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Il Festival del cinema di Venezia, arrivato alla sua 77ª edizione e organizzato nonostante la pandemia, è in corso in questi giorni. Il Festival – che si tiene al Lido di Venezia ed è organizzato dalla Biennale di Venezia – è il più antico al mondo: arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, ma quelli sono premi, non un festival di film nuovi. Nei decenni ci sono passati, in concorso e non, alcuni film tra i più noti e apprezzati della storia del cinema. In attesa di vedere quelli nuovi, ecco una selezione di alcuni che dal Lido sono passati negli anni, e ora si possono vedere in streaming su Netflix, Amazon Prime Video e RaiPlay e NOW TV.
21 film passati da Venezia, da vedere in streaming. Disponibili su Netflix, NOW TV, Amazon Prime Video e RaiPlay: il più vecchio è del 1948 e il più recente di un anno fa.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Agrigento contro l’ordinanza con cui lo scorso 2 luglio il gip di Agrigento aveva deciso di non convalidare gli arresti domiciliari per Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3. Rackete era stata arrestata dopo che il 29 giugno aveva portato la nave nel porto di Lampedusa, facendo sbarcare i 40 migranti che erano a bordo da più di due settimane. Rackete era stata accusata di aver violato gli ordini delle autorità italiane, andando contro il divieto emesso dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, previsto dal cosiddetto «decreto sicurezza bis» approvato dal governo a inizio giugno. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio aveva disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari, con l’accusa di reato di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra, per aver urtato una motovedetta della Guardia di Finanza nel tentativo di entrare in porto.
La Cassazione ha stabilito che fu legittimo revocare gli arresti domiciliari a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3.
Domenica 10 maggio si sono tenute le elezioni in molti comuni della regione autonoma a statuto speciale del Trentino-Alto Adige. Si è votato anche in Valle d’Aosta, un’altra regione a statuto speciale, ma lo spoglio delle schede è iniziato nella mattina di oggi. Bolzano – Luigi Spagnolli, il candidato del Partito Democratico e del Südtiroler Volkspartei, ha ottenuto il 40,6 per cento dei voti (mancano ancora circa un quarto delle sezioni) ed è quindi ampiamente in testa rispetto al candidato del centrodestra Alessandro Urzì, che si è fermato al 13,2 per cento. I due candidati si confronteranno al ballottaggio tra due settimane. Spagnolli è sindaco della città dal 2005. Il candidato della Lega Nord Carlo Vettori ha ottenuto l’11 per cento dei voti, la candidata di SEL Cecilia Stefanelli il 10,6 per cento e Rieder Rudi del Movimento 5 Stelle il 9,4 per cento.
Elezioni comunali in Trentino-Alto Adige, come sono andate. Il centrosinistra ha vinto a Trento e in molti comuni più piccoli, ma sarà in ballottaggio contro il centrodestra a Bolzano.
Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha annunciato che nelle prossime ore firmerà un decreto per fermare la vendita di materiale bellico alla Turchia. Nei giorni scorsi lo avevano già fatto diversi altri paesi europei come Francia, Germania e Paesi Bassi in seguito all’operazione militare che la Turchia ha avviato contro i curdi siriani nel nordest della Siria. L’Unione Europea non ha esplicitamente vietato la vendita di armi alla Turchia, ma ha annunciato che per farlo ciascun paese dovrà passare per un’apposita commissione comunitaria. Nel 2018 l’Italia ha venduto materiale bellico alla Turchia per circa 360 milioni di euro: è il terzo paese a cui vendiamo più armi, dopo Qatar e Pakistan, e rappresenta circa il 15 per cento del totale delle esportazioni militari italiane. La cifra è molto superiore, per esempio, a quella delle esportazioni tedesche, che nel 2018 sono ammontate a 243 milioni di euro, quasi un terzo del totale nazionale. Il dato delle esportazioni belliche italiane in Turchia è poi in forte crescita: nel 2017 erano state di 266 milioni, e l’anno prima di 133 milioni.
Di Maio ha annunciato che l’Italia fermerà la vendita di materiale bellico alla Turchia.
Accoppiate una zebra e un cavallo, e viene fuori uno zebrallo. Mettete un asino al posto del cavallo e spunterà uno zonkey. Quando un pony femmina e una zebra maschio sono pazzi l’uno dell’altra fanno uno zoni. È divertente pensare che gli animali ibridi siano una specie di ricetta. Prendi un po’ di questo e un pizzico di quello, mescoli il tutto, et voilà, ottieni un risultato più interessante (e forse delizioso) degli ingredienti con cui hai iniziato. Ma fare degli ibridi ha un costo. Gli zebroidi – cioè gli incroci in cui è presente una zebra – sono quasi sempre sterili e a volte soffrono di nanismo. Forse la cosa non è sorprendente. I cavalli, le zebre e gli asini sembrano simili e appartengono allo stesso genere (Equus), ma ogni specie ha un numero diverso di cromosomi. Anche se è possibile accoppiare certi animali tra loro, non significa che sia il caso di farlo. Questo sentimento alla Ian Malcolm pervade tutto il mondo degli ibridi. Prendete per esempio le ligri – animali nati da un leone maschio e una tigre femmina – conosciute anche per il film Napoleon Dynamite del 2004. Al contrario degli zebroidi che restano piccoli piccoli, le ligri soffrono di una crescita smisurata.
Zonkey, ligri e gli altri ibridi. Tutti sappiamo di chi è figlio il mulo, ma cos'è un liligre? E un cama? Foto e storie di animali nati da specie diverse (inclusi noi).
Sul Corriere della Sera del 12 aprile 2016 Paolo Di Stefano decide di criticare “il più grande critico letterario del mondo”, Harold Bloom, e questa stessa definizione: e facendolo attacca una serie di approcci tipici di molti critici anche meno illustri di Bloom (curiosamente anche alcuni che si aggirano nel giornale dello stesso Di Stefano, e chissà se ha solo fatto finta di non accorgersene) che spesso accedono alla popolarità o la conservano soprattutto a forza di egocentrismo, gusti personali e giudizi sprezzanti e sommari. Si può essere stanchi della prestigiosa, inarrivabile, baldanzosa sicumera senile di Harold Bloom? È appena uscito in Italia il suo Canone americano (Rizzoli) e nelle interviste Bloom ci ammannisce subito le sue simpatiche, gratuite ossessioni. Per esempio: Stephen King, David Foster Wallace, Jonathan Franzen? Trash. Tutti da buttare nel bidone della spazzatura. Dalla spazzatura si salvano solo gli autori che Bloom mette nell’empireo. In mezzo, tra l’empireo dei (suoi) sommi e la pattumiera, non c’è niente. I Nobel degli ultimi decenni? «Idioti di quinta categoria». I critici? Non esistono. L’unico a salvarsi, ovviamente, è lui, Bloom. E poi ci sono pochissimi illustri sconosciuti che hanno il solo merito di essere amici di Bloom. Al cui nome infatti, per un pigro automatismo giornalistico, si affianca abitualmente un’apposizione priva di sfumature: «Il più grande critico del mondo» ovvero «il principe degli studi letterari».
Annoiati da Harold Bloom. Paolo Di Stefano prova a dire "il re è nudo" a proposito del più famoso critico letterario del mondo, sul Corriere della Sera.
Clara Rockmore nacque il 9 marzo del 1911: e fu la più grande suonatrice di theremin, uno strumento musicale che probabilmente non avete mai sentito nominare, e neanche suonare. È uno strumento elettronico che si suona senza contatto e che ha una storia interessante e strana tanto quanto quella di Rockmore stessa. Rockmore diventò la prima grande concertista ad usare il theremin, dopo essere scappata ancora bambina dall’Unione Sovietica insieme alla sua famiglia, e contribuì a rendere popolare uno dei primi strumenti elettronici della storia, che era stato inventato nei primi anni Venti da un fisico russo, scappato anche lui negli Stati Uniti. Clara Rockmore, nata Clara Reisenberg, nacque il 9 marzo del 1911 a Vilnius, capitale dell’attuale Lituania, ma che allora era parte della Russia. Era una bambina prodigio, davvero: a quattro anni, nel 1915, fu ammessa al conservatorio di San Pietroburgo – ancora oggi è la studentessa più giovane ad essere stata ammessa alla scuola – dove iniziò a studiare violino con il famoso maestro Lipót Auer. Quando era ancora giovanissima, la sua famiglia decise di trasferirsi negli Stati Uniti per scappare dalla rivoluzione sovietica: fu un viaggio pericoloso e prima di arrivare finalmente ad Ellis Island dovettero attraversare illegalmente diversi confini in Europa. A New York, Clara Rockmore riprese a studiare il violino con Lipót Auer – anche lui si era trasferito negli Stati Uniti – prima di dover lasciare tutto per via di una malattia ai tendini. Non potendo suonare il violino, Rockmore si dedicò alla ricerca e alla sperimentazione iniziando a suonare il theremin, che era stato inventato in quegli anni dal fisico russo Lev Sergeyevich Termen, anch’egli espatriato negli Stati Uniti per scappare dalla rivoluzione sovietica. Il theremin, che si chiama così dal cognome occidentalizzato del suo inventore, è stato uno dei primi strumenti elettronici ad essere inventati ed è una scatola con due antenne. Una controlla l’altezza del suono, l’altra la sua intensità. Il theremin si suona senza contatto fisico, la distanza delle mani dalle due antenne produce modificazioni del suono dello strumento: avvicinando una mano a un’antenna si ottengono note più alte, e avvicinandone una all’altra si ottengono suoni di volume più basso. Toccando con la mano la seconda antenna si silenzia lo strumento. Produce un suono piuttosto freddo, simile a quello di un violino.
Chi era Clara Rockmore. Nacque oggi, nel 1911, e la sua fama è legata strettamente a uno strumento molto strano.
La settimana scorsa il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato di aver rintracciato e confiscato quasi tutti i bitcoin che erano stati pagati come riscatto dall’azienda che gestisce l’oleodotto statunitense Colonial Pipeline agli hacker affiliati all’organizzazione DarkSide, che ne avevano interrotto le operazioni con un attacco informatico il 7 maggio. L’attacco aveva causato una carenza di carburante in tutta la costa orientale degli Stati Uniti e un conseguente aumento del suo prezzo per giorni. Dei 75 bitcoin pagati dalla società, allora equivalenti a 4,4 milioni di dollari e ora pari a circa 2,7 milioni di dollari, l’FBI ne ha recuperati 63,7, al momento scambiabili sul mercato per circa 2,3 milioni di dollari. La notizia ha avuto due effetti importanti.
I bitcoin sono davvero anonimi? garantiscono molta protezione ma non sono né anonimi né irrintracciabili, come ha mostrato una recente operazione dell'FBI.
Nel tardo pomeriggio di lunedì 16 giugno, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato con un discusso comunicato stampa l’identificazione del presunto assassino di Yara Gambirasio, una ragazzina di 13 anni di Brembate di Sopra (Bergamo), uccisa nel 2010 e al centro di un lunga e complicatissima indagine molto seguita da media e pubblico italiani. La persona accusata dell’omicidio si chiama Massimo Giuseppe Bossetti, ha 43 anni, è sposato, ha tre figli ed è un lavoratore edile autonomo. Secondo gli investigatori avrebbe provato a violentare e poi avrebbe causato le gravi ferite a Yara Gambirasio che ne comportarono la morte. Bossetti è stato identificato con un test del DNA compatibile con alcune tracce organiche trovate sul corpo della ragazzina. 26 novembre 2010 Nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010 Yara Gambirasio aveva finito uno dei suoi allenamenti in palestra, a pochi minuti a piedi da casa sua. Non vedendola tornare, dopo circa un quarto d’ora di attesa, i genitori provarono a telefonarle, ma il cellulare era spento. Dopo una serie di ulteriori tentativi, denunciarono la scomparsa della ragazzina.
Il caso di Yara Gambirasio, dall’inizio. La storia incredibile delle indagini e delle complicazioni genealogiche e genetiche che hanno portato all'accusa contro Giuseppe Bossetti e al suo arresto.
I Tony Awards sono l’equivalente degli Oscar per il teatro e i musical, e questa spiegazione giustifica l’eleganza e le espressioni gioiose di chi ha partecipato alla cerimonia e trovate in questa raccolta, tra le persone che valeva la pena fotografare in settimana, a cominciare da Bryan Cranston, James Corden e Judith Light. Tra le foto più buffe ci sono quella del principe Carlo e Camilla Shand con due maschere da festa e quella dell’espressione di Angela Merkel in un ritratto molto da vicino. Poi Kim Kardashian alla Casa Bianca, una foto di famiglia del principe William e Kate Middleton, Tom Hanks con Woody di Toy Story e Martin Scorsese con Spike Lee. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Kim Kardashian, Serena Gomez, John Malkovich, Martin Scorsese e Spike Lee, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
È morto a Parigi Talus Taylor, inventore con la moglie Annette Tison della celebre serie a fumetti Barbapapà, tradotta in più di 30 lingue e adattata negli anni Settanta per un altrettanto famoso cartone animato. Talus Taylor era nato nel 1933 a San Francisco, viveva a Parigi, aveva 82 anni ed è morto il 19 febbraio: la notizia della sua morte però è stata diffusa sulla stampa francese solamente domenica 1 marzo. I Barbapapà divennero molto famosi per le generazioni di quegli anni: furono molto apprezzati per il loro messaggio ambientalista, animalista e anche femminista (il padre era rosa, tradizionalmente il colore delle femmine, e la madre era nera). Talus Taylor e la moglie si erano incontrati a Parigi mentre lei studiava architettura. Lui era un insegnante di matematica e biologia a San Francisco. Ci sono diverse storie intorno all’invenzione di Barbapapà, molte delle quali fanno riferimento al cosiddetto “maggio francese”. La più diffusa racconta però che l’invenzione avvenne per caso nel giardini del Lussemburgo nel maggio del 1970. Mentre camminava, Talus Taylor sentì un bambino chiedere ai suoi genitori qualcosa che si chiamava “Baa Baa Baa Baa”. Non parlando bene il francese, chiese alla moglie Annette che cosa significasse e lei gli spiegò che si trattava di “barbe à papa”, cioè di “zucchero filato”. Più tardi, al tavolo di un ristorante, la coppia iniziò a disegnare una figura ispirata al dolciume, rosa e rotondo. A quel primo personaggio, Barbapapà, si aggiunsero Barbamamma e sette barbabébé, ognuno con una caratteristica ben precisa: Barbabella (viola), Barbaforte (rosso), Barbalalla (verde), Barbabarba (nero e peloso), Barbottina (arancione), Barbazoo (giallo), Barbabravo (blu). I protagonisti sono in grado di prendere qualsiasi forma utile a risolvere la situazione e la trasformazione è, ogni volta, accompagnata dalla frase che tradotta italiano suona: «Resta di stucco, è un barbatrucco!».
È morto Talus Taylor, quello di “Barbapapà”. Con la moglie Annette Tison creò la celebre serie a fumetti adattata negli anni Settanta per un altrettanto famoso cartone animato: ecologista, animalista e femminista.
Nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 dicembre l’assessore all’Ambiente del comune di Roma Paola Muraro ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, la notifica da parte della procura di un’indagine sul suo conto. Muraro ha rimesso le sue deleghe alla sindaca di Roma Virginia Raggi, del M5S, che ha accettato le dimissioni. Muraro è indagata per un caso di cui si parla da mesi, e che riguarda il periodo in cui è stata consulente dell’AMA – l’azienda che gestisce i rifiuti a Roma – nei 12 anni precedenti al suo incarico nella giunta romana. Ha detto che sarà ascoltata dalla procura il 21 dicembre, aggiungendo: «sono tranquilla e convinta che riuscirò a dimostrare la mia totale estraneità. Tuttavia per senso di responsabilità istituzionale ho deciso di dimettermi». Muraro è al centro di un caso molto discusso fin dalla fine di luglio, quando i giornali riportarono la notizia del suo coinvolgimento in un’indagine che riguardava alcuni impianti per il trattamento di rifiuti che l’assessore era tenuta a controllare quando lavorava come consulente. Nella gestione degli impianti, secondo le ipotesi della procura, si erano verificate delle truffe. Allora, i giornali chiesero a Muraro se fosse indagata, e lei rispose di no: i giornali però scrissero il contrario a inizio settembre, dicendo che Muraro era indagata dal 21 aprile e lo aveva scoperto a metà luglio, grazie a una richiesta di accesso agli atti: non aveva cioè ancora ricevuto un avviso di garanzia. Quando i giornali chiesero a Muraro perché avesse mentito sul suo essere indagata, lei disse che non lo aveva fatto, e che aveva solo negato di aver ricevuto un avviso di garanzia, cosa vera. Questo dettaglio – il non aver effettivamente ricevuto un avviso di garanzia, nonostante Muraro fosse indagata – è stato usato dalla giunta romana per giustificare le mancate dimissioni di Muraro, fino a ieri. Il M5S ha fatto dell’intransigenza verso i politici indagati una delle sue caratteristiche identitarie, e in altri casi aveva provveduto a sospendere i propri membri oggetto di indagini molto rapidamente, come nel caso del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Paola Muraro si è dimessa, infine. L'assessore all'Ambiente di Roma, al centro di un caso che va avanti da mesi, ha detto di aver ricevuto un avviso di garanzia.
