accogliente e internazionale di Milano». Il sindaco Giuseppe Sala ha detto che «se veramente crediamo che la via portata avanti da Salvini, e non solo da lui nel mondo, è la via sbagliata, dobbiamo offrire un’alternativa che nasce da azioni simboliche e dalla capacità prima di accoglienza e poi di integrazione». La tavolata multietnica è stata soprattutto un grande pranzo nel quale i partecipanti («milanesi, di nascita o di adozione») erano invitati a portare un piatto della propria infanzia e del proprio paese da condividere con tutti gli altri. Hanno partecipato circa 10.000 persone e 160 comunità straniere, sistemate attorno a una tavola lunga 2,6 chilometri nei viali del parco. Mentre si mangiava ci sono stati musica, canti e balli tradizionali dei paesi rappresentati dai partecipanti.
Le foto della “tavolata multietnica” di Milano. 10.000 persone hanno mangiato insieme piatti tradizionali da tutto il mondo, per promuovere l’accoglienza e l'integrazione dei migranti.
Federico Scarchilli è un fotografo italiano di 25 anni che si occupa soprattutto di architettura e paesaggi. Nel 2014 ha iniziato il progetto “The Dark Side of the city” in cui fotografa strade, palazzi, scorci delle città resi misteriosi, inquietanti e senza tempo dalla notte: dopo aver esplorato Venezia, si è spostato nei Paesi Bassi, in India e infine a Roma, dove piazze e vicoli che abbiamo visto centinaia di volte affollati e frenetici diventano silenziosi e quasi arcaici. Scarchilli ha spiegato al Post che il progetto è «un lungo viaggio in solitudine, attraverso palazzi, chiese, templi e piazze» con l’obiettivo di «testimoniare un fascino smarrito nel tempo».
Roma di notte, silenziosa e insolita. Piazze, statue, scorci solitamente affollati, nelle fotografie notturne di Federico Scarchilli.
Fino al 4 settembre il Fashion and Textile Museum di Londra ospita la mostra Missoni Art Colour, che raccoglie abiti e materiali d’archivio della casa di moda italiana Missoni, fondata nel 1953 a Gallarate, in provincia di Varese e famosa soprattutto per le maglie con fantasie a righe o a zig zag. La mostra espone studi tessili, arazzi e dipinti di Ottavio Missoni (1921-2013), fondatore dell’azienda insieme alla moglie Rosita Jelmini, e 40 dipinti di artisti del Nocevento che hanno influenzato lo stile di Missoni: tra questi Gino Severini, Lucio Fontana, Bruno Munari e Sonia Delaunay. Gli abiti in mostra sono stati disegnati da Rosita Missoni fino al 1997, e poi dalla figlia Angela Missoni. La mostra è organizzata come una serie di installazioni e comprende anche due opere contemporanee commissionate da Missoni: Sinfonia tessile, un’installazione sonora di Pietro Pirelli realizzata registrando i rumori prodotti dalle macchine delle fabbriche Missoni, e Casa di Moda del video-artista turco Ali Kazma, un’installazione video realizzata sempre nelle fabbriche dell’azienda.
La storia di Missoni in una mostra. Manichini, tessuti, arazzi, dipinti e opere d'arte di artisti come Gino Severini e Lucio Fontana, a Londra.
Per ricordare Claudio Abbado, morto lunedì 20 gennaio, la Filarmonica della Scala diretta da Daniel Barenboim esegue la Marcia Funebre dall’Eroica di Beethoven alla Scala di Milano. Il teatro è vuoto con le porte aperte, per consentire l’ascolto a chi si trova nella piazza.
Il concerto per Abbado a Milano – diretta. La Filarmonica della Scala diretta da Daniel Barenboim esegue la Marcia Funebre dall'Eroica di Beethoven.
Se ultimamente avete sentito un numero crescente di amici e amiche lamentarsi che, visti i risultati delle recenti elezioni, forse non tutti dovrebbero avere il diritto di votare, o se vi è sembrato che sui social network aumentassero i meme e le pagine dedicate alla necessità di limitare il suffragio universale alle categorie che se lo meritano, è probabile che non siano state soltanto vostre impressioni. Secondo la più vasta e completa indagine di opinione realizzata negli ultimi anni su questo tema, la soddisfazione nei confronti della democrazia non è mai stata così bassa. La ricerca è stata realizzata dal Centre for the Future of Democracy dell’Università di Cambridge e a curarla è stato il docente di scienze politiche Roberto Foa con alcuni colleghi. Si tratta di un grosso lavoro, che prende in considerazione 154 paesi differenti e 25 anni di rilevazioni statistiche sulla soddisfazione dei cittadini nei confronti della democrazia. In tutto, i ricercatori hanno esaminato e paragonato 3.500 indagini d’opinione differenti, provenienti da 25 fonti diverse per un totale di 4 milioni di intervistati.
Non siamo mai stati così insoddisfatti della democrazia. È la conclusione del più completo studio sul tema realizzato negli ultimi anni, che ha messo insieme dati provenienti da più di 150 nazioni.
È un'antologia che raccoglie reportage e saggi scritti dall'autore di "L'avversario" e di "Limonov" negli ultimi 25 anni; in Italia uscirà nel 2017 La Stampa ha chiesto a ristoranti, commercianti e altri business in città se gli affari siano aiutati o limitati da Expo
Vodafone investe un miliardo per la banda larga in mille comuni. Il progetto dovrebbe coprire l'80% dei comuni nelle condizioni peggiori, ma non è ancora la soluzione perfetta.
Matteo Renzi ha chiesto alla direzione nazionale del Partito Democratico di votare un documento che ringrazia Enrico Letta per il lavoro svolto in questi dieci mesi da presidente del Consiglio ma chiede “una fase nuova con un esecutivo nuovo”, di fatto proponendo la cosiddetta “staffetta”, cioè la sostituzione di Letta alla guida del governo con se stesso. Questa ipotesi col passare dei giorni ha trovato maggiori possibilità e sostegno – eccetto quello del diretto interessato, cioè Enrico Letta, che ieri ha presentato un nuovo ambizioso programma di governo. La direzione nazionale del partito ha approvato a larghissima maggioranza – favorevoli 136, contrari 16, 2 astenuti – la proposta di Renzi. Letta ha annunciato per domani le sue dimissioni. – I video dei discorsi di Renzi, Cuperlo, Civati e Orfini alla direzione del PD
Renzi chiede il governo Renzi. Il segretario PD dice che serve "un nuovo esecutivo" e di fatto chiede le dimissioni di Letta: la direzione nazionale ha approvato a grande maggioranza la sua proposta.
Poche conversazioni estive sono polarizzanti come quelle sull’aria condizionata: c’è chi la terrebbe accesa tutto il giorno a temperature artiche, chi vorrebbe metterla al bando del tutto e chi cerca mediazioni, o indossa golfini passivo-aggressivi per far capire agli altri che forse stanno esagerando (c’è anche la variante opposta, “sto sudando!”). I condizionatori – che hanno migliorato la vita a milioni di persone in tutto il mondo, ma hanno anche comportato un aumento considerevole dei consumi energetici e dell’inquinamento – hanno i loro pregi e i loro difetti, anche per quanto riguarda la salute. In linea di massima, però, tenete presente una cosa: l’aria condizionata non fa male. Il fresco che produce non vi farà ammalare. Ci possono essere alcuni imprevisti, però, soprattutto per chi ne abusa o utilizza i condizionatori nel modo sbagliato. Il freddo non fa ammalare Benché sia un luogo comunque diffuso e radicato, a oggi nessuna ricerca scientifica ha mai dimostrato in modo incontrovertibile che il freddo causi più facilmente raffreddore, mal di gola, tosse o addirittura l’influenza. Quella cosa del “colpo d’aria”, o di “non prendere freddo”, repertorio di nonne e mamme di ogni dove, è falsa: non ci si ammala per il freddo. Per ammalarsi è necessaria la presenza di virus e alcuni tipi di batteri: in loro assenza semplicemente non può verificarsi un’infezione delle vie aeree superiori, quello che di solito chiamiamo raffreddore. Qui potete trovare altre informazioni, approfondimenti e riferimenti sul rapporto tra freddo e malattie.
L’aria condizionata fa male? una volta per tutte, la risposta è NO (ma possiamo argomentare, con questa guida minima per preoccupati, intransigenti e accaldati).
Venerdì 8 novembre l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha annunciato l’abbassamento del rating del debito sovrano della Francia, da AA+ ad AA, motivando la decisione con l’alta disoccupazione e le politiche del presidente Hollande e del suo governo in materia fiscale. Nella dichiarazione che accompagna la notizia dell’abbassamento, gli analisti di S&P criticano il governo per l’aumento della pressione fiscale e “l’incapacità di ridurre in modo significativo la spesa pubblica complessiva”. Il cosiddetto outlook della Francia è passato da “stabile” a “negativo”, il che significa che l’agenzia di rating trova possibile un ulteriore abbassamento nei prossimi due anni.
S&P ha abbassato il rating della Francia. Per la seconda volta in meno di due anni, con giudizi critici sulle politiche del governo Hollande.
Nicole Kidman. Il nome evoca molte immagini e associazioni: la cascata di ricci rossi, il viso impertinente e gli occhi blu di quando era ancora un’attrice alle prime armi; il matrimonio con Tom Cruise e la successiva fuga da Scientology; il fisico agile e i tratti innocenti che presenta ancora oggi. Un’espressione che però spesso ci dimentichiamo di attribuire a Kidman è “grande attrice”. Forse per via del suo atteggiamento, caratterizzato da una modestia schiva e riservata, ha reso facile sottovalutare Kidman nel corso di una carriera ormai trentennale. La settimana scorsa, però, ci ha fatto ricordare perché dovremmo apprezzare un’attrice che è riuscita ad avere una delle carriere più affascinanti in assoluto in un settore famoso per etichettare le star all’inizio della loro carriera, tenerle chiuse in una scatola e poi scartarle quando le loro caratteristiche fisiche iniziano a mostrare segni di decadimento o di naturale evoluzione. Kidman è riuscita a sfuggire a questa trappola, come può confermare chiunque abbia visto la recente serie di HBO Big Little Lies. La serie – a metà tra un thriller che coinvolge lo spettatore in modo compulsivo e un melodramma domestico – si è rivelata un successo inaspettato nell’era del “picco della televisione”, grazie principalmente al suo cast, che comprende Reese Witherspoon, Laura Dern, Zoë Kravitz, Shailene Woodley e Kidman, nella parte di una donna vittima di abusi sposata con un dirigente di successo. Kidman – che ha coprodotto la serie insieme a Whiterspoon – si è fatta notare per la sua interpretazione di una donna che combatte per la sua sopravvivenza fisica e psichica, trasmettendo un senso di vergogna, ambiguità, fredda confusione, determinazione e segni appena percepibili di forza latente. Quella di Kidman, mai appariscente o gratuita, è un’interpretazione delicata e studiata nei minimi dettagli, come la porcellana di cui sembra fatto il suo personaggio, Celeste, che ricorda una bambola.
