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Martedì i due banchieri Cesare Geronzi e Matteo Arpe sono stati condannati in primo grado rispettivamente a 5 anni e a 3 anni e 7 mesi dal Tribunale di Parma. Geronzi è stato condannato per bancarotta fraudolenta e usura aggravata, mentre Arpe per bancarotta fraudolenta. Il procedimento giudiziario riguarda le irregolarità nell’acquisto dell’azienda di acque minerali Ciappazzi da parte del gruppo Parmalat, allora di proprietà di Calisto Tanzi. Nel processo sono stati condannati anche tutti gli altri sei imputati, dirigenti o ex dirigenti degli istituti bancari coinvolti nella vicenda. Il processo Ciappazzi e la Parmalat Nel gennaio del 2002 Calisto Tanzi, oggi 73 anni, allora proprietario dell’azienda alimentare Parmalat, acquistò l’azienda di acque minerali Ciappazzi, con sede in provincia di Messina e in pessime condizioni. La Ciappazzi era di proprietà del gruppo Ciarrapico, che faceva capo a Giuseppe Ciarrapico, 77 anni, attualmente senatore del Popolo della Libertà. | Parmalat, Geronzi e Arpe. Perché sono stati condannati ieri due dei più importanti banchieri italiani, cose di milioni e acque minerali. |
L’attore statunitense Kevin Spacey è stato accusato di molestie sessuali da altre persone, dopo l’attore Anthony Rapp. Le nuove accuse arrivano dall’attore messicano Roberto Cavazos, da un uomo britannico rimasto anonimo che ha parlato in un programma di BBC, dal regista statunitense Tony Montana e da un barista che ha parlato con il tabloid britannico Sun. Gli episodi di cui si parla sono molto diversi tra loro, così come è diversa l’affidabilità dei singoli racconti. Cavazos ha parlato di Spacey in un post su Facebook. Ha raccontato di aver avuto «un paio di incontri poco piacevoli» con Spacey al bar dell’Old Vic, un teatro di Londra di cui Spacey è stato direttore artistico per undici anni, fino al 2015: una di queste volte Spacey avrebbe toccato Cavazos in modo molesto, come sarebbe successo a molte altre persone secondo Cavazos: ha raccontato che Spacey invitava giovani attori all’Old Vic per «parlare delle loro carriere» e poi li accoglieva sul palco del teatro, dove aveva preparato un picnic con lo champagne. La direzione dell’Old Vic ha diffuso un comunicato in cui ha detto di non aver mai ricevuto nessuna lamentela sul comportamento di Spacey negli anni e di essere molto dispiaciuta per ciò che è successo. Ha anche invitato chiunque abbia lavorato con il teatro e abbia subito molestie di cui finora non aveva parlato a scriverne a un indirizzo email apposito. | Altri uomini hanno accusato Kevin Spacey di molestie sessuali. Circolano altre quattro denunce, non tutte ugualmente solide. |
La notte del 15 giugno è scoppiato un incendio in un appartamento al primo piano di un edificio di Messina, in via dei Mille, una strada piena di negozi del centro della città. Secondo le successive indagini dei vigili del fuoco, l’incendio è stato causato dal malfunzionamento di una presa elettrica o di una ciabatta. L’appartamento ospitava la famiglia Messina, composta da sei persone: due adulti e i loro quattro figli. I genitori, proprietari di un negozio di abbigliamento della via, sono riusciti a salvarsi camminando su un cornicione insieme a due dei loro figli, di 8 e 6 anni, e alle altre persone che abitavano nello stesso edificio. Gli altri due bambini, Francesco Filippo e Raniero, di 13 e 10 anni, sono morti. Secondo il racconto di uno zio dei Messina, una delle persone che abitava nel palazzo, il ragazzino più grande era tornato in casa dopo esserne uscito per prendere il fratello, rimasto sul soppalco di legno dove dormivano insieme. L’edificio è alto due piani: sono bruciati sia il primo che il secondo. Qualche giorno dopo, il 20 giugno, c’è stata un’interrogazione parlamentare su questo incendio e la morte dei fratelli Messina. Un deputato di Forza Italia, Antonino Germanà, ha chiesto se tra le ragioni per cui i bambini sono morti non ci sia una «carenza di mezzi e di personale» e se non sia stata usata «un’autoscala probabilmente non idonea alla tipologia di intervento». Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha risposto riferendo le informazioni su quella notte in possesso del ministero dell’Interno. | Il numero unico 112 funziona male? un incendio in cui sono morti due bambini ha fatto riparlare del numero che sta sostituendo 118, 115 e 113: cosa è cambiato e cosa ne dicono gli esperti e addetti ai lavori. |
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nel Veneto, sono state aggiunte al Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite che ha lo scopo di incentivare la protezione e la conservazione dei luoghi più significativi del pianeta, dal punto di vista storico, culturale e paesaggistico. La decisione è stata assunta a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, nel corso della 43esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale che terminerà i propri lavori il prossimo 10 luglio. Con le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, i siti italiani presenti nell’elenco dell’UNESCO diventano 55. #Moavero: "Le colline del #prosecco da oggi sono PatrimonioMondiale dell'Umanità@UNESCO. Grazie alla loro bellezza paesaggistica,culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra delsistema-Paese”. | Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state aggiunte al Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. |
Negli ultimi anni si è discusso molto di come sensibilizzare le persone a un maggiore rispetto dell’ambiente. Nella maggior parte dei casi, i tentativi messi in atto dalle varie istituzioni hanno puntato su due fattori: maggiori informazioni e maggiori incentivi fiscali per chi sceglie di adottare tecnologie meno inquinanti. Eppure secondo alcune nuove ricerche condotte da psicologi e economisti comportamentali il vero fattore su cui puntare per produrre un atteggiamento più responsabile su vasta scala sarebbe semplicemente la pressione sociale. Oggi il Wall Street Journal racconta in un lungo articolo gli studi che hanno permesso di arrivare a questa conclusione. Il primo studio è del 2008 ed è stato condotto in alcune camere di alberghi americani di media categoria. Nell’arco di tre mesi i ricercatori hanno testato gli effetti prodotti sul comportamento dei clienti dell’albergo da due diverse targhette che venivano appese in bagno. Entrambe invitavano a riutilizzare gli asciugamani, ma mentre una si limitava a dire «Aiutaci a salvare l’ambiente» e a dare prova del proprio rispetto per la natura, l’altra diceva «Unisciti agli altri ospiti dell’albergo e salva l’ambiente» e segnalava che il 75 percento dei clienti aveva già aderito al programma. Alla fine dei tre mesi i ricercatori hanno verificato che i clienti che leggevano la seconda etichetta tendevano a riutilizzare gli asciugamani con una frequenza molto maggiore rispetto a quelli del primo gruppo (+25 per cento). | Risparmiare energia per emulazione. Per convincere le persone a consumare di meno basta metterle in competizione coi vicini?. |
La rete televisiva statunitense FOX ha mostrato le prime immagini di “The Simpsons Guy”, un episodio speciale dei Simpson in cui compariranno i personaggi della serie “Family Guy” (in Italia “I Griffin”). L’idea di mettere insieme le due famiglie dei cartoni animati più conosciute di FOX circolava da tempo ed era stata anticipata, ufficiosamente, già nell’estate del 2013. Tra le due serie c’è sempre stata una certa rivalità, sentita più che altro dai rispettivi fan – a cominciare da quelli dei Simpson che hanno spesso accusato Seth McFarlane, il creatore di “Family Guy”, di averli copiati per creare i suoi personaggi. In una delle immagini che stanno circolando molto di “The Simpsons Guy” si vedono Bart Simpson e Stewie Griffin mentre fanno pratica con i loro skateboard. Stewie è vestito come Bart, scarpe comprese. | I primi fotogrammi di “The Simpsons Guy”. L'episodio speciale che mette insieme i personaggi dei Simpson e dei Griffin nella prossima stagione televisiva. |
Facebook ha lanciato un’iniziativa per i suoi dipendenti che consente di utilizzare le app del social network (Facebook, Messenger e le altre) simulando di avere una connessione 2G (second generation). Negli Stati Uniti e in Europa da diversi anni praticamente tutti gli smartphone usano le connessioni 3G o 4G, ma in molti paesi con economie emergenti invece milioni di persone usano internet con una connessione 2G, molto più lenta. Il senso del programma – “2G Tuesday” – è fare in modo che i dipendenti di Facebook si mettano nei panni di questi nuovi utenti e capiscano come funzionano i loro prodotti con delle connessioni lente, per poterli così migliorare. Il programma funziona così: quando i dipendenti aprono la loro app di Facebook il martedì compare loro una notifica che chiede se vogliono provare a simulare una connessione 2G, per un’ora soltanto. In questo modo possono capire quali sono le cose che non vanno per chi ha una connessione molto lenta e dove mettere le mani. Facebook sta sviluppando un sistema per capire quanto sia veloce la connessione che sta utilizzando un determinato smartphone e modificare il contenuto della sezione “Notizie” (Newsfeed) in modo da mostrare – se la connessione è lenta – più post e link e meno video e foto, che consumano molta banda. Facebook sta puntando da tempo sui mercati emergenti, in particolare sull’India: lo scorso maggio ha lanciato il programma internet.org che offre circa 60 servizi internet, oltre all’app di Facebook, in 19 paesi. Internet.org è gratuito in questi paesi grazie a un accordo tra Facebook e gli operatori internet nazionali, i quali sperano che – una volta che si sarà diffuso l’uso di internet e la popolazione sarà diventata più ricca – molti vorranno pagare per averlo. | I “martedì 2G” dei dipendenti di Facebook. Chi lavora a Facebook il martedì può usare l'app per smartphone con una connessione molto lenta, per mettersi nei panni degli utenti che vivono nei paesi più poveri. |
Il 16 gennaio 1959 nacque Sade, cantante che ebbe un gran successo negli anni Ottanta, con un passato da modella e stilista. Nonostante negli anni Duemila non sia stata molto attiva – negli ultimi 25 anni ha pubblicato solo due dischi – il suo stile sobrio ed elegante è ancora oggi preso a modello, segno del fatto che Sade va sempre di moda. Queste sono otto canzoni notevoli da riascoltare nel giorno dei suoi sessant’anni, raccolte dal peraltro direttore Luca Sofri nel suo libro Playlist, la musica è cambiata. Dopo l’uscita del libro, Sade pubblicò un solo album nel 2010 e poi nulla più. Negli anni Ottanta Sade Adu era la principessa del pop. Padre nigeriano e madre inglese, bella come il sole, capelli lisci e neri neri, elegantissima, nei video non muoveva mai un muscolo di più del necessario e anche quando ballava sembrava si stesse asciugando dopo la doccia. Belle canzoni, patinate anche quelle, e la rivelazione del primo disco. Un attimo dopo, quasi tutto fu uguale e datato. | Otto canzoni di Sade. Che compie oggi sessant'anni, e nonostante non sia più molto attiva va ancora di moda. |
Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus a gennaio, nel mondo sono stati segnalati oltre 120mila casi positivi e più di 4mila morti: 80mila solo in Cina, dove è iniziata la crisi sanitaria, e più di 10mila in Italia. I motivi del progressivo aumento dei casi è legato sia alle strategie adottate dai singoli paesi per affrontare il contagio – in alcuni casi con soluzioni carenti o che hanno inizialmente sottostimato il rischio – sia alle caratteristiche stesse del coronavirus, sulle quali i ricercatori stanno compiendo studi e analisi per comprendere come faccia a diffondersi facilmente. L’attuale coronavirus è mediamente contagioso e lo è di più rispetto a quello che causa la SARS, un’altra sindrome respiratoria grave, e con il quale sembra essere imparentato. In un paio di mesi ha infettato dieci volte il numero di persone che avevano contratto la SARS. Capire i meccanismi con cui si lega alle cellule per replicarsi potrebbe essere la chiave per produrre vaccini e farmaci, essenziali per ridurre la letalità della malattia (COVID-19) causata dal coronavirus. | Cosa rende così contagioso il coronavirus. I ricercatori stanno studiando il meccanismo con cui si lega alle cellule del nostro organismo per replicarsi, in modo da sviluppare farmaci per bloccarlo. |
Negli ultimi giorni su forum e social network alcuni possessori di iPhone 6 Plus, il nuovo smartphone di Apple con lo schermo molto grande, hanno segnalato di avere notato che il telefono tende a piegarsi e a deformarsi se viene tenuto nelle tasche dei pantaloni. Le segnalazioni sono state riprese da diversi siti di tecnologia e non solo, innescando un dibattito molto vivace sui social network con la nascita di hashtag più o meno creativi come #bendgate e #bendghazi, con riferimento alla controversa vicenda dell’attacco contro il consolato statunitense di Bengasi in Libia nel 2012 (“to bend” in ingese significa piegare). Le segnalazioni di iPhone 6 Plus piegati perché tenuti in tasca sono limitate: poche decine di casi a fronte degli svariati milioni di nuovi smartphone venduti da Apple nelle prime settimane dal suo lancio. In quasi tutti i casi il telefono sembra essersi piegato nella parte superiore, in prossimità dei tasti per la regolazione del volume. Le foto mostrano deformazioni più o meno accentuate, e in molti casi non sono accompagnate da descrizioni precise di come si sia piegato lo smartphone. | La storia degli iPhone che si piegano. Da qualche giorno si parla molto delle foto di alcuni iPhone 6 Plus che si sono deformati tenendoli in tasca: è una cosa seria?. |
Franco Moretti, lo studioso di letteratura fratello del regista Nanni Moretti, è stato accusato di stupro da una donna americana che aveva conosciuto negli anni Ottanta. Moretti si è difeso dicendo di avere avuto un rapporto sessuale consensuale con la donna che l’ha accusato. La donna che ha accusato Moretti è Kimberly Latta, un’ex professoressa dell’Università di Pittsburgh e psicoterapeuta. Latta ha scritto una lettera all’Università di Stanford, dove Moretti ha insegnato per 17 anni prima di andare in pensione l’anno scorso, per dire che lo studioso l’aveva stuprata quando lei era una studentessa all’Università di Berkeley, nell’anno accademico 1984-85; all’epoca Moretti insegnava a Berkeley con un incarico temporaneo. Latta ha postato il testo della lettera su Facebook il 5 novembre: | Lo studioso di letteratura Franco Moretti è stato accusato da una donna americana di averla stuprata negli anni Ottanta, lui ha negato le accuse. |
Gad Lerner, giornalista e scrittore di lunga esperienza, faceva parte del PD fin dalla sua fondazione, di cui era stato peraltro tra i promotori. Ha spiegato le ragioni della sua decisione sulla rivista online Nigrizia: Metto in fila l’operato degli ultimi tre anni. La revoca dell’operazione Mare Nostrum con la motivazione che costava troppo e con limitazione del raggio d’azione della nostra Marina Militare. La mancata abrogazione del reato di immigrazione clandestina, per ragioni di opportunità. La soppressione, solo per i richiedenti asilo, del diritto a ricorrere in appello contro un giudizio sfavorevole. La promessa non mantenuta sullo ius soli temperato. E, infine, la promulgazione di questa inedita oscena fattispecie che è il “reato umanitario” mirato contro le organizzazioni non governative. | Gad Lerner lascia il Partito Democratico, contestando la sua linea sui migranti. |
Un’indagine indipendente ha rivelato che Danske Bank, la più importante banca danese, ha gestito circa 28 miliardi di euro di denaro russo ed ex-sovietico attraverso la sua divisione estone. L’ipotesi principale è che sia stata una grande operazione di riciclaggio, che è già stata definita da molti giornali come il più grande scandalo bancario nella storia d’Europa. I risultati dell’indagine, commissionata da Danske Bank e affidata a Promontory Financial, una società di consulenza statunitense, si trovano nella bozza del rapporto che è stata vista in anticipo dal Financial Times. Fino al 2013, si dice, sono transitati fino a 28 miliardi di euro in Estonia, ma il 2013 sarebbe l’anno di picco di una serie di operazioni durate dal 2007 fino al 2015. Una persona vicina alle indagini, scrive il Financial Times, ha detto che «il volume delle transazioni del NRP [portafoglio non residente] ha raggiunto il picco nel 2013 con il numero di transazioni che si avvicinava a 80 mila, quell’anno, e il volume delle transazioni che si avvicinava a 28 miliardi di euro». Un cliente non residente è una persona che vive in una certa giurisdizione ma che ha interessi finanziari in un’altra. Probabilmente non tutto il denaro che è transitato nella divisione estone è sospetto, precisa il Financial Times: tutto proveniva da clienti russi o delle ex repubbliche sovietiche, e spetterà ora alla banca provare che non è stata utilizzata per riciclare fondi. La banca dovrà anche dimostrare di aver effettuato controlli adeguati per individuare i soldi sporchi. | In Danimarca c’è un gigantesco scandalo bancario. Secondo il Financial Times, Danske Bank avrebbe usato la divisione estone per riciclare denaro illecito per miliardi di dollari. |