Il Costume Institute Gala del Metropolitan Museum of Art è l’evento della stagione a New York: attrae l’attenzione di personaggi famosi, esperti di moda e della stampa mondiale. Quest’anno lo sponsor della mostra che accompagna l’evento non è un famoso marchio di accessori o abbigliamento ma Apple; l’anno scorso era stato invece finanziato da Yahoo. Ai più cinici queste sponsorizzazioni faranno tornare in mente i matrimoni del XIX secolo tra un’ereditiera americana e un aristocratico europeo, dal quale la sposa otteneva il lignaggio e lo sposo una fortuna. Oggi la Silicon Valley ci mette i soldi, mentre al prestigio ci pensano New York e Hollywood. L’alleanza tra moda e tecnologia può sembrare strana: di solito una tende a disprezzare l’altra. «Da una parte c’è il mondo della tecnologia, che considera da sempre quello della moda inferiore: “noi siamo gli smanettoni, perché dovremmo metterci a fare vestiti o scarpe?”», spiega Dolly Singh, fondatrice e CEO di Thesis Couture, una start-up di Los Angeles che sta ridisegnando le scarpe col tacco, «e dall’altra c’è il mondo della moda di alto livello, che snobba la tecnologia: “Vogliono mettere luci e gadget dappertutto. Non è ridicolo?”». Per gli stilisti che sono disposti a collaborare con gli esperti di tecnologia le tecniche di produzione digitale sono un’opportunità per sviluppare nuove forme estetiche e funzionali. A differenza dei dispositivi indossabili, che integrano computer all’interno di abiti e accessori, in questo caso è la tecnologia – e non la moda – a essere al centro dell’attenzione. Pensate per esempio al pezzo forte della mostra del Met “Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology” (“Mano x macchina: la moda nell’era della tecnologia”), che sarà inaugurata il 5 maggio a New York: un abito da sposa di Karl Lagerfeld in neoprene con uno strascico dal ricamo molto elaborato, che è stato disegnato a mano, scansionato al computer e poi “pixelato”. Vista da lontano la fantasia del vestito, formata da diamanti artificiali e perle sembra un semplice stile barocco; guardandola da vicino risalta invece il lavoro al digitale.
La moda è sempre più tecnologica. Stampanti 3D, tagli laser e nuove tecnologie sono sempre più utilizzate per realizzare i vestiti, anche quelli di alta moda.
Sono buoni tutti a giudicare un libro dalla copertina, se la copertina è in Comic Sans. È il font più riconoscibile, quello che persino i profani hanno imparato a identificare col cattivo gusto: ogni giorno milioni di persone aprono un nuovo documento di Word e provano, nello scegliere tra Times New Roman e Arial, la sottile soddisfazione di chi non si sente tipograficamente ignorante. Per non parlare dell’inevitabile, drastico giudizio che ricade sugli sfortunati che ancora lo usano: è la nuova discriminazione di forma contro contenuto, perché qualcosa nel nostro cervello sembra impedirci di prendere sul serio un testo scritto in Comic Sans. Spesso ci impedisce addirittura di leggerlo. È quello che capita quando si apre l‘articolo che il Guardian gli ha dedicato pochi giorni fa: percepire contemporaneamente la grafica pulita ed essenziale del sito e il testo in Comic Sans è disorientante. La crociata contro il Comic Sans fa impallidire, per numero di adepti, i casi più eclatanti di raccolta firme: Ban Comic Sans, che esiste da 10 anni con popolarità crescente, è ormai un vero e proprio movimento, costituisce una delle ideologie più forti e diffuse che mai abbia unito il cosiddetto “popolo-di-internet” e sta riuscendo ad attirare attenzione anche fuori dalla rete. Dal loro manifesto:
Chi vuole uccidere il Comic Sans. La decennale crociata contro il font più odiato del mondo raccoglie ancora adepti e attira l'attenzione della stampa.
Lunedì 25 febbraio entrerà in vigore il provvedimento “Area B” del comune di Milano, che vieterà la circolazione ai veicoli più inquinanti in una grande area – l'”Area B”, appunto – che circonda il centro storico (che si chiama invece “Area C”). In breve, dentro l’Area B dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 non potranno più circolare i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3, i veicoli alimentati a benzina Euro 0, i veicoli a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano Euro 0, 1, 2, e i veicoli ingombranti superiori a 12 metri di lunghezza. Dal #25febbraio 2019 nasce #AreaB, si estende lo stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti
L’Area B di Milano attiva da lunedì 25 febbraio. Le cose da sapere sulla nuova zona a traffico limitato, che sarà la più grande d'Italia.
Un enorme iceberg di quasi 6mila chilometri quadrati (più grande della Liguria) si è staccato dalla costa orientale della Penisola Antartica, l’estremo settentrionale del continente che si protende verso le coste del Sudamerica. Il distacco, atteso da settimane, è stato annunciato dai ricercatori del progetto MIDAS ed è stato confermato dal’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che da tempo tiene sotto controllo l’area con i satelliti. L’iceberg che si è formato è tra i più grandi mai osservati nella storia dell’uomo e ha modificato in parte la geografia della Penisola Antartica. Fino a pochi giorni fa, la grande massa di ghiaccio era tenuta attaccata al continente da uno strato ampio circa 5 chilometri. Stando alle rilevazioni, ora l’iceberg non è più vincolato al resto della Penisola e dovrebbe iniziare lentamente ad andare alla deriva, galleggiando nell’antistante Mare di Weddell.
Quel gigantesco iceberg si è staccato dall’Antartide. È più grande della Liguria, era tenuto attaccato alla Penisola Antartica da una stretta sezione di ghiaccio che ora si è spezzata.
Oggi, mercoledì 9 novembre, è il Cinema2day, la giornata in cui si può andare andare al cinema pagando solo 2 euro. Il Cinema2day è un’iniziativa del Ministero dei Beni culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti cinematografici. Il progetto prevede che, fino a febbraio 2017, ogni secondo mercoledì del mese si potrà entrare al prezzo di 2 euro a tutti gli spettacoli proposti dalle oltre tremila sale cinematografiche che hanno aderito. Sono esclusi solo i film in 3D, che comunque avranno una tariffa agevolata. I prossimi Cinema2day saranno il 14 dicembre 2016, l’11 gennaio e l’8 febbraio 2017. Per conoscere quali cinema aderiscono all’iniziativa basta andare sul sito di Cinema2day e cercare la propria città. Noi intanto vi suggeriamo qualche film tra cui scegliere.
Oggi è il Cinema2day: il biglietto del cinema costa 2 euro. Ogni secondo mercoledì del mese fino a febbraio andare al cinema costa solo 2 euro in oltre tremila sale di tutt'Italia.
Esce oggi per Baldini e Castoldi il libro Secretum, di Rita Monaldi e Francesco Sorti. Il libro è il secondo capitolo di una saga che dovrebbe essere composta da sette libri, di cui i primi cinque sono già stati pubblicati all’estero. Le vicende narrate in ogni volume sono basate secondo gli autori sullo studio di documenti segreti negli Archivi Vaticani e nell’Archivio di Stato, e rivelano inganni e complotti che hanno al centro i Papi e il Vaticano. Il libro è interessante per il mercato editoriale perché il primo volume – Imprimatur, che ha come protagonista Papa Innocenzo XI – è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 2002 e ha avuto una storia piuttosto discussa: fu prima pubblicato da Mondadori, poi ritirato (per presunte pressioni vaticane secondo gli autori, per modesto successo commerciale secondo la casa editrice), poi ripubblicato da un editore olandese, e poche settimane fa da Baldini e Castoldi. Ma nel frattempo ha avuto notevoli risultati in alcuni paesi stranieri. Le vicende di Secretum si svolgono a Roma durante il giubileo del 1700, e hanno come protagonista sempre Atto Melani, cantante castrato diventato spia del Re Sole. Negli ultimi mesi del pontificato di Innocenzo XII, gravemente malato, le potenze europee sono in conflitto per la successione al trono di Spagna, dove Carlo II d’Asburgo sta morendo senza figli, e il prossimo conclave dovrà fare una scelta importante per il futuro dell’Europa. Questo è l’inizio del libro.
Secretum, il seguito di Imprimatur. Baldini e Castoldi pubblica oggi il secondo volume della storia che divenne un presunto caso di censura editoriale e un notevole successo all'estero.
Aggiornamento, 19.47 – Poco dopo le 19 è stato diffuso il valore finale dell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano alla chiusura della giornata di oggi: la perdita è stata del 5,16%, la peggiore in Europa. Oggi, alle 15.38, il sito della Borsa di Milano ha avvertito che i valori in tempo reale di alcune quotazioni azionarie potevano “non essere aggiornate”. Circa venti minuti dopo ha comunicato che i problemi interessavano tutto l’indice FTSE MIB, formato dalle quotazioni delle 40 maggiori società quotate nella Borsa italiana. Alle 17.05 l’indice è stato definitivamente sospeso, e quindi alle 18 la Borsa ha chiuso senza che venisse diffuso il valore finale dell’indice principale. Le cause sono state attribuite a “problemi tecnici”. Anche l’indice di Parigi era stato sospeso, ma è tornato accessibile nel finale, segnando una perdita del 4%. Il guasto ha interessato, oltre a Milano, le borse europee che fanno parte del gruppo NYSE-Euronext: oltre a Parigi, infatti, gli scambi hanno subito sospensioni anche a Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.
La brutta giornata delle Borse mondiali. A Milano e in altre borse europee gli indici sono stati sospesi per "problemi tecnici" dopo forti ribassi, e anche a New York la giornata è molto negativa.
In un articolo pubblicato venerdì 28 marzo sulla rivista Science, un gruppo di studiosi di geografia ha raccolto centinaia di dati per realizzare un grafico interattivo in cui sono rappresentate tutte le migrazioni tra stati e macroregioni del mondo negli ultimi vent’anni. Gli autori hanno creato anche un sito con una versione interattiva del grafico, dove si può selezionare un periodo particolare, oppure osservare i flussi in entrata e in uscita da un singolo paese o da un’area geografica. Global-migration.info
Tutte le migrazioni degli ultimi 20 anni. Le mostra Science con un'infografica, e ci sono diverse sorprese (ad esempio: l'Europa non è la prima destinazione dei migranti).
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
La Costituzione dimezzata. L'editoriale di Famiglia Cristiana molto critico nei confronti del governo di Silvio Berlusconi.
Lunedì 10 febbraio sarà inaugurata alla Casa dell’Architettura di Roma la mostra Francisco Salamone, l’architetto della Pampa. Saranno esposte 34 immagini del fotografo Stefano Nicolini, in bianco e nero e stampate su carta baritata, che documentano le opere dell’architetto italo-argentino Francisco Salamone. Francisco Salamone nacque a Catania nel 1897 ed emigrò in Argentina a quattro anni insieme alla sua famiglia. In soli quattro anni, tra il 1937 e il 1940, costruì decine di edifici pubblici – circa 70 – in molte cittadine della provincia di Buenos Aires, allora retta dal governatore conservatore Manuel Fresco. Un articolo di Clarín definì le sue opere «l’espressione materiale dei sogni di potere e grandezza che regnavano nel paese negli anni Trenta». In quel periodo, infatti, l’Argentina e in particolare il governatore Fresco – grande ammiratore di Hitler e Mussolini – svilupparono grandi e nuovi progetti urbanistici promuovendo lo sviluppo degli enormi spazi aperti del paese.
Le architetture di Francisco Salamone. «L'espressione materiale dei sogni di potere e grandezza che regnavano in Argentina negli anni Trenta», nelle fotografie esposte da lunedì a Roma.
Nelle ultime ore sta circolando un video che contiene un finale alternativo di How I Met Your Mother, una delle sitcom americane più note degli ultimi anni conclusa il 31 marzo dopo nove stagioni. È un fatto notevole: il finale della serie – la cui trama orizzontale ruotava attorno alle vicende attraverso le quali Ted, il protagonista, arrivava a conoscere la madre dei suoi figli – aveva deluso molti appassionati. Nonostante CBS, la rete che trasmetteva la serie, non abbia ancora confermato che il video sia ufficiale, da aprile era noto che i produttori della serie avessero girato un finale alternativo a quello andato in onda in marzo, e che sarebbe stato rilasciato all’interno del cofanetto di DVD contenente le nove stagioni della serie previsto per il 23 settembre. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il finale alternativo di “How I Met Your Mother”. Per chi è rimasto deluso da quello trasmesso da CBS: sta circolando molto online, ma non si è ancora capito se sia ufficiale.
Venerdì 11 aprile Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, ha detto che le trattative per l’ingresso in Alitalia della compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, Etihad, «sono arrivate alla conclusione». Poco prima Lupi aveva incontrato James Hogan, amministratore delegato di Etihad: da diversi mesi il governo è alla ricerca di un investitore per Alitalia, la compagnia aerea italiana privatizzata nel 2008 e che è in grave crisi da oltre un anno. Alitalia attualmente ha un debito di circa 900 milioni di euro e secondo alcuni calcoli perde 700 mila euro al giorno. Nell’autunno del 2013 la compagnia ha nuovamente rischiato il fallimento (era già successo prima della privatizzazione, nel 2008) tanto che ENI era arrivata al punto di minacciare di tagliare il carburante se Alitalia non avesse pagato i suoi debiti arretrati. Alitalia è stata salvata grazie ad un aumento di capitale che ha portato all’ingresso tra i soci di Poste Italiane, una società pubblica. L’operazione, organizzata durante il governo di Enrico Letta, è stata molto criticata e l’ingresso di Poste Italiane nel capitale è stato visto come un salvataggio organizzato dallo stato. Secondo diversi critici, gli azionisti di Alitalia hanno gestito male la compagnia e avrebbero dovuto pagarne le conseguenze, senza essere salvati dall’intervento di Poste Italiane.
Alitalia sarà comprata da Etihad? la prossima settimana la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti dovrebbe presentare un'offerta da 500 milioni di euro.
Die Hard (Trappola di cristallo in Italia) è un film del 1988 diretto da John McTiernan, con Bruce Willis e Alan Rickman. È uno dei film d’azione più conosciuti e apprezzati di sempre, diventato con il tempo iconico, citato e imitato in moltissimi altri film. È il primo dei tanti film con protagonista John McClane, il poliziotto di New York interpretato da Willis: i film successivi della serie sono 58 minuti per morire – Die Harder (1990), Die Hard – Duri a morire (1995), Die Hard – Vivere o morire (2007) e Die Hard – Un buon giorno per morire (2013). Trappola di cristallo è considerato il più bello di tutti: quando uscì ricevette molte critiche positive e incassò oltre 140 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il settimo film più visto nel 1988 negli Stati Uniti. In Die hard – Trappola di cristallo McClane deve cercare di liberare un gruppo di persone prese in ostaggio mentre stavano partecipando a una festa in un grattacielo di New York. 1. Bruce Willis non doveva esserci Per il ruolo di McClane si presero in considerazione alcuni degli attori di film di azione più famosi degli anni Ottanta, tra cui Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford, Mel Gibson, Richard Gere, Don Johnson e Burt Reynolds. Tutti rifiutarono. Fu scelto Willis, che prima di allora aveva recitato per la tv o film minori: fu pagato 5 milioni di dollari, una cifra altissima compatibile con i compensi degli attori più famosi del momento. La somma fu approvata direttamente da Rupert Murdoch, proprietario della casa cinematografica 20th Century Fox, che produsse il film. Nei primi manifesti del film la faccia di Willis era molto più piccola di quella che compare nella locandina definitiva.
“Die Hard – Trappola di cristallo”: 5 cose sul film. Non doveva esserci Bruce Willis, e fu il primo ruolo nel cinema di Alan Rickman, per esempio.
Si è conclusa ieri la 68esima mostra del cinema di Venezia con la cerimonia di premiazione presieduta dal regista statunitense Darren Aronofsky. Il Post ha mostrato giorno per giorno le foto dei protagonisti, esprimendo anche qualche preferenza; ha raccontato la storia del Lido e ha raccolto le foto più belle della storia della mostra. Di seguito i vincitori, ogni foto un premio. – Tutti gli articoli del Post sulla mostra del cinema di Venezia
Tutti i vincitori di Venezia. Il Leone d'Oro a Sakurov, il Premio della giuria a Crialese e tutto il resto.
