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Domenica mattina un uomo è stato trovato morto nei pressi del parcheggio multipiano dell’aeroporto di Linate, a Milano. Il Corriere della Sera dice che si tratta di un uomo italiano di 42 anni, senzatetto, noto come “il sassofonista” e che è stato trovato con le mani e i piedi legati con filo di ferro. Il corpo si trovava lungo una strada di servizio adiacente al parcheggio dell’aeroporto e quando è stato trovato, dice sempre il Corriere, era senza vita da diverso tempo. La polizia ha aperto un’indagine. L’aeroporto di Linate, il più vicino alla città di Milano, è chiuso da fine luglio per lavori di ristrutturazione e riaprirà a il 27 ottobre.
Un uomo è stato trovato morto nei pressi dell’aeroporto di Linate, a Milano.
Il premio Nobel per l’economia Paul Krugman è uno dei più noti e autorevoli osservatori delle dinamiche economiche su scala globale, è columnist del New York Times e da diversi mesi è molto critico nei confronti dell’Unione Europea e delle soluzioni che sta adottando per superare la crisi. Nel suo ultimo articolo pubblicato ieri sulle pagine del giornale statunitense, Krugman spiega che l’Europa sta preparando il proprio suicidio economico, rispolverando termini e toni che aveva già utilizzato a inizio anno per definire le politiche europee contro la crisi. Verso la fine dell’autunno, il premio Nobel aveva accolto positivamente la decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di aprire nuove linee di credito alle banche europee, che rese più semplice l’acquisto di nuovi titoli di stato. L’operazione consentì da un lato di sostenere le banche, che avevano problemi di liquidità, e dall’altro di tenere in piedi i paesi più indebitati. Krugman ricorda che l’iniziativa diede respiro all’economia europea, riducendo le preoccupazioni per gli investitori e riducendo il panico sui mercati. Le mosse successive, spiega Krugman, hanno dimostrato però meno lungimiranza da parte delle autorità europee: invece di ripensare il sistema che aveva portato alla crisi, le politiche di austerità sono state ulteriormente intensificate, soffocando le possibilità di crescita e di ripresa dell’economia.
“L’Europa si sta suicidando”. Paul Krugman critica ancora le misure di austerità e spiega che il caso della Spagna è l'esempio perfetto per capire perché stiamo sbagliando tutto.
Un sorriso dolce e in mano due aragoste. Lo ricordo così il “sindaco pescatore”. Angelo Vassallo ultimamente aveva ripreso ad andare per mare per rilassarsi e riannodare il suo stretto rapporto con la sua prima professione e uno dei suoi grandi amori. Lo hanno barbaramente ucciso domenica notte mentre stava rientrando a casa. Tanti colpi di pistola per mettere fine a un’esperienza di una bella amministrazione, di “una speranza per tutto il Cilento” come ha detto il magistrato che indaga sull’omicidio. Acciaroli insieme con Pioppi e altre quattro frazioni di collina fa parte del comune di Pollica, nel parco del Cilento. Una piccola comunità di circa duemila anime che è diventata famosa per via delle sue qualità ambientali e della dieta mediterranea. Sono anni infatti che prende tutti i possibili premi tanto da suscitare molte curiosità perfino in Cina.
Il sindaco Vassallo e Hemingway. Marco Giovannelli racconta l'amministratore ucciso stanotte, che aveva appena conosciuto.
Le automobili hanno influenzato da subito il lavoro dei fotografi, sia come soggetto da ritrarre, che come un nuovo modo di esplorare il mondo, come spiega Autophoto, una mostra a Parigi visitabile fin al 20 settembre alla Fondation Cartier pour l’Art contemporain. Autophoto espone oltre 500 immagini, dall’inizio del Novecento a oggi, che raccontano il rapporto dei fotografi con le automobili e le molteplici sfaccettature della cultura automobilistica – estetica, sociale, ambientale e industriale – di quel periodo.
Una mostra di fotografi e motori. Come sono state rappresentate e cos'hanno rappresentato nelle fotografie dal primo Novecento a oggi.
Nella notte tra sabato e domenica sono stati assegnati i premi della 32esima edizione del Sundance Film Festival, il famoso festival di cinema indipendente fondato da Robert Redford che si tiene ogni anno a Park City, nello Utah. Il nome del festival deriva da Sundance Kid, soprannome del bandito gentiluomo Harry Alonzo Longabaugh, membro della banda di criminali guidata da Butch Cassidy: nel 1969 Redford interpretò Sundance Kid nel film Butch Cassidy, diretto da Geroge Roy Hill. Durante l’edizione 2016 del Sundance, iniziata il 21 gennaio, sono stati presentati 123 film e 72 cortometraggi, selezionati a partire da più di 12mila film che avevano chiesto di partecipare al festival. Oltre che per la qualità dei suoi film e la rilevanza dei premi che assegna, il Sundance è importante perché durante il festival i film presentati da piccole case cinematografiche indipendenti riescono a farsi notare da importanti studi cinematografici, canali televisivi o società come Amazon e Netflix che ne acquistano i diritti di distribuzione e ne garantiscono così una maggiore circolazione.
Cinque bei film che forse non vedrete al cinema. Sono stati presentati al Sundance Film Festival da piccole case cinematografiche indipendenti: se ne parla bene ma alcuni sono ancora alla ricerca di una casa di distribuzione.
L’ultima domenica dello scorso maggio l’Unione Buddhista Italiana aveva organizzato un piccolo evento a Milano per aprire le celebrazioni del Vesak, una ricorrenza per i buddhisti di tutto il mondo: circa un migliaio di persone si erano riunite in quattro parchi della città per discutere di “gentilezza, nonviolenza, altruismo, ecosostenibilità” e costruire insieme un mandala, un simbolo spirituale fatto di sabbia (come quello che si vede nella terza stagione di House of Cards). Un mese dopo lo stesso gruppo buddhista aveva organizzato un’altra piccola iniziativa, sempre a Milano: stavolta ci si sarebbe riuniti attorno alla Darsena per accendere delle lanterne e appoggiarle sull’acqua del Naviglio. Quello che è successo dopo è esemplare dell’aria che tirava in città in quei mesi e tuttora. Arrivarono decine di migliaia di persone. Non si sa quante di preciso – secondo il Corriere addirittura 80.000 – ma sicuramente abbastanza da saturare la rete dei telefoni cellulari e da rendere impossibile raggiungere anche soltanto le vie intorno alla zona. Ma l’evento fu un fallimento: strade bloccate per ore, poche piccole lanterne – niente che si potesse mettere su Instagram – e soprattutto troppe persone, attirate in massa dalla possibilità di assistere a qualcosa di nuovo e bello in uno dei posti più nuovi e belli di una città che si stava scoprendo, inaspettatamente, nuova e bella.
Dove va Milano. La città italiana del momento sceglierà tra pochi mesi il suo nuovo sindaco: ma secondo alcuni già oggi, alle primarie del centrosinistra.
Alla fine del 1987, quasi trent’anni fa, la casa editrice Salani cominciò a pubblicare Gl’Istrici, una collana di romanzi per ragazzi con le copertine gialline ben nota a moltissimi che siano stati bambini dalla fine degli anni Ottanta in poi. Gl’Istrici ebbero subito un grande successo commerciale e di critica, non solo per i singoli libri ma come collana. Si distinguevano dalle altre collane per ragazzi italiane dell’epoca per varie ragioni: proponevano libri di autori stranieri, non davano un’indicazione sulla fascia d’età a cui leggerli – al contrario, Salani diceva che andavano bene «dai tre agli ottant’anni» – e perché erano (e sono) fatti come dei libri per adulti, cioè in formato tascabile, con una grafica elegante e riconoscibile, una nota biografica sull’autore prima del frontespizio e una quarta di copertina molto chiara sul contenuto del libro. Oggi molte altre collane di libri per ragazzi sono così. I primi due libri pubblicati in Gl’Istrici furono due romanzi per ragazzi di Roald Dahl – Il GGG e Le streghe – e il successo di questo autore, che era già stato pubblicato in Italia ma senza essere particolarmente apprezzato, contribuì in gran parte a quello dell’intera collana. Una passeggiata nel viale dei ricordi #Istrici30anni pic.twitter.com/j3zOwM3KUN
Gl’Istrici compiono trent’anni. È la famosissima collana di romanzi per ragazzi di Salani (quella delle copertine gialle) che ha portato in Italia Roald Dahl.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Allo show televisivo dedicato all'insediamento di Joe Biden, mercoledì, parteciperà anche Bruce Springsteen, insieme a Lady Gaga, Jennifer Lopez, Jon Bon Jovi, i Foo Fighters e altri. Tre anni fa oggi morì Dolores O'Riordan, dei Cranberries. Invece domenica compie trent'anni The soul cages, quel disco di Sting che finiva grandemente con When the angels fall. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Eric Clapton. Un discreto e distinto signore di pose composte che di mestiere ha fatto la rockstar.
La Presidenza della Repubblica ha diffuso nel pomeriggio di giovedì questa nota sulla situazione delle carceri. “Nel ricevere il prof. Pugiotto e altri firmatari di una lettera aperta a me indirizzata sui temi della situazione carceraria, ho con loro condiviso una dura analisi critica e l’espressione di una forte tensione istituzionale e morale per una realtà che non fa onore al nostro paese, ma anzi ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni europee”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Napolitano sulle carceri. Su indulto e amnistia suggerisce «un possibile, speciale ricorso a misure di clemenza, e una necessaria riflessione sull'attuale formulazione della Costituzione che a ciò oppone così rilevanti ostacoli».
La mia domanda Per gran parte della mia vita ho posseduto molto poco. Dopo aver lasciato il college, per quasi dieci anni ho vagato per località sperdute dell’Asia in scarpe da ginnastica e jeans sdruciti, con tantissimo tempo a disposizione e niente denaro. Le città che frequentavo erano ricolme di ricchezze medievali, le terre che attraversavo erano governate da antiche tradizioni agricole. Quando mi capitava di toccare un oggetto, questo era quasi sempre fatto di legno, fibre naturali o pietra. Mangiavo con le mani, percorrevo a piedi valli di montagna, dormivo ovunque. Portavo con me pochissime cose: un sacco a pelo, un cambio d’abiti, un coltellino tascabile e alcune macchine fotografiche. Vivendo a contatto con la terra sperimentavo quell’immediatezza che si rivela quando viene rimossa la barriera della tecnologia. Pativo il freddo, più sovente il caldo, mi ritrovavo bagnato fradicio, ero mangiato vivo dagli insetti, e mi sintonizzavo con il ritmo dei giorni e delle stagioni. Il tempo non mi mancava.
Che cosa vuole la tecnologia? in anteprima cinque pagine del nuovo libro di Kevin Kelly, fondatore di Wired.
Il giornalista Michele Masneri ha intervistato su IL Mamadou Sow, la persona che prende più voli aerei all’anno in Italia. Sow è senegalese, porta i capelli rasta e viaggia ogni giorno con il volo Alitalia delle 9.40 dall’aeroporto Fiumicino di Roma, dove vive, ad Alghero in Sardegna per via del suo lavoro per il Banco di Sardegna. È la persona che vola di più in Italia (420 biglietti l’anno, ci viene segnalato da Alitalia). Il signor Mamadou Sow, senegalese, il più grande frequent flyer italiano, ogni giorno che Dio manda in terra, esclusi i sabati e le feste comandate compie, andata e ritorno, il tragitto Roma Fiumicino (codice Iata: FCO)-Alghero (AHO).
Il più frequent frequent flyer d’Italia. Lo ha intervistato Michele Masneri per IL, fa tutti i giorni Roma-Alghero e ritorno.
Le candele alla citronella sono uno dei rimedi contro le zanzare più pratici e meno invasivi: non lasciano un odore sgradevole su braccia e gambe come gli spray, non sono brutali come le lampade che folgorano gli insetti ed emanano un odore tutto sommato piacevole. Derivano da una pianta cespugliosa e aromatica presente in molte parti del mondo, conosciuta anche come lemongrass. Il problema è che non fanno il lavoro per cui la maggior parte delle persone le compra, cioè tenere lontane le zanzare: almeno secondo uno studio pubblicato quest’anno sul Journal of Insect Science. – Leggi anche: Tutto sulle zanzare e sui repellenti per zanzare
Le candele alla citronella tengono davvero lontane le zanzare? non proprio, o perlomeno non quelle più aggressive: molto meglio usare gli spray.
I fondatori di Google Larry Page e Sergei Brin, l’ideatore di Amazon Jeff Bezos, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e il pioniere dei videogiochi Will Wright hanno qualcosa in comune: hanno tutti frequentato scuole nella loro infanzia che utilizzavano il metodo Montessori. Una sorta di élite creativa, che l’autore Peter Sims ha deciso di chiamare “Montessori Mafia” in un recente articolo sul Wall Street Journal, che racconta i risultati di uno studio durato sei anni sul modo in cui i manager esprimono la loro creatività sul lavoro. Il metodo di insegnamento Montessori, ideato da Maria Montessori, incentiva un ambiente collaborativo senza voti ed esami, con classi di diverse età, apprendimento e nuove scoperte in autonomia per molto tempo, principalmente per i bambini tra i due anni e mezzo e i sette anni. La Montessori Mafia è saltata fuori in una lunga ricerca scientifica durata sei anni sulla creatività nel mondo degli affari dei manager. I professori Jeffrey Dyer della Brigham Young University e Hal Gregersen della scuola di direzione aziendale INSEAD (Institut Européen d’Administration des affaires) si sono occupati di 3.000 manager e hanno intervistato 500 persone che nel corso degli anni hanno avviato società innovative o inventato nuovi prodotti.
La “mafia Montessori”. Il Wall Street Journal chiama così i fondatori di Amazon, Google e Wikipedia e l'efficacia dei loro approcci imparati alle elementari.
Le cerimonie degli Oscar sono piene di momenti che si fanno notare e, in certi casi, ricordare per anni. Nella maggior parte dei casi il merito è di discorsi particolarmente efficaci, magari dopo Oscar molto attesi. Gli Oscar vengono assegnati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che è stata fondata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense: la prima cerimonia si tenne nel 1929 e l’unico anno in cui non furono assegnati gli Oscar è stato il 1933. Negli anni sono stati assegnati più di tremila Oscar. Ci siamo limitati a scegliere 18 momenti: dal famoso selfie del 2014 al più vecchio: la prima diretta televisiva degli Oscar, nel 1953.
Grandi momenti degli Oscar. Il discorso in cinque parole di Joe Pesci, Sophia Loren che urla "Roberto!", e poi Charlie Chaplin, Halle Berry, Federico Fellini e altri, da rivedere in fila.