Mercoldì 8 gennaio si è conclusa la London Collection: Men, tre giorni di sfilate dedicate alla moda britannica maschile, iniziate a Londra lunedì 6 gennaio. Le collezioni autunno/inverno – che si riferiscono quindi alla stagione dell’anno a venire – sono state realizzate da 60 stilisti britannici, affermati ed emergenti, e sono state presentate a giornalisti, stilisti, e celebrità da 45 paesi diversi. In passerella oltre a modelli barbuti (come vuole la moda) o dai tratti femminei (alcuni stilisti hanno scelto tacchi alti, trucco e frange sugli occhi) hanno sfilato anche cantanti – come il bassista dei Blur, Alex – musicisti come Mark Ronson e altri personaggi famosi, che si sono facilmente mescolati con quelli che questo lavoro lo fanno di professione. Anche il fascino degli stilisti è notevole, come quello di Sam Cotton e Agi Mdumulla del marchio Agi & Sam o di Oliver Spencer, in maglioncino blu e occhiali in celluloide grosso e capelli spettinati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Facce di moda a Londra. Ci sono le sfilate dell'uomo, e dentro i vestiti anche delle persone, modelli, musicisti e stilisti. |
Lunedì 14 luglio è iniziata alla Camera la discussione di una legge sul cognome da dare ai propri figli e alle proprie figlie. Secondo il testo unitario approvato dalla commissione Giustizia, con la nuova legge subito dopo la nascita si potrà scegliere tra quello del padre, quello della madre e quello di entrambi. Il disegno di legge era stato presentato dal governo Letta lo scorso gennaio, dopo che la Corte europea dei diritti umani aveva stabilito che l’attribuzione automatica del cognome del padre – con cancellazione altrettanto automatica della genealogia materna – rappresentasse una chiara discriminazione basata sul sesso, in particolare dell’articolo 14 e dell’articolo 8 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo. La legge è stata votata in commissione all’unanimità, ci si aspetta un’approvazione definitiva in tempi rapidi. La Corte europea aveva infatti accettato la richiesta fatta da Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, due coniugi di Milano che nel 2006 avevano denunciato le norme italiane che rendevano difficile – se non praticamente impossibile – scegliere il cognome per i propri figli. Ma c’erano state anche delle raccomandazioni precedenti: già nel 1995 e poi nel 1998 il Consiglio d’Europa aveva affermato che mantenere come automatismo l’attribuzione del cognome del padre non era compatibile con il principio di uguaglianza sostenuto dal Consiglio stesso. Nel 2006, inoltre, la Corte Costituzionale con la sentenza numero 61 aveva affermato che il sistema dell’attribuzione del cognome paterno in Italia era un «retaggio di una concezione patriarcale della famiglia la quale affonda le proprie radici nel diritto di famiglia romanistico, e di una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna». | La legge sul cognome dei figli. Cosa prevedono le norme in discussione alla Camera, che permetteranno ai genitori di decidere quale cognome dare ai nuovi nati. |
Oggi compie 90 anni Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio, segretario e poi presidente della Democrazia Cristiana, quattro volte ministro e parlamentare per un’intera generazione. Dopo la morte di uomini politici come Giulio Andreotti, De Mita è rimasto il più illustre e anziano esponente ancora in vita della Prima Repubblica. Fu lui a dare avvio alla carriera di personaggi che oggi consideriamo “grandi vecchi” della Seconda Repubblica: dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al padre nobile del moderno centrosinistra, Romano Prodi. Nonostante l’età è ancora attivo in politica: nel 2014 è stato eletto sindaco di Nusco, in provincia di Avellino, la sua città natale. Ha partecipato attivamente alla campagna per il “No” al referendum, riuscendo persino a confrontarsi in un dibattito TV con l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. Oggi è ancora in grado di dire la sua quando si tratta di formare le liste elettorali della sua regione. | Ciriaco De Mita spiegato ai bambini. Compie 90 anni il più longevo dei leader politici italiani: ex presidente del Consiglio, segretario della DC, ministro, europarlamentare e oggi sindaco di un paese vicino Avellino. |
Il 6 agosto l’agenzia Standard & Poor’s ha declassato il rating del debito pubblico americano, facendolo passare dal livello massimo AAA a quello immediatamente precedente, AA+. È stato il primo downgrade nella storia degli Stati Uniti d’America, è arrivato poco dopo l’accordo sull’innalzamento del tetto del debito e ha contribuito all’innervosimento dei mercati che abbiamo visto nelle ultime due settimane. La decisione non è stata seguita dalle altre due maggiori agenzie di rating, Fitch e Moody’s, ed è stata molto contestata negli Stati Uniti: Barack Obama l’ha definita ingiusta e molti hanno rinnovato i loro dubbi riguardo la straordinaria influenza sull’economia mondiale di società private dai percorsi decisionali non sempre trasparenti. Oggi le tensioni tra Standard & Poor’s e gli Stati Uniti salgono su un nuovo livello. Il dipartimento della giustizia americano, infatti, ha deciso di aprire un’inchiesta sull’agenzia di rating, la più grande del Paese, per verificare i giudizi affidabili dati ad alcuni fondi e strumenti finanziari rivelatisi centrali nello scoppio della crisi economica del 2008. Secondo il New York Times, l’inchiesta è cominciata prima della decisione di S&P di declassare il rating degli Stati Uniti e vuole appurare se i dirigenti dell’agenzia hanno contraddetto i giudizi e le analisi dei loro dipendenti quando si trattava di dare rating positivi a strumenti finanziari poco affidabili. Durante gli anni che hanno preceduto la crisi economica, infatti, sia S&P che altre agenzie di rating hanno ottenuto profitti record consigliando l’acquisto di strumenti finanziari legati ai famigerati mutui subprime, ritenuti allora affidabili e proficui, senza prevedere il loro successivo deterioramento. Non è noto se l’inchiesta riguarda anche Moody’s e Fitch. | Gli Stati Uniti contro Standard & Poor’s. Il governo ha aperto un'inchiesta sui giudizi ottimisti - troppo ottimisti? - dati dall'agenzia di rating prima dell'inizio della crisi del 2008. |
Venticinque anni fa, oggi, morì in Svizzera l’attrice britannica Audrey Hepburn, una delle più grandi icone di sempre del cinema mondiale. Hepburn vinse un premio Oscar come miglior attrice, nel 1954, per il film Vacanze romane, interpretando il personaggio della Principessa Anna, ma nella memoria collettiva viene più spesso identificata come Holly Golightly, in Colazione da Tiffany, tratto dal romanzo omonimo di Truman Capote. Fu quel film a congelarne il fascino per i decenni successivi, durante i quali Hepburn diventò molto di più dei suoi ruoli cinematografici, trasformandosi in un simbolo universale di stile, del buon gusto, della moda. La sua immagine è stata riprodotta su innumerevoli superfici e in altrettanti contesti, grazie al suo successo più che mai trasversale e popolare come quello di pochissime altre dive del cinema. Nacque il 4 maggio 1929 a Bruxelles, in Belgio, e crebbe nei Paesi Bassi, durante gli anni dell’occupazione nazista. Il suo vero nome era Audrey Kathleen Ruston e sua madre discendeva da un’antica famiglia nobile olandese. Il cognome con cui divenne famosa, Hepburn, apparteneva alla nonna paterna e fu aggiunto da suo padre all’anagrafe anni dopo. Nel 1939 iniziò a studiare danza al Conservatorio di Arnhem, in Olanda, fino al 1945. Negli anni della guerra cambiò anche il suo nome in Edda van Heemstra, cercando di nascondere ai nazisti la sua origine inglese. | 25 anni senza Audrey Hepburn. Foto e video di quella che l'ha praticamente inventato, il concetto di “icona di stile”. |
È stato presentato oggi a Londra il nuovo Oneplus X, l’ultimo smartphone prodotto dall’azienda cinese Oneplus. Del Oneplus X si sta parlando molto perché è considerato un prodotto di buona qualità e con un buon rapporto qualità prezzo: sarà disponibile in due edizioni, una a 269 euro e l’altra a 369 euro e, come tutti i telefoni di Oneplus, sarà acquistabile solo su invito (bisogna registrarsi sul sito per riceve l’invito, che poi va usato entro 24 ore). La Oneplus esiste solo da un paio di anni e ha prodotto finora altri due smartphone, lo Oneplus One e lo Oneplus 2. Anche questi altri due modelli erano caratterizzati da un prezzo basso, rispetto gli altri della concorrenza. L’amministratore delegato di Oneplus però ha detto che l’azienda non produrrà mai smartphone di fascia medio bassa, intorno ai 100 euro: «il nostro obiettivo è fare ottimi prodotti, e a quei prezzi non è possibile». Il nuovo Oneplus si differenzia dagli altri modelli anzitutto per le dimensioni: lo schermo è da 5 pollici mentre gli altri due sono da 5 e mezzo, sembra poco ma su un telefono è una bella differenza. Per fare un confronto: i nuovi Nexus – gli smartphone di Google – hanno schermi da 5,2 pollici e da 5,7 pollici e i nuovi iPhone hanno schermi da 4,7 e 5,5 pollici a seconda dei modelli . Da fuori il Oneplus X è molto simile ai vecchi iPhone. Il display usa la tecnologia AMOLED, non quella LCD usata dalla maggiore parte degli smartphone. La fotocamera posteriore è da 13 megapixel, quella anteriore è da 7,6. La RAM è da 3GB e poi ha uno spazio per inserire una scheda SD con la quale si può espandere la memoria fino a 128GB. La scheda SD si monta sullo stesso sostegno della Sim (sul Oneplus X se ne possono mettere due insieme). Il processore è uno Snapdragon 801, un modello ormai considerato abbastanza obsoleto. E il Oneplus X non ha il sensore per le impronte digitali, che invece hanno sia il nuovo Nexus che il nuovo iPhone. Il sistema operativo è Android, per ora è montata l’edizione Lollipop, ma l’amministratore delegato ha detto che verrà proposto presto anche l’aggiornamento per la più recente Marshmallow. | Com’è fatto il nuovo smartphone Oneplus X. È stato presentato oggi e sarà disponibile dal 5 novembre, ma si può comprare solo su invito. |
Negli Stati Uniti il prezzo del petrolio greggio è sceso del 13 per cento arrivando a 21,65 dollari al barile, il più basso degli ultimi 18 anni; ha chiuso a 22,76 dollari al barile. La diminuzione è dovuta alle restrizioni agli spostamenti imposte per limitare il contagio da coronavirus (SARS-CoV-2) che hanno reso il petrolio meno richiesto in tutto il mondo: le strade sono deserte e anche molte compagnie aeree hanno sospeso i loro voli, alcune a tempo indeterminato. Secondo la Bank of America è probabile che il consumo mondiale di petrolio si ridurrà di 12 milioni di barili in questo quadrimestre. Nel frattempo l’Arabia Saudita e la Russia ne stanno producendo molto, contribuendo a far calare il prezzo. | Il prezzo del petrolio è sceso al valore minimo degli ultimi 18 anni. |
Sulla rivista online Doppiozero, Bertram Niessen commenta una antologia video del governatore della Lombardia Roberto Formigoni, articolando un’incredulità che regna in rete da mesi, da quando la vanità autocompiaciuta di Formigoni ha cominciato a manifestare segni di squilibrio insuperabile. Il video che sta sotto queste righe è un prodotto mediale peculiare. La prima volta che l’ho visto ho pensato che si trattasse di un falso, uno dei tanti remix non ufficiali ai quali normalmente non si dedica attenzione. Ci sono ritornato sopra qualche giorno dopo mentre cercavo materiale sugli strafalcioni di comunicazione politica del centro-destra attraverso i nuovi media, e mi sono reso conto che si trovava sull’account originale. Quello che vedete qua sotto non è un falso. È stato veramente realizzato dai collaboratori del Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni. In una faticosissima serie di scenette mute, il nostro mima la sua presenza sul web 2.0. Passeggia avanti e indietro per tempi irragionevolmente lunghi, con il sottofondo di un groove incalzante ed urla da stadio. Tira di scherma nel vuoto. Genera dalle mani cubotti con i loghi dei vari social network. Balla, indossando cuffie da Dj, all’ipotetico ritmo di suonerie scaricabili. Mostra di saper usare smartphone ed I-Pad. È supportato da un gruppo di bravi ragazzi dalla faccia pulita, con i quali per ben un minuto e quaranta secondi compone i loghi delle varie piattaforme, utilizzando cubi giganti con le lettere. T … W … I … T … T … E … Cosa verrà dopo? | Il caso Formigoni. È quello dei suoi video, "il più straordinario caso di auto-degradazione mediatica messo in scena da un politico" scrive Doppiozero (tacendo delle camicie). |
Il governo iraniano sta cercando di realizzare una rete Internet nazionale, chiusa e alternativa alla Rete globale, per isolare gli utenti iraniani dal resto del mondo. La nuova Rete viene propagandata all’interno del paese come una misura per abbassare i costi dell’accesso a Internet e come un modo per difendere i valori della fede islamica, perché permetterebbe al governo di fermare la diffusione online delle idee e dei gusti considerati “occidentali”, ma si teme sia volta soprattutto al controllo delle comunicazioni dei cittadini e alla repressione degli attivisti anti-governativi. Il Wall Street Journal racconta in un articolo che l’idea di creare una Rete nazionale interna risale al 2005, quando Mahmoud Ahmadinejad venne eletto presidente per la prima volta. I tecnici misero a punto una rete chiusa e la testarono in oltre tremila scuole pubbliche e in 400 uffici del ministro dell’educazione. L’esperimento ebbe successo e nel 2008 il governo decise di investire nel progetto oltre un miliardo di dollari. Lo scorso febbraio Reza Bagheri Asl, direttore dell’Istituto di ricerca del ministero delle Telecomunicazioni, ha annunciato che presto il 60 per cento delle case e degli uffici del paese sarebbe stato connesso alla nuova rete, che nel giro di due anni sarebbe stata estesa a tutto il paese. Lo scorso venerdì la stampa iraniana ha scritto che il governo intende realizzare anche un proprio sistema operativo. | L’Iran vuole farsi la sua Internet. Il regime punta a creare presto una sola Rete nazionale, "perfettamente halal", e isolare del tutto i suoi cittadini dal resto del mondo. |
Mentre esce di scena – almeno dalla scena parlamentare – Silvio Berlusconi, una delle ricadute delle agitazioni dei giorni scorsi dentro il centrodestra riguarderà a momenti il Partito Democratico, oltre che tutta la politica e il governo. Con l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza il PD ha due terzi dei voti che sostengono il governo al Senato e tre quarti alla Camera: di fatto il governo Letta è diventato un governo del PD con due alleati minori, benché potenziali aghi della bilancia. E dopo gli ultimi sviluppi lo scenario realistico è che tra pochi giorni – dicembre 2013 – il segretario del partito che controlla e domina il governo, e a cui appartiene il presidente del Consiglio, sia Matteo Renzi. Se ci astraiamo da quello che sappiamo e che i media ci raccontano ogni giorno rispetto agli anomali rapporti tra i due dirigenti dello stesso partito, lo scenario naturale vedrebbe Letta fare l’esecutore di un programma e di una linea condivisa – quelle del suo partito – che sono teoricamente il programma e la linea esposti fino a oggi da Matteo Renzi. Se non ci astraiamo, però, le cose sono più complicate. Per com’è andata, infatti, il progetto e la linea non sembrano tanto condivise: più che della (probabile) nuova segreteria, il governo Letta è frutto di un accordo sottoscritto dalla precedente segreteria del PD con il centrodestra e Giorgio Napolitano. E Renzi aspira dichiaratamente all’incarico di Letta, al quale si è già candidato una volta. Insomma, Renzi e Letta si troveranno quindi tra pochi giorni nella difficile condizione che oscilla tra alleati e avversari. | Dopo le primarie. Renzi sarà segretario del partito che domina e controlla il governo, guidato dal suo compagno Letta: tutto liscio, no?. |