La finale del Festival di Sanremo, il più importante festival di musica leggera in Italia si terrà questa sera. Dei 22 cantanti che avevano iniziato la competizione martedì scorso ne sono rimasti in gara solamente 16. Oltre che per la curiosità di sapere come andrà a finire la gara, la serata di stasera potrà interessare anche i molti che decideranno di scommettere sul possibile vincitore di Sanremo. Le agenzie di scommesse danno da giorni in vantaggio su tutti Fiorella Mannoia, che partecipa al Festival con la canzone Che sia benedetta, seguita di poco da Sergio Sylvestre. Un po’ più distaccati ci sono invece Fabrizio Moro, Elodie e Francesco Gabbani. Non c’è unanimità sugli sfavoriti per la vittoria: se per Snai gli ultimi in classifica sono Alessio Bernabei e Clementino, per Sisal Matchpoint sono Bianca Atzei e Clementino, mentre per Eurobet è il solo Alessio Bernabei. Ecco di seguito le quote dei principali bookmakers (più bassa è la quota, più alte sono le possibilità di vincere per una certa agenzia di scommesse). Le quote di Snai per Sanremo
Sanremo 2017: le previsioni dei bookmakers sul vincitore. Tutte le agenzie di scommesse danno Fiorella Mannoia strafavorita: dietro di lei ci sono Sergio Sylvestre e Fabrizio Moro.
Fino a un paio di decenni fa usciva quasi sempre un cartone animato Disney all’anno (e li chiamavamo cartoni animati, non film d’animazione). Oggi di film d’animazione ne escono molti, prodotti da case cinematografiche diverse, e non sempre sono solo per bambini. Su Netflix, per esempio, ce ne sono molti per-tutta-la-famiglia. Così come abbiamo già fatto per altri tipi di film – horror, italiani, documentari, classici, di fantascienza, musicali o romantici e divertenti – abbiamo messo insieme una lista di film d’animazione al momento disponibili sul catalogo di Netflix Italia. Potrebbe tornare utile a chi ha figli e ricorda con nostalgia le lunghe file di VHS Disney sotto la TV. Ma anche a chi figli non ne ha, perché film come Mulan, Up o Lilo e Stich sono una buona alternativa all’ennesima serie scandinava o al documentario che poi ci si addormenta dopo venti minuti.
I migliori film d’animazione per bambini su Netflix. Cartoni animati per-tutta-la-famiglia, o per qualche adulto che è rimasto fermo a "Aladdin" e vuole rimettersi in pari.
Sabato 21 settembre dalle 14 alle 20 la scuola di scrittura Belleville presenta i corsi 2019-2020 all’Open Day in via Carlo Poerio 29 a Milano. Oltre ai corsi serali e alla Scuola annuale di Scrittura, giunta alla quarta edizione, le novità dell’autunno sono il lancio di BellevilleOnline e il corso “Scrivere nel presente”, nato per affermare che la letteratura è uno strumento fondamentale per capire il mondo in cui viviamo e provare a raccontarlo, e non un’attività isolata, ripiegata sull’interiorità (e la vanità) di chi scrive. Per questo alle lezioni di narrativa si alterneranno incontri con alcuni dei più importanti economisti, storici, scienziati e filosofi italiani. Le lezioni di scrittura saranno tenute dallo scrittore Marcello Fois e concepite per mostrare che ogni scelta – dall’ambientazione alla trama alla caratterizzazione del personaggio – si riallaccia alla storia e al presente di chi scrive. Che si tratti di romanzi storici, gialli, memoir o diari privati, la letteratura è sempre uno strumento per orientarsi nel proprio tempo. Gli altri incontri approfondiranno aspetti chiave della contemporaneità.
Chi semina vento raccoglie tempesta. Il nuovo corso “Scrivere nel presente” della scuola Belleville alterna letteratura, scienza, filosofia ed economia per raccontare il mondo in cui viviamo.
Ogni anno la rivista Forbes mette insieme le liste delle persone più ricche del mondo, oltre che quelle degli atleti, dei musicisti e dei personaggi famosi più pagati. Da poco è uscita quella degli scrittori più pagati del 2016: come nel 2015, al primo posto c’è l’autore di thriller americano James Patterson, che pubblica decine di romanzi all’anno facendosi aiutare da una squadra di collaboratori. Tra Patterson e il secondo della lista, lo scrittore di libri per ragazzi Jeff Kinney, autore della serie Diario di una schiappa, c’è una grande differenza: Patterson ha guadagnato 95 milioni di dollari (cioè 85,3 milioni di euro), Kinney 19,5 milioni (in euro 17,5 milioni). In totale i 14 autori della lista – di cui molti a parimerito – hanno guadagnato 269 milioni di dollari tra giugno 2015 e giugno 2016; per fare i calcoli Forbes ha stimato i guadagni delle vendite di libri (compresi ebook e audiolibri) realizzate dalla società di ricerche di mercato Nielsen BookScan, in aggiunta a quelli provenienti dai diritti delle opere letterarie per gli adattamenti cinematografici e televisivi. Per assicurarsi della correttezza delle stime Forbes ha parlato con gli autori, con i loro agenti e i loro editori; la classifica è fatta senza togliere le tasse o altre spese legate al loro lavoro. Gli scrittori – otto uomini e sei donne, tutti americani o britannici – erano presenti anche nella classifica dell’anno scorso, fatta eccezione per Paula Hawkins, l’autrice di La ragazza del treno, uno dei casi editoriali del 2015, che ha venduto 11 milioni di copie nel mondo; il film ispirato al libro uscirà il 7 ottobre negli Stati Uniti.
I 14 scrittori più pagati del 2016. Sono gli stessi del 2015, con una sola novità: Paula Hawkins, l'autrice del bestseller del 2015.
Bettie Page morì a Los Angeles l’11 dicembre di sei anni fa: era stata una modella, famosa soprattutto per una specifica categoria che ebbe molto successo nelle riviste americane diffuse durante la Seconda guerra mondiale: quella delle pin-up, ragazze sorridenti, molto belle, formose e ammiccanti. Bettie Page venne anzi definita la “regina delle pin-up”, com’è scritto sulla sua lapide. Il fondatore di Playboy Hugh Hefner la definì «una donna straordinaria, una figura emblematica della cultura pop che aveva influenzato la sessualità, i costumi, la moda e che aveva avuto un enorme impatto sulla società». E diventò tutto questo in soli 7 anni di carriera. Bettie Page era nata il 22 aprile del 1923 a Nashville, in Tennessee. Era la seconda di sei figli e fin da piccola si era occupata dei fratelli e delle faccende di casa. In seguito al divorzio dei genitori, quando aveva dieci anni, venne affidata insieme a due sorelle a un collegio nel quale rimase per circa un anno. Era brava a scuola, nel giugno del 1940 si diplomò (ricevendo anche un assegno di 100 dollari) e si iscrisse al George Peabody College di Nashville per diventare insegnante. Desiderava però fare l’attrice: iniziò a studiare recitazione e si laureò nel 1944 in Arte. L’anno prima si era sposata con Billy Neal, che conosceva fin dalle superiori. Con lui si trasferì a San Francisco. Negli anni in cui il marito venne arruolato in marina e partì per la guerra, Bettie Page tornò a Nashville, passò dei brevi periodi a Miami e a Port-au-Prince, Haiti, dove lavorò come segretaria. Nel 1947 chiese il divorzio, si trasferì a New York e divenne famosa.
Bettie Page, pin-up. Morì l'11 dicembre del 2008, ormai lontana da tutto: ma da ragazza in soli pochi anni era diventata una delle modelle più famose del mondo e un simbolo.
È morto a 44 anni il fumettista Andrea Paggiaro, noto con il nome d’arte Tuono Pettinato. Era nato a Pisa il 27 settembre del 1976 e dopo essersi formato al DAMS di Bologna fondò il collettivo di fumettisti conosciuto come “Superamici”, insieme a Ratigher, LRNZ, Dottor Pira e Maicol & Mirco. Per Rizzoli Lizard aveva pubblicato diversi graphic novel a carattere storico, tra cui Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovani menti (2010), Enigma. La strana vita di Alan Turing (2012, su testi di Francesca Riccioni), e Nevermind (2014), dedicato al cantante dei Nirvana Kurt Cobain. Nel 2018 aveva illustrato il libro dell’astrofisico Luca Perri Errori galattici: Errare è umano, perseverare è scientifico. Nel 2015 tenne anche una striscia sul settimanale Internazionale intitolata Mediocri. Aveva collaborato anche con le riviste XL, Animals e Linus, e nel 2014 aveva vinto il premio come Miglior autore unico al Lucca Comics & Games.
È morto a 44 anni il fumettista Andrea Paggiaro, noto come Tuono Pettinato.
Durante la cerimonia commemorativa di oggi a Ground Zero, a New York, Paul Simon ha cantato la canzone The Sound of Silence. Paul Simon ha iniziato a scrivere la canzone, che originariamente si chiamava The Sounds of Silence, dopo l’uccisione del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy, nel novembre del 1963. Nel 1964 Simon & Garfunkel ne registrarono una versione acustica per il loro primo album Wednesday Morning, 3 A.M. e nel settembre del 1965 la canzone è stata pubblicata come singolo, con l’aggiunta della batteria, del basso e della chitarra elettrica. The Sound of Silence deve parte della sua popolarità anche alla sua presenza nella colonna sonora del film Il laureato, nel 1967.
Paul Simon a Ground Zero. Il video di The Sound of Silence suonata oggi pomeriggio a New York.
La velocità della luce fu scoperta 340 anni fa dall’astronomo danese Ole Rømer, che pubblicò le sue scoperte il 7 dicembre 1676 in uno studio intitolato Démonstration touchant le mouvement de la lumière trouvé par M. Roemer de l’Académie des sciences, dopo averle annunciate qualche mese prima all’Académie royale des sciences di Parigi. Partendo da sue osservazioni fatte per la misurazione della longitudine, Rømer stimò che la luce impiegasse circa 22 minuti per percorrere un diametro medio dell’orbita della Terra intorno al Sole, fornendo una prima dimostrazione dell’ipotesi, allora molto recente, che la luce si muovesse con una velocità finita, e non istantaneamente. Il valore accettato oggi è di circa 16 minuti e 40 secondi, con una velocità di quasi 300mila km al secondo, l’errore di Rømer si deve soprattutto al fatto che i suoi studi si basavano sull’osservazione dei pianeti e sulla loro distanza dalla Terra, allora conosciuta solo in modo impreciso. Fino al Diciassettesimo secolo si pensava che la luce viaggiasse a una velocità infinita, e che si spostasse quindi istantaneamente da un posto all’altro. L’argomento era già stato dibattuto nell’antica Grecia, ma l’incapacità di verificare in modo sperimentale le diverse ipotesi non aveva permesso di arrivare a nessuna conclusione diversa da quella di “buon senso”, ovvero che la luce si spostasse in modo istantaneo, come sembra anche a noi ogni volta che ci guardiamo allo specchio. Per questo motivo, gli esperimenti per provare a misurare la velocità della luce diedero tutti esito negativo. Uno dei più famosi fu quello pensato da Galileo: prevedeva che due persone si ponessero a distanza di un chilometro l’una dall’altra con una lanterna e uno straccio per coprirne la luce. La prima persona doveva scoprire la lanterna e la seconda doveva fare altrettanto dopo aver visto la luce della prima: la velocità della luce doveva quindi essere misurata come il rapporto tra la doppia distanza delle due persone e l’intervallo di tempo osservato dalla prima persona tra il momento in cui la lanterna era stata scoperta e quella in cui aveva visto la luce in arrivo dalla seconda lanterna. Esperimenti di questo tipo si rivelarono tutti inconcludenti, perché come sappiamo oggi la luce copre distanze così brevi in pochissimi microsecondi, un tempo troppo breve per poter essere osservato e misurato senza strumenti.
Velocità della luce, come fu scoperta 340 anni fa da Ole Rømer. L'astronomo danese usò le eclissi lunari su Giove per capire che la luce non viaggia in modo istantaneo: riuscì a misurarne la velocità, per la prima volta.
Per la prima volta dal dopoguerra a oggi a Sesto San Giovanni, un comune in provincia di Milano, il centrodestra ha vinto le elezioni comunali: anche se non riguarda un capoluogo di provincia, questo risultato è molto significativo ed è stato citato da moltissimi come il simbolo dell’andamento generale di queste ultime elezioni amministrative. Durante la Seconda guerra mondiale Sesto San Giovanni venne soprannominata la “Stalingrado d’Italia” per la forza dei suoi militanti comunisti e ottenne una medaglia d’oro al valore militare per la resistenza degli operai al nazifascismo. Negli anni Cinquanta a Sesto San Giovanni il Partito Comunista Italiano aveva sedicimila iscritti, cioè un abitante su due; il PCI e i partiti di centrosinistra suoi eredi – PdS, DS e PD – avevano sempre vinto le elezioni fino al ballottaggio di domenica 25 giugno, quando ha vinto Roberto Di Stefano, sostenuto da alcune liste civiche e da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. La sindaca uscente di Sesto San Giovanni era del PD: Monica Chittò si era presentata anche per un secondo mandato, ma al primo turno aveva ottenuto soltanto 1.400 voti in più del suo avversario di centrodestra, Roberto Di Stefano. Al ballottaggio Chittò si è fermata al 41,37 per cento, mentre Di Stefano è stato eletto con il 58,63 per cento soprattutto grazie all’apparentamento formale con Gianpaolo Giorgio Maria Caponi, candidato sostenuto da tre liste civiche vicine al centrodestra, che domenica 11 giugno era arrivato terzo con il 24,24 per cento. Chittò aveva ottenuto il sostegno formale di un candidato civico di sinistra che al primo turno aveva preso il 3,47 per cento.
Alla fine è successo: a Sesto San Giovanni ha vinto il centrodestra. Perché – per la prima volta dal dopoguerra a oggi – il centrosinistra ha perso nella cosiddetta "Stalingrado d'Italia".
Martedì 16 giugno la polizia ha sgomberato gli scogli di Ventimiglia – in Liguria, sul confine tra Francia e Italia – e ha portato alla stazione una parte dei migranti bloccati lì da giorni. Alcuni migranti hanno cercato di opporsi ma la polizia, che è intervenuta in assetto antisommossa, è poi riuscita a portarne un centinaio circa su un pullman della Croce Rossa, scrive il Corriere della Sera. Due persone sono state fermate per resistenza passiva a pubblico ufficiale. Altri invece rimangono sugli scogli, e passeranno la sesta notte all’aperto; altri ancora stanno sostando vicino al confine. Il Guardian scrive che le immagini dei migranti spostati con la forza dalla polizia saranno usate dall’Italia per mostrare all’Europa che deve occuparsi della situazione; il ministro degli Interni Angelino Alfano, parlando ai suoi omologhi europei a Lussemburgo, ha definito quello che sta succedendo a Ventimiglia «uno schiaffo in faccia all’Europa». Circa 200 migranti sono bloccati da cinque giorni a Ventimiglia senza poter attraversare il confine e uscire dall’Italia: provengono soprattutto da Eritrea, Somalia, Costa d’Avorio e Sudan e avevano intenzione di raggiungere oltre alla Francia altri paesi europei come Germania, Austria, Svezia. Molti non si fanno identificare in Italia, perché a quel punto potrebbero richiedere asilo politico solo nel nostro paese: le normative europee dicono che si può fare richiesta d’asilo solo nel paese in cui si fa il proprio ingresso in Europa. La polizia italiana dice però di non essere in grado di prendere impronte digitali e generalità di tutti i migranti, che quindi sfruttano il tempo dei lunghi controlli per transitare dall’Italia e registrarsi nel paese che vogliono raggiungere.
Le foto dei migranti bloccati a Ventimiglia. Circa 200 persone sono ancora ferme in Liguria, al confine con la Francia: la polizia ne ha spostate alcune con la forza, ma non ci sono progressi.
Le proteste di venerdì sera a Napoli contro le limitazioni imposte per attenuare i rischi di contagio da coronavirus sono state in parte manifestazioni molto vivaci e polemiche di alcune centinaia di persone – soprattutto giovani – e in parte atti di teppismo e vandalismo a cui hanno partecipato gruppi violenti e di estrema destra, e che hanno creato vistosi danni nel centro della città. In alcune occasioni sono state aggredite le stesse auto della polizia e dei carabinieri con bastoni e lanci di oggetti. Ma quale #NapoliSiRibella. Parliamo di atti criminali e pianificati: pezzi di ultras, destra che soffia su protesta e persone esasperate. È saltata la politica, ma nessun atto glorioso. Guardate il video: delinquenti. #Napoli #DeLuca pic.twitter.com/sCVipjtYHt
I video delle aggressioni contro la polizia a Napoli. Le proteste di venerdì sera non sono state soltanto di cittadini preoccupati dalle limitazioni contro il coronavirus.