Nicole Kidman è sottovalutata? nonostante le parti diverse e poco convenzionali che ha recitato in carriera, difficilmente la consideriamo una "grande attrice": a torto, dice il Washington Post.
Pochi giorni fa TikTok ha reso pubbliche alcune informazioni su come funziona il suo algoritmo di raccomandazione, cioè il sistema che propone agli utenti nuovi video mentre scorrono la schermata dell’app nella sezione “Per te”, dove sono mostrati i video pubblici. TikTok ha spiegato come funziona l’algoritmo con un post sul suo blog aziendale e di persona ad alcuni giornalisti americani, che hanno potuto anche analizzare e testare il codice. Gli algoritmi di raccomandazione sono molto importanti per un social network, perché determinano la qualità dell’engagement, cioè il tempo e l’attività che ciascun utente dedica alla app. L’algoritmo di TikTok, poi, è famoso nel mondo della tecnologia per la precisione delle raccomandazioni che riesce a dare. Eugene Wei, imprenditore e analista americano, all’inizio di agosto ha scritto sul suo blog personale: «Prima di TikTok, avrei detto che YouTube aveva il miglior algoritmo nel settore video, ma in confronto a quello di TikTok l’algoritmo di YouTube sembra rudimentale».
Come funziona l’algoritmo di TikTok. È considerato uno dei più efficaci per tenere gli utenti incollati all'app, e l'azienda ne ha spiegato alcuni pezzi.
L’udienza preliminare è stata aggiornata al 4 aprile. Altre due udienze sono già state fissate per il 2 e il 30 maggio. ***
Perché oggi Berlusconi è stato in tribunale. Il premier in aula a Milano per un'udienza preliminare del processo Mediatrade: di che si tratta.
Sabato ha aperto negli spazi dell’Armani/Silos di Milano la mostra Heimat. A Sense of Belonging, dedicata al fotografo tedesco Peter Lindbergh, uno dei più celebri fotografi di moda degli ultimi 50 anni, morto a 74 anni il 4 settembre scorso. Heimat. A Sense of Belonging ospita una selezione delle opere di Lindbergh, tra cui alcuni inediti, dagli anni Ottanta agli anni Dieci. È suddivisa in tre parti: i ritratti di The Naked Truth, Heimat e The Modern Heroine, dedicato all’idea di donna potente e indipendente che prevale nelle sue foto. Heimat, che in tedesco indica la casa come luogo di appartenenza e degli affetti, mostra le corrispondenze tra lo stile del fotografo e le atmosfere di Duisburg – la città industriale in cui è cresciuto, tra fabbriche, nebbia e cemento – e della Berlino degli anni Venti, punto di riferimento per gli artisti e i creativi d’Europa, con l’affermarsi del cinema e delle avanguardie espressioniste e moderniste.
C’è una mostra su Peter Lindbergh a Milano. Raccoglie opere famose e inedite di uno dei più importanti fotografi di moda del Novecento.
La rettrice dell’Università per stranieri di Perugia Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e alcuni professori che lo scorso 17 settembre effettuarono l’esame di lingua italiana per far ottenere la cittadinanza al calciatore uruguaiano Luis Suarez sono stati sospesi dall’attività per otto mesi. La sospensione è stata ordinata dal giudice per le indagini preliminari, che ha condiviso la tesi accusatoria della procura di Perugia. Grego, Olivieri, la professoressa Stefania Spina, che preparò Suarez all’esame, e il componente della commissione “Celi Immigrati” Lorenzo Rocca sono indagati per “rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici”. Secondo l’accusa i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati al calciatore, «giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’università».
La rettrice dell’Università per stranieri di Perugia è stata sospesa a causa dell’esame di italiano di Luis Suarez.
Il gruppo bancario UBI Banca ha presentato il suo nuovo piano industriale che prevede, tra le altre cose, «la riduzione di personale per circa 2.030 persone» entro il 2022. Negli esuberi annunciati rientrano anche 300 lavoratori la cui uscita faceva già parte dell’accordo sindacale raggiunto nel dicembre 2019. Il piano, che include anche la chiusura di 175 filiali, prevede di realizzare 665 milioni di euro di utile netto per il 2022 e mantenere in media che il 40 per cento dei profitti venga destinato ai dividendi. Nella nota diffusa dalla banca Victor Messiah, CEO del gruppo, ha detto che «il triennio di Piano rappresenta in modo simbolico il lasciarsi alle spalle un decennio di crisi che la Banca peraltro ha affrontato con resilienza. Basandosi su un approccio conservativo per gli scenari futuri, la Banca è convinta di avere tutte le capacità di evolvere il proprio modello di business al servizio di azionisti, clienti, personale e del contesto ambientale in cui opera».
UBI Banca ha annunciato più di 2mila esuberi entro il 2022.
Per la prima volta l’azienda spaziale privata SpaceX ha portato in orbita un’astronauta e tre astronauti utilizzando una capsula Crew Dragon che aveva già utilizzato in un precedente lancio. I quattro astronauti sono ora in viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale, alla quale attraccheranno nelle prime ore di sabato 24 aprile. 3.. 2.. 1.. and liftoff! Endeavour launches once again. Four astronauts from three countries on Crew-2, now making their way to the one and only @Space_Station: pic.twitter.com/WDAl8g7bUK
Per la prima volta SpaceX ha portato in orbita quattro astronauti su un veicolo spaziale già utilizzato.
Da qualche anno il pubblico internazionale dei podcast – contenuti audio disponibili on demand, in estrema sintesi – è in grande espansione, e specialmente negli Stati Uniti ce ne sono di popolarissimi. Nel 2017 l’intero mercato statunitense dei podcast ha fatturato 314 milioni di dollari, grazie alle pubblicità, e si stima che per il 202o arriverà a 659 milioni di dollari. Anche in Italia qualcosa si muove, come sanno gli ascoltatori dei podcast del Post, il Weekly Post e il podcast di Konrad (e non solo, naturalmente). Rispetto agli Stati Uniti però è un mercato ancora piccolo, dominato dalle repliche dei tradizionali programmi radiofonici, con rare eccezioni. Alcuni dei podcast più popolari negli Stati Uniti sono paragonabili alle serie televisive per cura dei dettagli, complessità e lavoro di ricerca, con il vantaggio che – a differenza delle serie tv – possono essere ascoltati mentre si fa altro, che sia viaggiare, lavare i piatti, andare in macchina o in bici, fare ginnastica, senza il bisogno di uno schermo da guardare. E il successo di questi podcast è tale che diversi produttori televisivi hanno deciso di comprarne i diritti per trasformarli in serie tv. Il New York Times ha paragonato questa nuova ondata di serie tv tratte dai podcast a quella che ci fu negli anni Quaranta e Cinquanta, quando la televisione divenne sempre più diffusa negli Stati Uniti, e i produttori decisero di trasportare alcuni dei più popolari spettacoli radiofonici dell’epoca sul piccolo schermo. Di seguito abbiamo raccolto dieci podcast tra quelli che sono già diventati delle serie tv o che lo diventeranno nei prossimi mesi: alcuni sono usciti anche in Italia, mentre per altri dovremo ancora aspettare.
Le serie TV tratte dai podcast. Alcune sono già disponibili, anche in Italia; altre arriveranno nei prossimi mesi, trainate dal successo statunitense delle cose che si ascoltano.
Questa notte in Italia c’è stato il solstizio d’estate e, astronomicamente parlando, è iniziata la stagione estiva. Il solstizio d’estate è un momento preciso, non un intero giorno: è stato questa mattina alle 6:24. Il giorno in cui avviene il solstizio d’estate è quello con più ore di luce dell’anno, così come il giorno in cui cade quello d’inverno è quello che ne ha meno. L’estate durera fino al 22 settembre, data del prossimo equinozio d’autunno. Durante gli equinozi, che corrispondono agli inizi dell’autunno e della primavera, le ore di luce e di buio sono uguali nel corso di una giornata. Solstizi ed equinzoni sono tra gli eventi astronomici più semplici da notare sulla Terra, e probabilmente anche per questo motivo sono entrati nella tradizione di moltissime culture, dove sono utilizzati per determinare, un poco a spanne, il cambiamento delle stagioni.
Cos’è il solstizio d’estate. E perché oggi, il primo giorno dell'estate astronomica, è il giorno con più ore di luce dell'anno.
Continua a nevicare in quasi tutto il nord Italia e continuano anche i disagi, soprattutto sui trasporti e le ferrovie. Soprattutto in Emilia Romagna e a Bologna, dove diversi treni sono stati cancellati e quelli che partono hanno un ritardo medio di 30-40 minuti. L’aeroporto ha riaperto dale 9 di stamattina ma solo per i voli in partenza. Il Corriere di Bologna scrive che stamattina in città c’era più di mezzo metro di neve. E nevica ancora. Gianfilippo Oggioni, fotografo di LaPresse, si è fatto oggi un giro per la città e ha scattato queste foto. – La neve a Torino – La neve a Milano – Neve in tutto il mondo
La neve a Bologna. Le foto delle strade e le piazze della città con oltre mezzo metro di neve.
A Genova ci sono stati nuovi allagamenti a causa delle forti piogge e nella notte tra venerdì e sabato 19 persone hanno dovuto lasciare le loro case per precauzione. La situazione più grave, ha spiegato il governatore della regione Liguria Giovanni Toti, è nella zona del torrente Polcevera, dove ci sono stati allagamenti di strade e dei piani più bassi di diverse case. Quattro palazzine sono isolate a causa di una frana e le 120 persone che ci vivono sono bloccate in casa. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire per recuperare delle persone rimaste bloccate con le loro auto mentre attraversavano il sottopasso del Brin, nella stessa zona della città. Per tutta la giornata di oggi nella zona di Genova e in tutta la Liguria occidentale è stata data l’allerta rossa per i rischi collegati al maltempo.