Lo scorso 7 luglio la pagina del Wall Street Journal su Facebook ha pubblicato una domanda: «Cos’è che vi dà più fastidio quando usate Facebook?». Hanno risposto in molti, con lamentele di diverso tipo. La domanda aveva uno scopo preciso: Johanna Stern, giornalista del Wall Street Journal specializzata in tecnologia, voleva scrivere un articolo in cui provare a trovare soluzioni ai molti problemi proposti dai lettori, e quei commenti erano il punto di partenza. Il 14 luglio l’articolo di Stern è stato pubblicato: offre utili soluzioni ai sei principali problemi presentati dai lettori. La maggior parte dei problemi riguarda la poca immediatezza di alcune funzionalità di Facebook, e la poca chiarezza riguardo alle opzioni che ne semplificano l’uso. La maggior parte delle soluzioni sono semplici, richiedono pochi secondi e permettono di rendere molto più comodo, piacevole e proficuo l’uso di Facebook. Perché continuo a vedere sempre gli stessi post? Molti utenti di Facebook si lamentano perché certi contenuti compaiono molto spesso sulla loro bacheca, anche più di una volta. Questo succede perché Facebook traccia le nostre attività, in alcuni casi anche quelle su siti diversi da Facebook. Lo fa per rendere migliore e più personale il nostro utilizzo, ma evidentemente non sempre ci riesce. Facebook ha messo a disposizione degli utenti alcuni strumenti per personalizzare la sezione Notizie (“Newsfeed”), quella che viene mostrata nella pagina principale con gli aggiornamenti dei propri amici e delle pagine che si seguono. Un’altra opzione permette, andando su una pagina, di scegliere l’opzione “Mostra per primi”, per vedere i post di quella pagina nella parte alta della sezione Notizie prima degli altri.
Sei consigli per usare meglio Facebook. Le risposte del Wall Street Journal a domande come "perché vedo sempre le stesse cose?", "perché i post non sono in ordine cronologico?".
Consultando alcuni salvataggi online di backup, un ricercatore dice di avere recuperato alcune delle prime sequenze del coronavirus (SARS-CoV-2), che erano state cancellate da uno dei principali archivi utilizzati per condividerle con la comunità scientifica. Jesse Bloom, il virologo autore del ritrovamento, ritiene che i nuovi dati possano offrire qualche spunto in più su quando e come avvenne lo spillover, cioè il passaggio del coronavirus da un pipistrello o un altro animale verso gli esseri umani. Nella sua analisi, per ora pubblicata in forma preliminare e quindi da prendere con qualche cautela, Bloom scrive che la scoperta indica che la Cina avesse qualcosa da nascondere alla fine del 2019 circa l’origine del coronavirus, che secondo alcuni si sarebbe diffuso da un laboratorio di Wuhan, la città cinese in cui iniziò la pandemia. Per altri ricercatori, invece, il lavoro di Bloom non porta nuove prove anche perché gli stessi dati rimossi furono poi diffusi sotto altra forma dai ricercatori cinesi.
Le prime sequenze del coronavirus, ritrovate. Erano state caricate su un archivio online e poi misteriosamente rimosse: chi le ha scoperte ritiene forniscano nuovi indizi su come iniziò la pandemia.
Amazon ha aperto lunedì una “vinyl week” di promozioni di dischi in vinile per una settimana: fino a domenica 29 ottobre la sezione ospita diverse decine di dischi a prezzi scontati, comprese molte edizioni speciali. In parte Amazon ha riattivato un’offerta già promossa in passato, quella dei due dischi per 30 euro, in parte ha applicato sconti a singoli dischi. Tra i dischi compresi nella promozione “2 per 30” – la più interessante – ci sono diversi classici, ma anche titoli recenti, sui quali lo sconto supera il 30% (il prezzo normale è intorno ai 20 euro): per ottenerlo basta inserirli nel carrello e lo sconto verrà applicato al momento dell’ordine. Questa è una scelta dei dischi più importanti e convenienti dell’offerta: gli altri li trovate qui (se invece volete iniziare una collezione, qui ci sono dei consigli).
I vinili in offerta su Amazon solo questa settimana. Amazon ha aperto lunedì una “vinyl week” di promozioni di dischi in vinile per una settimana: fino a domenica 29 ottobre la sezione ospita diverse decine di dischi a prezzi scontati, comprese molte edizioni speciali. In parte Amazon ha riattivato.
Da domani, lunedì 15 giugno, a Milano sarà riattivata l’Area C, la zona a traffico limitato che era stata sospesa a marzo quando erano state imposte le restrizioni per far fronte all’epidemia da coronavirus. Da domani, quindi, si tornerà a dover pagare un ticket per accedere in auto all’interno della cerchia dei Bastioni (cioè al centro città), tra le 7.30 e le 19.30 dei giorni feriali (il giovedì si paga solo fino alle 18). Per quanto riguarda il parcheggio, invece, la sosta sarà ancora libera e gratuita negli spazi con strisce blu all’esterno della cosiddetta “cerchia filoviaria” – la circonvallazione percorsa dalla linea 90/91 –, nelle zone di sosta (o “ambiti”) numero 8, 25, 30, 31, 34, 35, 36, 38, 42, 43 del territorio cittadino. All’interno della circonvallazione percorsa dalla linea 90/91, invece, da domani verrà ripristinata la sosta riservata ai residenti nei posti auto contrassegnati dalla riga gialla e la sosta a pagamento nei posti contrassegnati dalle righe blu.
Dal 15 giugno a Milano sarà riattivata l’Area C.
Dal 12 giugno al 22 luglio, al Barberino Designer Outlet di Barberino di Mugello, vicino a Firenze, ci sarà la mostra Hip Hop History. Fotografie di Michael Lavine, che esporrà per la prima volta in Italia 30 fotografie di uno dei più noti fotografi di musica degli ultimi trent’anni. Dalla fine degli anni Ottanta, infatti, Lavine ha ritratto alcuni dei più famosi artisti e band americani, scattando tra le altre le foto delle copertine di Stankonia degli Outkast e Life After Death di Notorious BIG, tra i più famosi dischi hip hop di sempre, e le foto del libretto di Nevermind e In Utero. Nella mostra saranno esposti ritratti di Eminem, Jay Z, Missy Elliot e dei Run DMC, tra gli altri, ripercorrendo la storia del genere dai suoi primi anni fino alla trasformazione in fenomeno di massa che è oggi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’hip hop nei ritratti di chi lo ha fatto. Una mostra a Barberino di Mugello espone le foto di Michael Lavine, che negli ultimi trent'anni ha fotografato i più grandi rapper.
Google ha dedicato il doodle di oggi – l’immagine che compare di tanto in tanto al posto del logo nella homepage del motore di ricerca – a Fong Fei-Fei, una cantante taiwanese che oggi avrebbe compiuto 66 anni. Il suo nome non vi dirà molto (nemmeno a noi, a dire il vero), ma Fong Fei-Fei è stata una cantante pop molto famosa a Taiwan e nei paesi asiatici per le sue canzoni romantiche e per il suo stile. Nacque il 20 agosto del 1953 con il nome di Lin Chiu-luan (Fong Fei-Fei era il suo nome d’arte) e iniziò a cantare a 16 anni, dopo aver vinto un concorso canoro in televisione. Nei suoi oltre quarant’anni di carriera incise più di 80 dischi, cantò nelle colonne sonore di più di 100 film e divenne così popolare in Asia che ebbe anche alcuni ruoli da attrice al cinema e in tv.
La conoscete, Fong Fei-Fei? una cantante famosissima in Asia che oggi avrebbe compiuto 66 anni e che Google celebra con un doodle.
Sul Senato e la discussa riforma delle sue funzioni il Consiglio dei ministri ha approvato lunedì un disegno di legge costituzionale (di cui una sintesi messa insieme dal governo si trova qui) volto a superare il bicameralismo perfetto, ridurre il numero dei parlamentari, sopprimere il CNEL (il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro) e rivedere il Titolo V della parte seconda della Costituzione. Il disegno di legge riprende un’idea circolata più volte negli ultimi vent’anni, sia nel centrodestra che nel centrosinistra, cioè rendere il Senato una “assemblea delle autonomie” o “Senato delle regioni”, che abbia competenze legislative limitate al governo dei territori e rappresenti una sorta di elemento di raccordo fra lo Stato e gli enti locali. Secondo quanto ha detto Renzi, i punti salienti del “nuovo Senato” sono quattro: i senatori non potranno votare la fiducia né approvare leggi (spetterà alla sola Camera), non riceveranno indennità, non potranno approvare il bilancio e – soprattutto – non saranno eletti direttamente dai cittadini.
Senato, ecco la riforma di Renzi. Cosa ha deciso il Consiglio dei Ministri oggi, e le "slide" presentate in conferenza stampa.
Sabato mattina la salma di Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza abruzzese uccisa nell’attacco terroristico di Berlino, è stata trasportata in Italia a bordo di un Airbus 319 della Flotta di Stato. L’aeroplano è atterrato alle 11:25 all’aeroporto militare di Ciampino, vicino a Roma, dove erano presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il presidente dell’Abruzzo, Luciano d’Alfonso, e il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. Mattarella ha abbracciato a lungo la madre di Fabrizia Di Lorenzo, Giovanna, e ha avuto un breve colloquio anche con il padre, Gaetano, e il fratello Gerardo. I familiari più stretti avevano raggiunto Berlino per il riconoscimento del corpo di Di Lorenzo e sono tornati con il volo organizzato oggi. Lunedì prossimo a Sulmona si terrà il funerale di Fabrizia Di Lorenzo, alle 11 nella cattedrale di San Panfilo.
Il corpo di Fabrizia Di Lorenzo è stato riportato in Italia. All'aeroporto di Ciampino è arrivato l'aereo di stato con la ragazza uccisa nell'attentato di Berlino; ad accogliere i parenti c'era il presidente Mattarella.
All’inizio del 2018 un gruppo di ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ideò il termine “malattia X” per indicare: “La consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe essere causata da un patogeno che attualmente non è noto per causare malattie negli esseri umani”. A distanza di due anni, il coronavirus (SARS-CoV-2) sembra avere tutti i requisiti per corrispondere a questa descrizione. Tra i numerosi virologi ed epidemiologi che lo pensano c’è anche Peter Daszak, che fa parte del gruppo di esperti “R&D Blueprint” che definì la “malattia X”. Il rapporto pubblicato nel 2018 indicava le malattie conosciute che potrebbero causare rischiose epidemie, come ebola e la febbre emorragica Congro-Crimea (CCHF). Il documento invitava la comunità scientifica a concentrare le ricerche nello sviluppo di nuovi vaccini e farmaci per tenerle sotto controllo, nel caso di una loro rapida diffusione. Nell’elenco, in ultima posizione, era indicata anche una “malattia X”, per ricordare che l’emergenza sanitaria sarebbe potuta derivare da qualcosa di ancora ignoto.
Sapevamo che sarebbe arrivato un nuovo virus. Nel 2018 l'OMS parlò del rischio globale di una "malattia X" causata da un virus all'epoca ancora sconosciuto: la COVID-19 corrisponde alla descrizione.
In molti ordinamenti giuridici le registrazioni audiovisive delle sedute e le fotografie non sono ammesse in tribunale, soprattutto in sede penale, per tutelare la privacy delle persone e per impedire che alcune parole, espressioni o comportamenti tenuti in aula possano influenzare l’opinione pubblica o i giurati. Questo richiede che molto spesso, ancora oggi, i mezzi di informazione si affidino a degli artisti per raccontare con disegni e illustrazioni alcuni momenti del procedimento. Quella dei disegni nei tribunali è una tradizione che ha una storia e un’evoluzione, soprattutto negli Stati Uniti: c’è chi lo fa per mestiere (per esempio Arthur Lien, che lavora alla Corte Suprema), ci sono illustratori molto conosciuti, alcuni che hanno vinto dei premi e alcuni, infine, i cui lavori sono stati acquisiti e conservati in musei, archivi e biblioteche. A sketch I did of former #Panama dictator #Noriega in a Miami courtroom, August 2007 pic.twitter.com/Bi5YyjeTFs
Quelli che disegnano i processi. Raccontano quello che altrimenti non potremmo vedere, con arte e mestiere, soprattutto negli Stati Uniti.
Oggi Benetton ha presentato la sua nuova campagna pubblicitaria che si chiama UNHATE e che raffigura capi di stato e leader religiosi – spesso in contrasto tra loro – che si baciano. Questa mattina un grande striscione con il fotomontaggio di un bacio tra papa Benedetto XVI e l’imam del Cairo Mohamed Ahmed el-Tayeb è stato srotolato sul ponte Sant’Angelo a Roma e il Vaticano ha immediatamente reagito facendo sapere tramite il suo portavoce Lombardi che «si tratta di un uso del tutto inaccettabile dell’immagine del papa». Lombardi ha aggiunto che «la Segreteria di Stato starebbe vagliando i passi da fare presso le autorità competenti per garantire una giusta tutela». Il gruppo Benetton ha deciso quindi, dopo nemmeno 24 ore dall’inizio della campagna, di ritirare l’immagine del papa da ogni pubblicazione. Un portavoce del gruppo ha dichiarato all’Ansa: «Ribadiamo che il senso di questa campagna UNHATE è esclusivamente combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma. Siamo perciò dispiaciuti che l’utilizzo dell’immagine del Papa e dell’Imam abbia urtato la sensibilità dei fedeli. A conferma del nostro sentimento abbiamo deciso con effetto immediato di ritirare quest’immagine da ogni pubblicazione».
Il bacio tra il papa e l’imam. E le altre effusioni della nuova campagna pubblicitaria di Benetton compresa quella ritirata dopo le reazioni del Vaticano.
Susanna Camusso è stata rieletta segretaria della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro), il più grande sindacato italiano dei lavoratori. Giovedì 8 maggio si è infatti concluso dopo tre giorni a Rimini il congresso nazionale dell’organizzazione, che è stato piuttosto complicato e segnato da uno scontro con Maurizio Landini, segretario della FIOM, la federazione dei lavoratori del settore metalmeccanico iscritti alla CGIL. La sua minoranza ha ottenuto un consenso al di sopra delle aspettative. Il congresso è il massimo organo deliberante della CGIL: oltre a stabilire gli orientamenti del sindacato che saranno seguiti da tutte le organizzazioni confederate, serve a eleggere i principali organi del sindacato stesso, tra cui il Comitato direttivo nazionale che a sua volta nomina il nuovo segretario. Per l’elezione del nuovo Comitato erano state presentate tre diverse liste e tre diversi documenti, segno dei vari orientamenti all’interno della CGIL ma anche di una spaccatura sempre più profonda: quella della maggioranza che faceva riferimento a Susanna Camusso, segretaria uscente, che ha ottenuto l’80,5 per cento e 747 voti; quella della minoranza di Giorgio Cremaschi che ha ottenuto il 2,8 per cento dei consensi (26 voti); quella alternativa di Maurizio Landini che ha raccolto il 16,7 per cento e 155 voti. Entrambi gli ultimi due risultati sono stati maggiori di quanto previsto: Landini ha eletto 25 nuovi componenti (7 in più rispetto alle attese) e Cremaschi 4 (si pensava al massimo 3). Camusso, invece, al cosiddetto “parlamentino” della CGIL ha eletto 122 componenti, perdendo una decina di seggi rispetto al passato e registrando dunque una perdita di consensi.