La rivista Entertainment Weekly ha messo insieme una lista di autori che hanno avuto successo e sono diventati famosi scrivendo soltanto un romanzo. La maggior parte è morta troppo presto per scriverne altri – come Emily Brontë o Boris Pasternak – alcuni invece hanno scritto poesie, racconti o saggi. L’indiana Arundhati Roy è stata inclusa nella lista per aver scritto Il dio delle piccole cose: finora è il suo unico romanzo ma, avendo 54 anni, non è escluso che ne scriva altri. Abbiamo aggiunto alla selezione di Entertainment Weekly due scrittori italiani, che hanno avuto un ruolo letterario fondamentale e sono tuttora molto letti: Alessandro Manzoni per I Promessi Sposi e Giuseppe Tomasi di Lampedusa per Il Gattopardo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
10 scrittori famosi per un unico romanzo. Per esempio J.D. Salinger, che oltre a "Il giovane Holden" ha pubblicato – finora – soltanto racconti (ci sono anche due italiani che avete letto tutti).
Martedì mattina è stato inaugurato a Milano il nuovo ospedale all’interno della Fiera di Milano, allestito in poche settimane per ospitare i pazienti che hanno bisogno di cure contro il coronavirus. L’ospedale, costruito nei padiglioni 1 e 2 della cosiddetta FieraMilanoCity, cioè il vecchio centro congressi di Milano, avrà circa 200 posti letto dedicati esclusivamente a due reparti (terapia intensiva e sub-intensiva) e accoglierà i primi pazienti positivi al coronavirus già nel fine settimana. La cerimonia di inaugurazione – a cui hanno partecipato anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera – è stata però criticata per il modo in cui è stata gestita la conferenza stampa, a cui hanno partecipato decine di giornalisti, fotografi, cameraman e altri addetti ai lavori. Qualcuno ha criticato l’opportunità stessa di tenere una conferenza stampa dal vivo invece che in videoconferenza, altri sostengono che all’evento abbiano partecipato troppe persone e che non siano state rispettare le distanze di sicurezza imposte dal governo per limitare la diffusione del virus.
Le polemiche sull’inaugurazione del nuovo ospedale di Milano. La conferenza stampa era affollata e secondo qualcuno non sono state rispettate le distanze di sicurezza tra le persone: Gallera ha detto che non importa, perché avevano tutti le mascherine.
Lo scorso 20 marzo è cominciata la prima fase del congresso del Partito Democratico per eleggere un nuovo segretario con il voto nei circoli da parte degli iscritti. La seconda fase sarà invece aperta a tutti gli elettori e le elettrici: le cosiddette “primarie”. Il voto nei circoli si concluderà il 2 aprile e servirà a eleggere i delegati alle convenzioni provinciali (che si riuniranno il 5 aprile), che a loro volta eleggeranno i delegati alla convenzione nazionale. Questo organismo si riunirà una sola volta il 9 aprile per verificare i dati riportati nei circoli dai singoli candidati a segretario e stabilire chi di loro potrà essere ammesso alle primarie. Lo statuto del PD dice che «risultano ammessi all’elezione del segretario nazionale i tre candidati che abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno cinque regioni o province autonome». Le primarie si terranno infine il 30 aprile con un turno unico. I candidati alle primarie del PD sono tre: Matteo Renzi, ex segretario ed ex presidente del Consiglio; il ministro della Giustizia Andrea Orlando; il presidente della Puglia, Michele Emiliano. Orlando era uno dei leader dei “Giovani Turchi”, una corrente che si colloca nella sinistra del PD e di cui fa parte anche il presidente del partito, Matteo Orfini, che però a questo congresso sostiene Matteo Renzi. Emiliano ha deciso all’ultimo momento di rimanere nel partito dopo aver minacciato per giorni di uscirne e anche lui affronta Renzi da sinistra.
Come sta andando il congresso del PD. Da poco più di una settimana è cominciata la prima fase, quella riservata ai circoli e agli iscritti al partito: secondo i conteggi parziali Matteo Renzi è in netto vantaggio.
Il 13 giugno Avengers: Infinity War è diventato il quarto film della storia ad aver incassato più di due miliardi di dollari, dopo Avatar (il film coi maggiori incassi di sempre), Titanic e Star Wars: Il Risveglio della Forza. Avengers: Infinity War è il 19º film dell’Universo cinematografico Marvel ed è nei cinema dal 27 aprile: per arrivare ai 2 miliardi di dollari ci ha messo un giorno in più di Avatar e sei giorni meno di Star Wars: Il Risveglio della Forza. Il film, diretto da Anthony e Joe Russo, ha fatto il 32,8 per cento dei suoi incassi in Nordamerica. Dato che da qualche anno la Marvel è di proprietà della Disney, Avengers: Infinity War è un film Disney; tra i primi 10 con i maggiori incassi nella storia del cinema ce ne sono altri quattro, compresi The Avengers, del 2012, e Avengers: Age of Ultron, del 2015.
“Avengers: Infinity War” è il quarto film della storia ad aver incassato più di 2 miliardi di dollari.
Negli ultimi giorni i proprietari dei modelli più recenti di iPhone hanno ricevuto una notifica per aggiornare i loro telefoni, portandoli alla versione 13.7 di iOS, il loro sistema operativo. Nelle informazioni per l’aggiornamento c’è scritto che la nuova versione “ti consente di attivare il sistema di notifiche di esposizione al COVID-19 senza la necessità di scaricare un’app”. Il messaggio ha portato a qualche confusione e ha indotto alcuni utenti a pensare che non sia più necessaria Immuni. Non è così: l’applicazione sviluppata per conto del governo per il tracciamento dei contatti contro la diffusione del coronavirus serve ancora. Una decina di giorni fa Apple e Google avevano annunciato di avere aggiornato il loro sistema per il tracciamento dei contatti tramite smartphone, aggiungendo nuove funzionalità che avrebbero consentito ai governi di attivare questa funzione nei loro paesi senza la necessità di provvedere allo sviluppo e alla gestione di un’applicazione separata. La modifica era stata decisa soprattutto per risolvere alcuni problemi negli Stati Uniti, dove finora pochi stati hanno provveduto a un’app per il tracciamento delle esposizioni al coronavirus, senza coordinarsi con gli altri e rendendo quindi difficile il rilevamento di eventuali contatti tra uno stato e l’altro.
Immuni serve ancora, anche a chi ha aggiornato il suo iPhone. L'ultimo aggiornamento del sistema operativo sta confondendo le idee ad alcuni circa la necessità di mantenere o scaricare l'app.
Il 20 marzo esce Radio Music Society, il nuovo disco di Esperanza Spalding. Spalding è jazzista e suona il violino e il contrabbasso. Nel 2011, quando era praticamente sconosciuta, ha vinto il Grammy Award come miglior artista, battendo, tra gli altri Justin Bieber, Drake e Florence and the Machine. Radio Music Society è il suo quarto disco, e si può ascoltare in anteprima per intero grazie alla solita NPR.
Il nuovo disco di Esperanza Spalding. Si chiama Radio Music Society, ed esce il 20 marzo.
È stata archiviata l’inchiesta della procura di Milano sull’ex consigliere di stato Francesco Bellomo, che era accusato di stalking e violenza privata ai danni di quattro studentesse della scuola di preparazione alla magistratura “Diritto e scienza”, e il cui caso era diventato molto famoso alla fine del 2017. Bellomo rimane però indagato dalla procura di Bari con le accuse di maltrattamenti, estorsione aggravata, minacce e calunnia ai danni di studentesse della sede locale della scuola. A luglio, per Bellomo erano stati disposti gli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta di Bari, poi revocati una ventina di giorni dopo. Il gip milanese Guido Salvini ha stabilito che sebbene «molte delle richieste rivolte alle borsiste appaiano inconferenti con quelli che sono i normali caratteri di un rapporto di collaborazione accademica e siano state sovente avanzate con insistenza attraverso telefonate in tarda serata e invio di e-mail, non può ritenersi che le stesse valgano ad integrare una condotta abituale di molestia e minaccia». Il gip ha parlato di «reciprocità» delle relazioni tra Bellomo e le studentesse, pur rilevando che il comportamento del giudice fu «decisamente poco consono ad un corso per la preparazione dell’esame di magistratura», ma non «è di rilievo penale».
È stata archiviata l’inchiesta della procura di Milano sull’ex giudice Francesco Bellomo, accusato di stalking e violenza privata su 4 studentesse: rimane indagato a Bari.
Da domenica 16 maggio non ci sarà più l’obbligo di quarantena per chi arriva in Italia dai paesi dell’Unione Europea, da quelli dell’area Schengen che non fanno parte dell’Unione (Norvegia, Svizzera, Liechtenstein e Islanda, oltre a Principato di Monaco, San Marino e Vaticano), dal Regno Unito e da Israele. Finora chi arrivava in Italia da quasi tutti questi paesi era obbligato a trascorrere una “mini quarantena” di cinque giorni. Resta l’obbligo invece di esibire un certificato che dimostri l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Italia. Il ministro ha firmato anche un’altra ordinanza con cui aumenteranno i voli COVID-tested, cioè voli che accettino a bordo solo passeggeri che si siano sottoposti a un test per il coronavirus, risultando negativi: questa sperimentazione è già stata avviata a Milano e Roma, e sarà estesa agli aeroporti di Venezia e Napoli. Verranno ampliati anche i paesi di provenienza a Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti, che si aggiungeranno ai voli COVID-tested già sperimentati con gli Stati Uniti.
Dal 16 maggio non ci sarà più l’obbligo di quarantena per chi arriva in Italia da diversi paesi, tra cui quelli dell’Unione Europea.
Questa settimana esce Fino a prova contraria – Devil’s Knot, il nuovo film di Atom Egoyan, basato sulla storia vera (raccontata da Mara Leveritt nel libro Devil’s Knot: The True Story of the West Memphis Three) di tre adolescenti accusati ingiustamente dell’omicidio di tre bambini, e scarcerati dopo 18 anni di prigione. Lovelace invece è il film biografico su Linda Lovelace, l’attrice porno (interpretata da Amanda Seyfried) protagonista del famoso film Gola profonda, del 1972. Alabama Monroe – Una storia d’amore, diretto dal regista fiammingo Felix Van Groeningen e nominato al premio Oscar come miglior film straniero, racconta la storia d’amore tra una tatuatrice e un musicista. Parker, con Jason Statham e Jennifer Lopez, è tratto dal romanzo del 2000 Flashfire: fuoco a volontà di Donald E. Westlake, sulla storia di una banda di criminali che decide di tradire ed uccidere il proprio capo. Julianne Moore è la protagonista di The English Teacher: interpreta un’insegnante d’inglese che ritrova un suo ex studente e decide di portare in scena l’opera teatrale scritta da quest’ultimo. La stirpe del male è un film horror girato con lo stile del falso documentario, con protagonisti Allison Miller e Zach Gilford. Tra i film italiani in uscita questa settimana ci sono Marina, ispirato alla vita del cantante Rocco Granata e ambientato tra l’Italia e il Belgio; Amore Oggi, film per la televisione diretto da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana diviso in quattro epidosi; Diario di un maniaco perbene, commedia con Giorgio Pasotti su un pittore in crisi d’ispirazione che si innamora di tutte le donne che incontra.
I film del weekend. Escono un sacco di film, tra cui quello su Linda Lovelace – l'attrice di "Gola Profonda" – e un vecchio Miyazaki: tutti i trailer.
Il sito di Servizio Pubblico ha pubblicato una proposta di governo che – si legge – «potrebbe essere approvata insieme da Pd e M5S». Il sito ha anche chiesto ai lettori di votare o meno a favore dell’intero governo e dei singoli ministri e, nel caso non fossero d’accordo, di esprimere la loro preferenza.
La proposta di governo di Servizio Pubblico. Su questo, dicono, PD e M5S potrebbero concordare: Rodotà presidente, Cancellieri agli Interni, Strada alla Sanità, Zingales all'Economia.
Emanuele Trevi spiega sulla Lettura il punto di forza di Hunger Games – romanzo adolescenziale scritto da Suzanne Collins da cui è stato tratto l’omonimo film uscito recentemente al cinema – ovvero «una sorprendente miscela di arcaico e di contemporaneo» e una totale fusione tra la tragedia antica, barbarica e «grondante di sangue», e il reality show contemporaneo, «pervaso di desiderio e seduzione». I miti, gli archetipi, i simboli si comportano un poco, nel loro interminabile viaggiare nel tempo e nello spazio, come quegli aristocratici di una volta che, pur caduti in miseria e costretti a indossare abiti dimessi e viaggiare in terza classe, non perdevano nulla dell’antica distinzione, rimanendo se stessi anche nelle più umilianti circostanze. I miti, gli archetipi e i simboli amano comportarsi con la stessa sovrana sprezzatura. Evitano accuratamente, insomma, le cime dell’arte, dove stanno appollaiati gli Autori, con tutto il loro prestigio. La loro è un’energia impersonale, più simile alle forze della natura che alle fatiche della creazione individuale. E se proprio devono fare capolino da qualche narrazione contemporanea, preferiscono di gran lunga agli artisti gli artigiani, i creatori di tutte quelle laboriose inezie commerciali che, se pure hanno delle ambizioni, le nascondono benissimo.
Il reality show epico. Hunger Games è la fusione della tragedia antica «grondante di sangue» e il reality di oggi «pervaso di desiderio e seduzione», spiega Emanuele Trevi.
L’azienda di moda francese Chanel non venderà più vestiti e accessori fatti in pelle di serpente, coccodrillo, lucertola e altri animali esotici: è la più grande marca di lusso ad aver preso questa decisione. Il motivo fondamentale è la difficoltà a ottenere materie prima di cui possa tracciare la provenienza, e assicurarsi così che le pelli non siano illegali o che non provengano da animali trattati in modo crudele. Al momento Chanel ha in catalogo decine di prodotti fatti in pelle esotica; sono tra i più costosi, dato che una borsetta di pelle di pitone costa circa 10mila euro, il doppio dello stesso modello in tweed o pelle di vitello. Negli ultimi anni, su pressione dei movimenti animalisti, sempre più aziende di moda hanno smesso di vendere prodotti in pelliccia animale ma in poche, come per esempio Diane von Furstenberg, si erano preoccupate di abbandonare le pelli esotiche. La maggior parte sta cercando di procurarsi pelli in modo legale ed etico, sperimentando anche nuovi animali, come fa quest’azienda islandese che utilizza le pelli dei pesci allevati per l’industria alimentare, che verrebbero altrimenti scartate. Nel gennaio 2017 il gruppo del lusso Kering, che controlla Gucci, Saint Laurent e Balenciaga, ha aperto un allevamento di pitoni in Thailandia, così come Hermes e il gruppo LVMH, che possiede Louis Vuitton, hanno propri allevamenti di rettili. Chanel mostra così di voler attirare i clienti più giovani, più interessati al benessere degli animali e all’impatto sull’ambiente delle cose che comprano e consumano.
Chanel non venderà più vestiti e accessori in pelli esotiche. Di serpente, lucertola e coccodrillo: è una scelta etica e una strategia per attirare soprattutto i clienti più giovani.
Da più di dieci anni il New York Times ha una famosa rubrica di viaggi che si chiama 36 Hours e offre consigli su cosa fare, vedere e mangiare – e su dove dormire – in vari posti in giro per il mondo (tra le destinazioni in Italia: Roma, Milano, Bologna, Palermo, Parma e costiera amalfitana). Di solito le diverse guide sono scritte dagli inviati del New York Times nei diversi paesi, ma la più recente, invece, è stata dedicata a Manhattan, il famoso quartiere di New York dove tra le altre cose c’è la sede del New York Times. Anzi, a quella parte di Manhattan che sta sotto la 59esima strada, cioè a sud di Central Park. È un posto relativamente piccolo, ma l’articolo del New York Times inizia con una precisazione, che spiega che fare la guida non è stato facilissimo. Chiedere cosa c’è di nuovo a Manhattan è come chiedere se a Roma ci sono monumenti storici: ci sono così tante cose da non riuscire a vederle in dieci visite. Nei circa 20 chilometri quadrati della parte di Manhattan che sta sotto a Central Park aprono ogni anno più ristoranti, hotel e negozi che in molti paesi del mondo.
Cosa fare a Manhattan secondo il New York Times. Consigli su ristoranti, locali e posti da vedere, per chi ci passa solo per un fine settimana.