Oggi, il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli ha scritto un lungo racconto della giornata di ieri, quella della sostanziale fine del governo tecnico, con toni molto drammatici e di partecipazione per i due protagonisti, Giorgio Napolitano e Mario Monti. Questa è la cronaca di ore drammatiche nella vita del Paese che mai avremmo voluto scrivere. Un governo muore così. Nella Festa dell’Immacolata, a mercati chiusi, ma a occhi ben aperti di una comunità internazionale che non capisce e da lunedì ci farà pagare un prezzo assai alto. La ridiscesa in campo del Cavaliere aveva già prodotto, dalla convulsa serata di mercoledì, un terremoto inarrestabile, ma sono state le parole di Alfano pronunciate venerdì alla Camera a far cadere le ultime resistenze del Professore. Ricorda un dispiaciuto presidente della Repubblica al termine del lungo colloquio di ieri, nel quale il premier uscente gli ha manifestato, con cortesia e fermezza, la propria volontà di dimettersi, che tutto è cominciato alla fine del Lohengrin alla Scala nella serata di Sant’Ambrogio, dopo quella prima alla quale, forse con anziana preveggenza, aveva deciso di non partecipare. | “Un governo muore così”. Ferruccio De Bortoli racconta sul Corriere della Sera le "ore drammatiche nella vita di un Paese che mai avremmo voluto scrivere". |
Repubblica oggi scrive che un documento scoperto dalla Guardia di Finanza lo scorso marzo nella sede di Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, aveva avvertito già nel 2014 del «rischio crollo» del ponte Morandi di Genova, il cui cedimento dell’agosto del 2018 causò la morte di 43 persone. Il documento era stato compilato dall’Ufficio Rischio di Autostrade per l’Italia, e secondo fonti di Repubblica era stato sottoposto al consiglio di amministrazione di Atlantia, nonostante finora i dirigenti di Atlantia e Autostrade per l’Italia abbiano detto che non c’erano documenti che avessero denunciato il pericolo. Il documento, dice sempre Repubblica, parla di «rischio crollo» tra il 2014 e il 2017, finché nel 2018 la dicitura fu cambiata a «rischio perdita stabilità». Un ex ingegnere del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato alle Opere pubbliche della Liguria e del Piemonte ha detto che «la perdita di stabilità non significa che crolli, ma si può risolvere con una lesione che si apre e che comporta la limitazione del traffico; il rischio crollo comporta invece l’immediata chiusura della struttura». | Repubblica dice che un documento del 2014 aveva avvertito Autostrade per l’Italia del “rischio crollo” del ponte Morandi. |
James Dozier con la moglie e la figlia e il presidente Sandro Pertini nel 1982 James Dozier con la moglie e la figlia e il presidente Sandro Pertini nel 1982 | Il rapimento Dozier, trent’anni fa. Le Brigate Rosse lo tennero prigioniero per 42 giorni: poi la polizia lo liberò, tappa della fine militare del terrorismo di sinistra. |
È tornata la politica. E non è buona notizia. È infatti tornata, sulla scena pubblica italiana, la stessa politica di prima, quella che secondo molti era stata sconfitta, accantonata e costretta a ripensarsi dal governo Monti. Passo indietro, quattro mesi fa. I partiti e i loro esponenti maggiori assistevano pigri e oziosi allo spettacolo della loro nuova irrilevanza: scavalcati dalle scelte del governo che erano stati costretti ad appoggiare, nei talkshow i soliti ospiti suonavano più insignificanti che mai, gli share delle trasmissioni di politica calavano, i giornali riempivano pagine e pagine di nuove analisi economiche, sociali e legali, mentre i consueti “retroscena” e ipotesi volatilissime sembravano spariti o nessuno li leggeva più. Il Parlamento non risultava, le sfinenti ipotesi di alleanze erano sospese. La complicità tra media e partiti per costruire un teatro quotidiano di voci fragili, dichiarazioni, polemiche, agitazioni create ad arte, era stata annichilita dall’irruzione del “governo tecnico”: un gruppo di ministri che sembravano votati a una fin troppo abusata “sobrietà”, al risanamento dei conti, al basso profilo e all’inesistente glamour politico, e alla costruzione di un’altra cultura politica e di un’altra visione del paese e delle sue prospettive. Buona o no, altra. In quel periodo, ci si chiedeva se i partiti e i loro impresentabili esponenti maggiori avrebbero saputo sfruttare la fase di esautoramento e perdita di attenzione per ricostruirsi, rinnovarsi, rimpiazzarsi; o se la fase sarebbe proseguita ancora molto a lungo. Quello che non si metteva in conto era l’indisponibilità, o l’incapacità, del governo Monti a nutrire questa sua condizione di supplenza e alternativa: tutto quel credito di fiducia, attenzione, sospiro di sollievo, il governo non lo ha coltivato in nessun modo, e il ferro non battuto si è andato raffreddando. | È tornata la politica. Ed è ancora quella di prima, farsi poche illusioni, mentre il governo Monti comincia a tornare sullo sfondo. |
Nella tarda mattinata di lunedì molti utenti hanno segnalato dei malfunzionamenti della rete Vodafone, che gestisce anche la compagnia low-cost Ho. mobile. Il picco di segnalazioni sul sito Downdetector c’è stato alle 13 circa: le segnalazioni erano provenienti soprattutto dalle grandi città, Roma e Milano su tutte. Non è chiaro quali siano i motivi del problema: Vodafone dice che la rete mobile e fissa ha avuto origine da un guasto nella zona «centro nord di Roma». Si è verificato un temporaneo disservizio sulla rete mobile e fissa nella zona centro nord di Roma. I nostri tecnici sono al lavoro per risolvere prontamente il problema e verificarne le cause. Ci scusiamo per il disagio. | C’è stato un guasto alla rete di Vodafone e Ho. mobile. La compagnia telefonica ha comunicato di aver risolto il problema, ma ci sono state numerose segnalazioni. |
Da alcune ore sono disponibili su Flickr più di 8.400 fotografie scattate da astronauti della NASA durante le missioni del Programma Apollo, che il 20 luglio 1969 consentì all’uomo – e più precisamente a Neil Armstrong e Buzz Aldrin – di arrivare sulla Luna. Le immagini su Flickr del Project Apollo Archive riguardano la missione Apollo 8 e tutte quelle dalla 10 alla 17. La maggior parte delle foto sono state scattate con macchine fotografiche Hasselblad, un’azienda svedese famosa per i suoi prodotti di alta qualità, e sono di dominio pubblico. Dentro ciascuna immagine c’è una breve didascalia che specifica la missione durante la quale è stata scattata quella foto e il rullino fotografico di cui è parte. Tutte le altre foto, anche quelle che non ha scelto il Post, si vedono qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La Luna fotografata dagli astronauti della NASA. Le immagini sono state pubblicate su Flickr, sono oltre 8mila e raccontano la missione Apollo 8 e tutte quelle dalla 10 alla 17. |
A molte persone capita di pensare che il proprio telefono le ascolti: in giro per internet si trovano molti racconti di utenti dei social network che poco dopo aver parlato con qualcuno di un certo prodotto – una Redbull, un profumo o un paio di scarpe – hanno visto comparire su Facebook o Instagram un annuncio pubblicitario di quell’oggetto. Un duo di artisti di New York ha raccolto testimonianze di questo tipo in un progetto video sponsorizzato da Mozilla, la fondazione che sviluppa il browser Firefox: guardandolo viene spontaneo chiedersi se i racconti che contiene siano frutto di paranoie e un diffuso debole per le teorie cospiratorie, ma anche se i sospetti sui gestori dei servizi digitali non siano fondati. Facebook ha sempre negato di ascoltare i propri utenti tramite i microfoni dei telefoni. Ha ammesso che i messaggi privati scambiati attraverso Messenger vengono analizzati da un algoritmo per rilevare eventuali contenuti proibiti dalle sue linee guida, come immagini pedopornografiche, ma ha detto che le conversazioni private non vengono “lette” per indirizzare con maggiore precisione le pubblicità che vediamo, anche se molte persone hanno l’impressione che non sia così. | Un ripasso su chi ha i nostri dati online, in vista di Biennale Democrazia. Durante il festival torinese, dal 27 al 31 marzo, si parlerà tre le altre cose di come Google e Facebook usano le informazioni che gli diamo su di noi. |
Facebook ha pubblicato una serie di liste delle cose che sono circolate di più sulle sue pagine e i suoi diari (timeline) nel corso del 2013, come aveva già fatto lo scorso anno. | Il 2013 su Facebook. Le cose che sono circolate di più sul social network quest'anno da Lampedusa a Margherita Hack passando per l'aumento dell'IVA. |
Sabato 12 settembre si è tenuta all’autodromo di Monza l’ultima tappa italiana della Color Run, una serie di brevi “gare” di corsa in cui lo scopo è arrivare alla fine sporchi di vernice colorata. La Color Run è stata ideata in Germania e la prima edizione italiana si è corsa nel 2013. Alla corsa di sabato hanno partecipato circa 20mila persone: le tappe precedenti dell’edizione del 2015 si sono corse a Trento, Torino, Genova, Bari e altre città. Partecipare alla Color Run costa da 17,99 a 30 euro a seconda del giorno in cui si iscrive, e la quota comprende anche la tenuta di gara da indossare. Durante la gara alcuni addetti versano della vernice naturale addosso ai partecipanti, che così finiscono la gara parecchio sudati e colorati: e anche piuttosto contenti, a giudicare dalle foto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto della Color Run all’autodromo di Monza. È stata l'ultima tappa italiana del 2015: hanno partecipato 20mila persone, tutte piuttosto contente e colorate. |
Da giorni il caso di cronaca più raccontato sui giornali italiani è l’omicidio di Emanuele Morganti, un ventenne ucciso fuori dal circolo Arci Mirò ad Alatri, in provincia di Frosinone. Morganti è stato picchiato molto violentemente dopo un futile litigio da un gruppo di persone nella notte tra venerdì e sabato, ed è morto poi domenica in ospedale. Inizialmente, la maggior parte dei giornali riportava la partecipazione di diverse persone albanesi nella rissa: le prime ricostruzioni sostenevano che fosse albanese il ragazzo con cui Morganti aveva litigato e alcune delle persone che poi lo avevano picchiato, compreso un buttafuori. Libero ha parlato di “branco di albanesi” in un titolo poi corretto, mentre La Stampa ha raccontato di un non meglio precisato “patto tra italiani e albanesi per massacrare Emanuele”. Nei giorni successivi, però, la procura di Frosinone, che sta conducendo le indagini, ha ridimensionato di molto il coinvolgimento di albanesi nella rissa: secondo le ultime notizie riportate dai giornali, l’unico dei sette indagati a essere di origine albanese è uno dei buttafuori del locale, le cui responsabilità non sono ancora state ancora chiarite. Due persone sono in stato di fermo: Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, di 27 e 20 anni e tra loro fratellastri, accusati di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Sabato pomeriggio si sono svolti i funerali di Morganti, nella chiesa di Tecchiena, la frazione di Alatri dove viveva. Quello che si sa è che Morganti era dentro al locale, al bancone, e aveva ordinato alcuni drink. La barista che stava lavorando in quel momento ha raccontato che un altro ragazzo, Domenico Paniccia, si è avvicinato e le ha chiesto una consumazione, pur avendo con sé soltanto due euro. Morganti stava aspettando al bancone con la sua fidanzata, quando ha iniziato a discutere e strattonarsi con Paniccia, forse perché lo aveva superato nella fila. I giornali hanno inizialmente identificato Paniccia come albanese, informazione smentita dalla procura, che ha detto che era italiano. Repubblica scrive che i magistrati hanno spiegato che l’errore è nato dal fatto che Paniccia «è solito aggregarsi ad un gruppo di albanesi particolarmente noti per essere stati implicati in disordini scoppiati nei locali pubblici frequentati». | Cosa sappiamo di nuovo sull’omicidio di Alatri. Ci sono 7 indagati e due fratellastri arrestati, ma le ricostruzioni sono confuse: per ora però c'è una sola persona albanese coinvolta, contrariamente a quanto si diceva all'inizio. |
I forti terremoti che hanno colpito l’Italia nel corso del Novecento e nei primi decenni del Duemila – per ultimo quello nel Centro Italia dello scorso 24 agosto – hanno provocato la morte di centinaia di persone, e hanno causato danni economici enormi. Se conosciamo con precisione il numero dei morti – che furono nell’ordine delle migliaia dal terremoto in Irpinia, in Campania, del 1980 – è più difficile fare una stima complessiva dei danni economici, soprattutto quelli con conseguenze a lungo termine. In questi giorni però alcuni esperti stanno sostenendo che il costo della messa in sicurezza preventiva degli edifici esistenti in tutta Italia sarebbe inferiore alla somma spesa dal 1968 (anno del terremoto della Valle del Belice, in Sicilia) in poi per la ricostruzione delle zone terremotate. La stima dei costi della messa in sicurezza degli edifici privati però cambia a seconda degli esperti, quindi questa ipotesi non è accettata da tutti. Quello che è certo è che la messa in sicurezza e la costruzione di nuovi edifici secondo regole antisismiche sarebbe l’unico modo per ridurre il numero di morti, feriti e sfollati nei futuri terremoti che potrebbero interessare l’Italia. Mauro Dolce, uno dei direttori generali del Dipartimento della Protezione Civile, ha detto al Sole 24 Ore: «Per l’adeguamento sismico degli edifici pubblici serve una cifra sull’ordine di 50 miliardi». A questa somma va poi aggiunta quella per sistemare gli edifici privati, che però non può essere calcolato con precisione perché i proprietari degli edifici possono scegliere tra interventi di messa in sicurezza con costi diversi, variabili da 300 a 800 euro per metro quadrato. Per questo le stime possono variare. Secondo quelle fatte dal Consiglio nazionale degli ingegneri nel 2013 basandosi sui dati Istat, Cresme e della Protezione Civile, servirebbero circa 93,7 miliardi di euro per mettere in sicurezza le case di tutti gli italiani. Sempre al 2013 risale un’altra stima, quella dell’associazione degli ingegneri e degli architetti Oice, che dice che per mettere in sicurezza solo gli edifici a elevato rischio sismico (quelli cioè che si trovano in una zona che occupa circa il 44 per cento della superficie italiana) servirebbero 36 miliardi di euro. Secondo l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE) circa 21,8 milioni di persone vivono nelle aree a elevato rischio sismico in Italia. | Quanto costerebbe mettere in sicurezza gli edifici in Italia. C'è chi dice che ristrutturarli secondo le norme antisismiche avrebbe un costo inferiore a quello che abbiamo speso negli ultimi 50 anni per la ricostruzione, ma circolano stime diverse. |
Ci sono nuovi sviluppi nel caso attorno a Franco Pronzato, il consigliere di amministrazione dell’ENAC arrestato a Genova martedì 28 giugno. Non sono tutte novità giudiziarie, perché molte per il momento non hanno a che fare con alcuna ipotesi di reato. Ma possono avere un rilievo politico e pubblico. Riassunto delle puntate precedenti Franco Pronzato è stato arrestato nell’ambito di un’indagine della procura di Roma riguardo presunte irregolarità legate all’assegnazione di un appalto da un milione di euro per i voli di collegamento tra Roma e l’Isola d’Elba. Oltre a essere consigliere di amministrazione dell’ENAC, Pronzato era stato a lungo dirigente del ministero dei Trasporti ed è considerato amico e consigliere di lunga data dell’attuale segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani. Fino a poche settimane fa Pronzato ricopriva anche l’incarico di Responsabile nazionale del trasporto aereo per il Partito Democratico, e su questa sovrapposizione di incarichi c’è stato chi ha avuto da ridire. | Altri dubbi su Pronzato e ItalianiEuropei. Ci sono versamenti regolari ma di ragioni sospette sui conti della fondazione di Massimo D'Alema, e cinque voli che forse era meglio non prendere. |
In una scena di The Vast of Night, film di fantascienza del 2019, una giovanissima centralinista in un paesino del New Mexico alla fine degli anni Cinquanta intercetta per caso il suono di quello che sembra essere un dispositivo meccanico, come di una carrucola. Incuriosito, un amico disc jockey la aiuta a scoprirne di più passando la registrazione sulla radio locale, avviando una ricerca che li porta in contatto con persone misteriose e un po’ inquietanti, che sostengono di conoscere quel suono e alludono a un’origine extraterrestre. | Ci sono suoni che fatichiamo a spiegare. A volte sono segnali radio misteriosi ma evidentemente umani, altre sono rumori naturali sulle cui origini si dibatte da anni. |