A Genova ci sono stati allagamenti a causa delle forti piogge e 19 persone hanno dovuto lasciare le loro case.
Da oggi, venerdì 7 dicembre, a Milano e in altri comuni della Lombardia è attivo il blocco della circolazione per i veicoli diesel Euro 4, dalle 8.30 alle 18.30. È una delle misure prese dopo che il livello di polveri sottili (PM10) nell’aria è stato per quattro giorni consecutivi oltre i livelli consentiti. Tra le misure introdotte ce n’è anche una che impone «il divieto di superare la temperatura di 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali e il divieto di utilizzare sistemi di riscaldamento domestico a legna non efficiente (classe emissiva fino a 2 stelle compresa)». Si tratta, per intenderci, dello stesso tipo di provvedimento che fu preso a fine ottobre. Il blocco è attivo anche in altri comuni di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna: in genere quelli sopra i 30mila abitanti (in cui sia stato superato il limite). Per capire invece se la vostra auto è o non è Euro 4, basta andare qui.
Da oggi i diesel Euro 4 non possono circolare a Milano. E in altri comuni del nord Italia, dalle 8.30 alle 18.30, fino a quando i livelli di particolato si abbasseranno.
Nella quarta sala della mostra delle Scuderie del Quirinale Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza ci sono due grossi oggetti di legno che somigliano alle ante di un portone: sono due dei portelli che per circa quattro secoli, dal Cinquecento al 1935, furono usati per bloccare o lasciar passare l’acqua di uno dei navigli di Milano, permettendo così alle imbarcazioni di entrare e uscire dalla città. Sono stati restaurati nel 2016 e fanno parte della mostra su Leonardo – la prima occasione in cui sono esposte – perché l’artista e ingegnere li disegnò in una delle pagine del Codice Atlantico, la sua più grande e importante raccolta di disegni e scritti. Proprio per questo sono chiamati “porte vinciane”. Le porte vinciane sono tuttora usate in alcuni sistemi di canali. Senza entrare in troppi dettagli tecnici, sono fatte in modo che i due portelli si chiudano facendo un angolo interno minore di 180 gradi, quindi disegnando una specie di freccia nella direzione in cui l’acqua scorre; hanno degli sportelli per far passare l’acqua che coprono solo una piccola parte della loro superficie. Quelle conservate e restaurate si trovavano tra il naviglio della Martesana e la conca di San Marco, che fu interrata negli anni Trenta del Novecento: si trovavano alla fine di via San Marco, vicino a dove inizia via Melchiorre Gioia, per chi conosce Milano.
Un’invenzione di Leonardo che non lo è. Come altre cose, le "porte vinciane" che venivano usate anche nei Navigli di Milano non se le è inventate lui.
Legend è un film nei cinema dal 3 marzo e racconta la storia dei gemelli Kray, due famosi gangster della Londra degli anni Sessanta. Il film è tratto dal libro The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins, scritto nel 1972 da John Pearson. A interpretare i due gemelli Kray – Ronald e Reginald – è un solo attore: Tom Hardy. Hardy, anche lui britannico, è uno degli attori i cui film sono andati meglio negli ultimi anni: ha recitato in Inception, Il cavaliere oscuro – Il ritorno e Lawless e nel 2015 ha avuto un ruolo da protagonista in Mad Max: Fury Road e uno piuttosto importante in The Revenant. Due film che, insieme, hanno vinto sei Oscar (e avevano 22 nomination). Legend racconta solo alcuni anni della vita dei gemelli Kray: il film inizia verso la fine degli anni Cinquanta e segue la loro ascesa nella malavita di Londra durante gli anni Sessanta. La voce narrante del film è di Frances Shea, la moglie di Reginald (interpretata da Colin Morgan). I due gemelli erano simili nell’aspetto ma diversissimi nel carattere: Reginald era più riflessivo e calcolatore, Ronald – a cui negli anni Settanta fu diagnosticata una schizofrenia paranoide – era molto più impulsivo. Nel film i caratteri dei due Kray sono estremizzati. L’Independent sintetizza così la differenza che c’è in Legend tra i due fratelli: «Reginald era quello carismatico e con la faccia tosta, che voleva rigare dritto in nome dell’amore; Ronald era l’omone psicotico, goffo e impacciato che mandava tutto all’aria». Nel film Ronald è gay ma in realtà lui si definiva bisessuale.
La vera storia dei gemelli Kray, i protagonisti di “Legend”. Nel film sono interpretati dallo stesso attore, Tom Hardy: storia dei due famosi gangster di cui "Legend" racconta solo una piccola parte.
La carta è la materia di cui sono fatti i libri – oltre che i soldi, i quaderni e un sacco di altre cose – ma in pochi, sfogliando un libro, sono in grado di dire di che tipo di carta sia fatto. In altri campi non è così: le conoscenze tecniche elementari sono diffuse e gli esperti – o i sedicenti tali – proliferano. Quasi tutti sanno distinguere il denim dai tweed, la seta dal lino o il cachemire dall’acrilico, e negli ultimi anni si sono moltiplicati gli esperti di cibo e di vino. Nonostante la carta sia fondamentale per valutare i libri in quanto oggetti attraverso la vista, il tatto e l’olfatto, quasi nessuno sa dire perché un libro si sia ingiallito, quali siano gli editori che usano la carta migliore e se una copertina sia goffrata oppure marcata a feltro. Distinguiamo a stento la carta vetrata. Una copia di “Mémoires. Structures portantes d’Asger Jorn” di Guy Debord e Asger Jorn, i fondatori dell’Internazionale situazionista. Fu stampata a Copenhagen nel 1959. Nel 2011 una copia è stata venduta all’asta a Parigi da Christie’s per 3mila euro. Jorn disse allo stampatore Permild che la copertina in carta vetrata era stata pensata per minacciare i libri vicini sullo scaffale o per pulire tavoli di mogano.
Cos’è la carta. È la materia prima di cui sono fatti i libri e ha una storia infinita, innumerevoli varietà, editori che ci stanno attenti e altri che la ignorano.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La sinistra italiana è conservatrice? angelo Panebianco sul Corriere della Sera ripropone una questione assai dibattuta e ancora aperta.
Il primo febbraio di trent’anni fa andava in onda sulla NBC la prima puntata del Late Night, lo show notturno di David Letterman. Il programma andò in onda sulla stessa emittente per undici anni per poi passare nel 1993 alla CBS, con il nuovo titolo Late Show e condotto sempre da Letterman. Negli anni tutti i personaggi della politica, della musica e dello spettacolo più importanti sono stati ospiti del programma, diventato uno dei più seguiti dal pubblico e tra i più apprezzati dalla critica. Lo show viene riproposto al di fuori degli Stati Uniti in buona parte del mondo da altri canali televisivi, cosa che ha contribuito a estendere il suo successo anche all’estero e a renderlo una efficace rappresentazione dei nostri tempi. Prima di condurre la trasmissione, il conduttore si era occupato di un programma del mattino sulla NBC nel 1980 che non andò particolarmente bene e fu chiuso dopo appena 18 settimane di programmazione. Nonostante la chiusura, la società propose a Letterman di rimanere e nel 1981 lo coinvolse in un progetto per la messa in onda di un nuovo programma notturno indirizzato a un pubblico giovane e prevalentemente maschile. Letterman all’epoca era trentenne e sembrava la persona adatta per sperimentare la nuova trasmissione.
Trent’anni con David Letterman. Da Bill Murray a Barack Obama passando per Bruce Springsteen, la storia e i video del programma serale più conosciuto degli Stati Uniti.
Paolo Giordana, capo di gabinetto del sindaco di Torino, si è dimesso per aver chiesto di rimuovere una multa ad un suo amico al presidente di Gtt, l’azienda di trasporto locale di Torino. La richiesta di Giordana era diventata pubblica stamattina, quando è stato diffuso il contenuto di una telefonata fra lui e il presidente di Gtt intercettata nell’ambito dell’indagine sui conti dell’azienda. In una nota, Giordana ha spiegato: «Sono convinto della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più di ogni altra cosa, tutelare Torino e l’amministrazione». Giordana era un collaboratore strettissimo di Appendino, e una delle persone che più aveva spinto e sostenuto la sua candidatura a sindaco.
Paolo Giordana, capo di gabinetto del sindaco di Torino, si è dimesso per aver chiesto di togliere una multa a un amico. Aveva chiesto al presidente dell'azienda del trasporto pubblico di rimuovere una multa presa da un amico sull'autobus.
È in programma per lunedì 29 gennaio uno sciopero dei lavoratori di Ntv (Italo-Nuovo trasporto viaggiatori), l’azienda che gestisce i treni ad alta velocità Italo. Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali di settore Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl Trasporti e Fast Mobilità. Nel comunicato diffuso dai sindacati si legge che «contrariamente a quanto ha affermato pubblicamente, Ntv continua a rifiutare il confronto sul rinnovo del contratto nel perimetro del nuovo contratto della Mobilità, pretendendo di definirne uno proprio. Il contratto aziendale è scaduto dal 31 dicembre 2014. Come se ciò non bastasse, la società rifiuta di riconoscere ai lavoratori il premio previsto, dovuto agli ottimi risultati di bilancio, già consolidati e annunciati pubblicamente dall’azienda».
Le cose da sapere sullo sciopero dei treni di Italo di lunedì 29 gennaio. Durerà otto ore, ma alcuni treni saranno garantiti: gli orari e le altre informazioni utili.
Domenica scorsa a Napoli si sono tenute le elezioni primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra: vi partecipavano il PD, i Verdi, Sinistra e Libertà e i Socialisti. Non partecipava l’IdV, per conto della quale si è continuato a parlare per settimane della possibilità di una candidatura solitaria dell’europarlamentare Luigi De Magistris. Cosa è successo I candidati alle primarie erano quattro, fra questi due i favoriti: Umberto Ranieri e Andrea Cozzolino. Il primo, ex senatore ed ex sottosegretario, ha vinto in tutti i collegi della città eccetto uno, quello di Secondigliano, nel quale Cozzolino, eurodeputato, ha raccolto un numero enorme di voti – quasi quanto il numero degli elettori del PD alle ultime elezioni – tanto da fargli superare il vantaggio raccolto da Ranieri in tutti gli altri nove collegi della città. I sostenitori di Ranieri hanno subito lamentato la presenza di irregolarità, e le denunce in tal senso si sono moltiplicate: chi parlava di aver visto votare dei noti esponenti del PdL locale, chi faceva riferimento a folti gruppi di cinesi, chi parlava di infiltrazioni della camorra, chi addirittura sosteneva che molte di quelle schede non fossero state fisicamente votate da alcun elettore.