Come ogni anno insieme al Super Bowl inteso come partita di football – qui c’è il riassunto di com’è andata – si parla di tutto quello che c’è stato intorno, e soprattutto in mezzo: che significa lo spettacolo dell’intervallo (Lady Gaga, quest’anno) e le pubblicità. Da decenni le principali società americane si fanno una gran concorrenza per tirare fuori lo spot più brillante, originale e divertente, e da qualche anno anche quello che girerà di più sui social network. Comprare uno spazio pubblicitario in una delle interruzioni è molto costoso – 30 secondi di spot possono costare fino 5 milioni di dollari – ma dà la possibilità di entrare nella storia della cultura popolare americana. Davvero: ci sono spot andati in onda trent’anni fa che conosciamo tutti, anche se magari non ci ricordiamo da dove arrivano. Quest’anno un grande tema delle pubblicità, sfruttato da molte e diverse società, è stato quello dell’integrazione e delle discriminazioni etniche o di genere: Budweiser, Audi, Coca Cola e Airbnb, tra le altre, hanno preparato delle pubblicità che sembrano una evidente presa di posizione contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ma ci sono anche società che hanno preferito puntare su attori o celebrità famosissime (Mercedes ha chiamato Peter Fonda, per esempio), e altre che semplicemente provano a essere divertenti, e in molti casi ci riescono. E poi ci sono i trailer, di solito di 30 secondi (quindi più teaser che trailer), per alcuni dei film e delle serie più importanti dell’anno.
Le migliori cose viste in mezzo al Super Bowl. Molti spot che sembrano prese di posizione contro Trump, diverse trovate divertenti e i trailer di alcune delle serie e dei film più importanti dell'anno.
Oggi è il Black Friday, cioè quel giorno di fine novembre in cui moltissimi negozi online offrono promozioni speciali. Il nome lo suggerisce: il Black Friday arriva dagli Stati Uniti – e infatti si “celebra” il giorno dopo la festa del Ringraziamento – ma da alcuni anni c’è anche in Italia, dove sono ormai moltissimi i siti di e-commerce che aderiscono alla giornata di saldi, a volte allungandola fino a coprire due settimane. Dopo il Black Friday, infatti, ci sarà il cosiddetto “Cyber Monday”: è un’altra giornata di sconti, oltre che un altro, ottimo pretesto per preparare in anticipo i regali di Natale. Al Post abbiamo seguito tutte le offerte degli ultimi 10 giorni: se arrivate solo adesso vi siete persi metà della festa, ma seguiremo anche tutte quelle di oggi, man mano che arrivano, su questa pagina.
Le offerte del Black Friday sui siti italiani. I migliori acquisti che potreste fare sui principali siti di e-commerce italiani, seguiti nel corso della giornata.
Ferragosto, cioè il 15 agosto, è una festa nazionale religiosa che, nella tradizione cristiana, celebra l’Assunzione in cielo di Maria. Come succede per tante altre festività religiose, anche Ferragosto prende il nome e la data da un’antica festività romana, anche se nel caso specifico c’entrano i concordati tra lo Stato italiano e il Vaticano. Il Ferragosto religioso Secondo la tradizione cattolica, dopo aver terminato la propria vita terrena, Maria fu trasferita in Paradiso sia con l’anima che con il corpo. Per la Chiesa cattolica Maria è l’unica persona oltre a Cristo a essere assunta materialmente in cielo: un’anticipazione della risurrezione delle carni cioè – secondo i cattolici – quel momento, alla fine dei tempi, quando tutti i corpi dei defunti si ricongiungeranno alle loro anime dopo il Giudizio universale.
Perché si festeggia il Ferragosto. Oggi la tradizione cristiana celebra l'Assunzione di Maria, ma il nome della festa e il fatto che cada il 15 agosto dipende da una festività romana.
La World Photography Organization ha diffuso i finalisti del Sony World Photography Awards 2014, che dal 2007 è uno dei più importanti concorsi annuali nel settore della fotografia (loro dicono di essere “universalmente riconosciuti come i più prestigiosi premi fotografici esistenti oggi”). Il premio riguarda foto scattate nel 2013 ed è composto da tre concorsi diversi, uno per fotografi professionisti, uno “Open” per “fotografi amatoriali e appassionati di fotografia” e un altro per “giovani talenti di 19 anni e di età inferiore”. In ciascun concorso ci sono poi diverse categorie tematiche, come architettura, cultura, arte, ritratti, paesaggi e attualità. La proclamazione dei vincitori si terrà il prossimo aprile. I finalisti scelti fin qui riguardano solo le categorie professionisti e Open. Per chi ne vuole ancora: le foto del World Photography Award nel 2013, nel 2012 e nel 2011.
Sony World Photography Awards, i finalisti. 30 immagini da uno dei più importanti concorsi annuali di fotografia al mondo, organizzato dalla World Photography Organization.
Negli ultimi anni il numero di persone che hanno investito in criptovalute è aumentato enormemente, man mano che da valuta digitale di cui parlava ossessivamente una nicchia di internet diventavano uno strumento di investimento molto conosciuto e discusso. Non ci sono dati certi, ma si stima che oltre 100 milioni di persone nel mondo possiedano criptovalute, un numero cresciuto a ritmo molto elevato nell’ultimo periodo. Chi investe in criptovalute ha probabilmente fatto ottimi affari in questi mesi, poiché tutto il settore è in forte crescita: chi per esempio ha investito 1.000 euro in bitcoin alla fine del 2020 oggi ha già quasi quadruplicato l’importo iniziale. Ma chi volesse cominciare a godersi il suo patrimonio ha un problema: rispetto ad altri tipi di investimenti, capire come pagare le tasse può essere complicato. Per questo, tante persone non sono ancora riuscite a riscuotere i guadagni, per il momento immagazzinati in formato digitale su qualche sito specializzato.
In Italia pagare le tasse sui bitcoin è complicato. Molti hanno accumulato dei patrimoni in criptovalute, ma la normativa fiscale per convertirli in euro è confusa e frammentata.
Un’autobomba è esplosa giovedì mattina davanti a un ufficio della Banca di Grecia, ad Atene, causando qualche danno, ma nessun ferito. Prima dell’alba due telefonate anonime – dirette alle redazioni di un quotidiano e di un sito di news – avevano avvertito che una bomba sarebbe esplosa fuori dalla banca centrale: la polizia aveva quindi evacuato e circondato l’area. La telefonata diceva che l’ordigno conteneva 75 chili di esplosivo e che sarebbe scoppiato dopo 45 minuti. La bomba non è esplosa in un momento o in un giorno qualsiasi: questa mattina, per la prima volta dopo quattro anni, la Grecia tornerà a emettere titoli di stato a lunga scadenza per finanziarsi sui mercati. I titoli avranno scadenza quinquennale e forniranno agli acquirenti un interesse del 5,8 per cento. Dal momento in cui il governo greco ha annunciato di voler tenere l’asta, gli investitori si sono dimostrati particolarmente interessati: la Grecia intende raccogliere finanziamenti per 2,5 miliardi di euro, ma ha ricevuto offerte per 11 miliardi. L’asta si chiuderà poche ore prima della visita nel paese del cancelliere tedesco Angela Merkel, e per questo molti attribuiscono alla mossa anche un significato simbolico, ma la reazione positiva degli investitori è considerata molto promettente.
La Grecia ritorna sui mercati. Dopo 4 anni, oggi offrirà di nuovo titoli di stato: le cose sembrano andare meglio ma non è il caso di farsi illusioni (e intanto è esplosa una bomba ad Atene, senza conseguenze).
Alle 4:03 di domenica mattina, c’è stato un terremoto di magnitudo 5.9 con epicentro a pochi chilometri di distanza da Finale Emilia, in provincia di Modena. Nelle ore seguenti ci sono state decine di altre scosse minori che hanno interessato la medesima area, causando seri danni agli edifici nel Ferrarese e nel Modenese. Due operai sono morti a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, sotto le macerie di un capannone industriale, all’interno del quale stavano svolgendo il loro turno di lavoro notturno. A Dosso, una frazione del comune ferrarese di Cento, un altro operaio è morto sotto le macerie di un capannone industriale. E sempre in provincia di Ferrara, a Bondeno, è morto un altro operaio a causa di un crollo. Una signora di 103 anni è morta a Sant’Agostino probabilmente a causa di alcuni calcinacci caduti durante il terremoto delle 4:03, mentre un’altra donna in provincia di Bologna è morta per un malore in seguito allo spavento per le scosse del terremoto. Si stima ci siano anche alcune decine di feriti, ma senza lesioni particolarmente gravi. Secondo la Protezione Civile, inoltre, non ci sono dispersi. (Le foto del terremoto in Emilia)
Il terremoto in Emilia. Di magnitudo 5.9 vicino a Finale Emilia (Modena), si è verificato dopo le 4 del mattino ed è stato seguito da altre scosse, sono morte sei persone - Le foto -.
L’Università di Yale, uno degli atenei privati più importanti ed esclusivi degli Stati Uniti, ha annunciato questa settimana di voler rendere accessibili e consultabili online tutte le proprie collezioni di opere d’arte e documenti online. Una prima versione del catalogo è già disponibile sul sito dell’Università e raccoglie circa 260mila immagini di altrettanti beni, cui se ne aggiungeranno diverse altre migliaia nel corso dei prossimi mesi.
Le collezioni di Yale per tutti, online. L'università statunitense rende di pubblico dominio le immagini di tutte le sue opere d'arte e dei suoi documenti senza restrizioni.
La Marsica è un’area interna dell’Abruzzo che prende il nome dai Marsi, l’antica popolazione italica che abitava quelle terre e che attualmente comprende una quarantina di comuni della provincia dell’Aquila. Qui il 13 gennaio del 1915 – cento anni fa – poco prima delle 8 del mattino ci fu un terremoto che causò la morte di oltre trentamila persone: la scossa fu avvertita a centinaia di chilometri di distanza, dal Veneto alla Basilicata, coinvolse una parte del Lazio e circa cinquanta comuni e frazioni della zona, il maggiore dei quali, con circa 10 mila morti, fu Avezzano. Pochi mesi dopo, a maggio, l’Italia entrò in guerra: la ricostruzione fu lenta e difficilissima. Questa mattina le campane dei comuni della Marsica hanno suonato per ricordare, cento anni dopo, le vittime del terremoto. L’epicentro del terremoto fu l’area del Fucino, un altopiano della Marsica che si trova a circa 650 metri sopra il livello del mare; la scossa più grave fu preceduta da un’attività sismica di bassa magnitudo che durò diverse settimane. L’intensità della scossa principale, che arrivò alle 7:53 del 13 gennaio, raggiunse magnitudo 7. La scossa isolò completamente la zona e la notizia venne data solo nel tardo pomeriggio. I soccorsi arrivarono solamente il giorno dopo anche perché non era stata compresa la reale entità di quello che era successo: e poi molte strade erano impraticabili, c’erano state delle frane, c’erano macerie un po’ ovunque ed era inverno. I primi aiuti arrivarono dai sopravvissuti e dagli abitanti di alcuni centri meno colpiti. Nei giorni successivi il governo fu molto criticato per come erano stati organizzati i soccorsi, nonostante i vari viaggi del re nelle zone colpite. Il 14 gennaio vennero ripristinate le comunicazioni tra Avezzano e Roma grazie all’attivazione di un filo telegrafico. Alla stazione Termini cominciarono ad arrivare i treni con i feriti e i profughi. Un ruolo fondamentale nelle operazioni di soccorso lo svolsero i soldati che iniziarono ad arrivare sul posto e che, divisi in piccole squadre, cominciarono a scavare per estrarre i corpi dalle macerie, recuperare i morti e medicare i feriti.
Il terremoto della Marsica, 100 anni fa. Fu uno dei più gravi e letali della storia del paese e causò la morte di oltre 32.000 persone: la ricostruzione fu lenta e difficilissima anche perché pochi mesi dopo l'Italia entrò in guerra.
Lunedì sono stati annunciati i primi risultati dei colloqui tra governo e sindacati sulla nuova pensione anticipata, l’APE. Non è stato ancora pubblicato un documento definitivo e ci sono ancora diversi dettagli da chiarire, ha detto Tommaso Nannicini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: si dovrebbe sapere qualcosa di più il 21 settembre, quando terminerà il ciclo di incontri tra governo e sindacati. Della “flessibilità in uscita”, cioè la possibilità di andare in pensione prima rispetto alle rigide regole stabilite dalla riforma Fornero, si parla oramai da anni, ma è una norma che finora è stata sempre rinviata a causa del suo costo molto elevato. Come funziona l’APE? Stando alle informazioni comunicate ieri da Nannicini, l’APE varrà per tutti i lavoratori, compresi gli autonomi, con almeno 20 anni di contributi, che nel corso del 2017 compiranno almeno 63 anni (i nati fino al 1954, quindi). Grazie all’APE, questi lavoratori potranno ottenere un anticipo della pensione fino a 3 anni e 7 mesi: visto che l’età minima per la pensione di vecchiaia prevista dalla rifroma Fornero è 66 anni e 7 mesi, potranno andare in pensione a partire dai 63 anni.
Pensione anticipata, come funzionerà. Si potrà andare in pensione con un anticipo fino a 3 anni e 7 mesi, ha anticipato il governo, ma bisognerà pagare parecchio.
Un recente studio pubblicato dal National Bureau of Economic Research, il principale istituto di analisi dell’economia statunitense, sostiene che molti statunitensi maschi stiano lavorando meno che in passato perché i videogiochi sono diventati molto belli, complicati e avvincenti. Lo studio è firmato da diversi economisti – Erik Hurst, Mark Aguiar, Mark Bils and Kerwin Charles – ed è intitolato “Il tempo libero di qualità e la forza lavoro dei giovani maschi“. Se ne parlò un po’ già l’anno scorso quando Hurst, uno degli economisti, citò lo studio – ancora in fase preliminare – in un discorso alla University of Chicago; e disse, scherzando ma non troppo: È possibile che la tecnologia abbia cambiato il valore del tempo libero? Penso di sì, e ve lo spiego con un esempio. Ho un figlio di 12 anni e dobbiamo limitare le ore a sua disposizione per i videogiochi. Può giocarci solo un paio d’ore nei fine settimana, dopo aver finito i compiti. Ma se fosse per lui non ho dubbi che ci giocherebbe 23 ore e mezza al giorno. Me l’ha detto. Se non gli mettessimo dei limiti, non so nemmeno se si fermerebbe per mangiare. Sono piuttosto sicuro che non lo farebbe per farsi una doccia.
I videogiochi fanno passare ai giovani maschi la voglia di lavorare? sono diventati così belli e interessanti da prendersi gran parte del loro tempo libero, dice uno studio recente.
Come ogni anno la rivista di critica cinematografica francese Cahiers du Cinéma, una delle più prestigiose al mondo, ha stilato la classifica dei dieci film più belli del 2015 tra quelli usciti in Francia tra il 17 dicembre 2014 e il 15 dicembre 2015. Al primo posto c’è il film di Nanni Moretti Mia Madre, presentato in concorso all’ultimo festival del cinema di Cannes: Moretti è un regista molto amato dai critici francesi ed era già stato primo nella classifica dei Cahiers diverse volte, l’ultima nel 2011 con Habemus Papam. Al secondo e al terzo posto ci sono due film non ancora distribuiti in Italia: Cemetery of Splendour del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul e il francese L’Ombre des femmes di Philippe Garrel. Tra i film presenti in classifica che hanno avuto più successo in questa stagione troviamo Mad Max: Fury Road di George Miller e Vizio di Forma (Inherent Vice) di Paul Thomas Anderson. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 10 migliori film del 2015 secondo i Cahiers du Cinéma. La classifica annuale della prestigiosa rivista di critica cinematografica francese ha al primo posto "Mia madre" di Nanni Moretti.
Tra i migliori spot della settimana c’è quello dello Scarabeo, il gioco in scatola, che racconta di una storia d’amore che si nascondeva in una serie di anagrammi e che vi farà venire voglia di cercare coincidenze simili anche nella vostra vita. Poi c’è l’amicizia tra un postino e un maialino trovatello – molto carino, il maialino – e le cose brutte di essere genitori: la puzza, le sveglie di notte, chiudersi in bagno per leggere un libro in pace. Infine ci sono un lavoro che non immaginavate nemmeno che esistesse – il provatore di magliette – e il bar dove non dovete assolutamente andare se non vi piacciono gli animali. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I migliori spot della settimana. Scelti tra quelli che non avete visto sulle televisioni italiane, con persone che di lavoro provano le magliette e l'amore che si nasconde negli anagrammi.
l’Ucraina ha trovato un accordo con i suoi creditori per “ristrutturare” il suo debito pubblico, dopo cinque mesi di colloqui. Ristrutturare un debito vuol dire modificare le condizioni per la restituzione del denaro: l’accordo in questo caso include un “haircut” – cioè un taglio del debito da pagare – del 20 per cento su 18 miliardi di dollari. Inoltre le date per alcuni rimborsi sono state posticipate di quattro anni e il tasso d’interesse è fissato al 7,75 per cento. I creditori con cui l’Ucraina ha trovato l’accordo sono quasi esclusivamente grandi banche. «Sono stati cinque mesi molto difficili», ha detto la ministra delle Finanze Natalie Jaresko, che è nata a Chicago e ha preso la cittadinanza ucraina lo scorso dicembre, quando ha iniziato a lavorare per il governo. «Sono sicura che il mercato interpreterà bene questo accordo». In cambio del taglio del debito, i creditori otterranno dei titoli collegati alla crescita del PIL dell’Ucraina a partire dal 2021. La Russia, che è creditrice dell’Ucraina per circa 3 miliardi di dollari, ha fatto sapere che non parteciperà all’accordo.