Com’è finito il congresso della CGIL. Susanna Camusso è stata rieletta ma ha perso consensi rispetto al passato, più del previsto: e rimane lo scontro duro con la minoranza di Landini (per quale motivo?).
Un dipinto giovanile del pittore olandese Vincent van Gogh è stato rubato nelle prime ore di lunedì in un piccolo museo di Laren, nei Paesi Bassi. Il furto è avvenuto, non si sa se consapevolmente o meno, il giorno del 167esimo compleanno di Van Gogh, nato a Zundert il 30 marzo del 1853. Il quadro si intitola “Il giardino della canonica a Nuenen in primavera” ed era stato dipinto nel 1884, quando Van Gogh aveva 30 anni ed era tornato a vivere con i suoi genitori. Il museo ha chiamato la polizia attorno alle tre del mattino dopo che era partito l’allarme; una volta arrivati gli agenti hanno trovato solo una porta a vetri in frantumi e il vuoto dove prima c’era il quadro. Era un prestito del Groninger Museum per una mostra inaugurata a gennaio che sarebbe proseguita fino a maggio. A causa delle restrizioni per contenere il contagio da coronavirus, il museo era chiuso dal 13 marzo e lo resterà probabilmente fino a giugno.
È stato rubato un quadro di Vincent van Gogh.
Ieri verso le 11 del mattino una tromba d’aria si è abbattuta su Venezia e le isole della laguna. La tromba d’aria ha stradicato alberi, scoperchiato case, divelto pali della luce e distrutto una serra. Una persona è rimasta lievemente ferita alla testa e non ci sono stati grossi danni al centro storico. La zona che ha subito più danni è l’isola di Sant’Erasmo, dove una dozzina di case è rimasta senza tetto e i Vigili del Fuoco hanno usato teloni per ripararle dalla pioggia. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha detto che i danni non sono stati ancora quantificati e ha messo a disposizione fondi per gli interventi più urgenti e le persone in difficoltà. La tromba d’aria si è poi spostata verso nord-est colpendo le città di Cavallino, Jesolo ed Eraclea.
6 video della tromba d’aria a Venezia. Si è abbattuta ieri sulla città e sulle isole della laguna, ferendo lievemente una persona ma facendo parecchi danni.
La maschera più venduta sul sito Amazon.com è quella di Guy Fawkes, racconta il New York Times. La riproduzione del volto del cospiratore inglese del 17esimo secolo, indossata dal protagonista del film “V per vendetta”, batte Batman, Harry Potter e Darth Vader. E questo anche col concorso del gruppo di hacker di “Anonymous“, di recente popolarità per i molti attacchi a corporations e istituzioni online, che ne ha fatto un simbolo della sua “lotta contro il potere”. «Abbiamo venduto 100.000 maschere in un anno: è la miglior vendita di sempre», ha riferito Howard Beige, vicepresidente della “Rubie’s Costume”, l’azienda di New York che distribuisce la maschera prodotta in Messico e in Cina e venduta a sei dollari. «Le altre maschere più vendute arrivano ai 5000 articoli l’anno. All’inizio non riuscivo a spiegarmi questo improvviso aumento delle vendite e pensavo semplicemente che alla gente piacesse molto il film. Ma un giorno ho visto una fotografia delle proteste del gruppo Anonymous davanti alla chiesa di Scientology»
La storia della maschera di Guy Fawkes. Resa popolare dal film "V for Vendetta", è stata rilanciata dagli hacker di Anonymous che ora stanno facendo guadagnare a Time Warner fior di quattrini.
Il CERN di Ginevra (Svizzera), ovvero l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, è il più grande laboratorio al mondo dedicato allo studio della fisica delle particelle. La convenzione che istituì il centro di ricerca fu firmata il 29 settembre del 1954 dai 12 paesi fondatori, Italia compresa, e oggi è gestito grazie alla collaborazione di 20 stati membri e alcuni osservatori, compresi paesi non europei. Per celebrare il CERN e far conoscere meglio le sue attività di ricerca, Google ha portato le fotocamere del suo servizio Street View – quello delle immagini panoramiche a livello stradale – negli intricati cunicoli e nelle enormi stanze sotterrane dove nel corso degli anni sono state costruite le infrastrutture per lo studio delle particelle. Al CERN ci sono sette acceleratori principali, il più grande dei quali è il Large Hadron Collider (LHC) in funzione da cinque anni e che si estende su una circonferenza di 27 chilometri nel sottosuolo dell’area di Ginevra.
Il CERN su Street View. Le foto panoramiche degli enormi acceleratori di particelle sotto Ginevra realizzate da Google.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 451 nuovi casi di contagio da coronavirus, secondo i dati diffusi domenica dalla Protezione Civile, e 99 nuovi morti. Si tratta dei dati più bassi da prima dell’inizio del lockdown lo scorso 9 marzo. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 225.886 casi accertati e 32.007 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 749, 13 in meno di ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 3.041.366, 36.406 più di ieri.I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 2.150, per un totale di 127.326. La Lombardia ha fatto registrare 175 dei casi di contagio delle ultime ore e 24 decessi. Il bilancio nella regione continua a essere in ogni caso di gran lunga il peggiore d’Italia, e ammonta complessivamente a 85.019 casi di contagio e 15.543 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati sono stati 71, di cui 24 a Milano.
Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati sono 451 in più di ieri e i morti sono 99. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 749.
Life, probabilmente la più famosa rivista illustrata e di fotogiornalismo al mondo, compie oggi 80 anni. Nel 1936 Henry Luce, fondatore anche di Time e Fortune, comprò i diritti per usare il nome di una rivista umoristica e di intrattenimento fondata nel 1883. Il 23 novembre del 1936 uscì il primo numero di Life: il settimanale riscosse da subito un enorme successo e per quarant’anni fu il più letto nell’ambito del fotogiornalismo, facendone la storia. Negli anni Quaranta le sue fotografie e i suoi servizi raccontarono la guerra a milioni di americani, mentre negli anni Cinquanta la rivista raggiunse un tale prestigio che il presidente americano Harry Truman vi pubblicò parte delle sue memorie. Sempre su Life, nel 1952, fu pubblicato per la prima volta Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway. Gli anni Sessanta furono dedicati soprattutto alla guerra in Vietnam, alle missioni spaziali dell’Apollo e alla famiglia Kennedy, una delle più rappresentate sulle copertine della rivista. I servizi di Life spaziavano dai reportage di guerra ai ritratti di icone della moda, della politica, dello sport e del cinema, rispecchiando a pieno il motto del settimanale: To see Life; To see the world (“Vedere Life, vedere il mondo”). Col tempo però le vendite peggiorarono: alla fine degli anni Sessanta la rivista andò in crisi e nel 1972 venne chiusa. Le pubblicazioni ripresero nel 1978, su base mensile, e continuarono fino al 2000. Dal 2004 al 2007 Life uscì come settimanale in allegato ad alcuni quotidiani americani, poi ne vennero pubblicati soltanto numeri speciali. Nel frattempo è stato aperto un sito dov’è consultabile il suo ricchissimo archivio fotografico.
Copertine di Life che sono rimaste. Da risfogliare oggi che la più importante rivista di fotogiornalismo di sempre compie 80 anni.
Jon Favreau scriverà e farà da produttore esecutivo per una serie in live-action, cioè con attori veri, ambientata nell’Universo di Star Wars. La serie sarà trasmessa sulla piattaforma di streaming che Disney – che ha comprato la LucasFilm e ha quindi i diritti su Star Wars – aprirà nei prossimi anni. Favreau ha diretto Iron Man e Il libro della giungla ed è uno degli attori di Solo: A Star Wars Story, che uscirà nei prossimi mesi. Non si sa ancora quando uscirà, come si chiamerà e di cosa parlerà la serie scritta da Favreau. Lucasfilm is excited to announce that Jon Favreau has signed on to executive produce and write a live-action Star Wars series. https://t.co/x6gP7zv0iW pic.twitter.com/yHJHhZheum
Jon Favreau produrrà e scriverà una serie tv ambientata nell’Universo di Star Wars.
La carcassa di una megattera di undici metri e circa 30 tonnellate è stata trovata questa mattina in una piscina oceanica a Newport Beach, un quartiere di Sydney, in Australia. Secondo gli esperti la megattera – che è un giovane esemplare maschio – sarebbe morta in mare tre o quattro giorni fa ed è stata sbattuta sulla piscina dalle onde dell’Oceano, particolarmente mosse durante la notte. Nell’impatto il corpo della megattera ha piegato parte della ringhiera che circonda la piscina. La spiaggia è stata chiusa a causa del forte odore della carcassa e soprattutto perché potrebbe attirare gli squali. Centinaia di persone si sono comunque avvicinate alla spiaggia e alle colline circostanti per osservare l’animale. Gli operatori del National Parks and Wildlife Service australiano, l’ente statale che si occupa dei parchi nazionali e delle questioni ambientali, sperano che l’alta marea serale trascini la megattera fuori dalla piscina e per facilitare l’operazione hanno rimosso la ringhiera che la circonda. Se ciò non dovesse accadere la megattera verrà tagliata in pezzi e trasportata in una discarica.
Le foto della megattera spiaggiata in Australia. È lunga 11 metri e pesa circa 30 tonnellate.
L’inchiesta su Finmeccanica e i soldi dell’ENAV continua ad avere molto spazio sui giornali italiani, e oggi il racconto si concentra soprattutto sui collegamenti tra i fatti oggetto di indagine e la politica. Il nodo a cui ruota l’inchiesta sono gli appalti attribuiti dall’ENAV, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo, che secondo l’accusa sarebbero stati attribuiti spesso “in violazione delle disposizioni di legge” (cioè senza fare le gare) e a società vicine a uomini politici, allo scopo di ottenere il loro favore quando si trattava di nomine dirigenziali. La quota di maggioranza di Finmeccanica è infatti detenuta dal ministero dell’Economia. Sabato l’inchiesta è arrivata a quella che i giornali hanno definito “una svolta”, con un’operazione di Carabinieri e Guardia di Finanza che ha portato all’arresto, tra gli altri dell’amministratore delegato dell’ENAV, Guido Pugliesi. L’ENAV è l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo. I giornali di oggi pubblicano vari stralci dell’ordinanza di arresto e dei verbali dell’indagine, che permettono di conoscere vari altri elementi in possesso dell’accusa. L’articolo di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera ha un attacco eloquente, che descrive lo stato dell’arte dell’indagine. Tutti i partiti partecipavano alla spartizione delle nomine in Enav e Finmeccanica. Anche i Comunisti italiani sono riusciti a ottenere un consigliere. Ma quando si è trattato di distribuire affari e favori, la parte del leone l’avrebbero fatta Udc, An e Forza Italia. Gli imprenditori che volevano ottenere i lavori consegnavano i soldi ai manager e questi li giravano ai politici, talvolta riuscendo a ottenere una robusta «cresta». Ma nei verbali di interrogatorio e negli altri atti processuali dell’inchiesta che ha portato agli arresti l’amministratore delegato Guido Pugliesi e due manager ci sono pure i finanziamenti non dichiarati, le società segnalate dai parlamentari e agevolate per ottenere l’assegnazione delle commesse, i ministri che avrebbero ottenuto il via libera nell’assegnare i posti di dirigenza. Sono le rivelazioni di chi, dopo essere finito in carcere, ha deciso di collaborare con la magistratura e ha coinvolto il leader udc Pier Ferdinando Casini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’ex titolare dei Trasporti Altero Matteoli, il parlamentare Marco Follini, quando era vicepresidente del Consiglio. Tra loro Tommaso Di Lernia, che ha svelato di aver portato insieme a Pugliesi, 200 mila euro al tesoriere udc Giuseppe Naro il 2 febbraio 2010 e poi ha chiamato in causa molti altri parlamentari e membri di governo. Ma soprattutto il consulente del presidente Pier Francesco Guarguaglini e della moglie amministratore di Selex Marina Grossi, Lorenzo Cola. Entrambi stanno rispondendo da tempo alle domande del pubblico ministero Paolo Ielo. I manager dimostrano di esserne informati, tanto che in una intercettazione ambientale un dirigente di Enav afferma: «Ielo pensa di fare il milanese, ma a Roma le cose si fanno alla romana. O si calma o lo calmano».
Finmeccanica e i politici. "Tutti i partiti partecipavano alla spartizione delle nomine", sostengono i verbali dell'inchiesta, e queste venivano spesso ottenute con appalti e tangenti.
Poco dopo la mezzanotte di oggi, la sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA si è posata per qualche istante sulla superficie dell’asteroide Bennu, a circa 320 milioni di chilometri da noi. I dati inviati dalla sonda hanno confermato il contatto, ma saranno necessarie alcune ore per sapere se nell’operazione sia riuscita a raccogliere alcuni frammenti di roccia dalla superficie, tramite il suo braccio meccanico. La missione della NASA, tra le più ambiziose degli ultimi tempi, ha lo scopo di riportare sulla Terra i campioni raccolti da OSIRIS-REx, per analizzarli e scoprire nuove cose su come si formò il nostro sistema solare. L’obiettivo è di raccogliere almeno 60 grammi di materiale tramite brevi contatti tra il braccio meccanico della sonda e la superficie dell’asteroide.
La sonda spaziale OSIRIS-REx ha toccato il suo asteroide.
La canzone che gli Elio e le Storie Tese hanno cantato ieri sera durante il programma di Serena Dandini The Show Must Go Off si intitola Lo verificherò e prende di mira gli scandali che nelle ultime settimane hanno coinvolto molti politici lombardi vicini a Roberto Formigoni. Il presidente della regione Lombardia era già stato citato dagli Elio e le Storie Tese, che un mese fa gli dedicarono Lombàrdia mia. Nella canzone di questa settimana vengono citate Take the money and run della Steve Miller Band, One for You, One for Me dei fratelli La Bionda, e nel finale I Don’t Remember di Peter Gabriel.
La nuova canzone degli Elio e le Storie Tese a The Show Must Go Off. Si chiama Lo verificherò ed è dedicata agli ultimi scandali in Lombardia (e alle giustificazioni di Roberto Formigoni).
Potreste metterci un attimo a vedere quel procione seminascosto tra l’erba, o quel piccione sulla facciata del Policlinico Gemelli di Roma, mentre è difficile non notare già dalle miniature il faccione rotondo di un orango e gli occhi sporgenti di un nandù. Altri animali fotogenici che vale la pena nominare: un uccello dalle piume rosa (spatola rosata), due neocefane, un pinguino tuffatore e una famiglia di scimmie. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Tuffi di pinguini, musi rotondi e piume rosate, tra gli animali da fotografare in settimana.