Il gran casino delle primarie a Napoli. Un punto della situazione sulla caotica situazione aperta dal voto di domenica e sulle possibili vie d'uscita.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono i protagonisti di Star Wars: Il risveglio della Forza, il settimo film della saga che uscirà in Italia il 16 dicembre, impegnati negli eventi promozionali per l’uscita del film in giro per il mondo: Harrison Ford in Australia, Lupita Nyong’o in Messico e Adam Driver in Giappone. La duchessa di Cambridge Kate Middleton è apparsa molto divertita mentre parlava con un trader (che indossava dei tacchi a spillo) durante un evento benefico nella sede di una società finanziaria di Londra, così come sembravano divertirsi molto Tim Roth, Quentin Tarantino e Kurt Russell alla prima di The Hateful Eight, sempre a Londra. Infine papa Francesco, questa settimana di nuovo in modalità “supereroe” mentre apre la Porta santa per dare il via al Giubileo straordinario a Roma. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Rihanna, Adele, il vincitore di X Factor e il Papa in versione supereroe, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana.
In un anno gli abbonati di Spotify sono cresciuti del 31 per cento, arrivando ad essere 131 milioni alla fine di settembre. Lo ha detto Spotify lunedì, diffondendo i dati sull’andamento del gruppo nel terzo trimestre del 2019 e confermando di essere ancora di gran lunga il primo servizio di musica in streaming per numero di abbonati. Apple Music, che esiste dal 2015 ed è il principale concorrente di Spotify, ha circa 60 milioni di abbonati. Lunedì, Spotify ha anche detto che nell’ultimo anno è cresciuto del 30 per cento il numero di persone che usa i suoi servizi almeno una volta a settimana (248 milioni di persone), molti dei quali accontentandosi dell’offerta gratuita (che prevede l’ascolto di pubblicità tra le canzoni).
In un anno gli abbonati di Spotify sono cresciuti del 31 per cento.
Lo scandalo che sta coinvolgendo il Consiglio Superiore della Magistratura – l’organo di autogoverno dei magistrati che decide promozioni, sanzioni disciplinari e trasferimenti – si sta trasformando in uno scontro tutti-contro-tutti nel quale stanno emergendo comportamenti e meccanismi molto consolidati e noti da anni agli addetti ai lavori, e scambi di attacchi e accuse tra le varie correnti organizzate della magistratura, una sorta di partiti dei magistrati. Tutto è cominciato in seguito all’indagine per corruzione sul magistrato Luca Palamara, le cui intercettazioni telefoniche hanno rivelato un’estesa rete di colloqui e trattative tra magistrati e politici per la scelta degli incarichi più importanti nella magistratura (qui trovate una sintesi della vicenda). L’ultimo episodio di questa storia è avvenuto sabato, quando “Magistratura Indipendente” – la corrente dei magistrati considerata “moderata” o di centrodestra – ha chiesto ai tre componenti che esprime nel CSM e che si erano autosospesi per aver incontrato e discusso di incarichi con l’ex ministro dello Sport Luca Lotti (che è sotto processo proprio a Roma per il caso CONSIP e, secondo i magistrati, avrebbe cercato di influenzare la nomina del procuratore della città) di ritirare la loro sospensione, restare al loro posto senza dimettersi e tornare al lavoro.
Tra i magistrati è tutti contro tutti. Il punto sul caso iniziato con un'indagine per corruzione e che ha fatto emergere meccanismi molto consolidati e noti da anni sui rapporti tra politica e magistratura.
Il Giudice per le indagini preliminari di Lecce ha disposto l’archiviazione dell’indagine su 10 ricercatori italiani che si erano occupati della Xylella e che erano stati accusati di aver causato la diffusione della malattia, che ha provocato la morte di milioni di ulivi in Puglia. Le accuse nei loro confronti erano molto gravi – diffusione colposa di una malattia delle piante, inquinamento ambientale colposo, falsità materiale e ideologica, getto pericoloso di cose, distruzione o deturpamento di bellezze naturali – ma le indagini non hanno trovato prove concrete per dimostrare che le azioni dei ricercatori avessero causato la diffusione della malattia.
È stata archiviata l’indagine sugli scienziati italiani che studiavano la Xylella accusati di aver contribuito a diffondere la malattia.
Lunedì 17 dicembre due sonde spaziali della missione Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) della NASA si sono schiantate, non molto fragorosamente, sulla Luna. Non si è trattato di un incidente o di qualche calcolo sbagliato dell’orbita da percorrere: le due sonde sono state fatte volontariamente precipitare e disintegrare sul polo nord lunare dopo avere terminato la loro missione, durata poco più di un anno. Il lancio era avvenuto il 10 settembre 2011 e verso la fine dello stesso anno erano entrate nell’orbita lunare a circa 50 chilometri di distanza dal nostro satellite naturale. La fase scientifica della missione è durata pochi mesi ed è servita per raccogliere dati sul campo gravitazionale della Luna per capire meglio quale sia la sua composizione interna. La fine delle due sonde di GRAIL può apparire un po’ drammatica, per gli appassionati di cose spaziali, ma quella di fare schiantare sonde e satelliti quando non servono più e hanno esaurito il loro ciclo di vita è una pratica molto comune per le agenzie spaziali. Periodicamente i satelliti che non servono più, e che orbitano intorno alla Terra, vengono fatti schiantare contro l’atmosfera terrestre così da ridurre l’affollamento di questi sistemi là fuori. La stessa pratica viene seguita per le sonde che gli enti spaziali hanno inviato negli anni verso i pianeti del Sistema Solare e verso il Sole.
Le cose rimaste sulla Luna. Abbiamo lasciato tonnellate di roba, tra stivali, escrementi, una foto, una piuma: e da lunedì anche due altre sonde.
Ballerina è un film d’animazione franco-canadese, nei cinema da oggi: è diretto da Eric Summer e Éric Warin e parla di danza. È ambientato nella Francia del Diciannovesimo secolo e la protagonista è Félicie, un’orfana di 11 anni che sogna di diventare un’étoile (cioè la stella, la prima ballerina) dell’Opéra di Parigi. L’aiutante è Victor, suo amico, con l’ambizione di diventare un inventore; la sua principale avversaria è Camille Le Haut, un’altra aspirante ballerina (supportata dalla ricca madre). Un altro importante personaggio è Odette, che fa la custode ma in passato era stata prima ballerina, e per questo decide di aiutare Félicie. Nella versione italiana Odette è doppiata da Eleonora Abbagnato, che è stata étoile a Parigi e dal 2015 dirige il corpo di ballo dell’Opera di Roma. Tra i doppiatori italiani ci sono anche Sabrina Ferilli e Federico Russo. Un’altra voce di Ballerina è quella di Francesca Michielin, che canta “Tu sei una favola”, una delle canzoni della colonna sonora.
Cosa si dice di “Ballerina”. È un film d'animazione franco-canadese, con Eleonora Abbagnato come doppiatrice e una canzone di Francesca Michielin nella colonna sonora.
A Manila, il monsone ha inondato la città: gli allevatori evacuano i propri animali e i maiali mostrano inattese capacità natatorie. Uggie, il cane di The Artist, non ha di questi problemi, ma non sembrava gradire il fatto che gli premessero le zampe nel cemento durante la cerimonia che l’ha reso parte del Walk of Fame. Da qualche altra parte di Hollywood, intanto, un alligatore saliva sul palco degli Emmy. In Cina gli operatori del Centro per la ricerca sui panda giganti cercano di attirare i visitatori mostrando loro l’ultima cucciolata, a Berlino gli operatori dello zoo mostrano due kiwi, nel senso degli animali. Le tortore del mercato di Hanoi non se la passano tanto bene, e nemmeno i leopardi indiani che cadono nelle cisterne. Un pezzo di carne migliora il rapporto dei felini con l’acqua, gli orsi polari spuntano dalle rocce quando uno meno se lo aspetta e gli uccelli tessitori volano anche a pancia in su.
Maiali che nuotano. E tigri che si tuffano, tra le migliori foto di animali di questa settimana.
Negli ultimi giorni i principali produttori di aggeggi elettronici hanno presentato i loro nuovi prodotti in vista della stagione degli acquisti natalizi, di solito la più redditizia dell’anno. Molti prodotti sono stati presentati in occasione dell’IFA (Internationale Funkausstellung Berlin), l’esposizione internazionale tecnologica di Berlino, ma più in generale l’ingorgo degli ultimi giorni è dovuto all’imminente evento Apple che martedì 9 settembre presenterà i nuovi iPhone 6 e probabilmente un proprio smartwatch. Le novità principali sono state presentate da Motorola, Samsung e Sony, con nuovi smartphone e serie più evolute dei loro smartwatch, gli orologi che servono per ricevere notifiche dal proprio smartphone, inviare messaggi e accedere a informazioni come il meteo o seguire le indicazioni stradali per andare da qualche parte. I prodotti annunciati saranno tutti disponibili entro la fine dell’anno, con prezzi più o meno invariati rispetto allo scorso anno. Dentro le foto, dettagli, informazioni e prezzi.
Smartphone, smartwatch e altri smartcosi. Tutti i nuovi aggeggi presentati negli ultimi giorni da Motorola, Samsung, Sony e gli altri, in attesa delle cose che annuncerà Apple martedì.
Un capodoglio lungo 16 metri si è spiaggiato nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 gennaio su una spiaggia di Carrasco, in Uruguay, a pochi chilometri dalla capitale Montevideo. Non è ancora chiaro cosa ha provocato la morte del capodoglio; la carcassa sarà trasportata via dalla spiaggia per ulteriori analisi, poi sarà divisa in diverse sezioni e seppellita. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il grosso capodoglio spiaggiato in Uruguay. È lungo 16 metri, la carcassa è su una spiaggia vicino Montevideo.