L’Ucraina “ristrutturerà” il suo debito. Vuol dire che restituirà alle banche solo parte dei soldi dovuti, e in più tempo: ma l'economia del paese è comunque messa malissimo.
Sono finita qui a mondare i peccati del mio fallimento. Diploma con sessanta sessantesimi, laurea con centodieci e lode, dottorato di ricerca con borsa vinto a venticinque anni, un anno di studio a Copenhagen, un anno a Parigi, due lingue straniere scritte e parlate, diverse pubblicazioni – e il risultato è stata la mia prima convocazione in provveditorato, una mattina in cui settembre spargeva su Roma una luce ancora estiva, straziante: cinque ore di grida, crisi isteriche, ipotetici complotti, telefonate ai carabinieri e ai sindacati da parte di una massa di precarie pericolosamente vicine alla menopausa, e il ritorno verso la metropolitana con in mano il documento che attesta il mio primo incarico annuale come professoressa, mestiere che sia mia nonna che mia madre erano riuscite a fare con una semplice laurea sul curriculum, dei figli in arrivo, e, attorno, un mondo che considerava quel mestiere già un successo, per una donna. E sono finita qui, a Ostia Nord, in un tratto di lungomare in cui i ristoranti di pesce kitsch lasciano spazio a casette tutte a un piano, colorate, con gli aquilotti o i leoni in pietra sul cancello, casette che hanno iscritto nel dna la loro nascita abusiva, per redimersi al primo (se l’hanno fatto) condono edilizio – e poi: un mare che tende al marrone, una striscia di sabbia ricoperta di bottiglie che degrada verso la foce del Tevere e le baracche dell’Idroscalo, parchetti invasi di spazzatura, palazzi in lontananza. Sono finita qui, davanti a questo ecomostro di un bianco accecante, con la bidella che mi accoglie sui portelloni antipanico dell’ingresso chiedendomi: carina in che classe stai non t’ho mai vista?; una signora con un tailleur blu e una spilla a forma di foglia dorata sul bavero della giacca che mi ficca un registro in mano e mi spiega che, in quanto ultima arrivata, non potrò pretendere molte modifiche su un orario personale che si spalma dalle prime luci dell’alba a parecchio dopo il tramonto; e un gruppo di signore vestite Max Mara nella sala docenti – capelli mesciati, anelli costosi, l’aria della moglie del professionista che lavora mezza giornata solo per giustificare la necessità di avere una donna di servizio – che non si curano di salutarmi. «Professoressa, venga con me, la accompagno in classe…», è dal giorno della mia maturità che non entro in una scuola, ed ora, all’improvviso, eccomi: professoressa.
«Ma mica sarai comunista, prof?». È uscito «Quelli che però è lo stesso», il romanzo di Silvia Dai Pra', insegnante nella periferia romana.
Domenica ha cominciato a circolare sui social network il video che mostra l’arresto di un uomo alla stazione ferroviaria di Greco-Pirelli, nel quartiere Bicocca di Milano. Nel video, che dura meno di un minuto, si vedono cinque agenti di polizia mentre ammanettano e poi portano via un uomo nero che sulle spalle ha uno zaino di quelli usati dai rider, come vengono chiamate le persone che consegnano cibo a domicilio in bici o in motorino. Sulla pagina Facebook del collettivo di rider Deliverance Milano, dove domenica mattina è stato pubblicato il video, si legge che la persona nel video si chiama Emma, che era in possesso di abbonamento regolare, e che è stata arrestata nella sera di sabato dopo aver partecipato a una protesta insieme ad altri rider che a fine giornata volevano salire con le loro biciclette su un treno per tornare a casa.
Il video del rider arrestato sabato a Milano. Insieme ad altri voleva salire su un treno per tornare a casa a fine giornata, ma da inizio giugno Trenord vieta di portare biciclette a bordo.
La versione italiana dell’enciclopedia online Wikipedia è stata oscurata per protestare contro una serie di regole sul copyright a cui sta lavorando l’Unione Europea. La nuova direttiva, che sarà votata a Strasburgo il prossimo giovedì, contiene due articoli piuttosto controversi che secondo molte persone potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui fruiamo di Internet, e che a detta dei detrattori più pessimisti rappresentano un pericolo per la libera circolazione dei contenuti online. Lo scorso 20 giugno la Commissione giuridica del Parlamento Europeo (JURI) aveva approvato le proposte contenute nella nuova direttiva per il copyright, necessarie per introdurre alcuni aggiornamenti alle norme per la tutela del diritto d’autore. Il problema è che la direttiva contiene due articoli – l’11 e il 13, citati anche nel messaggio di Wikipedia – che secondo molti osservatori potrebbero avere conseguenze pericolose per la libera circolazione delle informazioni online.
C’è tutta Wikipedia bloccata. In Italia e per protesta, contro le nuove e controverse regole sul copyright su cui sta discutendo l’Unione Europea.
Giovedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato le misure restrittive che varranno da domani all’inizio di gennaio, comprese quelle valide nel periodo delle festività natalizie, già regolate dal decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Conte ha detto che l’attuale sistema che divide le regioni in rosse, arancioni e gialle, introdotto con il DPCM dello scorso 3 novembre e che prevedeva restrizioni differenziate a seconda della situazione epidemiologica, sarà prorogato per le prossime settimane. «È un sistema che si sta rivelando efficace», ha detto Conte, ribadendo che i colori delle singole regioni potranno poi cambiare su decisione del ministero della Salute, come successo in queste settimane. «Continuando in questo modo, è ragionevole prevedere che nel giro di qualche settimana, e quindi in prossimità delle festività natalizie, tutte le regioni saranno gialle».
Cosa ha detto Conte sulle restrizioni durante le feste. Ha spiegato che il sistema dei colori per le regioni sarà prorogato, ma che dal 21 dicembre al 6 gennaio ci saranno ulteriori misure valide in tutta Italia.
È morto a 89 anni Martin Landau, attore americano dalla lunga e versatile carriera in cui c’erano stati – per fare alcuni esempi della varietà – il ruolo nella popolare serie di telefilm Spazio 1999, quello in Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock o in Crimini e misfatti di Woody Allen, e l’Oscar per il Miglior attore non protagonista nel 1995 in Ed Wood di Tim Burton, nel quale aveva interpretato l’attore Bela Lugosi. La sua figura seria e alta, un po’ inquietante, lo sguardo profondo negli occhi azzurri, gli hanno consentito nel tempo ruoli diversi, suggerendo autorevolezza, a volte timore, a volte senso dell’umorismo inatteso. All’Oscar era già stato candidato nel 1988, per Tucker di Francis Ford Coppola, in cui era uno dei finanziatori del protagonista Jeff Bridges, e nel 1989 per Crimini e misfatti: in quel caso aveva vinto un Golden Globe. Negli Stati Uniti era noto anche per la sua partecipazione per tre anni alla serie di telefilm Missione impossibile.
La morte di Martin Landau. Era un grande attore di ruoli da non protagonista, vincitore di un Oscar, famoso per "Spazio 1999" e per la lunga carriera.
Il 19 febbraio circa ottomila persone dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences hanno consegnato – via posta o via internet – i loro voti per gli Oscar, la cui cerimonia di premiazione si terrà nella notte tra il 24 e il 25 febbraio. I votanti sono professionisti dei vari settori del cinema e, a parte qualche eccezione, ognuno ha votato per ogni categoria. Non si sa chi siano queste ottomila persone e ogni votante ha i suoi gusti in fatto di film: prevedere chi vincerà gli Oscar è un lavoraccio. Ma negli ultimi anni si è capito come fare previsioni in genere piuttosto accurate, basandosi su tre cose: l’analisi delle edizioni precedenti, l’assegnazione di altri importanti premi cinematografici che precedono gli Oscar e le quote degli scommettitori. Abbiamo quindi ripassato come andò negli ultimi anni, guardato cosa dicono i due più importanti siti americani di cinema – Variety e Hollywood Reporter – e analizzato le quote attuali di SNAI, il più importante sito italiano di scommesse. Qui avanti ci sono tutte le previsioni.
And the Oscar forse goes to. Le previsioni sul premio più importante (molto difficili, quest'anno) e su tutti gli altri.
Con un annuncio piuttosto inatteso, la casa editrice Mondadori ha comunicato mercoledì sera dei grossi cambiamenti nel management della sua parte libri: un nuovo amministratore delegato, ma soprattutto la sostituzione del suo direttore generale Ricky Cavallero, la cui nomina nel 2010 era stata un evento piuttosto sovversivo dentro la grande azienda editoriale e dentro il mondo editoriale. Cavallero, con una formazione più estesa di manager aziendale, fu infatti chiamato a sostituire Gian Arturo Ferrari, più anziano appartenente al mondo tradizionale dei libri italiani e alle sue dinamiche: una sostituzione che sembrò sancire un cambiamento assai più esteso e generale. Adesso, con la dismissione di Cavallero, a occuparsi dei libri in Mondadori torna proprio Gian Arturo Ferrari, in un momento in cui le difficoltà del business dei libri fanno circolare ulteriori ipotesi di cambiamenti, come spiega Stefania Parmeggiani su Repubblica. Il futuro della Mondadori è nel suo passato, almeno per ora. Così ha deciso il gruppo di Segrate definendo ieri l’assetto di vertice di Mondadori Libri, la società che dal primo gennaio gestisce tutti i marchi nei settori trade, arte e scolastica, compreso il “pezzo” più pregiato, Einaudi.
I cambiamenti in Mondadori. Le nomine di ieri suonano sia come una restaurazione che come una tappa verso ulteriori cambiamenti nell'editoria dei libri, spiega Repubblica.
Ormai da settimane, esperti, istituzioni sanitarie e politici si confrontano su come gestire le feste natalizie durante la pandemia, per evitare che diventino la causa di numerosi nuovi contagi, che metterebbero ulteriormente in difficoltà i sistemi sanitari e potrebbero causare la morte di molte persone. I piani in Italia non sono per ora chiari, anche se alcuni membri del governo hanno fatto intendere che ci saranno limitazioni per ridurre i rischi. Mentre la discussione politica procede, le evidenze scientifiche su come si diffonde il contagio negli ambienti chiusi, dove si potrebbero trovare insieme molte persone per le feste, iniziano a essere più chiare. Modello Negli ultimi mesi è diventato sempre più evidente come la trasmissione del coronavirus (SARS-CoV-2) avvenga per lo più per via aerea, soprattutto negli ambienti chiusi e nelle circostanze in cui non si applicano precauzioni essenziali, come indossare una mascherina e praticare il distanziamento fisico. Il sito del settimanale tedesco Die Zeit ha realizzato un interessante strumento, che consente di farsi un’idea di come cambi il rischio di essere contagiati al chiuso, a seconda di diversi parametri come la grandezza della stanza, la possibilità di aerarla e il numero di persone che la occupano.
Il problema del pranzo di Natale, quest’anno. Un simulatore mostra quali sono i rischi da contagio nel trovarsi al chiuso durante le feste, e come possono essere ridotti.
Oggi compie 70 anni Barry Gibb, cantante, compositore, produttore discografico e fondatore dei Bee Gees insieme ai suoi due fratelli Robin e Maurice. È l’unico musicista della band ancora vivo. Insieme ai suoi fratelli ha scritto canzonette perfette e pezzi discomusic rimasti legati per molti a “tranvate sentimentali da campionato”, come ha scritto Luca Sofri, peraltro direttore del Post, scegliendone dieci per il libro Playlist, la musica è cambiata. Bee Gees (1958 – 2003, Brisbane, Australia) I tre fratelli Gibb erano gli immortali del pop, poi morirono Maurice nel 2003 e Robin nel 2012. Inglesi, traslocarono da bambini in Australia ed ebbero là i primi successi, bambini. Poi divennero autori ed esecutori di canzonette perfette a neanche vent’anni, e a trenta si reinventarono con la discomusic e la febbre del sabato sera, sempre imbattibili nell’armonia del coretto. Accantonati come troppo frivoli per una fase dura e pura della storia della musica contemporanea, sono stati poi rivalutati in (quasi) tutta la loro carriera, compreso Springsteen che fece Stayin’ Alive dal vivo. Andy, quarto fratello cantante, era morto a trent’anni dopo molti guai di droga.
Dieci grandi canzoni dei Bee Gees. Da riascoltare oggi che Barry Gibb, l'ultimo rimasto, compie 70 anni.
Questa mattina tra le 6:40 e le 11 il Sole è stato parzialmente oscurato dalla Luna. L’evento astronomico, molto suggestivo, è stato visibile da buona parte dell’Europa e del Nord Africa e in gran parte dell’Asia occidentale. Sfortunatamente, cumuli di nubi sulla fascia tra l’Italia settentrionale, la Svizzera e la Francia meridionali hanno reso impossibile la visione dell’eclissi in quelle zone. La Luna è passata davanti al Sole senza oscurarlo completamente. Una eclissi parziale si verifica quando la Luna non è totalmente allineata con il Sole e con la Terra. In questo caso, infatti, l’ombra lunare non raggiunge la Terra. Il Sole rimane così nascosto ed è possibile osservare la penombra lunare. Le eclissi parziali sono dunque visibili al meglio dai poli, nel caso di oggi da quello Nord.
La prima eclissi del 2011. Stamattina la Luna ha coperto parzialmente il Sole: le foto.
Dall’1 ottobre il divieto di circolazione nella cosiddetta Area B di Milano è esteso anche a tutti i veicoli Euro 4. L’Area B è stata introdotta lo scorso 25 febbraio per vietare la circolazione ai veicoli più inquinanti in una grande area che circonda il centro storico di Milano (che in relazione al controllo del traffico si chiama invece Area C). Inizialmente il divieto di circolazione ha riguardato i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3, i veicoli alimentati a benzina Euro 0, i veicoli a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano Euro 0, 1, 2, e i veicoli ingombranti superiori a 12 metri di lunghezza. Da oggi il divieto riguarderà anche i veicoli diesel con standard Euro 4. In particolare, si legge sul sito del comune di Milano, sarà vietata la circolazione ai seguenti veicoli:
Dal primo ottobre l’Area B di Milano è vietata anche ai veicoli diesel Euro 4. L'obiettivo del comune è arrivare a vietare progressivamente l’uso dei diesel in città entro il 2030: il prossimo divieto scatterà nel 2024.
La Borsa di Hong Kong ha offerto 36 miliardi di euro per acquistare il London Stock Exchange Group, la società che controlla la borsa di Londra e quella di Milano. L’offerta è arrivata piuttosto a sorpresa e dovrà essere resa vincolante entro il prossimo 9 ottobre. Finora il London Stock Exchange Group ha emesso soltanto un comunicato laconico in cui afferma che «studierà questa proposta e la commenterà a tempo debito». Se l’offerta venisse accettata, la borsa di Milano e quella di Londra sarebbero entrambe controllate dalla società cinese. Il gruppo britannico London Stock Exchange Group è una delle più grandi e antiche società tra quelle che si occupano di gestire piazze di scambio e di fornire informazioni finanziarie (soprattutto tramite la sua controllata FTSE, che produce tra gli altri anche gli indici della borsa italiana). Nel 2007 il gruppo acquistò la società Borsa italiana, che gestisce la borsa di Milano, la cosiddetta “Piazza Affari” dal nome della piazza dove sorge la sua sede principale. La Borsa di Hong Kong, controllata dalla Hong Kong Exchanges and Clearing, è la seconda borsa più importante della Cina per valore delle società che vi sono quotate, inferiore per dimensioni soltanto a quella di Shanghai.
La Borsa di Hong Kong ha fatto un’offerta per il London Stock Exchange Group, che controlla anche la Borsa di Milano.