Alla fine del 2013, la rubrica “Explainer” del sito di informazione statunitense Slate aveva chiesto ai suoi lettori di votare la migliore domanda senza risposta dell’anno. La sezione è una delle più conosciute di Slate ed è nata per dare spiegazioni ai lettori su temi di diverso tipo: le domande sono inviate da chi legge il sito, quelli che gestiscono la rubrica scelgono le migliori e rispondono con articoli che spiegano e motivano le loro risposte. “Explainer” si occupa di decine di domande ogni anno, ma quelle che ottengono risposta sono una parte molto piccola delle richieste inviate ogni giorno. Per questo motivo a fine anno viene lanciato il concorso per trovare la migliore domanda, tra quelle più insolite, cui vale la pena rispondere. La votazione si è conclusa nei primi giorni dell’anno e ha vinto questa domanda, di cui è stata pubblicata di recente la risposta. | “Resta con me! Non mollare!”. Lo dicono in centinaia di film al povero cristo di turno, rimasto ferito e che rischia di perdere i sensi: ma serve a qualcosa?. |
Nelle ultime settimane la Campania è diventata la regione italiana dove si registrano più contagi da coronavirus, non solo in rapporto alla popolazione ma anche in numeri assoluti. Il presidente della regione Vincenzo De Luca ha adottato diverse misure negli ultimi giorni che hanno reso la Campania la regione con le restrizioni più rigide, anche perché i dati sul numero dei tamponi e sulla percentuale di quelli che risultano positivi suggerisce che la reale estensione del contagio possa essere significativamente superiore, più di quanto sia normale. | Com’è la situazione dei contagi in Campania. È la regione che sta adottando le misure più rigide, perché i positivi aumentano più che altrove: e i test sembrano un po' pochi. |
Il cantautore inglese David Gray ha diffuso su YouTube e su iTunes “Gulls”, il suo ultimo singolo, tratto dal disco “Mutineers” che uscirà il primo luglio 2014. È il decimo disco registrato in studio da Gray, che diventò famosissimo prima in Irlanda e poi in tutto il mondo con “White Ladder“, che vinse cinque dischi di platino e rimase a lungo al primo posto nelle classifiche. “Mutineers” esce dopo quattro anni dall’ultimo disco di Gray ed è stato registrato ai Church Studios di Londra per la Kobalt Label Services. | Il nuovo singolo di David Gray. Si chiama "Gulls", e anticipa un nuovo disco che uscirà a luglio. |
Alitalia e i sindacati hanno raggiunto una specie di accordo che ora dovrà essere votato in un referendum tra i dipendenti della compagnia aerea. Sono settimane che la situazione tra i sindacati e la compagnia aerea è complicata: a metà marzo Alitalia aveva annunciato un piano di rilancio aziendale per gli anni 2017-2021 che prevedeva un aumento dei ricavi e un taglio dei costi compresi quelli per il personale e per i salari, c’erano stati degli scioperi dei dipendenti, uno lo scorso 20 marzo e uno il 5 aprile, e c’erano state lunghe trattative tra sindacati e rappresentanti del governo, poi tra i rappresentanti del governo con i dirigenti della compagnia aerea e infine su un tavolo comune al ministero del Lavoro. Il ministero dello Sviluppo economico aveva stabilito il termine ultimo delle trattative per trovare un compromesso sui tagli e il rilancio alla mezzanotte del 13 aprile. Le discussioni sono in realtà andate oltre la mezzanotte, ma una bozza di accordo è stata raggiunta. Per quanto riguarda il numero degli esuberi del personale a tempo indeterminato, nel documento si legge che c’è stata una riduzione dagli originali 1.338 a 980 attraverso il superamento «dei progetti di esternalizzazione delle aree manutentive e di altre esternalizzazioni, il ricorso alla cassa integrazione straordinaria entro il maggio 2017 per due anni, l’attivazione di un programma di politiche attive del lavoro (riqualificazione e formazione del personale) e misure di incentivazione all’esodo, e miglioramenti di produttività ed efficienza». | Il compromesso tra Alitalia e sindacati. Dopo il nuovo piano di rilancio, gli scioperi e le complicate trattative c'è una bozza che prevede meno tagli e licenziamenti: dovrà essere votata in un referendum dai dipendenti. |
Michele Vietti è stato eletto nuovo vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Vietti ha 56 anni, è avvocato ed era presidente vicario dell’UdC alla camera dei deputati. In passato era stato sottosegretario alla giustizia nel corso del secondo governo Berlusconi: è stato eletto con ventiquattro voti favorevoli su ventisette, due le schede bianche. Il Consiglio Superiore della Magistratura è un organo di rilievo costituzionale. Il suo compito è l’autogoverno dei magistrati ordinari, civili e penali: per questo gli spettano le competenze in materia di assunzioni, assegnazioni e trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati ordinari. Inoltre, negli anni il CSM ha anche assunto il ruolo di rappresentanza del potere giudiziario nei confronti degli altri poteri, funzione che non di rado ha generato polemiche col potere esecutivo: è ormai consuetudine, infatti, che il CSM diffonda pareri e opinioni su qualsiasi vicenda interessi il funzionamento della giustizia italiana. | Il nuovo vicepresidente del CSM. Michele Vietti è stato eletto oggi ai vertici dell'organo di autogoverno della magistratura, tra qualche turbolenza. |
Nel 1909 Gino Bartali e Fausto Coppi non erano ancora nati. A marzo ci furono le elezioni e le vinsero i liberali di Giovanni Giolitti, che comunque era già al governo. Gli italiani erano circa 33 milioni ma avevano votato in meno di due milioni. Un mese prima Filippo Tommaso Marinetti aveva pubblicato il Manifesto del futurismo e qualche mese dopo Guglielmo Marconi avrebbe vinto il Nobel per la Fisica. A Belfast stavano iniziando a costruire il Titanic. In Italia un operaio prendeva in media due lire al giorno, più o meno quanto costava un chilo di pane. Le biciclette erano circa 600mila, pesavano una quindicina di chili, ma alcune anche più, ed erano fatte quasi tutte di ferro: avevano il rapporto fisso e, se andava bene, un solo freno: a tampone, che premeva direttamente sulla ruota anteriore, dall’alto. Una discreta bicicletta costava almeno 100 lire. La Gazzetta dello Sport usciva tre volte a settimana e costava 50 centesimi. Nel 1909 la Gazzetta dello Sport organizzò il primo Giro d’Italia: 2.448 chilometri da corrersi in otto tappe. Si iscrissero in 166, partirono in 127. Quelli che lo finirono furono 49. In quel periodo in Italia il calcio era ancora poca roba. La gente seguiva la scherma, il pugilato, il canottaggio e il ciclismo. Le gare nei velodromi – o nei galoppatoi adattati a velodromi – erano seguitissime, ma le gare su strada stavano diventando la nuova cosa. Nel 1870 si era corsa una Firenze-Pistoia, nel 1876 la prima Milano-Torino. Il Tour de France si correva dal 1903, organizzato da L’Auto, il quotidiano che sarebbe poi diventato L’Equipe. La Gazzetta dello Sport era nata nel 1896 dalla fusione dei periodici Il Ciclista e La Tripletta, che prendeva il nome da quello di una bicicletta a tre posti. Nel suo piccolo aveva copiato L’Auto organizzando il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo, che sono ancora due tra le più importanti corse ciclistiche di un giorno. Erano corse folli – pensate a com’erano le bici, immaginate com’erano le strade e calcolate cosa potesse voler dire percorrerle per un paio di centinaia di chilometri – e avevano lo scopo di far vendere un po’ più di biciclette a chi le produceva e dare qualcosa da raccontare ai giornali. | La gran storia del primo Giro d’Italia. Un'incasinatissima impresa corsa con bici da 15 chili e piena di storie: nata da una soffiata e finita da meno della metà di quelli che partirono. |
Il trentenne Usman Ahmad non ha fretta di stipulare un’assicurazione sulla propria vita, anche dopo aver assicurato la sua BMW argento e la casa che ha comprato a Toronto. «Non ho in programma di morire prossimamente, dunque lo considero uno spreco di soldi», racconta mentre pranza e smanetta sul suo iPhone in un ristorante nel distretto finanziario di Toronto, la città in cui lavora come dirigente per la Gemini Aviation. Aggiunge: «forse lo prenderò in considerazione quando mi sposerò e avrò dei figli». Quelli che mettono su famiglia in età avanzata tendono a ritardare la stipulazione di un’assicurazione sulla vita: questo sta costringendo grosse aziende come la statunitense MetLife e la canadese Manulife a espandersi in aree come Asia o l’America Latina, e puntare su prodotti come la gestione professionale dei propri risparmi o dei propri fondi pensione. Le compagnie assicurative stanno inoltre investendo in nuove tecnologie e forme di promozione, e cercando di assumere agenti più giovani per essere più presenti nei posti di lavoro e fermare il calo nelle vendite. | Il declino delle assicurazioni sulla vita. Le nuove generazioni le comprano sempre meno, costringendo le compagnie assicurative a inventarsi nuove strategie per contrastare il calo del settore. |
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L'indomani - il martedì, mercoledì e venerdì - la pubblichiamo qui sul Post, ci si iscrive qui. Le nuove frequenze e andamenti della newsletter le trovate riassunte qui, se non ne aveste letto ieri. Le canzoni del disco di St. Vincent che esce venerdì continuano a essere così e così, ma i video sono belli. C'è questo giovane ma già assai popolare rapper bianco americano che si fa chiamare Yung Gravy e che fa delle cose divertenti attingendo a campionamenti vari di cose novecentesche: ora ha fatto uscire due dischi di sue cose degli anni passati (che poi sono edizioni digitali, quindi come due lati di un disco) e in uno c'è quel pezzo in cui gioca con Baby come back dei Player (attecchita così presso le giovani generazioni), di cui parlammo qui due mesi fa. Bizzarrie che non si sa da dove cominciare: David Lynch ha girato un video (con la mano sinistra) di Donovan - che ha 75 anni - per una raccolta benefica "a favore della meditazione trascendentale". Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Family. C'è sempre il sole, da qualche parte, se ci fate caso. |
Fino alle 22 il servizio dei taxi è sospeso in tutta Italia, per via di uno sciopero dei tassisti iniziato alle 8 di stamattina . Lo sciopero dei taxi è stato proclamato dai sindacati di categoria, tra cui Unica-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Taxi, Federtaxi-Cisal, Usb-Taxi. Lo sciopero è organizzato per protestare contro quella che secondo i tassisti è una deregolamentazione, da parte del governo, del trasporto pubblico non di linea a vantaggio dei servizi concorrenti come Uber. Potete leggere per esteso le ragioni delle associazioni di categoria sul sito dell’Unione di rappresentanza italiana dei tassisti. Il servizio Taxi, in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico non di linea, producendo gravi scompensi nel servizio e verso l’utenza con vere e proprie operazioni di dumping. […] La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni; rivendichiamo una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea. | Cose da sapere sullo sciopero dei taxi di oggi, martedì 21 novembre. Fino a quando durerà e le altre informazioni utili. |
Dal 20 al 24 maggio 2014 al Royal Hospital Chelsea, a Londra, si tiene il Chelsea Flower Show, una delle mostre di fiori e piante più importanti e frequentate al mondo. Ogni anno l’esposizione, promossa dalla Royal Horticultural Society, richiama decine di migliaia di persone. Durante la mostra, in cui sono esposti migliaia di esemplari di fiori e piante, ma anche quadri, fotografie, composizioni floreali e installazioni artistiche, si svolge anche una vera e propria gara, per cui è previsto un premio per ogni categoria (tra cui giardini, esibizioni di vegetali ed erbe o esibizioni di specifico interesse educativo o scientifico). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del Chelsea Flower Show. Una delle fiere di floricoltura più importanti del mondo, a Londra fino al 24 maggio. |
Sono andate avanti tutto il giorno le ricerche dei dispersi all’interno della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata la notte tra venerdì e sabato in prossimità della costa dell’isola del Giglio. Intorno alle due del mattino sono stati individuati, raggiunti e salvati due passeggeri coreani di 29 anni, una coppia in viaggio di nozze, che erano rimasti all’interno di una cabina: i due stanno bene e sono già stati dimessi dall’ospedale. È stato salvato anche il capo commissario di bordo, Marrico Giampietroni, che era rimasto bloccato con una gamba rotta dopo aver aiutato l’evacuazione di molti passeggeri. I sommozzatori hanno individuato due persone morte nella poppa della nave, due uomini anziani. Altre persone che si credevano disperse sono state rintracciate sulla terraferma, dove erano arrivate senza essere registrate dalle autorità. Alle 19 di domenica, quindi, il bilancio del disastro era di 5 morti e 15 dispersi. Nel corso della notte è stata trovata una sesta persona morta. Il capitano della nave, Francesco Schettino, è da ieri sera in stato di fermo. Sono state aperte due inchieste sull’accaduto, una del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una della procura di Grosseto, che indaga per disastro, omicidio e naufragio colposi. Schettino è accusato anche di abbandono della nave, insieme a lui è indagato anche l’ufficiale di plancia. Le indagini vertono essenzialmente attorno alle ragioni per cui la nave da crociera si trovava fuori rotta, molto vicino alla costa dell’isola: circolano ipotesi sempre più solide, ma smentite dai legali del comandante, secondo cui il passaggio fuori rotta vicino all’isola fosse una specie di prassi tradizionale, di omaggio ai cittadini, già avvenuto in passato. Inoltre nel corso del pomeriggio l’ANSA, citando “fonti qualificate”, ha scritto che la notte del naufragio il personale della Guardia Costiera ha più volte invitato il comandante della Concordia a risalire sulla nave. Schettino avrebbe detto di voler tornare a bordo della nave, senza dare seguito alle sue affermazioni. | Costa Concordia, le foto di domenica. Le immagini della nave incagliata vicino l'isola del Giglio e il resoconto della giornata: i soccorsi proseguono da ieri, ci sono 5 morti e 15 dispersi. |
Da due giorni il sindaco di Roma Virginia Raggi, del M5S, è al centro di un caso politico riguardo a due polizze vita sottoscritte dal suo ex capo di segreteria Salvatore Romeo e in cui Raggi era indicata come beneficiaria. Il caso delle polizze vita è l’ultimo di una serie di problemi di Raggi legati ai suoi complicati e confusi rapporti con alcuni suoi collaboratori, in particolare Romeo e Raffaele Marra, ex capo del personale arrestato qualche mese fa. Raggi è indagata per abuso d’ufficio e falso riguardo alla nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) a capo della Direzione Turismo di Roma: giovedì Raggi è stata ascoltata per 8 ore dai magistrati della procura di Roma. Quello che si sta cercando di capire, in breve, è se Romeo abbia offerto a Raggi del denaro (sotto forma di polizze vita) in cambio di favori politici, come per esempio la sua stessa nomina nell’amministrazione di Roma. Le notizie che si sanno per ora arrivano esclusivamente dalle ricostruzioni che i giornali hanno fatto basandosi su fonti interne alla procura di Roma: vanno quindi prese con le molle, perché non c’è niente di confermato. Finora Beppe Grillo, leader del M5s, non ha fatto nessuna dichiarazione sulla vicenda. La storia delle polizze è risultata da subito piuttosto complicata, anche nelle spiegazioni frammentarie e confuse date dai giornali: Raggi conobbe Romeo – attivista del M5s ed ex funzionario del comune – nel 2013, quando il M5S entrò nel consiglio comunale di Roma. Romeo aiutò i consiglieri del M5S su alcune questioni legate al bilancio e alle partecipate. Si guadagnò la fiducia e la stima di Raggi, e le presentò Raffaele Marra, cosa per cui Raggi ha espresso disappunto, “col senno di poi”, ospite venerdì sera di Enrico Mentana su La7. Una volta insediata come sindaco di Roma, Raggi ha nominato Romeo capo di segreteria, carica che aveva lasciato lo scorso dicembre, dopo l’arresto di Marra. Quello che si sa sulle polizze è che Romeo ne sottoscrisse diverse, a partire dai primi anni Duemila, per un totale di circa 130mila euro. Due di queste, una del valore di 30mila euro e una di 3mila, sottoscritte a gennaio e marzo del 2016, avevano come beneficiaria Raggi: nel caso della prima polizza, da 30mila euro, Raggi avrebbe potuto incassarne il valore solo in caso di morte di Romeo; nel caso della seconda, di 3mila euro, avrebbe potuto riscuoterlo a partire dal 2019. Le polizze vita, infatti, non sono soltanto uno strumento assicurativo, ma funzionano anche da investimento finanziario: possono essere usate come fondi, e i principali giornali scrivono che la procura sta indagando sulle possibili implicazioni politiche delle polizze di Romeo. | La storia di Virginia Raggi e delle polizze vita è poco chiara. Quello che sappiamo è ancora incompleto e fumoso, e circolano ipotesi diverse sulle vere dimensioni del caso. |