Venerdì 15 novembre il segretario politico del PdL Angelino Alfano ha annunciato che guiderà una scissione dal partito, che intanto sabato è ritornato a chiamarsi Forza Italia. Il nuovo gruppo di Alfano, che dovrebbe essere formato nei prossimi giorni sia alla Camera che al Senato, secondo i primi annunci si dovrebbe chiamare Nuovo Centrodestra ed essere composto da una trentina di senatori e circa 25 deputati (ma i numeri, al momento, sono ancora piuttosto incerti). Alcuni di quelli che hanno deciso di stare con Alfano nelle tensioni con Berlusconi delle scorse settimane sono stati più visibili, altri meno: queste sono alcune delle persone che da oggi vedrete ancora molto nelle cronache politiche e che da oggi non sono più nel partito di Berlusconi..single-post-new article figure.split-gal-el .photo-container .arrow::after{content:' FOTO'} #gallery-5{margin:auto}#gallery-5 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:20%}#gallery-5 img{border:2px solid #cfcfcf}#gallery-5 .gallery-caption{margin-left:0} Tra i più noti membri del Nuovo Centrodestra ci sono cinque ministri (oltre ad Alfano, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin, Nunzia De Girolamo e Maurizio Lupi), e un gruppetto di noti “ex”: il capogruppo al Senato nella scorsa legislatura, Fabrizio Cicchitto, l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni e l’ex ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Tra i volti meno noti ci sono diversi tra presidenti di commissione e sottosegretari.
Chi sta con Alfano. Chi sono quelli che da oggi vedremo ancora nelle cronache politiche e in tv, ma non più "nel partito di Berlusconi".
Nel quarto trimestre del 2011 il prodotto interno lordo (PIL) del Giappone ha subito una riduzione del 2,3 per cento in confronto allo scorso anno. Il dato è peggiore rispetto a quanto era stato previsto dagli analisti, che avevano stimato una diminuzione pari all’1,3 per cento. Su base trimestrale, la riduzione dell’economia è stata pari allo 0,6 per cento. Le cose per l’economia giapponese non sono andate bene principalmente a causa delle ridotte esportazioni, dovute alla domanda di beni su scala globale più bassa e alle conseguenze delle alluvioni in Thailandia, che hanno ridotto le forniture nelle catene produttive di molte imprese giapponesi. Secondo il ministro dell’Economia, Motohisa Furukawa, l’economia del paese si riprenderà lentamente e gradualmente nel corso dei prossimi mesi. Le previsioni parlano di un progressivo aumento delle esportazioni, ma molto dipenderà dall’andamento dell’economia su scala globale. Le autorità giapponesi confidano in una ripresa dell’economia interna anche grazie alle opere di ricostruzione nell’area nord-orientale del paese, dove l’11 marzo del 2011 si è verificata la forte scossa di terremoto accompagnata dalle ondate dello tsunami, che hanno distrutto intere città lungo la costa, spingendosi per diversi chilometri nell’entroterra.
La crisi del Giappone si aggrava. Alla fine del 2011 il PIL è sceso del 2,3 per cento, più di quanto previsto dagli analisti: ora si spera che la ricostruzione sostenga la ripresa.
Il 14 febbraio di 90 anni fa ci fu uno dei “regolamenti di conti” più famosi della storia, noto come “il massacro di San Valentino”. Quel giorno quattro uomini entrarono in un garage di Chicago, in Illinois, e ne uccisero altri sette. I morti appartenevano alla North Side Gang, un’organizzazione criminale guidata dal gangster George “Bugs” Moran. I sicari e il mandante non furono mai trovati ma era Chicago ed era il 1929: molti danno per certo che chi uccise lo fece su ordine di Al Capone. Nel 1929 Chicago era nel bel mezzo del Proibizionismo, quel periodo della storia statunitense in cui il governo vietò le bevande alcoliche, lasciando così grandissimi spazi di azione e guadagno alle organizzazioni criminali. Nel febbraio del 1929 Capone aveva appena compiuto trent’anni e da dieci viveva a Chicago, dove era arrivato poco prima che entrasse in vigore il Volstead Act, la legge che inaugurò il Proibizionismo. Negli anni Venti Capone fece in tempo a diventare il braccio destro del boss, a prendere il suo posto e il controllo degli alcolici prodotti e venduti in città. La maggior parte dei rivali furono sconfitti o sottomessi, ma non tutti: la North Side Gang di Moran – prevalentemente irlandese, ma non solo – continuava a creagli molti problemi, al punto che nel settembre 1926 alcuni sicari della gang avevano provato a uccidere Capone, sparando fuori da casa sua con mitragliatori e fucili a canne mozze. È quindi davvero molto probabile che a compiere il massacro di San Valentino furono sicari mandati da Capone.
Il massacro di San Valentino, 90 anni fa. È uno dei regolamenti di conti più famosi di sempre: avvenne nella Chicago del Proibizionismo, e quasi di sicuro il mandante fu Al Capone.
Non solo gli esseri umani imparano dalla propria esperienza, ma anche altri animali: tra questi ci sono le femmine di cervo reale, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS One. Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Alberta ha analizzato per sei anni il comportamento delle femmine di cervo reale (Cervus elaphus) che vivono nel sud-ovest del Canada, per capire come mai mentre i maschi di cervo raramente vivono più di cinque anni, le femmine possono raggiungere i venti anni di età e dopo i dieci sembrano quasi invulnerabili ai cacciatori. Le conclusioni dello studio sono che le femmine di cervo vivono più a lungo sia per una innata propensione alla prudenza, sia perché nel corso della loro vita imparano a evitare i cacciatori. Gli spostamenti di quarantanove femmine di cervo sono stati monitorati grazie a collari dotati di GPS che registravano la posizione degli animali ogni due ore. Utilizzando questi strumenti i ricercatori – lo svedese Henrik Thurfjell, l’italiano Simone Sciuti e l’americano Mark S. Boyce – hanno realizzato dei modelli statistici sul comportamento dei cervi al crescere dell’età. Hanno così scoperto che crescendo le femmine di cervo reale si muovono percorrendo distanze più brevi, riducendo così le possibilità che i cacciatori le intercettino; inoltre, invecchiando, diventano più abili a evitare le strade e a scegliere le zone delle foreste in cui è più difficile che i cacciatori possano attaccarle, per la conformazione del terreno. La cosa che ha stupito di più i ricercatori, hanno spiegato, è che le femmine di cervo stanno nei terreni più scoscesi soprattutto durante la stagione di caccia dei cacciatori che usano arco e frecce, quelli per cui è più difficile colpire un animale senza avvicinarsi molto.
Le femmine di cervo reale imparano a nascondersi dai cacciatori, invecchiando. È la conclusione di un gruppo di ricercatori che voleva capire come facciano a vivere molto più a lungo rispetto ai maschi della loro specie.
È stato diffuso il primo trailer di Django Unchained, il nuovo film di Quentin Tarantino. Il film esce a Natale (in Italia a gennaio 2013), ha nel cast Leonardo DiCaprio, Kerry Washington, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz e Jamie Foxx, tra gli altri. Qui c’è la prima locandina ufficiale. Il film racconta la storia di uno schiavo, Jamie Foxx, che viene liberato e assoldato da un cacciatore di taglie, Christoph Waltz, che diventa il suo maestro.
Il primo trailer di Django Unchained. Cioè il nuovo film di Tarantino: molti spari, molto western, esce a Natale.
Giovedì mattina nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma si sono svolti i funerali di Stato per Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, e Vittorio Iacovacci, carabiniere. Attanasio e Iacovacci sono stati uccisi durante un attacco compiuto il 22 febbraio da alcuni uomini armati contro un convoglio dell’ONU che stava viaggiando da Goma a Rutshuru, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. I feretri, avvolti nella bandiera italiana, sono stati portati nella basilica dai carabinieri del XIII reggimento, di cui faceva parte Iacovacci. Oltre ai famigliari di Attanasio e Iacovacci, hanno partecipato ai funerali diverse cariche dello stato: il presidente del Consiglio Mario Draghi, i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, e i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, tra gli altri. Al termine della cerimonia i feretri sanno portati nei rispettivi luoghi di origine di Attanasio e Iacovacci per i funerali privati.
Le foto dei funerali di Stato per Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci. Si sono svolti questa mattina a Roma in presenza di Mario Draghi e altre cariche dello stato.
Il 22 ottobre è iniziata vicino a Sydney, in Australia, la 19esima edizione di “Sculpture By The Sea”, una delle più importanti esposizioni d’arte al mondo che ha la particolarità di essere completamente su una spiaggia. Le opere di “Sculpture By The Sea” sono 105 – realizzate da artisti di 18 paesi – e resteranno in mostra fino all’8 novembre. Le sculture si trovano sulla costa che va da Tamarama a Bondi Beach, la famosa spiaggia a meno di dieci chilometri dal centro di Sydney: le oltre 100 opere di “Sculpture By The Sea” sono disposte su un “percorso” lungo circa due chilometri, tutto in riva al mare. La rassegna di scultura sulla spiaggia è iniziata nel 1996 a Bondi Beach, e nel 2005 un evento simile e legato all’originale è stato organizzato a Cottesloe Beach nell’Australia Occidentale. Nel 2009 si è tenuta la prima edizione della manifestazione fuori dall’Australia, organizzata dalla città danese di Aarhus. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le sculture sulla spiaggia di Sydney. Le foto della più grande esposizione d'arte all'aperto del mondo, lungo due spettacolari chilometri di costa.
Dopo un costante calo durato oltre tre mesi, nell’ultima settimana c’è stato un leggero aumento dei nuovi casi di coronavirus rispetto ai sette giorni precedenti. La crescita è stata piuttosto contenuta: dall’1 al 7 luglio sono stati trovati 5.808 contagi, il 13,1 per cento in più rispetto alla settimana dal 24 al 30 giugno. Con numeri relativamente bassi è ancora presto per capire se questo aumento sia dovuto a una causa specifica e circoscritta, come la scoperta di pochi focolai, o sia il segnale di una ripresa della trasmissione dei contagi. Al momento questo aumento non ha avuto conseguenze sull’andamento dei ricoveri in terapia intensiva e dei morti, due indicatori che sono stati in calo. Tutti gli studi condotti finora hanno dimostrato che i vaccini contro il coronavirus utilizzati in Europa sono efficaci contro le forme gravi della COVID-19 causate dal coronavirus e dalle sue varianti, ma per avere una protezione alta è importante completare il ciclo vaccinale. Per questo nell’ultima settimana sono stati rinnovati gli appelli nei confronti di chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale, soprattutto le persone con più di 60 anni, le più a rischio.
I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. I nuovi casi sono leggermente cresciuti, è stato confermato il calo dei ricoverati e sono diminuiti anche i morti.