L’illustratrice e designer brasiliana Ana Strumpf, che vive a San Paolo, ha realizzato un progetto intitolato “Re.Cover” per il quale ha preso le copertine di famose riviste internazionali, soprattutto di moda, e le ha reinterpretate disegnandoci sopra linee e forme colorate. Strumpf ha spiegato di avere avuto quest’idea quando viveva a New York: durante le chiamate che faceva su Skype scarabocchiava sulle sue riviste. Poi, condividendole su Instagram, si è accorta che piacevano molto, e ha deciso di cominciare a lavorare sul progetto. «L’idea di ricreare, rivisitare, ricomporre è un principio che ha influenzato a lungo i miei lavori. Fin da quando avevo il mio primo negozio di design, riciclavo delle stoffe vintage dall’azienda di tessuti dei miei genitori, e le riproponevo come borse, cuscini e rivestimenti per mobili. Ora lo faccio in forma di intervento manuale sulle copertine delle riviste di moda. Durante questo periodo di grossa crisi per la carta stampata, credo sia un modo scherzoso di ridare significato a giornali che altrimenti finirebbero per essere buttati». Per quanto riguarda il suo stile, Strumpf ha spiegato che cerca di non prendere i suoi disegni troppo sul serio, visto che in realtà sta «giocando con il lavoro di altri»: quello che cerca di fare è provare a mantenere una certa distanza dalla copertina originale, cosa che trova «sia interessante sia rispettosa».
Copertine ricoperte di disegni. L'illustratrice e designer brasiliana Ana Strumpf reinterpreta famose copertine di riviste di moda aggiungendoci linee e forme molto colorate.
Quarant’anni fa oggi uscì Ho visto anche degli zingari felici, disco storico e adorato del cantautore Claudio Lolli, che conteneva l’omonima canzone diventata simbolica di un periodo culturale e politico degli anni Settanta. Del disco scrisse ormai molti anni fa Luca Sofri, peraltro direttore del Post, in un articolo sul mensile Donna che per l’anniversario ripubblichiamo. È vero che non ci capiamo, che non parliamo mai in due la stessa lingua. A scrivere di musica, l’ho già detto, non si fa altro che buttare il tempo e cercare di agganciare anime gemelle. Qualcuno di voi, uno, due, avrà ancora in casa una copia del vinile di “Ho visto anche degli zingari felici”, con scritto in copertina il prezzo di lire tremilacinquecento? Io ce l’ho, ma non è mio: quando uscì, nel 1976, avevo undici anni e dovevo ancora comprare il mio primo ellepì, una raccolta dei Beatles. La mia copia di “Ho visto anche degli zingari felici” la presi a prestito qualche anno dopo a Serena, e poi non gliel’ho più ridata. Adesso in qualche punto salta. “Ho visto anche degli zingari felici” è forse la più grande canzone della storia della musica italiana. Claudio Lolli capì subito che l’aveva fatta grossa, e la tirò a durare quasi sei minuti, e nel disco la mise all’inizio: e poi ne aggiunse un altro po’ alla fine del lato B. “Nell’attacco arioso del sax”, come lo raccontò poi in una sua poesia Gianni D’Elia, e nel giro di chitarra che lo segue e sostiene tutta la canzone, c’è di che fare schiattare di invidia I maggiori arrangiatori dei decenni seguenti. Se Eminem ascoltasse gli Zingari felici oggi, vorrebbe farci una cover rap, altro che Dido. Poi la ascolterebbe di nuovo e capirebbe che l’aveva già fatto Lolli, il rap, altro che Kurtis Blow. Se Eminem sapesse l’italiano, aprirebbe una ferramenta al solo pensiero che venticinque anni prima di lui, ci fosse uno capace di inventarsi parole così. E siamo noi a far bella la luna con la nostra vita coperta di stracci e di sassi di vetro. Quella vita che gli altri ci respingono indietro come un insulto, come un ragno nella stanza. Ma riprendiamola un mano, riprendiamola intera, riprendiamoci la vita, la terra, la luna e l’abbondanza. Passati un po’ di anni, gli imbarazzi per certe bassezze estetiche degli anni Settanta fecero trattare Lolli come un reduce di tempi da superare, di cose datate. Ma i versi degli Zingari felici sono perfetti. Sono stati perfetti per ventotto anni: otto strofe senza una caduta, uno scricchiolìo, otto strofe annodate a quella chitarra. E a quel sassofono: lo suonava Danilo Tomasetta. Adesso ha un negozio di dischi, a Bologna.
Quarant’anni di zingari felici. Uscì oggi nel 1976 uno dei dischi più amati e simbolici degli anni Settanta italiani, con una canzone memorabile.
A Chengdu, nella provincia del Sichuan, in Cina, i custodi del centro studi sui panda giganti della città dovevano posare con 23 cuccioli di panda gigante nati nel 2016, per un evento organizzato per il Capodanno cinese (che cade il prossimo 28 gennaio). Dai loro tentativi ne sono uscite foto molto buffe, che danno un’idea della difficoltà di tenere in braccio 23 cuccioli di panda mentre loro fanno di tutto per divincolarsi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Come si fa a mettere in posa 23 cuccioli di panda. Con una certa fatica, a giudicare dalle foto dei custodi del centro studi sui panda giganti di Chengdu, in Cina.
A Båly, un paesino nel Sud della Norvegia a circa 5 ore di auto da Olso, aprirà Under, il primo ristorante subacqueo d’Europa e il più grande del mondo. Il ristorante ha delle grandi vetrate panoramiche che permettono di vedere la fauna marina; la cena costerà 240 euro a persona (escluso il vino) e a chi deciderà di cenare lì verranno servite 18 portate in totale. Under, però, è tutto prenotato per i primi sei mesi dall’apertura, prevista per il 2 aprile di quest’anno. La costruzione del ristorante è costata circa 7 milioni di euro ed è stata finanziata da Stig e Gaute Ubostad, due fratelli norvegesi che hanno diversi investimenti nel mondo degli alberghi. I fratelli Ubostad hanno spiegato al Wall Street Journal che l’idea era quella di creare un’attrazione che aumenti il turismo della zona e che valorizzi e faccia conoscere la natura selvaggia della Norvegia.
In Norvegia aprirà il più grande ristorante subacqueo al mondo. Si chiama Under, ed è stato progettato dal famoso studio di architettura Snøhetta.
Dopo il risultato del referendum e le polemiche seguenti, il destino della Fiat di Pomigliano è uscito di scena ormai da quasi due settimane, nell’attesa che la Fiat comunichi le sue decisioni. Oggi Repubblica prova a spiegare quale sia la situazione, all’inizio di quella che potrebbe essere la “settimana decisiva”. La fase di stallo si è protratta fino ad oggi nell’attesa che il governo entrasse nelle trattative dando segnali più forti. Ma il ministro del welfare Maurizio Sacconi non è andato oltre queste parole sui risultati del referendum: “Per chi conosce la fabbrica il 62% è un buon risultato. Soltanto dei fighetti chiusi in una stanza potevano pensare a un 90%, ma chiedere ai lavoratori di andare pure a un banchetto e dire di sì è un po’ dura.”
E Pomigliano? "Settimana decisiva" per il destino dello stabilimento Fiat, dicono i giornali: Marchionne deve scegliere.
Martedì sera il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi è stato ospite di DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris su La7. L’intervento di Matteo Renzi era particolarmente atteso perché era stato originariamente il candidato a presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, su Twitter, a “sfidarlo” a un dibattito televisivo. Renzi aveva accettato, e Di Maio aveva scelto giorno, rete televisiva e programma. Dopo le elezioni in Sicilia – in cui il PD è andato male e il M5S ha ottenuto un buon risultato pur perdendo – Di Maio ha però detto di non voler più fare il dibattito con Renzi, spiegando di non ritenerlo più il leader del PD. Come hanno fatto notare in molti, tra cui lo stesso Floris ieri sera, Di Maio ha probabilmente rinunciato perché un dibattito conveniva molto più a Renzi che a lui, visto che il M5S sembra andare meglio del PD nei sondaggi. Renzi non era ospite di Floris da molto tempo, per via di vecchi attriti tra i due, sui quali hanno scherzato loro stessi ieri sera. Floris ha chiesto conto all’ex presidente del Consiglio del deludente risultato del PD in Sicilia, della sconfitta al referendum, degli errori fatti dal leader del PD, della delusione di molti elettori, della scissione avvenuta nel partito negli scorsi mesi, e dello scandalo legato a Banca Etruria. Dopo l’intervista con Floris, Renzi ha discusso con Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, Massimo Giannini di Repubblica, e Massimo Franco del Corriere della Sera.
Il video di Matteo Renzi a DiMartedì. Il segretario del PD alla fine è andato a farsi intervistare da Giovanni Floris, senza Luigi Di Maio.
Sono stati annunciati i romanzi finalisti all’edizione 2020 del Premio Strega, il più rilevante premio letterario italiano. Di solito i romanzi sono cinque: quest’anno sono sei a causa del regolamento della competizione, secondo cui nel caso i primi cinque libri siano stati pubblicati da editori di grandi dimensioni, viene aggiunto il libro più votato pubblicato da un piccolo editore: in questo caso Febbre di Jonathan Bazzi, edito da Fandango. Oltre a Febbre la “sestina” è composta da: Il colibrì di Sandro Veronesi, pubblicato da La Nave di Teseo; La misura del tempo di Gianrico Carofiglio, pubblicato da Einaudi Stile Libero; Almarina di Valeria Parrella, pubblicato da Einaudi; Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari, pubblicato da Feltrinelli, che da anni non arrivava in finale al premio; Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, che ha appena vinto il Premio Strega Giovani.
I sei finalisti del Premio Strega. Nella "sestina" – una novità di quest'anno, dovuta a una clausola nel regolamento – ci sono i romanzi di cinque scrittori e una scrittrice.
Il regista messicano Alfonso Cuarón ha criticato Netflix riguardo ai sottotitoli del suo film Roma, distribuito in streaming sulla piattaforma e molto apprezzato dalla critica. Il film è stato girato in Messico, con attori prevalentemente messicani che parlano lo spagnolo che si parla in Messico: nella versione del film diffusa in Spagna, quindi, Netflix ha aggiunto la possibilità di vedere il film con i sottotitoli in castigliano, cioè lo spagnolo che si parla in Spagna. Cuarón si è arrabbiato proprio per questo, e ha descritto la scelta di Netflix di usare sottotitoli in spagnolo “europeo” come «provinciale, ignorante e offensiva per gli stessi spagnoli». Il punto è che Netflix, con ogni probabilità, riteneva che gli spagnoli non sarebbero stati in grado di capire completamente la lingua parlata nel film, che rispetto allo spagnolo europeo ha alcune differenze lessicali, di pronuncia e di intonazione. Ma che comunque resta la stessa lingua: è per questo che Cuarón ha protestato, così come hanno fatto altre persone che ritenevano che i sottotitoli in castigliano rendessero inutilmente esotica e diversa una lingua in realtà molto simile a quella parlata in Spagna.
Alfonso Cuarón si è arrabbiato con Netflix per i sottotitoli spagnoli di “Roma”. La piattaforma di streaming aveva ritenuto di trascrivere i dialoghi degli attori messicani in castigliano, lo spagnolo parlato in Spagna: il regista non l'ha presa bene.
Questa settimana ci sono state le consuete première di film – come quella di La Bella e la Bestia, con Emma Watson e Ian Mckellen, e di Logan con Hugh Jackman – e le Settimane della moda di Londra e Milano – avete presente com’è essere Chiara Ferragni? Questa foto lo fa capire al volo – che hanno fornito occasioni di fotografare gente che proprio ne vale la pena. Le vere rivelazioni sono però due donne conosciute per essere mogli e figlie di: Letizia di Spagna, moglie del re Felipe, e la first lady argentina Juliana Awada, che si trova in Spagna insieme al marito, il presidente argentino Mauricio Macri. Nelle loro fotografie a Palazzo Reale, alla cena di stato e agli eventi più o meno mondani a cui hanno partecipato, sono sempre impeccabili, eleganti, quasi sorelle. Non è da meno Kate Middleton, che gioca a biliardo con un cappottino rosso, mentre il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson ha bisogno dell’aiuto di Julie Bishop, il suo corrispettivo australiano, per sistemarsi la cravatta; e a proposito di cravatte mal portate, c’è anche Donald Trump che gioca coi nipoti nel giardino della Casa Bianca. Tutt’altro stile, infine, è quello del primo ministro canadese Justin Trudeau, a cena in maniche di camicia con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Celebripost. Il cast di Mad Men, Chiara Ferragni, Beyoncé e due rivelazioni, tra chi valeva la pena fotografare questa settimana.
Sabato 3 maggio tre persone sono rimaste ferite a Roma da colpi di arma da fuoco sparati nel corso di alcuni scontri tra tifosi, avvenuti prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Cosa sia successo esattamente non è ancora stato chiarito del tutto, ma secondo le ricostruzioni fatte oggi dai più importanti quotidiani i primi incidenti sarebbero avvenuti intorno alle 18:30 nei pressi del cavalcavia di Viale Tor di Quinto, vicino allo stadio Olimpico, dove alcuni tifosi napoletani si erano riuniti prima dell’inizio della partita. Un uomo di 30 anni è stato ferito in modo particolarmente grave ed è stato trasportato all’ospedale Villa San Pietro, dove ha subito un intervento chirurgico d’urgenza, prima di essere portato al Policlinico Gemelli di Roma, dove è ora ricoverato in condizioni molto gravi. In serata la Questura di Roma aveva detto di aver recuperato l’arma utilizzata negli scontri, spiegando che l’incidente non sembrava “essere collegato a scontri tra tifosi” ma piuttosto a “cause occasionali”.
Cosa è successo sabato a Roma. Tifosi feriti, colpi di pistola, trattative ultras-polizia: quello che sappiamo, messo in ordine.
Mercoledì 27 agosto alcuni agenti SWAT della polizia di Littleton, in Colorado, hanno fatto irruzione nell’ufficio di Jordan Mathewson, un noto giocatore americano di videogiochi, perché avvisati da un informatore anonimo che era in corso una sparatoria. Gli agenti SWAT fanno parte di un corpo speciale della polizia che si occupa di operazioni molto delicate, solitamente antiterrorismo o liberazione di ostaggi. La scena è stata ripresa da una telecamera e diffusa online in diretta perché il fatto è avvenuto mentre Mathewson stava trasmettendo in streaming un video che lo riprendeva mentre stava giocando. Chi era collegato ha visto alcuni uomini armati entrare improvvisamente nella stanza dove Mathewson stava giocando – urlando cose come “mani in alto!” – e in seguito ammanettarlo. Mathewson ha realizzato «quasi subito» che si trattava di uno scherzo: non ha comunque protestato e ha eseguito gli ordini degli agenti. Uno dei quali, qualche secondo dopo che era stato ammanettato, gli ha chiesto una cosa del tipo: “pensi che tutto questo sia divertente?”.