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, eletto nel 2015 con il Partito Democratico, è stato indagato per concussione dopo una denuncia secondo la quale avrebbe chiesto dei favori sessuali in cambio del sostegno economico del Comune a un’associazione culturale cittadina. Se ne sta parlando molto sui giornali nazionali per via di alcune stranezze intorno alla vicenda: subito dopo la pubblicazione del primo articolo sulla storia, la donna alla quale secondo la denuncia Palazzi avrebbe chiesto favori sessuali ha detto di non essere stata lei a sporgere denuncia, e ha negato di avere ricevuto proposte del genere dal sindaco. Inoltre, sia lei che l’avvocato di Palazzi, Paolo Gianolio, hanno fatto notare che l’associazione in questione non ha mai ricevuto finanziamenti dal Comune, ma soltanto un patrocinio – cioè una semplice approvazione – per un’iniziativa che poi, peraltro, non è stato usato. | Perché si parla del sindaco di Mantova. Mattia Palazzi del PD è stato denunciato per avere chiesto favori sessuali in cambio di aiuti economici: ma la donna interessata nega, e ci sono altre cose che non tornano. |
Oggi compie 80 anni Mario Marenco, attore e protagonista televisivo e radiofonico che ha associato la sua popolarità e le sue mille invenzioni di personaggi alla carriera di invenzioni di Renzo Arbore, prima con una trasmissione innovativa e di grandissimo successo in radio – “Alto gradimento” – e poi con tutte le sue evoluzioni e discendenze televisive (“L’altra Domenica”, “Indietro tutta”). Prima ancora Marenco – che è architetto professionista – aveva lavorato in tv con il cantautore Enzo Jannacci e i comici Cochi e Renato. I suoi personaggi, oggi molto poco conosciuti e ricordati, furono popolarissimi e familiari nei decenni Settanta e Ottanta, spesso associati a quelli del suo collega Giorgio Bracardi, altro protagonista di “Alto gradimento”. | I personaggi di Marenco. Che oggi compie 80 anni, dopo una carriera di invenzioni memorabili nei programmi di Renzo Arbore. |
Oggi la Camera dei deputati ha votato la fiducia al governo Conte. Ci sono stati 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti. Il governo Conte ha quindi ottenuto la fiducia da entrambe le camere ed è entrato in carica formalmente con pieni poteri. Ieri, il Senato aveva votato la fiducia al governo con 171 voti a favore e 117 contrari, con 25 astensioni. Il dibattito è durato per tutta la mattina, e nel pomeriggio Conte ha risposto alle principali questioni emerse nel confronto tra i deputati. Come per il voto di ieri al Senato, non c’erano molti dubbi sul risultato. M5S e Lega potevano contare su 346 voti, 30 più della maggioranza fissata a 316. In più potevano contare sull’astensione dei 32 deputati di Fratelli d’Italia e di altri esponenti del Gruppo misto. Il Post segue i lavori con un liveblog; se leggi da un cellulare, clicca qui | Il governo Conte ha la fiducia. Con 350 voti a favore ha ottenuto la fiducia della Camera dopo averla ottenuta ieri al Senato: tutto quello che è successo oggi, raccontato. |
La grande bellezza di Paolo Sorrentino, un film italiano, ha vinto come miglior film straniero agli importanti premi americani dei Golden Globes: l’ultima volta che era successo era stato 24 anni fa con Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. La grande bellezza era stata raccontata così su Libero e sul Post da Filippo Facci, lo scorso 28 maggio. Ho conosciuto Paolo Sorrentino in una dimensione che ha contribuito all’equivoco: una serata a casa di Roberto D’Agostino e della moglie Anna Federici, ovviamente a Roma, sulla loro terrazza che si affaccia sulle anse del Tevere e si offre pienamente alla Grande Bellezza. Parlammo dei suoi film e di cose varie. Sorrentino era lì dichiaratamente per cercare e studiare atmosfere che potessero essere utili al suo film, e che, come ora è evidente, non trovò o forse non volle utilizzare. Era nel posto migliore per coglierle, per carpirne dialoghi e spirito: ma non lo fece. L’unica spiegazione del resto è questa: che Paolo Sorrentino non abbia minimamente tentato di fare il film che tutti pensano abbia tentato di fare, o pensano che volesse fare. Niente «Dolce vita» in versione aggiornata, per capirci. (segue) | La grande bellezza, una recensione. L'estesa analisi di Filippo Facci sul film italiano che ha vinto ai Golden Globes. |
Negli ultimi giorni circa 450 globicefali, cetacei della famiglia dei delfini ma lunghi fino a sette metri, si sono arenati su una spiaggia dell’isola della Tasmania, a sud dell’Australia: 380 sono morti, una cinquantina sono stati soccorsi e rimessi in mare, e una trentina sono ancora spiaggiati. È uno dei più grandi episodi di questo tipo mai registrati, e il peggiore nella storia australiana. È successo nel Macquarie Harbour, una baia con l’acqua poco profonda sulla costa occidentale dell’isola. Inizialmente erano stati avvistati solo la metà dei globicefali, spiaggiati vicino alla città di Strahan, ma mercoledì altri 200 cetacei sono stati scoperti a una decina di chilometri di distanza grazie alle ricognizioni aeree. È probabile che siano entrati nella baia assieme agli altri, e si ritiene che siano tutti morti. Se anche fossero stati visti prima, hanno detto i soccorritori, le operazioni di salvataggio si sarebbero comunque concentrate sui globicefali ancora vivi del primo gruppo. | Centinaia di cetacei sono morti in Tasmania. Quasi 500 globicefali si sono spiaggiati in uno dei più grandi eventi di questo tipo mai registrati. |
Alle tre di notte del 30 ottobre ci sarà il passaggio all’ora solare, cioè quella “giusta” e “naturale”. L’ora solare tornerà alle tre di notte di domenica 30 ottobre, quando, come si dice, bisognerà spostare indietro le lancette alle due di notte: per una notte dormiremo un’ora in più (perché le tre di notte diventeranno le due di notte) e da domani in poi il sole tramonterà un’ora prima. Se oggi a Milano il sole tramonta alle 18:15, da domani tramonterà alle 17:15. Negli orologi analogici le lancette andranno spostate indietro di un’ora, mentre i dispositivi digitali come gli smartphone dovrebbero cambiare l’ora automaticamente, anche se non collegati a Internet; in ogni caso è meglio controllare. Il passaggio dall’ora legale a quella solare non avviene solo in Italia: la maggior parte dei paesi occidentale fanno la stessa cosa, mentre ad esempio in Russia, Argentina, India e in parte dell’Australia l’ora legale non viene usata. È quella “naturale”, quella giusta. Se si vuole essere particolarmente pignoli, il cambio dell’ora è quello da solare in legale, che di solito avviene l’ultima domenica di marzo (ed è quello in cui si dorme di meno). A marzo l’ora ufficiale cambia per sfruttare la maggiore luce diurna che c’è durante la primavera e l’estate. Da questa notte l’ora è tornata a essere quella naturale, “solare” appunto; viene chiamata anche “civile convenzionale”. | Il 30 ottobre si passa dall’ora legale all’ora solare. Le tre di notte di domenica diventeranno le due di notte: dormiremo un'ora in più ma da domani il sole tramonterà prima. |
Da quasi un mese il telescopio spaziale Hubble ha smesso di funzionare a causa di un problema a uno dei propri computer di bordo. I suoi sistemi avevano rilevato un’anomalia lo scorso 13 giugno e avevano attivato le procedure per sospendere tutte le attività non essenziali, chiudendo anche il portellone che protegge gli strumenti per le osservazioni. Da allora i tecnici della NASA sono al lavoro per trovare una soluzione, che sta però richiedendo più tempo del previsto. Nei suoi oltre 30 anni di permanenza in orbita, a una distanza media dalla Terra di 500 chilometri, Hubble ha permesso di osservare lo Spazio come non era mai stato possibile prima. Nella sua carriera ha fotografato migliaia di stelle, galassie e altri corpi celesti, aiutando gli astronomi a comprendere meglio le caratteristiche della Via Lattea, la galassia in cui ci troviamo, e dettagli su stelle lontanissime la cui luce impiega miliardi di anni per raggiungerci. | Hubble fa le bizze. Uno dei computer di bordo del telescopio spaziale ha smesso di funzionare, la NASA è al lavoro per risolvere il problema. |
Il 19 marzo un tribunale di San Francisco, negli Stati Uniti, ha stabilito che l’erbicida Roundup, uno dei più usati al mondo, è tra i fattori che hanno causato un linfoma non Hodgkin (un tipo di tumore) a un uomo californiano, Edwin Hardeman. Ora il tribunale dovrà decidere quali siano le responsabilità di Bayer, la multinazionale chimica e farmaceutica tedesca che a giugno aveva comprato Monsanto, l’azienda produttrice del Roundup. Monsanto prima e Bayer dopo hanno sempre negato che il glifosato, la sostanza chimica alla base del Roundup, abbia effetti cancerogeni; a partire dall’udienza di oggi gli avvocati di Hardeman presenteranno delle prove secondo cui Bayer avrebbe influenzato scienziati, politici e consumatori sulla sicurezza dei suoi prodotti nonostante i rischi a essi legati. Dopo la diffusione della sentenza il valore del titolo di Bayer è sceso quasi del 12 per cento alla borsa di Francoforte. Non è la prima volta che un tribunale di San Francisco stabilisce che l’uso dell’erbicida sia legato a un linfoma non Hodgkin: era già successo lo scorso agosto, nel caso dell’ex giardiniere Dewayne Johnson. Negli Stati Uniti ci sono più di 11mila altre denunce relative all’uso del Roundup. Hardeman ha 70 anni e ha usato regolarmente il Roundup dal 1980 al 2012. | Un tribunale americano ha stabilito che l’erbicida Roundup è tra i fattori che hanno causato un tumore in una persona. |
Certo, ci sono i buoni rapporti diplomatici. Certo, ci sono gli interessi nazionali. Certo, c’è la vicinanza geografica. Ma alla fine della catastrofe libica di cui il colonnello Gheddafi si sta rendendo responsabile e suo figlio Saif complice, ci saranno paesi del mondo che potranno essere fieri di non avere foto come queste da nascondere, e paesi che invece no. E se soprattutto il rapporto con Berlusconi è stato particolarmente sgradevole e intollerabile nelle sue esibizioni di affetto e servilismo, a non prendere le opportune distanze dal tiranno sono stati però anche altri, nel loro piccolo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | L’Italia e Gheddafi: l’album dei ricordi. Un'antologia fotografica sull'affettuosa amicizia tra il tiranno libico e Silvio Berlusconi (ma non solo). |
Sono gli ultimi giorni di lavoro anche per i senatori italiani, che da lunedì prossimo inizieranno il loro mese di vacanza, e nell’aula del Senato si respirava già un’atmosfera piuttosto rilassata, come si vede da alcune delle foto più belle scattate in questi giorni. In una si vede ad esempio l’abbraccio bipartisan tra il capogruppo al Senato del PD, Andrea Marcucci, e il ministro dell’Agricoltura della Lega Gianmarco Centinaio. In un’altra si vede l’ex capogruppo di Forza Italia Paolo Romani esaminare con attenzione (e sembrerebbe ammirazione) il tessuto elasticizzato della giacca di Matteo Renzi. A cercare un po’ di tensione la si trova soltanto nei banchi del governo, dove il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio attendeva l’approvazione definitiva del provvedimento che ha personalmente sponsorizzato: il cosiddetto “decreto dignità”. L’approvazione, alla fine, è arrivata oggi senza sorprese. E buone vacanze. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Aria di ferie. Un po' di foto dagli ultimi giorni di lavoro al Senato, che da lunedì prossimo sarà in ferie fino all'11 settembre. |
Il cast del nuovo reboot di Ghostbusters, le cui quattro protagoniste sono tutte donne, risponde da settimane ai critici sessisti e ai troll misogini che sembrano essere molto offesi dal fatto che gli eroi di fantasia della loro infanzia siano interpretati da quattro attrici. Il livello degli abusi subiti dalla comica Leslie Jones, l’unica attrice nera del film, è stato però particolarmente vile, e lunedì Jones ha deciso di far capire a tutti quanto fosse brutto quello che le stava succedendo. Quando il suo feed di Twitter si è riempito di insulti e meme razzisti, messaggi d’odio e immagini in cui veniva paragonata a delle scimmie – soprattutto a Harambe, il gorilla ucciso alla zoo di Cincinnati dopo che un bambino era caduto dentro la sua gabbia – Jones ha deciso di reagire: «Smetterò di bloccarli, così tutti quanti potrete vedere il mio feed», ha twittato ai suoi 189mila follower (ora ne ha più di 260 mila). «Non potrete credere alla cattiveria». Jones ha poi ritwittato una sfilza di immagini, messaggi e video d’odio, chiedendo a Twitter di aiutarla. La sua richiesta si è fatta più urgente dopo la creazione di un falso account a suo nome, che è stato usato per twittare insulti omofobi. I just don’t understand pic.twitter.com/N9xWoXPttu | «Smetterò di bloccarli». L'attrice Leslie Jones ha deciso di diffondere gli insulti razzisti che ha ricevuto per aver recitato nel nuovo film "Ghostbusters", costringendo tutti a occuparsi della cosa. |
Negli ultimi tempi l’attenzione della stampa e di chi osserva le cose della politica italiana è stata catalizzata dal centrodestra: lo scontro tra Berlusconi e Fini, la manovra finanziaria, oggi il ruolo dei membri del governo – e dello stesso premier, forse – nella lobby di Flavio Carboni. La dimensione di queste vicende e delle loro ripercussioni finisce per penalizzare la visibilità mediatica del ruolo e delle azioni dell’opposizione, a volte a causa della sua stessa negligenza, a volte effettivamente a torto (è il caso di Brancher e Cosentino, per esempio, dimissionati anche grazie alle loro mozioni di sfiducia). In ogni caso, anche con tutta la buona volontà di questo mondo, è difficile non giudicare tiepidamente – siamo buoni – il comportamento del Partito Democratico negli ultimi mesi. Qualche settimana fa, mentre il governo e la maggioranza già sbandavano, sul Post avevamo scritto che il PD emetteva solo “rumore di fondo”. E la cosa più coraggiosa detta dal suo segretario era “se la maggioranza non ce la fa bisogna pensare a qualche altra ipotesi”. Bersani ha fatto qualche passo avanti: oggi ha detto che se la maggioranza non ce la fa “ci vuole un film nuovo”. I suoi critici però non si sono fermati, e ultimamente arrivano alle stesse conclusioni anche persone provenienti da posizioni e impostazioni differenti. È il caso del giornalista dell’Espresso e blogger Alessandro Gilioli, e dell’editorialista del Corriere della Sera Piero Ostellino, che nei giorni scorsi hanno messo per esteso praticamente lo stesso concetto: il Partito Democratico non c’è. «Sul nulla c’è poco da dire», ha scritto Gilioli. Il PD è «il partito che non c’è», ha rilanciato oggi Ostellino. | Cosa fa il PD sulla manovra. Pietro Ichino sulla Stampa risponde a chi sostiene che il PD e l'opposizione non esistono. |
Parecchia gente inossidabile tra le facce di questa settimana. Ringo Starr, ad esempio, che frequenta improbabili show floreali, Bruce Springsteen (che presto vedremo in Italia), il presidente dell’India e gli imperatori del Giappone, che visitano giardini giapponesi all’estero. Sui palchi Jennifer Lopez continua a essere impeccabile, come lo è Lenny Kravitz. Troy Sanders, il bassista dei Mastodon, invece, sembra meno a suo agio: soprattutto lo sembra la sua faccia. Ci deve essere un enorme ventilatore da qualche parte. | Gli ultimi imperatori. E altre celebrità che invecchiano, come Ringo Starr, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana (ma c'è anche Megan Gale). |
Django Unchained è il nuovo film di Quentin Tarantino: è uscito negli Stati Uniti il 25 dicembre e uscirà in Italia il 17 gennaio. Tra gli attori del film ci sono Leonardo Di Caprio e Samuel L. Jackson, Kerry Washington, Christoph Waltz e Jamie Foxx. Il film è ambientato nel sud degli Stati Uniti, due anni prima dell’inizio della Guerra Civile, e racconta la storia di uno schiavo, Jamie Foxx, che viene liberato e assoldato da un cacciatore di taglie, Christoph Waltz, che diventa il suo maestro. Di seguito, in esclusiva italiana, una breve scena del film. | Un minuto di Django Unchained. Una scena del nuovo film di Quentin Tarantino in esclusiva italiana sul Post: esce al cinema giovedì 17. |