Una bambina è stata registrata all’anagrafe del comune di Roma come figlia di una coppia di uomini, per la prima volta senza la decisione di un giudice. Lo ha annunciato l’avvocato della coppia, che è canadese e ha avuto la figlia tramite la gestazione per altri. Soltanto pochi giorni fa, la sindaca di Torino Chiara Appendino aveva registrato direttamente tre bambini come figli di altrettante coppie omogenitoriali: in quel caso era stata la prima volta in Italia.
Anche a Roma, come a Torino, una bambina è stata registrata all’anagrafe come figlia di una coppia omogenitoriale.
Nel 2017 il pianista cinese Lang Lang – famosissimo in tutto il mondo con popolarità da star, cosa insolita per un musicista classico – aveva avuto un’infiammazione al tendine di un braccio mentre si esercitava a suonare il Concerto per la mano sinistra di Ravel. L’infortunio si era rivelato piuttosto grave: lo aveva costretto a restare fermo per più di un anno e aveva messo a rischio la sua carriera. Il prossimo autunno, quasi due anni dopo, Lang Lang riprenderà la sua attività: nel frattempo è uscito un suo nuovo disco, che sta promuovendo (cosa insolita anche questa) con apparizioni in alcune celebri trasmissioni televisive. Intervistato dal New York Times, Lang Lang ha detto di non essere più lo stesso uomo e lo stesso musicista di prima. Lo scorso giugno ha sposato la musicista Gina Alice Redlinger, anche lei pianista, che ha incontrato a Berlino dopo uno dei suoi concerti alcuni anni fa. «Abbiamo già attraversato momenti difficili», ha detto, aggiungendo che la moglie gli era stata di grande supporto quando è stato male. Poi ha spiegato di aver «usato il tempo per ripensare» a tutto ciò che fa. L’infortunio lo ha colpito in un momento cruciale. Lang, che ha recentemente compiuto 37 anni, è in un’età delicata, artisticamente parlando: quella di passaggio alla maturità. Come ha detto il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, «o il bambino va e il prodigio rimane, o va il prodigio e rimane il bambino».
Lang Lang è tornato. Il pianista cinese famoso come una star è rimasto fermo per un anno a causa di un infortunio che rischiava di interrompere la sua carriera, e nel frattempo ha cambiato stile.
La pandemia da coronavirus in corso è una delle peggiori crisi sanitarie dell’ultimo secolo: da gennaio ha causato oltre 11,6 milioni di casi rilevati e la morte di oltre mezzo milione di persone. In più di sei mesi, medici e ricercatori hanno scoperto molte cose sulle caratteristiche del coronavirus, dal modo in cui attacca le cellule alla risposta sproporzionata del nostro sistema immunitario, che talvolta porta a sintomi gravi e che rendono necessario il ricorso alla terapia intensiva. Molti altri aspetti del virus e della COVID-19 sfuggono ancora o non sono completamente chiari ai ricercatori. Il sito di Nature, una delle riviste scientifiche più importanti al mondo, ha messo insieme un elenco di cinque domande sul coronavirus per le quali non ci sono ancora risposte convincenti.
Le domande senza risposta sul coronavirus. In sei mesi di pandemia ricercatori e medici hanno scoperto molte cose sulla COVID-19, scrive Nature, ma ci sono almeno cinque cose che ancora non sappiamo.
Uber – il servizio di noleggio di auto con autista diffuso in molte grandi città del mondo – ha ottenuto una nuova licenza per operare a Londra. Lo scorso settembre l’autorità per i trasporti della città non aveva rinnovato quella precedente per preoccupazioni sulla sicurezza dei viaggiatori e degli autisti e in generale scarsa trasparenza sulle sue operazioni. Uber aveva presentato ricorso e ha continuato ad operare fino ad oggi in attesa della decisione del giudice, che ha concesso una nuova licenza “di prova” che avrà una durata di soli 15 mesi contro i quattro anni delle normali licenze per servizi di taxi nella città. In cambio, Uber ha dovuto acconsentire a cambiare molte cose. Dovrà completamente cambiare i responsabili della società a Londra e nominare una commissione indipendente che si occupi di monitorare le sue attività in città; ha accettato di imporre limiti più severi ai suoi autisti per evitare che guidino quando sono stanchi e di condividere con le autorità municipali i dati sugli spostamenti delle sue auto.
Uber ha ottenuto una nuova licenza per operare a Londra. Aveva perso quella precedente per la preoccupazione sulla sicurezza di autisti e passeggeri: ora avrà 15 mesi di tempo per dimostrare che le cose sono cambiate.
Una società deve aprire una rappresentanza fiscale in un altro paese, un’altra deve invece decidere se fare o non fare un investimento. Un’azienda ha molti uffici in posti diversi che faticano a comunicare tra loro, generando inefficienze, e un’altra ancora non riesce a rendere abituali i propri clienti. Queste aziende non hanno al loro interno le competenze necessarie per affrontare la situazione, non hanno il tempo di farlo o non hanno nemmeno chiaro quale sia il problema. Quindi possono rivolgersi a una società di consulenza: persone esterne all’azienda che per mestiere identificano il problema, forniscono pareri e analisi su come risolverlo, in modo il più possibile oggettivo e di conseguenza – quando tutto va come deve andare – suggeriscono come far andar meglio le aziende. Le società di consulenza possono anche contribuire, quando richiesto, alla realizzazione delle soluzioni stesse. Le consulenze Gli ambiti di intervento del consulente possono essere ordinari o straordinari, e sono comunque molto diversi tra loro, così come lo sono i problemi. Semplificando, ci sono quattro tipologie di consulenza: la consulenza strategica, quella operativa, quella IT (Information Technology) e infine la consulenza finanziaria. E ci sono società e consulenti esperti in ciascuno di questi settori.
“Lavoro per una società di consulenza”. Cosa vuol dire, precisamente, una frase che tutti noi – consulenti esclusi – si sono sentiti dire almeno una volta.
Molti giornali di oggi hanno dedicato parte delle loro prime pagine alla storia di Loris Andrea Stival, un bambino di 8 anni trovato morto nel pomeriggio di sabato 29 novembre poco distante da Santa Croce Camerina, una città di circa 10mila abitanti in provincia di Ragusa, in Sicilia. Secondo i primi risultati dell’autopsia, ancora provvisori e in attesa di ulteriori conferme, il bambino sarebbe morto dopo avere subito un qualche tipo di violenza, ma continuano a esserci molti aspetti poco chiari su cui da due giorni stanno lavorando gli investigatori e la procura di Ragusa. Loris Andrea Stival Loris Andrea Stival aveva 8 anni ed era figlio di una coppia di Santa Croce Camerina: il padre è un autotrasportatore, la madre è casalinga. Frequentava la terza presso la Scuola elementare “Falcone Borsellino”.
La morte di Loris Andrea Stival. La procura ha confermato che la più probabile causa di morte è asfissia da strangolamento a cui è seguita una caduta.
Boulet (che in realtà si chiama Gilles Roussel) è un fumettista francese. Nel 2004 ha aperto un blog in cui ha pubblicato molti dei suoi racconti, una specie di diario a fumetti con storie molto personali: dalla battaglia contro i demoni che abitano il computer dei genitori, ai mostri generati dal cibo lasciato ammuffire, ai ricordi d’infanzia di spaventose statuette fosforescenti della Madonna, all’amico pittore che ti ritrae nudo e ti mette in imbarazzo con tutti, e così via. Il blog è famosissimo e si chiama bouletcorp.com. Il 3 luglio esce per la casa editrice Bao Publishing “Appunti di vita – Born to be a larva”, il primo volume che raccoglie alcune delle tavole uscite sul blog. L’introduzione e le note finali sono a cura di Zerocalcare, che ammira il lavoro di Boulet e dice di essersi molto ispirato a lui (anzi: di aver copiato tutto da lui, scrive nell’introduzione). Zerocalcare ha disegnato anche la sovraccoperta di “Appunti di vita”, per l’edizione di Bao Publishing.
Un po’ di tavole da “Appunti di vita” di Boulet. Cioè il fumettista francese da cui Zerocalcare dice di aver copiato tutto: qualche somiglianza c'è, in effetti.
Google ha deciso di mettere ordine tra i suoi vari sistemi di pagamento, come Android Pay e Google Wallet, facendoli confluire in un unico servizio che si chiama Google Pay. Consentirà di usare le informazioni per i pagamenti inserite nel proprio account in diversi contesti, dagli acquisti effettuati tramite il browser Google Chrome agli abbonamenti su YouTube. Potrà essere utilizzato anche per gli acquisti alle casse dei negozi, un po’ come avviene già con Apple Pay. Il servizio sarà gradualmente messo a disposizione nei diversi paesi in cui sono attivi i sistemi per i pagamenti di Google. L’azienda ha confermato che diversi produttori di applicazioni si sono già dati da fare per offrire Google Pay, come per esempio Airbnb.
Google ha unito i suoi sistemi di pagamento in un unico servizio chiamato Google Pay.
La società di servizi statistici Nielsen – una di quelle che mettono insieme le classifiche dei libri più venduti – ha presentato il suo rapporto sull’andamento del mercato editoriale nel 2016 fatto per l’Associazione Italiana Editori (AIE). I risultati dell’analisi di Nielsen sono stati spiegati durante la fiera Più libri più liberi, in corso a Roma fino all’11 dicembre. Il rapporto, Il mercato del libro. Piccoli e grandi a confronto, non contiene grosse sorprese: dice cose che per lo più erano già state raccontate. La principale è che il mercato del libro nel 2016 ha tenuto essenzialmente grazie all’aumento del prezzo medio dei libri. Un altro fattore che ha contenuto la crisi sono le promozioni, cioè sconti e libri venduti a pacchetto. Le grandi case editrici continuano a essere in crisi e le piccole continuano a incrementare le proprie quote di mercato, ma non in proporzioni tali da insediare le grandi. (Si considerano piccole o indipendenti quelle che hanno un fatturato inferiore ai 16 milioni di euro all’anno). Le reti della grande distribuzione organizzata – grandi catene di librerie, supermercati – continuano a essere in crisi: la diminuzione del numero complessivo di libri venduti si vede soprattutto in questi canali. Qui abbiamo riassunto i principali dati mostrati dal rapporto in sei punti. Tutti i dati non tengono conto dei libri venduti attraverso la grande distribuzione organizzata, cioè nei supermercati, negli autogrill e nelle grandi catene di librerie in cui il tipo di libri proposti è deciso dall’alto e non dal singolo negozio.