L’irruzione della SWAT a casa di un videogiocatore. Trasmessa in diretta in streaming: ha subito uno scherzo di "swatting", e conosce altri a cui è capitata la stessa cosa.
Gli Stati Uniti sono uno dei posti del mondo in cui le persone anziane hanno maggiori probabilità di vivere da sole. È così per quasi il trenta per cento degli americani con più di 65 anni, per la maggior parte donne. Le persone anziane sono anche le più inclini alla solitudine: ne soffre il 43 per cento della popolazione americana con più di 60 anni. Diverse ricerche recenti hanno mostrato e descritto i danni fisici associati alla solitudine e all’isolamento, condizione straordinariamente amplificata dalla pandemia: possono determinare, tra gli anziani, un maggior rischio di demenza, depressione, ipertensione, ictus e altre patologie. La giornalista e scrittrice canadese Katie Engelhart, che di recente si è molto occupata di pandemia, sanità e bioetica, ha scritto in un lungo articolo sul New Yorker dei tentativi in corso da qualche anno, in alcune aree degli Stati Uniti, di contrastare la solitudine tra le persone anziane e contenerne gli effetti attraverso la distribuzione di robot da compagnia e peluche animatronici (cioè animati da movimenti robotici), e delle opportunità e dei limiti di questi tentativi. Alcuni robot somigliano a una versione elaborata e “incorporata” dei dispositivi di assistenza vocale presenti in commercio, altri sembrano semplici giocattoli per bambini, nemmeno troppo curati nei dettagli, ma apparentemente graditi e utili.
I robot sociali per gli anziani soli. Il New Yorker racconta prospettive, limiti e criticità di uno sviluppo della cura della persona con cui fare i conti, nonostante i dubbi etici.
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha simulato diverse condizioni di viaggio in automobile, per capire come il coronavirus si possa diffondere tra i passeggeri e quali precauzioni adottare per ridurre i rischi. Il loro studio, da poco pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances, è uno dei primi a occuparsi estesamente delle automobili, dopo che diverse altre ricerche avevano interessato autobus, treni, aerei e altri mezzi da trasporto. Come per gli altri ambienti chiusi, anche per la permanenza in auto è consigliato un costante ricambio d’aria e l’impiego delle mascherine, con qualche particolare accortezza aggiuntiva. I ricercatori della Brown University (Rhode Island) hanno utilizzato una simulazione al computer per analizzare le modalità di diffusione del coronavirus nell’abitacolo di un’automobile, con una forma simile a quella di una Toyota Prius, una delle auto ibride più vendute al mondo. Sono partiti da un modello solitamente impiegato per valutare l’aerodinamica dei veicoli, al loro esterno e al loro interno, adattando alcuni parametri alle conoscenze sviluppate nell’ultimo anno sulla circolazione delle particelle virali in sospensione nell’aria (aerosol), soprattutto negli ambienti chiusi.
Il coronavirus in automobile. Una nuova ricerca ha valutato i rischi di contagio per i viaggi in auto, e misurato le soluzioni più efficienti per ridurli.
Da domani, domenica 5 aprile, e almeno fino al 13 aprile in Lombardia sarà obbligatorio coprire naso e bocca con una mascherina o «anche attraverso semplici foulard e sciarpe» quando si esce di casa. L’obbligo sarà introdotto domani da un’ordinanza del presidente della Lombardia Attilio Fontana, ma è stato anticipato oggi pomeriggio dalla Regione. Oltre alla regola sulle mascherine l’ordinanza estenderà le misure attualmente in vigore introdotte con l’ordinanza regionale del 21 marzo. Tra le altre cose specifica che si potranno acquistare prodotti di cartoleria come penne e quaderni nei negozi che vendono alimentari o beni di prima necessità già aperti, come i supermercati. Sarà permessa anche la vendita di fiori e piante con consegna a domicilio. L’ordinanza obbliga gli esercizi commerciali aperti a «fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani».
Da domani in Lombardia sarà obbligatorio usare una mascherina o una sciarpa quando si esce di casa.
Domani è San Silvestro, l’ultimo giorno dell’anno, e alla mezzanotte nelle piazze italiane si festeggerà l’anno nuovo. Dovrebbe esserci bel tempo in tutto il paese, ad eccezione di alcune zone del Sud Italia, in particolare Puglia, Calabria e Sicilia. Questo favorirà i festeggiamenti all’aperto e l’esplosione dei fuochi d’artificio. In molte città, tuttavia, saranno in vigore dei divieti. Quello di vendita e possesso di spray urticanti, ad esempio, sarà in vigore in tutte le grandi città tranne Roma, per via dei fatti della discoteca di Corinaldo. Per petardi e fuochi d’artificio, invece, dipenderà dalle ordinanze comunali, così come per la vendita di alcolici. In Piazza Duomo sono attese circa 20.000 persone per il concerto di Capodanno. L’apertura della metropolitana sarà prolungata fino alle due di notte. Dal tardo pomeriggio le fermate del Duomo verranno chiuse per evitare intasamenti. Per chi si recherà in piazza sarà in vigore il divieto di uso e possesso di petardi e fuochi d’artificio. Il comune invita inoltre a non portare con sé borse e zaini per velocizzare i controlli. Nelle altre zone della città l’uso di petardi e fuochi è invece ammesso nel rispetto delle norme.
Come regolarsi con i botti e i divieti di Capodanno, città per città. Quasi ovunque sarà vietato il possesso di spray urticanti, mentre per petardi e fuochi d'artificio dipenderà dalle ordinanze in vigore.
Aggiornamento delle 18.30: l’assemblea dei capigruppo del Senato ha deciso di adottare la cosiddetta pratica della “tagliola”: ogni gruppo avrà cioè a disposizione un numero limitato di ore per gli interventi dei propri senatori sul disegno di legge, alla fine delle quali – comunque non oltre l’8 agosto – si terrà il voto sulla riforma. ***
Cosa sta succedendo in Senato. Quasi niente di concreto, e questo è il problema: la legge sulle riforme costituzionali avanza molto lentamente, tra ostruzionismi, irritazioni di Napolitano e fermezza di Renzi.
Venerdì scorso il New York Post, un quotidiano di New York scandalistico e solitamente poco affidabile, ha raccontato che un mese fa i dirigenti della banca americana Goldman Sachs si sono lamentati con Bloomberg, grande società che fornisce servizi e informazioni finanziarie ai suoi abbonati, accusandone i giornalisti di spiare informazioni riservate della banca per scrivere le loro storie. I giornalisti avrebbero ottenuto le informazioni monitorando i “Bloomberg Terminal”, i computer che vengono forniti ai clienti dall’azienda per accedere ai servizi forniti, come l’analisi e il monitoraggio in tempo reale dei dati finanziari, la compravendita di titoli e altre operazioni finanziarie, i flussi di notizie. L’inchiesta del New York Post ha portato a ulteriori indagini per capire se la denuncia era vera, quanto la pratica fosse diffusa e a quali informazioni avessero accesso i giornalisti. I sospetti di Goldman Sachs erano nati dopo che un giornalista di Bloomberg aveva chiesto a un dirigente della banca se un partner della società se ne fosse andato di recente, notando che ultimamente non aveva fatto login nel terminal. Bloomberg ha riconosciuto l’uso improprio delle informazioni fatte dal giornalista, si è scusato con la banca e ha disattivato l’accesso dei giornalisti alla funzione che permette di monitorare i dati dei clienti. Sabato il New York Post ha raccontato in un altro articolo che all’inizio dell’anno anche JP Morgan Chase, la più grande banca americana, sospettava che i giornalisti di Bloomberg utilizzassero i terminal per controllare i suoi impiegati: nell’estate del 2012 alcuni giornalisti avevano infatti chiamato la banca chiedendo se alcuni funzionari di Londra erano stati licenziati, dato che non si loggavano nei terminal da giorni.
Lo scandalo Bloomberg. I giornalisti dell'agenzia economica potevano accedere a informazioni riservate sugli abbonati, controllando i computer con cui l'azienda fornisce servizi finanziari.
L’artista britannico Rod Hunt ha realizzato un’enorme illustrazione per l’ultima campagna pubblicitaria di IKEA per la Russia, che mostra le case di dieci famiglie diverse arredate con mobili IKEA. La campagna, che è stata commissionata a Hunt dall’agenzia Instinct BBDO, punta sull’idea che IKEA possa adattare il proprio arredamento a case di famiglie con stili di vita del tutto diversi tra loro. L’illustrazione è stata usata anche in un libro per bambini dell’autore russo Grigorij Oster (il libro è in russo e si può trovare qui, in pdf), e riprodotta in un gioco online interattivo nel quale ci si può muovere con il mouse nelle dieci case e tra i diversi oggetti e arredi. Nel libro di Oster si raccontano diverse storie – con molti dettagli – sulle attività che le famiglie svolgono durante le loro giornate, e su come ogni prodotto IKEA diventi parte integrante del loro appartamento. Alle diverse parti dell’illustrazione di Hunt sono state poi affiancate delle fotografie di famiglie e case reali, arredate rigorosamente con forniture IKEA e in una maniera simile a quella riprodotta nell’illustrazione. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La bella campagna pubblicitaria di IKEA in Russia. Un artista britannico ha realizzato una grande illustrazione, con i disegni delle case di dieci famiglie russe con stili di vita diversi.
Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi, nella serata di oggi (negli Stati Uniti era pomeriggio) Facebook ha presentato i documenti per l’offerta pubblica iniziale (IPO), il primo importante passo per entrare in borsa. Il social network mira a raccogliere almeno 5 miliardi di dollari, cosa che potrebbe rendere l’operazione la più grande IPO nella storia del Web. Il precedente più significativo rimane, infatti, l’offerta pubblica iniziale di Google nel 2004 che fu da 1,9 miliardi di dollari. Secondo diversi analisti, la società mira comunque a numeri ancora più alti e al raggiungimento di una valutazione che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere intorno ai 100 miliardi di dollari. Se così fosse, ricordano sul New York Times, Facebook diventerebbe una delle società più grandi per valutazione degli Stati Uniti superando aziende ben radicate e attive da tempo come Ford Motor, Goldman Sachs e Kraft Foods.
Facebook si quota in borsa. Il social network vuole raccogliere almeno 5 miliardi di dollari, la più grande offerta pubblica iniziale nella storia del Web.
Da oggi Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise tornano a essere in zona bianca, ovvero la fascia di rischio epidemiologico in cui sono previste le minori restrizioni per contenere la pandemia da coronavirus: sono le prime tre regioni in cui per tre settimane consecutive è stata registrata un’incidenza dei contagi da coronavirus inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti. Tutte le altre regioni italiane rimarranno per ora in zona gialla, ma se i buoni dati epidemiologici rilevati finora si manterranno tali anche nei prossimi giorni si prevede che il 7 giugno possano diventare bianche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre il 14 giugno potrebbe toccare a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
Da oggi tornano le regioni in zona bianca. Le prime tre sono Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, ma nelle prossime settimane potrebbero aggiungersene altre.
Intervistato da Fabio Fazio durante il programma Che tempo che fa, Carlo Calenda – leader del partito Azione ed ex ministro dello Sviluppo economico – ha infine confermato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni del 2021 per scegliere il sindaco di Roma. La candidatura era in ballo da diversi giorni, con vivaci discussioni sull’eventuale appoggio da parte del Partito Democratico, partito che Calenda ha lasciato con toni molto critici in particolare nei confronti delle alleanze con il M5S: da ieri era circolata la notizia dell’annuncio di domenica sera. "Ho deciso di candidarmi come sindaco di Roma perché è un dovere riportare tra le grandi capitali europee la città dove è nata la cultura occidentale"@CarloCalenda pic.twitter.com/ihbnoy4Ta9
Carlo Calenda si candiderà a sindaco di Roma. Lo ha annunciato durante un'intervista televisiva nel programma di Fabio Fazio.
Da quando la maggior parte di noi passa le giornate chiusa in casa per via delle misure prese dal governo per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), le videochiamate sono diventate molto importanti sia per lavorare che per conservare la propria vita sociale e vedere i parenti che abitano lontano. Le app che permettono di fare videochiamate sono moltissime e ciascuna ha caratteristiche diverse e più o meno adatte alle varie situazioni: abbiamo fatto una lista delle più diffuse, mettendole a confronto. Per le videochiamate con familiari e amici le più consigliate sono WhatsApp, a cui però può partecipare un massimo di 4 persone, e Skype per gruppi più numerosi. Per chi vuole usare filtri buffi durante le chiamate però bisogna usare altro: Messenger e Instagram, ad esempio. Per insegnanti e studenti una delle migliori e più usate è Zoom, che va bene anche per riunioni di lavoro o videochiamate tra colleghi. Può essere utilie soprattutto a chi non ha un abbonamento a G Suite, il pacchetto di programmi di Google per le aziende, e quindi non può usare le app di Google che sono tra le più consigliate per riunioni e gruppi di lavoro.
C’è un’app per videochiamate migliore delle altre? alcune sono più adatte per parlare con familiari e amici, e di solito non sono quelle più funzionali per le riunioni di lavoro e le lezioni a distanza.
Notre-Dame de Paris, il romanzo scritto da Victor Hugo e pubblicato nel 1831, è al primo posto dei libri più venduti su Amazon in Francia. Al momento, nelle prime dieci posizioni della classifica il libro compare cinque volte, in cinque diverse edizioni, mentre all’ottavo posto c’è un libro sulla storia della cattedrale. In Italia il libro è arrivato al sesto posto della classifica dei libri più venduti su IBS (nella edizione tascabile di BUR) . L’aumento di vendite è collegato all’incendio di lunedì, che ha distrutto parte del tetto e la guglia ottocentesca della cattedrale. Nel romanzo, Hugo aveva descritto un incendio appiccato dal gobbo di Notre-Dame, uno dei protagonisti del romanzo. Il passaggio, segnalato su Twitter dal filosofo e conduttore televisivo francese Raphaël Enthoven, si trova nel quarto capitolo del decimo libro:
“Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo è il libro più venduto su Amazon in Francia.
Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge sulle banche che contiene anche la riforma delle popolari. Il governo aveva posto in mattinata la fiducia che è stata votata con 155 sì, 92 no e nessun astenuto. Il decreto, in scadenza il 25 marzo, aveva avuto il via libera dalle commissioni Finanze e Industria senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera. La norma più significativa della nuova legge riguarda le banche popolari ed è contenuta all’articolo 1. Stabilisce che entro 18 mesi, entro quindi il luglio 2016, le banche popolari che rientrano nel parametro del patrimonio superiore agli 8 miliardi dovranno abbandonare il principio del cosiddetto “voto capitario”, quello per cui all’interno dell’assemblea degli azionisti ogni socio può esprimere un singolo voto – uno vale uno – indipendentemente dal numero delle azioni che detiene o rappresenta. Concretamente significa che un soggetto o una banca, italiana o estera, potrebbero arrivare ad avere la maggioranza assoluta nella loro assemblea. E che le popolari, alcune delle quali sono in crisi e sono alla ricerca di nuovi capitali, potranno rientrare in processi di fusione o aggregazione esattamente come gli altri istituti di credito. Gli istituti, nella stessa assemblea che varerà la trasformazione in Spa (quindi ancora con il voto capitario), potranno introdurre nello statuto un limite del 5 per cento all’esercizio del diritto di voto. Si tratta di una clausola difensiva che consente una tutela dal rischio di scalate. Il tetto introdotto con questa maggioranza sarà però limitato a un massimo di 24 mesi.
La riforma delle banche è legge. Il Senato ha votato la fiducia al decreto: le banche popolari più grandi saranno trasformate in società per azioni e verrà superato il voto capitario in assemblea.
A Genova, a causa delle forti piogge, tra giovedì e venerdì 10 ottobre sono esondati tre torrenti: il Bisagno, che attraversa la città, il Feregiano e lo Sturla nella zona est. Una persona è morta nella zona di Brignole: è un uomo di 57 anni, si chiama Antonio Campanella, era un infermiere e il suo corpo è stato trovato nell’acqua vicino ad un tunnel proprio dove il Bisagno ha rotto gli argini e dove l’acqua ha raggiunto i due metri di altezza. La Procura di Genova ha fatto sapere che aprirà un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Durante la notte una quindicina di persone sono state portate al pronto soccorso per fratture da cadute, malori e attacchi di cuore. Il quartiere di Borgo Incrociati è stato evacuato, ci sono strade ancora allagate e altre piene di detriti e fango. Molte auto e cassonetti della spazzatura sono stati trascinati dall’acqua e c’è stata una frana in via G. B. D’Albertis. Alcune zone della città, da ieri, sono senza corrente elettrica: Enelha detto che i tecnici sono al lavoro, ma che le cabine sono allagate e gli interventi difficili. La corrente dovrebbe tornare in giornata e le persone coinvolte sono il 5 per cento degli utenti (duemila persone). Ci sono grossi problemi anche nell’entroterra ligure: a Montoggio, al confine tra Liguria e Piemonte, è esondato il torrente Scrivia poco dopo le 21 di ieri e l’acqua ha travolto alcune auto. L’Arpal (l’agenzia ligure per la protezione dell’ambiente) ha emesso un bollettino di avviso per l’alta probabilità di temporali forti per tutta la giornata: è attesa una nuova ondata di piena del Bisagno.
L’alluvione a Genova. Sono esondati 4 torrenti ed è morta una persona: la situazione è ancora molto difficile con strade allagate e zone della città senza corrente elettrica.
Entro il 15 ottobre sarà disponibile nei negozi online la nuova app del PD, la “PD app”. La app, promettono i suoi realizzatori, permetterà di dare nuova vita alla militanza nel partito e creerà nuovi canali di comunicazione tra eletti ed elettori. La realizzazione della app era iniziata la scorsa estate per iniziativa di Francesco Boccia, attuale ministro per le Autonomie: è stata sviluppata da Digithon, una società informatica con sede a Bisceglie in Puglia. Ora che il progetto è quasi al termine, Boccia ha parlato con Repubblica del suo entusiasmo.
«È la rivoluzione del secolo». Il ministro Francesco Boccia è entusiasta della nuova app del PD che sarà presto scaricabile su tutti gli smartphone.
Se eravate connessi a Internet ieri pomeriggio, avrete notato che per circa 45 minuti alcuni dei vostri siti preferiti sono rimasti curiosamente senza pubblicità. Potete ringraziare Google: il suo servizio pubblicitario DoubleClick ha avuto un problema di server, lasciando siti come Slate, BBC, il New Yorker [e il Post, ndt] senza banner pubblicitari. Alcuni siti, invece, non si caricavano interamente perché non funzionava più il caricamento dei banner. Come ha scritto Napier Lopez su TheNextWeb, «l’interruzione del servizio ha riguardato milioni di pubblicità in tutto il mondo, e potrebbe causare una perdita notevole per gli inserzionisti». Lasciamo perdere il fatto che gli editori si sono presi un piccolo colpo; questo piccolo incidente è indicativo perché ci ha ricordato in maniera palese quanto Google tenga in piedi della struttura essenziale di Internet. Con le parole del fondatore del magazine The Awl, Choire Sicha:
Il guasto alle pubblicità di Google. Ieri hanno smesso di funzionare per un po', creando problemi ai siti di news di mezzo mondo: una piccola storia esemplare.
È stato diffuso il terzo trailer di Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una serie di film che faranno da spin-off per la saga fantascientifica di Star Wars (anche se ufficialmente questo è il secondo trailer: il primissimo era un “teaser trailer”). Il nuovo trailer mostra moltissime scene che nei primi due non si erano viste e soprattutto rivela un dettaglio molto importante sulla protagonista, interpretata dall’attrice Felicity Jones. Qui trovate il primo trailer spiegato bene, e qui il secondo. Rogue One: A Star Wars Story uscirà nei cinema italiani il 15 dicembre 2016. In lingua originale:
Il nuovo trailer di “Rogue One: A Star Wars Story”. È il terzo dell'atteso primo film della nuova saga, che sarà una specie di spin-off di quella originale: in Italia uscirà nei cinema il 15 dicembre.
Il Tar del Lazio ha sospeso con effetto immediato la nomina di Tiziana Maffei a direttrice della Reggia di Caserta, dopo il ricorso del funzionario del Ministero dei Beni Culturali Antonio Tarasco contro la sua esclusione dalla terna finale dei candidati. Maffei, architetta e docente universitaria, era stata nominata a metà maggio. A fine mese il ministro Alberto Bonisoli aveva difeso il percorso che aveva portato alla nomina di Maffei. Il 25 giugno comincerà la discussione nel merito al Tar.
Il Tar del Lazio ha sospeso la nomina di Tiziana Maffei a direttrice della Reggia di Caserta.
Dopo la notizia di ieri dell’arresto di Mario Mantovani, vicepresidente della regione (incarico da cui si è autosospeso) Lombardia ed ex senatore di Forza Italia, per corruzione aggravata, concussione e turbativa d’asta, sono cominciate a circolare sui giornali di oggi storie più precise legate all’inchiesta. Una di queste riguarda l’architetto Gianluca Parotti, che secondo i pm in cambio di incarichi professionali in appalti pubblici avrebbe diretto gratuitamente i lavori di ristrutturazione nei molti immobili della famiglia di Mantovani. Un’altra di queste storie ha a che fare con una gara di appalto, cancellata, per il servizio di trasporto dei malati che dovevano sottoporsi alla dialisi. Le ha spiegate il Corriere della Sera: Il potere esercitato nel sottobosco della politica lombarda attraverso pressioni, raccomandazioni, connivenze e complicità. Dall’inchiesta che ha portato in carcere per corruzione, concussione e turbativa d’asta il vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani (Forza Italia) emerge l’uso di quello stesso potere per fini talmente privati da far pagare all’erario l’architetto che ha diretto i lavori di ristrutturazione nei molti immobili della famiglia Mantovani, facendogli ottenere incarichi professionali in appalti pubblici.
L’architetto di Mario Mantovani. E altre storie legate alle accuse che hanno portato all'arresto del vicepresidente della regione Lombardia, spiegate dal Corriere.
Visa, uno dei principali gestori di carte di credito al mondo, ha deciso di investire denaro e risorse in Square, la società creata dal cofondatore di Twitter, Jack Dorsey, nata per trasformare gli smartphone in lettori di carte di credito e semplificare i pagamenti in formato elettronico. La scelta di Visa di partecipare al progetto potrebbe consentire a Square di conquistare rapidamente molti nuovi clienti, semplificando la diffusione del sistema in vendita già da qualche tempo negli Stati Uniti. Come suggerisce il nome, Square è un piccolo cubetto che si attacca all’uscita audio degli smartphone e li trasforma in lettori di carte di credito. Il sistema funziona grazie a una applicazione che permettere di effettuare le transazioni. Ti basta inserire l’importo da pagare sul tuo smartphone, indicare l’oggetto del pagamento e far passare la carta di credito dell’acquirente nella piccola fessura del cubetto, che così legge la banda magnetica della scheda.
Visa investe in Square, il cubetto. E ora il pagamento con la carta di credito attraverso gli smartphone ha un'accelerazione.
Il caso editoriale italiano – ma anche europeo – del 2013 era stato un romanzo pubblicato cinquant’anni fa, nel 1965: si intitola Stoner e fu scritto dallo statunitense John Williams. Come lo ha definito Tim Kreider sul New Yorker, Stoner è il «più grande romanzo americano di cui non avete mai sentito parlare» – perlomeno fino a quando dal 2012 in poi hanno preso a leggerlo e a parlarne un po’ tutti. Ecco com’è stato riscoperto e perché vale la pena recuperarlo, se siete quelli – pochi – che ancora non lo conoscono. 1) Di cosa parla Il libro racconta la vita di William Stoner, un professore universitario che – scopriamo già dal primo paragrafo – nacque nel 1891 in una famiglia povera, entrò da studente nell’Università del Missouri nel 1910 e ci rimase insegnando letteratura medievale fino al 1965, quando morì a 65 anni dimenticato dagli studenti e poco stimato dai colleghi. Stoner trascorre una vita monotona e passiva, senza particolari gioie e successi personali o professionali: sposa la ragazza che desiderava, Edith, ma il matrimonio si rivela un fallimento che si ripercuote sulla figlia Grace; inizia una relazione amorosa con una sua studentessa, Katherine Driscoll, che si conclude con uno scandalo e l’allontanamento di lei. La sua carriera universitaria viene ostacolata per 25 anni dal rettore dell’università che lo ha in antipatia, e si concretizza nella sola pubblicazione di un libretto.
7 cose su “Stoner”, pubblicato 50 anni fa. Uscì nel 1965 e fu quasi ignorato; è stato riscoperto nel 2013 e descritto come «il più grande romanzo americano di cui non avete mai sentito parlare».
La storia della letteratura non è fatta solo di libri, recensioni critiche, sviluppi di correnti culturali, ma anche di aneddoti che nel tempo hanno reso alcuni scrittori più popolari e amati di altri. Uno di questi è certamente Ernest Hemingway – autore, tra gli altri, di Addio alle armi, Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare –, su cui circolano decine di storie e leggende, tra cui una poco conosciuta di cui si è riparlato di recente, a fine agosto. Risale all’estate del 1929 e ruota attorno a un incontro di boxe tra Hemingway e lo scrittore canadese Morley Callaghan, in cui Francis Scott Fitzgerald, autore di Il grande Gatsby, fece da arbitro. L’ex libraio di libri rari David Mason ha raccontato sul Guardian di quando, nel 1993, gli furono rubate le lettere in cui Hemingway, Fitzgerald e Callaghan discutevano dell’incontro – che finì con la vittoria di Callaghan, che aveva quattro anni meno di Hemingway – che mostravano come i tre scrittori finirono per litigare e compromettere la loro amicizia. L’aneddoto affascinò molti altri scrittori, come Truman Capote e Norman Mailer: è una storia sulla rivalità tra uomini e scrittori che si intreccia col mito della boxe, e l’ennesimo esempio di come un episodio poco importante possa sfuggire di mano con conseguenze gravi e imprevedibili.
La volta che Hemingway fu battuto a boxe, con Fitzgerald da arbitro. Da un altro scrittore, il canadese Morley Callaghan: finì in litigio, come mostrano le lettere che si scambiarono e che vennero poi rubate.
Il sito Photoworld ha creato una serie di grafici sulla diffusione nel mondo di alcuni piatti molto popolari – bacon, pizza, sushi, tra gli altri – in base al numero di foto di quei piatti postate su Instagram. Fra il 10 e il 18 marzo 2015 Photoworld ha esaminato più di 100mila foto postate su Instagram tenendo conto solamente di quelle a cui erano associati hashtag “culinari”, e scoprendo per esempio che una foto su 20 tra quelle raffiguranti un hamburger proveniva da Londra. Tra i risultati più curiosi della ricerca di Photoworld c’è la presenza di una città italiana tra le prime cinque dove si sono pubblicate su Instagram più foto di sushi: Milano (che è davanti a Tokyo, presumibilmente perché è meno anomalo mangiare sushi a Tokyo e quindi è anche meno frequente condividere una foto a riguardo). È risultato anche che a New York si pubblica molto più spesso la foto di una pizza, rispetto a Napoli, Milano e Bologna messe insieme. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I piatti più popolari nelle principali città del mondo, secondo Instagram. Un sito britannico ha contato le foto dei piatti di sushi, pizza e burger pubblicati sul popolare social network nell'arco di una settimana: e ha fatto scoperte interessanti.
Lunedì una frana ha travolto alcune auto parcheggiate lungo la strada della Val Ferret Planpincieux, vicino a Courmayeur, in Valle D’Aosta. Una persona – un italiano di 61 anni – è morto e un’altrà è ancora dispersa. Il Corriere della Sera scrive che più di 100 persone hanno dovuto lasciare le loro case o gli alberghi dove dormivano, per motivi di sicurezza. La frana è stata probabilmente causata dalle forti piogge degli ultimi giorni.
C’è stata una frana a Planpincieux, vicino a Courmayeur: ci sono un morto, un disperso e decine di evacuati.
20.50 – La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al Ddl stabilità. Il Pd si è astenuto, Idv ha votato contro e il Terzo Polo non ha partecipato al voto. Domani il testo approda nell’aula di Palazzo Madama e sabato il testo passerà alla Camera. 20.36 – Il Corriere della Sera precisa come la durata della discussione tra Napolitano e Monti, e l’urgenza con la quale l’economista è arrivato a Roma da Berlino dove era ospite di un convegno, lasci intuire che tra i due si è parlato del governo tecnico da nominare in tempi brevi.
A che punto siamo. L'eventuale governo Monti ha già un'eventuale opposizione ma anche l'eventuale sostegno di Nichi Vendola, con qualche condizione.