Venerdì il New York Times ha raccontato la storia di Ian Crozier, un medico che due mesi dopo essere guarito da ebola ha scoperto che il virus si trovava ancora nel suo corpo, per la precisione all’interno dell’occhio sinistro, e che lo stava rendendo cieco. Crozier si era ammalato di ebola diversi mesi prima, mentre si trovava in Sierra Leone come volontario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Era stato allora trasportato negli Stati Uniti dove lo scorso ottobre, dopo una lunga degenza, fu dichiarato guarito da ebola. Ebola è un virus della famiglia dei filoviridae, che comprende anche il virus Marburg. Al momento non esistono cure contro le infezioni da ebola che possono avere una mortalità che va dal 50 al 90 per cento. Nel dicembre 2013, in Guinea, è cominciata quella che fino ad oggi è stata la più grave epidemia di ebola nella storia. Ha coinvolto Sierra Leone e Liberia, oltre alla stessa Guinea, e ha infettato più di 26 mila persone, uccidendone 11 mila. Attualmente l’epidemia sta rientrando, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è del tutto terminata in Liberia, mentre negli altri due paesi si registrano pochissimi casi di nuove infezioni. I medici però, ora devono anche affrontare i problemi dei sopravvissuti alla malattia che spesso manifestano problemi alla vista, all’udito e alle giunture. | La storia di ebola negli occhi. Il New York Times racconta del medico che, dopo essere guarito dalla malattia, ha scoperto che il virus era rimasto all'interno del suo corpo. |
Ieri l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del PD Matteo Renzi ha detto che il PD non farà un governo con il Movimento 5 Stelle, ma che potrebbe appoggiare Lega e M5S se questi due partiti decideranno di fare una nuova legge elettorale e soprattutto una riforma della Costituzione. Renzi ha parlato durante la trasmissione Che tempo che fa, nella sua prima apparizione televisiva dalla sconfitta alle elezioni del 4 marzo e dalle sue successive dimissioni. Nel corso del programma Renzi ha detto che un governo insieme al Movimento 5 Stelle «è impossibile» e che il PD non darebbe «mai» la fiducia a un governo Di Maio. Se anche la direzione del partito dovesse pensarla diversamente, ha detto Renzi, non crede che i parlamentari si adegueranno e ha fatto l’esempio del Senato, il gruppo parlamentare nel quale siede anche lui, dove sostiene che su 52 senatori nessuno sia disposto a votare un governo insieme al Movimento 5 Stelle a nessuna condizione. Renzi ha comunque detto che secondo lui il PD può incontrare Di Maio, ma che l’unica risposta possibile alle trattative è un rifiuto di qualsiasi accordo. | Il video dell’intervista di Matteo Renzi a Che tempo che fa. Ha detto no a un accordo con il Movimento 5 Stelle, ma ha proposto un'alleanza trasversale per cambiare la legge elettorale e la Costituzione. |
Lucio Malan, storico deputato e senatore di Forza Italia, ha lasciato il partito di Silvio Berlusconi e ha aderito a Fratelli d’Italia. Dal 1996 Malan faceva parte di Forza Italia – e poi del Popolo della Libertà – e ricopriva la carica di vice-capogruppo dei senatori del partito. A dare la notizia del passaggio è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante una conferenza stampa: «Malan non ha mai avuto paura, come noi, di andare contro corrente e di battersi per il principio della libertà». Malan ha a sua volta spiegato di non sentirsi più «di sostenere questo governo» e che «c’è troppo poco cambiamento rispetto al governo Conte 2 su una serie di temi». L’adesione di Malan a Fratelli d’Italia ha un valore simbolico non indifferente: non solo perché Malan era una figura molto rappresentativa di Forza Italia, ma anche perché la sua decisione si inserisce in un clima piuttosto teso all’interno del centrodestra. Fratelli d’Italia non fa parte della maggioranza che sostiene il governo, a differenza di Forza Italia e Lega, con cui però è formalmente alleata. Da mesi tra il partito di Meloni e la Lega ci sono però grosse tensioni, dovute alla rivalità e alle strategie per ottenere il primato nei consensi – Meloni e Salvini sono praticamente appaiati nei sondaggi – e anche a questioni più puntuali, come la storia della nomina del presidente del COPASIR, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che esercita il controllo sulle attività dei servizi segreti. La scorsa settimana, Lega e Forza Italia avevano fatto un accordo che aveva escluso il candidato di Fratelli d’Italia dal Consiglio di amministrazione della RAI, e Meloni sembra l’abbia presa molto male. | Lucio Malan, storico deputato e senatore di Forza Italia, è passato a Fratelli d’Italia. |
Tra le nuove regole per la riapertura delle attività commerciali approvate dal governo, quelle che riguardano i negozi di parrucchieri, barbieri ed estetisti sono tra le più rigide, per via dell’inevitabile distanza ravvicinata tra i lavoratori e i clienti. Sono comunque generalmente più flessibili di quelle che erano state proposte dall’INAIL e dall’Istituto Superiore di Sanità, e che le regioni avevano giudicato troppo vincolanti, ottenendone un ammorbidimento dal governo. Gestione degli spazi Gli spazi all’interno dei negozi di estetisti e parrucchieri dovranno essere riorganizzati in modo che tra le singole postazioni di lavoro e tra i clienti ci sia almeno 1 metro di separazione. I clienti potranno rimanere all’interno dei locali solo per il tempo indispensabile per ricevere servizi o trattamenti e a seconda degli spazi dei locali l’ingresso dovrà essere limitato. Le aree di lavoro, quando possibile, potranno essere delimitate da barriere fisiche pensate per evitare il contagio tramite goccioline di saliva (droplets). | Come potranno riaprire parrucchieri ed estetisti. Con mascherine e senza riviste da leggere in attesa del proprio turno. |
Il 24 febbraio è cominciata la settimana della moda a Milano, che durerà fino al 29 febbraio, durante la quale molti stilisti e brand – soprattutto italiani – hanno presentato le proprie collezioni per l’autunno/inverno 2016. Dopo la sfilata di Gucci – che si è tenuta il primo giorno della manifestazione – si è parlato molto di altre tre sfilate di marchi molto famosi, sia in Italia che all’estero: Prada, Moschino e Versace. Giovedì 25 febbraio ha sfilato Prada. Gli addetti ai lavori sono rimasti molto impressionati dalla nuova collezione e hanno detto che è stata una delle più innovative della storia del marchio. In molti hanno sostenuto che con questa collezione Miuccia Prada, che disegna gli abiti con il suo team guidato dal designer Fabio Zambernardi, abbia usato per i suoi vestiti diversi materiali, riuscendo allo stesso tempo a soddisfare sensibilità distinte. È stata definita anche una collezione molto politica, perché, come ha spiegato Tim Blanks su Business of Fashion, «ha dato una visione polarizzata del mondo: il potere e la debolezza, il ricco e il povero». Questo contrasto lo si vede in diversi abiti della collezione Prada, come un mantello proposto sia in pelliccia che in un materiale più povero come il canvas, oppure nei corsetti utilizzati sopra ai cappotti come cinture. | Cosa hanno fatto Prada, Moschino e Versace a Milano. Cioè le tre migliori sfilate della settimana della moda finora, che durerà fino al 29 febbraio. |
Ieri sera il segretario nazionale del Popolo delle Libertà, Angelino Alfano, è stato intervistato da Fabio Fazio durante Che tempo che fa. Alfano ha parlato dell’attuale fase politica, del futuro del governo Monti e del PdL, e dei tunnel che passano sotto la Camera, il Senato e Palazzo Chigi (attraverso i quali la settimana scorsa si sarebbe tenuto un incontro riservato tra Monti, Bersani, Alfano e Casini, che ieri lo stesso Alfano ha smentito). | Angelino Alfano a Che tempo che fa. Il segretario del PdL ha parlato del governo Monti, del nuovo nome del suo partito e dei tunnel che collegano i palazzi della politica a Roma. |
Le elezioni amministrative di più di un migliaio di comuni italiani si tengono oggi, domenica 5 giugno, e servono ad eleggere i nuovi sindaci e a rinnovare i consigli comunali. Si vota in quasi tutti i principali comuni italiani – Roma, Milano, Torino, Napoli – e in diverse città medio-grandi come Bologna, Latina, Novara, Rimini, Salerno, Trieste, Cosenza e Cagliari. Per il primo turno delle elezioni amministrative si voterà oggi, domenica 5 giugno, e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 (tranne nei comuni del Friuli-Venezia Giulia, dove i seggi saranno aperti dalle 8 alle 22). Per gli eventuali ballottaggi si voterà invece il 19 giugno: i ballottaggi sono previsti solo per i comuni con più di 15.000 abitanti e nel caso nessuno dei candidati sindaco raggiunga al primo turno il 50 per cento più uno dei voti. | Gli orari dei seggi e le altre informazioni pratiche sulle elezioni amministrative. Le cose da sapere per chi non ha ancora votato. |
Mercoledì 30 ottobre il Washington Post ha pubblicato una nuova inchiesta relativa alle discusse attività di sorveglianza che la National Security Agency (NSA, l’agenzia di sicurezza nazionale statunitense) sta portando avanti da anni nei confronti di milioni di persone, sia negli Stati Uniti sia all’estero. Secondo il giornale, la NSA avrebbe intercettato i dati trasmessi dai cavi in fibra ottica che collegano i vari data center (centri dati) di Yahoo e Google, grazie a un programma chiamato “Muscular” realizzato in collaborazione con l’agenzia di intelligence britannica GCHQ. Muscular è piuttosto sorprendente, scrive il Washington Post, perché la NSA era già in grado di accedere ai dati degli account di Yahoo, Google e di altre 7 grandi aziende informatiche tramite il programma PRISM, regolato da una legge più volte emendata dopo gli attentati dell’11 settembre. Gli autori dell’articolo del Washington Post sono Barton Gellman, che con il giornalista del Guardian Gleen Greenwald aveva raccontato le prime fasi dell’inchiesta PRISM, e Ashkan Soltani, un esperto di sicurezza: l’inchiesta, come tutte le altre che hanno riguardato finora le attività di sorveglianza della NSA, è basata sui documenti riservati sottratti all’agenzia federale dall’ex consulente Edward Snowden. Yahoo e Google hanno negato di essere a conoscenza e di avere in qualche modo autorizzato il programma Muscular. I funzionari della Casa Bianca, scrive il Washington Post, si sono rifiutati di commentare. Il direttore della NSA, Keith Alexander, ha invece negato al sito Politico che la sua agenzia abbia avuto accesso ai data center, aggiungendo che «l’affermazione che noi raccogliamo grandi quantità di informazioni su cittadini statunitensi da questo tipo di sistema non è vera». | Il programma Muscular della NSA. Una nuova inchiesta del Washington Post racconta il sistema per sorvegliare i dati scambiati tra i data center di Yahoo e Google (che ora protesta). |
Grigi palazzoni di cemento che ospitano uffici governativi, case popolari e scuole, in molti casi abbandonati, in rovina e occupati: sono tutti prodotti del Brutalismo, il movimento architettonico degli anni Cinquanta-Settanta che in reazione alla leggerezza e alle frivolezze dell’Art Nouveau prediligeva l’uso del cemento grezzo a vista (il béton brut, in francese), le costruzioni modulari e una funzionalità sobria e impersonale. Ora gli edifici brutalisti sono spesso ritenuti brutti e opprimenti, privi di grazia e bellezza, ma c’è anche una nicchia di fan e appassionati, come i gestori dell’account Instagram brutal architecture, che raccoglie fotografie di architettura brutalista da tutto il mondo. Ha anche organizzato un concorso fotografico di edifici brutalisti abbandonati e derelitti: ha ricevuto e ripubblicato decine e decine di immagini e ha appena scelto le vincitrici. La migliore è del monumento Buzludzha, che si trova in Bulgaria: è stato progettato negli anni Settanta dall’architetto Guéorgoy Stoilov e inaugurato nel 1982 sotto il regime comunista per celebrare la nascita del partito Socialista nel 1891. Poi ci sono case popolari a Marsiglia e Londra, pronte per essere demolite, caffetterie sovietiche in Moldavia, e istituti di ricerca simili a navicelle spaziali in Ucraina. C’è anche almeno un posto in Italia: l’ex edificio dell’Istituto Marchiondi Spagliardi, progettato dall’architetto Vittoriano Viganò nei primi anni Cinquanta e ora abbandonato. Primo posto Il monumento Buzludzha: si trova in Bulgaria, è stato progettato negli anni Settanta da Guéorgoy Stoilov e inaugurato nel 1982. Simile a una navicella UFO – per come le immaginiamo – si trova nei monti Balcani a 1441 metri, celebra la nascita del partito Socialista bulgaro ed è stato costruito da soldati bulgari e volontari. | Belle foto di edifici brutalisti e derelitti. Raccolti da un account Instagram di appassionati: istituti di ricerca che sembrano navicelle spaziali, caffè sovietici e grattacieli pronti ormai per essere demoliti. |
Nell’immaginario comune la Romania continua a essere considerata soprattutto il paese di provenienza di tantissime persone che vanno all’estero per cercare lavoro: quello della “badante rumena” usata nella retorica di molti movimenti populisti e di destra. Invece dal momento della sua adesione all’Unione Europea, nel 2007, la crescita economica e l’eccellente sistema formativo e scolastico stanno invece rendendo la Romania uno dei paesi più promettenti d’Europa. Negli ultimi anni grandi multinazionali come Siemens, Ford e Bosch hanno ampliato o avviato investimenti in Romania, contribuendo a promuovere, a loro volta, un’economia già in rapida espansione. Il Guardian ha spiegato per esempio che Fitbit – la società con sede a San Francisco, in California, che produce dispositivi che tracciano varie attività fisiche – sta espandendo le proprie attività in Romania: ha triplicato il suo personale nel paese, aprendo proprio lì il suo centro di ricerca e sviluppo più grande al di fuori degli Stati Uniti. Il co-fondatore e amministratore delegato di Fitbit, James Park, ha spiegato che il livello del settore tecnologico rumeno è molto elevato: «La Romania e altri paesi dell’Europa centrale e orientale hanno grandi talenti, ma anche grandi università». Diverse altre grandi multinazionali stanno seguendo l’esempio di Fitbit. La casa automobilistica Ford ha detto di voler assumere circa 1.000 nuovi dipendenti per il suo impianto a Craiova, quasi 200 chilometri a ovest di Bucarest, la capitale, che si andranno ad aggiungere all’attuale forza lavoro composta già da 2.715 persone. Sempre Ford dal 2008 ha investito in Romania più di 1,2 miliardi di euro nelle sue attività produttive. | La Romania sta andando forte. La sua economia cresce moltissimo – molto più della media europea – ed è anche merito di un sistema educativo eccellente, eredità dell'epoca comunista. |
Mercoledì mattina sono arrivati a Lampedusa il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso; il presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta; il ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano; il commissario degli Affari Interni dell’Unione Europea, Cecilia Malmstrom. I quattro hanno incontrato il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini e il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta. Ieri proprio Nicolini era stata parecchio polemica rispetto alla visita di Letta, Barroso e Alfano, dicendo: «se devono venire a Lampedusa solo per fare le condoglianze possono mandare una mail». La prima tappa della visita è stata l’hangar dell’aeroporto dove sono state sistemate le oltre 200 bare dei corpi recuperati fino ad ora dal mare di fronte alle coste dell’isola (con i sette cadaveri recuperati questa mattina il bilancio del naufragio è di 296 morti, ma salirà ancora). Poi Alfano, Letta, Malmstrom e Barroso sono andati al centro di accoglienza dell’isola – quest’ultima tappa non era stata inserita nel programma ufficiale della visita, per ragioni di sicurezza. Al termine della visita Letta e Barroso hanno tenuto una conferenza stampa: Letta ha detto che per i morti di Lampedusa si terranno i funerali di stato, mentre Barroso ha detto che l’Europa metterà a disposizione dell’Italia ulteriori fondi, fino a 30 milioni di euro, per fronteggiare la situazione dei rifugiati. | Letta, Barroso e Alfano a Lampedusa. Hanno visitato l'hangar con le bare dei morti nel naufragio e poi il centro di accoglienza, e c'è stata anche qualche protesta: le foto. |