Come sta l’editoria italiana. I dati Nielsen presentati oggi dicono che il prezzo dei libri è aumentato e che le piccole case editrici crescono mentre quelle grandi continuano ad andare maluccio.
Durante le feste tutto gira intorno alle famiglie allargate e quindi tutto gira intorno all’alcool, tra vini, brindisi e ammazzacaffè. Ma se sei una mamma in periodo di allattamento? Forse vi avranno detto di bere birra scura tipo Guinness, secondo la vecchia storia per cui può aumentare la produzione del latte. Ma i libri per genitori quasi certamente vi avranno detto il contrario: di fare molta attenzione al consumo di alcool se siete madri che allattano, perché l’alcool si insinua nel latte e quindi viene assunto dal vostro bambino, esponendolo a vari rischi. Il popolare sito per genitori WhatToExpect.com [in italiano suona come “CosaAspettarsi.com”], per esempio, consiglia alle mamme di non bere più di un solo bicchiere per pasto, occasionalmente e a stomaco pieno, e di aspettare sempre da due a tre ore prima di allattare. Quindi come bisogna comportarsi? Dato che sono una mamma in fase di allattamento, ho voluto scoprire io stessa la verità prima di ritrovarmi faccia a faccia con una zuppiera di zabaione. Sebbene non esistano moltissime ricerche a riguardo, sembra chiaro che mandar giù un paio di pinte no, non aumenterà la vostra produzione di latte (e anzi potrebbe fare il contrario) ma neppure stenderà il vostro bambino. Tanto per cominciare, un po’ di fisiologia di base. Quando sorseggi un bicchiere di vino, l’alcool passa dal tuo stomaco all’intestino e poi nel sangue. Passa anche nel latte materno, approssimativamente nella stessa concentrazione: in altre parole, se la tua concentrazione di alcool nel sangue è di 0,08 per cento, la concentrazione di alcool nel latte è pure dello 0,08 per cento. Il picco più alto di queste concentrazioni si raggiunge circa 30-45 minuti dopo aver bevuto il bicchiere di vino; dopodiché entrambe cominciano a scendere man mano che il vostro corpo smaltisce il vino. Quindi: invece che buttar via il vostro latte dopo aver bevuto, basta aspettare. Una volta sobrie, il vostro latte sarà di nuovo privo di alcool.
Si può bere durante l’allattamento? ed è vero che la birra aiuta a produrre più latte? Sì, e no, secondo diverse ricerche, comunque rassicuranti: un bicchiere ogni tanto non è un problema.
Qualche mese fa ci eravamo occupati di una campagna di comunicazione sul trasporto pubblico pensata dal PD e in particolare dal suo responsabile Trasporti, Matteo Mauri. La campagna si chiama “Muoviamoci!” e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui tagli del governo al trasporto pubblico locale. Dopo i video e i manifesti affissi nelle maggiori città italiane, ora la campagna ha cominciato un’analisi delle realtà locali. La prima infografica è dedicata alla situazione di Roma – di cui ci siamo occupati più in generale oggi – ed è abbastanza eloquente, purché si tengano in mente due cose: che Roma è almeno dieci volte più grande delle città con cui è messa a confronto e che salvo negli ultimi tre anni, Roma viene da una lunghissima fase di amministrazioni di centrosinistra.
Spostarsi a Roma è complicato. Un'infografica del PD mostra la deficitaria situazione del trasporto pubblico romano.
I protagonisti della raccolta di foto di animali di questa settimana sono gli animali al freddo, che siano le anatre nel lago Michigan, a Chicago (dove ha fatto freddissimo) o le oche all’alba in Massachusetts, ma anche pony in campi innevati in Scozia, un cervo con la neve sul naso e un pettirosso tra la neve sciolta. Poi la bocca di un leone, molto da vicino, la pelle di un pitone e un leopardo che attacca un uomo in India. L’animale con lo sguardo più intenso è un husky, quello più giovane un tamandua, quello più pericoloso un leopardo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Questa settimana ha nevicato anche tra le migliori foto di animali della settimana, ma a farsi notare è soprattutto un leone dal dentista.
Lo stilista John Galliano ha debuttato con il “prêt-à-porter” della casa di moda Maison Margiela durante la settimana della moda di Parigi, presentando la collezione per l’autunno/inverno 2015-16. Lo scorso 12 gennaio a Londra c’era stata la presentazione della collezione Artisanal (ovvero la più lussuosa ed elitaria linea di “Haute Couture” del brand), ma rimaneva una grande attenzione per la nuova collezione: prima di tutto per capire come Galliano avrebbe affrontato il suo ritorno alle sfilate di Parigi dopo il tormentato licenziamento da Dior nel 2011, e poi per vedere come avrebbe interpretato la linea più vicina al mercato. Maison Margiela è una casa di moda fondata nel 1989 dal designer belga Martin Margiela, ma dal 2002 è controllata dal gruppo di Renzo Rosso, OTB, assieme a Diesel, Marni e Viktor&Rolf: ha un fatturato di 100 milioni di euro l’anno e un attivo di 100 mila euro, registrato nel 2013. Il fondatore ha studiato all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa e dopo aver lavorato per Jean Paul Gaultier e con una contemporanea esperienza da Hermés, alla fine degli anni Ottanta ha iniziato a creare una linea col suo nome – Maison Martin Margiela – ma senza apparire mai personalmente. Martin Margiela, infatti, non si è mai fatto vedere in pubblico, né circolano sue fotografie. E ha trasformato spesso questo aspetto in un tratto di comunicazione, facendo per esempio sfilare le modelle con il volto coperto da maschere ricamate di cristalli. La caratteristica stilistica dei prodotti, invece, è il minimalismo, ottenuto con il recupero e la destrutturazione dei capi. Martin Margiela e il suo staff erano soliti staccare le maniche di giacche e cappotti e riattaccarle in modo originale, mostrare fodere e parti interne degli abiti o mettere assieme pezzi insoliti di vecchi vestiti. Dopo aver offerto la guida creativa della sua maison a Raf Simons, che non voleva lasciare il suo posto da Jil Sander, e Haider Ackerman, che rifiutò perché già in lizza per una possibile successione a Galliano da Dior, nel dicembre 2009 Martin Margiela ha lasciato l’azienda fondata da lui stesso vent’anni prima, senza motivare pubblicamente la scelta, come era nel suo stile. Le collezioni hanno continuato poi ad essere disegnate dal suo team creativo e nessuno stilista ha mai preso il suo posto.
Il ritorno di John Galliano. Uno degli stlisti più famosi e controversi è rientrato nel mondo della moda dopo esserne stato sbattuto fuori, e con l'azienda apparentemente più diversa da lui.
Martedì il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato per la prima volta la sperimentazione di automobili che si guidano da sole su alcune strade pubbliche italiane, a Torino e a Parma. La direzione generale Motorizzazione ha concesso la possibilità di procedere con le sperimentazioni alla società VisLab S.r.l., controllata dall’azienda americana Ambarella, che finora è l’unica ad aver chiesto l’autorizzazione. VisLab fu fondata all’inizio degli anni Novanta come laboratorio dell’Università di Parma ed è un’azienda vera e propria dal 2009; è stata acquistata da Ambarella, che produce semiconduttori e ha sede a Santa Clara, in California, nel 2015. Il ministero ha spiegato alla Stampa che i tratti stradali su cui avverranno le sperimentazioni saranno segnalati da appositi cartelli, mentre l’assessora all’Innovazione di Torino Paola Pisano ha detto che comunque i test avverranno con una persona dietro il volante delle auto, che controllerà che tutto proceda bene.
Il ministero dei Trasporti ha autorizzato la sperimentazione di auto che si guidano da sole a Torino e a Parma.
L’imprenditore e inventore Elon Musk, famoso per la creazione tra le altre cose del servizio PayPal e della società Tesla Motors, ha presentato lunedì un progetto per un treno ad altissima velocità – chiamato “Hyperloop” – capace di viaggiare a oltre 1200 chilometri all’ora. Musk, che ha detto di essersi ispirato ai vecchi sistemi di posta pneumatica, ha messo online un PDF di 57 pagine che descrive un sistema di veicoli che ospiterebbero passeggeri e automobili correndo dentro un “tubo” sopraelevato, e lo ha spiegato in un’intervista al settimanale BusinessWeek. Il progetto, pensato per collegare le città di Los Angeles e San Francisco in soli 30 minuti, ha avuto un anno di lavorazione ed è nato dalla frustrazione di Musk per la mancata realizzazione di un progetto ferroviario efficiente tra le due città, che distano tra loro circa 600 chilometri. Nella spiegazione di Musk, i singoli veicoli potrebbero partire a distanza di 30 secondi l’uno dall’altro, su un percorso sopraelevato che seguirebbe quello dell’attuale autostrada, e che supererebbe in velocità il collegamento aereo (condizione che resterebbe valida per le distanze inferiori ai 1500 chilometri), sempre condizionato dai tempi di decollo e atterraggio. Musk, che aveva anticipato nelle scorse settimane le sue attenzioni sul treno velocissimo, ha spiegato che non è sua intenzione costruirlo – mentre intende concentrarsi sulle sue imprese esistenti – ma offrire il progetto a chi intenda svilupparlo: anche se si è detto “tentato da un prototipo”.
Il treno di Elon Musk. L'inventore e imprenditore di Tesla Motors ha presentato Hyperloop: un progetto di treno che viaggerebbe a 1500 chilometri all'ora (ma lo faccia qualcun altro).
A circa 12 anni dalla sua fondazione, Twitter ha chiuso per la prima volta un trimestre fiscale in attivo, anche se di poco. Secondo i dati comunicati giovedì 8 febbraio dall’azienda, nel quarto trimestre del 2017 Twitter ha prodotto utili per 91 milioni di dollari. La notizia è piaciuta molto agli investitori e ha portato il titolo in borsa a guadagnare fino al 16 per cento, per poi attestarsi nella giornata di oggi intorno al 3,4 per cento. Il risultato è stato ottenuto riducendo i costi, più che aumentando le opportunità di affari. I ricavi di Twitter sono infatti cresciuti del 2 per cento su base annua, con una crescita di utenti nello stesso periodo intorno al 4 per cento, ancora bassa. Gli utenti che accedono almeno una volta al mese a Twitter con il loro account sono numericamente invariati: 330 milioni.
Twitter ha prodotto utili per la prima volta, nel suo ultimo trimestre.