Gravity, il film di Alfonso Cuarón con Sandra Bullock e George Clooney, è stato uno dei successi cinematografici più grandi del 2013 ed è stato il film più premiato agli Oscar del 2014 con sette riconoscimenti, compresi quelli per la regia e gli effetti speciali. A distanza di due anni, il film viene trasmesso oggi in prima visione in chiaro su Canale 5: è una buona occasione per rivederlo o per scoprirlo per chi non avesse fatto in tempo a vederlo al cinema. Il film ha ricevuto critiche molto positive per i suoi effetti speciali spettacolari e i panorami della Terra osservata dall’orbita, utilizzando immagini della NASA e di altri enti spaziali, mentre ha sollevato qualche perplessità tra astrofisici e appassionati di Spazio per alcune licenze scientifiche che si è preso, come quelle che seguono (da qui in poi ci sono moltissimi spoiler, avvisati). La trama in breve La trama di Gravity è piuttosto lineare e segue per tutto il film le vicende della dottoressa Ryan Stone (Sandra Bullock), un ingegnere biomedico alla sua prima missione in orbita e al lavoro con il collega Matt Kowalsky (George Clooney) intorno al telescopio spaziale Hubble, che ha bisogno di alcuni lavori di manutenzione. Dalla Terra viene segnalato che un missile russo ha distrutto un vecchio satellite, portando a una sorta di effetto domino, con la distruzione di altri satelliti i cui detriti si stanno avvicinando molto veloci a Hubble. I due astronauti cercano di tornare nello Shuttle che li ha trasportati in orbita, ma non ce la fanno e vengono investiti dai detriti, che distruggono l’astronave e causano la morte degli altri astronauti a bordo. Stone e Kowalsky raggiungono a fatica la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che ha subìto seri danni, e in seguito Kowalsky si sacrifica per consentire alla collega di sopravvivere. Stone parte dalla ISS con una Soyuz russa e raggiunge una stazione spaziale cinese, da lì organizza il suo rientro sulla Terra tra altre difficoltà e colpi di scena.
Cose che vorrete sapere dopo aver visto “Gravity”. Davvero ci si può spostare da un'orbita all'altra con i jet pack? In assenza di gravità le lacrime galleggiano? E c'è una cosa che non torna nella scena del cavo.
Larry Page, il cofondatore di Google insieme a Sergey Brin, finisce oggi la propria prima settimana da CEO della società, al posto di Eric Schmidt, che ha lasciato il proprio incarico da amministratore delegato e mantiene un posto nel consiglio di amministrazione della società. A pochi giorni dall’avvicendamento alla guida del motore di ricerca, Page ha subito realizzato una prima riorganizzazione interna, dimostrando di voler rendere più snella e rapida la catena di comando. I nuovi incaricati delle singole divisioni della società dovranno riferire direttamente a Page senza ulteriori passaggi intermedi, cosa che dovrebbe velocizzare la realizzazione dei progetti. Il Los Angeles Times ha ricevuto conferme da alcune fonti interne sull’avvenuta riorganizzazione, ma al momento Google non ha ancora diffuso note ufficiali per confermare la notizia e dare maggiori dettagli. La società, spiega la fonte del quotidiano, era pronta già da alcuni mesi a una piccola rivoluzione ai propri vertici e le novità sarebbero state accolte molto positivamente dagli impiegati della sede centrale di Mountain View, in California. Ogni divisione ha un solo responsabile, che ha il compito di coordinare i propri gruppi di lavoro e riferire a Page.
La prima settimana del nuovo capo di Google. Le prime decisioni di Larry Page da CEO del motore di ricerca più visitato al mondo.
Un gruppo di deputati di Scelta Civica ha presentato alla Camera nelle settimane scorse un progetto di legge per modificare e regolare la legge sulla stampa in particolare per quanto riguarda il trattamento del reato di diffamazione, che negli ultimi mesi è stato molto discusso a causa di apparenti eccessi nelle pene da una parte e di apparenti mancanze nella perseguibilità del reato da un’altra. La proposta è così intestata: Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e al codice penale, in materia di reati commessi con il mezzo della stampa o delle trasmissioni radiotelevisive o con altri mezzi di diffusione, nonché di diffamazione e di ingiuria
La diffamazione e internet. Un dialogo tra Stefano Dambruoso, deputato che ha presentato una nuova proposta di legge, e Massimo Mantellini che ne è molto diffidente.
Il 2015 sarà un anno importante per il gruppo automobilistico italo-americano Fiat Chrysler Automobiles, in particolare per i suoi marchi italiani: alla presentazione del piano industriale 2014-2018 da 48 miliardi di euro del maggio 2014, il CEO Sergio Marchionne comunicò che entro il 2018 Alfa Romeo avrebbe investito 5 miliardi di euro per realizzare otto nuovi modelli prodotti in Italia, mentre a fine ottobre dell’anno scorso il consiglio d’amministrazione di FCA decise che intorno alla metà del 2015 avrebbe scorporato Ferrari dal gruppo per quotarne il 10 per cento alla borsa di New York. Nella stessa occasione, il CDA di Fiat Chrysler annunciò anche la vendita di cento milioni di azioni del gruppo e l’emissione di un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria con scadenza nel 2016 del valore di circa due miliardi di euro. Le collocazioni in borsa delle azioni e del prestito, che si sono chiuse a metà dicembre 2014, hanno fruttato a FCA circa 3,1 miliardi di euro, che serviranno – secondo le dichiarazioni dello stesso gruppo – a finanziare le necessità del gruppo e del suo piano di rilancio.
Cinque cose su Fiat nel 2015. Lo scorporo di Ferrari, gli obiettivi di vendita e i nuovi modelli: che cosa ci si aspetta da un anno che Marchionne definisce "storico".
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha concordato con il governo dell’Argentina un significativo aumento del prestito per sostenere l’economia del paese, evitando che l’attuale crisi economica possa aggravarsi. L’accordo prevede un prestito da 57,1 miliardi di dollari, rispetto ai 50 miliardi di dollari annunciati in precedenza: è uno dei finanziamenti più grandi mai decisi dal Fondo. L’FMI ha inoltre dato la disponibilità a sveltire le pratiche per elargire il denaro, nell’ambito del pacchetto economico di aiuti che dovrebbe avere una durata complessiva di 3 mesi. Il governo argentino si è impegnato a rispettare alcuni vincoli, compreso avere un bilancio in pari per il 2019 e tagliare ampiamente la spesa pubblica. Già in profonda difficoltà, negli ultimi mesi l’economia dell’Argentina è ulteriormente peggiorata. Il peso, la valuta locale, ha continuato a perdere valore e le esportazioni di prodotti agricoli sono crollate, soprattutto a causa di una prolungata siccità che ha ridotto i raccolti. Temendo una nuova crisi, molti investitori hanno ritirato i loro investimenti finanziari dal paese, peggiorando ulteriormente la situazione e l’indebitamento di alcune grandi società.
L’FMI presterà 57,1 miliardi di dollari all’Argentina. Il Fondo ha inoltre concordato un anticipo del prestito come richiesto dal governo argentino, in grandi difficoltà economiche.
Ci sono due notizie: la prima è che nel 2016 c’è ancora una società che produce videoregistratori; la seconda è che quella società – la giapponese Funai – smetterà di farlo tra pochi giorni. In un comunicato ufficiale del 21 luglio Funai – che si definisce l’ultima società al mondo a produrre videoregistratori – ha spiegato che produrrà il suo ultimo videoregistratore il 30 luglio. Il motivo principale citato da Funai è che è difficile «trovare le parti» necessarie a assemblare i suoi videoregistratori. C’è anche il fatto che le vendite sono in calo, ma sono comunque molte più di quelle che ci si aspetterebbe: 750mila unità nel 2015. Funai produce videoregistratori dal 1983: nel suo periodo migliore ne ha venduti circa 15 milioni l’anno e fino a un paio di anni fa vendeva più di un milione di videoregistratori all’anno. I videoregistratori esistono dagli anni Cinquanta e (lo diciamo per i più giovani, non vi offendete subito) sono quella cosa che si usava per guardare in tv qualcosa che non era in diretta in quel momento; prima di Netflix, prima dello streaming e prima ancora di quella cosa già vintage che sono i DVD. Il primo videoregistratore fu prodotto nel 1956 dalla Ampex Electric and Manufacturing Company. Fred Pfost, uno degli ingegneri che se ne occupò, ha raccontato al New York Times di quando lo presentò ad alcuni dirigenti della CBS, uno dei più importanti network tv degli Stati Uniti. Pfost mostrò loro una registrazione che lui aveva fatto a loro insaputa durante una conferenza di pochi minuti prima: «Ci furono 10 secondi di silenzio prima che capissero improvvisamente cosa stavano vedendo. […] Scoppiò un pandemonio, con gente che applaudì e festeggiò per cinque minuti pieni. Era la prima volta nella storia in cui un gruppo di persone non di Ampex vide il replay istantaneo di un evento». I primi videoregistratori di Ampex costavano tantissimo – 50mila dollari l’uno – ma già solo nella prima settimana dalla messa in vendita ne furono ordinati 100, rappresentando per Ampex un guadagno pari a quello che di solito era il suo guadagno lordo in un anno.
Smettono di produrre i videoregistratori. La società giapponese che era l'ultima a farlo, la Funai, interromperà la produzione a fine luglio: e la faccia che state facendo ora dice molto sulla vostra età.
Prima c’era il muro di Berlino e ora c’è il “Grande firewall cinese”: non è una barriera fisica che impedisce alle persone di andarsene, ma un muro virtuale, che fa sì che le informazioni dannose per il Partito Comunista cinese non entrino nel paese. Come il muro di Berlino, anche questa barriera è destinata a cadere prima o poi: le informazioni, come le persone, non possono essere trattenute per sempre. O perlomeno questo è quello che si dice. Farlo capire al governo di Pechino, però, non è così semplice: la Cina è ben lontana dall’eliminare il più grande sistema di censura al mondo e, anzi, sta andando sempre più fiduciosa nella direzione opposta, rafforzando le basi legali del firewall, tappando le sue falle e rinsaldando il suo controllo su Internet. Insomma, la Cina ha smesso di avere un atteggiamento difensivo nei confronti del suo vasto sistema di censura, e ha iniziato a sbandierare la sua visione di una «sovranità di Internet» come modello mondiale, cercando allo stesso tempo di renderlo ufficiale.
In Cina la censura di Internet va benone. Negli anni è diventata un sistema sofisticato e selettivo, volutamente poroso, e il suo primo obiettivo non è impedire l'accesso ai siti stranieri.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Un paese di atei deboli. Una nuova indagine mostra che gli italiani sono un popolo di credenti pigri e da tradizione, atei "di fatto".
Come ogni anno, il sito di musica Pitchfork ha messo insieme una lista dei venti migliori video musicali usciti quest’anno. Dentro ce ne sono alcuni che è difficile non avere visto, grandi produzioni e che hanno ottenuto un gran successo: come quello di “Humble.” di Kendrick Lamar, o di “Green Light” di Lorde. Ma altri sono video da meno di 300mila visualizzazioni su YouTube, come quello di “Last breath” della cantante sudcoreana Yaeji, girato tutto davanti a uno specchio, come se fosse un tutorial per il trucco. E tra gli altri ce n’è anche uno – molto divertente – in cui il regista spiega con delle scritte tutte le cose che sono andate storte durante le riprese, a partire dal fatto che il cantante protagonista, il rapper Young Thug, non compare perché non si è presentato sul set.
I migliori video musicali del 2017. Da quelli che vi sono passati davanti di sicuro a quelli quasi sconosciuti girati davanti a uno specchio, scelti da Pitchfork.
Vent’anni fa, il 3 aprile del 2001, nelle edicole italiane uscì il primo numero di quelli che sarebbero poi diventati 139 episodi della saga a fumetti delle Witch. S’intitolava Halloween e aveva in copertina il faccione di una ragazza dai capelli rossi circondato da quattro “fatine” disegnate con un tratto che, più che quello dei cartoni Disney, ricordava quello dei manga giapponesi. La ragazza coi capelli rossi era una delle protagoniste del fumetto, Will, e le altre figure erano quelle delle sue amiche; Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin. Combinando le iniziali dei loro nomi veniva fuori l’acronimo W.I.T.C.H., strega. W.I.T.C.H. nacque all’interno della redazione italiana di Topolino nel tentativo di Disney di creare un fumetto periodico che attraesse il giovane pubblico femminile. Ebbe un successo inaspettato, e non solo tra bambine e ragazze. Nel giro di pochi anni fu tradotto in almeno 27 lingue e pubblicato in oltre settanta paesi. Dopo l’ultimo episodio uscito nel 2012, l’immaginario di W.I.T.C.H. è andato lentamente scomparendo e, a differenza di alcune saghe simili comparse in quegli anni, tra i bambini e le bambine di oggi è pressoché sconosciuto. In occasione del ventennale, il 31 marzo la casa editrice Giunti ha pubblicato una raccolta dei primi cinque episodi.
Le Witch arrivarono ovunque. Il fumetto per ragazze nato nella redazione italiana di Topolino uscì vent'anni fa, e il suo successo – anche internazionale – surclassò le aspettative.
Il Wall Street Journal, uno dei più prestigiosi quotidiani economico-finanziari del mondo, ha scritto che Apple sta progettando un’automobile elettrica. Il WSJ cita fonti interne alla società e dice che al momento ci sono di più di cento persone al lavoro sul progetto, a cui è stato dato il nome in codice “Titan”. Come quasi sempre accade per quanto riguarda le speculazioni sui progetti futuri di Apple, la società non ha commentato l’indiscrezione. Il Wall Street Journal precisa che il progetto non necessariamente porterà allo sviluppo di un’automobile. La produzione di automobili elettriche è un business ancora molto costoso e rischioso. È già accaduto in passato che Apple studiasse la possibilità di sviluppare nuovi prodotti, arrivasse fino al punto di produrne alcuni prototipi e poi abbandonasse il progetto. In alcuni di questi casi, Apple ha utilizzato in altri dispositivi le tecnologie prodotte per i progetti abbandonati. Con le auto elettriche potrebbe accadere la stessa cosa: batterie più efficienti pensate per un’automobile potrebbero essere utilizzate in altri dispositivi Apple anche nel caso il progetto “Titan” venisse abbandonato.
Apple vuole produrre auto elettriche? secondo il Wall Street Journal ci sono oltre cento persone impiegate nel nuovo progetto: Apple, come sempre in questi casi, non ha commentato.
Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di sequestro di persona riferito a un episodio risalente alla settimana compresa tra il 24 e il 30 gennaio scorso. L’accusa si riferisce alla decisione del governo di non autorizzare per giorni lo sbarco di 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3 della ong tedesca Sea Watch, bloccata a circa un miglio dalle coste della Sicilia. La notizia è stata data dallo stesso Salvini, che ha detto che la procura distrettuale di Catania gli ha comunicato di avere trasferito gli atti del procedimento penale al tribunale dei ministri, l’organo al quale spetta la prima decisione se procedere o meno con le indagini (il tribunale dei ministri è un organo particolare: esiste in ogni distretto di Corte d’appello ed è composto da tre magistrati sorteggiati ogni due anni). Salvini ha aggiunto che la procura generale ha chiesto l’archiviazione del caso. Riguardo alle nuove accuse, Salvini ha detto: «Ci risiamo. E’ la nave olandese che è intervenuta in acque libiche. Se n’è fregata dell’alt e delle indicazioni del governo olandese di andare in Tunisia e ha messo a rischio la vita delle decine di migranti a bordo per arrivare in Italia con un gesto politico». Le cose in realtà non sono andate come sostiene Salvini: la Sea Watch 3 ha dimostrato di avere tentato di mettersi in contatto con la cosiddetta Guardia costiera libica e con le autorità olandesi, senza però ricevere risposta (qui la ricostruzione di quanto successo).