Si è tenuto a New York, nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola nell’Upper East Side, il funerale dell’attore Philip Seymour Hoffman, morto domenica a 46 anni per un’apparente overdose di eroina nel suo appartamento del Greenwich Village. Al funerale hanno partecipato molti colleghi di Hoffman, attori, registi e altri professionisti del cinema, tra i quali Cate Blanchett, Vanessa Redgrave, Justin Theroux, Meryl Streep, Joaquin Phoenix e i registi Paul Thomas Anderson, Ethan Coen, Spike Lee, tra gli altri: diversi tra loro avevano lavorato con Hoffman in uno dei suoi film. La cerimonia privata – la polizia ha tenuto pubblico e giornalisti lontani dalla chiesa – è stata celebrata in una chiesa cattolica dove in passato si sono svolti diversi funerali di personaggi celebri, tra i quali quello di Jacqueline Kennedy: è prevista una commemorazione pubblica dalla partecipazione più ampia nelle prossime settimane. Hoffman era battezzato di religione cattolica, ma non ha mai parlato del suo rapporto con la religione da adulto: la scelta del funerale cattolico ha generato qualche discussione e critica, messa a tacere dal prete che ha officiato la cerimonia e che lo conosceva da tempo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I funerali di Philip Seymour Hoffman. Le immagini di colleghi, attori, registi riuniti tristemente nella chiesa di Sant'Ignazio a Manhattan. |
Nel corso delle ultime settimane diverse grandi case cinematografiche degli Stati Uniti hanno pubblicato i loro dati finanziari, riferiti al trimestre fiscale più recente (grossomodo tra aprile e giugno). Per diverse società non sono dati particolarmente incoraggianti e dimostrano quanto la crisi dell’economia stia interessando anche il settore dell’intrattenimento, dove sono diminuiti i ricavi a fronte di spese comunque alte: ed è interessante legarli ai risultati e ai costi dei diversi film prodotti. DreamWorks Animation SKG L’utile netto della divisione della società che si occupa di animazione è diminuito del 63 per cento, cifra al di sotto delle previsioni degli analisti. I ricavi sono diminuiti di un quarto e le perdite sono state arginate grazie all’uscita del film Madagascar 3 che ha portato a 500 milioni di dollari di incasso in giro per il mondo dalla data della sua uscita, a inizio giugno. La società ha anche comunicato che per i prossimi cinque anni i suoi film saranno distribuiti da 20th Century Fox, con un accordo che sostituisce quello scaduto di distribuzione con Paramount Pictures. | Che aria tira al cinema. Gli ultimi conti delle principali case di produzione, legati a costi e risultati dei rispettivi film. |
Vinyl è una nuova serie tv di HBO prodotta da Martin Scorsese sulla musica rock negli anni Settanta. Il primo episodio di Vinyl – che dura due ore: parecchio per una serie tv – è stato trasmesso per la prima volta negli Stati Uniti domenica 14 febbraio, e in contemporanea (alle 3 di notte) da Sky Atlantic, in versione originale sottotitolata: la stessa versione andrà in onda su Sky Atlantic lunedì alle 21.10, mentre lunedì prossimo sarà trasmessa la versione doppiata (seguita dal secondo episodio, in lingua originale). Nel cast di Vinyl ci sono tra gli altri Bobby Cannavale, famoso per aver interpretato il personaggio di Gyp Rossetti nella serie Boardwalk Empire e per Blue Jasmine; Paul Ben-Victor, che aveva già recitato in The Wire; P.J. Byrne, che aveva un ruolo in The Wolf of Wall Street; e Olivia Wilde, conosciuta tra le altre cose per Dr. House e Her. Oltre a Scorsese – che è produttore esecutivo della serie e ha diretto il primo episodio – a scrivere Vinyl sono stati il cantante dei Rolling Stones Mick Jagger, lo scrittore Rich Cohen e gli sceneggiatori George Mastras – che ha lavorato in tutte e cinque le stagioni di Breaking Bad – e Terence Winter, l’inventore, direttore esecutivo e sceneggiatore di Boardwalk Empire, e che ha anche scritto diversi episodi dei Soprano. Jagger ha raccontato di avere avuto l’idea per Vinyl molti anni fa, e la propose a Scorsese per un film: «Quando le serie tv hanno cominciato ad arrivare online ed essere interessanti, apprezzate e redditizie, abbiamo deciso di farne una serie». | È iniziato “Vinyl”. Il primo episodio della nuova serie sulla musica rock prodotta da Martin Scorsese e Mick Jagger (piacerà ai nostalgici degli anni Settanta) e trasmesso su Sky. |
Una collaborazione internazionale di 17 grandi giornali – che comprende Washington Post (Stati Uniti), Guardian (Regno Unito) e Le Monde (Francia) – ha pubblicato i primi dettagli di un’ampia inchiesta svolta su NSO, una discussa azienda israeliana che fornisce ai governi sistemi per spiare le attività sugli smartphone di terroristi e altri criminali. Secondo gli autori dell’indagine, i sistemi di NSO negli ultimi anni sarebbero stati utilizzati per scopi più ampi e per spiare giornalisti, attivisti per i diritti umani e dirigenti d’azienda. Sarebbero state inoltre spiate alcune persone legate al giornalista Jamal Khashoggi, per il cui omicidio avvenuto nel 2018 è sospettato il regime saudita. L’inchiesta (“Pegasus Project”) è stata condotta grazie a una collaborazione tra l’organizzazione per la tutela dei diritti umani Amnesty International e Forbidden Stories, un’iniziativa giornalistica senza scopo di lucro con sede a Parigi. Nei mesi scorsi le due organizzazioni erano entrate in possesso di una lista di 50mila numeri di telefono di paesi nei quali i governi effettuano spesso attività di sorveglianza delle comunicazioni, utilizzando anche i sistemi sviluppati da NSO. Per fornire i propri servizi in un dato paese, l’azienda deve ricevere un permesso dal governo israeliano, ma una volta consegnati i software ai paesi che ne fanno richiesta NSO ha un limitato controllo su scopi e modalità di utilizzo. | L’inchiesta sugli smartphone di giornalisti e attivisti spiati dai governi. Sono coinvolte decine di paesi che utilizzano un potente software sviluppato in Israele per spiare terroristi e criminali, secondo i documenti analizzati da diversi giornali internazionali. |
Twitter ha esteso la sua funzionalità “Togli voce” in modo da poterla utilizzare anche per eliminare le notifiche relative a specifiche parole e hashtag, soluzione che si può rivelare utile per escludere conversazioni moleste o la ricezione di tweet che non si desidera vedere. Il nuovo sistema ha richiesto quasi un anno per essere perfezionato e, insieme alle soluzioni offerte nei mesi scorsi, rientra nelle iniziative che Twitter ha avviato per ridurre il fenomeno dei messaggi d’odio e delle molestie e aggressioni verbali. La funzione per escludere parole e hashtag era attesa da tempo e, in parte, ricorda soluzioni analoghe adottate da altri social network come Instagram: sarà messa a disposizione di tutti gli utenti entro pochi giorni. Togli voce a parole e hashtag Quando si viene menzionati in un tweet insieme a contenuti che non si vogliono vedere, si può attivare la nuova funzione per escludere dalle proprie notifiche determinati nomi utente, parole, frasi, emoji o particolari hashtag. I tweet che contengono gli elementi che si vogliono evitare vengono esclusi automaticamente dalla scheda “Notifiche” e da tutti gli altri avvisi che di solito si ricevono quando si viene menzionati in un tweet. | Ora su Twitter si possono silenziare tweet con parole e hashtag molesti. Il social network ha esteso la sua funzione "Togli voce", per ridurre il fenomeno dei messaggi d'odio e violenti. |
È morto a Roma Ugo Gregoretti, noto regista cinematografico e televisivo, nonché autore per la TV, giornalista e drammaturgo. Gregoretti, che aveva 88 anni, era nato il 28 settembre 1930 e aveva esordito come regista in TV con il documentario La Sicilia del Gattopardo, del 1960. Nella sua carriera televisiva si era fatto notare per i suoi documentari di inchiesta sui costumi degli italiani, ma aveva realizzato anche alcuni popolari sceneggiati, tra cui Il Circolo Pickwick (1967). Tra i film che ha diretto sono noti I nuovi angeli (1962), il film fantascientifico Omicron (1963), e i due documentari Apollon, una fabbrica occupata (1969) e Contratto (1971). Partecipò inoltre ai film collettivi Ro.Go.Pa.G, con Roberto Rossellini, Jean-Luc Godard e Pier Paolo Pasolini, e Le più belle truffe del mondo, con Claude Chabrol, Jean-Luc Godard, Hiromichi Horikawa e Roman Polanski. Il suo ultimo lavoro è stato il documentario Io il tubo e la pizza, del 2017. | È morto il regista Ugo Gregoretti, aveva 88 anni. |
Si è tenuta stanotte a Los Angeles la premiazione per l’86esima edizione degli Academy Awards, quelli che tutti comunemente conosciamo come Oscar. Di seguito sono le foto migliori tra quelle diffuse dalle agenzie internazionali riguardo quello che comunemente chiamato “red carpet”: e, come sempre, ci sono molte persone emozionate, bellezze incredibili e abiti davvero notevoli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del “red carpet” agli Oscar. Persone emozionate, bellezze incredibili e abiti notevoli. |
È uscito il primo trailer di Blood and Chrome, il prequel di Battlestar Galactica, la cui prima puntata sarà online dal 9 novembre. Per come era stata progettata in origine, Blood and Chrome doveva essere una serie televisiva completa (e indipendente da Caprica, l’altra serie prequel di Battlestar Galactica, andata in onda tra il 2010 e il 2011). Sarebbe dovuta andare in onda sul network americano SyFy, che ne aveva ordinato un episodio pilota da 90 minuti. | Blood and Chrome, il nuovo prequel di Battlestar Galactica. La serie uscirà a puntate su YouTube, a partire dal 9 novembre: il trailer. |
La “superluna” sarà visibile in cielo domani, 19 febbraio, a partire dall’orario in cui la Luna sorgerà in Italia: tra le 17.20 e le 18.00. La Luna apparirà più grande del solito perché il momento in cui si trova più vicina alla Terra nella sua orbita ellittica (perigeo) coincide con la luna piena: alle 10.07 del mattino raggiungerà il perigeo, mentre alle 16.53 il plenilunio. Il fenomeno può ripetersi più volte in un anno, ma quella di domani sarà l’opportunità migliore per osservarlo, tanto più che il cielo sarà sereno in quasi tutte le regioni. L’orbita della Luna intorno al nostro pianeta è ellittica, quindi la distanza tra i due corpi celesti varia nel corso dell’anno (se fosse perfettamente circolare, la distanza sarebbe sempre uguale, un po’ come avviene per un qualsiasi punto su una circonferenza rispetto al centro). Avvicinandosi e allontanandosi da noi, il diametro apparente della Luna appare quindi di diverse dimensioni (quello reale è sempre uguale, di circa 3.476 chilometri). La distanza minima della Luna dalla Terra, il perigeo, è pari a circa 360mila chilometri, mentre la distanza massima, l’apogeo, e più o meno di 405mila chilometri. Per questo motivo all’apogeo il diametro apparente della Luna è inferiore rispetto al perigeo. | Domani c’è la “superluna”. Domani sera la Luna apparirà più grande del solito: perché? E che cos'è la "superluna"?. |
Una delle fotografe più apprezzate degli ultimi anni è sicuramente la statunitense Vivian Maier, con la sua storia particolare di fotografa-tata i cui lavori sono stati scoperti solo dieci anni fa, dopo la sua morte. Fino al 19 gennaio la galleria Forma Meravigli a Milano ospiterà la mostra Vivian Maier. A colori, che espone una piccola parte dell’immensa produzione di Maier (circa 150mila fotografie) scattata a colori e non in bianco e nero. | Vivian Maier a colori. Le foto a colori della famosa fotografa-tata sono in mostra alla galleria Forma Meravigli di Milano fino a gennaio. |
Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e leader del movimento Campo Progressista, ha annunciato che il suo progetto di allearsi con il PD per creare una coalizione di centrosinistra è fallito. «Il nostro obiettivo», ha scritto Pisapia in un comunicato, «è sempre stato quello di costruire un grande e diverso centrosinistra per il futuro del Paese in grado di battere destre e populismi. Oggi dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti nel nostro intento». Pisapia ha spiegato la decisione scrivendo: «La decisione di calendarizzare lo Ius Soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e l’approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l’impossibilità di proseguire nel confronto con il PD». Pisapia si riferisce al fatto che la discussione della nuova legge sulla cittadinanza degli stranieri nati in Italia è stata spostata così avanti nel calendario dei lavori del Senato che molto probabilmente la legislatura terminerà prima di poterla mettere ai voti. | Giuliano Pisapia ha deciso di ritirarsi. Il progetto di formare un'alleanza di centrosinistra è fallito, dice, perché lo Ius Soli non sarà approvato prima della fine della legislatura. |
Da una settima sono online sul sito dell’Agenzia delle Entrate i moduli per chiedere l’esenzione dal canone RAI. Da quest’anno, infatti, il canone RAI si pagherà nella bolletta della luce elettrica, nella quale i gestori della rete aggiungeranno automaticamente una quota supplementare: in totale cento euro l’anno. La norma che introduce il nuovo canone si basa sulla presunzione che chiunque abbia intestata un’utenza elettrica nel luogo in cui ha la residenza abbia anche un televisore o un altro apparecchio con cui ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare della RAI. Nonostante questo cambiamento, restano comunque diverse categorie che non sono tenute a pagare il canone. Chi non deve pagare il canone? Per cominciare il canone si paga una volta sola, indipendentemente dal numero di apparecchi. Bisogna pagarlo, inoltre, soltanto per l’apparecchio presente nell’abitazione in cui si ha la residenza. Chi possiede due case, quindi, ognuna con un televisore, dovrà pagare il canone soltanto nell’abitazione in cui ha la residenza. Attenzione: una coppia che per motivi fiscali ha messo la residenza in due abitazioni diverse dovrà pagare il canone per entrambe le utenze. | Chi è che non deve pagare il canone RAI. Quelli che non hanno un televisore, per cominciare: ma devono farlo sapere all'Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile. |
Ad aprile la produzione industriale italiana è scesa dello 0,7 per cento rispetto al mese precedente: è la seconda contrazione consecutiva dopo lo 0,9 per cento di marzo. Nonostante questo il trimestre febbraio-aprile rimane positivo, con una media dello +0,7 per cento rispetto al trimestre precedente, soprattutto grazie alla crescita dello 0,8 per cento nel mese di febbraio. Anche le rilevazioni su base annua indicano un andamento negativo, con un calo dell’1,5 per cento rispetto all’aprile del 2018. L’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, scrive che «i settori di attività economica che registrano variazioni tendenziali positive sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,8%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,9%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-6,2%)». | Ad aprile la produzione industriale italiana è scesa dello 0,7 per cento rispetto a marzo. |
Sul Corriere della Sera di domenica 10 maggio Fabrizio Massaro ha intervistato Giuseppe Cardinale, 70enne pensionato siciliano che per primo ha fatto ricorso contro la norma del cosiddetto decreto “Salva Italia” voluto dal governo Monti, che bloccava l’adeguamento annuale delle pensioni al costo della vita per gli assegni superiori a tre volte il minimo INPS (cioè per chi prende circa 1.500 euro lordi al mese). Cardinale, che è un ex manager di Standa, ha spiegato di essere stato contattato dal sindacato Manager Italia che gli ha proposto di fare ricorso, e di avere accettato. Secondo Cardinale la norma bocciata era ingiusta perché non distingueva tra quelli come lui (che prende circa 1600 euro al mese) e quelli che invece ricevono diverse migliaia di euro. La decisione della Corte Costituzionale potrebbe costare allo stato circa 15 miliardi di euro, anche se non è ancora chiaro come e quanti ne pagherà. «Glielo confesso, non me l’aspettavo: abbiamo lanciato un petardino e abbiamo fatto scoppiare l’atomica!», scherza al telefono G.C., come indicato nella sentenza della Consulta sulle pensioni. All’anagrafe G.C. è Giuseppe Cardinale, 70 anni, palermitano, ex manager della Standa. È il pensionato che per primo ha fatto valere davanti a un tribunale la questione di illegittimità costituzionale della riforma Fornero ottenendo la bocciatura della norma del 2011 sul blocco della perequazione degli assegni oltre tre volte il minimo. Una sentenza che interessa 5 milioni di pensionati e che ha aperto un buco di 14 miliardi (netti) nei conti pubblici. Cardinale non è un pensionato d’oro: «Sono in pensione dal ‘99 e prendo circa 1.600 euro al mese. Dal 1971 ho lavorato alla Standa, fin da quando non era ancora di Berlusconi, e sono diventato direttore di filiale. Nel ‘99 sono andato in mobilità con un bonus per due anni e mezzo fino alla pensione Inps dal 2001 riscattando anche gli anni di giurisprudenza». Con la pensione aiuta anche i figli di 31 e 32 anni che ancora vivono con lui e con sua moglie, anche lei pensionata: «Lavorano part time a tempo indeterminato in un call center. Dunque per le statistiche non sono disoccupati. Ma in casa riescono a campare, fuori no». | Quello da cui è partito il caso delle pensioni e della Corte Costituzionale. L'ha intervistato il Corriere, ha 70 anni, era direttore alla Standa e riceve 1600 euro al mese: il primo ricorso era stato il suo. |