Nel 2017 Renault produrrà una nuova versione di auto sportiva ribassata Alpine – lo storico marchio di auto sportive di Renault, che aveva chiuso nel 1995 – rispolverando così il marchio nel tentativo di aggiungere un tocco sportivo al suo parco auto di utilitarie compatte. L’auto avrà due posti e sarà in grado di raggiungere i cento chilometri all’ora in 4,5 secondi – come una Porsche 911 Carrera – e una volta arrivata nei concessionari diventerà l’auto più costosa di Renault, superando la monovolume Espace. Il marchio di nicchia Alpine fu chiuso nel 1995 a causa delle vendite deludenti, ed era conosciuto soprattutto per la berlinetta A110, capace di battere modelli di Porsche nelle gare di rally degli anni Settanta. «Alpine rappresenta la gloria delle corse automobilistiche», e rivitalizzare il marchio sarebbe un’opportunità strategica per conquistare nuovi clienti, ha detto il CEO di Renault Carlos Ghosn durante una presentazione a Montecarlo. Ghosn sta cercando di far rinascere Alpine per contribuire a riequilibrare l’alleanza di Renault con il più redditizio partner giapponese Nissan Motor Co. Il legame tra le due case, nato sedici anni fa, è in difficoltà da quando l’anno scorso lo stato francese ha deciso improvvisamente di aumentare le sue azioni in Renault, ottenendo maggiore controllo sul gruppo rispetto a Nissan. La disputa sul controllo di Renault tra Nissan e il governo francese ha messo in evidenza le debolezze nella struttura dell’alleanza e aumenta la pressione su Ghosn, che gestisce anche Nissan, per aumentare i margini di profitto di Renault e diminuire il divario con Nissan.
Il ritorno delle Alpine. Renault tornerà a produrre un modello dello storico marchio di auto sportive chiuso vent'anni fa e sarà la sua auto più costosa sul mercato.
Mercoledì 13 novembre Repubblica ha pubblicato un importante aggiornamento sul caso dell’espulsione della cittadina kazaka Alma Shalabayeva e della figlia Alua, 6 anni, rispettivamente moglie e figlia dell’oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov. La vicenda, di cui si è parlato molto per tutto il mese di luglio 2013, ha lasciato molti punti oscuri e sollevato diversi dubbi sull’operato degli organi di polizia italiani, accusati di avere in qualche modo collaborato con la diplomazia kazaka per riportare Alma e Alua nel loro paese, senza rispettare le procedure previste dalla legge. Secondo quanto riporta oggi Repubblica, oltre alle irregolarità già rivelate ce ne sarebbe un’altra: il documento che ha attestato l’identità di Alua sarebbe stato falso, costruito illegalmente in fretta e furia – non è ancora chiaro da chi – usando una fotografia contenuta in un altro documento che, almeno in teoria, doveva trovarsi in stretta custodia della polizia italiana. Il punto centrale della questione, scrive Repubblica, è che Alma Shalabayeva non sarebbe potuta essere espulsa dall’Italia se non insieme alla figlia, che però non aveva con sé alcun documento che la identificasse. Come hanno spiegato gli avvocati dalla famiglia di Muhhtar Ablyazov, «non è un dettaglio; senza quello, Alua per legge non poteva essere rimpatriata. E senza di lei, Alma sarebbe rimasta in Italia». Il 31 maggio, giorno dell’espulsione delle due cittadine kazake dall’Italia, ai funzionari della Questura di Roma è stato consegnato un documento “spuntato dal nulla”: si trattava del certificato di ritorno numero 0007492, intestato ad Alua «cittadina della Repubblica del Kazakistan», valido solo fino al primo di giugno, quindi solo fino al giorno successivo. Il documento, sul quale c’è anche una foto a colori di Alua, attestava l’identità della bambina, che quindi da quel momento poteva essere espulsa con la madre – nel frattempo Alma si trovava nel CIE di Ponte Galeria, nei pressi di Roma.
La foto ritoccata di Alua Shalabayeva. Sarebbe stata usata per un documento falso che permettesse l'espulsione della figlia di Alma Shalabayeva, scrive (e mostra) Repubblica.
Nel 2012 la NASA diffuse una spettacolare immagine del mondo fotografato di notte, illuminato dalla miriade di luci artificiali costruite dall’uomo. A distanza di quasi cinque anni, i suoi ricercatori hanno diffuso un’immagine aggiornata e più definita, per mappare ancora più accuratamente le attività umane e il loro impatto sul nostro pianeta. L’immagine è stata composta utilizzando principalmente i dati forniti da Suomi NPP, un satellite inviato in orbita nel 2011 e che viene utilizzato per la raccolta di informazioni di vario tipo, comprese quelle sul cambiamento climatico. Per realizzare la nuova immagine, i ricercatori della NASA hanno preso in considerazione il modo in cui la luce viene riflessa e deviata dal suolo, dagli oceani e dall’atmosfera terrestre. Hanno inoltre dovuto tenere in considerazione i periodi dell’anno in cui le fasi lunari influiscono sulla luminosità notturna del nostro pianeta. La nuova mappa è una sorta di gigantesco collage di migliaia di immagini e dati raccolti nel corso del 2016. Con l’aiuto dei computer, il gruppo di ricerca ha scelto le migliori immagini disponibili, scartando quelle disturbate dal passaggio delle nuvole o illuminate in modo eccessivo durante i pleniluni.
Questo è il mondo di notte. La NASA ha diffuso una nuova versione della sua famosa immagine che mostra i continenti quando ci sono tutte le luci accese.
Wells Fargo, una multinazionale di servizi finanziari, licenzierà nei prossimi tre anni tra il 5 e il 10 per cento circa dei suoi dipendenti: lo ha detto il suo CEO Tim Sloan. Nel giugno 2018 la società aveva 265mila dipendenti; ha avuto diversi problemi negli ultimi anni, in particolare per via di un difficile adattamento alle nuove possibilità offerte da molti servizi digitali.
Nei prossimi tre anni Wells Fargo potrebbe licenziare fino a un massimo di 26mila dipendenti.
Venerdì 31 maggio il cantante Marco Carta era stato arrestato per furto aggravato e processato per direttissima ma il giudice non ha convalidato l’arresto. Carta era stato fermato alla Rinascente di piazza del Duomo, a Milano, insieme a una donna di 53 anni dopo aver cercato di uscire dal negozio con sei magliette del valore di 1.200 euro a cui aveva tolto il sistema “antitaccheggio”, ma non la placchetta flessibile che aveva fatto suonare l’allarme. Il cantante era stato fermato dalla polizia locale e per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari. Oggi è stato processato per direttissima ma il giudice ha deciso di non convalidare l’arresto, rinviando Carta a giudizio per settembre. Al termine del processo l’avvocato di Carta ha detto che «è stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Lui è estraneo a qualsiasi addebito. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona». Lo stesso Carta avrebbe detto, riportano alcuni giornali, che «le magliette non le ho prese io, l’hanno visto tutti. Il giudice ha capito, ora sono un po’ scosso perché non sono abituate a questa cose»; e rispetto a chi abbia rubato le magliette: «Non mi va di dirlo. Non faccio la spia. Non sono stato io, questa è la cosa più importante e sono felice di poterlo dire».
Il cantante Marco Carta era stato arrestato per furto, ma il giudice non ha convalidato l’arresto.
La Procura di Trani ha notificato un mandato di arresto per Antonio Azzollini, senatore del Nuovo Centrodestra e presidente della Commissione Bilancio: Azzollini è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e altri reati relativi alle case di cura Divina Provvidenza, una Onlus che si occupa della cura e dell’assistenza delle persone con problemi psichiatrici. Per la stessa vicenda sono arrestate altre persone, comprese due suore. Azzollini è protetto dall’immunità parlamentare e per procedere è necessario il voto dell’aula del Parlamento a cui Azzollini appartiene, cioè del Senato. Lo scorso dicembre sempre la procura di Trani aveva fatto richiesta di utilizzare delle intercettazioni telefoniche che coinvolgevano Azzollini in un’inchiesta sul porto di Molfetta: in quell’occasione il Senato negò l’autorizzazione anche con i voti del Partito Democratico. Il presidente del Pd Matteo Orfini ha detto giovedì che il suo partito voterà a favore dell’arresto di Azzollini. L’inchiesta Le indagini della Procura di Trani e della Guardia di finanza di Bari sono iniziate tre anni fa, nel 2012, a fronte di debiti per 500 milioni di euro oltre 350 dei quali nei confronti dello Stato. L’ente al centro dell’indagine è la “Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza – Onlus – Opera don Uva”, un ente ecclesiastico fondato da don Pasquale Uva nel 1922 per occuparsi della cura e dell’assistenza delle persone con problemi psichiatrici, grazie anche a una convenzione con il Servizio Sanitario di Puglia e Basilicata. La Congregazione gestiva diverse case di cura e strutture a Bisceglie, Foggia e Potenza, e dal dicembre del 2013 si trovava in amministrazione straordinaria. Due mesi prima le autorità ecclesiastiche avevano commissariato la congregazione che gestiva gli ospedali e avevano nominato alla loro guida monsignor Luigi Martella, vescovo di Molfetta.
La richiesta di arresto per Antonio Azzollini. Il senatore di Ncd e presidente della Commissione Bilancio è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta: il Pd voterà per autorizzare l'arresto.
Le notizie dei contagi nella zona di Codogno, in provincia di Lodi (Lombardia), hanno portato nuovo interesse e qualche apprensione per la crisi sanitaria legata al nuovo coronavirus, iniziata alla fine del 2019 in Cina, dove continua a concentrarsi la maggior parte dei casi e delle morti. Il ministero della Salute e le autorità sanitarie lombarde hanno avviato un piano per valutare l’estensione del problema e ridurre il rischio di nuovi contagi. Hanno inoltre chiesto la collaborazione di tutti, invitando le persone entrate in contatto con gli infetti a rivolgersi alle strutture sanitarie, in modo da valutare le loro condizioni e condurre test per verificare l’eventuale presenza del virus. COVID-19 La malattia causata dal nuovo coronavirus cinese (SARS-CoV-2) è stata chiamata COVID-19 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). “CO” sta per “corona”, “VI” per virus e “D” per “disease” (“malattia” in inglese) e “19” serve per indicare l’anno di identificazione.
Quali sono i sintomi del nuovo coronavirus. Le cose da sapere e qualche consiglio senza allarmismi su cosa fare se non vi sentite bene e avete dei dubbi: il primo è consultare un medico.
Gianroberto Casaleggio, politico ed imprenditore milanese, noto soprattutto per essere stato con Beppe Grillo il cofondatore del Movimento 5 Stelle, è morto stamattina, a 61 anni. Casaleggio era malato da tempo e nell’aprile del 2014 era stato operato per un edema cerebrale a Milano. Sul blog di Beppe Grillo un post dice: “Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all’ultimo”. Prima di diventare il cosiddetto “guru” del movimento – come lo chiamavano regolarmente i giornali – ispirandone le linee guida e la strategia comunicativa, Casaleggio aveva avuto diverse esperienze di lavoro come imprenditore ed esperto di Internet: aveva iniziato la sua carriera lavorando all’Olivetti e alla fine degli anni Novanta era stato nominato amministratore delegato della Webegg, un’importante società italiana di consulenza che faceva parte del gruppo Telecom Italia, specializzata nella comunicazione su Internet. Tra giugno e luglio 2004, durante un periodo di grandi cambiamenti nell’assetto societario di Telecom, il controllo di Webegg venne venduto ad un’altra società di consulenza: Casaleggio uscì da Webegg e fondò la società informatica ed editoriale Casaleggio Associati, occupandosi principalmente, anche in questo caso, di consulenza sulle strategie comunicative su Internet.
È morto Gianroberto Casaleggio, aveva 61 anni. Il cofondatore del Movimento 5 Stelle era malato da tempo.
Questa settimana c’è stato il 25 aprile, giorno in cui si fa festa in parecchi posti: in Italia perché è l’anniversario della liberazione dal fascismo; in Portogallo per un motivo simile, dato che quel giorno nel 1974 si concluse il regime autoritario fondato da Antonio Salazar. Ma in alcuni paesi, che non hanno ricorrenze così importanti, è stata festeggiata la giornata mondiale dei pinguini, una delle tante giornate mondiali di X: e qualche pinguino è comparso anche nella nostra raccolta. Tra i cuccioli presenti nelle foto di animali più belle di questa settimana ci sono invece due scuole di pensiero: c’è chi preferisce stare sdraiato come il leone marino accudito a San Diego e l’ippopotamo di un parco naturale ungherese, e chi come il lemure dello zoo di Colonia non perde tempo e già si dondola a una corda dopo poche settimane di vita. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Un tapiro che si fa grattare la pancia, una tigre bianca e un lemure perplesso, tra le foto di animali più belle della settimana.
Quando entriamo in un negozio di abbigliamento solitamente non ci chiediamo da dove vengano i vestiti esposti su grucce e scaffali, ma c’è una figura professionale apposita che li sceglie e li acquista, il cosiddetto buyer. Decide quali capi comprare, in che quantità e che taglie, e nei negozi multimarca stabilisce anche quali marchi tenere e su quali nuovi stilisti puntare. Il lavoro del buyer consiste principalmente nell’assistere alle sfilate che ritiene più interessanti e alle presentazioni di abiti organizzate nelle case di moda per guardarli da vicino e toccarli. Solitamente i buyer hanno un budget prestabilito dal negozio e marche preferite o più adatte ai negozi per cui lavorano, ma molto dipende da cosa trovano di volta in volta. Hanno anche il compito di contrattare con le aziende i termini di pagamento e di consegna.
Chi sceglie i vestiti che troviamo nei negozi. Sono i cosiddetti buyer, che partecipano alle sfilate e decidono quali capi comprare, in che taglie e quantità.
Gli agricoltori di tutto il mondo stanno cercando con fatica di tenere il passo con l’aumento mondiale della domanda di alimenti ricchi dei cosiddetti “grassi sani”, con conseguenze a lungo termine sui prezzi e sulla produzione. Lo ha spiegato in un recente articolo il Wall Street Journal dicendo che «dal Messico fino alla Norvegia e alla Nuova Zelanda, i coltivatori di avocado, gli allevatori di pesce e i produttori di burro stanno lottando per aumentare la produzione in modo da poter soddisfare la crescente domanda: ma i vincoli ambientali e altre sfide limitano quanto riescono a produrre». I prezzi medi degli avocado, dell’olio d’oliva e del salmone sono aumentati infatti fino al 60 per cento dal 2013, mentre nello stesso periodo i prezzi di mais, soia, zucchero e grano sono diminuiti o non sono cambiati in modo significativo. Questa tendenza rispecchia i cambiamenti che negli ultimi anni sono avvenuti nel modo di nutrirsi.
Il mondo chiede grassi sani. E i produttori di avocado, noci, salmone e di olio stanno faticando a tenere il passo, per vari motivi.
I microfilm sono un sistema di archiviazione analogico su pellicola fotografica. Sono considerati uno strumento obsoleto e superato (da biblioteca degli anni Settanta, da film horror o da spie della Guerra fredda) ma sono invece ancora usati e utili perché, rispetto ad altri più recenti sistemi di archiviazione, sono più affidabili. È probabile, per esempio, che tra un paio di secoli ci saranno ancora documenti conservati e consultati su microfilm. Cosa che non si può dire di diversi altri supporti che, per via della loro obsolescenza progressiva, saranno difficili da leggere tra cento anni. Anzi, lo sono anche oggi: ve ne siete accorti l’ultima volta che avete pensato di guardare una VHS o usare un CD-ROM (e per molti anche un DVD). Prima di parlare della storia dei microfilm, qualche riga per chi non ne ha mai usato uno. Sono documenti microfilmati realizzati con speciali riproduttori fotografici, che mettono su pellicola le immagini e permettono poi di consultarle con dei microlettori che, semplicemente, ingrandiscono le immagini e permettono di scorrere velocemente tra una e l’altra.
Lunga vita ai microfilm. Oggi li associamo solo a certi vecchi film di spie, ma sono affidabilissimi e tra 500 anni potremmo usarli ancora (mica come le VHS, i floppy disk o i DVD).
C’è stato un incidente ferroviario sulla linea 1 della metropolitana di Napoli: verso le 7 di stamattina due treni si sono scontrati tra le stazioni di Colli Aminei e Piscinola. Secondo le ricostruzioni dei giornali, uno dei due mezzi era uscito dal deposito ed era vuoto e l’altro proveniva da Chiaiano; secondo Repubblica e Il Mattino sarebbe coinvolto un terzo treno, senza passeggeri. Giuseppe Galano, responsabile del 118 e referente regionale sanitario delle maxi emergenze, ha detto che sono stati portati in ospedale due macchinisti, di cui uno in condizioni gravi e tre passeggeri, e che ci sarebbero altri feriti; Repubblica e Il Mattino, il quotidiano di Napoli, scrivono di 13 feriti, tre macchinisti e dieci passeggeri, di cui cinque portati in ospedale. L’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) ha sospeso la circolazione dell’intera tratta Garibaldi – Colli Aminei.
C’è stato un incidente ferroviario sulla linea 1 della metropolitana di Napoli.