Matteo Salvini è di nuovo indagato per sequestro di persona. Per non avere autorizzato per giorni lo sbarco dei migranti a bordo della nave Sea Watch 3, alla fine di gennaio.
Per la nuova campagna pubblicitaria di H&M Lana Del Rey ha registrato una sua versione di Blue Velvet, la canzone di Bernie Wayne e Lee Morris portata alla fama da Isabella Rossellini che la cantava nel film di David Lynch “Blue Velvet”, appunto. L’atmosfera dello spot, particolarmente inquietante, si ispira molto al film di Lynch, esplicitamente attraverso la canzone e in modo meno evidente con la scena in cui l’uomo spegne il registratore e ferma la musica.
Lana Del Rey canta Blue Velvet. E compare nella nuova pubblicità di H&M, ispirata a David Lynch.
Un articolo di Piero Colaprico su Repubblica di oggi ritorna sul tema del numero delle persone le cui conversazioni sono intercettate in Italia, tema sul quale negli ultimi mesi i difensori e gli oppositori della legge sulle intercettazioni si sono molto divisi usando ognuno le cifre a suo modo. In particolare, il presidente del consiglio ha più volte dichiarato che in Italia ci sarebbero 150 mila telefoni sotto controllo, e calcolando cinquanta persone in relazione con ogni utenza controllata si arriverebbe a sette milioni e mezzo di persone le cui telefonate possono essere ascoltate dalle procure. Colaprico fornisce cifre di tutt’altro livello. E se oggi – proprio oggi sabato 10 luglio che leggiamo questo articolo – in tutta Italia ci fossero, ad esagerare, non più di seimila persone intercettate?
Sul numero degli intercettati si inizia a fare confusione. Repubblica torna sulla questione dicendo che sono soltanto sei mila, contraddicendo un po' tutti, anche se stessa.
Si è conclusa oggi la Settimana della moda di Milano, una serie di sfilate e presentazioni iniziata il 20 settembre in cui le più importanti aziende italiane hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate 2018, come hanno già fatto a New York e Londra quelle statunitensi e britanniche nei giorni scorsi. Come accade per il Salone del Mobile, anche se in misura molto minore, la Milano Fashion Week è accompagnata da eventi, mostre, rassegne cinematografiche e feste più o meno esclusive in tutta la città, come quella per i 30 anni della rivista Elle e quella di Vogue organizzata dallo stilista Riccardo Tisci, la prima senza la storica direttrice Franca Sozzani che inaugura la direzione del nuovo direttore Emanuele Farneti. The night we made heaven a place on earth 💖 @efarneti @riccardotisci17 @gb65 ✨✨ #thenewbeginning #heavenisaplaceonearth #DanteRT #vogueitalia001 ✨✨
Una Settimana della moda di Milano un po’ così. Perlomeno secondo il New York Times: alcune sfilate però non hanno deluso, come Gucci e Versace con Claudia Schiffer e Naomi Campbell vestite d'oro.
Nell’autunno del 2017 per due settimane una nube radioattiva ha coperto parte dell’Europa centrale e occidentale, come rilevato da numerose agenzie per l’ambiente tra Ucraina e Francia, Norvegia e Grecia. La nube conteneva Rutenio-106, un isotopo radioattivo solitamente derivato dal combustibile nucleare esaurito. Era molto rarefatta per essere pericolosa per la salute, ma il semplice fatto che sia esistita continua a essere un mistero per esperti e agenzie nucleari, che da mesi stanno cercando di ricostruire le sue origini. Una nuova ipotesi sostiene che la nube si sia prodotta in Russia, durante la preparazione del materiale radioattivo da inviare in Italia per un discusso esperimento nei laboratori del Gran Sasso, ora cancellato. I ricercatori dell’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare (IRSN), in Francia, hanno diffuso un comunicato nel quale spiegano che il rilascio di isotopi potrebbe essere avvenuto nell’impianto russo per il trattamento di rifiuti nucleari di Mayak, a poca distanza dalla città di Ozyorsk, nella Siberia occidentale. Altri esperti avevano fatto ipotesi simili alla fine dello scorso anno, ma le autorità russe avevano negato la circostanza e ancora oggi sostengono che non ci siano legami dimostrabili tra la nube radioattiva e le attività svolte a Mayak. L’Istituto di sicurezza nucleare dell’Accademia delle Science russa (IBRAE) si è riunito a Mosca alla fine di gennaio e, dopo un lungo dibattito, i suoi membri non sono arrivati a una posizione comune sulle origini della nube.
La nube radioattiva dello scorso anno potrebbe essere stata prodotta in Russia. Durante la preparazione del materiale radioattivo da usare in un esperimento nei laboratori del Gran Sasso, dice uno studio francese.
Lo storico tedesco Ralf Peters aveva da poco iniziato un nuovo lavoro presso il Zentralinstitut für Kunstgeschichte (Istituto centrale per la storia dell’arte) di Monaco quando si trovò davanti a un enigma che lo avrebbe tenuto occupato per una decina di anni. In un armadietto dell’Istituto, il ricercatore aveva trovato una scatola piena di vecchie fotografie in bianco e nero senza alcun particolare riferimento, racconta Christoph Gunkel sullo Spiegel. All’interno della scatola c’erano 600 immagini in bianco e nero non datate. Erano in ordine sparso e non comparivano in nessun inventario. «Nessuno sapeva che cosa ci facessero in quell’armadietto» ricorda Peters. «Non erano in buone condizioni». Le immagini raffiguravano edifici bruciati, monumenti distrutti e palazzi in macerie, tutte scattate in Italia durante la Seconda guerra mondiale. Peters era inizialmente disorientato sulla provenienza delle fotografie: chi le aveva scattate? Quando per la precisione? Ma soprattutto, a che scopo?
La propaganda nazista sulle macerie dell’Italia. Una mostra a Monaco sulle foto dei palazzi italiani distrutti dai bombardamenti alleati, utilizzate in Germania per screditare il nemico.
Nel terzo trimestre dell’anno l’utile operativo di Samsung è diminuito del 56 per cento rispetto all’anno precedente, e il profitto si è fermato a 6,4 miliardi di dollari, in linea con quanto preventivato dalla società sudcoreana a inizio ottobre. Le vendite sono diminuite del 5 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato, ma sono migliorate del 10 per cento rispetto al trimestre precedente. Si tratta del terzo trimestre consecutivo in cui Samsung vede i suoi profitti più che dimezzati e il quarto trimestre consecutivo in calo. Così come nello scorso trimestre, anche per questo Samsung ha motivato il calo dei profitti con la minore domanda di microchip e di schermi, che l’azienda fornisce a numerosi produttori di smartphone e che costituiscono la sua principale fonte di profitti. Tra le cause si sono anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina e una disputa con il Giappone che a partire dal 4 luglio ha deciso di limitare l’esportazione in Corea del Sud di materiali utilizzati per la produzione di display e chip per gli smartphone.
Nell’ultimo trimestre gli utili di Samsung sono diminuiti del 56 per cento.
Apple e Samsung stanno lavorando con i principali operatori telefonici per realizzare un sistema alternativo a quello delle classiche SIM card per cellulari, in modo da rendere più semplice il passaggio da un operatore all’altro ed eliminare la scheda vera e propria, sostituendola con una versione elettronica già presente nei cellulari. Le trattative stanno coinvolgendo la GSMA, la più grande associazione di operatori mobili del mondo, e secondo il Financial Times le nuove e-SIM potrebbero essere disponibili entro la fine del 2016. Il nuovo sistema permetterebbe di ridurre i costi per gli operatori ma soprattutto dovrebbe semplificare la vita ai clienti: attualmente ogni SIM è associata a un unico operatore telefonico, e se si decide di cambiarlo è necessario sostituire la scheda che s’infila all’interno del telefono utilizzando quella del nuovo operatore, facendosela spedire o andando in uno dei suoi negozi (il numero di cellulare può essere mantenuto). Col nuovo sistema, invece, si potrebbe cambiare operatore telefonico direttamente dal proprio cellulare.
La fine delle SIM card è vicina. Apple e Samsung si stanno mettendo d'accordo con i principali operatori telefonici per sbarazzarsene, dice il Financial Times.
Aggiornamento 20.15 – Silvio Berlusconi ha commentato così la sentenza: «Ero veramente convinto che mi assolvessero perchè nei fatti non c’era davvero nessuna possibilità di condannarmi. E invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista nè sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. Non è soltanto una pagina di malagiustizia è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perchè sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell’Italia un paese davvero libero e giusto.»
Berlusconi condannato a 7 anni. E anche all'interdizione dai pubblici uffici, nel primo grado del processo Ruby; lui dice che è «incredibile» e intende «resistere a questa persecuzione».
Sulla Stampa di venerdì 22 agosto Laura Anello ha raccontato dove sono conservati i circa 55mila film provenienti dalla collezione del cinefilo americano Yong-man Kim e ottenuti nel febbraio del 2009 dal comune di Salemi, in provincia di Trapani, di cui il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi è stato sindaco dal 2008 al 2012. Spiega Anello che la collezione, in cui sono presenti circa 46mila titoli di cinema indipendente in DVD e VHS, «spazia dai telefilm americani ai maestri russi, dal neorealismo italiano ai film erotici, con assolute rarità, dai fratelli Lumière in poi»: Yong-man l’aveva messa insieme a partire dal 1987, quando aveva aperto una prima videoteca a New York (a un certo punto ne gestiva undici). L’intenzione del comune, come aveva detto Sgarbi ai tempi, era renderla pubblica e digitalizzarla, ma già due anni fa la struttura era chiusa ed erano state digitalizzati solo 5000 film. Ancora oggi l’edificio dove sono conservati è chiuso, e nel suo cortile sono stati ospitati 26 cani per un «ricovero provvisorio». Giovedì 21 agosto l’assessore ai Servizi Sociali Rosa Alba Valenti ha però detto al Giornale di Sicilia che «i cani, a giorni, saranno trasferiti in alcuni locali più adatti».
Che fine hanno fatto i 55mila film di Salemi. Facevano parte di una delle più grandi collezioni al mondo sul cinema indipendente: ora stanno in una specie di canile provvisorio.
Cioè dei costosi posti in aereo spesso usati dai professionisti, che dopo la pandemia potrebbero viaggiare sempre meno Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti
Banchieri coltelli. La rivalità tra Cesare Geronzi e Fabrizio Palenzona - ovvero i vertici di Generali e Unicredit Roma - spiegata facile facile dal Foglio.
Oggi verrà inaugurata a Parigi la Philarmonie, una nuova sala da concerti costruita al Parc de la Villette, nel diciannovesimo arrondissement della città. L’edificio, disegnato dall’architetto francese Jean Nouvel, si trova accanto alla Cité de la Musique progettata da Christian de Portzamparc che verrà ribattezzata Philarmonie 2. Al Parc de la Villette si trovano anche il Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris (il conservatorio di musica e di danza) e il Teatro Paris-Villette. La Philarmonie è stata costruita in otto anni, ha 2400 posti a sedere ed è costata 386 milioni di euro a fronte dei 200 previsti dal budget iniziale. La nuova sala concerti diventerà anche la più grande della città, dopo la storica Salle Pleyel nell’ottavo arrondissement. Nei mesi scorsi ci sono state anche numerose proteste e una petizione firmata da 11 mila persone contro l’accentramento dei concerti nella nuova struttura e il conseguente abbandono della Salle Pleyel. Il sindaco dell’ottavo arrondissement ha detto: «Questa logica economica sta uccidendo un tesoro di Parigi, un punto di riferimento nazionale». I difensori del progetto sostengono che Parigi non fosse al livello di molte altre città nel mondo, per quanto riguarda la musica classica.
La nuova Philarmonie di Parigi. Sarà inaugurata oggi con un tributo alle vittime dell'attentato alla sede di Charlie Hebdo, è costata tantissimo e fa molto discutere.
Questa settimana esce Storie pazzesche, film argentino diviso in episodi scritto e diretto da Damián Szifrón e prodotto dal regista spagnolo Pedro Almodovar: tutti gli episodi ruotano attorno al tema dello “stress moderno” e raccontano i diversi modi di reagire a un torto subito, con i protagonisti che passano dal ruolo di vittima a carnefice e viceversa. Pride, di Matthew Warchus, presentato all’ultimo Festival di Cannes, è ambientato nel Regno Unito nell’estate del 1984 e racconta la storia vera di come un gruppo di attivisti gay e lesbiche decise di raccogliere fondi per sostenere le famiglie dei minatori in sciopero, ignorando le direttive della stessa Unione nazionale dei minatori, imbarazzata dall’idea di ricevere il loro sostegno. Il ricco, il povero e il maggiordomo è il nuovo film del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, su tre personaggi apparentemente molto diversi che devono imparare a convivere. Escono infine Ma tu di che segno 6? di Neri Parenti e Neve, del regista Stefano Incerti. Storie pazzesche Regia: Damián Szifron Attori: Ricardo Darín, Oscar Martínez, Leonardo Sbaraglia, Erica Rivas, Rita Cortese
I film del weekend. È inevitabilmente la settimana dei cinepanettoni ma ci sono un paio di cose interessanti anche per chi cerca altro: tutti i trailer.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 11.705 nuovi casi di contagio da coronavirus e 69 decessi. Ci sono 45 ricoverati in più di ieri nei reparti di terapia intensiva – per un totale di 750 – e 514 ricoverati in più negli altri reparti (ieri i rispettivi aumenti erano stati di 67 e 439). Sono stati analizzati 146.541 tamponi e testate 95.554 persone. È risultato positivo l’8 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 10.925, i decessi 47. – Leggi anche: Come ripartirà l’economia
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 18 ottobre.
È uscito il programma del Primavera Sound 2019, il festival di musica rock e pop che si tiene ogni anno a Barcellona e che da diversi anni è diventato probabilmente il più apprezzato e popolare in Europa. Il Primavera Sound 2019 si terrà dal 20 maggio al primo giugno, e gli headliner saranno i Tame Impala, Solange Knowles, Erykah Badu, Future, gli Interpol, Cardi B, Janelle Monae, J Balvin e Rosalia (questi ultimi due sono meno conosciuti in Italia: il primo è un cantante pop colombiano, la seconda una cantante di R&B spagnola). Tra gli altri artisti che si esibiranno al festival ci saranno FKA Twigs, Nas, Mac DeMarco, Christine and the Queens, Robyn, Carly Rae Jepsen, i Suede e James Blake. #TheNewNormal #PS19+INFO: https://t.co/FDNfseYa2F pic.twitter.com/xDkess0zh0
Il programma del Primavera Sound 2019. Ci saranno i Tame Impala, Solange Knowles e Future, tra gli altri.