Il candidato a sindaco di Ragusa del Movimento 5 Stelle, Federico Piccitto, ha vinto il ballottaggio alle amministrative siciliane contro il candidato Giovanni Cosentini, già vicesindaco, che si era presentato per il Partito Democratico insieme con l’Unione di Centro e altre liste locali. Piccitto ha ottenuto il 69,35 per cento delle preferenze, distanziando quindi molto il suo avversario. L’affluenza è stata inferiore al 50 per cento, come in buona parte delle città della Sicilia in cui si è votato. Al primo turno Cosentini aveva ottenuto il 30,65 per cento, mentre Piccitto si era fermato al 15,64 per cento. Il candidato del centrodestra, Franco Antoci, aveva superato di poco il 15 per cento. Per il Movimento 5 Stelle è la seconda vittoria elettorale di rilievo alle amministrative nella sua storia. Ragusa è il secondo capoluogo di provincia a essere governato dal M5S dopo quello di Parma, dove dal 2012 si occupa della città il sindaco Federico Pizzarotti. | Il M5S ha vinto a Ragusa. Federico Piccitto è il nuovo sindaco: ha ottenuto quasi il 70 per cento dei voti al ballottaggio, sconfiggendo il candidato del centrosinistra. |
Il governo greco guidato dal primo ministro Antonis Samaras spera di ottenere entro la metà di settembre l’approvazione da parte di Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea (la cosiddetta “troika”) all’erogazione della nuova rata del prestito internazionale approvato per far fronte alla crisi del debito sovrano del paese, che altrimenti andrebbe rapidamente in crisi di liquidità. A tale scopo, stando agli accordi, il governo deve approvare misure – soprattutto tagli – per raccogliere 11,5 miliardi di euro tra il 2013 e il 2014. «Il nostro obiettivo è raggiungere un accordo per il 14 settembre», ha detto una fonte del ministero delle Finanze greco all’agenzia di stampa Reuters. Nello stesso giorno dovrebbe essere in programma a Nicosia un incontro informale dell’Eurogruppo, l’organo che comprende i ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi che adottano l’euro. | Tagli in Grecia, ancora. Il governo Samaras vuole ottenere la nuova rata del prestito internazionale, ma intanto le misure precedenti hanno fruttato meno di quanto preventivato. |
Aggiornamento: la moneta è stata aggiudicata a un’offerta telefonica per 6600 euro. **** | Il centesimo speciale. Lo mette all'asta oggi la Bolaffi, vale almeno 2500 euro a causa di un errore di conio (e ne esistono ancora in circolazione). |
Un gruppo di ricercatori cinesi ha ideato un nuovo sistema per trasformare e utilizzare l’anidride carbonica (CO2) come fonte di energia: un sistema che almeno in teoria potrebbe ridurre enormemente le emissioni nocive nell’atmosfera dovute per lo più alle attività umane e considerate la causa principale del riscaldamento globale. La nuova soluzione è basata su un materiale fatto di cobalto sviluppato dal Laboratorio nazionale di scienze fisiche di Hefei, in Cina, e che in sostanza permette di convertire la CO2 in un tipo di formiato, un sale che può essere utilizzato come una sorta di carburante pulito. Saranno necessari anni prima di un eventuale utilizzo commerciale del nuovo sistema, ma la scoperta è ritenuta tra le più promettenti degli ultimi anni nel settore dei materiali per ridurre l’impatto degli inquinanti. Come ricordano in molti grazie alla tavola periodica studiata a scuola o al tipo di blu che porta il suo nome, il cobalto è un elemento chimico che fa parte della serie dei metalli di transizione. Il nuovo materiale è stato realizzato creando una sorta di microscopico panino composto da molecole di cobalto e ossigeno, dallo spessore di circa quattro atomi, spiegano i ricercatori nel loro studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Semplificando: se il panino viene sottoposto a una piccola corrente elettrica, le molecole di CO2 che vengono fatte passare attraverso il materiale si trasformano, diventando formiato. Il processo fa sì che un atomo di idrogeno, costituito da un elettrone e un protone, si leghi all’atomo di carbonio della molecola CO2. Quando si crea il legame, un elettrone passa a uno dei due atomi di ossigeno dell’anidride carbonica, portando alla trasformazione della CO2 in CHOO–, cioè in un formiato. | Il cobalto salverà il mondo? un gruppo di ricercatori in Cina ha creato un promettente sistema per trasformare l'anidride carbonica in un combustibile pulito. |
Nel mezzo di un’area desertica nell’Australia Occidentale, c’è un oggetto che ricorda un tavolo da cucina, all’apparenza semplice e rudimentale, ma che forse ha permesso di trovare le tracce delle primissime stelle dell’Universo. Se confermata nei prossimi anni da altre ricerche, la scoperta diventerà una pietra miliare per le teorie su come si formò tutto ciò che ci circonda, dalle stelle ai pianeti passando per noi stessi. I risultati della ricerca resa possibile da quel tavolo nel deserto sono stati pubblicati da poco sulla rivista scientifica Nature, e sono molto discussi tra gli astrofisici e i cosmologi (quelli che studiano l’origine dell’Universo). Dopo il Big Bang Prima di arrivare ai risultati del nuovo studio, dobbiamo tornare indietro nel tempo di circa 14 miliardi di anni, nell’era subito dopo il Big Bang, l’evento che secondo il modello teorico più condiviso avviò i processi di formazione dell’Universo. All’epoca non c’era un granché di entusiasmante da vedere: era tutto buio e freddo, pervaso da gas invisibili, per lo più idrogeno ed elio. In milioni di anni, le deboli interazioni gravitazionali portarono alla formazione di grandi ammassi di gas, che divennero via via più densi fino a collassare su loro stessi e ad “accendersi”, invadendo lo spazio circostante con la prima luce di sempre, visibile solo nell’ultravioletto (quindi non ai nostri occhi). Questi fenomeni altro non erano che le prime stelle, in un certo senso l’alba dell’Universo per come lo conosciamo adesso. | Abbiamo trovato le tracce delle prime stelle di sempre? secondo una nuova osservazione, l'Universo iniziò ad accendersi 180 milioni di anni dopo il Big Bang: se confermata, avremmo un punto di partenza certo per studiare tutto il resto. |
Il giorno in cui Contagion esce nelle sale cinematografiche di Italia e Stati Uniti, l’Atlantic propone una lista di altri film che, negli ultimi decenni, hanno designato come nemico numero uno un’entità invisibile (o almeno molto piccola): il virus. Riprendiamo l’idea e la completiamo, a nostro gusto. L’ultimo uomo della terra, 1964 È il primo film tratto dal romanzo Io sono leggenda, di Richard Matheson, pubblicato nel 1954. Dato l’adattamento cinematografico più recente, approfondiamo dopo forma e modalità del virus: il trailer, però, merita. | Il nemico è il virus. Oggi esce Contagion: una lista dei precedenti cinematografici in cui la cosa da sconfiggere era molto piccola e molto letale. |
Stamattina a Roma la polizia ha usato la forza per disperdere circa 150 migranti – perlopiù rifugiati e richiedenti asilo – dal centro di Roma. Fino a qualche giorno fa queste persone abitavano in un palazzo occupato di via Curtatone, che sabato 20 è stato sgomberato; stamattina è stata invece sgomberata Piazza Indipendenza, dove si erano accampati alcuni degli ex residenti del palazzo. Tutti hanno diritto di restare in Italia, ma non sembra gli sia stata proposta una sistemazione alternativa. Durante una delle cariche della polizia un operatore di Repubblica TV ha registrato un poliziotto – che descrive come un funzionario che guidava gli agenti – mentre dice: «Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio». In un comunicato che parla del video, la Questura di Roma ha scritto che «sono in corso approfondimenti per accertare eventuali irregolarità». | «Se tirano qualcosa spaccategli un braccio». Lo ha detto uno dei poliziotti che da stamattina a Roma sta disperdendo un gruppo di rifugiati senza casa con la forza. |
Dopo 15 giorni trascorsi al largo di Lampedusa per via del blocco imposto dal governo italiano, Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3 con a bordo 42 migranti, ha deciso ieri di entrare nelle acque territoriali italiane. Nella notte tra martedì e mercoledì ha oltrepassato il confine marittimo e adesso si trova poco fuori dal porto di Lampedusa, pronta ad attraccare e subire le conseguenze della sua decisione: il sequestro della nave e una multa che potrebbe arrivare fino a 50 mila euro. Rackete – che ha 31 anni ed è ufficiale di navigazione da quando ne aveva 23 – conosceva bene i rischi della sua decisione. Negli ultimi anni ha avuto sei esperienze diverse come ufficiale su altrettante imbarcazioni, due di queste al Polo Nord; ha fatto la guida turistica nel parco naturale dei vulcani in Kamchatka, nella Federazione Russa, e aiutato a curare uccelli e piccoli mammiferi per un’associazione francese. Dal 2016 è imbarcata sulla Sea Watch 3, dove ha guidato gommoni di soccorso e svolto l’incarico di coordinatore di missione prima di diventare capitana della nave: il primo incarico da comandante di una carriera cominciata molto presto (oggi però ricorda sempre che a bordo della Sea Watch ci sono anche altri membri dell’equipaggio, tra cui dieci donne). | Chi è la capitana della Sea Watch 3. Si chiama Carola Rackete, è tedesca, ha 31 anni e il diploma da ufficiale nautico da quando ne aveva 23. |
La lunga e controversa vicenda giudiziaria di Cesare Battisti è allo stesso tempo storica, giudiziaria e diplomatica. Comincia nel 1977, in un anno particolare e delicato della storia d’Italia, e negli anni ha coinvolto la Francia, il Messico e il Brasile. Ed è piena di punti ancora molto dibattuti, di cose poco chiare e altre che vengono date per scontate e non lo sono. Cominciamo dall’inizio. Chi è Cesare Battisti Cesare Battisti è nato nel 1954 in provincia di Latina. La sua adolescenza è movimentata e burrascosa: lascia le scuole superiori nel 1971 e si fa conoscere dalle forze dell’ordine perché protagonista di piccoli crimini: nel 1972 viene arrestato per una rapina, due anni dopo viene arrestato di nuovo per rapina con sequestro di persona. Finisce di nuovo in carcere nel 1977, sempre per rapina, ed è lì che conosce Arrigo Cavallina, fondatore di un gruppo terrorista di estrema sinistra chiamato Proletari armati per il comunismo (d’ora in poi, PAC). Uscito dal carcere si trasferisce a Milano e partecipa attivamente alle azioni dei PAC. | L’estradizione di Cesare Battisti. Il Brasile nega le richieste di estradizione dell'Italia: le cose da sapere su una storia lunga, intricata e controversa. |
Ramy Shehata e Adam El Hamami, i due ragazzi di origine egiziana che contribuirono a sventare il dirottamento di uno scuolabus che trasportava 51 tra bambini e ragazzini, riceveranno la cittadinanza italiana per meriti speciali. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri, insieme all’approvazione del cosiddetto «decreto sicurezza bis». Lo scorso 20 marzo, Ramy Shehata e Adam El Hamami erano a bordo di un autobus sequestrato e incendiato dal suo autista in un tentativo di attentato. Tutte le persone a bordo si sono potute salvare, senza che nessuno si facesse male, perché i due ragazzi, insieme a un terzo compagno, erano riusciti a telefonare al 112 e ai genitori senza farsi scoprire dal sequestratore. | I due ragazzi che contribuirono a sventare il dirottamento dell’autobus a San Donato Milanese riceveranno la cittadinanza italiana. |
In giro per il mondo ci sono centinaia di milioni di obiettivi che inquadrano e riprendono ciò che accade loro intorno, per motivi di ordine pubblico nel caso delle telecamere di sicurezza o per divertimento nel caso delle fotocamere sugli smartphone, usate per scattare fotografie e girare video destinati a essere condivisi pubblicamente o privatamente con i propri amici sui social network. La probabilità di essere ripresi in qualche luogo, talvolta a propria insaputa con grande preoccupazione per chi si batte per la tutela della privacy, potrebbe aumentare ulteriormente se nei prossimi anni applicazioni come Placemeter ottenessero il successo che sperano di avere i suoi fondatori. L’idea alla base di Placemeter è piuttosto semplice: trasformare i propri vecchi smartphone in videocamere da puntare verso l’esterno per riprendere e misurare i flussi di persone per strada. Il progetto per ora è attivo nella sola zona di New York, negli Stati Uniti; per partecipare è sufficiente compilare un modulo di iscrizione al quale va allegata un’immagine con la vista che si vede dalla propria finestra. Quelli di Placemeter valutano il panorama e a seconda delle cose che mostra (marciapiede, incroci, negozi) fanno un’offerta in denaro, che sarà accreditata mensilmente sul conto del loro neo-iscritto. | L’app che ci controlla dalla finestra. Si chiama "Placemeter" e propone a chi ha un vecchio smartphone di puntarlo sul marciapiede sotto casa per raccogliere dati sui flussi di persone e mezzi. |
Twitter ha diffuso i suoi dati finanziari sull’ultimo trimestre del 2014, confermando una crescita sostenuta per quanto riguarda i ricavi e superiore a quella stimata dagli analisti. La società ha ricavato 479 milioni di dollari, il 97 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma ha avuto seri problemi nel mantenere alto il numero di nuovi iscritti. La crescita nell’ultimo trimestre rispetto a quello precedente è stata appena dell’1,4 per cento, la più bassa mai registrata da quando Twitter si è quotato in Borsa nel novembre del 2013. La perdita netta è stata di 125,4 milioni di dollari, di molto inferiore rispetto ai 511,5 milioni di dollari dello stesso periodo nel 2013. Durante la presentazione dei dati Dick Costolo, il CEO di Twitter, è stato molto abile nel mettere in evidenza i risultati finanziari raggiunti, lasciando in secondo piano il problema comunque serio del continuo rallentamento di nuovi iscritti al social network. Per rendersene conto basta osservare la progressione tra la fine del 2013 e quella del 2014, trimestrale dopo trimestrale: 241, 255, 271, 284 e 288 milioni di utenti attivi mensilmente. Costolo ha spiegato che ci sarà un recupero di utenti nei primi mesi di quest’anno e che Twitter prevede una crescita di 13-16 milioni di utenti nel trimestre da poco iniziato. | Twitter aumenta i ricavi, ma perde utenti. L'azienda ha incassato il 97 per cento in più rispetto a un anno fa, ma si è persa per strada 4 milioni di utenti a causa di alcuni problemi con il sistema operativo di iPhone e iPad. |
Un magazzino di Amazon è un vortice di attività. Ci sono dipendenti che corricchiano in giro lasciando cadere oggetti dentro casse gialle e nere, altissime braccia idrauliche che alzano pesanti scatole verso delle travi, un esercito di tozzi robot arancioni che sembrano giganti dischi da hockey senzienti che scivolano sul pavimento con sopra impilati degli alti mucchi di oggetti che servono a soddisfare i desideri dei clienti, dai bestseller agli articoli da cucina. Sono i robot di Kiva, che in passato erano il gioiello dei magazzini di tutto il mondo. Per acquistare questa legione di robot, nel 2012 Amazon sborsò 775 milioni di dollari. Con l’acquisizione di Kiva Jeff Bezos, il 52enne CEO della società, ha ottenuto il controllo di un intero settore. Bezos decise di usare i robot esclusivamente per Amazon, mettendo fine alle vendite dei prodotti di Kiva ai gestori di magazzini e ai rivenditori che già li usavano. Con la fine dei loro contratti, chiunque non sia Amazon ha dovuto trovare altre opzioni per rimanere al passo della sempre più alta domanda di velocità da parte dei clienti. Il problema è che non c’erano altre opzioni: c’era Kiva e basta. Ci sono voluti quattro anni, ma oggi una manciata di startup sono finalmente pronte a rimpiazzare Kiva e rifornire i magazzini di tutto il mondo con dei nuovi robot. I robot Kiva di Amazon hanno dimostrato che questo tipo di automazione è più efficiente rispetto a una forza lavoro composta interamente da esseri umani. I nuovi robot hanno un aspetto diverso, in parte perché il settore sta ancora sperimentando e in parte per questioni legate ai brevetti. Alcuni di loro recuperano gli oggetti dagli scaffali, mentre altri si spostano velocemente con i loro touchscreen. Tutti, però, servono a far risparmiare soldi ai rivenditori, che cercano di fare arrivare i loro prodotti a casa dei clienti il più in fretta possibile. | Amazon ha cambiato anche la robotica. Nel 2012 ha comprato la società che produceva i migliori robot per i magazzini e ha smesso di venderli a tutti i concorrenti, che hanno dovuto attrezzarsi. |