Il 24 aprile di cent’anni fa fu inaugurato uno dei grattacieli più vecchi e famosi di New York, il Woolworth Building, ancora oggi uno dei cinquanta edifici più alti degli Stati Uniti e uno dei venti più alti di New York. Fino alla costruzione del 40 Wall Street e del Chrysler Building nel 1930 rimase l’edificio più alto del mondo. Nonostante abbia solo 58 piani, questi ultimi hanno un’altezza che va dai 3,5 metri ai 6 metri, superiore dunque rispetto gli standard moderni. L’altezza complessiva del grattacielo raggiunge i 241 metri. Il Woolworth Building fu progettato dall’architetto Cass Gilbert, e fu costruito a partire dal 1910 dall’ingegnere Gunvald Aus. Fu commissionato da Frank Woolworth come nuova sede a Broadway della sua azienda. Frank Woolworth fu il fondatore della prima catena di negozi basata sull’acquisto della merce direttamente dai produttori e sulla rivendita a prezzi molto bassi: “Five and Ten Cents” era il suo slogan. Frank Woolworth acquistò il terreno per l’edificio nel marzo del 1910 per 2 milioni di dollari: la costruzione del grattacielo gli costò 13,5 milioni di dollari che pagò in contanti. Data la somiglianza con le cattedrali gotiche europee, durante la sua inaugurazione il reverendo S. Parker Cadman definì l’edificio “Cattedrale del Commercio”.
I 100 anni del Woolworth Building. Le foto - spettacolari, ovviamente - e la storia di uno dei più vecchi e famosi grattacieli di New York.
Foto di Giorgio Taraschi Testo a cura di Diego D’Ippolito, scelta delle immagini a cura di Sarah Carlet A Singapore, camminando per strada durante l’orario d’ufficio, riesci a sentire chiaramente l’eco delle suola delle scarpe che impattano sul cemento. I viali del centro direzionale della città sono quasi deserti e i pochi che li attraversano sono sovrastati dai grattacieli e turbano involontariamente la geometria asfissiante di una delle capitali del business mondiale. La metropolitana unisce le case agli uffici e la vita si consuma metodica in questo percorso: avanti e indietro. Ordine, pulizia, risparmio energetico, persino le aree verdi non hanno la loro naturale tendenza al disordine. Singapore è l’oasi del business, «l’isola ad aria condizionata» come la definiva Tiziano Terzani.
La monotonia di Singapore. Il reportage di Giorgio Taraschi, tra i finalisti di Cortona on the Move 2013.
Il Louvre di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, ha posticipato a data da destinarsi e senza fornire spiegazioni l’esposizione del “Salvator Mundi”, il quadro dipinto da Leonardo Da Vinci che aveva acquistato lo scorso 15 novembre per 450 milioni di dollari, facendo così diventare l’opera la più costosa di sempre. Il quadro, che raffigura Gesù Cristo, è stato dipinto in Francia per Luigi XII intorno al 1500, ed era l’ultima opera di Leonardo ancora di proprietà di un privato. L’opera avrebbe dovuto essere esposta il prossimo 18 settembre nel museo che aveva aperto lo scorso 11 novembre. Il governo di Abu Dhabi ha pagato quasi mezzo miliardo di euro alla Francia per avere il diritto di utilizzare il nome “Louvre” per il suo museo d’arte. Secondo alcuni, la decisione di rimandare l’esposizione è dovuta alla volontà di esporre l’opera in coincidenza con il primo anniversario dell’apertura del museo, il prossimo 11 novembre.
Il Louvre di Abu Dhabi ha rinviato a data da destinarsi l’esposizione del “Salvator mundi” di Leonardo Da Vinci, l’opera d’arte più costosa al mondo.
Venerdì 7 marzo la Corte d’Appello di Milano ha assolto le quattro banche estere – Deutsche Bank, DEPFA Bank, UBS e JP Morgan – condannate in primo grado a dicembre 2012 per truffa aggravata ai danni del Comune di Milano, a causa di operazioni finanziarie compiute durante le giunte Moratti (2006-2011) e Albertini (1997-2006). Secondo l’accusa, le banche non avevano informato adeguatamente il Comune dei rischi connessi agli investimenti finanziari che avevano proposto. Dopo la sentenza di primo grado, erano stati confiscati alle banche circa 90 milioni di euro e nove manager erano stati condannati ad alcuni mesi di carcere: anche loro sono stati assolti. Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Con una sentenza clamorosa, che ribalta del tutto la sentenza di primo grado, la Corte d’Appello di Milano ha assolto Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan dall’accusa di truffa aggravata ai danni del Comune di Milano per la vendita di prodotti derivati nel 2005. I giudici hanno ribaltato la sentenza con cui le quattro banche erano state condannate al pagamento di una multa di un milione di euro e alla confisca di 89 milioni di euro.
Le banche accusate di aver truffato il Comune di Milano sono state assolte. La Corte d'Appello ha annullato le condanne del 2012 per non aver informato il Comune sui rischi delle operazioni con i derivati.
A fine febbraio 2015 Google presentò al consiglio comunale di Mountain View – la piccola città della Silicon Valley, in California, dove è stata fondata l’azienda – un progetto preliminare per la costruzione della sua nuova sede. A distanza di un anno, ci sono ancora molti dettagli da chiarire e devono essere prodotte le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità locali, diventate negli ultimi tempi più attente alle questioni ambientali legate alla costruzione di nuovi edifici. Sul sito di Mountain View sono stati resi pubblici i progetti rivisti e aggiornati di Google per quanto riguarda una delle costruzioni principali, sui quali dovrà esprimersi il consiglio comunale. L’edificio si chiama Charleston East, sarà alto due piani e occuperà 55mila metri quadrati. Per la sua realizzazione, che interessa diversi terreni circostanti, sarà necessario l’abbattimento di 160 alberi, un centinaio dei quali sono patrimonio naturalistico. L’edificio, che sarà sovrastato da una tensostruttura, sarà circondato da un parco e da un posteggio, che ospiterà oltre mille posti per biciclette.
Come sarà la nuova sede di Google. Sono stati resi pubblici i progetti di uno dei grandi edifici principali che la società vorrebbe costruire a Mountain View.
Che ci fosse qualche movimento nell’area del PD più vicina a Walter Veltroni era evidente, visto che da giorni le cronache dei quotidiani facevano ipotesi su ipotesi. Inizialmente si era parlato addirittura di una possibile scissione, poi di un semplice appello: oggi sembra che i veltroniani siano orientati su una via di mezzo, un documento molto severo che apra la strada alla costituzione di un movimento (o di un Movimento, con la maiuscola? ci arriviamo). Diciamo intanto che il documento dovrebbe essere presentato tra stasera e domani, e oggi alle 12 probabilmente lo stesso Veltroni lo descriverà nel corso del suo videoforum RepubblicaTV. Quello che sappiamo, per adesso, è che insieme all’ex segretario del PD ci hanno lavorato Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni, i popolari più vicini a Veltroni anche durante la sua gestione del partito. Che dovrebbe essere firmato da almeno 75 persone tra deputati e senatori, sebbene i promotori avrebbero promesso a Bersani di raccogliere adesioni anche fuori dal recinto dal partito, per disinnescare eventuali rotture o forse soltanto per prendere tempo.
Cosa si sa del documento di Veltroni. Mettiamo insieme quello che ricostruiscono i giornali, in attesa che l'ex segretario del PD ne dica qualcosa di più.
”Google ci rende stupidi?” era il fortunato titolo di un articolo di Nicholas Carr sull’Atlantic Monthly, un anno fa, da cui Carr ha appena tratto un libro (“The shallows”) e che fece fare un grosso salto in avanti al dibattito sui cambiamenti psicologici e culturali in negativo dell’uso delle nuove tecnologie. Questo dibattito appare spesso capriccioso e bastian contrario, e qualcuno accusa Carr di averci trovato di che campare per gli anni a venire, mentre molti tirano per la giacchetta i suoi spesso validi argomenti per meno informate campagne revisioniste. Quello che manca, è un po’ di serio approfondimento scientifico, che segua la condivisione di quanto sintetizzò a suo tempo Giuseppe Granieri, studioso italiano dei meccanismi di internet:
Google ci rende un po’ stupidi. Alcune ricerche scientifiche sostanziano le tesi degli apocalittici sul cambiamento del nostro cervello indotto dalle nuove tecnologie.
Ieri i governi di Finlandia e Olanda hanno fatto sapere di essere contrari all’utilizzo dei fondi di salvataggio europei per tenere sotto controllo i tassi di interesse di alcuni paesi, come Spagna e Italia, il cui aumento potrebbe mettere ancora più in difficoltà le loro economie. La possibilità di utilizzare le risorse dell’European Financial Stability Facility (EFSF) e dell’European Stability Mechanism (ESM), che dovrebbe diventare attivo a fine mese, per comprare titoli di Stato è stata stabilita nel corso dell’ultimo Consiglio europeo e secondo molti osservatori è stata un successo per Mario Monti, che ha ottenuto una soluzione che in futuro potrà essere utilizzata per tenere sotto controllo lo spread (il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, nel caso del nostro paese). Ogni stato partecipa all’ESM dando una quota di denaro sulla base delle sue disponibilità, l’Italia è il terzo contributore con una quota del 17,9 per cento. Al primo posto c’è la Germania con il 27,1 per cento seguita dalla Francia con il 20,3 per cento. L’ESM dovrebbe essere attivo entro la fine del mese e raggiungerà una capacità complessiva pari ad almeno 500 miliardi di euro.
Il problema con Olanda e Finlandia. I due paesi si oppongono all'accordo raggiunto dal Consiglio europeo e al meccanismo concordato per tenere a bada gli spread.
WhatsApp, Instagram e Facebook non funzionano a molti utenti da diversi minuti. Secondo le segnalazioni su Twitter – consultabili attraverso gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown – i tre servizi, tutti di proprietà di Facebook, hanno smesso di funzionare correttamente verso le 16. In particolare alcuni utenti affermano di riuscire a inviare e leggere messaggi di testo su WhatsApp ma lamentano di non potere scaricare file multimediali, e di non riuscire a caricare foto e video su Instagram e Facebook. Dopo circa un’ora di malfunzionamento i servizi sembra che stiano tornando a funzionare regolarmente, ma sul sito Downdetector continuano a esserci diverse segnalazioni.
WhatsApp, Instagram e Facebook non funzionano a molti utenti.