Se avete Netflix, ci sono buone possibilità che abbiate passato il weekend a guardare Suburra, la prima serie italiana di Netflix: a qualcuno è piaciuta perché, dicono, sta al livello di Gomorra e Romanzo Criminale (le serie); a qualcuno non è piaciuta perché, dicono, somiglia troppo a Gomorra e Romanzo Criminale. Prima, dopo, o in-alternativa-a, la visione di Suburra potrebbe comunque essere un buon pretesto per guardarsi un po’ di film italiani su Netflix: abbiamo scelto allora i più interessanti tra quelli che fanno al momento parte del catalogo. Ma magari preferite gli horror, i documentari o i grandi classici (più stranieri che italiani). I grandi classici che potete guardare su Netflix
I migliori film italiani su Netflix. Diretti da Sergio Leone, Roberto Benigni, Paolo Virzì, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino: poteva decisamente andarci peggio.
Il 20 ottobre uscirà Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri, un nuovo libro fatto da Sio, quello del canale YouTube Scottecs, insieme allo sceneggiatore di fumetti Tito Faraci. Il libro, pubblicato da Feltrinelli, ha una parte scritta, cioè la sceneggiatura di Faraci, e una disegnata da Sio a partire dalle indicazioni di Faraci, seguite più o meno letteralmente, com’è tipico dello stile demenziale di Sio. Inizia con un’introduzione sui termini tecnici usati nelle sceneggiature dei fumetti, come “tavola”, “vignetta”, “primo piano” (che diventa uno strumento musicale nei disegni di Sio), “mezzobusto”, “campo medio”, “piano americano” e “stacco”; poi inizia la storia vera e propria, ambientata in Wisconsin nel 1874. I primi personaggi che compaiono sono Gregory Rosboff, il colonnello Aldo Corbon e il nativo americano Cervo di Legno. Sio è diventato famoso grazie ai video di Scottecs (qui potete vedere quello con “Wrecking Ball” tradotta con Google Translate, qui quello su Pokémon Go); ha già pubblicato tre libri a fumetti e dal 2015 disegna anche una rivista sempre a fumetti, Scottecs Megazine, pubblicata da Shockdom; dallo stesso anno lavora come sceneggiatore per Topolino. La pagina Facebook di Scottecs è seguita da più di 626mila persone, il canale di YouTube da più di 1 milione e 267mila. Tito Faraci è uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti italiani, lavora per Topolino, Dylan Dog, Tex e Diabolik, tra gli altri. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo La vita in generale, uscito per Feltrinelli.
Sio ha fatto un nuovo libro, con Tito Faraci. Il primo ha disegnato i fumetti nel suo solito stile divertente, il secondo – che scrive storie per "Topolino" e "Dylan Dog" – li ha sceneggiati.
Claudio Giunta, docente di letteratura italiana dell’Università di Trento, ha analizzato una circolare del ministero dell’Istruzione raccontando su Internazionale le moltissime sciatterie linguistiche e il “burocratese” che complicano la comunicazione di cose in realtà molto semplici da comprendere. Con la contraddizione di fondo che riuscire a farsi capire subito e facilmente dovrebbe essere proprio il compito di chi lavora nell’istruzione. Il governo, il ministro dell’istruzione, i collaboratori del ministro, i funzionari del ministero decidono che serve qualcuno che insegni agli insegnanti a insegnare meglio, perciò stanziano una certa quantità di denaro per formare questi formatori: il denaro verrà dato alle scuole (una per regione) che organizzeranno dei corsi ad hoc, e da questi corsi verranno fuori dei “docenti esperti” che poi dissemineranno la loro esperienza e le cognizioni acquisite nelle scuole del territorio.
Come scrive il ministero dell’Istruzione. "Tematiche" invece di "temi", "problematiche" invece di problemi, etc: il docente Claudio Giunta racconta su Internazionale l'italiano sciatto e contorto di una recente circolare per gli insegnanti.
Il 6 aprile del 2009, sette anni fa, una forte scossa di terremoto distrusse la città dell’Aquila in Abruzzo, e luoghi e paesi intorno, uccidendo più di 300 persone. Il terremoto trasformò completamente la vita dei posti che aveva colpito, a cominciare dalla città che era capoluogo della regione e una delle più importanti e belle dell’Italia centromeridionale. La ricostruzione avvenne con grandi lentezze e inadeguatezze e di fatto non si è mai compiuta, lasciando il centro della città in condizioni che oggi sono in molte parti le stesse dei giorni dopo il terremoto. Andrea Signori è un fotografo veneto di quarant’anni, che lavora spesso coi temi del lavoro e delle persone che lavorano nei territori italiani ma anche in altri posti del mondo. È andato all’Aquila con l’idea di “cercare di superare ciò che è stato rappresentato della città finora, ovvero macerie ed esclusivamente difficoltà”: e ha trovato in effetti macerie e difficoltà ma anche persone che hanno aperto delle attività nuove nel centro della città, convivendo con i segni del terremoto. Tra di loro una coppia di tatuatori, Sasha e Pelino, che hanno aperto il loro laboratorio in un antico palazzo aristocratico, François e la moglie, con la loro camiceria su misura davanti a S. Maria Paganica, Giuliano, che ha riaperto una libreria, Piotr, un artista di origine polacca che lavora sull’ossidazione delle monete, Paola che prepara panini; e poi Gino, venticinquenne liutaio, Andrea, gallerista d’arte e altri ancora. Tutti hanno aperto in centro all’Aquila.
Posti e persone dell’Aquila, 2016. Le fotografie di quelli che hanno riaperto un'attività tra le crepe del centro della città, a sette anni - oggi - dal terremoto.
Gennaio 2011: si gioca Corinthians–Portugesa, partita valevole per il campionato di calcio paulista. È il ventesimo del primo tempo: Roberto Carlos, monumento del calcio brasiliano, tornato a giocare in patria dopo molti anni di successi in Europa, si appresta a battere un calcio d’angolo alla destra della porta. Con i suoi 37 anni, di tiri dalla bandierina Roberto Carlos ne ha effettuati a centinaia nel corso della sua carriera. Questa volta però il tiro è speciale: vede che il portiere avversario è fuori dai pali, calcia di esterno sinistro e il pallone finisce in rete, fissando il punteggio sul 2 a 0 finale.
Come fare gol su calcio d’angolo. Basta padroneggiare l'effetto Magnus, come spiegano Gianbruno Guerrerio e Nicola Ludwig nel loro libro (essere Baggio o Roberto Carlos può essere d'aiuto).
Venerdì 10 gennaio il consiglio dei Ministri ha annunciato di aver approvato un disegno di legge (DDL) per permettere di dare ai figli il cognome della madre o quello di entrambi i genitori già alla registrazione dell’atto di nascita. I dettagli del DDL non sono ancora chiari: per il momento sembra che sarà sufficiente “l’accordo di entrambi i genitori”. In un comunicato stampa, il governo ha anche spiegato che “ulteriori profili” della questione saranno discussi nel corso del dibattito parlamentare e da un gruppo di tecnici provenienti da vari ministeri. Queste ulteriori discussioni serviranno a precisare alcuni aspetti ambigui del DDL che per il momento è composto da 4 articoli e andrà a modificare l’articolo 315 bis del codice civile. Il viceministro Maria Cecilia Guerra, con delega alle pari opportunità, ha spiegato che potrebbe essere un problema che fratelli e sorelle abbiano cognomi diversi (una cosa che potrebbe facilmente accadere se il DDL entrasse in vigore com’è formulato ora) e inoltre bisognerebbe in qualche modo regolare i doppi cognomi per evitare che i figli di chi ha un doppio cognome possano ritrovarsi, dopo una o due generazioni, con tripli o quadrupli cognomi.
La questione del cognome materno. Come funziona adesso e come funzionerebbe con la legge proposta dal governo: ci sono ancora un po' di intoppi.
«Leggenda vuole che uno scrittore americano si sia fermato ad Acciaroli per scrivere “Il vecchio e il mare”. Da oggi, Acciaroli non sarà più la città di Hemingway, ma la città di Angelo Vassallo, il sindaco che non ha avuto paura di amare fino in fondo la sua terra». Il paese è tappezzato di manifesti che lo ricordano. Ce ne sono ovunque. Appesi ai muri, sulle porte dei negozi, nelle bacheche. C’è attesa per i funerali che si svolgeranno venerdì mattina. La salma del sindaco verrà portata nella chiesa a fianco del porto nel pomeriggio di giovedì. Sono passati tre giorni dal vigliacco agguato e in paese non si parla d’altro. «Siamo tutti increduli e sgomenti». Stefano Pisani, il vicesindaco non si dà pace. Ha appena terminato una riunione con i suoi colleghi di Giunta per definire alcuni aspetti organizzativi. «Noi andiamo avanti. Non abbiamo alcun dubbio. Questo è quello che ci ha insegnato Angelo. Mi resterà per sempre negli occhi e nel cuore quella terribile immagine di domenica notte. Mi hanno chiamato alle tre e sono corso subito ad Acciaroli. Lungo la strada non capivo cosa potesse essere successo. Mi sembrava inverosimile che qualcuno avesse potuto sparare al nostro sindaco. Quando l’ho visto senza vita, ancora nella sua macchina, mi è crollato addosso tutto, ma è stato solo un attimo». Stefano è sconvolto, una faccia tirata e stanchissima. Lo cercano in continuazione e con una calma e delicatezza risponde a tutti. «Non vi devo dire io cosa fare. Decidete voi, come vi sentite». Risponde con gentilezza all’esercente che gli chiede come comportarsi quando verrà portata in chiesa la salma del sindaco. Chi non ha dubbi sul da farsi è Sergio, proprietario di un mini market nella via principale della zona pedonale di Acciaroli. «Per me è stato come un padre. Passava tutte le mattine per controllare che tutto andasse bene. Era gentile e aveva il modo di dirti le cose. Lui ha avuto sempre grande coraggio e senso della legalità e la trasmetteva a tutti». Sono le ventuno e Sergio sta chiudendo il negozio per andare a casa a festeggiare i suoi 35 anni con i tre figli. «Sono venticinque anni che abbiamo questa attività, e da quando è diventato sindaco Vassallo il paese è rinato. Lui ci teneva così tanto che controllava di persona, ma da qualche tempo non era più sorridente come eravamo abituati a conoscerlo. Sembrava preoccupato di qualcosa». Il ricordo fa parte della vita di Vito, proprietario dell’edicola al porto. «Abito vicino alla mamma del sindaco, e quando lui si è sposato ha vissuto anche lui in quella zona. Siamo cresciuti insieme con i figli. Non potevamo mai pensare a una fine simile». In giro per le vie del paese tanta gente si ferma a leggere i manifesti e a guardare le foto. Ci sono quelle appena stampate della fiaccolata di martedì sera. Erano presente oltre cinquemila persone. È arrivata gente anche da fuori e Anna è una di queste. «Vivo a Salerno, ma amo Acciaroli da quando ero bambina. Ci sono venuta in vacanza per tanti anni e questo posto è nel mio cuore. Quest’anno ho tradito il Cilento e in questi giorni ero in vacanza a Tropea. Lunedì mattina, quando ho sentito la notizia dell’assassinio del sindaco, sono partita subito. Che senso aveva restare lì? Mi sono detta che il mio posto era qui, a fianco di questa straordinaria gente e del suo sindaco». Una testimonianza toccante perché Anna non vive ad Acciaroli. Il suo sogno è venirci a stare per sempre, perché qui si vive davvero bene. Ora un sogno sembra infrangersi, ma gli abitanti non ci stanno e sui muri, sulle case, al porto, lo hanno scritto con la chiarezza e la fierezza della gente del Cilento. «La lezione di Angelo è l’unica cosa che non può essere sopraffatta dalla violenza vigliacca. – Ha scritto la comunità di Galdo, che insieme ad Acciaroli è una delle sei frazioni del comune di Pollica – Non si uccidono gli insegnamenti. E noi ripartiremo da qui. Dai suoi insegnamenti per rialzare la testa e regalare a lui e a tutti quelli che lo hanno alto la vittoria più bella. La vita che continua. Che aiuta ad alzare la testa, che grida la sua immortalità. Noi non moriremo mai Angelo. Perché lo dobbiamo a te, all’amico più che al sindaco, quello che siamo e quello che saremo. Quello che saranno i figli di questa terra che ti deve tutto. Siamo qui, Angelo e combatteremo al tuo fianco, dovunque tu sia». E i suoi compagni hanno scritto: «Eccoci, maestro. Siamo tutti qui a fare quello che abbiamo imparato da te. Tenere la testa alta. Perché tutti sappiamo che non basta una vile pistola a uccidere chi ha insegnato agli altri a vivere. E noi siamo tutti qui, tutti, perché tu ci hai spiegato cos’è il coraggio, cos’è il rifiuto di qualsiasi prevaricazione, cos’è la bellezza , l’amore, la vita. E tu sei la vita che non può morire mai. Quella che fa paura ai vigliacchi quella che rimane dentro e diventa lezione, tesoro, insegnamento».
Ad Acciaroli, senza il sindaco Vassallo. Domani i funerali, i suoi concittadini dicono che resisteranno: ma qualcuno li aiuti.
Ieri è morto Blake Edwards, regista di alcune straordinarie commedie del cinema americano, di cui scriviamo qui pochissimo per lasciare spazio alle immagini dei suoi film. Diciamo solo che aeva 88 anni, era nato a Tulsa, Oklahoma, aveva cominciato lavorando alla Guerra dei Mondi di Orson Welles, ed è stato sposato per 41 anni con Mary Poppins e molte altre donne meravigliose, ma erano tutte Julie Andrews. 10. I miei problemi con le donne (The Man Who Loved Women), 1983
I dieci migliori film di Blake Edwards. È morto ieri a 88 anni, lasciando una moglie fantastica e l'ispettore Clouseau.
Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e candidato per il Movimento 5 Stelle in Basilicata, è indagato a Siena per riciclaggio. Caiata ha 47 anni ed è anche un imprenditore nel settore della ristorazione. La Stampa scrive che «aveva accumulato negli anni la proprietà di vari locali e ristoranti, tre dei quali nella sola Piazza del Campo»: al centro delle verifiche ordinate dai pubblici ministeri ci sarebbero una serie di trasferimenti poco chiari di immobili e capitali per la compravendite di attività commerciali e immobili a Siena e anche altre città italiane. Nell’indagine sarebbero coinvolti anche altri due imprenditori molto noti a Siena: Cataldo Staffieri, manager de La Cascina (grossa cooperativa romana associata alla Compagnia delle Opere e finita anche nella cosiddetta “inchiesta di Mafia Capitale”), e Igor Bidilo, imprenditore kazako. Nel 2009 Caiata aveva fatto parte del coordinamento provinciale di Siena di Forza Italia e alla elezioni del 4 marzo è candidato per il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale della Camera di Potenza. Presentando la sua candidatura Luigi Di Maio aveva detto di essere contento «che Salvatore, da imprenditore ed esterno a logiche politiche, abbia accettato di mettere la sua esperienza e le sue competenze manageriali a disposizione del nostro progetto per il Paese e per la Basilicata in particolare».
Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e candidato per il M5S, è indagato per riciclaggio.
Lunedì è circolata molto la notizia che il comune di Bologna aveva «riconosciuto» i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, e oggi se ne discute ancora sui giornali cartacei. Quello che il comune di Bologna ha permesso è però la semplice trascrizione degli atti di matrimonio nell’archivio di stato civile: trascrizione che non comporta alcun riconoscimento giuridico degli effetti civili del matrimonio stesso. Cosa si potrà fare a Bologna Ricapitoliamo. Da ieri, lunedì 15 settembre, è entrata in vigore a Bologna una delibera firmata dal sindaco Virginio Merola lo scorso 30 giugno. La delibera prevede che le coppie omosessuali che si sono sposate all’estero (e che risiedono a Bologna) possano chiedere la trascrizione dei loro atti di matrimonio nell’archivio di stato civile del Comune. L’istanza dovrà essere presentata dalla coppia compilando degli appositi moduli e allegando una serie di documenti (marca da bollo da 16 euro, copia delle carte d’identità, atto in originale dell’avvenuto matrimonio all’estero autenticato dal Consolato o dall’Ambasciata italiana competente all’estero e traduzione in lingua italiana fatta da un interprete giurato la cui firma sia legalizzata).
Bologna e i matrimoni gay: che succede? il sindaco ha deciso la trascrizione degli atti di matrimonio tra persone dello stesso sesso contratti all'estero – cosa comporta? – e il prefetto ne ha chiesto il ritiro.
Il regista tedesco Werner Herzog, tra i più importanti e celebrati esponenti del cinema europeo degli ultimi cinquant’anni, ha dato un’intervista alla rivista Variety in cui, tra le altre cose, ha espresso un suo insospettabile interesse per un noto e discusso reality show americano, quello che ha per protagonista la modella Kim Kardashian e la sua famiglia: Guarda la televisione?
Werner Herzog guarda “Al passo con i Kardashian”. Il grande regista tedesco ha detto che bisogna conoscere quello che guardano le persone in televisione, aggiungendo di vedere al massimo quattro film all'anno.